Guida Tigrotto - volume 2

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GUIDA DIDATTICA per la Scuola dell , Infanzia

PROGETTI ANNUALI

DRAMMATIZZAZIONI E FESTE EMOZIONI E CUORE CREATIVITÀ E ARTE

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GUIDA DIDATTICA per la Scuola dell , Infanzia

PROGETTI ANNUALI

«Il nostro obiettivo: elaborare una pedagogia che insegni ad apprendere, ad apprendere per tutta la vita dalla vita stessa»

Rudolf Steiner
2 Le STEAM negli angoli sperimentali ............................ 106 L’organizzazione dell’angolo 107 L’angolo rosso 108 L’angolo giallo 110 L’angolo blu 112 L’angolo arancione 114 L’angolo verde 118 L’angolo viola 122 ARTE 126 Alla scoperta dei colori CANZONE 127 Piet Mondrian 128 Attività 128 Vasilij Kandinskij 132 Attività ........................................................................................ 132 Paul Klee ..................................................................................... 136 Attività ........................................................................................ 136 CREATIVITÀ 144 Io creo CANZONE 145 Gli uomini di carta FILASTROCCA...................................... 146 Attività ........................................................................................ 147 Gli uomini di zucchero FILASTROCCA ............................. 150 Attività 151 Gli uomini di ghiaccio FILASTROCCA 154 Attività 155 Gli uomini di sapone FILASTROCCA 160 Attività 161 Ad occhi aperti FILASTROCCA 166 CREATIVITÀ ARTE 101 Le competenze non cognitive 102 COLORI 104 Mondo colore CANZONE 105 EMOZIONI CUORE ........................................... 167 Educazione prosociale e resilienza ................................ 168 Sorridi CANZONE ...................................................................... 170 CIAO RACCONTO 174 Attività 174 ABBRACCIO RACCONTO 176 Attività 176 COCCOLA RACCONTO 178 Attività 178 SORRISO RACCONTO 180 Attività ....................................................................................... 180 CURA RACCONTO ..................................................................... 182 Attività ........................................................................................ 182 CAREZZA RACCONTO ............................................................ 184 Attività 184 SOGNO RACCONTO 186 Attività 186 BACETTO RACCONTO 188 Attività 188 DRAMMATIZZAZIONI
3 La didattica teatrale nella Scuola dell’Infanzia 4 FESTE ............................................................................................. 6 HALLOWEEN TEATRO 8 La streghetta e la mummia RACCONTO 9 Attività 10 NATALE TEATRO ....................................................................... 18 Il Grinch RACCONTO ................................................................. 19 Attività 21 Babbo Natale e il pinguino triste RACCONTO 26 Attività 27 CARNEVALE TEATRO .............................................................. 36 La straordinaria storia dei Bubble RACCONTO ............. 37 Attività ......................................................................................... 38 Ridiamo insieme RACCONTO 54 Attività 55 PASQUA TEATRO 58 La mamma Gallina e i due pulcini RACCONTO .............. 59 Attività ......................................................................................... 60 STAGIONI 70 AUTUNNO 76 L’albero Lello e l’autunno RACCONTO 76 Attività 77 Autunno nel boschetto CANZONE 81 INVERNO ....................................................................................... 82 L’albero Lello e l’inverno RACCONTO ................................ 82 Attività 83 Inverno nel boschetto CANZONE 87 PRIMAVERA 88 L’albero Lello e la primavera RACCONTO ........................ 88 Attività ......................................................................................... 89 Primavera nel boschetto CANZONE .................................. 93 ESTATE 94 L’albero Lello e l’estate RACCONTO 94 Attività 95 Estate nel boschetto CANZONE 99 Le quattro stagioni FILASTROCCA .................................... 100
TEATRO

TEATRO DRAMMATIZZAZIONi

Un percorso con la finalità principale di offrire a bambine e bambini molteplici modi di fare teatro.

Partendo dall’innata capacità del far finta di bambine e bambini, affrontiamo un percorso volto allo sviluppo di importanti capacità creative, emotive, linguistiche, lessicali, rinforzando soprattutto l’autostima.

STAGIONI p. 70 FESTE p. 6

LA DIDATTICA TEATRALE NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

Nella Scuola dell’Infanzia la didattica teatrale può essere chiamata in causa in numerose occasioni nel corso dell’anno scolastico e può servire da supporto per ogni sorta di attività. Infatti, la sua messa in pratica può intrecciarsi con proposte plastico-pittoriche, musicali e ritmiche, logico-matematiche e di apprendimento linguistico e arricchimento lessicale. Inoltre, stimola l’acquisizione di competenze non cognitive, come empatia, rispetto dell’altro e creatività.

Nel corso dell’anno scolastico, la presenza in sezione di burattini o marionette ha tre finalità educativo-didattiche: serve per accogliere bambini e bambine; contribuisce a rassicurare e a divertire; favorisce la nascita di un processo di socializzazione.

Ma perché i bambini mostrano interesse verso le forme di teatro animato?

Il grande valore di questa tipologia di spettacolo è di appartenere a un mondo dove si mescolano la realtà e il sogno. La marionetta è sufficientemente viva per dare l’illusione di un essere con il quale si può parlare, un essere che ci comprende, ma è sufficientemente immaginaria per precludere un’identificazione completa.

Il particolare realismo del bambino, cioè la tendenza a considerare vero e reale tutto ciò con cui entra in contatto, fa sì che egli stabilisca un rapporto emozionale intenso con i piccoli personaggi in scena.

Si parla cioè di animismo: dare vita a cose che in realtà non la possiedono.

Considerando l’età di bambine e bambini e la conseguente difficoltà di coordinamento dell’indice e del medio, sarà importante la scelta della tipologia di strumento da utilizzare. È opportuno, infatti, presentare in un primo momento burattini e marionette a bastone.

DRAMMATIZZAZIONI E TEATRO 4

La principale qualità della marionetta o del burattino, immediatamente avvertita dai bambini, è il suo essere un paradosso che concilia gli opposti. È un personaggio con la sua identità, ma al contempo non lo è, poiché si tratta visibilmente di una rappresentazione.

Pensiamo, ad esempio, al paradosso dello specchio, in cui solamente l’uomo, munito di una determinata forma di intelligenza, riesce a dare una spiegazione al paradosso: “nello specchio sono io ma contemporaneamente non sono io”.

Marionette e burattini prolungano e dilatano la potenza creatrice del rappresentare, sviluppano il potere euristico nascosto nella finzione.

Quest’ultima permette modi di conoscere differenti per arrivare a padroneggiare sempre meglio il proprio ambiente e sapercisi collocare. È una forma di comunicazione basata sui simboli, ma che ha anch’essa un importante valore nella crescita individuale. Essendo sia essere che non essere al tempo stesso, la marionetta o il burattino si inseriscono perfettamente nei processi di crescita di bambine e bambini, qualora gli educatori sappiano aiutare il gruppo a filtrare piccole problematiche: emotività, egocentrismo e gestione degli elementi messi a disposizione.

In una semplice progettazione di didattica teatrale si intrecciano le funzioni di entrambi gli emisferi celebrali, permettendo ai bambini di conoscere se stessi, gli altri e il mondo. Anche gli artisti e gli scienziati continuamente utilizzano le finzioni, ossia utilizzano modelli, metafore, ipotesi per stabilire relazioni tra i fenomeni e la realtà.

Il procedimento è il medesimo che segue il bambino quando dall’irrealtà arriva alla realtà attraverso la finzione.

