![](https://assets.isu.pub/document-structure/230424124115-1ed59e5f1ee1e82569b9607f23cd4537/v1/4e23eae7f50bfbf87c42585994f0316e.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
30 minute read
Itinerari sui luoghi del Carso - l Sentieri di pace
enrieri di Pace sul Carso della Grande Guerra. Ciò che semb ra una contraddizione in termini è invece il riusciro risuhalO di anni di ricerca c sviluppo da parre di un gruppo di lavoro che vede affiancati operacrici e operatori del punto TAT, esperti sui siri della Grande Guerra, "r ievo catori", operarori diversi accomunati dall'ideale di far rivivere quel vissuto collettivo. Non quindi una semplice offerca di "pacchetti" per rurisri o per tour operator di tutta Europa, ma la possibilità di acconrenrare ric hieste diverse , creando programmi ad hoc in base ai desideri di ricerca del singolo. Che si tratti di accompagnare i bisnipoti di un combattente o di seguire un giovane in un uarro del suo percorso scolastico, ecco che Senricri di Pace è presente con i s uoi diversi operarori, ognuno con le s ue specifiche competenze. Sentieri, itinerari di pace gestiti d <ùla Pro Loco di Fog liano Redipug l ia in stre tta collaborazione con enri quali la Region e Friuli Venezia Giulia, la Provincia di Gorizia e Promo Turismo FVG. Il territorio gestiro dai Sentieri di Pace travalica ogni confine mental e, porcando a conoscere siri e luoghi dimenticati, teatri di una guerra il cui ricordo oggi unisce e non divide le genri d 'Europa. Da quando sono arrivi i Senrieri di Pa ce anche i pernonamenti sul terrirorio e la durata delle presente brevi sono decisamenr e aumentati, a dimostrazione che una giusta offerta avrà sempre una positiva ricaduta. Ben strutturato sin dal 2000, Sentieri di Pace si è impcgnaro nella creazione del museo all'apeno d e lla Dolina dci Bersaglieri (degli Zapparo ri - dei 500), creando un polo d 'att razione attorno al qual e una serie di itinerari, se mpre facili e adatti a runi, che raggiungono luoghi la cui ril evanza srorica è ben riconosciuta anche solo per i nomi evocativi quali Sei Busi, Doberdò, San Michele, Bresrovec, Bosco Cappuccio e via dicendo. Uniti da sentieri, ma anche dalla rotabile a fondo naturale che porra da Fogliano Redipuglia a Doberdò - Doberdob, i vari luoghi si raggiungono con poca fatica e canea soddisfazione. Da quella che sembra una offerta "dj ni cc hia" si è sviluppata un ' imporrante richiesta che se ben seguita e indirizzata è in grado di dare agli operatori molre soddisfazioni.
Sentieri di Pace ha inoltre sapuro creare una rere di interesse regionale c transna7.ionale sui siri della Grande Guerra , co llaborando con altre sim ili istituzioni quali il Parco Tematico di Monfalcone (Gorizia), il "Parco Temarico Abschnitt Saisera" di Valbruna (Udine), il Museo di Ragogna con i suoi itinerari (Udine), il Museo all'aperto del Kolowrar a cavallo tra le Valli del atisone e la Slovcnia, la mostra permanente Uno Sguardo dal Lirorale- Pogled s Primorja (Trieste) con gli itinerari delle retrovie carsiche c la Valle Rosandra, il Parco della Pace del Sabotino (Siovenia) e gli itinerari attorno a Pradis (Pordenone). Una realtà insomma che supera i confìni nazionali per collaborare con le rea l tà vicine i mpegnar e su i Sentieri di Pace- Poti Miru - Wege zum Frieden. Dall e esperienze fatte nel tempo sono nati i programmi delle giornate di "Ritorno sul Carso", rievocazioni sroriche con reenactors provenienti da vari srati europei, " Ritorno al Monte Hermada", visite guidare animate dai reenactors, Luci e Ombre sul Carso della Grande Guerra, spettacolo di rettding co n cfferci di lu c i e s uoni fano in notturna alla Dolina dci Bersaglieri, ll Treno Stori co, la nostra Tradotta Internazional e, atrua le fiore all'occhiel lo della nostra offerra storico -ruristi ca. Impegnati da sempre nell'agevolare i Aussi del turi smo sco lastico
Advertisement
Scnricr i di Pace accompagna, ne i mesi adarti, numerosissime sco laresche senza mai creare intralci sul territorio proprio per l'orrirno accordo c h e v igc rra i d iversi operatOri. E proprio per Je scolaresche, ma non solo abbiamo pensare nel tempo alla creazione di u n momento d i "Rancio del Soldaco" nel quale far assagg iare ai ragazzi possibili ricette legate alle esperienze dei so ldati in quella Gra n de Guer ra. Espe r ienze di retrovia, si capisce, che permertono d i creare un momento di sosta "didattica" gustando i l menti dei soldati italia n i, con i macche roni, o quel lo dci mi li tari austro- ungarici, con il tipico onnipresente gu l asch.
Quel la de 'Tes p e r to su i s ir i del la Grande Gucrrà' è u na n u ova figura professionale riconosci u ta con la Legge Regionale 11/20 13. La prima "levà' è stata farra rra persone che, da sempre vic in o a Senrier i di Pace, fossero anche da decenni coinvolte nel lavoro suilo studio della Grande Guerra c su ll e sue fonti gestendo m osrre, p u bblicando lib ri, partec i pando o coordinando i lavor i di recupero dei siri storici : bad ile e ricerca d'archiv io. Gli ''esper t i" so n o nati per accompagnare il turista al di fuori d ei sentier i segnati, verso luoghi sconosciuti, graffiti di guerra, siri c he hanno conosciu to i l sac rificio dei nonn i o dei bisnonni dei moderni pellegrini . Profondi conoscitori della storia e del terriwrio, gli esperti con i loro raccomi sanno fa r rivivere momenti e situazion i sul luogo stesso dove si sono svolti, avvicinando così i l moderno rice rcarore a quella storia che poi così lontana non è, tanto che in Italia ha preso anche il nome di "Archeologia dei Nonni", proprio a significare la vicinanza, fàm igliare e temporale con q u elle pe rsone o rm ai scomparse.
