Le risorse che non vogliamo
Cari Lettori,confessiamo la nostra impotenza, di fronte ai venti odierni dell’invettiva contro qualsiasi attività economica che riguardi lo sfruttamento del suolo. Nel momento in cui scriviamo, le compagnie petrolifere sono di fronte all’ennesimo dilemma nazionale. Ovvero, se presentare o no al Gse, il Gestore dei servizi energetici, le candidature all’estrazione di metano aggiuntivo dai vetusti giacimenti italianicon il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, che emanerà, in successione, il decreto attuativo di regolamentazione del processo di vendita di quel gas in più. Parliamo quindi di metano a basso costo per le imprese, con l’o biettivo di raddoppiare i tre miliardi (o poco più) di metri cubi estratti nel 2021 per arrivare a circa sei miliardi. Un soffio di respiro prezioso per le nostre imprese, rilevano alcuni osservatori. Un inutile danno ambientale, a fronte di un impatto energetico irrisorio, fanno da controcanto i detrattori del provvedimento. Per mitigare la disperazione delle imprese di fronte alle regole spietate del mer cato finanziario sulla quotazione delle materie prime, si metterebbero a frutto le risorse già esistenti in Valpadana, in val d’Agri e nei fondali dell’Adriatico centra le e settentrionale. Ma tant’è, nel dubbio, meglio dire di no. E ribadire, già che ci siamo, la proibizione anche alle risorse di metano possibili e rilevanti; nell’area di Venezia (Alto Adriatico), ad esempio, la potenzialità di 30 miliardi di metri cubi trova la strada sbarrata dal timore di effetti nocivi sulla laguna. Sul tema, meglio fermarci qui, aggiungendo solo un’informazione (che ci arriva da Assorisorse): la Croazia ha ordinato sei nuove piattaforme di trivellazione, mentre il nostro do cumento governativo che avrebbe dovuto definire le aree idonee per l’estrazione di gas metano nel nostro mare, è scomparso dal radar. Si parla di 350 miliardi di metri cubi di gas, ai quali rinunciamo senza neppure pensarci (proprio mentre il governo olandese ha annunciato lo sviluppo congiunto, tra Paesi Bassi e Germa nia, di un nuovo giacimento di gas nel Mare del Nord, con trivellazioni a circa 12 miglia al largo delle rispettive coste nazionali).
Passando oltre e inerpicandoci sulle nostre montagne, ci troviamo di fronte a un’altra barriera. Marmorea, questa volta. Le denunce ambientali contro le cave nelle Alpi Apuane, compongono un coro di voci assordante. All’estrazione del marmo e del carbonato di calcio, si oppongono gli ecologismi che ne vorrebbero il freno definitivo, con la riduzione drastica di ogni attività economica. Le cave come dilemma insanabile, quindi, tra preservazione e sfruttamento del territo rio. Senza assumere alcuna posizione arbitraria a favore di un’istanza o dell’altra, prendiamo atto semplicemente che impresa, industria e risorse, per l’Italia della “decrescita (in)felice”, sono parole irrilevanti. Con buona pace di chi pensava che la nostra fosse una repubblica fondata sul lavoro.
Buona lettura!
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Una formazione per venticinquemila
25.000 attestati di formazione per un Centro che ha fatto dell’eccellenza operativa un punto di alta professionalità irrinunciabile e riconosciuto, a livello internazionale. Quello di cui stiamo parlando è il traguardo raggiunto dal CFRM, il Centro Formazione e Ricerca Merlo di San Defendente di Cervasca (Cn) che ha annunciato la consegna del venticinquemillesimo documento che abilita gli operatori alla conduzione di sollevatori telescopici (tipologia principe di macchine per le costruzioni, l’agricoltura e il pronto intervento civile e militare che costituisce la grande storia produttiva di Merlo e il successo industriale in ambito mondiale). Un numero importante, quello dei 25.000 operatori formati, una tappa significativa del percorso di crescita del Centro “che è motivo di soddisfazione e di stimolo a fare ancora di più e meglio”, secondo le parole di Paolo Peretti, direttore del CFRM. Era il 2006 quando il Centro Formazione e Ricerca Merlo avviò la propria missione con il primo corso di formazione per l’utilizzo in sicurezza di macchine e attrezzature. Il primo cliente di allora fu un’importante azienda attiva nel settore delle telecomunicazioni e le abilitazioni raggiunte dagli operatori furono la prima conferma dell’importanza professionale raggiunta dall’impiego dei sollevatori telescopici.
All’epoca le proposte formative del CFRM erano rivolte solo ai clienti Merlo utilizzatori di macchine della Casa. Negli anni il percorso di crescita è stato continuo e l’offerta di formazione è cresciuta e si è ampliata. Non più solo corsi per conduttori di sollevatori telescopici ma anche cicli di abilitazione per l’impiego di macchine da cantiere (escavatori e pale gommate soprattutto), trattori agricoli e forestali, sistemi per la manutenzione del verde, gru di tutte le tipologie, piattaforme aeree, carrelli elevatori, macchine speciali come movimentatori di container, scava-trincee, apripista, caricatori di rottami, sistemi sgombraneve e molti altri.
I programmi di formazione erano già così avanzati che ancora oggi i contenuti didattici, nel frattempo perfezionati dalle norme di legge, si sviluppano ancora sulla base degli schemi originali. “In coerenza con la continua evoluzione della proposta formativa sono nati in tempi recenti i corsi di formazione, anche in lingua straniera, per gli studenti in alternanza scuola/lavoro – sottolinea ancora Paolo Peretti – L’obiettivo è quello di arricchire la conoscenza didattica sia in ambito tecnico, sia nel senso di una cultura del lavoro più generale, che tenga conto dei valori fondamentali di competenza e sicurezza”.
Il Centro Formazione e Ricerca Merlo è accreditato per la formazione professionale continua in conformità alla normativa nazionale, è qualificato da enti italiani ed esteri e sviluppa la propria attività anche in ambito internazionale secondo le più stringenti normative. Il CFRM è stato premiato con la Menzione Speciale della Giuria al Premio Eccellenza Formazione 2022 e per tre edizioni consecutive con il Premio Centro Formazione dell’Anno.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaDirezionale in grande stile
Nel centro di Monaco, nella parte adiacente alla Stazione Centrale, è attualmente in costruzione un nuovo centro commerciale e direzionale, a fronte della demolizione di un quartiere importante della capitale bavarese. Da aprile 2022, Bauer Spezialtiefbau GmbH – per conto di PI Projekt Bayerstraße 25 GmbH & Co. KG, una joint venture costituita dalle società Bauwens e Büschl, con la partecipazione di ehret+klein – ha avviato le opere di fondazione – oltre 298 pali, con impianto a doppia rotary (FoW) – adottando una metodologia davvero speciale. La tecnica unica di cui parliamo riguarda la combinazione di una perforazione full casing con una, interna, a elica continua. “I pali raggiungono una profondità di 18 m, per un diametro di 620 mm, e sono realizzati con l’ausilio di una Bauer BG 30 – spiega Nicolai Gügel, Site Manager di Bauer Spezialtiefbau GmbH – L’area di scavo totale raggiunge una profondità di circa 10,5 m.” Ai pali, si aggiungono gli ancoraggi con elementi a sette trefoli, divisi in due strati, in parte anche al di sotto del livello della falda freatica, rinforzati da puntone. Per l’esecuzione delle stesse opere di fondazione, è stato abbassato il livello del perimetro di scavo di circa 1,5 m ed è stata installata una struttura ausiliaria di sostegno con profili alleggeriti ed elementi a trincea. Un’altra sfida intrapresa con questo progetto riguarda il fatto che tre tunnel della metropolitana corrono direttamente sotto la fossa di scavo; motivo per cui l’area non può essere escavata completamente e neppure nel corso di un’operazione unitaria. “Proprio per questa ragione, lo spazio di lavoro è suddiviso in sezioni che vengono scavate successivamente in diverse fasi e fissate con elementi di trincea”, specifica ancora Nicolai Gügel. Il completamento dei lavori principali a cura di Bauer Spezialtiefbau GmbH è previsto per il novembre 2022. Comprese tutte le opere di demolizione, il progetto durerà fino a gennaio 2024.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaExhibition tour senza fermate
Un autunno di grande attività sul fronte del marketing tecnico per Massenza, quello che si annuncia in questo 2022 di sorprendente ripresa industriale per l’intero settore delle perforazioni nazionali. Quelli di settembre e ottobre saranno “i mesi della geotecnica“, nell’annuncio ufficiale dell’azienda di Parola (Pr) che anticipa la prossima partecipazione alla fiera RemTech Expo di Ferrara (dal 21 al 23 settembre) e l’organizzazione dell’evento In-House del 13 ottobre, nella sede dell’azienda emiliana, per un Demo Day che consentirà a clienti e specialisti di vedere e provare di persona i modelli più recenti dedicati alle indagini geognostiche. Riguardo alla presenza di Massenza a RemTech Expo 2022, va rimarcato che l’esposizione ferrarese rappresenta una fiera davvero speciale con riferimento alle tematiche dello sviluppo sostenibile del territorio, alle tecnologie e alle metodologie di bonifica dei siti contaminati, delle coste e dei porti, e al contrasto al dissesto idrogeologico. Massenza porterà in esposizione (nello stand 119 del padiglione 3 della Fiera di Ferrara) i modelli MSPT e MI1, veri campioni geotecnici della gamma. L’evento Demo Day invece costituirà un’occasione unica di confronto tecnico per il più vasto pubblico professionale. Anche in questo caso, i modelli protagonisti a RemTech costituiranno, anche nella sede aziendale di Parola, il piatto forte della giornata, con il penetrometro MPST nelle due versioni standard e modulare, e la perforatrice compatta e versatile MI1. Completeranno il programma della giornata le visite guidate ai reparti produttivi dello stabilimento e le presentazioni delle varie serie che compongono la gamma attuale di Massenza.
Geofluid 2023, dedicato all’acqua
Piacenza Expo lancia la campagna promozionale della prossima edizione di Geofluid - dal 13 al 16 settembre 2023 - forte della spinta impressa alle opere ambientali, energetiche e infrastrutturali generata dai nuovi investimenti nazionali. La manifestazione fieristica internazionale più importante per il settore del drilling & foundations trova oggi nuovi stimoli dall’attuale momento storico legato alla ripresa post-Covid. Nel budget 2021-2027 dell’Unione Europea gran parte delle risorse, per miliardi di euro, derivati dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (ERDF) verranno indirizzate sulle energie rinnovabili, decarbonizzazione ed efficientamento energetico. Anche i fondi del PNRR si strutturano coerentemente con il Green Deal europeo e gli interventi previsti sono rivolti ai programmi di investimento e ricerca per le fonti di energia rinnovabili, alle iniziative per il contrasto al dissesto idrogeologico, l’utilizzo efficiente dell’acqua e il miglioramento della qualità delle acque interne. Il tema dell’acqua e delle nuove energie risulta il tratto dominante del prossimo Geofluid, con le accezioni riservate alla geotermia, ai cantieri 4.0 del sottosuolo, alle nuove tecnologie trenchless, per dewatering e acque sotterranee, alla transizione energetica, allo sfruttamento sostenibile delle fonti e alla geoingegneria, ai nuovi materiali per il trasporto dei fluidi, alla digitalizzazione dei processi e alle macchine per la costruzione di nuove infrastrutture legate alle utilities (con particolare riferimento alla recente crisi idrica).
L’edizione 2021 ha registrato un successo di pubblico notevole, con presenze professionali provenienti da oltre 50 paesi. Il sondaggio condotto da Piacenza Expo su mille visitatori specializzati, ha evidenziato come il 96,5% ha trovato Geofluid appagante e utile per la professione. Il 59% ha visitato Geofluid per conoscere attrezzature, tecnologie e servizi utili per le opere pianificate mentre la motivazione di visita che ha spinto il 26% di operatori intervistati è stata per prendere una decisione sui nuovi acquisti in macchinari e impianti. Il tasso di attualità e di vicinanza al mercato è stato confermato dal 30% di nuovi visitatori. Geofluid 2023 ambisce a riconfermare i numeri dell’ultima edizione, con 280 espositori diretti e oltre diecimila visitatori registrati durante il periodo della manifestazione.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaPGE e Hydrogen EXPO, sulle reti del successo
Hanno chiuso con un bilancio di grande soddisfazione generale, la seconda edizione del Pipeline & Gas Expo (PGE), la mostraconvegno di Piacenza interamente dedicata ai settori del Mid-Stream e delle reti distributive dell’Oil, Gas & Water, e la prima edizione dell’Hydrogen Expo, la principale kermesse italiana rivolta alla filiera dell’idrogeno. Oltre 5.000 i visitatori che tra l’8 e il 10 giugno scorso hanno varcato i cancelli dei padiglioni uno e due del polo di Piacenza Expo. 200 gli espositori accreditati, 10 le conferenze e gli workshop organizzati, oltre 60 i patrocini raccolti dai due eventi, tra i quali quelli di tre Ministeri (del Lavoro e delle Politiche Sociali, delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e della Transizione Ecologica). Sono alcuni numeri consuntivi delle due fiere organizzate dalla Mediapoint & Exhibitions. Un grande successo, rimarcato da Fabio Potestà, presidente della società genovese (editrice di Sollevare), che ha annunciato il ritorno della prossima edizione di Hydrogen Expo già nel 2023, dal 17 al 19 maggio, nella sua seconda edizione.
“I dati globali che abbiamo registrato sull’afflusso del pubblico sono molto incoraggianti, soprattutto per quanto riguarda Hydrogen Expo, dove il numero dei visitatori è stato veramente massiccio, tenendo anche conto che si trattava della prima edizione della mostra-mercato - commenta Potestà - Ma i risultati sono stati estremamente positivi per entrambe le
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Minerariamanifestazioni. Sicuramente ha giocato a favore del successo delle due kermesse l’unicità di una fiera come Pipeline & Gas Expo (PGE) a livello internazionale, così come il livello di preparazione e competitività di Hydrogen Expo per la filiera italiana dell’idrogeno. I due settori, quello dell’idrogeno e quello dell’Utility Construction, sono sinergici e complementari, destinati a una sempre maggior cooperazione. Per questo invieremo il nostro catalogo ufficiale
delle due fiere che è stato omaggiato a tutti coloro che sono venuti a visitare le mostre piacentine, anche a migliaia di aziende italiane e straniere delle due filiere, invitandole alla seconda edizione della Hydrogen Expo, che tornerà al Piacenza nel mese di maggio del 2023 e sarà ancora più grande e internazionale. Collateralmente all’esposizione – e come tradizione a tutti i nostri eventi specialistici – verranno assegnati anche i primi Hydrogen Awards, che saranno conferiti nel corso di un evento di gala in una delle bellissime location piacentine”.
Altro motivo di grande soddisfazione, il network e le sinergie che le due fiere sono riuscite a creare tra le imprese coinvolte nella progettazione, costruzione e manutenzione di gasdotti, oleodotti e acquedotti, reti di distribuzione gas (primarie e secondarie) e idrica e i relativi fornitori di impianti, macchine, attrezzature e materiali e i player della filiera dell’idrogeno. Un network produttivo che ha potuto svilupparsi grazie anche al ricchissimo palinsesto di incontri, workshop e convegni, che ha affiancato le due kermesse piacentine, reso possibile dall’impegno di numerose realtà associative tra le quali Anie Energia, Anima Confindustria, Animp, H2IT e Oice.
Pozzi record nel bresciano
La disperata corsa alle ultime scorte acquifere nell’estate infernale 2022 si specchia anche nelle domande presentate al settore Ambiente della Provincia di Brescia per ottenere la “concessione per la derivazione di acque sotterranee da pozzi per l’irrigazione dei campi“; in pratica, il permesso di perforare. Tra nuove istanze e rinnovi, le pratiche hanno superato quota 230 in meno di sette mesi, 40 in più rispetto a tutto il 2021. Quella del “mutuo soccorso” dei punti di captazione è pratica diffusa nel mondo agricolo, ma la domanda non è mai stata così elevata, soprattutto nel mese di luglio. E anche le quotazioni per le forniture hanno subìto un fisiologico rialzo causa siccità che ha prosciugato i tradizionali serbatoi d’acqua. Ma la prospettiva di dissetare il mais, guadagnando qualche settimana rispetto al raccolto prematuro forzoso e a bassa resa imposto dall’impossibilità di irrigare, spinge gli agricoltori ad accettare il sacrificio. “I pozzi vanno a integrare la mancanza d’acqua: sono di fatto una sorta di pronto soccorso idrico – sottolinea il vicedirettore di Coldiretti Brescia Mauro Belloli – Ma se va avanti così, cominceranno a pescare poco. Le falde si alimentano dall’irrigazione a scorrimento, ma se a Nord della provincia non c’è più irrigazione, anche nella Bassa arriverà sempre meno acqua”.
Le domande di concessione per i pozzi – sia privati che consortili – devono essere integrate da mappali, e l’autorizzazione si basa sul fabbisogno dichiarato, per il quale si paga un canone annuo. Un iter che dovrebbe in qualche modo contrastare le pratiche illegali: le acque, anche quelle sotterranee, sono di proprietà dello Stato, e vendere in qualche modo l’acqua pubblica è reato. “In questo momento in cui manca la risorsa primaria sia dai fiumi che dai fontanili, il pozzo è diventato l’unica risorsa possibile per gli agricoltori – spiega il direttore del Consorzio Oglio Mella, Cesare Dioni – Le difficoltà vere sono i costi di esercizio, perché il prezzo dell’energia è triplicato rispetto a due anni fa. Oggi la fornitura di acqua dai nostri pozzi costa 45 centesimi a kwh, 2 anni fa eravamo fermi a 17 centesimi”.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaHoover Dam, operazione sicurezza
Dal 2008 Treviicos, la filiale nordamericana del Gruppo Trevi, è coinvolta nel programma di riabilitazione della Diga Herbert Hoover (HHD) diretto dal Corpo degli Ingegneri dell’Esercito degli Stati Uniti (USACE). Entro la fine del 2022, le opere affidate si annunciano nel proprio completamento definitivo, con il successo più evidente.
L’HHD è un argine in terra lunga 230 chilometri che circonda il lago Okeechobee, il secondo lago d’acqua dolce più grande degli Stati Uniti, situato nella Florida centro-meridionale. L’HHD è stata costruita in più fasi, a partire dal 1910, per la gestione del rischio da inondazioni, la navigazione, l’approvvigionamento idrico agricolo e municipale, la prevenzione della penetrazione di acqua salata, la ricreazione e la valorizzazione delle risorse ambientali. Nel 2007, l’USACE ha classificato l’HHD come un sistema di controllo delle acque non sicuro, presentando rischi di malfunzionamento potenzialmente catastrofici che potrebbero provocare, tra le altre cose un rilascio incontrollato di acqua. Nello stesso anno, l’USACE ha pubblicato un bando di gara per un contratto a commessa multipla (MATOC) con lo scopo di assegnare i lavori di ripristino e adeguamento di gran parte dell’argine. La riabilitazione è stata progettata per migliorare la stabilità della struttura riducendo al minimo le infiltrazioni d’acqua nei terreni di fondazione attraverso l’installazione di un diaframma impermeabile plastico (COW) .A Treviicos sono state assegnate sette commesse per l’installazione complessiva di circa 670.000 metri quadrati di barriera impermeabile, a una profondità massima di circa 26 metri, riabilitando sostanzialmente oltre 42 chilometri della diga e operando come appaltatore principale specializzato in tutti i progetti a cui ha partecipato.
Per soddisfare i requisiti del progetto e garantire la stabilità dell’argine durante lo scavo, Treviicos, grazie allo spirito pioneristico tipico del gruppo, ha proposto e installato diaframmi impermeabili plastici utilizzando una miscela auto indurente (SHS) con la tecnologia dell’idrofresa. Con questa soluzione, la boiacca, una miscela ingegnerizzata composta da acqua, cemento, bentonite ed additivi, funge sia da supporto allo scavo che da riempimento permanente. Lo scavo è stato generalmente eseguito ricorrendo a una combinazione di benne mordenti meccaniche e idrofresa. La prima scavava gli strati di terreno più “morbidi”, mentre la seconda, generalmente montata su una gru da fondazione Soilmec SC-120, interveniva in presenza di quelli più resistenti, incluse bancate di calcare caratterizzate da una resistenza fino a 14,000 kilo pascal, ed inoltre garantiva il rispetto dei requisiti di verticalità e continuità per il diaframma. La riabilitazione ha previsto anche l’installazione di un diaframma impermeabile plastico mediante la tecnologia del jet grouting (JGCOW) per sigillare le aree adiacenti alle strutture in calcestruzzo preesistenti (chiuse, traverse, ecc.). Per questo scopo Treviicos ha utilizzato una combinazione di tecniche di pre-foro e jet grouting. Il pre-foro, generalmente eseguito con una perforatrice Soilmec SR-75 dotata di elica continua, è servito a frammentare gli strati di calcare duro lungo l’allineamento del diaframma, mentre il jet grouting è stato eseguito per creare il diaframma richiesto utilizzando una Soilmec SR-30 configurata con sistema jet grouting mono-fluido.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaIdrofresa IOT per la metro indiana
L’Italia del merito per la Mosul Dam
Negli ultimi due decenni, il DFI – Deep Foundations Institute, tra le più rilevanti associazioni internazionali nel campo della progettazione e costruzione di fondazioni e scavi profondi, istituisce un riconoscimento per la miglior opera geotecnica. Quest’anno Trevi Spa, divisione specializzata nelle opere di fondazione e consolidamento del Gruppo Trevi, è stata insignita del DFI 2022 Outstanding Project Award per il suo progetto di riabilitazione della diga di Mosul, in Iraq. Un riconoscimento che conferma non solo la leadership mondiale di Trevi nella riabilitazione e nell’adeguamento delle dighe (più di 170 progetti dalla propria fondazione), ma anche l’indiscutibile capacità della Società di operare con successo in situazioni complesse non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche ambientale.
Il “Mosul Dam Project” fa capo a una collaborazione triennale tra il ministero delle Risorse Idriche Iracheno, l’USACE (United States Army Corps of Engineers, la sezione dell’esercito americano specializzata in ingegneria e progettazione, coinvolta in una vasta gamma di opere pubbliche di sostegno per la nazione sotto il comando dello United States Department of Defense) e Trevi Spa, iniziata nel 2016 con l’obiettivo di stabilizzare, riparare e mettere in sicurezza una frale più imponenti dighe del Medio Oriente e trasferire ai tecnici iracheni tutto il know-how necessario in futuro per gestire le operazioni in modo indipendente. Le particolari condizioni ambientali e politiche di quel periodo, vista la persistente instabilità politica del Paese aggravata negli anni precedenti dal conflitto con le milizie ISIS, l’urgenza di interventi tecnici di ripristino e le difficoltà tecniche dell’intervento, hanno reso il progetto della diga di Mosul altamente difficile e rischioso per il personale Trevi. In oltre tre anni di ininterrotta attività, lo staff dell’impresa ha contato circa 8.000.000 di ore di lavoro da parte dei tecnici all’opera, completato oltre 5.200 fori per una lunghezza totale di 395.000 m (quasi la distanza tra Mosul e Baghdad), stuccato quasi 40.000 metri cubi di impasto cementizio nel sottosuolo che sostiene la diga e operato con professionalità e sicurezza, consentendo il raggiungimento di 5.000.000 di ore lavorative senza infortuni.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaJack-up Saipem per il Golfo
Nel mondo delle perforazioni petrolifere in mare, i “jack-up” sono navi speciali, capaci di trasformarsi in piattaforme petrolifere, e poi tornare navi quando serve. Sono composti da uno scafo, da gambe idonee a posarsi sul fondale, e da un sistema di sollevamento per portare lo scafo al di sopra della superficie delle acque. Sono utilizzati non per estrarre gli idrocarburi ma per andarli a cercare, nella fase in cui si fanno trivellazioni offshore ma ancora deve essere individuato il punto giusto in cui collocare le piattaforme fisse. La Saipem ha appena aggiunto un altro jack-up alla sua flotta, un fatto indicativo di come il settore delle perforazioni petrolifere marine sia in fase di rilancio, dopo anni di stasi dovuta al petrolio e al gas a prezzi stracciati (è solo l’altro ieri, ma sembra già un’altra epoca storica). Il nuovo jack-up, battezzato Perro Negro 11, è stato consegnato in Cina nel cantiere CIMC di Longkou. La formula è quella del noleggio a lunghissimo termine e la nave-piattaforma è stata immediatamente assegnata a un contratto di ricerca della durata di cinque anni (con ulteriori due in opzione) per lavori di perforazione nel Golfo Persico, “sfruttando l’andamento positivo del mercato di riferimento”, come spiegano fonti del gruppo italiano.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaMarmomac, a Verona la pietra d’angolo del mercato
Nel segno del grande genio di Antonio Canova, si svolgerà a Veronafiere, dal 27 al 30 settembre, la cinquantaseiesima edizione di Marmomac il più importante evento mondiale dedicato alla pietra naturale, ai graniti, alle tecnologie e agli strumenti di lavora zione in cava.
L’evento principe del settore lapideo conferma la sua spiccata internazionalità con il ritorno di alcuni grandi assenti del 2021 - ri parte l’Asia, con le adesioni di India, Corea del Sud e Giappone, mentre le aspettative si concentrano anche sul Brasile, sull’Egitto e naturalmente sulle realtà europee. Ai blocchi di partenza anche la promozione riservata ai visitatori, con un programma di Inco ming attraverso la rete dei delegati di Veronafiere e ICE Agenzia.
Un evento fisico e digitale
La fiera in presenza sarà corroborata da quella digitale, con Marmomac Plus, il portale della stone community internazionale dove consultare i company profile dei top player del settore, scoprire i nuovi prodotti, le tendenze del mercato lapideo e le pos sibili applicazioni della pietra naturale in architettura e nel design. Cuore pulsante di cultura e formazione dell’edizione 2022 di Marmomac sarà The Plus Theatre, un’area all’interno del padiglione 10 che nel corso della manifestazione verrà animata da talk, lectio e workshop dedicati alla pietra na turale. Per l’edizione 2022, un percorso tra architettura, design e università per riflet tere sul materiale litico e raccontare nuove sperimentazioni.
Come ogni anno si rinnova la collabora zione con ADI, l’Associazione per il Dise gno Industriale, che tramite la delegazione Veneto e Trentino Altro Adige, organizza Etica_Litica, una sfida per le aziende a re alizzare prototipi con una sola lastra, com presi i materiali di recupero di lavorazione, per affiancare la creatività del disegno in dustriale alle tematiche della sostenibilità, della serialità, della facilità di trasporto e della collocazione. L’edizione 2022 di Marmomac prevede inoltre le sezioni Mar mo+Tech, un palcoscenico di divulgazione
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Minerariae confronto in cui le aziende delle aree machinery e tools presenteranno le in novazioni della tecnica al servizio di chi lavora la pietra, e Marmo+Press un pro gramma di quattro convegni organizzati da altrettante testate tecniche internazio nali sui temi legati alla sostenibilità e ai mercati.
Per la 56esima edizione della manifesta zione oltre agli eventi in programma ne gli spazi The Plus Theatre, aperto a tutti i visitatori, si aggiunge un’importante opportunità per gli architetti presenti in fiera: la possibilità di prendere parte alle sessioni formative del programma “Sto ne&Design”, tre giorni di incontri in fie ra su tematiche che spaziano da aspetti di design ad altri più strettamente legati alla tecnologia e alla lavorazione della pietra, solitamente riservato alle attività delle delegazioni internazionali.
Unacea, mercato in crescita e nuovo presidente
Lo scorso luglio, nel corso di un incontro patrocinato dalla fiera Ecomondo, è stata presentata la nuova presidenza Unacea. Il consiglio direttivo ha affidato la guida dell’associazione per il prossimo biennio a Michele Vitulano (Indeco), che subentra a Mirco Risi, in carica dal 2018. Lo stesso consiglio direttivo, anch’esso rinnovato in occasione dell’assemblea di Unacea del 30 giugno scorso, a Milano, durante l’evento Pianeta Macchine 2022, vede l’ingresso di Davide Cipolla (Cifa) e Mario Spinelli (Wirtgen Italia). Confermati i restanti consiglieri: Nicola D’Arpino (Cnh Industrial) e Ruggero Riva (Cgt), cui sono affidate le due vicepresidenze, David Bazzi (Komatsu), Giovanni Bolognini (Caterpillar), Alessandro Ditillo (Soilmec), Domenico Matrone (Jcb Italia), Mirco Risi (Simex), Paolo Salvadori (Imer Group), ed Enrico Santini (Fiori Group).