Nel Documento Ministeriale Indicazioni strategiche per l’utilizzo didattico delle attività teatrali del 2017, si legge: «Condividere obiettivi strategici e metodologici è una delle condizioni per salvaguardare e valorizzare la specificità delle singole esperienze scolastiche e per rafforzare, altresì, la loro progettualità mediante il confronto critico e lo scambio di informazioni. Socializzare il know-how, implementando il sistema delle buone pratiche, contribuisce alla crescita di un’idea curricolare della didattica degli spettacoli artistici, ad esaltare la trasversalità disciplinare e a favorire una progettazione di percorsi che pone al centro del processo di apprendimento l’allievo, ovverosia il suo talento, il suo pensiero, le sue emozioni. In sintesi: la sua individualità».

TEATRO drammatizzazioni
DRAMMATIZZAZIONI E TEATRO 5

FESTE

Un percorso per affrontare le feste attraverso drammatizzazioni, spettacoli teatrali, sketch e brevi recite.

Per ogni festa – Halloween, Natale, Carnevale e Pasqua – vengono proposti differenti possibilità di fare teatro con bambini e bambine, partendo dalla drammatizzazione fino allo spettacolo di burattini o marionette, e alla semplice narrazione teatrale.

A conclusione del percorso, è consigliabile realizzare un video con un riassunto dei vari spettacoli da far rivedere a bambine, bambini e alle loro famiglie.

Lo sapete che…

Esistono varie tipologie di tecniche di animazione:

le marionette a guanto hanno movimenti e posture limitate, a volte impacciate;

le marionette a filo imitano i movimenti umani e a volte possono estremizzarli;

le marionette a stecca e i burattini a bastone si muovono in stretta connessione con chi dà loro vita.

L’interesse di bambini e bambine per il teatro di animazione deriva dalla teoria dell’animismo, cioè dalla tendenza a dar vita a elementi inanimati.

Inoltre, il teatro di burattini dà l’illusione di essere in parte vero e in parte finto: da un lato è immaginario e quindi preclude un’identificazione completa, dall’altro è reale, perché il burattino è sufficientemente vivo per dare l’illusione di un essere con il quale si può entrare in relazione attraverso il dialogo.

FESTE 6

FASI DEL PERCORSO

FESTA STORIA TIPOLOGIA TEATRALE

HALLOWEEN La streghetta e la mummia Teatro di burattini a bastone

NATALE Il Grinch Drammatizzazione in costume

NATALE Babbo Natale e il pinguino triste Teatro di marionette a filo

CARNEVALE La straordinaria storia dei Bubble Teatro di narrazione con il kamishibai

CARNEVALE Ridiamo insieme! Sketch brevi

PASQUA Mamma gallina e i due pulcini Teatro di marionette a stecca

OBIETTIVI

Comprendere un testo

Memorizzare brevi testi

Sviluppare il lessico

Migliorare la struttura frasale

Cimentarsi con differenti linguaggi

Sviluppare la creatività

Sviluppare la capacità osservativa

Comprendere le tradizioni legate a una festa

Comprendere le sequenze in una breve storia

Comprendere e usare i connettivi temporali

Comprendere e accettare le diversità

Imparare a includere tutti

Campo d’esperienza principale: Immagini, suoni, colori

Campi d’esperienza trasversali:

I discorsi e le parole

Il sé e l’altro

La conoscenza del mondo

FESTE 7
CAMPI
D'ESPERIENZA
TEATRO drammatizzazioni

TEATRO HALLOWEEN

Un percorso per imparare a superare le paure attraverso il teatro di burattini a bastone.

STORIA TIPOLOGIA TEATRALE

La streghetta e la mummia

Materiale particolare

Cartone

Pannolenci giallo

Stecche di legno

Lana fucsia

Carta casa

Cappello da strega

Carta igienica

Occhietti mobili

Teatro di burattini a bastone

Materiale scolastico

Cartoncini di vari colori

Carta eva verde glitterata

Fogli A3 bianchi

Tempere

Tempera acrilica azzurra

Acquerelli

Pennelli

Pennellesse

Colla vinilica

Colla a caldo

Pennarelli

Forbici

Taglierino

Pinzatrice

Scotch

Materiali digitali

Tabella progettazione annuale Modelli

FESTE . HALLOWEEN 8

La streghetta e la mummia

Una streghetta passeggia nella notte scura, in cielo splende una bellissima luna e si possono vedere tante stelle.

La streghetta e così serena che comincia a canticchiare:

– La, la, la, la…

Passeggiando incontra una mummia che la saluta tremante:

– Ciao streghetta…

– Ciao! Ma tu chi sei? E perché stai tremando? Hai freddo? –domanda la streghetta.

La mummia, guardandosi intorno sospetta, si avvicina alla streghetta e le sussurra all’orecchio:

– Io sono la mummia e ho tanta paura… Ho paura del buio, della notte nera!

La streghetta ascolta attenta, poi sorride, prende la mummia sotto braccio e dice:

– Non devi avere paura: la notte è bellissima! Si possono ammirare la luna e le stelle e c’è tanto silenzio e tanta tranquillità. Comunque, se proprio non ti passa, posso aiutarti io con un incantesimo!

La mummia, tanta è la paura che ha in corpo, abbraccia felice la streghetta, che procede con la formula magica:

Paura, paura, vattene via da qui! Paura, paura, vattene via da qui! In un istante la paura della mummia sembra sparita, ora può osservare la luna e il cielo stellato ed è così soddisfatta che domanda alla streghetta:

– Facciamo una bella passeggiata in questa notte meravigliosa al chiarore della luna?

Così si avviano per una tranquilla passeggiata notturna, sotto un cielo di stelle.

TEATRO drammatizzazioni FESTE . HALLOWEEN 9
RACCONTO

PREDISPOSIZIONE DI SCENA E PERSONAGGI

LA CORNICE

1 Utilizziamo una cornice di cartone e dipingiamola con la pennellessa e la tempera acrilica azzurra.

2 Dal cartoncino di scarto ricaviamo una luna e tre stelle come da modello 114 e dipingiamole di giallo, quindi fissiamole alla cornice in alto a destra, in modo tale che penzolino.

LA STREGHETTA

1 Avvalendosi del modello 115, creiamo le varie parti del corpo della streghetta: il viso e le braccia dal cartoncino verde chiaro; l’abito dal cartoncino azzurro; le scarpe dal pannolenci giallo; il naso dalla carta eva verde glitterata. il naso dalla carta eva

2 Ritagliamo il cappello dal cartoncino nero e predisponiamo i capelli utilizzando e incollando alcuni fili di lana fucsia sul retro del cappello.

3 Assembliamo il tutto con la colla a caldo e fissiamo due occhietti mobili e uno stecco di legno in basso sul retro per dare forma a un burattino a bastone.

FESTE . HALLOWEEN 10

LA MUMMIA

1 Predisponiamo il modello 116 della mummia, su cui incolliamo alcune strisce di carta casa bianca e lasciamo asciugare; poi disegniamo le bende e la bocca sorridente con il pennarello nero.

2 Assembliamo il tutto con la colla e fissiamo due occhietti mobili e uno stecco di legno in basso sul retro per dare forma a un burattino a bastone.

Modello file 114

Modello file 115

Modello file 116

TEATRO drammatizzazioni FESTE . HALLOWEEN 11

DALLA STORIA AL CANOVACCIO

Partendo dalla storia letta, creiamo un canovaccio che riassuma la storia e la divida in scene con i personaggi e le azioni da compiere. Bambini e bambine sono liberi di improvvisare e di formulare le battute, modificandole di volta in volta. A ogni modo, per comodità e considerando l’età dei nostri attori, prevediamo anche delle semplici battute che, nel caso in cui mancasse la capacità d’improvvisazione, possono essere suggerite dall’insegnante.

CANOVACCIO

PRIMA SCENA

Entra in scena la streghetta che canticchia.

Streghetta: – La, la, la, la… Che bella la notte con la luna e le stelle!

SECONDA SCENA

Entra in scena la mummia in un angolo.

Mummia: – Ciao streghetta…

Streghetta: – Ciao! Ma tu chi sei? E perché stai tremando? tremando? Hai freddo?