Il Sacra rio di Red ipugl ia è il p iù grande cimitero mili tare italiano. Venne realizzatO rra i l 1936 e il 1938 e la volontà del regime di allora i mpose il siste m a dei sac ra r i, cos tru en d o o ltre a Redi p ug li a l' ossario d i Oslav ia e q u ello di Ko b aridCa p oretto. Partendo dalla Casa della Terza A r mata (M u seo M i l ir arc e Posto di R isto r o) si au raversa i l P i azzale de ll e Pierre d'Italia, nuova realizzazione (20 16) che rap prese n ta idealmente, con un mosa ico compostO da 8.047 elemen t i l apideì t ur ri i Co m uni italiani Traversata la srarale ci si avv i cina al la scalinata passando prima aruave rso la Via Ero ica co nrr addisr i nra da tavo le b ro n zee ri po rt ant i i luoghi d ell e principal i battaglie svolresì s ul Carso; visibil e, primo a destra, i l no m e del Mo n te Sci Bus i. Al la fine un pi cco l o precede l a rom ba di Eman uele Fi l iberto dì Savoia, Duca d'Aosta e co m anda m e l a 3• annata, l e cu i offe ns ive s i sca t e n aro n o sul Carso per ben 1 1 volte Davanti a noi ad esso i venri d ue g rado ni del c i mitero m ili tare: al centro de l pr im o g rad one la sepo ltura d ì Ma rg h e r it a Ka ise r Pa ro d i, c rocerossina morra di feb b re spagnola a Trieste, pochiss i mo dopo la lìn c della gue r ra e g ui sepo lta a m emor ia d el sacr i fico di tu tt e le donne durante quel conAitw. Sul fronte dei gradoni i nomi dei caduri noci, in ordine alfabetico, a partire dalla lerrera A, in basso a sinistra, per finire con la Z sull'ultimo gradone, a destra. Gli ultim i loculi, dopo la 7.. conservano le se po i cure di u ndici membri dell'equipaggio de l sommergib ile jalen, affondato il 16 agosto 1915 e recuperato appena nel l 954. Al centro dell'ultimo gradone la cappella del sacrario, visitata nel 20 14 anche dal Papa Francesco e dominata dalle ere croci del Calva r io. lm Lebe n un d i m To de v e re int - uniti nella v ita e n e ll a morte Il cimitero militare siwaro a Fogliano accanto al cimitero c iv i le raccoglie le salme di 14 5 50 so ld aci a u st ro - un gari c i ca d u t i s ul f ront e d c ii'Tsonzo dura m e la prim a g u erra mondiale Analizzare i n omi, capire le provenienze, trovare cad u ti dai più vari cognomi non esclusi quelli italiani provenienti dal Litorale Austr iaco o dal Tirolo Italiano rappresenta una esperienza unica che ci r idà la vera dimensione di quella prima, grande tragedia europea e della complessità dei rerricori della Duplice Mon a rchia. Cogno mi ungheresi, bosniac i, s lav i, rurncni ci rico rda n o qu al e era la d i me n sion e di gu d g rande eserc i to c h e co mb a t té su l Ca rso, s ul le Al p i, e s u ogni a l tro fronre di q u ella "grande guerra", dalla alla Palestina, dalla Francia ai Balcani, combattendo sul Piave la sua ultima battaglia.
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230424124115-1ed59e5f1ee1e82569b9607f23cd4537/v1/239e9398d86d49da08947222ec0d113f.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
Fogliano. Il muse o virtu al e della Gra nd e Gu e rra . Una trince a sul Sei Bu si.
Il cimite ro austro-ung a rico di P almanova (d a VIAGGIARE STORIA) .
La Dolina dei Bersaglieri quando era ancora la Dolina degli z a ppa tori (da VIAGGIARE STORIA).
Il Colle Sant ' Elia , Q u o t a 48, n ome c h e der iva da una an t ica cappe ll a non p i tt esistente, fu il l uogo scelto per il cimitero Milirare d i Redipuglia "Jnvirri 3• armata". Vennero qu i sepo l ti circa 30.000 caduti dci quali solo 5.860 avevano conservato la loro identità; le wmbe erano ornate da oggerri personali raccolti sui campi di battaglia c da epigrafi dettate dall'ingegno di Giannino Anrona Traversi Cismo n di. La sistemaz ione originale è oggi r icord a t a d a i c ip pi post i l un go la sca l in ata e a t to rn o a l p iazzale de ll a cima, che riportano tanto le epigrafi quanto copie in bronzo di oggerti militari. Elementi che componevano l'ornato delle sepolture origi n ali cd alcune epigrafi sono conservare al museo della Grande Guerra in Gorizia, mentre le ravole di G. Ciotti, che ornavano la cappella voriva !.i possono oggi vedere nelle sa le poste all e spalle dell'u ltimo gradone del sacra ri o di Red ipug lia. TI Co ll e S Elia come cimirero d i guerra era molro caro ai red u ci. ma non al capo del gove rn o d i a ll ora, Musso lini, c h e lo trovò troppo famigliare e piagnone, in pieno conrrasro con la sua visione di Italia eroica e guerriera.