Durante l’incontro, sono stati rivelati i più recenti dati di vendita del settore. Nei primi sei mesi del 2022 sono state immesse sul mercato italiano 11.468 macchine per costruzioni, con una crescita del 25% rispetto a quanto rilevato nel primo semestre del 2021. Più in dettaglio, sono state 11.084 le macchine movimento terra vendute (+25%), e 384 le macchine stradali (+6%). La dinamica espansiva tuttavia, da un confronto tra primo e secondo trimestre 2022 (+27%), risulta decisamente più contenuta di quanto registrato tra il primo e il secondo trimestre dello scorso anno (+43%), attestandosi su livelli coerenti con il mutato scenario internazionale ed economico.
“Sebbene i risultati di mercato si mantengano positivi, il settore delle macchine e delle attrezzature per costruzioni attraversa un periodo complesso sul versante della produzione – ha commentato Michele Vitulano – Alle incertezze della pandemia e alle difficoltà sul versante logistico e dell’approvvigionamento, si aggiungono gli effetti della guerra in Ucraina, della crescente inflazione e, da ultima, la crisi di governo italiana. Rimango tuttavia ottimista per il futuro: le aziende italiane sono abituate a operare in contesti difficili e continueranno con la stessa caparbietà. D’altra parte gli investimenti pubblici in opere infrastrutturali decisi per il rilancio post-Covid, così come la maggior competitività dell’euro sui mercati internazionali, dovrebbero assicurare la tenuta del settore e, più in generale, di tutte le attività di costruzione”.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaCampione dual power verso i pendii
Una C7T XP-2 d’eccezione ha lasciato all’inizio di luglio il quartier generale Casagrande di Fontanafredda (Pn) per avviarsi alle prossime avventure in cantiere. Composta da una versatile cinematica, questa macchina consente il consolidamento dei pendii e le perforazioni verticali. La C7T XP-2 è disponibile in versione dual power, per eliminare le emissioni di scarico all’interno delle gallerie. Il motore elettrico da 160 kW aziona tutte le funzioni e un ulteriore motore diesel opzionale da 55 kW montato su supporto rimovibile viene utilizzato per operazioni complementari. Altezza massima di perforazione orizzontale di 6,8 m, corsa massima della testa rotante di 7,3 m – come opzione è disponibile una prolunga tralicciata per un trattamento di jet grouting di 12,5 m – e 29 t di peso complessivo per il trasporto compatto in un solo camion, completano la forte identità operativa della macchina.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaNuovo ponte per la Valle
È stato inaugurato poco prima di Ferragosto il nuovo ponte di Taleggio (Bg), lungo la SP 24, in località Peghera, finanziato da Regione Lombardia e Provincia di Bergamo. Si tratta di un’opera molto attesa dal territorio orobico che risolve uno dei punti più critici della viabilità bergamasca e dà respiro alla mobilità verso la Valle Taleggio. Imprese appaltatrici ed esecutrici principali che si sono meritate il plauso istituzionale, la Bettineschi di Rovetta (per scavi, fondazioni speciali e opere in cemento armato) e la C.M.M. F.lli Rizzi di Vezza d’Oglio (per le strutture metalliche). Il nuovo ponte si è reso necessario dopo le frane che nel 2013 e nel 2014 hanno reso impraticabile quello preesistente, tanto da portare all’installazione di una struttura bailey provvisoria per garantire il collegamento in attesa della realizzazione della nuova opera.
Costruito più a valle rispetto al luogo della frana, il nuovo ponte sul torrente Corna Grande è a due campate ed è lungo 56 metri. I lavori sono hanno previsto la costruzione delle due spalle in cemento armato e del pilone centrale di sostegno delle due campate – per un anno circa di lavori – e, inseguito, nella posa delle travi metalliche, tra febbraio e marzo di quest’anno.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaPotenza in superficie
Arriva Wirtgen - in direzione Bauma 2022 - il nuovo potente Surface Miner, nel modello 280 SM(i), progettato per l’estrazione selettiva ed affidabile di materie prime tramite carico diretto, messa a cumulo laterale o Cut-to-Ground. Le materie prime, con il Surface Miner, vengono estratte e frantumate direttamente in una passata, senza perforazioni e brillamenti, in modo ecologico e con una qualità pura. La trazione del 280 SM(i) è affidata a quattro carri cingolati sterzanti e regolabili in altezza. La macchina è semplice da manovrare e può essere girata rapidamente al termine del taglio. L’automatismo di livellazione Level Pro Active garantisce un’alta precisione per il rispetto esatto della profondità di taglio, senza altri strumenti ausiliari.
Il 280 SM(i) riesce ad affrontare qualsiasi resistenza meccanica della roccia e le più svariate applicazioni in cava o miniera. Il gruppo di taglio largo 2.750 mm si adegua precisamente al rispettivo intervento, con una profondità di taglio fino a 650 mm, ottiene un’alta resa di taglio con un’usura minima dei denti. I sistemi portadente resistenti all’usura garantiscono uno sfruttamento ottimale dei denti e dei tempi di inattività minimi. Il rullo di taglio Soft Rock è progettato appositamente per ottenere grandi flussi di materiale quando si opera in roccia tenera, mentre l’allestimento del rullo di taglio Hard Rock offre la massima durata nella roccia dura.
Pionieri nel cuore del mercato
Una grande specialità per rinnovare una tradizione di eccellenza. L’azienda di Gambettola (FC) innalza la frontiera della qualità anche al Bauma 2022, con la specialità delle pompe a fango Laxmi distribuite in esclusiva per tutta l’Europa
Prima di tutto, una considerazione generale. Va riconosciuto univer salmente che il territorio dell’E milia-Romagna - in particolare nell’area forlivese-cesenate - è da almeno un secolo il vero pozzo di idee per il set tore della perforazione nazionale. Detto questo ed entrando subito nel particolare, una delle sue vene più fertili passa sen z’altro per Gambettola, cuore della pro vincia di Forlì-Cesena votato da sempre alla meccanica di trasformazione; proprio in questo angolo di provincia pulsante per le attività manifatturiere del setto re, nel 1974 la società Marchi Giorgio ha iniziato la propria attività come azienda specializzata nella distribuzione di attrez zature di perforazione. In 47 anni, la com petenza e la fidu cia della clientela
- che nel tempo è diventata sempre più vasta e fidelizzata - ha portato l’azienda romagnola a costituire un punto di riferi mento per centinaia di specialisti italiani e internazionali.
Alla vigilia del Bauma 2022 di Monaco (negli spazi del padiglione C2, stand 209), la Marchi Giorgio ricorda al suo pubblico di clienti le tecnologie più attuali e la vo lontà costante di seguire un’avanguardia di prodotto indiscutibile, proponendo al pubblico delle imprese di perforazione attrezzature e componenti a misura dei progetti specifici di cantiere. Nella più grande fiera construction al mondo, la specializzazione di Marchi Giorgio nella fornitura di materiale da perforazione si esplicherà nella mission più recente di importatore per l’Europa delle pompe a fango Laxmi, produttore di primo piano dell’India che guarda a Occidente per la diffusione dei prodotti più tecnologici e di alta qualità.
Questa scelta di mercato, per Marchi Giorgio significa una conferma di compe tenze declinate ormai in modo completo ai comparti dell’Oil-&-Gas, dell’HDD e degli ambiti Geothermal e Water-Well. Alla specialità delle pompe Laxmi, in fiera, l’azienda di Gambettola abbinerà naturalmente l’of ferta di scal pelli tricono, una tipologia di prodotto per la quale Marchi Giorgio è agen te e distri butore in esclusiva di alcuni
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Minerariadei marchi più conosciuti e prestigiosi a livello internazionale (da Epiroc a Cenerg e Volgaburmash, da RockPecker (per gli scalpelli PDC) a Khalsa (scalpelli tri-la ma). Quella degli scalpelli tricono è una tradizione di prodotto che Marchi Gior gio ha perseguito negli anni, realizzando uno stock formidabile di oltre 5.000 item, disponibili in pronta consegna secondo dinamiche di competitività commerciale e massima qualità, con il valore di offerta delle specifiche tecniche più complete e necessarie a misura del cliente.
Competitivi senza compromessi
L’evoluzione di Marchi Giorgio attiene a un’offerta di prodotto del tutto particola re, con la distribuzione di pompe a fan go Duplex nuove. Dal 2019, l’azienda, in accordo esclusivo con la società partner Laxmi Mud-Pumps, è dealer in Italia e in Europa del lo stesso marchio Laxmicertificato ISO: 9001-2008 - per le pompe a fango doppio-effetto (con pistoni-stan tuffo rotativo-assiali), nello specifico per modelli denominati LX-125, LX-150, LX200 e LX-250.
All’amplissimo stock costantemente aggiornato dei 5.000 scalpelli tricono, sono disponibili al pubblico, nella sede di Gambettola, diversi modelli di pom pe a fango di vario diametro. Parliamo
naturalmente di pompe in “pronta con segna”, già montate completamente in ogni parte, in attesa solo di essere in stallate sulle macchine da perforazione - Marchi Giorgio fornisce tra l’altro, per
Tecnologia dall’India all’Occidente
Quello con Laxmi Pumps per la distribuzione delle serie LX di pompe a fango, è un accordo particolarmente importante nella strategia attuale dell’azienda romagnola. Sviluppate da un team di ingegneri altamente qualificati che utilizzano tecnologie di progettazione e produzione all’avanguardia, le pompe a fango Laxmi sono a doppio effetto e a pistone (reciprocante), progettate per sopportare l’alta pressione e la più impegnativa applicazione di scarico. Inoltre, le stesse pompe dispongono di numerose caratteristiche costruttive e di progettazione integrate che assicurano un’elevata efficienza a fronte di un limitato consumo elettrico.
Le pompe a fango di Laxmi sono disponibili in vari modelli e possono essere ordinate all’ingrosso. Principali caratteristiche ne rilevano il doppio effetto duplex e la realizzazione in un pezzo fuso in lega in grado di resistenza (proprio per applicazioni ad alta portata e ad alta pressione). Prerogative che rendono questi componenti Ideali per rilievi sismografici, pozzi d’acqua, pozzi petroliferi, fanghi di perforazione e applicazioni di cemento.
Inoltre, le pompe sono dotate di ingranaggi a spina di pesce con dente continuo a schema eccentrico per una facile ed economica sostituzione.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Minerariaogni pompa, un’apposita cassetta con chiavi e utensili specifici. A differenza della lunga e consueta esperienza nel settore degli scalpelli tricono, la nuova avventura distributiva di Marchi Giorgio ha richiesto un impegno rinnovato nella pianificazione e negli investimenti. Per il cliente, l’acquisto di una pompa a fango comporta una cura che negli anni richie de attenzione e puntualità nella manu tenzione, allo scopo di garantirne una vita utile estesa e proficua. A questo pro posito, Marchi Giorgio ha stretto un im portante sodalizio di collaborazione tec nica d’assistenza proprio per le pompe a fango con una ditta specializzata come la CBD di Fornovo Taro (Pr). Alla clientela sarà così fornito un supporto di prim’or dine nel ripristinare il profilo camicia e nell’eseguire le rettifiche di camere e pi stoni, oltre alla sostituzione dei pistoni stessi, di bielle, valvole e guarnizioni. In questo modo, saranno sempre assicurate
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Minerariale alte prestazioni della pompa a fango, componente fondamentale per il successi di ogni progetto di perforazione.
“Riteniamo che il settore delle pompe a fango possa avere grossi margini di crescita, dal momento che mancano co struttori specializzati per questo segmen to di prodotto, in Italia come in Europa - rilevano i responsabili Marchi Giorgio, dal quartier generale di Gambettola - La nostra ambizione è quella di costituire, anche grazie alla vetrina importante del Bauma 2022, un autentico punto di rife rimento, completo e autorevole sia nella vendita che nell’assistenza tecnica, per la gamma delle pompe a fango Duplex di Laxmi. Come ricercatori di qualità, siamo convinti che il pubblico di Monaco sarà in grado di condividere con noi l’entusia smo tecnologico per una linea di compo nenti così preminente e particolare nelle proprie caratteristiche funzionali”.
Ampiezza a misura di cantiere
Il Bauma 2022 di Soilmec presenta una veste espositiva completamente rinnovata incentrata sul cliente e sulle diverse esigenze specialistiche
AMonaco, Soilmec non porterà una semplice schiera di mac chine da perforazione e fon dazioni speciali ma un’espo sizione ad aree tematiche che riprende la quotidianità dell’operatore attraverso approfondimenti che riguardano mo delli, tecnologie e campi di applicazio ne. Le attrezzature esposte andranno a sottolineare le caratteristiche distintive dei prodotti che caratterizzano l’attuale gamma Soilmec, razionalizzata e imple mentata agli ultimi aggiornamenti tecni ci, passando attraverso la linea Blue Tech per le macchine per pali – sviluppata con un’architettura a risparmio energetico per garantire il miglior utilizzo prestazionale attraverso soluzioni mirate a ridurre per dite di carico e consumi – la serie delle
Idrofrese – che verrà rappresentata in fie ra dall’ammiraglia SC-135 Tiger, esposta per la prima volta a Monaco – e la ver satilità delle macchine per micropali con modelli presentati in differenti configura zioni e un primo piano dedicato alla pri ma macchina elettrica a batterie. Infine, vi sarà un’area dedicata a digitalizzazione, controllo e formazione, caratterizzata da un’unità mobile di apprendimento che vede installate al suo interno la sala DMS e il nuovo simulatore di scavo, sviluppato su una cabina della serie Blue Tech.
Grandi diametri
Sulla base dell’esperienza e del successo della prima generazione, i nuovi impianti
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaSR della linea Blue Tech sono stati pro gettati per migliorare la loro produttività e flessibilità operativa in misura sempre maggiore, riducendo costi di esercizio ed emissioni oltre ad una cura dedicata a comfort, ergonomia e sicurezza di opera tore e personale in cantiere.
Il design delle Blue Tech Line si basa sull’ottimizzazione della trasmissione di potenza e sulla minimizzazione del la dissipazione di energia. Particolare attenzione è stata data alle parti prin cipali della macchina che normalmente sono coinvolte durante il ciclo di lavoro.
I motori diesel sono dotati del sistema
“start and slow” e il controllo automa tico dei radiatori. Questi nuovi motori regolano automaticamente la velocità in base alle effettive esigenze. In questo modo migliorano l’efficienza della com bustione e del raffreddamento e consen tono infine di ridurre l’inquinamento acustico.
Le teste rotary sono state sviluppate con un’ampia gamma di soluzioni per ridur re le perdite e aumentare le prestazioni. Linee idrauliche ottimizzate, distributore dedicato installato sulla rotary e controllo della potenza tramite DMS per il miglior compromesso di coppia e velocità per ci
tarne alcuni. L’argano principale è dotato di un comando dedicato appositamente progettato per gli impianti di perforazio ne. Grazie a questa soluzione, il sistema funziona a una pressione maggiore con un flusso di fluido minore. Ciò significa una significativa riduzione delle perdite, un controllo più semplice e preciso so prattutto durante la perforazione di pali profondi. Il design delle perforatrici Blue Tech, implementato da soluzioni plug & play, consente una rapida conversione tra le differenti versioni e gli allestimenti tec nologici. La gamma viene rappresentata in fiera dal modello di maggiore successo
per le macchine di media taglia, la SR-65, e la nuova piattaforma SR-125 presenta ta in anteprima al Bauma nella sua veste Blue Tech.
La SR-65 sarà configurata in versione LDP, dove è particolarmente apprezzata per le sue performance nei pali segmental casing, allestita con segmental mast e an tenna da LHR. La scelta di questa partico lare configurazione è per evidenziarne la multifunzionalità e facilità di conversione non solo tra differenti tecnologie ma tra differenti soluzioni all’interno della sin gola tecnologia. LA SR-65 Blue Tech in versione LDP vede la massima espressio ne del suo carattere dinamico e aggressi vo. La macchina infatti è stata costruita con un design compatto che consente di avere una macchina con performan ce meccaniche elevate agile in cantiere e trasportabile completa di attrezzature di scavo. Meno di 30 minuti dal carrellone del camion al palo in cantiere.
La SR-125 è stato aggiornata alla versione Blue Tech che include una cabina operato re ridisegnata, nuovi impianti idraulici e meccaniche migliorate per una maggiore efficienza. La macchina presenta caratte ristiche migliorative rispetto al modello precedente, HIT, principalmente a livello di prestazione della testa rotary, con un incremento del valore di coppia e nell’ar gano principale grazie all’adozione di cir
cuito chiuso. La macchina verrà esposta in CAP/CSP una tecnologia sviluppata da Soilmec per costruire diaframmi di pali dove le dimensioni del cantiere non consentivano i tradizionali metodi. Una tecnologia che trova nel sistema Soilmec di due rotary tra loro indipendenti la sua massima espressione.
Idrofrese
La SC-135 Tiger è l’ammiraglia di casa Soilmec nel settore delle idrofrese. Pro gettata per essere produttiva quanto la situazione lo richiede, immancabilmente affidabile e in grado di ridurre al mini mo i tempi di fermo e i costi di manu tenzione, la macchina è allestita con si stema HDD, piattaforma con avvolgitori sul corpo macchina e valorizzata da una struttura solida ed imponente. Per con sentire un movimento sempre perfetto di tubi idraulici e fango nei differenti raggi di lavoro gli avvolgitori sono installati in serie risultando sempre perfettamente allineati con la testata. La SC-135 Tiger è allestita con un motore Caterpillar C27 in grado di offrire una potenza di 708 kW, necessaria per lavorare in condizioni impegnative di profondità e dimensioni del pannello. Il gruppo potenza presen ta un pacchetto completo di soluzioni mirate all’abbassamento di consumi ed inquinamento. Il sistema “start & slow”, il controllo automatico ed indipendente delle ventole dei radiatori e i flussi d’a ria ottimizzati all’interno della macchina consentono di lavorare nelle condizioni di temperatura più estreme e con cicli di lavoro severi. L’ottima affidabilità della macchina è assicurata dal dop
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Minerariapio sistema idraulico, con linee dedica te rispettivamente a modulo di scavo e macchina base, dai filtri alta pressione, dedicatati ogni linea di ritorno, ed infi ne ad un’accurata gestione dei drenaggi con serbatoio dedicato. Come per tutte le altre attrezzature Soilmec sicurezza, ergonomia e accessibilità sono state tra i punti fermi nella progettazione della SC-135 Tiger. Passerelle con corrimano e scalette per un facile accesso ai vari li velli macchina. Sistema con 8 telecame re per un perfetto controllo perimetrale attorno alla macchina. Cabina spaziosa e allestita con monitor touch-screen per il sistema DMS e radiocomandi per fare in sicurezza operazioni come cambio denti sono solo alcune delle molteplici soluzioni installate sulla SC-135 Tiger. Infine, questa macchina di oltre 200 t è stata progettata per un assemblaggio modulare, con un peso di trasporto in singolo carico di 45 t.
Nella versione Bauma 2022 la SC-135 Tiger è allestita con il nuovo modulo di scavo Soilmec SH-35. Con un peso opera tivo comprese tra le 30 e le 38 tonnellate l’SH-35 è assemblata su un telaio che con sente un ampio range di spessori pannel lo, da 650 mm a 1.500 mm. Per garantire una precisa verticalità e consentirne la correzione da eventuale deviazione sono presenti 12 flap strumentati. Una nuova pompa di aspirazione fanghi, compen satori idraulici con portata migliorata e nuovi raccordi idraulici per collegamento motori sono alcuni degli sviluppi installa ti sull’attrezzatura.
Micropali
Il mondo delle macchine da micropa lo verrà rappresentato al Bauma 2022 da due SM-22 e dalla nuova macchina elettrica di casa Soilmec. La SM-22 è la macchina più grande della linea SM ed è un’evoluzione degli storici modelli PSM1350 e SM-20, veduti in tutto il mondo, progettata per garantire elevati livelli di efficienza e produttività con una cura particolare ai più elevati standard di si curezza. La macchina è stata sviluppata con un cinematismo in grado di garanti re un’estrema varietà di angoli e posizio ni nelle differenti condizioni di cantiere e con diversi metodi di perforazione. Il
Largely and tailored to job site
In this edition of Bauma Soilmec has decided to present itself with a completely renewed display layout, focusing on the customer and his needs (External area north – Stand 522 / 9). From the classic “parade” of machines to an exhi bition composed by thematic ar eas, which resume the daily lives of our customers through in-depth analysis of machines, technolo gies and fields of application.
The equipment on display will un derline the distinctive features of the products that characterize the current Soilmec range, stream lined and implemented with the latest technical updates.
The Blue Tech line for drilling rigs, developed with an energy-saving architecture to ensure the best performance through solutions aimed at reducing energy dissi pation and fuel consumption.
The Hydromill line that will be represented at the fair by the flagship SC-135 Tiger, exhibited for the first time in Munich.
The versatility of the micropile line machines through the display of models in different configurations and the first battery-powered electric machine.
Finally, there will be an area ded icated to digitalization, control and training. Characterized by a mobile learning unit that sees the DMS room and the new excava tion simulator installed inside it, developed on a cabin of the Blue Tech series.
Large diameter drilling rigs
Based on the experience and suc cess of the first generation, the new SR machines of the Blue Tech line have been designed to improve their productivity and operation al flexibility to an ever-greater extent, reducing operating costs and emissions as well as dedicat
ed care on comfort, ergonomics and safety of operator and staff on site.
The design of the Blue Tech Lines is based on the optimization of power transmission and on the minimization of energy dissi pation. Particular attention has been given to the main parts of the machine which are normally involved during the work cycle. Diesel engines are equipped with the “start and slow” system and automatic control of the radia tors. These new motors automati cally adjust the speed according to actual needs. In this way they improve combustion and cooling efficiency and ultimately reduce noise pollution.
The rotary heads have been de veloped with a wide range of solutions to reduce losses and in crease performance. Optimized lines, dedicated distributor on rotary and power control through DMS for torque & speed best com promise to name some of them. The main winch is provided with a dedicated control specially designed for drilling rigs. Thanks to this solution, the system runs at higher pressure with less fluid flowing. That means a significant loss reduction, easier and more precise control especially when drilling deep piles. The design of the Blue Tech drilling rigs togeth er with plug & play kits allows a quick conversion between the dif ferent versions and technologies.
The range will be represented at the fair by the most success ful model for medium-sized ma chines, the SR-65, and the new SR-125 platform, which was pre viewed at Bauma in its Blue Tech guise. The SR-65 will be configured in the LDP version, where it is par ticularly appreciated for its perfor mance in segmental casing piles,
equipped with segmental mast and LHR mast. The choice of this configuration is to highlight its mul tifunctionality and ease of con version not only between different technologies but even between different solutions within the same technology. The SR-65 Blue Tech in LDP version sees the maximum expression of its dynamic and ag gressive character. In fact, the ma chine was built with a compact design that allows you to have a machine with high mechanical performance that is agile on site and transportable complete with Kelly bar. Less than 30 minutes from the truck to the pile.
The SR-125 has been updated to the Blue Tech version which in cludes a redesigned operator cab, new hydraulic and mechan ical systems improved for greater efficiency. The machine has im proved characteristics compared to the previous model, HIT, mainly in terms of the performance of the rotary head, with an increase in the torque value and in the main winch thanks to the adoption of a closed circuit. The machine will be exhibited in CAP / CSP, a technology developed by Soilmec to build diaphragms of piles where the size of the construction site did not allow traditional methods. A technology that finds its maximum expression in the Soilmec system of two independent rotary heads.
Hydromill
The SC-135 Tiger is Soilmec’s flag ship. The Hydromill the way it should be. Designed to be as pro ductive as the situation demands, unfailingly reliable and able to minimize downtime and mainte nance costs.
The machine is a Tiger type equipped with the HDD system, platform with drums on the ma
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Minerariachine body, and has a solid and imposing structure. To allow a perfect movement of the hydrau lic and mud hoses in the different working radius, the drums are in stalled in series and are always perfectly aligned with the cathead. The SC-135 Tiger is equipped with a Caterpillar C27 engine capable of delivering the 708 kW power required to work in demanding conditions in terms of depth and panel size. The power unit presents a complete package of solutions aimed at reducing consumption and pollution. The “start & slow” system, the automatic and independent control of the radiator fans and the optimized air flows inside the machine allow you to work in the most extreme temper ature conditions and with severe work cycles. The excellent reliability of the machine is ensured by the double hydraulic system, with lines dedicated respectively to the excavation module and the base machine, by the high pressure fil ters, dedicated to each return line, and finally to an accurate drainage management with dedicat ed tank. As with all other Soilmec equipment, safety, ergonomics and accessibility were among the cornerstones in the design of the SC-135 Tiger. Walkways with hand rails and ladders for easy access to the various machine levels. System with 8 cameras for perfect perimeter control around the ma chine. Spacious cabin equipped with a touchscreen monitor for the DMS system and radio controls for safe operations such as changing teeth are just some of the many solutions installed on the SC-135 Ti ger. Finally, this over 200 t machine was designed for modular assem bly, with a single load transport weight of 45 t.
In the Bauma 2022 version the SC135 Tiger is equipped with the new Soilmec SH-35 excavation module. With an operating weight of be
tween 30 and 38 tons, the SH-35 is assembled on a frame that allows for a wide range of panel thick nesses, from 650 mm to 1500 mm.
To ensure a precise verticality and allow the correction of any devi ation there are 12 instrumented flaps. A new mud pump, hydraulic compensators with improved flow rate and new hydraulic fittings for connecting the motors are some of the developments installed on the equipment.
Micro-drilling rigs
The world of micropile machines will be represented at Bauma 2022 by two SM-22 and the new electric machine from Soilmec. The SM-22 is the biggest rig of the SM line and is an evolution of the historic PSM1350 and SM-20 models, seen all over the world, designed to guar antee high levels of efficiency and productivity with particular atten tion to the highest safety stand ards. The machine was developed with a kinematics capable of guaranteeing an extreme variety of angles and positions in different construction site conditions and with different drilling methods. The Cummins B6.7 engine, available in Stage V version, can deliver the necessary power to offer the cor rect support in the various technol ogies.
Two fixed stabilizers in the rear and two extendable hydraulic stabiliz ers in the front, rotating and piv oting, guarantee stability to the SM-22 even in difficult conditions.
The machine is equipped with openable hydraulic cages, ROM and SPM operating modes and all accessories / devices to ensure the highest level of accessibility, visibility and safety in compliance with the latest safety standards.
The Soilmec SM-22 is truly a multi-function micro-drilling rig, thanks to its modular design it can be easily configured in different con figurations such as single rotary,
double rotary, top-hammer and vibro-rotary to perform consoli dations, micropiles and anchors with different drilling technologies, direct circulation, reverse circu lation, DTH, CFA, Jet grouting. To underline the multifunctionality of the machines of the SM line, it was chosen to exhibit two units of the SM-22, one in tie rod configuration and one with double head for ver tical micropiles of large diameter, with 300 mm casing.
