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Le forze contrapposte

A maggio, con l'azione offensiva del "fronte sudoccidentale" ormai decisa, anche se lungi dall'essere def.tnita e concordata tra il comando di Berclichev e la 5'tmrka - gli inrerventi di Al.ckseyev per tentare di ricondurre Brusilov all'adozione della tattica più "ortodossa", quella che prevedeva l'attacco in forze su eli w1 fronte ristretto, sarebbero proseguiti fin q·uasi alla vigilia dell'attacco - si trattava guanto meno di "accelerare" i preparativi in corso e di assicurarsi che le novità previste fossero srate assimilate da tutte le Armate russe in e<tmpo.

JJJ forze miJ.Irappo.fle.

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Dal margine meridionale delle impenetrabili paludi del Pripjet, che di'ridevano in due il teatro di t,ruerra orientale, fino al confine nuneno, il "fronte sud-occidentale" schierava da nord a sud quattro Armate. L'ex-Armata di Brusilov, 1'8', ora agli orcli.nj del Gen. Aleksey Maximovich Kaleclin che si avvaleva nel comando eli r<ovno del Gen. Sukhomlin quale capo di Stato Niaggiorc, comprendeva 5 Corpi d'Armata di fanteria: il X.::'\:.."'\. del Gen. Zayonchkovsky; il L'CXIX del Gen. Stelnitski; il XL del Gen. Kashtalinski; l'VIII del Gen. Dragomirov; il JL'CXII del Gen. Federov cui si aggiungevano il V Corpo d'Armata di cavalleria del Gen. V eliarshev e altre due Divisioni autonome di cavalleria (T' e 12"). Questo organigramma subirà successivamente modifiche anche prima dell'inizio dell'offensiva e vedrà, come anche nelle altre grandi unità, l'immissione dj rinfor%i c la modifica d<.:lle dipendenze organiche. ll fronte dell'8" si estcnden dalle posizioni che fronteggiavano il. paese di Toboly fmo a poco a sud della città di Dubno. Jl suo comandante aveva diretto per tre anni la Scuola Militare di Novocerkassk, per poi prestare servizio

quale capo di Stam dell'Arm::tta cosacca del Don; pron:niente dalla ca,·alleria come BrusiJoY, a\"C\"a sposato una francese, c in guerra si era distinto al comando della 12a Dinsiooe di caYalleria, ma era mtto fuorché uno spiriw focoso e battagliero. Knox lo giudica,·::! così: "l\ fiope, tim.i.do c silem:ioso, m·c,·a più l'aria dello srudentc che guella dell'uomo di mondo che caratterizzaya il suo capo." Sarebbe mono suicida nel febbraio del 1918, in seguita alle sconfirtc subite dall'Armata del Don oper:1 dell'.t\ rrnata Rossa. t.% si collega,·a a sud l' l P . \ rma[a, col comando a Volochisk in Ucraina e il freme che si estendc,•a fìn poco più a sud del tron\o ferrm·iario Tarnopol-Roharyri. La componevano inì:lialmente 4 Corpi d'.\rmata di fanteria: il À\'Il del Gcn. YakodeY, il \'!T del Gen. Ekk, il Vl del Gen. Gutor c il XVIIl ùcl Gen. l<.ruzenslern nonché la p i, ·isione eli caYallerìa del Trans-<\mur. La comanùant il Gen. Vladimir "Vicrorovich Sakharm· affiancato dal Gen. Shishkcdch quale capo di Sraro l\Iaggiore. Un anno più gicwanc eli B.rusilo,· , e pro,·cniente come lui cavalleria, prima della guerra Sak.harov m·ent comandato il l Corpo \.t:mara siber.i.ano, che peraltro non ave,·a preso parte al conflitto russo-giappon<.:se. Era stato in seguiro il capo di

156 \ . Knox, IFith J!Jp RliSsian /lm:y, Il, op. cir.. p. -1-38. Per una biografia, si Yeda hrrps://it.\\i.kipcdia.org/ wiki/ -\lckscj_\[aksimO\i.c_Kalcùin [ultimo accesso 28 aprile 2020]. Una succinm, ma precisa biografia di turti i comandanti d' \nnata del "fronre. sud-occidentale" c dello Rrusilo\· \"cni\·a pubblicara in C. l i. Bacr (a CLJra di), Der l /ofkok1ieg. op. cit., pp. 2-+9 250. Per inquadrare la personalità di questo messa spesso in ombra da yuclla di Brusilm· c dallt: memorie di t]ucsr'ulLimo, può esscrc utile citamc il ricordo da parte del collega Deniki.n, nd febbraio del 1915: "Durame tluestc barraglic ùi febbraio giunse inaspcuato il Gcn. Kalcdin. Risalì una c sedette con mc in un appostamcnro esposto ad uno spietato bombardamento. Kaledin co•wersò tranquillamente con gli ufficiali e i fucilieri, facendo domande sulla loro artiviriì c le perdite subite. r ,a calma di questo comanùanrc ci diede coraggio, ci ispirò fiduci:t c rispetto. Le operazioni di Kalcdin furono coronate da Tbt Cmrrr. op. eu., p. 2')-L