Dolina dei Bersaglieri - Dolina dei 500 -
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230424124115-1ed59e5f1ee1e82569b9607f23cd4537/v1/390c26988e85fbf5f682a1fc3d100470.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
Dolina Zappatori
Mo l ti i nomi nori per quello che è il centro delle attività del turismo della grande guerra sul tcrrirorio di Sentieri di Pace; parliamo della Dolina dei 500, nota all'inizio del conA irro come Dolina Zapparori. Il siro , ch iamaro oggi anche Do lin a d ei Bersagl ier i ha ass un to q u cs r' u ltim o n o m e d a un freg io ri p rodotto all' i nterno dei resti del Posto d i Primo Soccorso, unico luogo accessibile fino a che Senrieri di Pace non ha trasformato l'area in un vero c proprio museo all'apeno, usando le recniche proprie della .trcheologia della
Grande Guerra. l primi ricercarori- eravamo ancora in tempi lonmni dalle ricerche sul web - hanno daro alla dolina il nome di Bersaglieri proprio perché la prima cosa che allora si inconrrava era questo grande fregio, che racchiude in se almeno due nomi, indicando la presenza del l 5o bersaglieri in questo siro nonché i lavori condoni dalla loro compagnia zappa10ri per la costruzione del di Primo Soccorso. Una seconda epigrafe caratterizza il luogo, quella con i nomi di sei medici che qui operarono, tre dei quali ancora ben conservati Il nome di Dolina dei 500 invece è riporr.uo in calce ad una fotografia scattata in giorni di poco antecedenti la battaglia di Caporelto, resdmonianza della persistenza nel rcmpo de l Posro di Primo Soccorso. Nell'immagine è visibile, al cenrro della dolina, un tumulo in pietra carsìca pos:Ha a secco sul quale campeggia una grande croce, in pietra di cava, con all'incrocio delle braccia un volto di Crislo, recuperaro molri anni or:.ono e conservaro oggi nella cappella del sacrario, posm tra i sacelli dei 60.000 ignoli sul XXII gradone. Alla fine dei lavori porrari avanti da numerosi gruppi di volontari il siro venne aperto come Museo all'Aperto e inaugurato con la pam:cipatione della fanfàra dci bersaglieri di Trieste. Oggi, oltre che mera privilegiata del turismo storico della Grande Guerra, la Dolina è sed<: di reading, spettaco li c rievocazioni smriche condorre all'inte rno del programma Lu ci c ombre sul carso della Gra nde Guerra, sempre con il massimo risperro per i luoghi e i caduri c h e riposano qui, vicino a noi. Alle ricvocazioni panecipano reentJrtors provenienti da molti paesi europei che, lt: uniformi dei diversi eserciti e portando i correni equipaggiamenti permettono allUrisra pellegrino di vedere non solo immagini in bianco c nero ma di conoscere anche i colori della Grande Guerra. Le rievocazioni, che evirano sempre il "g ioco di guerra", intendono far capire quale potesse essere la vira quot idiana dt:i soldati al froncc, raccomando i prob le mi legati ai COillau i co n i propri car i, l'ali m e nraz iont:, i problemi e l'uso dci var i tipi di equipaggiamcmi c il loro evolvers i nel tempo. È ormai conso li dato, per queste espt:rienze, l'uso di lellure di lettere c diari, anche in lingua originale, di soldati che quelle cose conobbero c usarono pcrsonalmeme e che come nessuno sono stati in grado di descriverle. La dolina ha conosci uto anche una fase di "cantieri di lavoro" per ragazzi provenienti da diversi paesi europei. Linteresse del si t o è notevole dato che la successiva pulizia d i due do lin e arrigue ha messo in luce il sistema " Primo Soccorso" nel l'imrncdiaca rcrrovia dd fì·onre, c h e fìno all'agosro del 1916 non era più lontano d i 500 metri da questo luogo, in direzione di Ooberdò-Doberdob. Illlito raccoglie ormai numeri imporrami di visitatori. che possono scegliere tra diversi itinerari, uno dci quali ha messo in collegamento il Monre San Michele, margine senen- uionale deii'Alropiano di Doberdò -D oberdob con Redipuglia, passando attraverso luoghi sroricamentc imporrami guaii la sella di San Manino, la Trin cea delle Frasche e sfiorando alcun i noti monumenti: il Cippo Corridoni e la piramide dedicata a l ricordo dci sardi d e lla brigata Sassari.
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230424124115-1ed59e5f1ee1e82569b9607f23cd4537/v1/aa767b75935c09850d8244234140daad.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
L a D o lina d e i B ersagli e ri o D o lina d e i 500 trasformata in posto di medicazione per il settore di Sa n M ar t ino del Car so.
Ungaretti a Castenuovo del C a r so (da VIAGGIARE STORIA) .
Il monumento d e dicato alla brigata Sassari sulla q . l 64 nei pre ss i d e lla trincea dell e Frasche .
Il mo nt e Se i Bu si, la cui quota massima s i trova a ll a destra del Sacrar io di R edip u glia, è il margine meridionale dell'altopiano di Doberdò-Dobcrdob. Oggi come ieri lascia capire l'imporranza che ebbe nel maggio dell915 per i militari ausr ro - ungarici porersi disporre lun go il primo gradone carsico e qui anendere le armare itali ane, osservando dall' aJco quanto accadeva n ella sottostante pianura dispon e ndo cos ì d i u n contro l l o ott ico d e l te rritor io mo l to prezioso in mancan za a l lora di mezzi alternarivi. Solcaro da tr in cee che vanno in tutte le direzioni non è sempre facile indicare chi e quando c reò questo o quel sistema, per l'attacco o per la difesa. Da poco cntieri di Pace dispone anche di una mappa che fotografa co n estrema precisione la situazione in quel period o, aiutando così la le ttura del le ev id enze nd te r reno. La vis ta che si gode d a l Mo n te Sei Bus i spazia su rutro quel lo c h e fu il fronte d ell ' l so nzo , aprendosi dal Monte Krn-Nero al Golfo di Trieste, chiuso dal bastione del Monre Hermada. Notevoli i rami graffiti di guerra prescnri nelle rrincee e nei cammina m enti, nonché il tipo di terreno, vcramenre simi le a quello che si trovarono a percorrere i soldati qui giunti d a luoghi ram o lo nrani. ImcressaLO a i co mbattim enti dal giugno - lug lio 19 15 . l'a l topiano di Dob e rdò - Doberdob venne conguisralO dalle rruppc itali a n e con la Battagl ia di Gor izia (Sesta Battagli a deii'Tsonzo) ndl'agosw del 1916. La guer ra allora si spostò di pochi chilometri verso il Carso di Comeno - Komenski kras, per raggiungere siri noti quali Castagnevizza-Kostanjcvica o quote come il D osso faiti-Faid Hrib , t uni luoghi ben visibili, c quindi racconrabili, dal Monte ei Busi.