The novelty of the line, exhibited in preview, will be the SM-13e. The project was born with the aim of creating the first electric drilling machine, evolving that path start ed decades ago, with the ad vent of the first electric motorized machines for drilling and consol idation works in internal environ ments and in tunnels (ST-20, ST -60, SM-5E etc ..). It is no longer a sim ple “engine replacement” where the diesel engine is replaced by an electric motor to only avoid the emission of exhaust gases in closed environments, binding the machine to the connection of an electric power cable. But there is talk of an electrical power supply aligned with the latest develop ments in the sector, which within the power transmission sees per manent magnet electric motors, lithium battery, alternatives to ca ble power supplies, and control in verters, therefore very far from pre vious technologies. mains power supply with three-phase asynchro nous motors instead of the diesel engine. This represents the first step in the development of a whole range of electrified SOILMEC ma chines, what we will call zeroEmis sion of the E-TECH line. A new line of machines, from micropiles, piles and cranes, which responds to the increasingly frequent demands of the market in terms of reducing polluted and acoustic emissions, increasing efficiency and reduc ing operating costs.
motore Cummins B6.7, disponibile in versione Stage V, è in grado di erogare la potenza necessaria per offrire il corretto supporto nelle diverse tecnologie. Due stabilizzatori fissi nella parte posteriore e due stabilizzatori idraulici estensibili nella parte anteriore, rotanti e pivottanti, garantiscono stabilità alla SM-22 anche in condizioni difficili. La macchina è do tata di gabbie idrauliche apribili, moda lità di funzionamento ROM e SPM e tutti gli accessori/dispositivi per garantire il massimo livello di accessibilità, visibilità e sicurezza nel rispetto delle più recenti norme di sicurezza. La Soilmec SM-22 è davvero un impianto di micro-perfo razione multifunzionale, grazie al suo design modulare può essere facilmente configurato in differenti configurazio ni come singola rotary, doppia rotary, top-hammer e vibro-rotary per eseguire consolidamenti, micropali e ancoraggi con diverse tecnologie di perforazione,
circolazione diretta, circolazione inversa, DTH, CFA, Jet grouting. Proprio a sotto lineare la caratteristica di multifunziona lità delle macchine della linea SM, Soil mec ha scelto di esporre due unità della SM-22, una in configurazione tiranti e una con doppia testa per micropali ver ticali di importante diametro, con casing da 300 mm.
La novità della linea, esposta in ante prima, sarà la SM-13e. Il progetto na sce con lo scopo di realizzare la prima macchina da perforazione elettrica, evolvendo quel percorso iniziato decadi fa, con l’avvento delle prime macchine a motorizzazione elettrica per lavori di perforazioni e consolidamenti in am bienti interni e nel tunnelling (ST-20, ST-60, SM-5E). Non si tratta più di un semplice “engine replacement” dove il motore diesel viene sostituito da un motore elettrico per evitare solo l’emis sione dei gas esausti in ambienti chiusi,
vincolando la macchina al collegamen to di un cavo elettrico di potenza. Ma si parla di una alimentazione elettrica allineata agli ultimi sviluppi del setto re, che all’interno della trasmissione di potenza vede motori elettrici a magneti permanenti, batteria al litio, alternative alle alimentazioni a cavo, e inverter di controllo, molto lontano quindi dalle precedenti tecnologie di alimentazione da rete elettrica con motori asincroni trifase in sostituzione al motore die sel. È il primo passo per lo sviluppo di un’intera gamma di macchine Soilmec elettrificate, definite dalla linea E-Tech, zeroEmission, una nuova generazione di macchine, da micropalo, palo e gru da fondazione, che risponde alle sem pre più frequenti richieste del mercato in termini di abbattimento delle emis sioni inquinati e acustiche, di aumento dell’efficienza e di riduzione dei costi operativi.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaAmmaestrando il Fiume
Edilsonda, con la BG 15 H, ha realizzato circa 70 pali trivellati da 1.000 mm di diametro, a una profondità massima di 16 m, per la realizzazione di una nuova briglia nel Marecchia, sul territorio di Verucchio (Rn)
Tra la collina e il mare, Verucchio si stende lungo la valle del Marecchia. Di antica origine conobbe, come del resto tutta la Romagna, un periodo particolarmente florido sotto i Malatesta, illuminati signori anche dell’area rimine se. E il Touring Club Italiano ha colto ap pieno l’importanza del paese, inserendo Verucchio nel prestigioso club dei “Bor ghi più belli d’Italia”. In questo contesto ha operato una perforatrice Bauer BG 15 H che ha realizzato una serie di pali tri vellati per la realizzazione di una nuova briglia nel fiume che transita nel territorio comunale.
“L’intervento ha previsto una parziale deviazione del fiume a monte al fine di liberare l’area di lavoro ed eseguire una doppia fila di pali quinconce separati da un preciso interasse – ci spiega l’inge gner Andrea Ruggero, Sales Manager di Bauer Macchine Italia – Di fatto si è trat tato di un intervento lineare, che attra versa trasversalmente il letto del fiume con circa 70 pali trivellati da 1.000 mm di diametro e una profondità massima di 16 m. Il terreno non ha richiesto l’uso di bentonite, ma ha previsto l’infissione, nei primi 2-4 m, di una camicia Bauer da 1.180 mm da utilizzare come avampoz zo. Anche la camicia è stata infissa utiliz zando la BG 15 H“.
L’impresa Edilsonda incaricata del lavo ro ha potuto lavorare in una zona quasi completamente asciutta per merito della deviazione del flusso principale del fiu me su un canale secondario pre-esistente. Questa doppia fila di pali è parte inte grante della struttura della briglia, la qua le ha la funzione di spezzare il flusso d’ac qua tramite un salto di quota. In sostanza l’intervento sul Marecchia è una tipologia di lavoro che viene eseguito ciclicamente, in quanto la costruzione di briglie è ne cessaria al fine di mantenere contenuta la velocità del corso d’acqua e preservarne il letto da eccessiva erosione. Ovviamente, terminato l’intervento, è stato ripristinato
il normale scorrimento del Marecchia nel proprio alveo.
“La BG 15 H, nel cantiere di Verucchio, è stata utilizzata nella realizzazione dell’avampozzo, dello scavo e dell’in serimento delle gabbie di armatura –continua Ruggero – Si è infatti trattato di pali armati eseguiti in marne molto consolidate ad elevata resistenza mecca nica. Nel complesso il terreno dell’area di intervento è stato adeguatamente dre nato e questo ha permesso di lavorare a secco nonostante la sporadica presenza di piccoli trafilamenti d’acqua residua. L’intervento è stato completato nei tempi preventivati di circa un mese di lavoro”. La perforatrice, che fa parte del parco no leggio di Bauer Macchine Italia, è stata allestita con un’asta da 21 m composta
da 3 elementi. Una soluzione, adeguata alle profondità richieste, che è andata a privilegiare la robustezza ed è stata in grado di affrontare anche gli strati par ticolarmente duri. La BG 15 H prevede la configurazione Upgrade 1, cioè con il cilindro di tiro/spinta, a differenza
dell’Upgrade 2 che presenta l’argano di tiro/spinta. Questa soluzione, specifica per il palo trivellato con o senza rivesti mento, non solo permette di raggiungere i 1.500 mm di diametro, ma consente an che l’utilizzo della tecnologia CFA. Inol tre, rispetto alla versione con l’argano, si determina un notevole incremento della forza, il che consente di gestire in modo più efficace il rivestimento. Anche in fase di tiro la BG 15 H upgrade 1 offre 50 kN in più rispetto alla versione con l’arga no. Il tutto senza dimenticare la questio ne trasporti, sempre delicata quando si parla del mercato nazionale. La BG 15 H Upgrade 1 è infatti stata pensata per rimanere in sagoma e presenta una lar ghezza di 2,5 m. Smontando il contrap peso e la rotary è possibile trasportare la macchina senza permessi, ma come un semplice mezzo d’opera. E una volta ar rivata in cantiere la perforatrice – che tra l’altro è perfetta anche per i lavori urbani o all’interno, grazie a un’altezza conte nuta in soli 18 m – è pronta per lavorare nel giro di pochissime ore. Da segnalare
come la sezione inferiore dell’antenna sia smontabile e permetta di ridurre ulte riormente l’altezza dell’antenna e di uti lizzare il giant drill, un’applicazione non rivestita per lavorare sotto-macchina con un grosso diametro. Tra l’altro la BG 15 H presenta un raggio di rotazione partico larmente contenuto (3,59 m) nonostante un peso operativo di 45 t. La BG 15 H garantisce prestazioni ai mas simi livelli con un tiro del cilindro di 25 t e un tiro dell’argano principale in primo strato di 14 t, ma con consumi decisamen te contenuti, anche grazie a un’idraulica molto lineare e semplificata, che beneficia di manichette di grande diametro perfette per ridurre le perdite di carico. A fronte di prestazioni notevoli i consumi medi si attestano infatti a 12 l/h. La cabina è completamente insonorizzata e assicura il massimo comfort operativo. La mac china è inoltre equipaggiata con le nuove passerelle di servizio integrate laterali che consentono l’accesso in totale sicurezza al vano motore e a quello delle pompe per la manutenzione.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Minerariapubblicata dal 2015, è l’evoluzione cartacea del portale www.perforare.it, l’unico in Italia specializzato nei settori delle perforazioni verticali, orizzontali e direzionali, il tunnelling, le fondazioni speciali, la geotecnica, la bonifica e il consolidamento dei terreni e l’industria estrattiva.
oltre a essere pubblicata e distribuita in formato cartaceo, è anche sfogliabile da www.perforare.it, consentendone un’immediata e continua fruizione da parte dei lettori
Effetto suolo a Hong Kong
Nell’ampliamento dell’Aeroporto internazionale la filiale del gruppo italiano sta realizzando le opere di consolidamento e bonifica del suolo. In campo, le tecnologie jet grouting e una squadra di 100 lavoratori
Squadre di uomini e mezzi speciali in pista. E non è un modo di dire, perché il grande progetto di cui parliamo, nello specifico, è quello dell’ampliamento che riguarda l’Aero porto internazionale di Hong Kong. Trevi Construction Co. Ltd (TCHK), filiale del Gruppo Trevi nel paese asiatico, sta realiz zando numerosi lavori di consolidamento del terreno, prevalentemente con la tec nologia del jet grouting, per recuperare le aree circostanti e renderle così disponibili per i lavori necessari all’adeguamento di mensionale dell’aeroporto. Proprietario, nonché responsabile del funzionamento e dello sviluppo dello stesso Aeroporto Internazionale di Hong Kong (HKIA) è l’Autorità aeroportuale (AA).
In questo progetto Trevi Construction Co. Ltd ha lavorato e sta proseguendo le ope re con tre diversi Main Contractor. Una joint venture è con ZHEC-CCCC-CDC (per le principali opere di bonifica); la se conda, con Gammon, riguarda le gallerie APM e BHS e le opere correlate; la terza, con la China State Construction Enginee ring Ltd di Hong Kong concerne i lavori di modifica della pista nord.
Progetti principali
A rafforzamento dello status di Hong Kong come hub dell’aviazione interna zionale e per soddisfare la domanda di traffico aereo a lungo termine della città,
l’Aeroporto Internazionale di Hong Kong si sta ampliando per diventare un sistema a tre piste. Realizzare un sistema a tre piste (3RS) equivale a costruire un nuovo aero porto accanto a quello esistente. Per farlo occorre eseguire diversi interventi, sette per la precisione. Innanzitutto, la bonifica di circa 650 ettari di terreno a nord dell’i sola aeroportuale esistente; (equivalenti a 34 Victoria Parks, o 100 isole artificiali per la New Wing dell’Hong Kong Convention and Exhibition Centre), utilizzando meto di diversi dal dragaggio, tra cui la miscela zione profonda del cemento. A seguire, la costruzione dell’Edificio Passeggeri della Terza Pista e del relativo piazzale. In terzo luogo, la realizzazione di una nuova pista lunga 3.800 metri e dei suoi sistemi di ta xiway di supporto (anche la pista nord esi stente sarà riconfigurata); Poi, l’espansione del Terminal 2 per fornire servizi passeg geri a tutti gli effetti, comprese le strutture di arrivi e partenze; Di seguito, la costru zione di un nuovo sistema di Automated People Mover (APM) lungo 2.600 metri che collegherà il Terminal 2 con il nuovo edificio passeggeri (il nuovo sistema APM
funzionerà a una velocità massima di 80 km che trasporterà fino a 10.800 passegge ri all’ora); Ancora, proseguendo, la costru zione di un nuovo Baggage Handling Sy stem (BHS) che colleghi il Terminal 2 con il nuovo edificio passeggeri. Il nuovo BHS sarà in grado di gestire 9.600 sacchi all’ora, per finire con altre infrastrutture di sup porto aeroportuali, rete stradale e strutture di trasporto associate.
Opere di bonifica
La Joint Venture ZHEC-CCCC-CDC è l’appaltatore incaricato di intraprende re i principali lavori di bonifica (ovvero migliorare le proprietà geotecniche del terreno) del terreno. Che consistono nel recupero di circa 650 ettari di ter reno a nord dell’isola aeroportuale esi stente (equivalenti a 34 Victoria Parks,
o 100 isole artificiali per la New Wing dell’Hong Kong Convention and Exhi bition Centre), utilizzando metodi sen za dragare tra cui Deep Cement Mixing (DCM).
Una delle tecnologie DCM utilizzate in questo progetto è il jet grouting perché migliora le proprietà meccaniche e di per meabilità del suolo utilizzando il tratta mento ad iniezione di miscele di acqua/ cemento con getti ad alta velocità. Il jet grouting può essere vantaggioso nelle seguenti condizioni: condizioni logistiche difficili, spazi confinati, presenza di osta coli da attraversare, trattamento ad alta profondità con attraversamento di vuoti. La tecnica del jet grouting permette di mi gliorare una vasta gamma di tipi di terre no. Poiché si basa sull’erosione del suolo, l’erodibilità del suolo è fondamentale per il risultato. Più consistente è il terreno da trattare, minore è il diametro della colon na. Pertanto, colonne più grandi possono essere ottenute in terreni granulari sciolti e colonne più piccole in terreni fini e co esivi.
A seconda del numero di fluidi utiliz zati, esistono tre tecniche principali. Si parte dal monofluido (Trevijet T1), con il quale viene iniettata una miscela acqua/ cemento per disgregare e contempora
neamente miscelare il terreno in situ. I diametri generalmente vanno da 0,4 a 1 m. Il bifluido (Trevijet T1/S) è invece una combinazione di acqua/cemento e aria viene iniettata per disgregare e con temporaneamente miscelare il terreno in situ. I diametri generalmente vanno da 0,8 a 2,5 m. La tecnica del triplo fluido (Trevijet T2) prevede, infine, un getto
combinato acqua/aria viene utilizzato per disgregare e asportare parzialmente il terreno in situ, mentre la miscelazione del terreno è assicurata da una minore iniezione di acqua/cemento.
In questo grande progetto TCHK ha eseguito la maggior parte dei lavori di jet grouting - che sono partiti dall’otto bre 2019 e sono tutt’ora in corso. Fino ad oggi il team di TCHK ha consolidato e rafforzato circa 311.000 metri cubi di terreno, in 6.900 colonne di diverso dia metro, da 1.200 a 2.500 mm (la gran par te in questa seconda misura), per una lunghezza totale di 73.000 m di terreno rafforzato.
Le dotazioni in cantiere
Nel periodo che ha riguardato il picco di produzione delle opere, TCHK ha lavorato in contemporanea con ben 11 squadre specializzate di jet grouting in diversi lotti, per un totale di circa 100 la voratori. Tra le varie attrezzature utiliz zate nel progetto per gli stessi lavori di jet grouting vanno annoverate 11 micro perforatrici Soilmec SM-14 e SM-20, 11 pompe ad alta pressione, 11 compressori d’aria Atlas, sei agitatori, due miscelatori per malta, quattro silos di cemento, due pompe Pemo e una gru autocarrata da 40 tonnellate.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaGround Effect in Hong Kong
Trevi Construction Co. Ltd. (TCHK), part of Trevi Group, world leader in the field of underground engineer ing from A to Z (special founda tions, soil consolidation, recovery of polluted sites) in the design and marketing of specialized technol ogies in the sector, have partic ipated and is working on the im portant project of the Hong Kong International Airport Three Runway System Project.
TCHK is doing deeper ground consolidations works, with Jet Grouting technology for the Main reclamation works in some of the areas of the HKIA project. The Air port Authority Hong Kong (AA) is a statutory body wholly owned by the Hong Kong SAR Government. Established in 1995, the AA is re sponsible for the operation and development of Hong Kong Inter national Airport (HKIA).
In this project TREVI Construction Co. Ltd has been work with differ ent Main Contractor/Contracts: ZHEC-CCCC-CDC Joint Venture (Main Reclamation Works); Gam mon (APM and BHS Tunnels and Related Works); China State Con struction Engineering (Hong Kong) Ltd (North Runway Modification Works).
Main project description
To strengthen Hong Kong’s status as an international aviation hub, and to cater for the city’s longterm air traffic demand, Hong Kong International Airport is devel oping into a three-runway system. The scale of the three-runway sys tem (3RS) project is almost equal to building a new airport next to the existing one. It involves the following seven core projects: re claiming approximately 650 hec tares of land north of the existing airport island (equivalent to 34 Vic toria Parks, or 100 artificial islands for the New Wing of the Hong Kong Convention and Exhibition Cen
tre), using non-dredge methods including deep cement mixing; building the Third Runway Passen ger Building and an associated apron; building a new, 3,800-me tre-long runway and its supporting taxiway systems (the existing North Runway will also be reconfigured); expanding Terminal 2 to provide full-fledged passenger services including arrivals and departures facilities; building a new, 2,600-me tre-long Automated People Mov er (APM) system that will connect Terminal 2 with the new passenger building (the new APM system will operate at a top speed of 80km/h and transport up to 10,800 pas sengers per hour); building a new Baggage Handling System (BHS) linking Terminal 2 with the new passenger building (the new BHS will be capable of handling 9,600 bags per hour); building other as sociated airport support infrastruc ture, road network and transporta tion facilities.
Main Reclamation Works
ZHEC-CCCC-CDC Joint Venture is the contractor appointed to un dertake the main reclamation works. Reclaiming approximately 650 hectares of land north of the existing airport island (equivalent to 34 Victoria Parks, or 100 artificial islands for the New Wing of the Hong Kong Convention and Exhibition Centre), using non-dredge methods including Deep Cement Mixing (DCM). One of the DCM technologies used in this project is the: Jet Grouting, improves soil mechanical and permeability properties by using high-speed Jets of water/cement mixtures injection treatment. Jet Grouting can be advantageously in the fol lowing conditions: difficult logis tic conditions, confined spaces, presence of obstacles to cross, high-depth treatment with cross ing of voids.
The Jet Grouting technique allows to improve a wide range of soil types. As it is based on soil ero sion, soil erodibility is crucial to the result. The more consistent the soil to be treated, the smaller the column diameter. Therefore, larger columns can be obtained in loose soft soils and smaller ones in cohe sive soils.
Depending on the number of flu ids used, there are three main techniques: Monofluid (Trevijet T1): a water/cement mixture is injected to break up and simul taneously mix the soil in-situ. Di ameters usually range from 0.4 to 1m; Bifluid (Trevijet T1/S): a combi nation of water/cement mix and air is injected to break up and simultaneously mix the soil in-situ. Diameters usually range from 0.8 to 2.5m; Triple fluid (Trevijet T2): a combined water/air jet is used to break up and partially remove the soil in-situ, whereas soil mixing is ensured by a lower water/cement injection.
TCHK team started the Jet Grout ing works in this project in October 2019 and works are still in progress. So far TCHK team has consolidat ed and grouted about 311,000m3 of soil, in 6,900nos. columns of different diameters, from 1,200 to 2,500mm, majority are 2,500mm diameters columns, for a total length of 73,000m of soil grouted.
Major resources used
There was a production peak period where TCHK worked with eleven JG teams in different are as/contracts. There were about one hundred workers engaged in these projects at the same time. Main equipment used: 11 Soilmec microdrilling rigs SM14 and SM20; 11 High Pressure Pump; 11 Back hoe excavator; 11 Atlas Air Com pressor; six Agitator; two Grout mix er; four Cement Silos; two Pemo Pump and 40 ton Crane Lorry.
Battito Profondo nel Silenzio
Dopo aver risposto alle esigenze in costante evoluzione del settore con il primo modello drilling rig al mondo alimentato a batteria, oggi il costruttore tedesco presenta al Bauma 2022 sei innovazioni della serie unplugged nei segmenti delle macchine per pali, delle perforatrici e delle gru cingolate da fondazione
Non sembrava possibile ma alla fine Liebherr ha avuto ragione. Il cuore elettrico dell’LB 16 un plugged ha fatto battere di emozioni quello degli utilizzatori finali e si è rapidamente imposto sul mercato per la sua forza innovativa, prima che lo
stesso concetto di ingegneria sostenibi le si trasferisse ad altre aree di prodotto. Oggi le gru cingolate, le macchine per pali e le perforatrici costituiscono la serie elettrificata unplugged di uno dei grandi innovatori delle costruzioni mondiali, nel segno di un futuro Zero Emission, con
modelli che non producono gas di scarico e mantengono il valore di una grande si lenziosità operativa. In questo modo, rie scono a toccare la nota giusta, soprattutto nelle aree urbane contraddistinte da una legislazione stringente in tema di inquina mento sonoro. Le batterie delle macchine
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Minerariaunplugged Liebherr vengono caricate utilizzando l’elettricità convenzionale del cantiere. Durante il processo di ricarica, la funzionalità delle macchine non deve es sere interrotta e per rientrare in modalità unplugged è sufficiente estrarre la spina. Saranno sei i nuovi modelli di macchine da fondazione presentati al Bauma, dispo nibili sia in versione convenzionale che a batteria, con il valore di performance asso lutamente identiche per entrambe le ver sioni. Analizziamone insieme l’identità.
LRH 100.1 e LRH 200 unplugged
La LRH 200 è stata completamente rielaborata e colma il divario tra le collaudate LRH 100 e LRH 600 nella serie delle mac chine per pali. Un power pack da 200 kWh assicura che i modelli unplugged possano funzionare in modalità batteria per qauttro o cinque ore.
In opzione, l’attrez zatura può essere portata a 400 kWh per 8-10 ore di fun zionamento. Il nuovo con cetto della LRH 200 amplia la gamma di appli
cazioni e la rende ancora più versatile. Oltre che per i lavori di palificazione, l’attrezzatura può essere utilizzata per lavori di perforazione a elica continua, full displaicement o martello a fondo foro, e anche per il soil mixing. Una cop pia di 250 kNm fornisce tutta la potenza necessaria a ogni applicazione. Equipaggiata con martello idraulico Liebherr H 6, la LRH 200 e la LRH 200 un plugged possono realizzare pali fino a 24,5 metri di lunghezza, del peso fino a 16 tonnellate. Il dispositivo si distingue soprattutto per l’ampia area di lavoro. Lo sbraccio di 8,7 metri offre il vantaggio di
18 gradi in tutte le direzioni. Inoltre, è possibile sollevare o abbassare l’asta gui da-palo di 6,5 metri (ad esempio in una fossa di scavo), rendendo la macchina ancora più flessibile. Il display per il con trollo pressione al suolo dei nuovi model li LRH calcola il valore in tempo reale e lo confronta con i limiti di sicurezza prede finiti nel cantiere specifico. La pressione al suolo viene visualizzata nella cabina di guida. In questo modo, l’operatore sa in ogni momento se si trova in un’area critica o se si sta avvicinando ad essa. La dinamica di controllo della nuova LRH 200 si basa sul concetto collaudato della
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaLe perforatrici LB 25 e LB 30
Gli impianti di perforazione LB 25 e LB 30 hanno già dato prova di sé per molti anni in versione termica convenzionale. Le nuove versioni unplugged, alimentate a batteria, sono identiche in termini di pos sibilità di applicazione, peso o trasporto, ma hanno l’ulteriore vantaggio di esse re, come dicevamo, a emissioni zero. Gli impianti di perforazione possono esse re utilizzati per tutte le applicazioni più comuni nel campo dell’ingegneria civile speciale. L’estensione opzionale dell’as se di perforazione consente di utilizzare le macchine per diametri di foratura fino a 3,4 metri. Il supporto posteriore op zionale e il nuovo design della zavorra posteriore modulare garantiscono una maggiore stabilità e una maggiore durata. Oltre alla configurazione standard, en trambe le macchine sono disponibili con un’altezza totale di 14,1 metri come Low Head o di soli 7,7 metri come Ultra Low Head. Per il funzionamento a batteria, è sufficiente scollegare (unplugged) il cavo di ricarica e ricollegarlo all’alimentazione del cantiere per un utilizzo illimitato. In caso di utilizzo di aste Kelly, la batteria è progettata per funzionare quattro ore. Sia in modalità batteria che in modalità cavo, le prestazioni per i lavori di perforazione rimangono invariate.
I nuovo modelli LR 1130.1 e LR 1160.1
Questi modelli ampliano la gamma di gru cingolate prodotta da Liebherr a Nen zing. L’azionamento elettroidraulico delle nuove gru ha le stesse prestazioni della versione convenzionale. La capacità della batteria è progettata per un’operazione di sollevamento media di otto ore. In alter nativa il braccio principale può essere al lineato completamente con il braccio au siliario. La batteria può essere ricaricata
in sole 2,5-4,5 ore. In opzione, le batterie aggiuntive possono aumentare la potenza dal 20 al 60%. Quando sono in inattività, il livello di rumorosità di tre gru cingola te unplugged corrisponde a una normale conversazione in cantiere. Ciò corrispon de a un valore di soli 60 dB(A). Se si con sidera che una gru cingolata resta inattiva per il 60 % del tempo in cantiere, questo basso livello di rumorosità costituisce un vantaggio decisivo per gli operatori e l’ambiente circostante.
I progettisti della gru hanno dato gran de importanza al concetto di sicurezza. Come tutte le gru cingolate prodotte a Nenzing, i nuovi modelli a batteria sono disponibili con tutti i ben noti e apprez zati sistemi di assistenza. Il sistema più recente e innovativo è il Gradient Tra vel Aid per viaggiare in sicurezza sulle rampe. Il sistema di comando della gru calcola automaticamente il baricentro e avverte l’operatore prima che esca dall’area di sicurezza. L’operatore riceve informazioni sulla pendenza consentita ed effettiva e sul baricentro complessivo della gru in qualsiasi momento del tra sferimento.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaBeating Deep in the Silence
Since the alternative drive of the LB 16 unplugged quickly estab lished itself on the market as a Ga mechanger, the design has been extended to further product areas. Today, the electrified unplugged series comprises crawler cranes as well as piling and drilling rigs.
An outstanding feature of the bat tery-powered unplugged units is zero emission. They do not produce any exhaust fumes and are extreme ly quiet. This strikes the right note es pecially in noise-sensitive regions and finds favour with construction site personnel and residents. Wheth er London, Paris or Oslo - the con cept has already been successfully applied in these metropoles.
The battery is charged using a con ventional jobsite electric supply.
Operation can continue as normal while charging. In order to change to battery operation, you just need to pull out the plug, therefore: un plugged. Whether attached to the electric supply or not, the perfor mance and range of application remains unchanged.
All six models are available in both conventional and battery-operated versions and have identical perfor mance specifications.
Piling, LRH 100.1 and LRH 200 unplugged
The LRH 200 has been completely newly developed and closes the gap between the proven LRH 100 and LRH 600 in the series of piling rigs. A 200-kWh battery pack ensures that the unplugged models can operate in battery mode for 4 to 5 hours in av erage pile driving applications. Op tionally, it can be upgraded to 400 kWh for 8 to 10 hours of operation.
The new design of the LRH 200 ex tends the range of applications and makes if even more versatile in use.
In addition to piling, the machine can be used for continuous flight auger, full displacement and downthe-hole drilling, as well as for soil mixing work. A torque of 250 kNm provides the necessary power.
When equipped with the hydraulic hammer H 6 from Liebherr, the LRH 200 and the LRH 200 unplugged
can lift piles up to 24.5 m long and weighing 16 tonnes. The machine es pecially excels with its large working range. A radius of up to 8.7 m has the advantage that the machine does not have to be constantly moved.
The design of the leader enables inclinations of up to 18° in all direc tions. Furthermore, it is also possible to raise or lower the leader by 6.5 m (e.g., when working in a foundation pit), which makes the machine even more flexible.
The Ground Pressure Visualization of the new LRH model calculates the current ground pressure in real time and compares it with the specified safety limits of the respective con struction site. The ground pressure is displayed in the operator’s cabin. This means the operator is perma nently aware of whether the ma chine is situated in, or is approach ing, a critical area.
