Robot
di Francesco Bruno
Viene dagli Stati Uniti l’ultimo studio che prova a rispondere alla domanda che accompagna lo sviluppo e la crescita dell’industria 4.0: i robot stanno “rubando” il lavoro all’uomo?
I ROBOT? CREANO CRESCITA E OCCUPAZIONE, MA SOLO NELLE AZIENDE CHE LI ACQUISTANO Analizzando il mercato francese, tre economisti – Daron Acemoglu (MIT), Claire LeLarge (Université Paris-Sud) e Pascual Restrepo (Boston University) – hanno osservato come nelle aziende che acquistano robot aumenti il valore aggiunto, la produttività e l’occupazione, portando grandi benefici in termini di competitività. Un processo virtuoso che però avviene a discapito del livello di occupazione nel mercato di riferimento, in quanto tale parametro diminuisce nelle aziende concorrenti a un livello superiore rispetto alla forza lavoro introdotta nelle aziende dotate di robot. Si instaurerebbe insomma un gioco a due fattori il cui saldo netto sarebbe – questa la conclusione dello studio – un complessivo calo occupazionale nel mercato di riferimento. Se da un lato la maggiore produttività introdotta in azienda dall’utilizzo di robot tende a far crescere la domanda di lavoro, lo spostamento di produttività dal lavoratore al robot garantirebbe effetti positivi sul singolo ma anche una diminuzione dell’occupazione e dei salari a livello complessivo.
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La ricerca
A fornire questa nuova analisi, dicevamo, sono l’economista francese Claire LeLarge e Daron Acemoglu e Pascual Restrepo, due professori che già nel 2017 avevano già affrontato l’impatto dei robot sull’industria (allora con riferimento al mercato statunitense), 50
INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 1-2/2020