L' ingresso a una d e lle cannoni er e d e l San Michele
T rin cea dell e Fra s c h e G ià molri anni orsono ci fu, da pane dell'eserciro ita l ia n o, un primo lavoro d i didasca li zzaz ione dei s iri della Grande guerra riconoscendo quella che venne c hi amata "l'a rea delle banaglie". In questa area insisrono ranro le linee difensive ausrro - ungariche quanro i camminament i e le trincee d'approccio scavare dai soldat i italiani per il lento e faticoso avv icinam ento al le lin ee di avversarie. Tra queste rimane nella memoria comune il nome del la Trin cea delle Frasc h e" uno d ei pr imi c appare ntemente in espugnab ili sistemi scavati dai so ldati a ustro-ungarici nella dura ro cc ia del Carso. C iò che possiamo vedere ogg i è però qu anto rimane dei lavori di modiflca fa rri dopo la co nqui sta, m entre i trani originali delle haschc sono p::trlialmenre riempiti e appena visibili nell e m acc hi e della bo scag li a c ircostante. Nei pressi, faci li sentieri seg nati ci accompa g nano verso il Cippo a ricordo di Fi l ippo Corri d on i caduto proprio durant e un az ione di parru g li a in dire-.done dell a T rin cea delle Frasche c la Piramid e dedicata ai fanri della briga t a Sassari, brigata che fu tra quelle che espugnaron o questa legge ndari a trincea.
Monte San Michele
Marg in e settent rionale de ll 'Altopiano d i Do b erdò - Doberdob, le quattro cime del Mome sa n Michele erano un importante balua rdo , assieme al Podgora e al Saborino, della
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230424124115-1ed59e5f1ee1e82569b9607f23cd4537/v1/8383a4cbbff8c506e503d2dfbd9e96c1.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
Testa di Ponte di Gori-zia, il sistema d ifensivo austro-ungarico che fermò per oltre un anno i tenrativi italian i in direzione della così detta " Nizza Ausrriacà' (Go riziaGor1. - Gorica) .Leserci ro ital iano vi si avv icinò da più parti, occupando prima le quote del Bosco Cappuccio, sopra a Sd ra ussina, per pon:arsi poi verso la Sella d i San Martino. Per il lento avvicinars i alle c ime ci si avvalse anche de i famosi "valloncelli" solch i namrali approfonditi dalle acque meteoriche che permettevano ai so ldat i di avvicinarsi non visti alle l in ee avversarie. Tra questi ben conservata la memoria di quello dell'Albero Isolato e di quello di Cima Quattro, ricordati anche nelle liriche di Giuseppe Ungarerr i. Il Monte san Michele, ben raccontatO dalla corrispondente d i guer ra viennese Alice Schalek, è oggi u n luogo comune della memor ia eu ropea di quella guerra, freq uentatissimo d a persone provenienri d a ll ' Ungheria, eredi de i co mbarre n ti di allora q u i schiera ti a difesa. Il Monte fu anche il l uogo del pr imo arracco mediante il lancio dei gas asfissianti realizzato d agli ausuo- u nga rici alla fronte i tal ian a i l29 gi ugno dd 1916 che ral lenrò so lo per poco la conq u ista italian a avvenuta il7 agosto dello stesso anno, durante la ses ta battaglia de ii 'Isonzo, la Battaglia di Gorizia.
Monfalcone - Parco Tematico della Grande Guerra
U Comune di Mo nfalcone ha sap u to valorizza re nel t empo un altro i mporrante siro legato ai combat ti men ti sul pr i m o grado n e carsico. Le diverse q u o t e al le spalle della Cirtà de i Canti er i furono tra ill915 ed ill916 oggerro d i varie offensive i taliane . Alcune del le prime so n o ben raccontare da Giani Stuparich, volontario e granatiere, nel suo diar io Guerra de/15 Cele b ri si ti qual i la T rincea }offre, che oggi term in a i n prossimità dei binari ferroviari ma che allora scendeva fino alla costa, la Caverna Vergin e, fortunosamente trovata dai m i litar i duranre lavori di scavo, ma anche colline come la Quota 85 , dove prese il via il miro legaro a Enrico Tori, o la 121, dove cadde un giovane mili t are austr iaco di nome Ludwig "lboman Noti e quasi ignori di una Grande Guerra. Il lavoro nell'area è semp re in progress e di anno in anno si segnalano nuov i r irrov.amenti, come l'area sotto alla 121 ded ica ta agli "osservarori" o la zo n a didarrica con le ricos truzioni di var ie dpo logie di rrincea e appostamento ad uso delle scola resche
Gli itinerari nel Parco t e matico della Grande Guerra a Monfalcone (da M. Mantini , Viaggiare nella storia).
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230424124115-1ed59e5f1ee1e82569b9607f23cd4537/v1/142fe51fd200114be3199b86c2753947.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
Momenti di una delle periodiche rievocazioni alla Dolina dei Bersaglieri.