The operation of the new piling rig LRH 200 is based on the proven concept of the LRH 100 and is therefore very user-friendly. The integrated data recording makes the analysis of the pile data extremely easy and saves a huge amount of time.
Drilling, LB 25 and LB 30
Over many years, the drilling rigs LB 25 and LB 30 have proven them selves in the conventional version.
The new battery-operated un plugged versions are identical with regard to application possibilities, weight or transport; however they have the additional advantage of zero emission. The drilling rigs can be used for all common applica tions in the field of deep foundation.
Thanks to the optional extension of the drilling axis, the machines can be deployed for drilling diameters of up to 3.4 m. The optional rear sup port and the new design of the mod ular rear counterweight ensure high er stability and longer service life.
In addition to the standard design, both machines are available in a Low Head version with a total height of 14.1 m, or as Ultra Low Head with only 7.7 m.
For battery operation, the charging cable only needs to be unplugged
and, for unlimited operation, recon nected to the construction site pow er supply. The battery is designed for a working time of 4 hours in Kel ly operation. Whether in battery or plugged-in operation, the drilling performance remains unchanged.
The new models
LR 1130.1 and LR 1160.1
The new machines LR 1130.1 un plugged and LR 1160.1 unplugged extend the range of crawler cranes from Liebherr-Werk Nenzing GmbH.
The electro-hydraulic drive of the new cranes has the same perfor mance specifications as the con ventional version. Both versions are operated in the same way, which is especially practical if the crane driver has to often change between machines in one fleet.
The capacity of the battery is de signed for an average lifting oper ation of eight hours. Alternatively, the main boom with luffing jib can be completely erected. The bat tery can be recharged within only 2.5 to 4.5 hours. As an option, the performance can be increased by 20 to 60 per cent using additional batteries.
In idling mode, the sound pressure level of three unplugged cranes is equivalent to that of a normal conver sation on the jobsite. This corresponds to a value of only 60 dB(A). If it is tak en into account that a crawler crane is in idling mode for 60 % of the time on the jobsite, this low noise level is an advantage with great resonance.
The designers of the crane laid great emphasis on the safety concept. As with all crawler cranes from Lieb herr-Werk Nenzing GmbH, the new bat tery-operated models are also availa ble with all proven assistance systems.
The latest system is the Gradient Travel Aid for the safe negotiation of slopes and inclines. The crane’s con trol system automatically calculates the centre of gravity and warns the operator before the crane leaves the safe area. While travelling, the operator receives information about the permissible and actual gradient, and the crane’s overall centre of gravity at all times.
Sostanza di Consolidamento
La metodologia speciale e unica dell’azienda parmense consiste nell’iniezione di resine espandenti, sia in superficie che in profondità, anche fino a 15 metri, su più livelli sovrapposti. In questo modo mirato, efficace ed uniforme, si rinforza il volume di terreno interessato dal carico della struttura eliminando i cedimenti differenziali
Crepe nei muri e nelle pareti, fessure e avvallamenti sui pa vimenti, porte e finestre che non si chiudono, sono solo alcuni dei segnali di un cedimento del terreno e delle fondazioni. In questi casi non è sufficiente riparare le lesioni con semplici stuccature o intonaci, ma occorre intervenire tempestivamente consolidan do la fondazione del fabbricato, in modo mirato ed efficace, solo dopo sarà possibi le chiudere le lesioni.
Una soluzione efficace e definitiva è stata brevettata da Geosec, attraverso un pro cedimento per il consolidamento delle fondazioni di proprietà esclusiva dell’a zienda di Parma (fondata nel 2003 pro prio in virtù del concepimento di questa metodologia rivoluzionaria per il settore).
Il metodo Geosec è stato appositamente sviluppato per contrastare efficacemente i cedimenti differenziali delle fondazioni, in modo non invasivo, rapido e preciso grazie a sistemi geofisici integrati di con trollo del terreno. Si tratta di una soluzio ne unica nel suo genere qualificata da pre stigiose certificazioni tecniche e corredata da possibile copertura di garanzia assicu rativa postuma decennale.
Il procedimento Geosec di consolidamen to delle fondazioni è denominato See& Shoot e consente l’esecuzione di iniezioni di resine espandenti sia in superficie che in profondità, anche fino a 15 metri, su più livelli sovrapposti, con l’obiettivo di consolidare in modo mirato, efficace ed uniforme il volume di terreno interessato
dal carico della struttura eliminando i ce dimenti differenziali. Preliminarmente alle iniezioni, direttamente in cantiere, i tecnici eseguono indagini geofisiche e prove geo tecniche per garantire le migliori condizio ni di intervento. Compatibilmente con le strutture e gli impianti interrati, vengono poi eseguiti una pluralità di fori (del dia
metro di 20-30 mm) con interasse medio sempre compreso fra 0,5-1,5 metri, sia in pianta che in sezione verticale, al di sotto dell’impronta della fondazione ceduta. Un costante controllo strumentale, sempre mediante indagini geofisiche 4D ripeti tive prima, durante e al termine del trat tamento, estese vantaggiosamente anche
alle zone stabili sotto al fabbricato - inte grate con ulteriori prove penetrometriche - consentirà in modo particolare in corso d’opera di verificare le effettive migliorie apportate al terreno trattato adeguando al bisogno e con la necessaria precisione il progetto delle iniezioni (variando quanti tà di resina, volumi di trattamento e altri parametri ancora) fino all’ottenimento del corretto consolidamento delle fondazioni e alla più adeguata omogeneità di lavoro a tutto vantaggio dell’uniformità di equili brio anche con le zone non cedute dunque più stabili.
Tra i numerosi e prestigiosi interventi di consolidamento delle fondazioni eseguiti di recente da Geosec rientra indubbiamen te il Palazzo monumentale sede dell’Acca demia delle Scienze e del Museo Egizio di Torino. Geosec è intervenuta in raggrup pamento temporaneo con C.S.G. Costru zioni per un progetto multidisciplinare ar ticolato e complesso, sotto il coordinamen to generale della dottoressa Chiara Ravelli, della Direzione lavori affidata all’architet to Mino Turvani e dell’ingegner Fabio Ma glione dello studio ICIS Torino, eseguendo
in particolare un intervento estremamente specialistico nel suo genere, rivolto al con solidamento delle fondazioni mediante iniezioni mirate e controllate di speciali
resine, non certo per ovviare a precedenti carenze di stabilità della costruzione ma bensì con carattere preventivo e cautela tivo in conseguenza di nuove esigenze di
Palificazione attiva
Con la denominazione di Groundfix si indica una tecnologia di palificazione attiva di cui è sempre proprietario e investire Geosec. Si tratta di una metodologia mini invasiva, che si avvale di speciali elementi modulari in acciaio assemblati ed infissi a pressione nel terreno, mediante martinetti idraulici prefissati alla struttura di fondazione originaria con piastre e malte di ancoraggio ad alta resistenza. Groundfix rappresenta la soluzione strutturale per il consolidamento più profondo delle fondazioni con finalità di trasferimento dei carichi verso terreni più portanti. Per la posa del palo pressoinfisso Groundfix, occorre la possibilità di ancoraggio e successivo contrasto della struttura edificata. Il palo infatti viene introdotto lentamente nel terreno a pressione costante, mediante una batteria di elementi, fino al raggiungimento dell’orizzonte solido di progetto. Al termine dell’infissione, prima di rendere solidale il palo alla fondazione originaria, sarà comunque possibile applicare carichi superiori a quelli d’esercizio, con conseguente inibizione del cedimento primario post-collegamento; inoltre, sarà possibile eseguire una prova di carico per il collaudo finale dell’opera di consolidamento delle fondazioni su ogni singolo micropalo. Al bisogno potranno essere abbinate iniezioni di resine espandenti in superficie per il ripristino del contatto tra la fondazione originaria e il suo piano di posa, oppure per migliorare l’addensamento del terreno nello strato attraversato dal palo. Geosec assicura la presenza costante sul cantiere di un proprio tecnico qualificato, sempre in stretta collaborazione con l’ufficio tecnico centrale della sede e con la direzione lavori.
ampliamento e utilizzo dei locali interrati da destinarsi a sale nuove espositive.
Per il consolidamento dei terreni di fonda zione, Geosec ha applicato proprio la me todologia brevettata che prevede iniezio ni mirate della speciale resina espandente in grado di consolidare efficacemente e in totale sicurezza i terreni di fondazione. Il costante controllo strumentale del terreno
mediante Tomografia di Resistività Elet trica – ERT 4D, eseguito durante l’intero arco operativo delle iniezioni, ha coadiu vato un progetto concepito e portato a termine in modo del tutto mirato, con una verifica indefettibile degli effetti ottenuti in corso d’opera (così da poter vantaggio samente correggere l’intervento, al biso gno, nel modo più preciso possibile). Quella di Geosec, va ribadito, è una tec nologia per il consolidamento delle fon dazioni davvero unica nel suo genere, che consente di eseguire interventi in ogni con dizione operativa senza l’utilizzo di mac chinari ingombranti, senza produzione di scavi, polveri e vibrazioni. Un camion officina, allestito con impianto di iniezio ne a bordo, viene insediato all’esterno del fabbricato, laddove un lungo condotto di iniezione viene successivamente steso fino alla zona di intervento. Generalmente dal piano più basso vengono realizzati picco li fori attraverso la fondazione mediante trapani manuali. Sono successivamente
introdotte in questi fori delle cannule per la successiva iniezione di resina. Fuori e dentro al fabbricato sono invece disposti tutti i sensori del sistema dia
gnostico geofisico così da poter tenere sotto controllo il terreno interessato dai carichi dell’edificio e dall’azione delle re sine iniettate. Ingegneri e geologi Geosec dirigono le varie operazioni coordinando una squadra di tecnici opportunamente addestrati. L’intervento di consolidamen to delle fondazioni in condizioni normali risulta davvero poco invasivo e rapido. Le iniezioni vengono eseguite una dopo l’altra e validate sia mediante tomografia ERT 4D che prove geotecniche penetro metriche dedicate laddove nel caso speci fico hanno consentito di rilevare un incre mento dei valori di pressione ammissibile post trattamento (range medio tra +40% e il +250%) proprio all’interno del volume di terreno trattato.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaPalo (geniale) Prefabbricato
Grandi portate specifiche, elevata produttività giornaliera, pulizia di cantiere (data la totale assenza di terreno di risulta e di getti in opera), controllo della prestazione mediante interpretazione dei parametri di infissione. Tutti i vantaggi di una tipologia made in Italy straordinaria
APalesella di Cerea (Vr) è in corso un importante intervento di pa lificazione per le opere di fon dazione di un nuovo magazzi no automatizzato, destinato alla logistica dei Supermercati Tosano, tra i maggiori esponenti della specializzazione alimen tare in Italia. Il nuovo complesso logistico in corso di realizzazione avrà una super ficie complessiva di 4.000 metri quadrati e con un volume di 850.000 metri cubi. Sarà costituito, nella parte tradizionale, da una struttura prefabbricata in calcestruzzo e nella parte automatizzata da scaffalature autoportanti in acciaio. Geofondazioni, unico partner per le fondazioni speciali, ha previsto per le opere dell’intero inter vento la posa di 7.500 pali prefabbricati in calcestruzzo armato centrifugato di lun ghezza variabile tra i 17 e 19 m, di geome tria troncoconica e cilindrica, posti in ope ra mediante battitura. L’intervento oggi in corso di realizzazione interessa 3.300 pali
in c.a.c cilindrici del diametro di 50 cm. In fase progettuale iniziale, la scelta è ri caduta sul palo prefabbricato in ragione della condizione stratigrafica favorevole (caratterizzata da un’alternanza tra mate riali coerenti ed incoerenti e dalla presen za in profondità di un banco di sabbia con elevati valori di resistenza alla punta del penetrometro), e dei considerevoli van taggi tecnico operativi quali: elevate por tate specifiche che nel caso in esame sono risultate superiori a 2.000 kN/palo (que sto tipo di risposta può essere attribuita al dislocamento prodotto dal palo durante l’infissione, che dà origine ad addensa mento progressivo del terreno miglioran done la prestazione); elevata produttività giornaliera (pari a 500 m/giorno di pali infissi); pulizia di cantiere (data la tota le assenza di terreno di risulta e di getti in opera); controllo della prestazione del palo mediante interpretazione (a mezzo delle usuali formule dinamiche, danese e
Jambu) dei parametri di infissione quali energia di battitura, caratteristiche mecca niche del palo e “rifiuto” (affondamento/ colpo). Questo tipo di indagine permette una verifica continua sul rispetto delle
scelte progettuali e offre l’opportunità di ottimizzare le lunghezze in funzione di variabilità stratigrafiche che si possono rilevare nel corso dell’intervento. Il con trollo della capacità di portata dei pali
Innovazione certificata
può essere eseguito con una maggiore affidabilità impiegando la strumentazio ne per l’analisi dinamica, attraverso la quale sono elaborati i segnali acquisiti in cantiere di forza impressa dal battipalo e velocità di spostamento del palo, per for nire una stima attendibile della portata limite. Una ulteriore opportunità offerta dall’analisi dinamica applicata al palo prefabbricato è il set-up, pratica in base alla quale l’elaborazione di segnali rileva ti in istanti discretizzati all’interno di un intervallo di tempo di 4÷5 giorni, permet te di stimare l’evoluzione della capacità di portata nel tempo e di prevedere la ri sposta di un palo nel lungo periodo (ad esempio 30 giorni, istante nel quale sono normalmente svolte le prove di collau do). Il risultato di una tale elaborazione, confrontato con prove di carico statiche, ha un’attendibilità del 90% e può risulta re utile ad un collaudatore per svincola re in anticipo una palificata e consentire il getto dei plinti; nel corso degli anni il comportamento dei pali è stato oggetto di studi approfonditi, attraverso la perfetta corrispondenza tra i risultati attesi desu mibili dall’interpretazione dei parametri
del prodotto - il cui invio al direttore dei lavori, preliminarmente all’inizio dell’attività, consente di esprimere un giudizio di accettazione del prodotto. Per l’infissione dei pali, nel cantiere di Cerea, sono state impiegate delle speciali mazze idrauliche che costituiscono un’importante evoluzione della tecnologia di posa. Sono azionate da una centralina con ridotte emissioni in atmosfera e, progettate per ridurre al minimo la dissipazione di energia, permettono di modulare l’energia di battitura in funzione del contesto in cui si opera: massima energia in ambienti aperti ove può risultare di interesse aumentare il rendimento produttivo, controllo e modulazione dell’energia quando si opera nei contesti abitativi che impongono un monitoraggio delle vibrazioni. È stato così possibile operare in prossimità di magazzini automatizzati già in funzione.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Minerariadi battitura e delle prove di carico di col laudo, e la reale risposta delle strutture eseguite. Tale importante riscontro si è rivelato determinante nel mantenimento di questa tecnologia utilizzata nella rea lizzazione degli interventi successivi; in fine, non si rilevano limiti all’operatività in cantiere, quali interferenze e rischio di occlusione di getti appena eseguiti, e i pali possono essere infissi in sequenza continua nei plinti e nelle platee. È in tal modo possibile procedere per plinti o per aree finite che sono così disponibili per le successive lavorazioni quali scapitozzatu ra dei pali, armo della struttura e getto del calcestruzzo, che possono essere svolte in continuità.
Passione senza fine
Quella dedicata alle macchine da perforazione e fondazione, è una lunga e bellissima avventura. Che continua, per l’azienda di Osimo (An), nel solco della grande visione ereditata da Maria Grazia Tonti dal padre Emilio e dalla madre, Enrica Camilletti. Oggi, la rotta di una gamma di soluzioni infinita è quella verso il mondo (con tappa, il prossimo ottobre, a Monaco di Baviera)
Riconoscimento di merito a un genio industriale
La sua storia esemplare di genio manifatturiero ha meritato alla Mait, lo scorso 16 settembre - nella presenza rappresentativa di Maria Grazia Tonti, a nome della società - il conferimento della Medaglia d’Oro di Civica Benemerenza. Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato dal sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni, all’amministratrice della Mait. Riportiamo di seguito la motivazione della solenne assegnazione di merito. “Fondata nel 1952 grazie all’intuizione di Emilio Tonti, inventore della prima perforatrice meccanica mobile, e alle pionieristiche capacità imprenditoriali di Enrica Camilletti, attraverso un sapiente passaggio di testimone generazionale della famiglia Tonti, la Mait ha raggiunto il traguardo dei 70 anni di attività, mantenendo sempre stretto il legame con la città di Osimo e divenendo un’importante e solida realtà imprenditoriale, i cui prodotti, che spaziano dalle macchine perforatrici per palificazioni alle turbine eoliche, per i loro elevati standard qualitativi, sono riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo”.
“Abbiamo sempre pensato a chi lavora. I nostri progetti non hanno mai contemplato castelli in aria ma concrete realizzazioni al servizio degli operatori del settore. Questo è sempre stato il faro dell’a zienda, la nostra eredità e il nostro futuro”. Con semplicità e orgoglio, Maria Grazia Tonti rivendica quella missione industriale che la sua azienda - la Mait di Osimo, ere ditata dal padre, Emilio Tonti e dalla ma dre Enrica Camilletti, immensa e straordi naria imprenditrice - continua con tenacia e coerenza a portare avanti, in quel settore della perforazione internazionale che oggi le riserva un doveroso plauso, in occasione dei 70 anni dalla fondazione. “È un traguardo eccezionale che dedico a mio padre Emilio, fondatore e inventore della prima perforatrice meccanica mobile - ricorda, commossa, Maria Grazia TontiFu un grande tecnico, una persona molto capace e con una passione incredibile per il suo lavoro. Un’idea può cambiare la tua vita, ed è quello che è successo a lui e a tan te altre figure della grande industria nazio nale, del periodo storico del dopoguerra in cui mio padre ha vissuto. Dalla sofferenza e dalla povertà lasciate dalla guerra, le per
sone come mio padre hanno ricavato l’uni ca ricchezza che si poteva estrarre con una strenua forza di convinzione. La creatività, con la voglia di ricominciare, imprimendo una svolta alla propria vita, contando solo su se stessi con coraggio e volontà”.
Le origini della Mait risalgono ai primi anni Cinquanta, con la fondazione della ditta primigenia. Accanto a Emilio Tonti, il creatore di questa grande avventura, c’è una donna forte e decisiva, la moglie Enri ca Camilletti. Dall’ingegno pionieristico di Emilio, nascono i primi progetti di macchi ne per la perforazione, che impegneranno l’azienda di Osimo (An) fino al termine del decennio. Arriveranno, in seguito, gli anni Sessanta del grande successo costituito dal
brevetto della Trivelsonda Mobile-Ten e dall’inaugurazione delle Officine Meccani che-Ditta Tonti Emilio. Negli anni Settanta, poi, la regione sociale definitiva dell’azien da si trasforma in Mait, continuando una tradizione di famiglia che ormai costitu isce un’eccellenza del made in Italy nel campo della perforazione.
Gli anni Ottanta sono contraddistinti dalla nascita dell’impresa Drill Mec Spa, che co stituirà un’esperienza tecnologica in grado di conquistare un alto livello internazionale nella vicenda storica della Mait. Intanto, le redini della società sono nelle mani salde e decise di Enrica Camilletti, dopo la prema tura scomparsa di Emilio Tonti. I progetti
tecnologici proseguono senza tregua, sotto la sua guida capace e lungimirante.
All’orizzonte della Mait, intanto, si de linea il profilo di un’altra donna. Sarà la figlia di Emilio ed Enrica, Maria Grazia Tonti, ad ereditare la guida dell’azienda marchigiana, con l’ambizione (riuscita) di imprimere la svolta della definitiva inter nazionalizzazione del marchio di Osimo. Dagli anni Duemila, la crescita della Mait sarà esponenziale su tutti i mercati del mondo. Si moltiplica anche il numero dei dipendenti e gli stabilimenti di produzio ne passano da due a sei. Le scommesse del futuro comprendono anche le ener gie rinnovabili e Mait si dedica, dal 2010,
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Minerariain quanto la profondità di perforazione raggiungibile può essere modificata montando una prolunga sulla torre (è possibile scegliere tra una profondità massima raggiungibile di 50 m oppure di 80, aggiungendo una prolunga torre superiore di 2,79 m). La corsa rotary della BR 300 aumenta notevolmente equipaggiando la macchina con il sistema THD.
anche al settore delle pale eoliche, contri buendo in maniera decisiva alla creazio ne del primo parco energetico di questo tipo nelle Marche, a Monte d’Aria. Cre scono ancora le sedi produttive, che alla fine del 2019 arrivano a 12. Oggi la Mait ha assunto il ruolo di produttore italiano con la gamma di perforatrici per palifica zioni più completa in ambito nazionale.
L’attuale gamma di perforatrici per micro pali, è stata integrata di recente con altri 15 modelli, ricavati dall’acquisizione del marchio MDT, mentre la ricerca e sviluppo ha condotto all’applicazione di materiali compositi nel progetto e nella costruzione delle macchine di ultima generazione. “Da donna imprenditrice, ho avuto l’e sempio luminoso di mia madre, Enrica Camilletti - aggiunge Maria Grazia TontiFu lei, dopo la dolorosa scomparsa di mio padre, a continuare con tenacia e successo l’opera intrapresa insieme. La sua dirigen za costituì il tessuto connettivo di una vera e propria ‘famiglia d’impresa’ che ha com preso e comprende ancora oggi tanti prota gonisti, compresi i collaboratori e la squa dra societaria formata da operai e respon sabili di produzione. Nella mia avventura, a portare avanti il testimone Mait, come mia madre, c’è sempre stato mio fratello Claudio. Hanno lasciato la loro impronta in maniera indelebile sull’azienda di fami glia, come esempi fulgidi di devozione al lavoro e di impegno”.
Accanto a Maria Grazia Tonti, il marito, l’ingegner Sandro Siniscalchi, presidente di
Mait, è un altro fulcro propulsivo “che ha saputo continuare in maniera professiona le e brillante lo sviluppo tecnico dei nostri prodotti, - come sottolinea ancora l’ammi nistratore delegato - Ha guidato, già negli anni Ottanta, il passaggio dalla realizzazione di modelli meccanici alle macchine oleodina miche, e recentemente all’attività straordina ria della produzione di turbine eoliche”. Maria Grazia Tonti insiste sull’importanza, nello sviluppo della Mait, di “tutte le mae stranze passate e presenti, che hanno contri buito con professionalità e con il cuore a rag
giungere questo traguardo ultradecennale, perché è sempre la squadra che vince e mai il singolo. Siamo stati ripagati dalla fiducia dei nostri clienti; loro stessi hanno contribu ito, ogni giorno, con i loro preziosi consigli, al miglioramento dei nostri prodotti, accom pagnandoci nella crescita. A loro è riservato il nostro impegno per gli anni a venire, nel proseguimento di un percorso virtuoso alla ricerca della qualità, dell’innovazione e dell’affidabilità per le perforatrici Mait e per il valore storico che continuano a rappresen tare in tutti i cantieri del mondo”.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaLa Diga e il suo Custode
Può esser ben definito come valoroso capitano d’intervento, il modello CH 450 prescelto per le opere di fondazione deputate alla rivalutazione sismica e al miglioramento idraulico della grande traversa fluviale di Persano. Versatile, multifuzionale e della massima efficacia in contesti limite, con automatismi d’eccezione nella messa in opera
Al cospetto di un vero e proprio capolavoro di ingegneria. Lo scenario operativo in cui si trovano a operare i campio ni Comacchio per fondazioni speciali, consiste nella pietra miliare della diga di Persano, nel territorio di Salerno, costruita nel 1932 come traversa flu
viale (tipologia di cui rappresenta uno dei massimi esempi nazionali, tra le grandi dighe italiane), a seguito dello sbarramento del fiume Sele. L’opera, prodigiosa, vanta un’altezza di 13,6 m e crea un invaso di 1,5 milioni di metri cubi d’acqua. Le macchine Comacchio sono coinvolte attualmente nel proget
to esecutivo di rivalutazione sismica e miglioramento idraulico, approvato nel 2021 dalla Direzione Nazionale per le Dighe. Per un’infrastruttura che unisce all’indubbio valore storico e monumen tale, un ruolo strategico per l’economia di tutta la piana del Sele, uno dei princi pali comparti agricoli d’Italia.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaUna risorsa per l’economia locale
tutto l’anno. Le paratoie – opere di alta ingegneria – sono predisposte per aprirsi automaticamente solo in caso di piena rilevante, liberando solo l’acqua eccedente il massimo volume contenibile nell’invaso, consentendo così il mantenimento del volume invasato sempre ad un milione e mezzo di metri cubi. Essendo la traversa concepita per fissare il livello del bacino, si determina un equilibrio fra la portata in entrata e quella in uscita; ciò comporta, per il settore a monte dello sbarramento, che il livello dell’acqua subisce delle oscillazioni minime nell’arco dell’anno, mantenendo inalterato l’habitat per gli uccelli acquatici e la copertura vegetale sulle sponde. L’invaso è diventato così nel contempo parte della riserva naturale Foce Sele-Tanagro e dal 1981 fa parte dell’Oasi WWF di Persano, ad elevato valore naturalistico. La diga è gestita dal Consorzio di bonifica in Destra del fiume Sele. L’ente ha ricevuto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un totale di 10 milioni di euro per l’adeguamento idraulico e sismico e la manutenzione straordinaria della diga. Il finanziamento consentirà di incrementare la sicurezza della diga con il recupero della capacità di invaso e di migliorare complessivamente l’efficienza della rete irrigua, soprattutto in condizioni di siccità. L’intervento è stato disposto nell’ambito di un piano nazionale di interventi sulle dighe da 293 milioni di euro. Si tratta della prima diga italiana ad avere l’approvazione della Direzione Generale per le Dighe e le Infrastrutture Idriche del Ministero delle Infrastrutture per un progetto di adeguamento in applicazione del DM 26 Giugno 2014 e delle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2018).
Il contesto operativo
La diga si estende su una superficie totale di circa 57.000 m2. Lo sbarramento è co stituito da una soglia fissa posta a quota 40,5 m s.l.m., sulla quale vanno a chiu dersi quattro paratoie metalliche allinea te, interposte tra cinque pile, sormontate da una passerella in calcestruzzo armato. Verso la sponda sinistra, lo sbarramento continua con una struttura muraria. I terreni di fondazione della traversa sono costituiti da conglomerato cementato e stratificato di notevole consistenza. Sot to il piano di fondazione della traversa è stato realizzato a valle della traversa un diaframma di impermeabilizzazione in calcestruzzo per una superficie di 2.500 m2.
Le verifiche idro-geologiche eseguite negli ultimi anni hanno evidenziato ri
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Minerarialevanti criticità riguardanti gli aspetti della sicurezza idraulica dell’impianto che coinvolgono anche la struttura stes
Fondsistem,
sa della diga. In particolare, le indagini si sono concentrate sulle opere di scari co, che attualmente sono costituite da 4
la sapienza del territorio
a un know-how consolidato dall’esperienza e dalle competenze professionali comprovate del personale. Tra le opere più rilevanti ascritte all’intervento di Fonsistem, va citata la partecipazione alla costruzione del Pontile Lido di Camaiore e al progetto Dimemo-Diga Marittima per l’Energia del Moto Ondoso, nel Golfo di Napoli, opera sperimentale finalizzata alla conversione dell’energia del moto ondoso in elettricità, in collaborazione con la Seconda Università degli Studi di Napoli.
Attualmente l’azienda è impegnata in ATI con altre imprese nella realizzazione di attività relative a indagini geotecniche, gegnostiche e geofisiche, e di topografia per conto di ENI Rewind - Area CENSU (Basilicata, Lazio, Campania, Puglia, Toscana).
paratoie in linea (da 6 x 17 m ciascuna), contrappesate, asservite idraulicamente e automaticamente ai livelli di invaso. Le opere di scarico sono dimensionate per consentire il deflusso di una portata massima di 1.750 m3/sec. Per consentire lo smaltimento in sicurezza di portate ad elevato periodo di ritorno che potrebbero insorgere con il verificarsi di eventi idro geologici estremi, la Direzione Generale per le Dighe e le Infrastrutture Idriche ha stabilito che la diga debba essere ristrut turata per consentire il deflusso della por tata massima millenaria di 3.900 m3/sec. L’incremento degli scarichi permetterà di mantenere al 100% la capacità dell’invaso, che diversamente si sarebbe dovuta ridur re per garantire gli standard di sicurezza previsti dalla normativa di settore. Altro obiettivo progettuale è l’adeguamento si smico e strutturale dell’opera.