Stato Maggiore eli Kuropatkin ill 1\Ianciuria. l n guerra aveva alternato il comando dell'X] Cotpo d'Armata con guello delle truppe cosacche della regione di Orenburg, fino ad assumere, aJJa fine di ottobre del 1915, la responsabilità appumo dell'J la Armata. Di lui un giovane ufficiale aveva detto al solito K.nox: " ... che Sakharov era stato un buon comandante eli Corpo ma era incapace eli affrontare i problemi eli natura più vasta che competono ad un comandame d'Armata". La stessa fonte aveva definito Shishke\'ÌCh, musilianamente come un "uomo sem:a qualità", proponendo così un ritratto non propno lusinghiero del vertice dell'l l" .Armata, anche se va detto, ad onor del vero, che questo giovane ufficiale aveva trovato da ridire eli pressoché tutti i comandanti del "fronte sudoccidentale". 157

A seguire era schierata la r i\rmata il cui fronte si spillgeva fino a una decina eli km a sud di Jazlowiec. Ne facevano parte 1 Corpi d'Armata di fanteria: il XXll del Gen. von der Brincken, il XVI del Gen. Savich, e il lf, del Gen. PHug, la 3a Divisione turchestana e j} U Cmpo d'Armata di cavalleria nonché la 1 a brigata di cavalleria indipendente. L'r\.rmara aveva in maggio dietro di sé le riserve dell'intero fronte, costituite da due Divisioni finlandesi e dal V Corpo caucasico. La comandava Scherbatchev, con il Gen. Golovin gualc capo eli Scato Maggiore, con la sede del comando a Gusyatin. Non ancora sessanrenne, Scherbatchev era nato nel 1857 da una famiglia di militari;

l 57 .\. Knox, Witb tbe R11ssicm A IYI'()' , TI, op. c.it., p. 481. Per una biografia, si veda .-\.. I. Denikin, Tbe Career, op. cit., p. 314. https:/ / en.wikipedia.org/ \viki/ \ ladirnir _ VikwroYich_Sakharov [ultimo accesso 28 aprile 20201. E il recente contributo di M.\'. Os'kin, Pet1!J.'Y - Gemra/ o! Km;a/erii Vladimir l ';ktoroPidJ JakbanJl', [Primo Pomglavkorum - Gen. di Cavalleria Vl.aclimir Viktorovich Sakharov], in "Rusn", a. 49, 2017, pp. 10-27, incentrato peraltro soprattutto sulla partecipazione di Sakhnov a.lla campagna di Romania, ma ricco nondimeno di indicazioni sulla controversa di questo comandante.

ufficiale eli ar1iglieria, uiplomaLO all'Accademia J\lilitare dello StaLO rvfa&,riore, a differenza ui BmsilO\" c Lechitski, a\·cva poi setYÌto nella Guardia 1mpcriale, per passare infine a dirigere la stessa Accademia 1's. T n guerra aveYa guidato il J X Cotl)O d' .\ rmam, cd era staro uno degli artefici delle sconfitte ausrro-ungariche nelle settimane iniziali del conflirro e quindi dell'occupa:r.ionc della pia:t.zaforte di Przcmysl. Al comando dell'Armata rimpiazzalo il Gen. Andn.:y "ikolaye,ich SehanO\. Secondo Knox, pressoché la sola fonte su eli lui c i suoi collaboratori, il la;·oro di smff e l'ordine nella sua unità erano esemplari. 119

Plamn . Lcchitsky (1856-1921) era un'eccezione nell'am,bito delle alte gerarchie militari russe. PrÌ\'O di titoli accademici, si era "fatto da solo" anche se con l'appoggio del Granduca grazie ad una , -olomà di ferro, una buona dose di senso comune e la capafità eli far tesoro delle esperienze vissurc.1 w IC:rano caratteristiche che, con la coUabora7.ione di un capo di Stato l\[aggiore sperimentato e con cui ave,-a un lungo affiatamento, il Gen. Alexander !'-rimo;-, sarebbero state messe a frutro nell'azione d'attacco della 9" _ -\rmara. Qucsr'ulrima comprendeva 4 Corpi d'An11ata eli fanreria: il del Gen. Krilov, il XL! dd Gen. Bell<ovich, l'Xl del Gcn. Kaznakov, un Corpo composito e il rn di Ca\·alleria del Geo. conle Keller. li suo fronte, che prosegtÙYa quello della