Ri ev o cat o r i
All'inrerno str utTUra di Senricri di Pace n on p o teva m ancare, accanto a L'Espeno, la figura del Rievocarore di Sto ri a. Rievocatore di scoria, in quesro caso , della Prim a Guerra Mondiale, ulrima branca nata nel campo del reenacting. Ul rim a n ara e d ec isame m e delicata per l'argomento trattato: la v ic inanza temporale infatti fa sì che chi viene a vedere un evenro organizzatO con i rievocarori non p ossa non an dare con la m emoria ai ra cco nti su quella guerra sen tit i dal nonno e a fare i d eb iti co nfron ti, traendo le debite conclusioni . Ecco allora la n ecessi t à di rraccare le diverse remariche con il massimo rispettO, ev itando in modo particolare il "g io co di g u e rra", spec ie sui lu og hi do ve queUa g u erra si è svo lt a . Il gr upp o di rievocazione Monre Sei Busi è in grado di indo ssare correnamente uniformi ed accessori degli eserc iti italian o e d a u stro-ungar ico, mentre le sp iegaz ioni relative nel corso d e ll e escursioni e delle manifestaz ioni sono riservare agli Esperti. [J Rievocarore infàrri non s i rapporta con il pubblico, ma rimane una mur a prese n za c h e co n gest i, mo v im emi e atteggiamenti richiama l'attenzione pur co n il necessario distacco. Lattivirà va dalla più classica rievocazione sto ri ca a ll a pa1-recipazione, sempre pitl r ichiesta, a cerimonie commemora rive o a varie iniziative a tema. Olrre a questo la partecipazione del rievocato re alle escursioni an ima in modo diverso il territorio, permet tendo al turista di avv icinarsi di più a quella che alcrirnemi rim arre bb e n ecessariamente sror ia narrata. Con il rievocarore è vista, vissuta, nei s uoi co lo ri , nell a sua ma ce riali tà Camminare su di un senr iero con acca mo il rumo re inso lito dei chiodi sott o agli scarponi rende la sro ri a "v iva" , primo fine dell a essenza sressa d ella rievocaz ion e Living history è intàtti un alrro dei nomi dari a tante giornate vissu (e con questi volontari. Al gruppo di rievocaz ion e s i po ssono iscrivere persone di ogni erà ( previo consenso d ei genitori p er i minorenni ) . È possibile informarsi presso il punto TAT di Fog li ano Redipuglia. Dopo un pr i mo periodo di a ddestra mento vissutO con i materiali mess i a disposizione d al g ruppo il ri evoca ror e verr à indirizzato verso i m igliori prod u trori di uniformi e d eq uipaggiamenti , che sara nn o sempre scelti sotto la guida del capo g ruppo in carica o degli esperti . Q u esto per molti motivi, compresi quel li legati all 'igiene: scarponi, gavette, borracce non possono infarri essere patrimonio comune ma b e ni individ u ali dei quali ognuno s i pre nd e rà responsabi l mente c ura , fino a completare il proprio eq uip agg iamento I.:attività istituzionale è legata alle varie manifestazioni ed event i cmati d a Sentieri di Pace, quali le serate d i Luc i e ombre della Grande Guerra, il Treno Storico Redipuglia-Mosr na Soci, o le diverse alt re attività che spazia n o da l suppor to al turismo sco last ico, agli spettacoli corali e altre manifestazioni an co ra. l ri evocatori del gruppo Monte Se i Busi sono lega ti a l territorio e partecipano sempre anche ai ne cessar i lavori di manurenzione dei si ri curat i da Senrieri d i Pace
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230424124115-1ed59e5f1ee1e82569b9607f23cd4537/v1/9b1e2d8120d9c80d4e09cc5bbaf74500.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
Treno Stori co che va sorro il nome di Treno Srorico è qualcosa che trascende il puro e semplice viaggio, divenendo un viaggio nel la storia- e nella memoria- per la presenza sul treno e per rutta la giornata di molti rievocarori provenienti da vari paesi europei. Nostri compagni di viaggio sono da anni i gruppi provenienti dalla Repubblica Ceca, dalla Slovenia, dall'Austria, dalla Germania o ltre che, naturalmente da alrre regioni italiane. Viaggiare sentendo lingue, parlare che ci riportano a tempi andati, quando atrorno a questi binari che percorriamo oggi in pace, infuriava la guerra. Durante turro il viaggio i partecipanri saranno accompagnati dalla narrazione di uno speaker che illustrerà i panorami della guerra r accontando i principali episodi accaduti sui monti c le colline che chiudono la valle deii'Isonzo, nella quale ci muoviamo per la maggior parre del viaggio. si snoda da Fogliano Redipug lia per raggiungere la stazione della Transalpina a Nova Corica dalla quale muovere accompagnati dal fischio del treno e da sbuffì di fumo verso Salcano, con il suo celebre ponre suii'Isonzo. Ai piedi del qua le s i intravvede un cimitero militare: presente e passato sono sempre volutamente fortemente mescolati nell'esperien za di questo viaggio. A segu ire Plava, con la celebre Quota Insanguinata, per raggiungere altre locali tà come Avce, dove i pontieri tentavano di costruire passerelle per varcare L'Isonzo, il cui corso allora non era regolaro dalle Lante chiuse che incontriamo per via. Arr ivo a Mosr na Soci - Santa Lucia tti Tolmino, per proseguire verso Kobarid-Caporerro ed il s u o museo. A turni rutti i passeggeri raggiungeranno poi La collina del Ravelnik, bassa carena che chiude la piana di Bovec- Plezzo. Qui si ritrovano i rievocatori, stavo l ta schierati in autentiche trincee della prima guerra mondiale, accuratamente ripulire e gestite dal locale gruppo 1313. Ne l biglietto de l viagg io sono compresi gli ingressi ai musei e il pranzo, mcmrc su l ueno ci si porrà rifocillare anche in un vagone bar, per ritemprarsi dalle emozioni della giornata. Il programma viene rivisto di anno in anno, arricchendo lo con momenti diversi, qua li un breve concerto corale a Kobarid.