Mummia: – Io sono la mummia e ho tanta paura… Ho paura del buio, della notte nera!

Streghetta: – Non devi avere paura: la notte è bellissima! Si possono ammirare la luna e le stelle e c’è tanto silenzio e tanta tranquillità. Comunque, se proprio non ti passa, posso aiutarti io con un incantesimo!

TERZA SCENA

In scena la streghetta e la mummia.

Streghetta: – Paura, paura, vattene via da qui! Paura, paura, vattene via da qui! Ha funzionato?

Mummia: – Non ho più paura! Facciamo una bella passegpasseg giata al chiarore della luna?

La streghetta e la mummia escono di scena passeggiando.

3 anni: p. 23

4 anni: p. 27

5 anni: p. 25

1 Scegliamo un luogo da organizzare per la messa in scena, oscuriamo in parte la stanza e creiamo un clima di attesa.

2 Invitiamo bambini e bambine a sedersi di fronte alla cornice, che sarà coperta da un telo, e lasciamo che provino a indovinare ciò che sarà.

3 Diamo inizio alla rappresentazione, ponendo attenzione a tre cose: modificare la voce in base al personaggio; modificare parte del canovaccio per coinvolgere i bambini nella rappresentazione; evitare di farsi vedere dai bambini, ma senza celarsi del tutto per far sì che anche i più piccoli, o i meno coraggiosi, percepiscano quella sottile linea tra il vero e il fantastico.

FESTE . HALLOWEEN 13
TEATRO drammatizzazioni
SI VA IN SCENA...

TOCCA A VOI!

1 Diamo la possibilità a chi vuole di dare voce a uno dei due burattini, lasciando liberi bambine e bambini di interpretare il canovaccio.

2 Formiamo coppie che possano interagire e in cui le differenze siano un punto di forza da cui partire: un bambino timido con un bambino molto loquace; un bambino del gruppo dei piccoli con un bambino del gruppo dei grandi; un bambino bilingue con un bambino lessicalmente completo. un bambino bilingue con un bambino lessicalmente

3 Questa attività è da ripetere per diversi giorni e in momenti differenti in modo tale che i bambini possano rivivere più volte l’esperienza e avere un maggior numero di possibilità per mettersi in gioco.

FESTE . HALLOWEEN 14

NEI PANNI DI...

1 Diamo la possibilità a chi vuole di travestirsi e di interpretare il ruolo che preferisce, o interpretare entrambi i ruoli in momenti diversi: i costumi devono essere semplici e rapidi da indossare, con elementi simbolici, perché in tal modo vengono maggiormente accettati; in questo caso, basta un cappello nero per fare una strega e un rotolo di carta igienica per avvolgere la mummia.

2 È possibile costruire lo spettacolo non soltanto con i due protagonisti, ma ampliando il numero di bambine e bambini che partecipano con altri ruoli:

il narratore che racconta la parte narrata;

il costumista che prepara i protagonisti prima di entrare in scena;

il regista che li aiuta a muoversi nella scena.

3 Questa attività è da ripetere in giorni e momenti differenti, in modo tale che i bambini possano rivivere più volte l’esperienza e avere possibilità ulteriori di mettersi in gioco.

FESTE . HALLOWEEN 15
TEATRO drammatizzazioni

PRIMA FASE

1 Predisponiamo due cartoncini A3 bianchi per ognuno e li facciamo dipingere mescolando gli acquerelli nero e blu, per ricreare la notte.

2 Su un foglio A3 bianco dipingiamo con la tempera verde fosforescente il viso della strega e lasciamo asciugare; poi, in un secondo momento, tracciamo il corpo con i pennarelli facendo osservare ai bambini il burattino a bastone della strega come punto di riferimento.

3 Dal cartoncino nero ritagliamo tanti cappelli da strega, anche di forme differenti (vedi modello 115, p. 11) e facciamo scegliere quello che si preferisce; poi, dalla carta eva verde glitterata predisponiamo i nasi, dalla lana fucsia tagliamo alcuni fili e facciamoli utilizzare come capelli, infine dal pannolenci giallo piccoli pezzi per le scarpe.

4 Invitiamo ognuno ad assemblare la propria streghetta con le varie parti del corpo e dei vestiti, poi con il pennarello nero completiamo disegnando occhi e bocca.

5 Ritagliamo e fissiamo su uno dei due cartoncini dipinti in precedenza.

FESTE . HALLOWEEN 16
DOCUMENTIAMO

SECONDA FASE

1 Su un foglio A3 bianco riportiamo il modello 116 (vedi p. 11) della mummia, quindi lasciamola ricoprire con la colla vinilica e strisce di carta casa.

2 Una volta asciutta, ritagliamo e facciamo completare con il pennarello nero per realizzare le bende, tracciando linee da sinistra verso destra.

3 Su un piccolo foglio di carta facciamo disegnare gli occhi, ritagliamo e fissiamo sul viso, infine incolliamo la mummia nell’altro cartoncino dipinto in precedenza.

TERZA FASE

1 Assembliamo il libro fissando i due cartoncini lungo il lato verticale con lo scotch trasparente, in modo tale da avere a sinistra la strega e a destra la mummia.

2 Scriviamo la frase simbolo dello spettacolo “PAURA, PAURA, VATTENE VIA DA QUI!” su una nuvoletta di carta bianca e fissiamola vicino alla strega.

3 Nel retro del cartoncino di sinistra incolliamo una copia della storia, che diventa la copertina del piccolo libro documentativo.

TEATRO drammatizzazioni FESTE . HALLOWEEN 17

TEATRO NATALE

STORIA TIPOLOGIA TEATRALE

Il Grinch Drammatizzazione e recita in costume

Babbo Natale e il pinguino triste Teatro di marionette a filo

Materiale particolare

Carrozzina giocattolo

Decorazioni natalizie

Cappelli da Babbo

Natale

Carta da regalo

Nastri colorati

Scatolone

Scatole di cartone

Tubi di cartone

Abbassalingua

Filo di nylon

Occhietti mobili

Pannolenci colorato

Elastico

Pompon bianchi e rossi

Parrucche verdi

Stoffa verde, rossa, marrone

Pelliccia sintetica bianca

Piccolo abete

Trucco viso verde

Cannucce verdi

Lampada stroboscopica

Scovolini rossi e neri

Cotone idrofilo

Piatti di carta

Fustellatrice

Bastoncino

Materiale scolastico

Cartoncini di vari colori e

dimensioni

Carta crespa rossa e oro

Fogli A4 e A3 bianchi

Carta eva oro glitterata

Tempere

Pennelli

Colla vinilica

Colla a caldo

Colla stick

Tempera acrilica rossa e nera

Pennarelli

Forbici

Taglierino

Spugne

Scotch

Materiali digitali

Tabella progettazione annuale Modelli

FESTE . NATALE 18
Un percorso composto da due possibilità teatrali per affrontare le festività natalizie e viverle crescendo e divertendosi insieme.

Il Grinch RACCONTO

C’era una volta, indovinate un po’, una città chiamata Chi-non-so piena di gente simpatica e cordiale che amava soprattutto la gran festa di Natale.

C’era soltanto il Grinch che non l’amava affatto: anzi, solo a pensarci diventava mezzo matto. Nessuno sa il motivo di quell’odio micidiale, ma se proprio insistete vi do la mia opinione: per me era nel suo cuore la probabile ragione.

– Devo trovare il modo perché almeno quest’anno Natale non arrivi, o mi verrà un malanno! Ne aveva già visti tanti, pensò, troppi Natali, tutte quelle mattine che ogni volta erano uguali; coi Non-so-chi-bambini che correvano sui regali strillando a squarciagola.

Baccano! Urla! Schiamazzi!

Un fracasso infernale, da diventare pazzi!

A forza di pensare ebbe un’idea tremenda! Una splendida idea… Splendidamente orrenda!