Il progetto è stato redatto dalla società Technital, mentre la direzione lavori è stata affidata all’ingegner Sandro Gian nuzzi. Titolare dell’appalto è il Consor zio Research Consorzio Stabile Società Consortile, che ha designato come ese cutore l’impresa Gorrasi Cost di Rocca daspide (Sa). Gli interventi prevedono in particolare la realizzazione di una
diaframmatura a monte della traversa profonda 19,3 m e di un taglione a val le di 6,55 m. Successivamente, le lavo razioni proseguiranno con il ripristino delle condizioni superficiali della soglia esistente. In terzo luogo, si effettuerà il ripristino di tutti i difetti superficiali ri levati sul corpo della traversa (fessura zioni, distacchi di intonaco, macchie di umidità), seguito dall’allungamento delle pile sul lato di monte - necessario a con sentire l’alloggiamento dei gargami per i panconi da utilizzare nelle operazioni di manutenzione delle paratoie (e dal rinfor zo di alcuni profili delle stesse paratoie metalliche). La successione delle opere
in cantiere prevedono poi l’adeguamen to della passerella in calcestruzzo armato con ritegni antisismici in corrispondenza degli appoggi delle campate e il ripristino di tutti i difetti superficiali (fessurazioni, distacchi di calcestruzzo, macchie di umi dità, corrosione di armature) rilevati nel la galleria dello scarico di fondo. Infine, le fasi conclusive includono i lavori ne cessari per l’adeguamento sismico della casa di guardia, della cabina di manovra di destra idraulica e della cabina di tra sformazione, gli interventi necessari per l’adeguamento dell’impianto di illumi nazione della traversa e la realizzazione di una nuova scala di risalita dei pesci.
Gli interventi in cantiere
La funzione del diaframma di monte pre visto dal progetto di fondazione speciale è quella di ridurre, per effetto dell’al lungamento forzato dei percorsi di fil trazione, le sottopressioni che agiscono a intradosso fondazione della traversa.
La soluzione prospettata consiste nella realizzazione del diaframma mediante una paratia composta da 206 pali secanti (Cased Secant Pile, CSP) del diametro di 80 cm ciascuno e con interasse di 60 cm. Successivamente, il taglione di valle, in funzione antiscalzamento, sarà realizzato con la medesima modalità esecutiva del
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Minerariadiaframma e sarà composto da 144 pali, sempre del diametro di 80 cm ciascuno e interasse di 60 cm. Il diaframma (figura 1) verrà realizzato in prossimità alla so glia della traversa e lo spazio tra i pali e la parete della schiena della soglia verrà riempito di malta cementizia fino a rifiuto con iniezioni.
Attualmente, nel cantiere di Persano sono in corso le opere di perforazione neces sarie ala realizzazione del diaframma a monte della diga. L’opera è stata affidata all’impresa Fondsistem di Gricignano di Aversa (Ce). “I pali vengono realizzati a una profondità inferiore a 20 m dalla base dell’apertura della paratie di fondo della diga - ci spiega Giuseppe Della Gatta, tito lare e direttore tecnico di questa realtà or mai storica del casertano, fondata nel 1979 e attiva soprattutto nel settore delle opere speciali di fondazioni e consolidamento del sottosuolo - Lo scopo dell’intervento è quello di realizzare una barriera idraulica per il contenimento delle acque. La par ticolarità di quest’opera consiste nel fatto che la sua realizzazione viene effettuata direttamente nell’alveo del fiume Sele; di conseguenza è stato necessario realiz zare un rilevato e inserire un palancolato a protezione dell’area di intervento delle macchine operatrici. L’inizio delle attività era subordinato alla realizzazione di ope re provvisionali, in un momento in cui le portate del fiume si fossero ridotte a flussi più modesti”.
CH 450, una scelta flessibile in campo aperto
La diga si colloca nella parte alta della Piana del Sele, al vertice interno della pianura che si apre a forma di ventaglio verso il mare, fra i Monti Picentini e i Monti Alburni. Dal punto di vista geo logico l’area si può dividere in una parte bassa e più vicina al lago e in una parte alta. Nella prima si ritrovano una serie di pianori, parzialmente erosi dall’azione del fiume con incisioni diffuse e a volte profonde. Tutto questo è stato provocato da antiche alluvioni del Quaternario, co stituite da alternanze di banchi di ciottoli arrotondati con livelli di limo. “Il terreno si presenta ghiaioso, sabbioso e limoso e si riscontrano tratti di sabbie e ghiaie ce mentate - rileva ancora Della Gatta - Per
l’esecuzione delle opere, stiamo utilizzan do un modello Comacchio CH 450, at trezzato con utensile bucket del diametro di 800 mm. Date le particolarità del sito, stiamo operando con l’aggiunta di tubi di rivestimento del diametro di 880 mm.
I tubi vengono inseriti grazie all’utilizzo di un trascinatore installato sulla testa. La parte intubata raggiunge i 16 m. Abbiamo riscontrato che l’utilizzo di questa tecnica comporta benefici logistici ed economici, permettendo la produzione di un palo al giorno da 20 m”.
La CH 450, primo modello di macchina per pali lanciato da Comacchio ormai sette anni fa, è attualmente anche il mo dello più venduto della stessa gamma CH. “La macchina ha un peso di tra sporto di circa 43 tonnellate con testa e kelly montati, è facilmente trasportabi le e completamente automontante - ci spiega l’operatore, Pasquale GentileUna volta in cantiere, la macchina può essere scaricata dal camion e facilmen
te messa in posizione di lavoro senza ricorrere a gru o altri sistemi esterni, grazie all’aiuto di sistemi automatici.
Questo ci facilita molto le operazioni in cantieri difficili come questo di Persano, che presentano configurazioni partico
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Minerarialari e sono difficilmente accessibili con macchinari più pesanti e ingombranti”. In fase di trasporto, il carro-base della macchina viene retratto per garantire il trasporto in sagoma, mentre in fase lavoro la larghezza si estende fino a 4.000 mm. Grazie al passo maggiorato, il carro fornisce ulteriore stabilità e ri duce la pressione al suolo, permettendo allo stesso tempo di coprire un raggio di lavoro superiore. La CH 450 in for za all’azienda campana è allestita in versione CPD, con l’implementazione di un sistema di spinta a cilindro. La macchina in questa configurazione è progettata per consentire la realizzazio ne di pali trivellati di diametro variabile - fino a 1.500 mm se intubati; al limite dei 2.000 mm senza rivestimento - e può raggiungere una profondità massima di 57 m con asta telescopica automontante (che diventano 64 m con asta kelly non automontante 5 x 14). Il design della te sta di rotazione adottato da Comacchio
permette di utilizzare aste kelly di vari diametri, con minime modifiche. La te sta può arrivare a 190 kNm di coppia nominale, e può essere utilizzata sia con cambio marcia manuale, sia in regime “constant power”, dove la regolazione tra velocità e coppia avviene in modo automatico. La testa di rotazione, come tutte le funzionalità della macchina, vengono gestite attraverso il sistema CCS (Comacchio Control System), che controlla tutti i parametri operativi del la macchina e mette tutte le informazio ni a disposizione dell’operatore tramite un display touch screen.
“La cabina è spaziosa, interamente ve trata e con porta scorrevole, permette un’ottima visibilità del cantiere, gra zie anche alle quattro videocamere che controllano i vari punti della macchina - conferma con soddisfazione Pasquale Gentile - La postazione di lavoro è rego labile ed è basata su leve e manipolatori capacitivi oltre a vantare un ampio di
splay a colori touch screen da 12” colle gato al sistema CCS (attraverso il quale si gestisce la macchina e si effettua la diagnosi di eventuali errori). La mac china è entrata nella nostra flotta nel 2019 e non ha mai smesso di lavorare. In 4.000 ore operative, non abbiamo mai avuto la necessità di interventi da par te del service Comacchio. La macchina si sta dimostrando una valida scelta sia dal punto di vista delle prestazioni, sia come efficienza e consumi, che sono ri dotti rispetto ad altre macchine. Abbia mo notato poi che grazie ad una serie di accorgimenti adottati da Comacchio, sia a livello meccanico che di impiantistica idraulica, alcuni aspetti critici, come il livello di rumore, sia quello prodotto dal motore e relativo sistema di raffred damento, sia quello della testa, sono ri dotti. Anche a livello di manutenzione, alcuni accorgimenti come le guide del canotto sostituibili sono sicuramente un vantaggio”.
Inventore oltre ogni limite
Dal costruttore di Musile (Ve) è sempre derivata una creatività proficua e rivoluzionaria, per ogni ambito di applicazione delle macchine da perforazione e fondazione. Oggi l’orizzonte di ricerca e sviluppo si chiama Electra, la filosofia techno che eleva le prestazioni, rispettando l’ambiente e riducendo i consumi
Per essere creatori di innovazione, non basta vantare una lunga sto ria imprenditoriale al cospetto del mercato. Occorre aver saputo conquistare, durante gli anni di attività,
un’autorevolezza che travalica gli stessi risultati di vendita, per assumere il ruo lo di guida dell’avanguardia, nei progetti tecnologici come nei risultati che ne con seguono, alla prova nei cantieri interna
zionali. Enteco, l’aura dell’innovatore as soluto ce l’ha da sempre. Con le macchine che ha concepito per le fondazioni speciali nei più diversi ambiti di applicazione, l’a zienda di Musile (Ve) ha ampliato l’oriz zonte del settore, fino alla nuova era della sostenibilità operativa - rappresentata dal lancio, nel settembre del 2021, al Geoflu id di Piacenza, della E6050LM Electra, prima perforatrice ibrida mai concepita a livello mondiale.
Parlavamo di autorevolezza storica. Pro prio allo scopo di delinearne il profilo, nella vicenda industriale di Enteco, è op portuno ricordarne almeno le tappe prin cipali, nel cammino delle soluzioni offerte alla necessità più specifiche dei clienti. “Your need, our solution” è un motto di sfida inventiva, per il costruttore veneto, e la fucina delle realizzazioni su misura, per grandi perforatrici e gru da fondazio ne fino a 250 tonnellate di peso, rivela una sede produttiva vasta e importante come quella di Musile, comprensiva di un cam po prove esterno per oltre 40.000 metri quadrati, dove è possibile sperimentare le diverse tecniche di perforazione, eseguire test approfonditi delle attrezzature prima della loro consegna e organizzare accurati programmi di formazione per operatori e tecnici. Perché l’innovazione, secondo En teco, si ottiene dalla sinergia con il com mittente che ordina una macchina sempre speciale nei contenuti di ricerca e svilup po, secondo un iter virtuoso che passa dall’evoluzione dell’attrezzatura allo sviluppo della tecnologia di fondazione,
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Minerariafino alla gestione globale del cantiere con tempi, metodologie, scelte strategiche di impiego e gestione economica delle stesse macchine lungo l’intera vita utile nei can tieri, seguendo il principio dei più elevati standard di sicurezza.
Ricerca di polivalenza
La produzione Enteco contempla cinque serie di macchine che costituiscono una gamma esclusiva, dedicata alla perfora zione e alla palificazione - mutuata, sem pre, dall’esperienza acquisita sul campo, nei cantieri di lavorazione dei clienti, in tutto il mondo. Si va dalle linee storiche E9000, E7000, E6000 ed E5000, fino alla serie più recente, denominata E4000, con l’implementazione di particolari caratte ristiche di potenza, solidità e versatilità. L’ultimo modello di questa famiglia, la E4080, rivela proprio una spiccata multi funzionalità per diverse tecniche di perfo razione, dall’SV (infissione di palancole), all’SP (Soil Displacement), passando per le applicazioni in CFA, SM (Soil Mixing) e DTH (martello fondo foro di grande dia metro).
Per illustrare la prerogativa della nuova serie E4000, analizziamo nel dettaglio proprio le caratteristiche del modello
A Monaco, record sostenibile da 1.000 kW
massima di 580 kW (790 hp). A questa, però, si somma la potenza del motore elettrico da 420 kW, per un record propulsivo assoluto nel mercato delle fondazioni.
La nuova E9080 è in grado di lavorare in modalità full electric, durante un’intera giornata di lavoro, e anche oltre. Come per la E6050LM Electra, il passaggio da una modalità di funzionamento all’altra è semplice e gestito direttamente e in modo autonomo dall’elettronica di bordo. Il sistema di controllo EIAS, infatti, fa entrare in gioco il motore elettrico quando serve più potenza, anche a gestione delle batterie installate sulla macchina.
Come la E9080 con motore tradizionale, anche la nuova E9080 Electra che verrà presentata al Bauma ha una personalità operativa multi-purpose. A Monaco sarà allestita per la tecnologia DTHR (martello fondo foro per grandi diametri) in cui Enteco è da sempre all’avanguardia in ambito internazionale.
E4080. Si tratta di una macchina dotata di un mast telescopico supportato da un sistema inedito a pantografo - di esclusi vo design Enteco - che consente un rag gio massimo di lavoro di 7.500mm (una prerogativa davvero unica nel confronto con altre macchine comparabili del mer cato attuale). La E4080 è propulsa da un motore da 755 hp, la cui potenza conferi sce al modello stesso un’estrema velocità d’intervento e una notevole produttività.
Il mast telescopico rotante di 93°+93° per mette alla E4080 un’agevole manovrabili tà che ne esalta il pregio ingegneristico (in sostanza, può lavorare ovunque, anche negli spazi più ristretti). L’attrezzatura è automontante, nel modo più completo, senza la necessità di assistenza esterna, in virtù di un sistema (unico nel suo ge nere) di caricamento Full Automatic sia del gruppo rotary (testa-carrello) sia del vibratore per palancole; si tratta di un sistema di aggancio/inserimento auto matico che non necessita di alcun tipo di intervento manuale da parte dell’opera tore. Per ogni gestione, è sufficiente l’uso del radiocomando per gestire la macchina con sicurezza e rapidità, nell’insediamen to in cantiere e nell’esecuzione dei pali. La particolare geometria del pantografo, la struttura del mast telescopico, l’ingegno so sistema di aggancio, testimoniano la bontà d’intuizione per soluzioni che favo riscono il passaggio dalla configurazione operativa all’assetto di trasporto in tempi ridotti e secondo opportune modalità di controllo a distanza. È tutto “a portata di gitale”, per un allestimento che può esse re portato a termine in pochi minuti, con
Una tecnologia per il futuro
Guardando alle altre linee della gamma Enteco, la serie E6000 può essere consi derata tra le più fortunate, grazie all’ado zione di attrezzature versatili e al sistema di supporto del mast, a pantografo, che consente un ampio raggio di perforazio ne e una grande facilità di trasporto della macchina. La punta di diamante della se rie, nel modello E6050, delinea il profilo di una perforatrice compatta, leggera e polivalente. Una sola macchina per l’ap plicazione di molteplici tecnologie di fon dazione. La versione standard prevede una corsa della testa di rotazione fino a 15 metri ed è predisposta per l’utilizzo ver satile di mast più corti o più lunghi (nel le versioni Low Headroom, con brevetto LM, oppure con mast telescopico). Torniamo quindi a parlare del modello E6050LM (Long Mast), rivelato all’ultimo Geofluid, con il valore di un brevetto che permette di aumentare la corsa della testa di rotazione da 15 a 21 m, grazie all’esten sione di 6 m del mast e al supporto di due puntoni a comando idraulico, collegati direttamente con la base della macchina, al livello del contrappeso. Questa caratte ristica straordinaria è apprezzabile nell’a dozione di ogni tecnologiea operativanel Soil Displacement, ad esempio, e, con una estensione di 12 metri, per fondazioni profonde fino a 32 m, facoltà eccezionale per una macchina di questa classe di peso (inferiore alle 60 t). Senza contare il van taggio di passare dall’assetto operativo a quello di trasporto, senza dover smontare alcuna parte della macchina (nemmeno l’estensione della testa); il kit LM, sotto questo profilo, è studiato proprio per il suo mantenimento di installazione, anche durante i trasferimenti, dal momento che i due puntoni a comando idraulico si pie gano automaticamente.
Proprio con il modello E6050LM, Enteco ha rivoluzionato il mercato, introducen do la prima perforatrice per fondazioni profonde con modalità funzionale ibrida, ibrida plug-in e full electric. Tre declina zioni di sostenibilità mai viste nel settore drilling & foundations. La soluzione im
plementata da Enteco prevede un innova tivo powertrain costituito, in sequenza, da motore diesel, frizione, motore elettrico, inverter, pompe idrauliche e pacco batte rie di lunga durata e dalla totale sicurezza di gestione. Nelle macchine tradizionali, la potenza è conferita dal solo motore termico. Nel caso della E6050LM Electra, oltre al motore diesel della potenza di 175 kW, la macchina contempla un motore elettrico da 200 kW. Quando la macchina richiede meno di 175kW, il motore diesel, oltre che a erogare potenza, funge anche da generatore e ricarica le batterie. Non appena le utenze della macchina richie dono una potenza maggiore di 175kW, entra in funzione il motore elettrico, ero gando immediatamente tutta la potenza richiesta fino a un massimo di 200 kW. Una combinazione vincente che porta la potenza totale installata sulla macchina a 375 kW. A parità di classe di peso dell’at trezzatura, la potenza installata grazie alla tecnologia Enteco Electra, è quindi maggiore della potenza che viene impie gata normalmente con questa tipologia di perforatrici. La presenza del motore elettrico apre le porte a diverse modalità di funzionamento finora impensabili per queste macchine. Basti pensare alla fun zione start & stop - la macchina è avviata direttamente dal motore elettrico, senza bisogno di alternatore e motorino di av viamento; una prerogativa che consente alla macchina, quando non lavora, di spe
gnere il motore termico, riducendo emis sioni e consumi. Non appena l’operatore attiva un comando, successivamente, la macchina sia riavvia in automatico, gra zie al motore elettrico.
Riguardo alla riduzione dei costi operati vi, un grande contributo lo dà il downsi zing del motore termico - più piccolo, a parità di classe operativa, rispetto a una motorizzazione diesel standard. Sulla E6050LM Electra, come già detto, è instal lato un motore diesel da 175 kW, mentre un modello Enteco E6050 tradizionale im plementa propulsioni nell’ordine dei 300 kW. Questa riduzione si traduce in minori consumi di gasolio e nella conseguente economia di gestione della macchina stes sa. Il motore termico del sistema ibrido Enteco può lavorare a bassi giri (anche nell’ordine di 600÷800) dal momento che i picchi di potenza e coppia sono gestiti dal motore elettrico, realizzando un ri sparmio di carburante garantito. Vantag gi economici, quindi, ma anche sensibilità ambientale, nella riduzione delle emissio ni di CO2, della rumorosità e delle vibra zioni, per la prima perforatrice al mondo che sfrutta la motorizzazione ibrida appli cata al settore delle fondazioni. Vi basta, come prova definitiva della personalità d’avanguardia di Enteco? Noi crediamo di sì, prevedendo anche l’interesse cre scente per le soluzioni del costruttore di Musile, da parte di una platea professio nale sempre più vasta e competente.
Diamante di precisione
Specialista nelle macchine per taglio e scavo, il costruttore di Avenza (MS) ha sviluppato - primo nel settore - il controllo tramite inverter per la regolazione della velocità periferica e per il tensionamento del filo diamantato
Il solco della capacità inventiva è una prerogativa tipica di un produttore come Dazzini. Lo specialista di Car rara nelle macchine per tagli speciali (con un accento specifico sulla tecnologia di taglio con filo diamantato), ha portato nelle cave internazionali le soluzioni più idonee per qualsiasi tipo di lavorazione estrattiva o di intervento in fase di scavo. “Grazie alla nostra esperienza abbiamo
installato impianti in ogni area del glo bo e abbiamo creato una rete distributi va che copre capillarmente le zone più importanti nel mondo”, assicurano dal quartier generale di Avenza. Negli effet ti, i modelli Dazzini si distinguono per affidabilità, durata, e produttività. “La continua ricerca e ricchezza di idee sono da sempre al centro delle nostre attività aziendali - rimarcano i responsabili della
ricerca e sviluppo, dalla sede dell’azien da toscana - L’entusiasmo per l’innova zione ci ha condotto, giorno per giorno, a continui successi e la fede nella continua ricerca ci permette di essere sempre un passo in avanti nell’innovazione tecno logica”.
Sin dalle prime esperienze con il filo dia mantato, l’utensile più efficiente finora prodotto per la demolizione controllata,
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaMaestro delle cave
La Dazzini di Avenza (MS), un tempo officina meccanica per assistenza e servizio nei siti estrattivi, situata nel cuore delle cave di Carrara, è oggi un’azienda leader nel settore dell’escavazione di marmo e granito, grazie al continuo aggiornamento tecnologico e all’esperienza più che trentennale nella lavorazione in cava. Le principali specialità comprendono innanzitutto le sezionatrici a filo diamantato. Seguono le tipologie delle tagliatrici a catena, delle perforatrici a percussione e oleodinamiche e degli impianti idraulici per cava.
Dazzini comprese che questa tipologia sarebbe costituito “l’utensile del futu ro” per il taglio di cemento armato e di altri materiali da costruzione; per questo motivo, i progettisti e la ricerca Dazzini concentrarono i propri sforzi sullo studio della migliore combinazione fra il filo dia mantato e le macchine più adatte alla sua implementazione.
Il risultato di questo lungo studio e delle innumerevoli prove tecniche sul campo, consiste nelle macchine più aggiornate oggi presenti sul mercato, sia dal punto di vista delle performance, sia per i controlli elettronici, che permettono all’operatore di lavorare in condizioni di assoluta sicu rezza, per ottenere i migliori risultati con bassi consumi di energia e di utensili.
L’attenzione della giuria degli ICTA 2022 è confermata dallo stesso ufficio proget tuale Dazzini. “La costante attenzione all’incremento tecnologico e la grande esperienza nell’impiantistica elettrica ed elettronica, ci ha permesso per primi di installare il controllo tramite inverter, per la regolazione della velocità periferica e per il tensionamento del filo diamantato - spiegano gli ingegneri del quartier ge nerale di Avenza - I due inverter sono in comunicazione tra di loro e permettono una costante pressione sul filo diamanta to che garantisce un consumo uniforme e regolare dell’utensile e un alto livello di sicurezze per l’operatore. Le sezionatrici, inoltre, sono dotate di molti altri sistemi di sicurezza, tra cui sensori per il control
lo dell’eventuale rottura della gomma del volano, oppure per la rottura filo diaman tato, fine corsa binario, mancanza acqua nel taglio e altro ancora”
Un ulteriore punto importante è l’effettivo utilizzo della potenza elettrica del motore. Le sezionatrici completamente elettriche, con volano direttamente flangiato sul mo tore come nei modelli Dazzini, hanno un rendimento pari alla potenza del motore installato. Le altre seziontrici idrauliche, utilizzando il motore elettrico per aziona re il circuito idraulico e il relativo motore idraulico del volano, producono disper sioni di potenza, non riuscendo a fornire la potenza effettiva del motore elettrico totalmente sul volano. La tecnologia inver ter presiede poi anche al consumo effettivo della corrente in uso nel taglio, per un ri sparmio energetico notevole, favorendo il consumo solo dell’energia effettivamente impiegata nelle operazioni.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaA un livello Superiore
Durante il Bauma 2022, il gruppo svedese rivela l’intento di aiutare i clienti a raggiungere nuovi traguardi lavorando in modo più intelligente, massimizzando l’uso di tecnologie d’avanguardia e sviluppando nuovi metodi per aumentare l’efficienza e la sostenibilità nelle cave e nei cantieri
“Benvenuti in Epiroc, allo stand FS 1208/1 di Bauma 2022!”. L’invito della casa svedese alla kermesse di Monaco di Bavieraè accompagnato da un messaggio ben preciso. Automazio
ne, digitalizzazione e sviluppo della produttività stanno trasformando l’in dustria delle costruzioni: dallo scavo di tunnel, alle infrastrutture, alla de molizione e alla gestione del materiale di risulta. Da Epiroc, quindi, si innalza
il grado delle nuove tecnologie, fonda mentali per consentire ai clienti di rima nere competitivi in cantiere e nelle cave di tutto il mondo. L’obiettivo è quello di offrire attrezzature, software e servi zi all’avanguardia per il massimo van taggio ricavabile dalla continua evolu zione digitale. Ma vediamo nell’ordine le principali rivelazioni di Epiroc alla prossima edizione di Bauma.
Un nuovo modello nella gamma di frese a V
Nell’aprile di quest’anno Epiroc ha lan ciato la sua fresa a V, stabilendo un nuovo standard per lo scavo di trincee e l’estra zione in cava. La fresa a V costituisce un modo completamente nuovo di lavorare con la profilatura di pareti e superfici in roccia o calcestruzzo, lo scavo di trincee,
lo scavo e la demolizione di rocce tenere e terreno congelato Una soluzione in at tesa di brevetto, che è stata rigorosamente testata in tutte summenzionate applica zioni.
Ricorrendo al design a V, che consente un taglio con base piatta, non rimane mate riale residuo tra i tamburi. Per scavare una trincea uniforme, la normale fresa a tamburo deve muoversi da un lato all’al
tro; un approccio che causa maggiore usura al braccio di supporto. La fresa a V può ottenere lo stesso risultato semplice mente scavando in linea retta. Ciò signi fica che l’utente può scavare una trincea più precisa molto più velocemente.
Funziona praticamente come una benna, il che la rende più facile da utilizzare non chè molto meno dispendiosa in termini di
consumo e di tempo. Una soluzione ap parentemente semplice ma dall’efficacia straordinaria, che consente un risparmio energetico fino al 40%. Inoltre, rispetto a una fresa a catena, si risparmia oltre il 40% sui picchi e fino al 50% sui tempi di manutenzione. L’investimento è fino al 25% inferiore rispetto a una fresa a catena e il peso inferiore rende possibile l’uso di
una macchina portante più piccola. In oc casione di Bauma, Epiroc presenterà l’ul tima arrivata nella gamma di frese a V, un modello più piccolo adatto per macchine portanti di 15-28 tonnellate.
“Tool on demand” per demolitori idraulici
Epiroc ha aggiunto il concetto “tool on demand” alla sua fornitura di utensili di alta qualità per demolitori idraulici. A volte gli utensili standard non sono sufficienti: le applicazioni speciali spesso richiedono un utensile più lungo o più corto o un materiale speciale. Le appli cazioni ad alta temperatura richiedono utensili in acciaio al vanadio resistente al calore. Altre applicazioni richiedono utensili più lunghi o forme speciali. Con Epiroc, ora potete ordinare esattamente ciò di cui si avete bisogno, nelle dimen sioni di vostra scelta, con una varietà di geometrie di punta utensile. “Tool on demand” offre elevata flessibilità in base alle applicazioni o alle preferenze del cliente. Tutte le lunghezze e le forme sono disponibili; basta scegliere le di mensioni più adeguate.
SmartROC T35 e martelli DTH
Il nuovo modello SmartROC T35 offre migliorate funzionalità smart, all’insegna di una gamma di soluzioni automatiz zate e sostenibili. La migliorata automa zione aiuta a raggiungere nuovi livelli di produttività. La perforatrice è dotata di ingegnose funzionalità di autodiagnosi che aiutano ad individuare i problemi in modo rapido ed efficace. Di conseguenza, i tempi di fermo macchina sono ridotti al minimo.
In occasione di Bauma, Epiroc lancerà an che l’ultima gamma di martelli DTH da 5”. Ogni cliente ha esigenze e circostan ze ambientali differenti; che si tratti della condizione della roccia, del tipo di carro di perforazione utilizzato, della lunghez za da perforare o persino dell’altitudine a cui si sta lavorando. La volontà strategica di Epiroc è quella di fornire una soluzio ne su misura per ogni cliente. La soluzio ne è denominata COP 57P e comprende
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Minerariaun’ampia gamma di martelli, adattati a tutte le esigenze specifiche. Sostituirà l’at tuale gamma di martelli da 5”, un must di mercato da almeno 20 anni.