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230424124115-1ed59e5f1ee1e82569b9607f23cd4537/v1/4ff053da21f3ac1fe5e2dd6600123553.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
Per saperne di più:
UFFIC IO INFORMAZIONI E ACCOGLIENZA
TURISTICA SENTIERI DI PACE
V ia Terza Armata, 37- 34070 Fogliano Redipuglia
Tel. fax. 0481 l 489139
E m a il: i n fo@pro locofog li anoredipugl ia. i[
Offerta treno storico
Dalia Regia Stazione di Redipuglia, si raggiungono Gorizia e la stazione della Transalpina di Nova Corica con gli autopul lm an. Qui si attraversa quasi senza accorgersene quel confine di stato che non c'è pitl, visualizzato da una semplice strisc ia a terra e da un m oderno mosa ico, simbolo delle tragiche divisioni succedute alla seconda guerra mondiale
La Stazione d ella Transa l pina è oggi un monume nro di se stessa e di quella "Ferrovia Transa lp ina" l viaggiatori sono accompagnati dai rievocatori n elle uniformi d 'e poca degli eserciti allora schie rati in lotta. la meta è il paese di Kobarid (Capore tto-Karfreit), partendo da Redipuglia, luogo simbolo p e r e cce lle nz a della comune memoria europea della Grande Gu e rra. che seguen d o un percorso otrimale congiungeva Trieste a Vienna. Al traino di una locomotiva a vapore sulla storica tratta Nova Gorica l Mosr na Socì - Santa Lucia i passeggeri si muovono non solo su binari d'acciaio. ma anche sui bi n ari della scoria. Nelle varie carrozze del convoglio g i unge infatti, la voce di uno spcaker che narra i pri n cipali avvenimenti accaduti ne l la va ll e dd l' lsonw mentre la locomoriva lentamente costeggia il fiume, sbuffando il suo bianco vapore.
Giunti, a Mosr na Soci - Sanra Lucia, i passeggeri saliranno sui pullman per continuare l'itinerario raggiungendo: Caporeno dove visi t eranno i l museo e l'ossario c h e cusrodisce le sa l me d i 7.014 so ldati i tali a ni panecipando po i, n el mu seo all'aperto del Ravcl ni k, aJia rievocazione storica allestita per l'evento.
Accoglienza partecipanti 07.30-07.55
Partenza da Redipuglia ore 08.00- ritorno ore 20 .30
Iscrizioni ed i n formazioni l. A.T. Ufficio I nfo rm az io n i ed Accog l icm.a Turistica
Via 111 Armata, 54- 34070 Fogliano Redipug lia (GO)
Tel. l Fax (0039) 0481 489139
Celi. (0039) 346 1761913- (0039) 335 1444109 info@prolocofoglianoredipuglia ir h re p:/ /www. prolocofogl ianoredip u gl ia. i rli n d ex. php?ìdcare gor ia=3& idsez ione=28& ìd a rri co lo=518#st h as h. Io V fb S9A dpuf
Per saperne di piì.1:
TUR ISTICA SENTIERI DI PACE- Via Te!7a Armata, 37-4070 FOGLIANO REDIPUGLIA
Tel. Fax. 04811489 139
Email: info@pro locofoglianorcdipug l ia.it
Luci e Ombre sul Carso della Grande Guerra
Luci e Ombre è naw come una spettaco lo capace d i r ievocare atmosfere e storie med iante un sapiente gioco di luci, fumi e suoni. Lo stesso "teatro" che è poi la Dolina dei Bersaglieri, cui fa da sfondo il Posto di Primo Soccorso è forremenre evocativo e non abbisogna di scenografìe panicolari, specie dopo il tramonro del sole. Nel tempo lo spettacolo originale si è lrasformaw in una sona d i festival del la Grande Guerra dove varie compagnie teatrali, singoli narrarari e cori si alternano nelle diverse serate con spettacoli a tema sempre rinnovari.
Luci e Ombre vuole continuar e nell'obiettivo dì portare il grande pubblico i t::diano e straniero a (ri)scoprìre e analiz7.are criticamente i muramenri storico, sociali, culluralì e po litici portali dal la Prima Guerra Mondiale partendo dall'esperienza delle persone. Durante i giovedì sera di luglio si terranno sperracoli srorici "Luci & Ombre l>W Carso della Grande Guerra" presso la Dolina del XV Bersaglieri. perracoli, incontri, recicaJ che racconteranno la rnulticulturalirà del n ostro ter ri to ri o e le co nsegue nze de ll a g uerra co n u n rocus su come la guerra non veda vincitori, ma solo comunanza nella miseria umana e sociale. Sia gli spettacoli che la promozione degli eventi si sviluppano anche in lingua straniera. Ciniziariva, olrre ad esaltare i valori swrìcì che si comprendo no attraverso la visione c l'ascolto delle serate cui t urali pro p oste, è po rtatrice d i attività promozionale per la loca li tà in gene re. Tn qucsro fi n alizzato viaggio i forest ieri verranno accompagnati da personale appositamente formato per rale servizio e da un Espcno srorico GG che intratterrà gli Ol>piri con un accurato racconro storico.
Per saperne dì p i ù:
UFFIC IO I NFORMAZ I ON I E ACCOGLIENZA TURISTICA Senrieri di Pace
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230424124115-1ed59e5f1ee1e82569b9607f23cd4537/v1/da40afa8dc9eb0cd39b04e3c8f08c386.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
Via Terza Armata, 37-34070 FOGLIANO RED I PUGLIA
Tel. Fax. 0481/489139
Email: info@prolocofoglianorcdipuglia.ir
B IBLIO GRAF IA MINI MA idem, vol2°, Vcliki, Quota 298, No11t1 Vas, Nad Bregom, Faijti, Pecinka, 1-/udi Log, Gaspari, Udine 20 l O.