– Ora so cosa fare. Mi cucio un vestito rosso e tradizionale: insomma il bel costume del buon

Babbo Natale! Se non trovo la renna, beh, me ne faccio una!

Fischiò al suo cane Max, vecchiotto e un po’ acciaccato, e con lo spago rosso, legato torno torno, gli piazzò sulla testa un magnifico corno!

E giù per la montagna con la slitta traballante scivolò diretto a Chi-non-so, dove ormai le case erano chiuse e spente con tutti gli abitanti che sognavan dolcemente.

TEATRO drammatizzazioni FESTE . NATALE 19

STAGIONI

Un percorso innovativo per imparare a osservare la natura e a darle voce attraverso il teatro d’ombre.

Per ogni stagione la storia dell’albero Lello guida bambine e bambini alla scoperta delle caratteristiche della natura, attraverso una semplice rappresentazione teatrale, utilizzando come supporto un teatrino completamente realizzato con materiali di riciclo. La storia attraversa le quattro stagioni, quindi è preferibile affrontarne una parte per volta in relazione proprio al ciclo stagionale.

A conclusione del percorso, è consigliabile realizzare un video – o visionare quello proposto – con un riassunto dei vari spettacoli da far rivedere a bambine, bambini e alle loro famiglie.

Lo sapete che…

Il teatro d’ombre è un’antica forma di spettacolo popolare, realizzato proiettando su uno schermo semitrasparente delle figure, illuminandole da dietro.

Ha origini molto antiche, probabilmente in Asia: alcuni lo ricollegano ai cinesi, altri all’India del 200 d.C., o altri ancora alle tradizioni thailandesi. Con le invasioni mongole questa forma di spettacolo si espande anche in Medio Oriente, grazie soprattutto al popolo gitano che mette in scena spettacoli ambulanti con il teatro d’ombre in giro per i Paesi arabi. È possibile che questa forma teatrale arrivi poi in Occidente portata da viaggiatori durante gli scambi commerciali tra l’Europa e l’Oriente nel 1600.

STAGIONI 70
Video degli spettacoli

FASI DEL PERCORSO

Realizzazione materiali (teatrino, cornici, maschere stagionali)

Prima parte: Lello in autunno

Seconda parte: Lello in inverno

Terza parte: Lello in primavera

Quarta parte: Lello in estate

OBIETTIVI

Comprendere un testo

Memorizzare brevi testi

Sviluppare il lessico

Migliorare la struttura frasale

Cimentarsi con differenti linguaggi

Sviluppare la creatività

Sviluppare la capacità osservativa

Comprendere le caratteristiche della natura

Comprendere il trascorrere del tempo

CAMPI D'ESPERIENZA

Campo d’esperienza principale: Immagini, suoni, colori

Campi d’esperienza trasversali: I discorsi e le parole

La conoscenza del mondo

Materiale particolare

Cartone di recupero

Scatola di cartone

Fogli di plastica trasparenti formato A4

Carta forno

Torcia a led

Velcro adesivo

Fustellatrice

Pennello da barba

Plastificatrice

Zucchero

Anime dei rotoli di carta igienica

Pompon bianchi, grigi, celesti e rossi

Piatto da portata oro

Materiale scolastico

Cartoncini di vari colori e dimensioni

Carta velina fucsia o bianca

Tempere

Pennelli

Spugne

Colla vinilica

Colla a caldo

Colla stick

Forbici

Taglierino

Scotch

Scotch carta

Brillantini

Materiali digitali

Canzoni: Autunno nel boschetto

Inverno nel boschetto

Primavera nel boschetto

Estate nel boschetto

Tabella progetto annuale

Modelli

STAGIONI 71
TEATRO drammatizzazioni

REALIZZAZIONE DEI MATERIALI

Prima che il percorso prenda avvio, è opportuno prevedere la costruzione dei materiali necessari, facendosi aiutare − ove possibile − da bambini e bambine, per renderli partecipi di qualcosa di misterioso che presto scopriranno.

IL TEATRINO E LE CORNICI

1 Realizziamo il teatrino con una scatola di cartone bassa, sul cui coperchio disegniamo un rettangolo di circa 23x33,5 cm e tagliamo, quindi incolliamo nella parte interna un foglio di carta forno ben teso.

2 Applichiamo pezzi di velcro (parte dura) di 2 cm su ognuno dei quattro lati esterni per fissare le cornici delle stagioni; poi, apriamo la scatola su un piano e pratichiamo un buco nella parte centrale del coperchio per inserire la torcia.

3 Ritagliamo dal cartone quattro cornici, da sovrapporre e fissare al bordo del teatrino per mezzo del velcro (parte morbida), quindi caratterizziamole in base alla stagione: autunno − cornice dipinta con la spugna e la tempera marrone e decorata con foglie ricavate con la fustellatrice da carte nei colori autunnali; inverno − cornice dipinta con la spugna e la tempera grigia, poi sfumata con un pennello da barba intinto nella tempera bianca e spolverato di brillantini; decorata, infine, con fiocchi di neve ricavati con la fustellatrice da carta argento; primavera – cornice dipinta con il pennello e la tempera, azzurra in alto e verde in basso, poi sfumata con una spugna intinta nella tempera bianca per fare le nuvole; decorata, infine, con fiori ricavati con la fustellatrice da carte colorate; estate − cornice dipinta con il pennello e la tempera gialla, poi decorata disegnando il prato nella parte in basso con il pennello e la tempera verde e stampando ciliegie rosse con la spugna e la tempera.

STAGIONI 72

LE MASCHERE STAGIONALI

È molto importante predisporre le maschere che serviranno per mettere in scena la storia e che poi utilizzeremo anche nello spettacolo realizzato dai bambini stessi.

La sovrapposizione di più maschere permette l’effetto del disegno in movimento e consente agli spettatori di avere l’idea del tempo che passa.

Per la creazione delle maschere è consigliabile realizzarle sovrapponendone una alla volta alla prima realizzata, quella con l’albero centrale, così da individuare il punto preciso in cui gli elementi combaciano e incollarli ai fogli di plastica trasparente con lo scotch.

L’albero Lello

Predisponiamo il modello 131 dell’albero su cartoncino nero e ritagliamo, quindi fissiamo l’albero al centro di un foglio di plastica trasparente e plastifichiamo.

Le foglie

Predisponiamo il modello 131 delle foglie su cartoncino nero e ritagliamo, quindi fissiamo le foglie su un foglio di plastica trasparente, verificando la sovrapposizione con la maschera dell’albero in modo tale che risultino visivamente attaccate ai rami, e plastifichiamo.

Le foglie che cadono e il vento

Predisponiamo il modello 131 delle foglie che cadono e del vento su cartoncino nero e ritagliamo, quindi fissiamo le foglie e il vento su un foglio di plastica trasparente, verificando la sovrapposizione con la maschera dell’albero in modo tale che visivamente le foglie sembrino staccarsi dall’albero e il vento si veda lateralmente, e plastifichiamo.

La neve

Predisponiamo il modello 131 dei fiocchi di neve su cartoncino nero e ritagliamo, quindi fissiamo i fiocchi su un foglio di plastica trasparente, verificando la sovrapposizione con la maschera dell’albero in modo tale che visivamente la neve cada intorno all’albero, e plastifichiamo.

STAGIONI 73 TEATRO drammatizzazioni

Il pupazzo di neve

Predisponiamo il modello 131 del pupazzo di neve su cartoncino nero e ritagliamo, quindi fissiamo il pupazzo di neve su un foglio di plastica trasparente, verificando la sovrapposizione con la maschera dell’albero in modo tale che visivamente si trovi di lato al tronco, e plastifichiamo.

I fiori

Predisponiamo il modello 131 dei fiori su cartoncino nero e ritagliamo, quindi fissiamo i fiori su un foglio di plastica trasparente, verificando la sovrapposizione con la maschera dell’albero in modo tale che risultino visivamente attaccati ai rami, e plastifichiamo.