La perforatrice manuale idraulica HRD 100
Il mercato della perforazione manuale non comprende solo perforatrici da roc cia basate sull’obsoleta tecnologia pneu matica (molto inefficiente dal punto di vista del consumo d’aria). Le buone no tizie arrivano ancora da Epiroc. Il sistema HRD 100 comprende la perforatrice da roccia, la centralina idraulica e un vasto assortimento di servosostegni ad acqua. Questo sistema ha due compiti: il primo è quello di fornire la perforazione idrau lica che consente di compiere in sicurezza la quantità di lavoro quotidiana prevista. Grazie al sistema idraulico l’operatore può mantenere una produttività soste nibile, senza alcuna interruzione dovuta alla scarsa pressione pneumatica a grandi profondità (inoltre, la ricerca e sviluppo Epiroc ha compiuto un notevole sforzo ideativo per progettare una perforatri ce che possa essere sollevata con meno sforzo, facendo così risparmiare energie preziose all’operatore stesso). Il secondo compito è quello di garantire un ottimo rapporto qualità/prezzo per un lungo pe riodo di tempo, utilizzando solo i migliori componenti e i materiali di prima qualità disponibili, combinandoli in sistemi attivi di protezione che proteggono operatore e attrezzatura.
Attrezzature di perforazione
Nel presentare la gamma delle attrez zature per la perforazione in roccia, partiamo innanzitutto dalla serie di utensili EssentialLine. Resistenza all’u sura e robustezza sono le caratteristiche principali della nuova linea di utensili. I prodotti e le soluzioni Epiroc sono pro gettate per aumentare la produttività complessiva delle operazioni in cava, attraverso l’ottimizzazione della ve locità di penetrazione dell’utensile di perforazione e della sua vita utile com plessiva. A prescindere dalla quantità di perforazioni da eseguire, la priorità
è quella di far sì che il costo per metro sia il più basso possibile e che la qua lità e la sicurezza di ogni singolo foro siano sostenibili. Al Bauma 2022, Epi roc presenterà una selezione di utensili tophammer EssentialLine, composta da punte e aste per utilizzo principalmente in applicazioni in superficie. Epiroc è stato spesso un pioniere nel mon do dei materiali per la perforazione e la declinazione innovativa attuale si chiama Powerbit X, una linea di utensili dotati di punte in diamante policristallino - da cui, il nome della tecnologia PCD. La sosti tuzione delle punte di perforazione è un rischio per la sicurezza. Lo strato diaman tato di Powerbit X conferisce alle punte di perforazione una maggiore durata, il che significa meno sostituzioni e meno esposizione ai pericoli per gli operato ri. Lo stesso strato diamantato, portato a 2 mm, contribuisce quindi a migliorare la sicurezza sul luogo di lavoro, a ridurre i tempi di fermo e a ridurre al minimo le emissioni di CO2.
Sistema di miscelazione e iniezione con pompa su skid
A volte, la fase di bullonatura da roccia può essere il collo di bottiglia nel ciclo di scavo delle gallerie, causando difficoltà nel prevedere la pianificazione delle at tività di lavoro. Uno sviluppo recente è l’uso di resina bicomponente pompabile per l’installazione di bulloni da roccia e trefoli. La resina bicomponente viene erogata da una pompa e iniettata attra verso un ugello. La resina miscelata inizia immediatamente a solidificare, creando una massa solida resistente, dalle eccel lenti proprietà meccaniche. Quando viene iniettata attraverso i bulloni e i trefoli, la miscela viscosa riempie lo spazio anulare tra il bullone e il foro, al fine di creare un legame completo lungo la colonna, indi pendentemente dalle dimensioni del foro. La resina pompabile può essere pompata nel foro attraverso un tubo di iniezione pri ma dell’inserimento del trefolo o del bullo ne. Il tempo di indurimento viene regolato
On a Higher Level
Welcome to Epiroc, Booth FS 1208/1 at Bauma 2022. Automation, digitali zation, and data driven productivity development are transforming the entire construction industry, from tunneling and infrastructure to dem olition and waste management. At Epiroc, we strive to help customers reach new levels by working smart er, maximizing our use of the latest technologies, and developing new ways of raising efficiency while im proving sustainability. New technologies are key in help ing our customers to stay competi tive. Our aim is to offer cutting edge equipment, software and services and ensure that our customers get maximum benefits from the ongoing digital evolution.
New model added to successful V Cutter range In April this year Epiroc launched its
V-shaped drum cutter, setting a new standard in trenching and quarry ing. The V Cutter is a brand-new way to work with rock, concrete wall and surface profiling, trenching, soft rock excavation, frozen soil excavation, and demolition. A patent pending solution, it has been rigorously tested in all these applications. Mounting the drums in a V-shape enables a cut with a flat base and no material is left untouched between the drums. Where a regular drum cutter must move from side to side to create an even trench, an approach that caus es extra wear on the carrier arm, the V Cutter can reach the same result by just going straight. This means the user can dig a more accurate trench much faster. It basically works like a bucket, which makes it easier to use, friendlier for the carrier and a lot less energy and time consuming. A seemingly simple solution with ex
per ottenere un tempo di apertura più lun go, consentendo l’installazione di un trefolo o di un bullone pieno in un foro pre-riem pito. Una volta miscelata, la resina indurita non viene alterata dall’acqua. Il prodotto non è schiumogeno e può anche aderire su superfici umide. La resina pompabile è disponibile in diversi tempi di indurimento e richiede un rapporto volumetrico 1:1 tra la resina e il catalizzatore. Deviazioni dal rapporto comportano una riduzione della resistenza della resina indurita. Epiroc ha sviluppato un sistema di misce lazione e iniezione di resina per Boltec, ga rantendo una miscela di resina di qualità per ogni installazione. Il sistema a circuito chiuso controlla la portata di ciascun com ponente separatamente, garantendo che il rapporto venga mantenuto e che il volume di resina iniettata venga monitorato. Il si stema con pompa su skid è una replica del sistema di iniezione di resina per Boltec, che consente il pompaggio indipendente e l’installazione di sistemi di consolidamen to roccia con resina pompabile.
traordinary effectiveness, the V Cutter enables energy savings of up to 40%.
In addition, compared to a chain cutter the user saves more than 40% on picks and up to 50% on mainte nance time. The investment is up to 25% lower than for a chain cutter and the lower weight makes it pos sible to use a smaller carrier. At Bau ma, Epiroc will introduce the latest addition to the V Cutter range – a smaller model suitable for carriers of 15-28 tons.
Hydraulic breaker working tools on demand
Epiroc has now added a “tool on demand” concept to its supply of top-quality working tools for hy draulic breakers. Sometimes stand ard working tools are not enough – special applications often require a longer or shorter working tool or a special material. High temperature
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Minerariaapplications require working tools in heat resistant vanadium steel. Other applications require longer tools or special shapes. With Epiroc, you can now order exactly what you need, in the size of your choice, with a variety of tool tip geometries. “Tool on demand” offers high flexi bility based on applications or cus tomer preferences. All lengths and shapes are available, just pick your own size.
SmartROC T35 and DTH down-the-hole hammer range
This new SmartROC-model offer many smart features, providing a range of automated and sustainable solutions. The enhanced auto mation helps to achieve new levels of consistency and output. The mod el feature ingenious self-diagnostic capabilities, which helps to track down issues quickly and effectively. As a result, downtime is kept to a min imum. This new SmartROC will contin ue to lead the way within its segment. At Bauma, Epiroc will launch the lat est range of 5” DTH hammers, a com plete, new innovative platform. Each customer has unique circumstanc es in their operations; whether it’s the rock condition, type of rig used, length to be drilled, or even the alti tude at which you are operating. We want to provide a tailormade solu tion for each of our customers. The COP 57P platform is a wide range of hammers, fine-tuned to specific customer needs. This versatile new platform will replace the existing 5” hammer platform from Epiroc with which we have been market leaders for the past 20 years.
Hydraulic Rock Drill system HRD 100
If you thought the handheld drilling market consisted only of rock drills based on century old pneumatic technology that is very inefficient from an air consumption perspec tive, we have good news. The HRD 100 system consists of the rock drill, power pack and a selection
of pusher legs. Together they have two missions: The first is to provide hydraulic drilling that helps you exceed your production targets in a safe way. Thanks to the hydrau lic system, you don’t have to worry about losing production time due to poor air pressure at large depths. Epiroc has have also gone out of its way to design a system that helps you avoid heavy lifting and wast ing precious energy. The second mission is to provide good value for money, over a long period of time. To succeed, we use only the best parts and materials available and combine them with active security systems that protect both you and the equipment.
Rock Drilling Tools
Epiroc can offer its customers the most attractive cost per meter for rock drilling tools. The core features of our EssentialLine working tools are wear resistance and robust ness, and the range includes moil points, flat chisels (cross) and blunt tools. Epiroc products and solutions are designed to increase the over all productivity of our customers’ operations by increasing the rate of penetration of our drilling tools and their overall service life. How ever much or however little drilling our customers will do in their oper ations, our priority is to ensure that the cost per meter is as low as possi ble, with sustained hole quality and safety. At Bauma, Epiroc will show case a selection of the EssentialLine tophammer range consisting of bits and rods mainly used in surface ap plications.
Epiroc has frequently been a pio neer in the world of hard materials for drilling. Now we are introducing Powerbit X rock drilling tools with diamond-protected buttons – the technology is called PCD (polycrys talline diamond). Changing drill bits is a safety risk. The diamond layer of Powerbit X gives the drill bits a longer service life, which means fewer changes and less exposure to dan
ger for operators. The two-millimeter diamond layer can help improve workplace safety, reduce downtime and minimize CO2 emissions.
Skid Pump system resin mixing and injection system
Rock bolting can sometimes be the bottleneck within the drill and blast cycle, leading to difficulties to predict work task scheduling. A recent development is the use of two-component pumpable resin for the anchoring of rockbolts and cable bolts. The two-component system is delivered by a pump unit and is injected through a nozzle. The mixed resin begins to gel immediately, setting into a strong sol id mass with excellent mechanical properties. When injected through hollow rockbolts the viscous mix fills the annular space between the bolt and the borehole in order to create a full column bond independent of the size of the hole. The pumpable resin can be pumped into the bore hole through an injection pipe prior to insertion of the cable or bolt. The setting time is adjusted to achieve a longer open time, enabling instal lation of a cable or solid bolt into a pre-filled borehole. Once mixed, the set resin is unaffected by water. The product is non-foaming and can even adhere to damp surfaces. The pumpable resin is available in different reaction times and requires a 1:1 volumetric ratio between the resin and catalyst. Deviations from the ratio results in a reduction in cured resin strength.
Epiroc developed a resin mixing and injection system for the Boltec, ensuring a quality resin mix for every installation. The closed loop system controls the flow rate of each com ponent separately ensuring the ra tio is maintained and the volume of resin injected is monitored. The Skid Pump system is a replica of the Bolt ec resin injection system, allowing off-rig pumping and installation of pumpable resin rock reinforcement systems.
Partnership Compatta
Un’alleanza strategica che amplia possibilità operative e orizzonti di mercato. Tra un grande gruppo internazionale e un costruttore che ha portato le perforatrici al massimo livello di flessibilità, oggi il sodalizio è più che solido e foriero di ulteriori sviluppi
Una nuova dinamica di merca to spinta da un sodalizio ormai consolidato. Quello tra Doosan e Geax - il costruttore di Mon tefano (MC), che oggi vanta un mercato
internazionale per la propria gamma di macchine da perforazione - è un passo ulteriore nel segno dell’integrazione più flessibile e trasversale tra tecnologie di perforazione e carri-base dalla natura
poliedrica e versatile. L’azienda toscana, nata nel 2006 per iniziativa dell’ingegner Adriano Pesaresi, ha sempre coniugato l’idea progettuale di macchine compatte dalle altissime prestazioni, con il plus di
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Minerariaversatilità conferito dal montaggio sulla base degli escavatori. Nel 2019, la diffi coltà di approvvigionamento da parte dei fornitori abituali, ha spinto Geax a cercare un nuovo partner che fosse in grado di supportare l’azienda a livello globale. La scelta di Geax è ricaduta su Doosan per la fornitura di escavatori da 6 a 24 tonnel late (con i modelli DX63, DX140, DX180, DX210 e DX225), nelle tre motorizzazioni Tier III, Stage IV Epa e Stage V, così da po ter essere commercializzati senza confini dal mercato italiano a quello americano e asiatico. Gli escavatori vengono forniti da Doosan senza la dotazione braccio, per po ter essere trasformati da Geax in perfora trici per pali da fondazione fino a 30 metri di profondità, per un diametro fino ai 1.500 mm. Il complesso allestimento da perfora zione, per queste macchine Geax distribu ite in tutto il mondo, viene rigorosamente realizzato completamente in Italia, nella
stessa sede Geax di Montefano. Ogni mac china viene quindi completamente ricerti ficata e distribuita dall’azienda marchigia na nel mercato di riferimento.
“L’azienda aveva bisogno di un fornitore conosciuto in tutto il mondo e affidabilespiega Alessandro Baldazzi, responsabile commerciale Geax - Un attore di merca to che disponesse, inoltre, di un centro servizi su scala internazionale. Abbiamo realizzato un sondaggio con i nostri clien ti per individuare il marchio preferito e Doosan è risultato la scelta migliore”. Le macchine Geax, così, hanno conseguito l’importante vantaggio di poter essere trasportate facilmente senza permessi speciali; non solo, ai modelli Geax alle stiti su base Doosan è consentito lavorare dove le classiche perforatrici e macchine per pali di grande diametro non possono, ovvero in spazi ristretti, in presenza di pendenze, all’interno di fabbricati o nelle
vicinanza di linee elettriche. Questi mezzi riscuotono molto successo soprattutto in grandi città mondiali come Los Angeles, Sidney o Seattle, dove ogni centimetro ha un costo importante, e risulta particolar mente redditizio poter eseguire lavori di costruzioni in aree confinate, evitando sprechi di tempo e risorse dovuti all’in gombro di macchine sovradimensionate. I mercati di distribuzione delle macchi na da trivellazione compatta Geax sono principalmente Italia e Stati Uniti, ma la richiesta è sempre più incalzante anche in Australia, Inghilterra, Francia, Germa nia, Medio ed Estremo Oriente. Le prime forniture Doosan sono iniziate nel 2020, e nel già 2021 sono state vendute le prime macchine. Ad oggi sono stati realizzati circa 80 mezzi di cui oltre 60 tra ordinati e consegnati in tutto il mondo.
“Le macchine Geax, su base Doosan, sono state presentate alla nostra rete distributi
va - rimarca Christian Randi, After Mar ket Manager Doosan Infracore per il sud Europa, nonché responsabile dello svi luppo della partnership con Geax - Abbia mo rivelato questa partnership prima di tutto come una grande occasione per svi luppare sempre di più la nostra presenza sul mercato internazionale, affiancando la nostra immagine a quella di un’altra azienda affermata e leader mondiale nel proprio settore. Inoltre questo sodalizio rappresenta un’importante opportunità per ampliare la nostra eccellente rete di servizio assistenza in tutto il mondo. La prospettiva è di continuare ad essere un partner affidabile per Geax, arrivando a fornire l’80% delle macchine necessarie alla loro produzione annua, grazie anche al continuo supporto del nostro Service Manager, Antonino De Carlo, e di un no stro ingegnere coreano, fondamentali al fine di identificare, la migliore configura zione delle macchine”.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaA quelle di Christian Randi, si aggiun gono infine le considerazioni di Marco Buratti, direttore commerciale Doosan In fracore per l’Europa sud-occidentale. “Il sodalizio con Geax risponde alla direzio
ne strategica aziendale di rafforzare la no stra presenza nelle cosiddette applicazio ni speciali - conferma Randi - Parliamo di nicchie di mercato importanti che aiutano il processo di miglioramento continuo
Compact Partnership
The partnership between Doosan and Geax, an international leader in the design and construction of drill ing machines based in Montefano (MC) in Italy, continues to flourish. Formed in 2006, Geax is the brain child of Ing. Adriano Pesaresi, who after twenty years of experience as a designer in this sector, wanted to es tablish a new business with the aim of producing innovative and compact drilling machines, offering very high performance, thanks to the fact that they are based on excavators. In 2019, difficulties in procurement from regular suppliers prompted Geax to look for a new partner able to support the company globally. Geax’s choice fell on Doosan for the supply of excavators from 6 to 24 tonne (comprising the DX63, DX 140LC, DX180LC, DX210LC and DX 225LC base models), built with Stage V, Stage IV EPA and Tier III engines, so that they can be sold in markets in Italy and Europe, the Americas and the Middle East and Asia.
The excavators are supplied by Doo san without their booms and are transformed by Geax into drilling ma chines used to produce foundation piles up to 30 m in depth and with di ameters up to 1.5 m. These complex drilling rigs are rigorously built in Italy, at the Geax headquarters in Monte fano. The machines are then com pletely re-certified and distributed by the company all over the world.
Alessandro Baldazzi, Geax Sales Manager, says: “We needed a sup plier known worldwide, reliable, with an international service operation.
We carried out a survey with our customers to identify the preferred
brand and Doosan was the best choice”. The use of Doosan excava tors as the base for the drilling ma chines has the advantage of being able to use the engine, cab, tracks and hydraulic system that guaran tees maximum reliability, strength, very high performance and ensures superior quality in terms of ergo nomics, comfort and noise. Further more, Doosan is able to guarantee an excellent and widespread sup port service, thanks to its global dis tribution network, which is able to in tervene for any need for normal and extraordinary maintenance, repair and warranty requirements.
These compact drilling machines also offer the important advantage of being able to be transported eas ily without special permits and can work where other machines for large diameter piles cannot work, such as in confined spaces, on slopes, inside buildings and close to power lines. These machines have proved to be very successful in big cities such as Los Angeles, Sidney and Seattle, where every centimetre has an im portant cost, and it is particularly profitable to carry out construction works in small spaces, avoiding wasting time and resources through the use of oversized machines.
The biggest markets for Geax com pact drilling machines are mainly Italy and the United States, but de mand is also increasing in Australia, the UK, France, Germany and the Middle and Far East.
Geax took delivery of the first Doo san base machines in 2020, and the first completed drilling machines in corporating them were sold in 2021.
dell’affidabilità e durabilità delle nostre macchine, anche grazie al continuo scam bio di informazioni e feedback con un’a zienda come Geax, qualificata e apprez zata sul mercato al massimo grado”.
To date, about 80 Doosan-based machines have been built, of which over 60 have been purchased and delivered all over the world.
Christian Randi, After Market Man ager Doosan Infracore for Southern Europe, who is responsible for the development of the partnership with Geax, says: “Geax products based on Doosan machines, were present ed to our distribution network first of all as a great opportunity to develop more and more our presence in in ternational markets and to combine our image with that of another es tablished and world leading com pany. Furthermore, this partnership represents an important opportuni ty to highlight our excellent service network available all over the world. The perspective is to continue to be a reliable partner for Geax, supply ing 80% of the machines necessary for their annual production. Thanks also to the continuous support of our Service Manager, Antonino De Carlo, and of one of our Korean engineers, which has been fundamental to identify the best configuration of the machines to be used by Geax”.
Marco Buratti, Doosan Infracore Sales Director for South-Western Europe, adds: “The partnership with Geax re sponds to the company’s strategic direction to strengthen our presence in Special Applications markets, im portant niches that help the process of continuous improvement of the reliability and durability of our ma chines. We also offer thanks to the continuous exchange of information and feedback from such a qualified and appreciated company on the market such as Geax”.
Ambiente Moderno
Il ritorno al Bauma 2022, per il grande protagonista tedesco delle fondazioni internazionali, significa multifunzionalità nelle applicazioni, facilità e flessibilità di intervento e polivalenza delle soluzioni, soprattutto negli ambiti urbani. Dalle ultime tecnologie implementate sulla gamma BG, fino agli allestimenti Kelly e con idrofresa, la ricerca prosegue nel solco della sostenibilità per l’ecosistema globale delle costruzioni
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria“Dopo gli anni della pan demia, in cui il contatto personale è stato possibi le solo in misura molto li mitata, non vediamo l’ora di accogliere al Bauma 2022 molti clienti, partner e amici da tutto il mondo - dichiara con il mas simo entusiasmo Rüdiger Kaub, ammini stratore delegato di Bauer Maschinen - I nostri ospiti potranno assistere ad alcune anteprime molto speciali e il dibattito sul la sostenibilità avrà il nostro contributo nello spazio espositivo del nostro stand (FN 520, Area esterna nord), concepito se condo il dettato carbon free”. Spazio privilegiato, quindi, alle perfora trici Bauer e alle gru duty-cycle della serie MC, oltre agli allestimenti per diaframmi, ma attenzione anche alle macchine e alle soluzioni proposte dai marchi proprietari Klemm, RTG e Bauer MAT.
Perforatrici multifunzionali Bauer, a misura di applicazione
A Monaco, Bauer presenta una selezione puntuale di macchine e applicazioni, con quattro modelli alleatiti con rotary. Nel settore delle tipologie multifunzione, la BG 45 e la BG 23 H rivestono il ruolo di protagoniste.
La BG 45 è la più grande perforatrice all’in terno dello stand Bauer al Bauma 2022.
Grazie alla cinematica a V - con l’attrezza tura idraulica collocata anteriormente, in assetto di trasporto - questo modello è ca ratterizzato da un’elevata rigidità impian to, al servizio di applicazioni difficili e, soprattutto, da un’ottima versatilità in fase di allestimento. Con un peso di circa 35 tonnellate - con le attrezzature più pesanti a bordo - il trasferimento della macchina
diventa massimamente flessibile, anche in virtù della facoltà di movimentazione te lecomandata wireless (con la connessione idraulica dedicata alle parti principali che riguardano il mast e la cinematica). Al Bau ma, la machina è esposta con un equipag giamento per soil mixing Single Column Mixing-Double Head (SCM-DH). Due at trezzature a rotazione inversa garantisco no un’accurata miscelazione del terreno e un’alta qualità della colonna.
La più piccola perforatrice in esposizione, invece, sarà la BG 23 H, macchina com patta sempre con facoltà di movimen tazione e messa in opera tramite teleco mando wireless. Con questo modello, il montante è insediato sulla macchina in posizione di trasporto e il contrappeso può essere rimosso, se necessario. Anche in questo caso, a tutto vantaggio di una mobilitazione rapida e facilitata da un
cantiere all’altro. Il sottocarro presenta una larghezza in assetto di trasporto di soli 2,5 m e un’altezza di 3,1 m (a rotary smontata), con una conseguente facilità di accesso negli spazi angusti dei cantieri ur bani. Grazie alla struttura decomponibile dell’attrezzatura, le applicazioni ad altez ze contenute sono favorite. Utilizzando l’apposito kit di allestimento, è possibile lavorare in cantieri che richiedono altezze operative inferiori ai 9 m. Ma compatto non significa poco energico. In funziona lità Kelly, la capacità della BG 23 H arriva ai 235 kNm per operatività casing; con l’assistenza tecnologica Crowd Plus, è possibile ottenere poi una forza di estra zione fino a 400 kN. Il compatto BG 23 H è dotato di un nuovo sistema di assistenza telematica che offre all’operatore un rag gio d’azione considerevolmente esteso, con un monitoraggio continuo da parte
del sistema di controllo. Grazie al potente motore diesel CAT da 225 kW, la potenza è sufficiente anche per applicazioni con doppia rotary. Il supporto base Bauer BT 65 prescelto per la BG 23 H comprende importanti dettagli di sicurezza, con ac cessi di servizio integrati per una manu tenzione facilitata e senza rischi.
ValueLine per le applicazioni Kelly
L’attrezzatura ValueLine di Bauer è appo sitamente ottimizzata per la perforazione Kelly. Il modello BG 36 è l’ultimo sviluppo per questa linea di applicazione. La tec nologia EEP oggi rappresenta lo standard di fascia alta della gamma ValueLine. Per le applicazioni più difficili con grandi diametri, fino a 3 m, e profondità fino a
115 m, la cinematica a V fornisce una base solida e robusta con un’ampia larghezza del cuscinetto. Il cilindro di tiro/spinta, della lunghezza di 8,5 m per una forza di estrazione fino a 50 t, consente l’utilizzo anche di rivestimenti dalla notevole lun ghezza. Il sistema B-Tronic è disponibile ora anche per le applicazioni speciali Kel ly. Oltre alla visualizzazione completa dei dati di perforazione e dei parametri relati vi all’attrezzatura, il sistema di assistenza consente di lavorare senza fatica durante le sessioni estese di perforazione. L’adat tivo Kelly Speed Assistant è disponibile anche per la nuova BG 36 e consente l’e stensione e la retrazione delle barre Kelly in modalità completamente automatizza ta, sicura, rapida e calibrata. La configu razione esposta al Bauma contempla una morsa giracolonna BV 1500 a funzionalità automatica e una barra Kelly lunga per la ripresa di pozzi già esistenti.
Elettrificazione coerente
Nel 2021 il gruppo BAUER Maschinen ha presentato il nuovo modello eBG 33 duran te l’evento interno bau Erleben. Si tratta di una macchina completamente carbon free, in virtù dell’azionamento completamente elettrico. Oltre ai metodi di perforazione standard, con questa perforatrice soste nibile è possibile l’applicazione di meto dologie di lavoro ad alte prestazioni (ad esempio nel soil mixing e nella perfora zione a doppia testa) oltre all’impiego con idrofresa. Al Bauma di quest’anno, Bauer introduce ora un nuovo capitolo e presen ta la prossima generazione di perforatrici elettriche nella classe di coppia massima.
Tecnologie future per muri di tamponamento e diaframmi
I cosiddetti “cut-off walls” - che vengo no utilizzati per il sostegno di strutture, nel consolidamento delle dighe o come elemento di fondazione - possono essere costruiti utilizzando una varietà di me todi e attrezzature. Un’opzione è quella relativa al metodo di miscelazione del terreno tramite fresa (CSM), che viene applicato in particolare per realizzare pa ratie di ritenuta o di sostegno, diaframmi
impermeabili e per il miglioramento del le caratteristiche meccaniche dei terreni. Combina le caratteristiche della tecnica del diaframma e del metodo di miscela zione del terreno. L’attrezzatura CSM che Bauer presenta su un modello RG 21 T al Bauma consente una profondità di mi scelazione massima di 20 m. Un nuovo modello dell’unità di miscelazione BCM offre prestazioni migliorate per pareti di miscelazione del terreno strette. Nell’ambito della tecnologia dei diafram mi, Bauer presenta al Bauma l’idrofresa BC 48 con sistema avvolgitubo girevole HDS-T e un nuovo utensile da taglio. Il supporto base è una gru da fondazione MC 96 dutycycle. A disposizione dei visitatori anche l’innovativo Bauer Cube System, portato direttamente allo stand Bauer dal sito di testing. L’idrofresa completa di sistema avvolgitubo, è trasportabile in situ con tre container high cube convenzionali alti 20 piedi. Di conseguenza, il sistema può es sere facilmente utilizzato in gallerie di 3 x 3 m di diametro, con un grande vantaggio conseguente per i progetti di fondazione
in grandi città densamente popolate. Ciò significa che le chiusure massive delle aree urbane potrebbero potenzialmente appar tenere al passato. L’impatto dei cantieri sul traffico, sulle imprese e sui residenti (in particolare) è ridotto al minimo, anche du rante l’utilizzo diurno. Il sistema di azio
namento elettrico riduce notevolmente il disturbo dovuto alla rumorosità. Parlan do del valore logistico insito nel sistema, infine, le dimensioni compatte dell’idro fresa costituiscono un altro grande van taggio sul fronte dei cantieri finalmente sostenibili.