M. Mancini, Viaggiare nella Storia. DalL'Adriatico al Passo di Monte Croce Carnico, G a spari, Udine 2007.
L. Fabi, R. Todero, Andar per Trincee sul Carso triestino goriziano e sloveno, Transalpina, Trieste 2004.
Fabi L., Sul Carso della grande guerra, Gaspari, Udine 2016. Juren Mirja, Nad Logem in collina fin due mondi, Gaspari, Udine 2007.
J urcn Mitja, La memoria del Brestovec - Spomin Brestovca, Monfalcone 2012.
Manr ini Marco, Da ToLmino a Crtpomto, Gas pari, Udine, 2011.
Perscgari Nico la, Battaglie senza monumenti, Panowitz, S. Marco e Vertoibn, Gaspari, Udine, 2005.
Persegati Nicola, Il San Gabriele: l'orizzonte di fuoco, Gaspari, Udine, 2007.
Pcrsegati Nicola, Srok Silvo, La trincen delle Frasche, Gaspari, Udine, 2003.
Todero Roberto. Fortezza Hermadn 1915-1917, Gaspari, Ud in e, 20 16.
Todero Robeno (a cura d i) F. Botta7.7.i, G. Cabrera, P Pollami, B. Scarcia, Trincee nascoste sul Carso triestino goriziano e sloveno, Transalpina, Trieste, 2008.
Mitja Juren, Paolo Pizzamus, Nicola Pcrsegati, Itinerari nel Carso dimenticato. Le spaliate dell'autunno 1916, guida agli itinerari, vol.\, Opacchiaselle, Nad Logem, Devetaki, Nova Vas Tercenca, Gaspari, Udine 2009.
AA.VV., Itinerari segreti della Grande Guerra nel Goriziano vol. l 0 L'anima del Sabotino, Gaspari, Udine 2013 .
Enzo Bologna, Elvio Pederzolli, Guida ai sacrari italiani della grande guerra do Redipuglia a Bligny 18 itinerari e 35 grondi sacrori lungo il fronte, Gaspari, Udine 2013.
Enrico Ccrnigoi, l tracciati delle trincee della gmnde guerrn I 0 • La conquista del Carso di Commo con un saggio di Paolo P izzamus su Caverne e doline, Gaspari, Udine 2012.
Marco Manrin i, Si lvo Sro k, ! traccitrti delle trincee sul fronte delf'lsonzo 2°. Le Va lli del Natisone e dello .fudrio , Gaspari, Udine 20 13.
Marco Manrini, Silvo Srok. l tracciati delle trincee sul fronte dell'fsonM, vol. 3o romo I Le alture di Monfalcone, Gaspari, Udine 2013.
Marco Manrini, Silvo Stok, l tmcciari delle trincee sul fronte dell'Jsonzc, vol. 3. Verso f'Hemwda, Gaspari, Udine 2013. Si lvo StOk, l tracciati deLLe trincee sul frome dell'Jsonzo 4. La pianura tra Torre e judrio, Gaspari, Udine 20 13. Ma rco Ma nri n i, i l racconto dei segni della gmnde guerra. Alla scoperta del patrimonio nascosto lungo l'Jsonzo dtt MonfaLcone a Plezzo, Gaspari, Udi n e 2014.
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230424124115-1ed59e5f1ee1e82569b9607f23cd4537/v1/2088c05eb4eced69cac733b06183dc01.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
Gea Poli i, N i no Cortese, Graffiti della grande guerra sulle alture di Monfalcone, Gaspari, Udine 2008.
G li a uto r i
Lorenzo Cadeddu, insigniro dell'onorificenza di Ufficiale al Merito della Repubblica ltaliana c della Croce d'Onore dalla Croce Nera d'Ausrria, è presidente del Centro Studi storicomi l itari s u lla Grande Guerra "P iero Pier i" di V i rcor io Venero. Tra i suoi ul(im i libri: Lo Jpiowzggio italiano nel1918 (2019); Lo brigata Sassari a Monte Zebio (20 18); Guida illustratn al campo di battaglia del Piave da Ponte di Piave al mare (20 18) e Alfa ricerca del milite ignoto. Aquileia, Redipuglia, Altare della patrirt, i luoghi della memoria e dell'identità italiana (20 18 .' ); Lo fine della Grande Guerra. Comr si giunse alla firma dell'armistizio a t,iffa Giusti il3 novembre 1918 (2020).
Pao lo Gaspa ri, i n vent'anni di ricerche n eg l i archivi mi l itari ha porraro all a l uce i 16.000 memoriali degli ufficiali fornendo una rilerrura in novativa d i Caporerro e delle barrag l ie della ririrara. Tra i suoi LUtimi libri: La bugie di Caporetto, la fine della memoria dannata, (20 17 2); [a battaglio dei gentiluomini. Pozzuolo e Mortegliano il30 ottobre 1917, (2013); La battaglia dei generali. Codroipo e Flambro il30 ottobre 1917(2013); Lo battaglia dei capitani. Udine 28 ottobre 1917, (20 14); Rommel a Caporetto, Le gesta degli italiani e dei tedeschi tra il Kolovrat e il Matajur dal 24 al 26 ottobre 1917, (20 1.6); La battaglia di Cividttle i/27 ottobre 1917, (20 17); con A. Gradenigo, canro agli eroi, il diario deflrt duchessa d'Aosta, voU. I, Il , fi i , 1915-1919, (2016- 2018); Preti in battaglia. Tra apostolato e amor di patria i cappellani militari decorati, voli. l, 11, Ili, 1915-1917, (2017-2019).
Mitja Juren, aurore di una decina di volumi, è uno dei massimi esperti del fronte ddl'lsonz.o. Tra i suoi ultimi libri: Le battaglie sul Carso- Le spaLiate del 1916 (20 14) e con N. Persega t i, li Quarto Cavaliere- L'apocalisse dell'attacco dei gas suL San Michele i/29 giugno 1916 (20 16); con al rei, IL centenario mancnto della Grande Guerra (20 16); TI San M ichele (20 16).
