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Le decorazioni al valore
Medaglia d'argento al valor militare.
L.:eserciro italiano era ancora sostanzialmenrc un esercire dinastico in cui si usciva all'assalto gridando "Savoia!", non "Italia!". Ma nelle scuole si insegnava la scoria d'Italia anche ne ll e elementari perché la gran parte dei ragazzi non avrebbe conrinuato g li studi, in quella scoria raccontata si aveva cura di sti molare negli studenti l'amore per l'Italia e per la monarchia evocando gli eroi del passaro 1 • Era in sostanza un'educazione all'eroismo e al coraggio in battaglia. Diede buoni frutti perché non ci fu altro periodo scorico in cui gli italiani compirono così numerosi arri di valore. l riconoscimenti indiv iduali cons istettero infatti in 360 medaglie d'oro (compresa quella al Milite Ignoro), 38.355 medaglie d'argenro , 59.399 m edag li e di bronzo e 28.356 Croci di Guerra al valor militare. La condizione per ottenere una medaglia era che l' atto di valore fosse testimoniato da un ufficiale e c iò comporrò, naturalmente, che m oltissimi atri di valore, soprarutto durante la ritirata di Caporctro 2 , ma anche sul Carso, non furono ricomp ensati perché la testimonianza dei sot tufficiali il più del le volte non venne accerrara.
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Nell915 era in vigore il Regio Viglìetto emanaco da Car lo Alberto nell833 per i riconoscimenti individuali c collettivi al valor militare cioè per quei gesti compiud in combattimento.
La casistica della guerra di massa era diversa, ma il Regio V ig li eno non fu roccaro e si può d ire che sia in vigore anco ra oggi perché mai modificato o abrogaro. La Comm issione per la concessione del le ricompense riconobb e nella Grande Guerra al le Bandiere 7 medaglie d'oro; 174 medaglie d 'arge nto; 91 medaglie di bronzo e 2 croci di guerra per comp lessivi 274 r iconosc im en ti . Le "decorazioni alle bandiere" non s'intendono solo le Bandiere Mi litari dei reg im emi o del le brigate, ma s i compre n dono anche i gonfaloni dci comuni e perfino le bandiere di organizzazioni uni versita ri e .
Tra le massime decorazioni al valor militare q u attro sono state conferire a mi li tari stra ni er i: al francese.John O ' Byrne, comandante del so mm e rgibi le "C urie"; al francese Anroine Roland Morillor, coma nd ante del sommergibile "Mo n ge"; a N ico la Il Romanov, zar di tll(te le Russie e al pilota staru ni tense Fenafly Coleman De Witt. Oltre le croci di g u e rra co n cesse al valor m ilitare esistono aluc croci di Guerra al merito d i guer ra e che, pur tratt andosi di un riconoscimento , non sono s pecifiche di att i di valore ma per un buon comportame nto comp lessivo.
Allo scoppio del confl itto, 24 maggio 19 15, il totale dei combattenti alle armi era di 1. 556. 535 a cui debbono essere aggiunti 2 .220 .299 unità in corporare durame rutto l'arco del conflitto, 995 .729 pri ma r iformati poi di ch iarati idone i e 99 .650 rccuperari per ca u se var ie Com pl essivamente presero parte al con A i no 4.872.213 com battenti. Alla produzione indu str iale ve nn ero dest i na ti 166 596 u omini c h e potevano vantare pr eceden ti di mestiere avendo lavoraro presso sra bi limenri la cui produzione e ra di inte resse milita re . Questo faceva ascendere il num ero dei rrarrenur i alle anni a 5.038.809 u nirà.
Di qu es ta mas sa a ll e a rmi 4 199.542 ve nn e ro inqua drati nell'eserciw op erante mentre 839 .267 vennero a far p arte de ll ' organizzaz ione lo gistica .
Soprassoldo
Con un decrero del febbraio 1918 i soprassoldi medaglia ve n nero elevati dalle 3 50 a lire orrocento per le medaglie d 'oro, dalle l 00 alle duecemocinquama per le medaglie d 'a rgento e a ce nro li re per le m edag lie di bronzo.
Ai militari indigeni del Corpo Truppe Coloniali che avessero comp iuro arri di valore potevano essere concesse esclusivamente medaglie d'argentO e di bronzo. Vinorio Emanuele rtl con regio decreto 7 gennaio 1922 isriruiva la Croce di Guerra al valor militare sospesa ad un nastro rettangolare a strisce bianche e azzurre poi sosti tuito da un na stro azzurro come per le altre decorazioni a l valro militare.
" Elenco di vari casi che potranno essere sottomessi a s.m. per le sovrane sue decisioni c irca la concessione delle medaglie l. Essere il primo sul c iglio della breccia. l O. Prendere una batteria al nemico; bene inteso però che dessa sia in isram di difesa, c non ancora scavalcata.
2. Essere il primo su l ram paro quando s i prende una piazza per m ezz o della scalata; od i l primo in azione di mare a salire all'abbordaggio su l legno nemico, di cui si ottenga ciò mediante la resa.
3. Entrare il primo in un ridotto o trinceramento; ed in tal categoria si puonno mettere le case nelle quali il nemico oppone una forre resistenza; ovvero con colpo arditissimo incendia re un vascello nemico.