Il sole

Predisponiamo il modello 131 del sole su cartoncino nero e ritagliamo, quindi fissiamo il sole su un foglio di plastica trasparente, verificando la sovrapposizione con la maschera dell’albero in modo tale che visivamente si trovi nell’angolo in alto a destra, e plastifichiamo.

Le ciliegie

Predisponiamo il modello 131 delle ciliegie su cartoncino nero e ritagliamo, quindi fissiamo le ciliegie su un foglio di plastica trasparente, verificando la sovrapposizione con la maschera dell’albero in modo tale che risultino visivamente attaccati ai rami, e plastifichiamo.

2 Su ogni maschera realizzata – sia sul fronte che sul retro – fissiamo due pezzi di velcro posizionati in alto al centro: sul fronte della maschera il velcro morbido e sul retro della maschera il velcro duro; in questo modo sarà possibile fissare una maschera sull’altra velocemente, durante lo svolgimento dello spettacolo.

3 Fissiamo un pezzo di velcro duro all’interno del teatrino, cosicché la prima maschera, quella dell’albero Lello, resti attaccata al teatrino durante l’utilizzo.

STAGIONI 74
75 Modello file 131

FILASTROCCA

Le quattro stagioni

Prima di una ne viene un’altra, poi un’altra ancora, dopodiché si ricomincia: segnano il passare del tempo dal periodo sereno al maltempo, può succedere proprio di tutto dalla pioggia, al sole, al tempo brutto.

Rendono ogni giorno differente e ogni periodo avvincente, se le conosci allora puoi capire quello che succede in divenire: dalle foglie che cambiano colore alle nuvole grigie e la pioggia per ore, dal manto bianco di neve al primo sole lieve lieve, dal profumo dei fiori sbocciati al sole che ci ha scottati, dal rumore delle onde del mare ed è già ora di ricominciare!Marta

STAGIONI 100

ARTE CREATIVITà

Un percorso rivolto allo sviluppo della creatività cercando di far viaggiare bambini e bambine con la fantasia.

Partendo da stimoli ludici e artistici, affrontiamo un percorso che vuole stimolare da più punti di vista lo sviluppo delle competenze non cognitive e permette a bambine e bambini di divertirsi insieme, imparando nella massima libertà espressiva.

CREATIVITÀ p. 144 ARTE p. 126 COLORI p. 104

LE COMPETENZE NON COGNITIVE

Le competenze non cognitive sono tutte quelle capacità che fanno riferimento a caratteristiche individuali legate agli ambiti emotivi, psicosociali e a caratteristiche di personalità. Nella pratica, parliamo di motivazione, creatività, positività, ma anche dell’essere estroversi, della proattività e della stabilità emotiva.

Sono tutte capacità lontane dalle competenze cognitive, che sono legate strettamente al “processamento” delle informazioni, come le abilità di calcolo, verbali e logiche, ma anche tecniche di memorizzazione.

Il premio Nobel per l’economia James Heckman definisce le competenze cognitive come intelligenza cristallizzata e intelligenza fluida. Per quanto concerne lo sviluppo delle competenze non cognitive, Heckman sostiene che ci sono alcuni elementi da cui partire per effettuare un efficace intervento scolastico: le differenze tra le persone sono dipendenti dai tratti della personalità di ognuno e dal contesto sociale; il carattere si forma molto in relazione all’ambiente; lo sviluppo delle competenze cognitive è supportato dallo sviluppo delle competenze non cognitive; i tratti non cognitivi della personalità non sono stabili, ma possono essere modificati con l’insegnamento.

I sistemi educativi di oggi stanno affrontando una drammatica urgenza: affidare all’insegnamento la capacità di insegnare a vivere, come sosteneva Edgar Morin già nel 2015. Anche Howard Gardner sostiene con convinzione che, grazie alle neuroscienze e alla psicologia cognitiva, «... si possono utilizzare due lenti per esaminare la mente umana: la prima mette a fuoco i suoi vari contenuti (concetti, storie, teorie e abilità), la seconda le diverse forme (configurazioni, rappresentazioni, intelligenze) in cui questi contenuti possono manifestarsi».

Il concetto di intelligenza emotiva, portato avanti da Daniel Goleman ed elaborato attraverso studi decennali in campo biologico, sociologico e psicologico, prevede la sottrazione delle emozioni dall’ambito generico del comportamento reattivo-istintivo rispetto a un contesto.

L’emotività non è irrazionalità.

Conoscere le proprie e altrui emozioni è fondamentale per il benessere individuale e sociale.

capitale psicologico

competenze non cognitive

tratti della personalità motivazione ad apprendere

COLORI 102 CREATIVITÀ E ARTE

FASI DEL PERCORSO

PROGETTO

DIDATTICO COMPETENZE NON COGNITIVE

COLORI Pensiero creativo, capacità di collaborazione

ARTE Pensiero creativo, motivazione

CREATIVITA ` Pensiero creativo, empatia, motivazione

OBIETTIVI

Cimentarsi con differenti linguaggi

Sviluppare la creatività

Sviluppare la capacità collaborativa

Sviluppare il pensiero divergente

Comprendere le sequenze di una breve storia

Comprendere un testo

Comprendere e usare i connettivi temporali

Comprendere e accettare le diversità

Imparare a includere tutti

Imparare a collaborare per un obiettivo comune

METODOLOGIE DIDATTICHE

Didattica laboratoriale, STEAM

Didattica laboratoriale

D'ESPERIENZA

Campo d’esperienza principale:

Immagini, suoni, colori

Campi d’esperienza trasversali:

I discorsi e le parole

Il sé e l’altro

La conoscenza del mondo

COLORI 103 ARTE CREATIVITà CREATIVITÀ E ARTE

COLORI

Partendo dalla creazione di angoli a tema, ci immergiamo per alcuni giorni nell’utilizzo libero e creativo del colore, stimolando la manipolazione, l’osservazione e al contempo la condivisione e la cura dei materiali.

ANGOLI SPERIMENTALI DIPINTI

GIALLO Opere di Lucio Fontana, Paul Klee, Cracking Art

ROSSO Opere di Yayoi Kusama, Jeff Koons

BLU Opere di Joan Miró, Jeff Koons, Yves Klein

ARANCIONE Opere di William Turner, Mark Rothko, Cracking Art

VERDE Opere di Claude Monet, Hans Arp, Cracking Art

VIOLA Opere di Jeff Koons, Claude Monet, Cracking Art

Materiale particolare

Stoffe di vari colori

Paraspigoli azzurri

Contenitori delle sorprese di Pasqua gialli e aran-

cione

Bottiglie di plastica

Olio di semi

Feltrini rossi

Fogli di plastica blu

Stampini di plastica

Tondi di gommapiuma verde

Lettere magnetiche

Macchina sigillatrice

Imbuto

Buste trasparenti

Palline gel trasparenti

Schiuma da barba

Contenitore

Bastoncini

Materiale scolastico

Cartoncini di vari colori e dimensioni

Fogli di carta bianca

Colla vinilica

Colla a caldo

Tempere

Pennarelli

Pastelli a cera

Scotch

Materiali digitali

Canzone: Mondo colore

Video dei colori

Tabella progetto annuale

COLORI 104

CANZONE

Mondo colore

Rit: Sai cosa ho scoperto? Sai cos’è successo?

Per un mondo più bello… ci vuole il pennello!

Per un mondo migliore… ci vuole il colore!

Cappuccetto era rosso e correva nel fitto bosco.

La luna lassù era gialla ancor di più.

Era blu l’onda del mare e il cucchiaio per mangiare!

Rit.

Biancaneve viso bianco, il cacciatore nero e stanco.

Verde verde il coccodrillo, grigia la punta dello spillo.

Rosa il naso del maialino e marrone il mio gattino.