Paolo icoloso insegna Storia dell'archirerrura aii'Universirà di Trieste. Tra i suoi libri: Mussolini nrchitetto, (2008); Archirenure per un'identità italiana (20 l 0), MarceLlo Piacenti m (20 18) e ha curato Le pietre della memoria, Monumenti sul confine orientale (20 l 5).
E lvio Pcdcrzo ll i, r ice rcatore sto ri co, è presi d e nr e d ell'associa·zione c ulturale Tre m ino Scor ia Terr ito rio; rr a i suoi ulrimi l ibri: Guida ai Sacmri e ai cimiteri di guerra da Redipuglia a Bligny (con E. Bologna) (20 l O); Rupi Murate; T errn di Mezze, la Grande Gt-term nell'Alto Garda.
Nicola Persegad (N P.), è uno dei maggiori ricercatori e studiosi delle battaglie sul fronte dell'isonzo. Tra i suoi libri: Il volto di Medusa (2005), Battaglie senza monumenti (2007); San Gabriele, l'orizzonte di fuoco (2 00 7); Le battaglie sul Carso. Doline in fiamme (20 14); IL Quarto cavaliere. L'apocalisse dell'attacco dei gas sul San Michele, i/29 giugno 1916 (con M . J uren) (2016).
Marco Pizzo, storico e archivista, è diretrore del Museo Centrale del Risorgimento di Roma ; tra i s u o i ultimi libri: Visite al Risorgimento: iL Museo Centrale del Risorgimento di Roma (2005); Lo stivale di GaribaLdi (20 Il ); Omaggio al tricolore (2 016).
Fu lvio Poli, generale di brigata , tra i tanti incarichi è rirol are della cartedra di Erica Militare e Arre del Comando presso l'Accademia Militare di Mode n a cd è capo ufficio ge n e rale Promozione, Pubblicistica e Storia; tra le s u e ultime pubblicazioni: individuai Combat Handbook forArmies (2002); Outremer. Storia Militare delle Crociate in 7èrrasanta (2013).
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230424124115-1ed59e5f1ee1e82569b9607f23cd4537/v1/bb65745278b8d39550bf664f2c2b425d.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
Fe rdin a nd o Scal a, esperto di strategia e comunicaz ione , ha pubblicato: IL caduto dimenticato. La b1·eve Grttnde Guerra di Federico Mensinger (20 16); il generale Armando Tallarigo dalla leggenda della brigata Sassari al dopoguerra (2018); l generali italiani della Grande Guerra (co n P. Gaspari e P. Pozzato) (20 19)
Giorgio Seccia (G .S .), contitolare di brevetti di invenzione industriale per la demi li tarizzazione di armi chimiche, è membro d ella Soc ietà italiana di sco ri a militare T ra i suoi libri: Gas! La guerra chimica sui fronti europei neL primo conflitto mondiale (2005); La guerra tra i due fiumi. La Campagna di Mesopotamia e la nascita delL'Iraq, (2006); Monte Zebio DaLla Strafexpedition alla vittoria finale, (2007); Diz ionario biografico della Grande Guerra, (con M. Galbiat i), (2009); il calcio in guerra. Gioco di squadra efootbalL nella Grande Guerra, (20 11); GLi innovatori delle tattiche tedesche nella Grande Guerra , (2014); Gorizia 1916, 9-17 agosto 1916, (2015); Il Carso di Comeno. l combattimenti a Nova Vas e sulle quote 208, agosto -novembre 1916, (20 1 5)
Enrico Serventi Longhi (E .S.L.), professore alla Sapi enza, U ni ve rs irà di Roma, è a u to re d ella monografia sul giornalista A/ceste De Ambris. L'utopia concreta di un rivoluzionario sindacalista, tra i suoi ultimi libri: Martiri di carta l giornalisti caduti nella Grande Guerra (co n P. Ro esler Fra n z. e P. Gaspar i) (2018);
Giuseppe Severi n i, presideme di sezione del Consiglio di Stato, è stato per dodici anni consigliere giurid ico del Ministero della D i fesa, si è occuparo della formulazione del commem o e dell'app li cazione della Legge 7 marzo 200 l 11 ° 78 sulla wtela de l patrimonio srorico della Grande guerra ed è considerato uno dei maggiori conoscitori del patri m o ni o culrural e italiano.
Anna Sgubin, storica dell'arte e della conservaz i one dei beni art ist ici , insegnante, è aucrice del volume Aquileia- IL Cimitero degli Eroi della Grande Guerra (2020) .
Fabio Iòdero, insegnante e storico, è aurore di una dozzina di volumi; tra i suo i ultimi libri: Morire per La patria. T volontari del Litorale austriaco nella Grande Guerra (2005); Carlo e Ciani Stuparich. itinerari della grande guerra (2008); Orizzonti di guerra. Carso 1915- 1917 (2008); Una violenta bufera, 1rieste 1914 (2013); IL civico museo del Risorgimento di Trieste (20 16).
Roberro Todero, ricercatore storico, animato re culturale, fondatore del l' Associazione cultura le F. Zenobi, insigniro della Ehrenkreuz ed Esperro sui Siri della Grande Guerra, è amore di una dozzi n a di vol umi; (fa i suoi ultimi lib ri : Fortezza 1-lermada, storia ed itinerari della Grande Guerra in Italia e Sfovenia (20 173); Dalla Galizia alL'isonzo, storia e storie dei soldati triestini neLLa Grande Guerra, italiani sloveni e croati del k.u.k. l.R. Freiherr von Waldstatten Nr. 97 (2006); Il racconto delle cartoline imperia! regie, società, esercito e bruerra nel mondo di ieri (2009); 1780-1918 canti militari degli italiani d'Austria (2010); Cani e so ldati nella prima guerra mondiale (2011); l fonti del litorale austriaco al fronte orientale 19141918 (2016)