Modern Environment
This October, another trade fair of su perlatives is taking place: the Bauma in Munich. “After the last few years, where personal contact was only possible to a very limited extent due to the pandemic, we are particularly looking forward to welcoming many customers, partners and friends from all around the world at our stand,” says Dr. Rüdiger Kaub, Managing Di rector of Bauer Maschinen GmbH. At Stand FN 520 (outdoor area north), alongside the core area of Bauer drilling rigs, duty-cycle cranes from the MC series and diaphragm wall equipment, the exhibits also include devices and equipment from the subsidiaries Klemm, RTG and Bauer MAT. “Our guests will be treated to a few very special premieres that we are presenting to trade profession als for the first time ever,” continues
Kaub. This year, the particular focus of the equipment exhibited as well as the CO2- neutral exhibition stand of the Bauer Maschinen Group is one main topic: Sustainability.
For all applications: Bauer’s multi-functional drilling rigs
At Bauma, Bauer is presenting a small selection of the various pos sible applications and equipment lines, with a total of four large rotary drilling rigs. In the area of multi-func tion equipment, the BG 45 and BG 23 H offer a small glimpse into the range of applications, kinematic systems and base carriers available. The BG 45 is the largest drilling rig at the Bauer stand. Thanks to V-kin ematics, where the mast is shifted to the front in transport position, it offers a high level of rigidity for diffi
cult applications, and above all, ex cellent versatility in the mobilization phase. As a result, a transport weight of around 35 tons for the heaviest individual components can be achieved with high efficiency. The flexible mobilization process is sup ported by the wireless remote-con trolled mobilization package featur ing hydraulic actuation of the main connection bolts for the mast and kinematics. At Bauma, the unit is ex hibited with an equipment package for soil mixing technology: the Single Column Mixing-Double Head (SCMDH). Two mixing tools with reverse ro tation achieve thorough soil mixing and column quality due to this con trary motion.
The smallest drilling rig on display is the BG 23 H, a compact machine with H-kinematics. This equipment
can be completely mobilized and loaded using wireless remote con trol. With this model, the mast is stored on the machine in transport position, and the counterweight can be removed by the machine itself if necessary. This facilitates rapid and easy mobilization from one construction site to another. The complex undercarriage allows for a transport width of just 2.5 m and a transport height of just 3.1 m when the rotary drive is dismantled. This makes it easier to pass through narrow entrances and gates, as of ten found on urban construction sites. Thanks to a divided mast, the equipment is also prepared for work with restricted heights. Using the ap propriate expansion kit, it is possible to work on construction sites with a working height of less than 9 m. But compact does not mean weak: In Kelly operation, a powerful capacity of 235 kNm is available for installing the casings, and with the Crowd Plus assistant it is possible to activate a retraction force of up to 400 kN for retracting the casings. The compact BG 23 H is equipped with a new as sistance system. This system provides the operator with a considerably ex tended range of outreach for work with continuous monitoring by the control system. Thanks to the power ful 225 kW CAT diesel engine, there is also enough power for applications with two rotary drives.
The Bauer base carrier BT 65 for the BG 23 H is equipped with important safety details: It features integrated service platforms for easy, conven ient and safe access for mainte nance work. The practical scaffold can be pulled out like a drawer, transforming the engine cladding into fall protection. The cladding concept also provides excellent noise protection. In combination with the EEP drive concept, very good sound pressure levels are achieved during normal operation. All of these elements underscore the excellent suitability of the BG 23 H for site requirements in urban areas.
For Kelly drilling: ValueLine drilling rigs
Bauer’s ValueLine equipment is specially optimized for Kelly drill ing. The BG 36 is the latest development in this line. EEP technology is now the standard for the upper end of the ValueLine range of equip ment. For the toughest applications with large drilling diameters of up to 3 m and drilling depths of up to 115 m, the V-kinematics provide a solid and robust foundation with large bearing width. The feed cyl inder with a length of 8.5 m and a retraction force up to 50 t enables the use of long casings as well. The B-Tronic system has also arrived for the special Kelly equipment. Apart from the large-scale display of drill ing data and equipment parame ters, the drilling assistant system allows for low-fatigue work during long drilling processes. The adap tive Kelly speed assistant is availa ble for the new BG 36. This modern assistant enables fully automated, safe, fast and gentle extension and retraction of the heavy Kelly bars with up to five thrusts in places. The configuration exhibited at Bauma with a BV 1500 casing oscillator, au tomatic turning table and a long Kelly bar is specifically coordinat ed to the requirements for rework ing existing wells.
Electrified Bauer drilling rigs, consistent enhancement
In 2021, the BAUER Maschinen Group presented the new eBG 33 during its in-house exhibition “BAU ERLEBEN”. The equipment enables locally CO2-free operation thanks to the large electric drive. Apart from standard drilling methods, high-performance methods (e.g. soil mixing and double-head drilling methods) are possible as well as use with a trench cutter. At this year’s Bauma, Bauer is now introducing a new chapter and presenting the next generation of electric drilling rigs in the top torque class.
Future technologies for the construction of cut-off walls and diaphragm walls
Cut-off walls, which are used for re taining structures, sealing off dams or as a foundation element, can be constructed using a variety of methods and equipment. One op tion is the cutter soil mixing method (CSM), which is applied particularly at great wall depths or final depths. It combines features of the dia phragm wall technique and the soil mixing method. The CSM equipment that Bauer is presenting on an RG 21 T at Bauma enables a maximum mixing depth of 20 m. A new model of the BCM mixing unit delivers en hanced performance for narrow soil mixing walls.
In the area of diaphragm wall tech nology, Bauer is presenting a BC 48 cutter with turnable HDS-T hose drum system and a new cutting tool at Bauma. The base carrier is a BAUER MC 96 duty-cycle crane. But that’s not all: visitors can also experience the innovative BAUER Cube System, which will be trans ported directly from the test site to the Bauma stand. The complete cutter including hose drum system fits in three conventional 20-foot-tall high cube containers. As a result, the system can be easily used in 3 x 3 m diameter tunnels, a major advantage for cutting projects in densely populated large cities. This means that large-scale closures of urban areas could potentially be a thing of the past. The impact of con struction sites on traffic, businesses, and residents (in particular) are minimized, even during daytime use. The electric drive system con siderably reduces the ecological disturbance of a cutting site. When it comes to logistics, the system’s compact dimensions are another major advantage. Instead of ex pensive heavy haulage, individu al elements of the system can be easily transported to their place of deployment as conventional con tainers.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaAll-In al Bauma
In occasione della fiera di Monaco, il costruttore marchigiano parteciperà in pompa magna con uno stand nuovo di zecca per rendere il giusto valore a tre macchine d’eccezione, nei modelli della nuova CF2.5 COMPACT, della TT5 e della CF6 CFA. Per motivi differenti, punti fermi di innovazione, ciascuna nel proprio settore di applicazione
Un trio che si avvia al successo di pubblico e di critica. Come star sulla Croisette di Cannes, le macchine rivelate da Tescar per il Bauma 2022 hanno tutte le prerogative per conquistare una platea di operatori alla ricerca della massima poliedricità. Vediamole nello specifico, allora, queste dive made in Osimo che debutteranno in scena a Monaco di Baviera. La prima ha il profilo di storica della notevole CF2.5 COMPACT, denominata “The Small Won der” dai clienti del Nord America, senza dubbio uno dei simboli della gamma Te scar. Questo modello è stato praticamen te inventato dal costruttore marchigiano sul finire degli anni Ottanta. Il progetto ideale fu nientemeno che del fondatore dell’azienda, Sauro Tonti, padre dell’at tuale amministratore delegato, Mirco Tonti. Il risultato fu quello di un gioiello tecnologico che ha stravolto il concetto delle miniperforatrici. All’epoca Tescar aveva già lanciato diversi modelli di per foratrici montate su miniescavatori (come la CF2.5 e la CF3 S), con altezze minime di lavoro all’incirca di 3,5 m. Ma, si sa, siamo in Italia, e in molti cantieri si richiede di lavorare all’interno di edifici già esistenti, entro spazi angusti con altezze di lavoro ridottissime. “Proprio sulla richiesta di un nostro storico cliente marchigiano che aveva la necessità di lavorare a 2,8 m, ab biamo deciso di progettare una macchina ex-novo - ci rivela Antonello Verdolini, direttore commerciale di Tescar - L’abbia mo dotata di un telaio speciale insediato
su un sottocarro allargabile e con il sup porto mast che prevede un dispositivo contro-slitta per consentire di lavorare a un’altezza minima, addirittura di 2,5 m”. Un risultato che tutt’ora non è stato mai eguagliato da nessuno sul mercato, a di mostrazione dell’ottimo lavoro svolto dai progettisti di Osimo. Oggi, la nuova CF2.5 COMPACT è stata dotata di un doppio impianto idraulico, con la possibilità di montare due diver se rotary, da 25 e 35 kNm di coppia, ed
è stata equipaggiata con un nuovissimo e innovativo radiocomando - grazie al nuovo impianto elettronico sviluppato dagli ingegneri Tescar, lo strumento per mette all’operatore di visualizzare sul display tutta la serie di informazioni che si avrebbero normalmente a bordo cabina per le funzionalità di un escavatore. La macchina è dotata poi di un power-pack estraibile per poter lavorare all’interno di strutture sensibili o abitate, evitando l’inquinamento acustico e soprattutto
ambientale prodotto dal motore termico. Dal punto di vista meccanico poi la nuova CF2.5 COMPACT può essere equipaggia ta anche con un kit speciale per la perfora zione a circolazione inversa. “Un optional che ha permesso a un importante cliente giapponese di vincere l’appalto per la re alizzazione di un tratto della nuova fer rovia a sospensione elettromagnetica che congiunge Tokyo a Osaka”, ci informa, con orgoglio, Verdolini.
La CF6 CFA è il secondo highlight Tescar a Monaco e non ha bisogno di presenta zioni, dal momento che è forse il modello del marchio più conosciuto e riconosciuto al mondo. Si tratta di una macchina po lifunzionale, equipaggiabile in versio ne LDP in Kelly Bar e CFA, soil mixing, diaframmi, micropali, martello DTH, e altro ancora. “Vanta un rapporto peso/ potenza unico nella sua categoria - sot tolinea ancora il direttore commerciale dell’azienda - In particolare, la versione che presentiamo al Bauma 2022 è la CFA Extended ovvero la configurazione per 16 m di profondità (12 m di elica + 4 m di bastone prolunga), dotata di rotary a ba gno d’olio e doppia ralla per 60 kNm di coppia, carro allargabile heavy duty da 2.500-3.500mm, pulitore eliche a stella, forza di estrazione di 24 t con tiro in terza,
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Minerariaargano pull-down aggiuntivo da 4 t c(on tiro in seconda) e computer di bordo per la registrazione dei parametri di perfora zione”. Il tutto, per un peso complessivo di 23,5 t. Questo modello, montato su base escavatore Case CX130, è dotato di tutti i più moderni dispositivi di sicurez za, attivi (come i fine-corsa elettromecca nici, i sensori di rilevamento elettronici, le telecamere perimetrali, il gps e il controllo remoto dei parametri del motore) e passi vi (come la cabina certificata Rops/Fops di livello II).
Ultima presenza in scena, ma non per importanza, la nuova TT5. “Come ormai sanno tutti, la sigla TT (Tescar Technolo gy) identifica i modelli full-optional del nostro marchio - specifica Verdolini - La TT5 è la versione top di gamma della già blasonata CF4. SI tratta infatti di una macchina con una rotary speciale a dop pio motore per 50 kNm di coppia, tiro/ spinta tramite motoriduttore a catena da 8 t, mast sezionabile per lavorare all’a perto con kelly bar da 28m o in versio ne low-headroom (sotto 6m di altezza) con kelly bar da 15 m. Questo modello è montato su base escavatore Eurocomach ESP100 UR4 con motore Yanmar certifica to Stage5, dotato di sottocarro allargabile heavy duty da 1.920-2.320mm, con lama
width
di trasporto
Transport height by truck Altezza di trasporto via camion
Minimum transport height by vessel Altezza minima di trasporto su nave
Weight (without kelly bar / augers)
(senza kelly bar / eliche)
idraulica di serie”. Grazie al tiro/spinta a catena, la TT5 vanta una corsa rotary di 5 m, che può essere estesa fino a 7 m, permettendo l’utilizzo agevole di tubi forma, lavorando con utensili più lunghi in modo da aumentare e velocizzare la produzione in cantiere. Grazie alla mo dularità del mast, la TT5 può raggiungere 10m di profondità in versione CFA (6 m di eliche + 4 m di astone prolunga) e 12 m nella versione CFA Extended (8 m di eliche + 4 m di astone prolunga). Un’altra versione che sta riscuotendo un enorme successo è il setting per micropali-mar tello DTH. Questo allestimento permette di avere una corsa massima fino a 9 m, riduzione rotary con testina d’adduzione per passaggio 1 1⁄2 in, attacco filettato da 3 1⁄2 Api Regular per aste diametro 114 mm, e doppia morsa da 60-380 mm. La macchina è dotata poi di una saracinesca
per la gestione del flusso d’aria del com pressore direttamente a bordo macchina e prevede la predisposizione per l’attacco di una pompa acqua. Tutti i movimenti sono controllati da bordo cabina “ma su richiesta forniamo anche un radio comando per la gestione di alcune ope ratività da terra, sul fronte macchina”, precisa Verdolini. La TT5 può essere equipaggiata anche in versione D-Wall, con benna idraulica, per diaframmi fino a 2000x400mm. Questa configurazione è offerta sia con asta quadra a bloccaggio e dispositivo di spinta, sia col kelly bar ori ginale della versione LDP.
“Va ricordato che tutte le trivelle Tescar possono chiudere su se stesse o ribaltare il mast all’indietro in fase di trasporto, mantenendo un perfetto bilanciamento durante le operazioni di carico e scarico e lasciando tutto lo spazio dietro la mac china per posizionare la pala di servizio, gli utensili di perforazione e tutte le altre attrezzature necessarie”, rimarca Anto nello Verdolini. Per il mercato Italiano, le macchine Tescar possono essere equi paggiate con un apposito dispositivo elet tronico di bordo nel rispetto dei requisiti Industria 4.0 previsti dalle agevolazioni fiscali governative previste dalla stessa normativa.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaAll-In on Bauma
On the occasion of Bauma 2022, Tescar will participate in grand style with an all-new booth to give the right value to the 3 machines on display. These are the new CF2.5 COMPACT, the TT5 and the CF6 CFA. For different reasons, these 3 models have set the pace and determined continuous innovation in their field. Specifically, the CF2.5 Compact, called “The Small Wonder” by the North American customers, is un doubtedly one of the symbols of our brand. A model invented in the late 1980s, it was a technological gem that turned the concept of the mini-drill upside down. At that time Tescar had already launched sever al models of drills mounted on mi ni-excavators such as the CF2.5 and the CF3 S, with minimum working heights around 3.5m; but, you know, we are in Italy, and many jobsites re quire working inside existing build ings, awkward spaces with very low working headroom. And it was on the request of one of our long-stand ing customers from Osimo (“the city of piling rigs”) who needed to work at 2.8m that we decided to design a machine from scratch, with a special chassis equipped with an ex tendable undercarriage and mast support with counter-slide device to allow working at a minimum height of even 2.5m!!! An achievement that has never been matched by anyone else so far, as an evidence of the excellent work done by our designers. Now, the new CF2.5 Compact has been equipped with dual hydraulics for the possibility of mounting 2 different rotaries, with 25 and 35 kNm of torque, and has been fitted with a brand new and in novative radio remote control that, thanks to the new electronic system developed by our engineers, allows the operator to see on the display the whole range of information that one would normally have on board the cab of an excavator. The ma chine is then equipped with a re movable power-pack to be able to work inside delicate and/or inhab ited structures, avoiding noise pollu
tion and especially environmental pollution due to exhaust from the heat engine. Mechanically then, the new CF2.5 Compact can also be equipped with a special kit for reverse circulation drilling, an op tion that enabled one of our impor tant Japanese customers to win the contract for the construction of a section of the new electromagnet ic suspension railway linking Tokyo and Osaka!!
The CF6 CFA needs no introduction, being perhaps the most appreciat ed and recognized Tescar model in the world, a multifunctional machine, equipable in LDP version (in Kelly Bar and CFA), Soil Mixing, Diaphragm Walls, Micropiles, DTH Hammer, etc. boasting a unique power-to-weight ratio in its class. In particular, the ver sion we are presenting at Bauma is the “CFA Extended” i.e. the configu ration for 16m depth (12m propeller + 4m extension rod), equipped with oil-bath rotary and double slewing bearing for 60 kNm of torque, heavy duty expandable undercarriage 2500-3500mm, auger cleaner startype with ropes, 24 t extraction force with main winch on III layer pull, additional 4 t pull-down winch on II layer pull and on-board data logger for recording drilling parameters. All with a total weight of 23.5 t. This mod el, mounted on a CASE excavator base mod. CX130, is equipped with all the latest safety devices, both active (such as electromechanical limit switches, electronic detection sensors, perimeter cameras, gps and remote control of engine pa rameters) and passive, such as the Rops & Fops level II certified cabin. Last but not least is the new TT5. As everyone knows by now, the acro nym “TT” (Tescar Technology) iden tifies Tescar’s full-optional models, and the TT5 is the top-of-the-line ver sion of the already famous CF4. It is in fact a machine with a special double-motor rotary for 50 kNm of torque, pull/push by 8 t chain gear motor, sectionable mast for work ing outdoors with 28m kelly bar or in low-headroom version (under
6m height) with 15m kelly bar. This model is mounted on Eurocomach ESP100 UR4 excavator base with EU Stage5 / US Tier4 Final certified Yan mar engine, equipped with heavy duty 1920-2320mm extendable un dercarriage, with hydraulic blade as standard. Thanks to the chain push/ pull, the TT5 boasts a rotary stroke of 5m, which can be extended up to 7m, allowing easy use of the cas ing pipes by working with longer tools so as to increase and speed up production on site. Thanks to the modularity of the mast, the TT5 can reach 10m depth in the CFA version (6m augers + 4m kelly extension) and 12m in the “CFA Extended” ver sion (8m augers + 4m kelly exten sion). Another version that is enjoy ing huge success is the setting for Micropiling - Hammer DTH: this ver sion allows for a max stroke up to 9m, rotary reduction with adduction swivel head for 1 1⁄2 in passage, 3 1⁄2 Api Regular threaded coupling for 114mm diameter rods, and double clamps 60 - 380mm. The machine is then equipped with a shutter for compressor air flow management directly on board the machine and includes provision for the connec tion of a water pump. All movements are controlled on-board the cabin, but on request we also provide a ra dio (or wire) remote control for the management of some controls from the ground, front - machine. The TT5 can then also be equipped with a D-Wall version, with hydraulic grab, for diaphragms up to 2000x400mm. This configuration is offered either with a square locking rod and push ing device, or with the original kelly bar of the LDP version, thus allowing the customer to save a big bunch of money.
We remind that all Tescar piling rigs can close on itself or fold the mast backwards for transport, keeping a perfect balance during the loading/ unloading operations and leaving space behind the base to eventually stow a skid-loader, the drilling tools and the other necessary working equipment.
Valore (portatile) di affidabilità
Un’occasione straordinaria per una rivelazione collettiva di prodotto, quella del Bauma 2022 per Autec. Lo specialista del controllo remoto esporrà l’intera gamma di strumenti cableless control system impreziosita per l’occasione da novità tecniche svelate in anteprima
“La nostra priorità è rimanere vicini ai clienti, ai loro bisogni, alle richieste e alle problemati che che hanno nel loro lavoro quotidiano”. La dichiarazione di intenti arriva da un grande specialista storico del controllo remoto come Autec, alla vigilia del Bauma 2022 che vedrà un’ampia schie ra di prodotti rivelata negli spazi espositi vi (Area esterna FM, stand 807/9). “Tutti i team delle diverse divisioni Autec hanno collaborato per soddisfare queste necessità, fedeli alla mission che ci richiede non solo di costruire il miglior cableless control sy stem, ma di costruire il miglior ccs per cia
scuno dei nostri clienti - spiegano dal quar tiere generale dell’azienda, a Caldogno (Vi) - Siamo orgogliosi di portare avanti da sem pre l’idea che l’alta qualità dei prodotti offre garanzie in termini di affidabilità, durata e sostenibilità. Tutti i nuovi prodotti che pre senteremo al Bauma 2022 sono quindi pro gettati per rispondere a questi prerequisiti, indispensabili a contrastare l’obsolescenza programmata, ovvero la scadenza pianifi cata degli articoli, per ripristinare un rap porto di fiducia con il cliente e di sintonia verso l’ambiente che ci ospita”.
Le principali novità che Autec esporrà a Monaco contemplano le nuovissime
M-Pro e R-Pro, due portable station dedi cate alle serie Dynamic/Dynamic+P, con un numero medio-alto di attuatori dispo nibili, un’alta affidabilità di comando, una forma moderna altamente ergonomica ed un’importante autonomia energetica. Due novità ampliano anche la famiglia Sidekick della serie AIR, con i marsupi SK8B – con doppia fila di attuatori e pre disposizione per display da 1.8” – e SKL – versione che permette l’alloggiamento fino a due joystick lineari.
Molto interessante per i cableless control system della serie Air, inoltre, è sapere che la funzione di arresto è stata certificata
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Minerariadall’organismo leader a livello interna zionale TÜV Rheinland. Questo significa che le funzioni di sicurezza GSS/EMS/ ATS soddisfano fino a PL e ISO 13849-1 e SIL 3 secondo IEC 62061, rendendo parti colarmente affidabili i nostri sistemi di co mando in un mercato che richiede sempre maggiore affidabilità.
M-Pro
La portable station a marsupio con un nu mero medio-alto di attuatori, un’alta affi dabilità di comando, una forma moderna altamente ergonomica e un’importante autonomia energetica, assume per Autec l’identità del modello M-Pro. Disponibile per le serie Dynamic (FJE) e Dynamic+P (PJE), M-Pro è stata progettata dai team di lavoro Autec con caratteristiche che la rendono il sistema di comando senza fili per eccellenza su macchine semoventi e di perforazione. M-Pro sostituirà la size “M” delle portable station Autec, con l’obiettivo di replicarne il grande succes so nel tempo. Le caratteristiche rivelano innanzitutto un ampio pannello equipag giabile fino a quattro joystick multi-asse - oppure, in alternativa, fino a nove joysti ck lineari, mentre possono essere montati fino a 20 selettori. Tre le file di pulsanti laterali, per un totale massimo di nove pulsanti per lato. La portable station con
templa fino a 12 comandi proporzionali e fino a 64 comandi digitali, ulteriormente ampliabili fino a 26 proporzionali e 128 digitali utilizzando la nuova elettronica con configurazione estesa. Un telaio otti mizzato ospita il display a colori da 4.3” o il nuovo display monocromatico da 4.1”. Sono disponibili da quattro a 32 Led di se gnalazione. La connessione radio è dual
band FHSS a ricerca automatica del cana le libero; l’opzione per il riconoscimento del posizionamento in cesta avviene tra mite sensori codificati contactless (fino a due). I sensori sono del tipo Zero-G (che, a seconda di come sono impostati, in tervengono in caso di caduta, impatto o inclinazione della portable station) e IR (“Infrared Sensor”, per la limitazione del la zona di utilizzo del ccs).
SK8B, la nuova arrivata della serie Air
In seguito al successo di mercato ottenuto dalla SK4, Autec propone il nuovo mo dello di portable station Sidekick SK8B, della serie Air. Robusta, affidabile e di dimensioni maggiori rispetto alla prece dente, è stata concepita dal nostro team di sviluppo prodotto per soddisfare applica zioni che richiedono un maggior numero di funzioni. Solo per menzionarne alcune, è utilizzabile su automezzi allestiti come pompe spurgo, su argani, paranchi ed an che su piccoli mezzi cingolati.
SK8B può alloggiare un display da 1.8” a colori e fino a sei attuatori, op pure fino ad un massimo di otto attuatori senza display.
L’alimentazione è prevista con batteria esterna a ioni di litio che garantisce fino a 24 ore di lavoro senza display e fino a 10 ore con display. La radio dualband a 870 / 915 MHz con ricer ca automatica del canale libero in modalità FHSS (Frequency Hopping Spread Spectrum) è di serie.
Ivantaggi che meritano di essere evi denziati riferiscono di una perfor mance di sicurezza delle funzioni
di arresto GSS/EMS/ATS classificata fino a PL e (EN ISO 13849-1). L’ergono mia e la robustezza: SK8B non tradisce la fama del precedente SK4, mantenendo un peso estremamente ridotto benché il pannello comandi sia stato ampliato. La sensoristica opzionale interviene in caso di inclinazione, impatto, urto o caduta della portable station. Il grado di pro tezione è IP65, contro polvere ed acqua. È contemplata la disponibilità - per la
modelli Sidekick - del display da 1.8” a colori, attraverso il quale monitorare i parametri di funzionamento e gli stati della macchina. La protezione meccanica degli attuatori da attivazioni involonta rie è presente su tutti i lati. L’abbinamen to della nuova portable station è previsto con qualsiasi base station della serie Air dotata di radio FHSS (in particolare, con la nuova DCRF13).
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaPortable value of reliability
Bauma, the world’s most attended event for construction machinery, building material machines, min ing machines, construction vehicles and construction equipment has returned after three years. Autec will exhibit its whole range of cableless control systems as well as its latest technical innovations at the event in Munich October 24-30. The world has changed since the last Bauma and Autec has faced recent unprec edented global industry challenges confidently and decisively.
“Our priority is to keep in touch with customers, meet their needs, and respond to their requests - it comes from Caldogno headquarters, near Vicenza - All Autec teams have worked together to address such cus tomer concerns, putting into prac tice our mission of manufacturing not only the best cableless control systems, but the best ccs for every one of our customers. Autec is proud of our philosophy that high quality standards ensure reliability, durability, and sustainability”. All the new prod ucts that Autec will share at Bauma are designed to meet these essential requirements. These products reject premature planned obsolescence, and Autec seeks to build not only cus tomer confidence but also harmony with the environment. Consequent ly, Autec is expanding of our prod uct range and development teams worked to improve existing models and to develop new ones, design ing larger and more customizable solutions with better performance to meet the needs of new applications.
Finally, Autec certification and com pliance processes for international standards have continued uninter rupted. Some important innovations will be introduced at the show, and one is described below.
Autec will spotlight new M-Pro and R-Pro waist-held cableless control
systems; these two Dynamic/Dy namic+P portable stations have a medium to high number of actuators, high control reliability, mod ern and ergonomic design, and remarkable battery autonomy. The Air series Sidekick range has been expanded with the waist-held SK8B and SKL controllers: SK8 has 2 rows of actuators and can house a 1.8” dis play, while SKL allows for up to two linear joysticks. Additionally, the stop function of our Air series cableless control systems has been certified by TÜV Rheinland, the leading inter national certifying body. This means that the GSS/EMS/ATS safety func tions meet the requirements up to PL e according to ISO 13849-1 and SIL 3 according to IEC 62061. This makes our control systems exceptionally re liable in a market which increasingly values quality.
M-Pro
This model is available in the Dynam ic (FJE) and Dynamic+P (PJE) series and has been designed by Autec with specific features that make this cableless control system the ulti mate system for self-propelled machines and drilling machines. M-Pro will replace Autec size “M” portable stations, with the aim of repeating their notable success, supported by these strong points: a large panel that can be equipped with up to 4 multi-axis or 9 linear joysticks and up to 20 selectors; 3 rows of side buttons, totalling up to 9 buttons per side; up to 12 proportional commands and up to 64 digital commands, which can be further extended adopting the new electronic with extended configuration (up to 26 proportional and 128 digital); frame optimized to house the 4.3” colour display or the new 4.1” monochrome display; 4 to 32 signal LEDs are available as an option; FHSS dual band radio con
nection with automatic free channel search; optional basket position rec ognition with up to 2 coded contact less sensors; Zero-G sensors (config urable to intervene if the portable station is knocked, tilted, or falls) and IR sensors (infrared sensors to limit the ccs’ working range).
SK8B, new entry in Air series
Following the success of the SK4, Autec now offers the new Air series portable station Sidekick SK8B. The SK8B is designed to be larger than previous models to manage more functions while maintaining robust ness and reliability. This portable station can be used with sewer/ cleaning vehicles, winches, hoists, small-tracked vehicles and many more applications.