Rit.

Titti giallo canarino, arancione il mandarino.

Viola l’uva già raccolta e lilla la maglia che mi son tolta.

Bianco e nero il mio vestito, colorato Cocorito.

Rit.

Tutto verde Peter Pan, che svolazza qua e là.

Bianco e rosa è il fiocchetto, ma è azzurro se maschietto.

Fiocco bianco per la sposa con la gonna vaporosa!

Rit.

5 anni: pp. 10-13

ARTE CREATIVITà COLORI 105 34

LE STEAM NEGLI ANGOLI SPERIMENTALI

Per angoli sperimentali si intende un luogo prescelto della sezione dove bambine e bambini possano sperimentare liberamente attraverso la manipolazione, il gioco e l’osservazione di materiali specifici.

In un contesto come questo il docente, che funge da regista, documenta i percorsi sperimentali delle bambine e dei bambini stessi senza intromettersi nel processo esperienziale. In questo modo, è possibile progettare un’educazione STEAM, cioè un insegnamento integrato e coordinato rivolto alla risoluzione di problemi reali attraverso l’utilizzo di materiali semplici e adeguati.

Quello STEAM, infatti, è un modello educativo che vuole promuovere e migliorare l’apprendimento delle discipline di cui ne è l’acronimo: scienze, tecnologia, ingegneria, arte e matematica.

Fin dalla Scuola dell’Infanzia, bambini e bambine hanno un insaziabile interesse per gli argomenti

STEAM, pongono domande a cui è lecito fornire risposte attraverso la strutturazione di percorsi sperimentali in cui possano, operando direttamente, trovare risposte alle loro domande.

Alla Scuola dell’Infanzia, le attività STEAM devono essere avviate il prima possibile, perché consentono lo sviluppo della capacità di innovare, di essere tecnologicamente sciolti e comprendere come e perché le cose funzionano: tutto questo permette di formare giovani in grado di rapportarsi in modo adeguato con il mondo futuro.

Le attività laboratoriali − che prevedono il problem solving, i compiti di realtà − alimentano l’evolversi del pensiero critico, attraverso la collaborazione e la ricerca in un rapporto dinamico di comunicazione.

La strutturazione in sezione di un angolo sperimentale che, in un tempo ben definito, cambia completamente veste, porta bambine e bambini a doversi reinventare, in maniera collaborativa, a capire quali sono le finalità dei materiali proposti e soprattutto a dover comprendere come gestire i materiali messi a disposizione.

Tutto ciò permette di lasciare ampio spazio a una auto-educazione in cui il bambino è al centro del processo di apprendimento, dove i docenti diventano organizzatori dell’ambiente che, come sostiene Malaguzzi, funge da terzo educatore.

COLORI 106

L'ORGANIZZAZIONE DELL'ANGOLO

Per presentare a bambini e bambine i colori, scegliamo di volta in volta il colore con cui lavorare e organizziamo l’angolo in questo modo: predisponiamo alcuni materiali del colore scelto – stoffe, tappi, contenitori, dischi ricavati da noodle per piscina, piattini di plastica, lettere magnetiche… − e prepariamo due contenitori, uno con pennarelli e uno con pastelli a cera, con accanto una risma di fogli a disposizione; prepariamo a parte la pasta sale neutra (vedi la ricetta a fondo pagina), coloriamola con il colore alimentare o con la tempera del colore scelto e conserviamo in un apposito contenitore, con a fianco stampini, anch’essi del colore scelto. In alternativa, è possibile preparare la pasta sale neutra, da colorare in un secondo momento insieme a bambini e bambine attraverso un esperimento; sulla parete adiacente all’angolo, creiamo un pannello predisponendo un foglio di carta abbastanza grande dove scriviamo il nome dell’angolo (ad esempio, “Angolo giallo”, “Angolo rosso”, ecc.) e affiggiamo tre bolli per indicare il numero di bambini e bambine che possono accedere in contemporanea all’angolo; utilizziamo copie a colori dei dipinti a cui facciamo riferimento e fissiamoli in alto sul pannello, dove successivamente andremo ad attaccare i disegni di bambini e bambine, così da formare un pannello monocolore.

RICETTA PASTA SALE

INGREDIENTI:

• 135 g di farina 00

• 50 g di amido di mais

• 100 g di sale fino

• 1 cucchiaio di olio di semi

• 1 cucchiaio di cremor tartaro

• 250 g di acqua

PROCEDIMENTO:

Mescolare gli ingredienti in polvere, poi aggiungere piano piano l’acqua. Mettere la pentola sul fuoco e cuocere, mescolando, fino all’indurimento.

ARTE CREATIVITà COLORI 107

ROSSO

Organizziamo in sezione l’angolo in base ai criteri presentati in precedenza e lasciamo che bambine e bambini scoprano, manipolino e creino con il colore rosso.

PRESENTAZIONE DELLE OPERE D’ARTE

1 Invitiamo bambine e bambini a disporsi in cerchio e presentiamo il colore rosso sulla Digital Board, poi facciamo visionare le opere d’arte e sottolineiamo l’uso del colore che hanno fatto gli artisti.

COLORI 108
3 anni: pp. 10-11 video del colore rosso > Yayoi Kusama, Life (Ripetitive vision) > Jeff Koons, Balloons > Yayoi Kusama, Dots Obsession

APERTURA DELL’ANGOLO

1 Lasciamo che bambine e bambini – nel numero indicato in precedenza – abbiano accesso all’angolo, nel rispetto delle regole di sezione e monitorando il corretto uso dei materiali; infine fotografiamo e documentiamo l’esperienza di didattica laboratoriale.

ARTE CREATIVITà COLORI 109
> Disegni realizzati con il colore rosso per il pannello monocolore > Manipolazione del materiale rosso > Manipolazione libera con la pasta sale rossa

CREATIVITÀ

Partendo dalle storie de I viaggi di Giovannino Perdigiorno di Gianni Rodari, costruiamo un percorso rivolto allo sviluppo della fantasia e delle competenze non cognitive. Le storie sono state riadattate per collegarle a un mezzo di trasporto che potesse servire come mezzo motivante per partire con la fantasia.

STORIA

Gli uomini di carta barca

MEZZO DI TRASPORTO

Gli uomini di zucchero elicottero

Gli uomini di ghiaccio moto

Gli uomini di sapone mongolfiera

Materiale particolare Materiale scolastico Materiali digitali

Manifesti di carta

Scatoloni (uno più largo e uno più stretto)

Tubi di cartone

Fascette da elettricista

Quotidiani

Carta da pacchi bianca

Cartone di recupero

Fermacampioni

Stoffe colorate

Zucchero

Moto giocattolo

Contenitori per il

ghiaccio

Abbassalingua

Caraffe

Base Lego Duplo

Cerchio di metallo o di plastica

Palloncini lunghi

Buste di plastica

Grattugia con vari

formati

Saponi di vari

colori e formati

Spago

Lacca per capelli

Cannucce

Bastoncini per le

bolle di sapone

Cartoncini di vari colori e dimensioni

Fogli di recupero di varie forme e colori

Fogli A3 bianchi

Tempere

Pennelli

Pastello a cera

bianco

Pastello a legno

bianco

Colla vinilica

Colla stick

Colla a caldo

Pennarelli

Pennarelli

metallizzati

Forbici

Taglierino

Matite

Gessetti colorati

Scotch

Spugne

Carta eva

glitterata

Canzone: Io creo

Tabella progetto annuale

CREATIVITÀ 144

CANZONE

Io creo

36

Con i piedi, con le mani...

con i piedi, con le mani io dipingo fino a domani!

Con i piedi, con le mani...

con i piedi, con le mani io dipingo fino a domani!

Rit: Coi colori, col pennello, oggi io creo un mondo più bello!

Col cervello, col pensiero...

col cervello, col pensiero io disegno anche un veliero!