4. Difendere la Bandiera sino all'ultima estre mità e salvarne almeno il drappo.
5. Difendere un pomc, uno stretto, od un a l rro posto qualunque conrro forze superiori, per cui ne risulci un irnponanre vantaggio all'Armata; od in mare banersi vinoriosamenre c catturare legno nemico di maggior bordo c portata; ovvero ancorché perdenre, porre però la disperata difesa farra, il legno nemico ncll'impossibilicà asso lura di più cenere il mare.
G. Essere il primo a scaglia rsi in un quadraco, se perciò n e risu l ta la rotta del medesimo.
7. Non abbandonare il combattimemo benché ferito, e rirornarvi dopo essere stato bendare.
8. Comandando un posw avanzato dare in caso d'improvviso arracco, col me-ao d'ostinata difesa contro forze superiori, al Corpo principale, il tempo di prendere le armi ed ordinarsi.
9. Avendo il comando di un disraccamenro, in caso di ritirala arrestare o rall enta re con v igorosa e ben in tesa resistenza l'insegu i mento d el nemi co, c sa lvar così il co rp o principa le.
11. Riprendere una nostra batteria caduta nelle mani nemiche.
12. Riprendere un a Bandiera o St endardo caduro nelle mani de l nem ico.
13. Sa lva re un Uffìzialc Superiore o Generale dall'esse re pri g ion e l 7. Passare un fiume a l llU()(O , o altrimenti per rendere le barche attacca re alla ripa occupa ta dal n e mi co, c ri co ndurl e a ll a propria rip a
14. Far prigione un Generale nemico.
15. Salvar la vira ad un Uffiziale Superiore o Generale, esponendo la propria a manifesro pericolo.
16. Radunare, arrestare, e ricondurre al combattimento genre dispersa e fuggiasca.
18. Porrare una lettera da una Fortezza assed iata arrraverso il ca mpo nemico al Comandante della propria unirà.
Retro della medaglia d'argento.
Medaglia d'oro al valor militare .
Medaglia commemorativa dell'unità d ' Italia "rifondata" in quanto già istituita p er le guerre d'indipendenza r ecant e sul retro: "Unità d'Italia 18481918".
M edaglia di bronzo al valor m ilitare .
19. Ricondurre alla propria Armata un corpo di truppa od un distaccamento ragliato fuori i n segui ro alla ri ri rara.
20 Come capo di pattuglia o ricognizione, scoprire l' approssima z ione del nemico, il quale tenrava una sorpresa, e dandone avviso in tempo a chi di ragione , farla restare vuota d'affetto.
21. Comandando un corpo di truppa, per mezzo di una marcia ben intesa, sorprendere , battere e far prigione una truppa nemica.
22. Come capo di un distaccamento in caso d ' una rotta del nemico , dcvanzarlo , e prevenirlo ad uno strerro o alrro siro vantaggioso per riordinarsi, e per tal modo far un gran numero di prigionieri.
Il capitano Alfredo Patroni ferito 5 volte come si evince dalle barette sulla manica, decorato con tre medaglie d'argento e una di bronzo.
23. Cooperare i n modo parricolare e distinro al buon esito d'una intrapresa militare qualunque con gravi stenti, e rischio personale del la vira, come per esempio sorprendere ed annichi lare un convoglio nemico, pel difetto del quale rrovisi obbligare di l evare l' assedio già inoltrato in una Fortezza; oppure introdurvi un soccorso cale, che o produca lo stesso effetto , o ne dilunghi notevolmente la resa.
24. Salvare la cassa dei denari, c gli equipaggi militari, e le arriglierie, in ispecie quando si tenevano già per abbandonati, ed aveasi avuto ordine dal Comandante d'inc hi odarle o gcrrarlc in un nume o precipizio; è cosl d'un legno Regio che fosse per naufragare o da cui già naufragaro , nel l'arw stesso della burrasca si giungesse a salvare la cassa militare, carte, od altri effetti di somma importanza; mediante però che tali azioni non solo vengano convalidare dai restimonii convenienti, ma non siano neppure giudicare prodorre ben pitl da deside r io di preda che da tu1 nobile sentimento d ' onore.
25. Qualunque fatto personale di ogni militare in qualsiasi occasione, anche in piena pace, in cui rrovisi comandaro di servizio, oppure che in caso di tumulti o sommosse si fosse messo a disposizione deii'Amorirà superiore, purchè dcno farro venga ripuraco prudente, distinto e coraggioso , e si ravvisi di natura tale da poter eccitare l'emulazione del valore fra i suoi compagni d ' armi. Torino, iJ 26 di marzo 1833" .
L'Ordine M ilitare di Savoia (O.M . S.)
Fu istituire da Vittorio Emanuele l nel 1815 e Vitrorio Emanue le TT n el 1855 determinò nuove norme per l'assegnazione di quest'Ordine ripartendolo in quattro classi e assegnando a ciscuno un soprassoldo.
L'O M.S. era panicolarmenre destinato a ricompensare i serv igi distinti resi in guerra e, benché fosse desrinaro a mi li tar i di qualsiasi grado, fu co n fer i to quasi sempre a ufficiali superiori
L a croce dell'Ordine Mil itar e di Savoia ( O.M . S.).