SK8B allows for up to 6 panel actu ators with a 1.8” color display, or up to 8 without display. Its externally replaceable lithium-ion battery en sures up to 24 h of runtime (up to 10 h with a display). It is supplied with standard dual-band 870/915 MHz radio frequencies and an au tomatic open channel search in FHSS (Frequency Hopping Spread Spectrum). It offers significant ad vantages including: GSS/EMS/ATS performance up to PL e (EN ISO 13849-1); an ergonomic, mechan ically strong design using the ex tremely light weight SK4 fame with an enlarged control panel; a range of optional sensors that act if the portable station is angled, collides with something or falls; IP65 protec tion degree against dust and water; 1.8” color display now available for monitoring working parameters and the machine status; mechan ical protection of actuators from involuntary activation is on every side; usable with any Air series base station equipped with FHSS radio, especially the DCRF13 model.
Nelle mani dell’Oleodinamica
La società del gruppo Duplomatic ha un cuore pulsante in Italia per le soluzioni remote controls. A Monaco, la rivelazione delle ultime novità di prodotto con l’esplicazione delle prossime strategie industriali in vista dell’acquisizione da parte di Daikin Industries
Se uno specialista del controllo mobile può essere considerato un’avanguardia internazionaleper soluzioni originali concepite e autorevolezza conquistata negli anni -
pur continuando a mantenere un cuore saldamente innestato in Italia, questo è Hydreco Hydraulics. L’azienda di Vigno la (Mo) fa parte del Gruppo Duplomatic ed è testimone di una lunga storia di spe
cializzazione nella progettazione e nella produzione di soluzioni per la gestione manipolativa del movimento per mac chine operatrici. La gamma attuale dell’a zienda comprende le serie dei joystick, i
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Minerariacomandi per cabine di controllo e sistemi Electraulics. A questa produzione specia lizzata, la filiale emiliana aggiunge altri item primari che derivano dal nuovo sito produttivo di Parma e dal quartier gene rale Hydreco Hydraulics di Poole, in In ghilterra. Parliamo della linea di pompe e motori oleodinamici, della serie dedicata alle valvole, fino alle prese di forza idrau liche, ai cilindri oleodinamici e ad altri componenti ausiliari come scatole di tra smissione ad asse cavo, innesti e minicen traline. Serie, tutte, di eccellenza, che al prossimo Bauma di Monaco, dal 24 al 30 ottobre prossimi (stand 418, pad. A4) ri
veleranno una ricchezza di ricerca sempre viva e costante, con fattispecie declinate in altrettante novità specifiche. Vedia mole in sintesi.
La nuova gamma di val vole di controllo direzio nali saranno presentate nella nuova serie MS. Progettata in collaborazione con Duplomatic MS, questa nuova linea di pro dotto include valvole di controllo direzionali e a centro aperto, a sei vie, con bypass centrale per applica
Venti di cambiamento
La fiera Bauma offre un punto di incontro per i clienti Hydreco internazionali, nel settore delle macchine per l’industria delle costruzioni e delle macchine minerarie, che rappresentano una parte importante del business di Hydreco. “I key players, le innovazioni, i nostri target e le tendenze del Bauma saranno riuniti a Monaco in modo rivelatore e completo - conferma Massimo Calitti, General Manager di Hydreco Hydraulics GmbH - Siamo lieti di essere espositori alla manifestazione più importante del comparto, anche in relazione a un mercato primario come quello tedesco”. Bauma costituirà anche l’occasione per rivelare il prossimo cambiamento organizzativo del Gruppo Duplomatic. “La futura acquisizione da parte di Daikin Industries del Gruppo Duplomatic e delle entità che lo compongono, tra cui Hydreco, aprirà nuove prospettive nel percorso verso l’innovazione e la crescita del nostro gruppo - rileva Katie McColl, CEO di Hydreco Hydraulics - La guida di Daikin, combinata con il supporto di Duplomatic rafforzerà ulteriormente il significativo piano di investimenti su nuovi prodotti e soluzioni lanciato da Hydreco dal 2020“.
zioni mobili. La serie MS è progettata per fornire prestazioni elevate con un’ampia scelta di configurazioni e opzioni, a mi sura delle esigenze più elevate dei clien ti. Le caratteristiche principali sono quel le della compattezza e della modularitàuna sin
gola pompa può fornire da uno a dodici servizi, con una pressione massima di 350 bar e comandi a cursore disponibili in forma elettroidraulica proporziona le, idraulica proporzionale e manuale a leva.
Altro highlight di progettazione tutta italiana, la nuova impugnatura ergono mica multifunzione MHC, sviluppata da Hydreco Hydraulics Italia, centro di ec cellenza, come già dicevamo, per la gam ma dei remote controls.
La nuova soluzione è stata progettata per ospitare in uno spazio compatto un’ampia gamma di comandi - ad esempio, il nuovo ed esclusivo roller elettrico-propor zionale - oltre a tutte le variabili di interruttori e dispositivi disponibili sulle impugnature Hydreco. In mo stra al Bauma, i visitatori potranno trovare anche i più recenti sviluppi delle pompe a ingranaggi esterni rea lizzate proprio nel nuovo sito produttivo di Parma.
Hydreco in Munich
From 24 to 30 October 2022 Hydreco
Hydraulics will be exhibiting at Bau ma, the 33rd edition of world lead ing trade fair for construction ma chinery and equipment. At the show, the company will present its new range of directional control valves, MS series, and the new multifunction al ergonomic handle MHC.
At Bauma Hydreco will also display the most recent developments of the external gear pumps made in the new production site in Parma, Italy. News and additional features are part of the core product range of Hydreco, and they will be on show at the booth as well. Designed in coop eration with Duplomatic MS, the new MS range is central bypass, 6-way, open-center directional control valves for mobile applications. The range is designed to provide high performance with a wide range of configurations and options to meet
all the customers’ needs. Key fea tures include compact and modu lar construction: a single pump can supply from 1 to 12 services; the max Pressure is 350 bar and the available spool controls are electrohydraulic proportional, hydraulic proportional and manual lever.
The new MHC handle has been de veloped by the Italian entity of the Group, the center of excellence for the remote controls range. The new handle has been designed to host in a compact space a wide number of controls, like for example the new electro-proportional roller, entirely developed in-house, as well as the full range of switches and devic es available on Hydreco handles.
Bauma offers a meeting point for Hydreco worldwide customers in the construction machinery, building material machine and mining ma chine industry, which represents a
major portion of Hydreco revenues.
“The key players, innovations, target groups and trends at Bauma are all in one place. We are pleased to be part of this show that is the most rel evant event for this industry and for the German market” said Massimo Calitti, General Manager, Hydreco Hydraulics GmbH.
Bauma is also the showcase for the Group next organizational change.
“The next acquisition by Daikin Industries of Duplomatic Group and its legal entities - among which Hy dreco – will open new horizons in the journey towards innovation and expansion in our group,” said Katie McColl, CEO of Hydreco Hydrau lics. “The Daikin lead, combined with Duplomatic support, will fur ther boost the significant investment plan on new products and solutions launched by Hydreco since 2020“, concluded McColl.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaLa sostenibile leggerezza del kelly bar
In qualsiasi progetto di riduzione del peso delle attrezzature, il costruttore di Baronissi (Sa) scompone la stessa unità in sezioni, analizzandone la struttura dei materiali e riprogettandone il design. Il risultato? Un volo di efficienza e produttività che mantiene resistenza e affidabilità del prodotto finale
Stiamo affrontando livelli sempre più alti di smog e inquinamento, fluttuazioni di prezzo dei carbu ranti, timori ambientali relativi alle attività di fracking (fratturazione idraulica) e di trivellazione offshore. Queste sono soltanto alcune delle ra gioni che spingono il mercato a incre mentare l’efficienza dei carburanti, nel settore del trasporto urbano come nella logistica delle forniture a lungo raggio. Lo stesso sforzo nel conferimento di ef ficienza dei combustibili è destinato alle opere di ingegneria civile. Una delle so luzioni più opportune per ottenere un risultato ideale, sotto questo profilo, è quello di ridurre il peso dei mezzi mec canici. Macchine perforatrici più leggere fanno sì che i consumatori impieghino meno carburante, contribuendo a otte nere una migliore qualità dell’aria e a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. In parole semplici, ha senso, per un costruttore, produrre macchine più leggere. In questo quadro si inserisce la sfida di SIP&T nella produzione (avvia ta ormai da tempo) di aste per la per forazione verticale di grande diametro (kelly bar) leggere ma con una notevole capacità di resistere alle coppie e alle spinte in gioco.
Ridurre il peso del kelly bar
Nei prossimi decenni, quindi, sulla base di quanto dicevamo sopra, i produttori di perforatrici e i loro fornitori si troveranno costantemente impegnati in una difficile battaglia per progettare e produrre com ponenti più leggeri e più efficienti. Le iniziative di revisione nella progettazio ne - richieste dalla normativa europea e mondiale e guidate dal mercato - stanno creando una “tempesta perfetta” nello sviluppo dei prodotti che vede coinvolti i fornitori, nell’industria delle perfora zioni. Esistono numerose opportunità di semplificare i diversi design, ridurre il peso e utilizzare meno materiale, nella di rettrice di un vantaggio per i consumatori e per il pianeta. Il passaggio a prodotti e componenti più leggeri inizia spesso con la realizzazione di prototipi, in cui la scel ta del materiale e del processo di produ zione riveste un’importanza assoluta
L’adozione di nuovi materiali
Un aspetto che occorre considerare prima di cimentarsi in qualsiasi progetto di ri duzione del peso relativo all’attrezzatura
è quello di esaminarne l’origine stessa, scomponendo la stessa unità in sezioni. In generale, sarà difficile ridurre in modo significativo il peso dell’attrezzatura, partendo dall’unità stessa nel suo com plesso. La soluzione più logica per otte nerne una riduzione del peso, è quella di ridurre leggermente l’incidenza ponde rale di ciascun componente dell’attrez zatura. Come sta agendo SIP&T, sotto questo profilo? Le guide saldate longitu dinalmente sui diversi tubi che compon gono l’asta kelly, ad esempio, un tempo erano larghe e spesse. Oggi, la maggior parte di queste guide ha dimensioni e peso ridotti rispetto al design precedente, al netto della stessa resistenza e funziona lità dei predecessori sovradimensionati.
La soluzione consiste nello sviluppare prodotti che soddisfino i requisiti di con tenimento dei costi e di efficacia nell’ap plicazione, ma che siano realizzati con materiali alternativi e secondo design intelligenti per ridurne il peso. Lo stesso ragionamento è perseguito per i tubi im piegati nella composizione delle diverse sezioni del kelly bar. Un tempo, per resi stere alle sollecitazioni di coppia e spin ta della perforatrice, si agiva esclusiva mente sull’incremento dello spessore del tubo, ottenendo come risultato finale un
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaKelly bar leggero in quattro sezioni, per una profondità di 64 metri Lighter kelly bar made in four sections to reach a depth of 64 meters
prodotto estremamente pesante che ri spettava i vincoli di progetto, creando tut tavia un impatto negativo sull’economia complessiva della perforatrice. In questo caso, si era costretti a consumare maggior carburante per sollevare l’attrezzatura kelly, l’utensile e il materiale raccolto, una volta terminata la fase di perforazio ne; di conseguenza, le parti della mac china erano sottoposte a una maggiore usura, così come la fune di sollevamento e in generale ogni apparato che subiva sollecitazioni maggiori rispetto a una condizione globale che vede l’utilizzo di un’attrezzatura kelly più leggera. I pro gettisti di SIP&T hanno sfruttato una va sta offerta di materiali durante la fase di creazione del prototipo e hanno attuato le tecnologie di produzione avanzate at
tualmente disponibili per eseguire prove iterative a percorso parallelo. Una volta individuati i materiali alternativi di peso inferiore, capaci di resistere alle stesse caratteristiche meccaniche dei loro pre decessori, si è passati alla realizzazione del prototipo per testare il risultato in cantiere. Utilizzando materiali inusuali con valori elevati di resistenza a trazione e snervamento - uniti a una elevatissima resilienza a basse temperature - si è nota to subito un rendimento del kelly di gran lunga superiore a quello che si sarebbe ottenuto usando i materiali classici di ap pannaggio standard dei costruttori. Nel dettaglio, la velocità di realizzazione del palo è aumentata sensibilmente grazie al fatto che la fune dell’argano principale della perforatrice deve esercitare un tiro
inferiore, le sollecitazioni sulla testa di rotazione sono diminuite e il movimento della torretta per scaricare il materiale è risultato molto più rapido. Tutti fattori che, in sinergia, consentono di ridurre il tempo di realizzazione della palifica zione e quindi permettono di rientrare
nell’investimento in un tempo inferiore (consentendo, al contempo, di elevare la profittabilità). A chi teme che i nuovi kelly bar più leggeri costruiti da SIP&T si possano danneggiare sul campo, va detto che la preoccupazione stessa non ha alcun rilievo, in quanto SIP&T è mol
to attenta alle condizioni di fornitura. Condizioni che non solo prevedono una garanzia a favore dell’utilizzatore ma includono anche un’assistenza rapida ed efficace per un intervento tempestivo, in tutte le aree del mondo, nell’intervallo massimo di 24 ore.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaConsiderazioni finali
Nonostante la flessibilità in termini di opzioni di materiale, è una buona idea comprendere quale di essi si adatta me glio al determinato processo di produ zione dei kelly bar. SIP&T ha automatiz
zato i suoi processi di base così che il file 3D dei pezzi possa essere letteralmente caricato in un giorno e consegnato in quello successivo, utilizzando virtual mente tutti i materiali alternativi descrit ti in precedenza. I centri di lavorazione CNC di SIP&T fresano i prototipi da solidi blocchi di metallo, mentre torni dotati di utensili motorizzati lavora no i pezzi di dimensioni nell’ordine di metri. Entrambi i processi operano con tolleranze di +/- 0,1 mm o migliori, a seconda della geometria del pezzo. Im maginate di progettare un kelly bar che debba realizzare dei pali a 80/100 metri di profondità. Con il metodo classico il kelly peserebbe oltre le venti tonnellate ma con l’utilizzo di materiali innovativi e grazie a una riprogettazione del design del kelly si riesce a risparmiare diverse tonnellate di peso realizzando il pro dotto finale ugualmente robusto ma più leggero. Per soddisfare i requisiti di leg gerezza, una delle sfide più grandi con siste nel vagliare tutte le diverse possi bilità. Migliorare il design di un kelly non comporta semplicemente la scelta di qualunque materiale risulti essere il più leggero in sostituzione del ferro uti lizzato tradizionalmente. Occorre tene re in considerazione una varietà di altri dettagli che permetteranno di realizzare oppure no il pezzo leggero. Molti sono i motivi validi per realizzare kelly bar più leggeri. La loro progettazione per ren derli più leggeri, più resistenti e più ef ficaci dal punto di vista economico rap presenta un beneficio per tutti ed offre alla SIP&T che li produce un indiscus so vantaggio competitivo. La ricerca di una maggiore efficienza energetica per le perforatrici continuerà a essere una sfida impegnativa e costante, un obietti vo che deve tenere in considerazione tre aspetti estremamente importanti: le ri sorse limitate in termini di combustibili fossili, i gas serra in costante aumento e la crescente regolamentazione da parte dei governi. Ma SIP&T ha buone notizie per i propri clienti. Tenuto conto dell’e sperienza già maturata nella realizza zione dei prototipi e nella produzione di kelly per pesi ridotti, le risorse messe a disposizione dal costruttore sono po derose, nella loro versatilità, in relazio ne allo scopo finale di ridurre il peso dell’attrezzatura kelly.
Kelly bar sustainable lightness
We are facing high levels of smog and pollution, fluctuations in fuel prices, environmental matters re lated to fracking (hydraulic fracturing) and offshore drilling. These are just some of the many reasons for increasing fuel efficiency, both in vehicles used for passenger transport as well as commercial ones such as those applied to civil engineering works. One of the best solutions is to reduce the weight of the mechanical tools. Lighter drilling machines allow for the consumption of less fuel, help ing to achieve better air quality and reduce dependence on fossil fuels which, once exhausted, can no longer be replaced. In simple words, it makes sense to produce lightweight machines. This is the context for the challenge of SIP & T which has been producing lighter kelly bars (drilling rods for large diameter vertical piling) capable of dealing with the involved torque and strokes.
Lightweight kelly bars
Over the coming decades, drill rig manufacturers and their suppliers will constantly find themselves en gaged in a difficult challenge to design and manufacture lighter and more efficient components. The redesign initiatives, required by European and global regula tions, and driven by the market, are creating a “perfect storm” in terms of product development activities, which involves suppliers in the drilling industry. There are numerous opportunities to sim plify designs, reduce weight and use less material, all of which be ing advantageous for consumers
and the planet. The move to lighter products and components often begins with prototyping, for which the choice of material and produc tion process is of absolute importance.
The new materials adoption
One thing that needs to be considered before embarking on any weight reduction project i is to check for its feasibility by breaking the whole tool down to its components. In general, it will be difficult to significantly reduce the weight of the tool if taken as a whole. The most sensible approach is to work towards the slight reduction of the relative weight of each component of the whole drilling tool. Regard ing this, what are the SIP&T doing?
The guides welded longitudinally on the different pipes of the kelly, for example, were once larger and thicker. Today, most of these strips are narrower and lighter than the previous design but have the same strength and functionality as their predecessors’. The trick is to develop products that meet cost-saving and application requirements but use alternative materials and smart designs in order to reduce weight. Same considerations applied to the making of the different sections of the kelly. In the past, in order to resist the stresses of the torque and stroke of the piling rig, only the thickness of the tube had to be increased. The final result was an extremely heavy product that respected the project constraints but negatively impacted on the overall economy of the drilling rig. In that case, after the drilling phase was over, there was the need for a higher fuel con sumption to lift up the kelly, the drill ing tool, and the material collected.
As a consequence, the machine parts had to undergo greater wear ing, as well as the lifting rope and in general all the equipment that was under a greater stress than that occurring if a lighter kelly bar was in place. SIP & T’s designers leveraged
the available variety of prototyping materials and advanced manufacturing technologies currently avail able that provide innovative op portunities to perform parallel path iterative testing. Once the alternative but lighter materials capable of matching the same mechanical characteristics of their predeces sors were identified, we moved to the realization of the prototype to test the result on site. Using these un usual materials with high values of tensile strength and yield strength, combined with a very high resil ience at low temperatures, the new Kelly bar promptly showed a superior yield than that usually obtained by the classic materials that are the prerogative of all manufacturers. In detail, the speed of construction of the pole has increased significant ly thanks to the fact that the rope of the main winch of the rig has a lower pull, the stresses on the rotary head have decreased and the movement of the turret to unload the material has been much quick er. All these factors together allow to reduce the construction time of the piling and therefore to speed up both the return of the investment and, in the same way, their profits. Those who are concerned that the new lighter Kelly bars built by SIP & T could be damaged on site, do not have to worry, as SIP&T is very attentive to the supply conditions that not only provide warranty terms but also include a fast and effective as sistance that can reach all areas of the world within 24 hours
Final remarks
Despite the flexibility in terms of material options, it is a good idea to understand which one is suit able for the particular kelly bar manufacturing process. SIP&T’s core processes are automated in such a way that the 3D file of a tool component can literally be up loaded in a day and delivered on the following one, virtually capa ble of using any of the alternative
materials previously mentioned. The CNC machines of SIP&T mill the prototypes from solid metal blocks, while lathes equipped with motor ized tools shape pieces the size of which is in the order of meters. Both processes operate with tolerances of +/- 0.1mm or better, depending on the geometry of the part. Let’s imagine designing a kelly bar that has to reach a depth of 80/100 me ters. With the classic method, the kelly would weigh over twenty tons, but with the use of innovative ma terials and the redesigning of the kelly, it is possible to save several tons of weight by making the final product equally robust but lighter. To meet the requirements of light ness, one of the biggest challenges is to analyze all the different possi bilities because improving the de sign of a kelly cannot be achieved by using whatever material to re place the traditionally used iron. A variety of other details need to be taken into consideration that will allow the lightweight piece to be made or not. There are many com pelling reasons for making lighter kelly bars. Their design to make them lighter, more resistant, and more effective from the economic point of view, is a benefit for all and offers SIP & T, that produces them, an undisputed competitive advan tage. The search for greater energy efficiency of drilling rigs will contin ue to be a demanding and con stant challenge, a goal that must consider three extremely important aspects: limited resources in terms of fossil fuels, constantly increasing greenhouse gases and increas ing regulations by governments. But SIP & T has good news for their customers. Taking into account the experience already gained in the development of prototypes and in the production of lightweight kelly, the resources made available by the manufacturer are powerful, in their versatility, in relation to the final purpose of reducing the weight of the kelly equipment.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-MinerariaIl controllo di qualità da applicare al Pensiero
Viviamo in un mondo di servizi e attività intellettuali dal valore discutibile, per non dire nullo. L’enorme mole di testi scritti e di programmi dai contenuti risibili rivelati dai mass media, a quale verifica sono sottoposti?
Così la decadenza della logica matematica e del pensiero scientifico trascina con sé ogni valore culturale
Viviamo in un’epoca quaterna ria, senza dubbio. Non in senso geologico, naturalmente - dal momento che l’ultimo periodo del Cenozoico è passato da un bel pez zo - ma per estensione generalizzata del quarto settore industriale, dove le attività di pianificazione e controllo dovrebbero presiedere, in modo strategico, alle deci sioni e, in ultima analisi, al funzionamen to del sistema socioeconomico. Tra queste attività di alto profilo, si palesano “servizi rari ad alto contenuto di conoscenza” che coinvolgono università, centri di ricerca, sistemi di telecomunicazione, mass me dia, servizi amministrativi e commercia li, marketing direzionale e altre alchimie in grado di produrre lampi di umbratile suggestionabilità. Se pensiamo ai controlli (in parte auto matici) della qualità dei prodotti agricoli e industriali, ci troviamo a considerare dinamiche di verifica che attengono a un progetto, ai materiali, all’affidabilità e alla durabilità, alla documentazione attestan
te, all’accessibilità dell’origine (la cosid detta tracciabilità). Nel caso dei servizi quaternari, in merito soprattutto a infor mazione, ricerca, sviluppo, sperimenta zioni, teorie e app, quali controlli sono realmente attuabili? La qualità e la cor rettezza relative sono valutate e aggior nate attraverso sondaggi, giudizi e cri tiche peer-to-peer. Nei casi di procedure e software complessi, devono essere ese guite sperimentazioni e controlli specia lizzati, ma il settore dei servizi compren de, comunque, diverse attività dal valore aggiunto difficile da misurare e in alcuni casi di qualità largamente dibattibile o nulla. Ad esempio, l’enorme mole attuale di testi scritti (libri e articoli informativi, culturali, scientifici), di programmi radio e televisivi, di rapporti, relazioni, corri spondenze, messaggi) è caratterizzata da contenuti e da un valore intrinseco mol to dibattibili, a essere generosi. Eppure, molti ambienti accademici ed editoriali danno ampio credito alle teorie dissenna te e pretenziose contenute nei testi e nei
programmi più svariati; teorie supportate perlopiù da irrilevanti strumenti matema tici, fisici o logici. Su questa base fragile e dannosa, alcuni pretesi guru del pensiero contemporaneo si costruiscono fama gra tuita e disseminano per l’aere testi banali ma pieni di citazioni tratte da opere psi canalitiche e pseudoscientifiche. Queste volatili eccellenze affollano, ad esempio, il pantheon francese che annovera Jac ques Lacan, Gilles Deleuze, Jacques Der rida, Felix Guattari, Luce Irigary, Bruno Latour, Jean-Francois Lyotard, Michel Serres, Paul Virilio. Questi e altri geni sono stati analizzati e smascherati, nella loro effettiva nullità, nel libro “Impo sture intellettuali” dei fisici Alan Sokal e Jean Bricmont (Garzanti. 1999). Alan Sokal aveva già sostenuto in un lungo articolo che credere nella reale esistenza del mondo esterno è un mito gratuito, reazionario, occidentale e imperialista. Ma la sua era solo una provocazione pa radossale e furbesca. Il lavoro fu pubbli cato nel 1996 da Social Text, una rivista
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Minerariadella Duke University, che subito dopo lui fustigò pubblicamente su un altro periodico per la leggerezza dimostrata: anche uno studente del primo anno di fi sica avrebbe capito lo scherzo. Il suo vero scopo era prendere in giro e smascherare pretenziosi autori di testi deliranti. Inte ressanti analisi critiche di pensatori insi gnificanti e famosi sono state pubblicate nell’ultimo secolo da molti autori fra cui Giovanni Vailati, Giorgio Santillana, Gio vanni Papini (Il crepuscolo dei filosofi), Cesare Marchetti.
Nel 1927 il diplomatico e satirista Paolo Vita-Finzi pubblicò quattro pagine su “Io e Non Io”. Erano una satira delle teorie del professor Giovanni Gentile. Alcuni allievi e seguaci del filosofo si risentiro no. Era un testo volgare e offensivo che non somigliava affatto alla prosa del Maestro. Invece, quelle 150 parole (effet tivamente prive di senso) erano copiate senza cambiare una virgola dal libro di Gentile “Sistema di Logica come teo ria del conoscere” (1917). Questi eventi avrebbero dovuto screditare e bollare non solo Gentile ma – dopo doverose cri tiche e analisi – anche il resto del neoide alismo italiano. Non fu così.
Un decennio prima l’economista e inge gnere Vilfredo Pareto, nel suo “Trattato di sociologia generale” (Barbèra 1916) aveva
mirato a dare fondamenti logico-speri mentali alla sociologia; polemizzò con filosofi e metafisici e applicò la logica classica a numerosi passi delle opere di Hegel, dimostrandone l’insussistenza. Nel paragrafo 511 del libro citato, Pareto cita un passo della Filosofia della Natu ra di Hegel: “La luce in quanto costitui sce l’identità fisica universale, si pone anzitutto come termine differenziato e, in conseguenza, come formante qui un principio distinto ed esteriore nella ma teria quantificata in base a un’altra deter minazione della nozione che costituisce la negazione della luce, ovvero l’ombra”. E commenta: “Se tali vaniloqui fossero solo la conseguenza dello stato psichico di un autore, non ci sarebbe da darsene mag gior pensiero di quello che si può avere delle divagazioni di una persona non sana di mente: ma essi sono stati ammi rati da molte persone e i loro equivalen ti nelle scienze sociali seguitano a essere tenuti in gran pregio e perciò sono degni di considerazione come un fenomeno so ciale importante”.
Dopo oltre un secolo, l’esortazione di Pareto è importante. Consideriamo, dun que, il terziario avanzato (e il quaterna rio), analizzando la qualità degli oggetti che comprende. Continuiamo il lavoro di Pareto. Individuiamo messaggi scritti
e orali privi di senso. Il loro insieme ha valore nullo o negativo. È una resistenza passiva, uno spreco di risorse. Se ne tro vano esempi anche nel settore scientifico. Il filosofo austriaco Ludwig Wittgestein (1888-1951) pubblicò nel 1918 il “Tracta tus logico-philosophicus”, libro che gli diede fama (indebita) di grande pensato re, dopo che Bertrand Russell (suo tutor a Cambridge) lo descrisse come genio indi scusso - e stilò la prefazione all’edizione 1922 del libro in cui scrisse (anche poco felicemente): “In pratica il linguaggio è sempre vago così che quel che asseriamo non è mai del tutto preciso.” Citando al tre proposizioni apodittiche, è evidente la mancanza di senso e le frasi conclusive del Tractatus suonano come atti di con trizione. “Quel che si riesce a dire, si può dire chiaramente ed è bene tacere su ciò di cui non si può parlare.”. “Il valore di questo libro è che mostra quanto poco si è compiuto quando sono stati risolti questi problemi”. Attenti, dunque, agli autori di chiara fama. Chi parla di logica e di matemati ca dovrebbe sapere cosa siano e come si usino assiomi, congetture, teoremi. A chi ardisse di impiegare un pensiero alterna tivo, converrebbe dimostrare con chiarez za, almeno - sempre che ne sia capace - di averne scoperti di nuovi.