Col cervello, col pensiero...

col cervello, col pensiero io disegno anche un veliero!

Rit.

Con pazzia e fantasia...

con pazzia e fantasia

faccio tutta la fattoria!

Con pazzia e fantasia...

con pazzia e fantasia

faccio tutta la fattoria!

Rit. (x2)

Marta Bartolucci

CREATIVITÀ 145 ARTE CREATIVITà

FILASTROCCA

Gli uomini di carta

Giovannino Perdigiorno, viaggiando con la barca, capitò nel paese degli uomini di carta. C’erano gli uomini a righe e gli uomini a quadretti, perché li avevano fatti con la carta dei quadernetti. Il più forte del paese era un uomo di cartone e portava una medaglia con su scritto: “Campione”. Poi c’era una ragazza di carta velina, leggera come una piuma: faceva la ballerina. Le case erano piccole, di carta colorata e avevano per tetto una cartolina illustrata.

Sospirò Giovannino: “La carta costa poco… dare una casa a tutti, da queste parti, è un gioco…”.

Adattamento da Gianni Rodari

CREATIVITÀ 146

IL VIAGGIO IN BARCA

COSTRUZIONE DEL MEZZO MOTIVANTE

1 Per il nostro primo viaggio immaginario, costruiamo senza essere visti una barca di carta, unendo con lo scotch due manifesti di recupero dalla parte del lato lungo, in modo da ottenere un unico rettangolo, quindi seguiamo le piegature per realizzare una barca di carta.

RACCONTO DELLA STORIA

1 Invitiamo bambine e bambini a disporsi in cerchio e raccontiamo la storia de Gli uomini di carta; mentre la lettura procede, facciamo apparire a sorpresa la barca di carta, poi a fine lettura facciamo salire in barca due bambini alla volta.

CREATIVITÀ 147
ARTE CREATIVITà

Ad occhi aperti FILASTROCCA

C’è un gran mistero che tra poco io ti svelo: ad occhi aperti non vedi solo quello che c’è… ma anche quello che non c’è.

Basta pensarlo intensamente e non dimenticare niente, ogni cosa che puoi immaginare, sei in grado di farla arrivare proprio lì, davanti a te, adesso c’è quello che in realtà non c’è!

Si chiama sogno ad occhi aperti: puoi immaginare unicorni e deserti, una balena nel mare o un pirata da aiutare.

L’importante è che lo sai… ad occhi aperti puoi sognare anche se non dormirai.

CREATIVITÀ 166

CUORE emozioni

Un percorso con la finalità primaria di fissare buone pratiche relazionali e inclusive e di centrare l’attenl’atten zione sull’emotività del singolo inserito in un gruppo.

Partendo da situazioni e proposte-gioco, affrontiamo un percorso per diventare amici, stimolando lo sviluppo delle competenze relazionali e la capacità individuale di sapersi rapportare con il proprio mondo interiore e, di conseguenza, con quello degli altri.

LE PAROLE DEL CUORE p. 167

EDUCAZIONE PROSOCIALE E RESILIENZA

L’educazione prosociale ha il compito di abituare bambini e bambine a favorire gli altri o a adoperarsi per il raggiungimento di obiettivi comuni, senza cercare di ottenere delle gratificazioni o dei vantaggi. È alla base dell’alfabetizzazione morale delle nuove generazioni e si basa sulla costruzione di una relazione base istintiva rivolta all’altro, altruista e non egocentrica. Non si parla solo di educare bambini e bambine alla cooperazione, ma anche al rispetto dell’altro e delle sue scelte, nell’ottica di imparare a vivere nel sociale in maniera proficua e serena.

Una delle componenti che sembra essere maggiormente collegata alla capacità di agire in modo prosociale è l’empatia. Alcune ricerche hanno cercato di stabilire quali fattori − interni ed esterni − influiscano sulla risposta empatica dei bambini in età prescolare. Da un punto di vista interno, l’effortful control − capacità di regolare il modo di agire sostituendo un comportamento dominante in caso di necessità − sembra essere un altro elemento determinante.

Secondo il modello teorico di Doris Bischof-Köhler, psicologa dello sviluppo, nel corso dell’età prescolare, bambini e bambine migliorano il funzionamento cognitivo e riescono a padroneggiare più informazioni. Se a 3 anni la semplice visione di un’emozione può suscitare empatia, in poco tempo questa informazione da sola non è più sufficiente. A partire dai 5 anni, per rispondere in modo prosociale bambini e bambine hanno bisogno che l’espressione emotiva dell’altro sia spiegata da elementi di contesto. Da questa età in avanti occorre spiegare l’origine di un’emozione perché i bambini si comportino empaticamente, altrimenti rispondono con comportamenti autocentrati.

La resilienza è la capacità delle persone di riuscire ad affrontare stress o traumi e di riorganizzare in maniera positiva la propria vita superando le difficoltà. In altri termini resilienza vuol dire adattamento alle avversità. Infatti può essere definita come la capacità posseduta dall’essere umano di autoripararsi dopo un guasto, ristrutturando la propria vita anche partendo da prospettive negative.

Essere resilienti implica una capacità di andare avanti, nonostante la crisi, e permette la ricostruzione di un percorso di vita. A ogni modo, questo non vuol dire non sentirsi in difficoltà e non esprimere emozioni negative, quali tristezza, stress e malinconia.

Coloro che possiedono un alto livello di resilienza riescono a fronteggiare efficacemente le contrarietà e presentano alcune caratteristiche:

impegno nelle attività svolte; locus of control interno, cioè la capacità di modificare gli eventi senza esserne in balia; predisposizione ai cambiamenti che non vengono vissuti come problematici.

LE PAROLE DEL CUORE 168

FASI DEL PERCORSO

PROGETTO DIDATTICO EMPATIA E RESILIENZA

EMOZIONI E CUORE

Capacità di relazione e di interscambio

OBIETTIVI

Comprendere le proprie e altrui emozioni

Imparare a riflettere sulle proprie azioni

Imparare i modi corretti per relazionarsi con gli altri

Costruire relazioni positive con i coetanei

Costruire un rapporto empatico

Riconoscere il proprio ruolo in un gruppo

Comprendere un testo ascoltato

Rielaborare un testo in relazione al proprio vissuto personale

Materiale particolare Materiale scolastico

Hula-hoop

Lana colorata

Cartone

Lavavetri

Stoffe

Piume colorate

Cannucce

Campanella

Rossetto

Paillettes grandi

Contenitore

Sale grosso

Cartoncini di vari colori e dimensioni

Carta eva glitterata di vari colori

Carta gialla fosforescente

Fogli A4 bianchi

Tempere

Acquerelli

Pennelli

Pennarelli

Colla a stick

Colla vinilica

Forbici

Scotch giallo

Pinzatrice

METODOLOGIE DIDATTICHE

Educazione emotiva

Educazione alla prosocialità

Educazione all’ascolto

CAMPI D'ESPERIENZA

Campo d’esperienza principale:

Il sé e l’altro

Campi d’esperienza trasversali:

Immagini, suoni, colori

I discorsi e le parole

Il corpo e il movimento

Materiali digitali

Canzone: Sorridi

Tabella progetto annuale

Modelli

LE PAROLE DEL CUORE 169 CUORE emozioni

CANZONE

Sorridi

È arrivato il mio momento e qui a scuola son contento. È il momento di salutare e incominciare a giocare!

Rit: Sorridi! Sorridi!

Tutti a scuola son felici!

Sorridi! Sorridi!

Una valanga di amici!

Sorridi! Sorridi!

È un vero spasso qui, non andartene via così!

Finalmente sono a scuola, nessuna bimba sta da sola!

Ogni bimbo in verità, si diverte in quantità!

Rit.

Qui a scuola c’è allegria, posso giocare con fantasia. Una sorpresa per ogni cosa, sarà una giornata strepitosa!

