160
5.3. La Somalia e l’A.F.I.S.
Se in Eritrea dal punto di vista politico, anche a causa delle rivendicazioni etiopi, l’Italia non si era trovata a scontrarsi più di tanto neppure con i partiti apertamente indipendentisti, in Somalia la situazione si presentò ben diversa. Quando nel 1941 arrivarono gli inglesi, vi furono dei notevoli cambiamenti sia nel campo economico che sociale; venne riconosciuto il diritto di associazione, vennero assunti somali nei ruoli della British Military Administration e nella gendarmeria, oltre ad una maggiore libertà di stampa. Nel 1946 – 1947 venne inoltre abbozzata una riforma del sistema educativo il quale, insieme agli altri cambiamenti, portò ad una maggiore coscienza di nazione e fu senza dubbio l’atto che più rafforzò il nazionalismo somalo. Durante il periodo coloniale era concesso agli indigeni frequentare solo i primi tre anni di scuola elementare (dal 1926 venne introdotto un quarto anno), seguiti eventualmente da un biennio di educazione tecnica, mentre nel dopoguerra vennero create 19 nuove scuole elementari e fu inaugurata a Mogadiscio la prima scuola media aperta ai somali, oltre al Teachers’ Training College per la preparazione dei maestri. Nel 1943 venne fondato il Somali Youth Club469, destinato a diventare il maggior partito politico della Somalia ed a reggere le sorti del paese dall’indipendenza fino al colpo di Stato di Mohamed Siyad Barre470 (1960 – 1969); di spirito socialista, pur all’interno dell’islam che anzi il movimento sfruttò come collante per la realizzazione dell’unità nazionale. Anzi la fede religiosa fu il vero collante per il nazionalismo somalo (la comunità dei credenti, la umma). Il gruppo di persone che fondò la Lega era formato da commercianti, artigiani, impiegati e funzionari specialmente della gendarmeria, quindi una leadership né troppo sofisticata né troppo istruita. Prese il nome di Somali Youth League il 1° aprile 1947 innalzando l’età massima degli iscritti da 32 a 60 anni e dotando il movimento di una struttura istituzionale complessa: l’Assemblea generale si riuniva una volta all’anno per deliberare sull’indirizzo politico organizzativo del partito e per eleggere i tredici componenti del Comitato centrale, il quale era il vero centro decisionale del partito e che a sua volta eleggeva il presidente, il vice presidente, il segretario generale, ecc. La lega aprì un gran numero di sezioni in tutta l’ex Somalia italiana ed in tutti i territori somalofoni del Corno d’Africa ed addirittura una a Manchester evidenziando la vicinanza al governo inglese. Le rivendicazioni della Lega non si limitavano ai territori dell’ex Somalia italiana ma anche a tutte le altre zone somalofone del Corno come la Somalia francese, il Somaliland britannico, l’Ogaden etiopico e la parte più meridionale del paese che era stato inglobato dal Kenya all’interno del Northern Frontier District. Considerando che un vero e proprio stato somalo non era mai esistito, paradossalmente la partizione coloniale aveva si diviso ma anche unito i somali alla ricerca di _______________________ 469 Lega
dei giovani somali (LGS).
470 Siyad Barre, Mohammed. - Politico somalo (Luq Gahane 1919-Lagos 1995). Sotto l’occupazione inglese entrò nella polizia (1941). Viceispettore durante l’amministrazione fiduciaria italiana della Somalia, compì un periodo di addestramento in Italia. Generale nel 1965, prese il potere nel 1969 instaurando un regime socialista scientifico. Introdusse i caratteri latini per la scrittura del somalo (1972), ma aderì alla Lega araba (1974). Sconfitto nella guerra con l’Etiopia (1977-78) e perso l’appoggio sovietico, represse nel sangue il tentato golpe del 1978, ricorrendo sempre più alla mobilitazione clanica per la gestione del potere e dello Stato. Abbandonò il Paese (1991) ormai in preda alla guerra civile, rifugiandosi in Nigeria.