Rit. (x2)

LE PAROLE DEL CUORE 170 37

LE PAROLE APPESE: COME SI DIVENTA AMICI!

Prima di iniziare il percorso prepariamo con l’aiuto di bambini e bambine una costruzione di hanging art, senza specificare a cosa ci occorrerà veramente.

SCULTURA APPESA

1 Predisponiamo un vecchio hula-hoop e rivestiamolo con carta gialla fosforescente che fissiamo con la colla vinilica, quindi lasciamo asciugare.

2 Dal cartoncino di scarto ricaviamo tondi di 20 cm di diametro tanti quante sono le parole che vogliamo appendere – noi ne abbiamo scelte sette, le stesse dell’allegato Le parole del cuore (Quaderno Operativo Tigrotto e i suoi amici).

3 Mettiamo a disposizione tanti pezzi di carta eva glitterata in differenti colori, sfruttando anche piccole parti di scarto, e diamo l’incarico a un bambino o a una bambina alla volta di rivestire interamente un tondo con la colla vinilica e i piccoli pezzi seguendo due comandi: porre un pezzo vicino all’altro; evitare di mettere vicini colori uguali.

4 Una volta rivestiti entrambi i lati del tondo, foriamo in alto e in basso in maniera simmetrica, infiliamo un filo di lana colorata in uno dei due fori e ancoriamo il tondo all’hula-hoop in modo tale che tutti i tondi siano a distanza regolare gli uni dagli altri; quindi, nel foro in basso fissiamo fili di lana colorata di lunghezze diverse.

5 Fissiamo la nostra scultura sospesa e spieghiamo a bambine e bambini che per terminarla dobbiamo prima decidere insieme come procedere.

LE PAROLE DEL CUORE 171 CUORE emozioni

COME SI DIVENTA AMICI?

1 Invitiamo bambine e bambini a disporsi in circle time e discutiamo con loro partendo da una domanda: “Come si diventa amici?”.

2 In un primo momento lasciamo che ognuno dica la sua, poi chiediamo se ci sono parole che potrebbero aiutarci a diventare amici, facendo degli esempi, e infine verbalizziamo gli interventi di tutti in modo tale che, alla fine, ognuno porti a casa una copia della conversazione.

3 Concludiamo elencando le parole che il gruppo ha scelto, scriviamole su cartoncino bianco, ritagliamole e infine le fissiamo su un cartone precedentemente colorato dai bambini.

4 Fissiamo le parole sulla nostra scultura appesa e al centro dell’hula-hoop scriviamo la parola “AMICI”, che così risulterà leggibile da sotto.

LE PAROLE DEL CUORE 172

IL LAPBOOK DELL'AMICIZIA

Realizziamo per ognuno un lapbook che ripercorra il percorso per diventare amici e che rimanga come documentazione e come legame scuola-famiglia.

STRUTTURA DEL LAPBOOK

1 Facciamo dipingere a ognuno due cartoncini A3 bianchi abbastanza spessi con la pennellessa e l’acquerello giallo, uno dei due cartoncini lo pitturiamo fronte e retro, quindi lo tagliamo perfettamente a metà.

2 Su cartoncino di scarto spesso ricaviamo un cuore per ognuno e lo facciamo dipingere, strisciando il lavavetri dall’alto verso il basso sopra ad alcune gocce di tempera dei colori preferiti; poi, una volta asciutti i cuori, ripassiamo il bordo con il pennarello nero e tagliamo perfettamente a metà.

3 Costruiamo il lapbook fissando con lo scotch giallo i due cartoncini tagliati, disponendoli ai lati di quello pitturato da un lato solo, così da avere due sportelli, sui quali incolliamo le due metà del cuore, che a libro chiuso risulterà intero; infine, scriviamo con il pennarello “LE PAROLE DEL CUORE”.

LE PAROLE DEL CUORE 173
CUORE emozioni

CIAO

Nel Paese dei saluti perduti nessuno si saluta più e ognuno va per la sua strada a testa bassa. Un giorno, dal cielo arriva una mongolfiera colorata con dentro una piccola bambina. Vedendo gli abitanti di quello strano paese, la bambina esclama: − Ehi, sono quassù! Qualcuno, incuriosito, alza la testa e la bambina lo saluta scuotendo la mano: − CIAO! In un baleno, tutti cominciamo di nuovo a salutare e per le vie si sente: − Ciao! Ciao! Ciao! Ciao…

1 Partiamo dalla lettura della breve storia per presentare la parola e discutiamo insieme in merito.

2 Giochiamo con la parola “CIAO”, mimando brevi scene di incontro e utilizzando sia il linguaggio verbale sia quello gestuale.

LE PAROLE DEL CUORE 174

3 Su un foglio, facciamo stampare a ognuno la propria manina con la tempera del colore dell’incarnato; quindi, una volta asciutta, ritagliamo e fissiamo all’interno del nostro lapbook aperto, in alto a sinistra, e scriviamo vicino la parola “CIAO” (oppure guidiamo i più grandi a copiarla).

CUORE emozioni LE PAROLE DEL CUORE 175

ABBRACCIO

Nel Paese dalle lunghe braccia, gli abitanti usano le loro braccia in tanti modi: alcuni le mettono intorno al collo come una sciarpa, altri le usano per potare gli alberi, altri ancora per raccogliere la frutta senza usare la scala.

Una mattina, un bambino vede arrivare i suoi amici e allarga le lunghissime braccia, gli amici fanno lo stesso e l’ABBRACCIO che si crea è speciale.

Da quel giorno, nel Paese dalle lunghe braccia ci si abbraccia molto più spesso... perché fa bene al cuore.

1 Partiamo dalla lettura della breve storia per presentare la parola e discutiamo insieme in merito.

2 Giochiamo con la parola “ABBRACCIO”, formando gruppi di quattro bambini che dovranno abbracciarsi per almeno venti secondi includendo tutti; gli altri che restano seduti avranno il compito di contare.

LE PAROLE DEL CUORE 176

coordinamento MARTA BARTOLUCCI

redazione GIULIA EUSEBI

grafica e impaginazione

ESTER CICERONI , NICOLETTA MORONI , STEFANIA ROSSINI

copertina MAURO AQUILANTI

illustrazioni

FRANCESCA ASSIRELLI , MANOLA CAPRINI

coordinamento digitale PAOLO GIULIANI

redazione digitale GIULIO PIERACCINI

stampa

GRUPPO EDITORIALE RAFFAELLO

© 2023

Raffaello Libri S.p.A.

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drammatizzazioni

TEATRO

Un percorso per offrire a bambine e bambini molteplici modi di fare teatro e di incrementare così la loro innata capacità del far finta.

ARTE CREATIVITà

Un percorso che prende avvio da stimoli ludici e artistici, per incoraggiare da più punti di vista lo sviluppo delle competenze non cognitive e la libertà espressiva.

CUORE emozioni

Un percorso di educazione emotiva per fissare buone pratiche relazionali e inclusive e stimolare lo sviluppo delle competenze relazionali.

La Guida TIGROTTO e i suoi amici è formata da tre volumi indivisibili al prezzo di vendita di € 97,00. In mancanza di uno dei tre volumi non può essere commercializzata. scopri il progetto
MESE DOPO MESE SUDDIVISIONE MENSILE EDUCAZIONE AMBIENTALE UDA SPECIFICHE GUIDA DIDATTICA per la Scuola dell Infanzia PROGETTAZIONE E COMPETENZE GUIDA DIDATTICA per la Scuola dell Infanzia PROGRAMMAZIONE COMPLETA TABELLE D'OSSERVAZIONE UDA PROGETTI ANNUALI PROGETTI ANNUALI GUIDA DIDATTICA per la Scuola dell Infanzia DRAMMATIZZAZIONI E FESTE EMOZIONI CUORE CREATIVITÀ E ARTE

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