I;K comportasse tal<.:

e come g-li ufficiali provenienti dall' \ccademia tlclio Stato .\!amore un , ·ero e proprio "corpo" (Gm.rh/(/bisl) a sé all'interno dell'esercito estremamente coeso c i cui membri si :t \icenda, i: chiarito ncll'csautienrc analisi di .\L ;\ fayzcL Tbc qf tbf RJIJsiau Cemm/.'ìtr(((. 1880-1917: A Soda/ Stfi{!J' , in "Cahiers ùu monde tussc et SO\iétiquc", a. 16, l pp. 29--321, in particolare pp. 31-! c ss. 1'>9 • \. Knox, ll"ith tbf Rttssiall A mt)', Il, op. ci r., p. -!38. Per una biografia, si veùa https:/ l en.wikipedia.orghviki/ Dmitry_ ShchcrbachcY lulrimo accesso 28 aprile 2020]. H., P. Robinson, The Prf-11'(/T Ori,gius, op. ci r., p. 54.

7• Armaca, finiva con l'appoggiarsi a sud al confine rumeno all'alcezza di Novosielica.

A fronteggiare l'i\rmata ormai di Kalcd.in era schierato il Gmppo d'esercito von Linsingen. Questo comprendeva, a sud del fiume Pripjec O)ryp"iat') i Gtuppi (un Gruppo ad un Corpo d' i\rrnata) di cavalleria Hauer (3 Divisioni e la Legione polacca) c Fatl1 (2 Divisioni c mezza); quindi la 4• Armata austro-ungarica (Arciduca Giuseppe Ferdinando d'Asburgo) con il II Corpo d'[\rmata k.u.k., il CotJJO di Viem1a, (2 Divisioni e mezza), il X galiziano (su 3 Divisioni) e il Gmppo Szurmay, tmgherese e di nuova formazione (su 3 Divisioni). Il comando spettava ufficialmente al tedesco Linsingen, ma si trattava di una dipendenza organica che l't\ rciduca non a vc\·a alcuna inten:.:oione di accettare, o quanto meno di subire personalmente. Conrad, che non ne aveva alcuna stima e che attraverso il suo "portavoce" Nmvak avrebbe fatto in seguito di tutto per accreditarlo quale principale responsabile della sconfitta, spingendosi ad accuse relative al tenore di vira che avrebbero facilmente poturo ritorcersi contro il loro aurore, non ne aveva in realtà mai preso in seria considerazione l'esonero. Protetto da focti legami dinastici anche col trono imperiale tedesco, nel febbraio del 1916 Giuseppe Ferdinando era stato anzi promosso al grado appena creato di "colonnello generale'', per la semplice anche se inconfessabilc ragione che sarebbe stato intollerabile avere Lll1 tedesco al comando di uuppc della Duplice Monarchia. Ne m1cc1ue un'inevitabile quanto squallida rincorsa al prestigio che si concluse con l'analoga addirittura retrodatata per evitare che anche solo sulla carta unità tedesche avessero potuto trovarsi sia pur temporaneamente sotto comando austro-ungarico, di von JJinsiJ1gen, che ovviamente conservò la responsabilità, il comando operativo per utilizzare l'espressione in uso oggi, del suo Gruppo d'esercito. Si può facilmeme immaginare che in tal modo incomprensioni e sca.rso spirito di

collaborazione, tra com::tndi che cvitaYano qualsiasi contatto dirceLO, a fronte di un'offensiYa largamente prevista, non poteYano che crescere cd acuirsi inYece di appianarsi.

Più a sud, a partire da qualche km a nord di Dubno, ad affrontare i Corpi d'. \rmata russi XX...'\11 dell'Sa , \nnaLa, }..\'!! c VII della 7" ,-} era il Gruppo d'esercim del Gen. Eduard von Bohm-Ermolli, comprendente la 1', al comando del Gen. Pau! Puhallo \'011 Brlog e la 2a .-\nnaca k.u.k., agli ordini dello stesso 13ohm-Ermolli, per un complesso di 12 Divisioni di fanteria c una di cavalleria. L"'iLaliano" comandante di Gruppo, era nato ad .\ncona nel 1852, figlio di un ufficiale dell'esercito, a,-c,·a seguito le orme paterne prestan,do ini7.ialmente setTizio nel4° dragoni , \,-eva c1uindi fatto una brillante carriera che lo a\·c,·a portaw all'inizio del conflino mondiale al comando della 2a Annata, impegnata sul fronte serbo; con la grande unità era stalo poi proiettato sul fronte orientale, dm·e a\·eya a\·uto parte sia nei ro\·esci del 1914, che nella , -inoria di Gorlice-Tarnow del maggio del '15. Nel settembre successivo a\'C\'a ottenuto la responsabilità dell'omonimo Gruppo d'esercita c - ironia della sorte - era SLIHO promosso colonneiJo generale un mese prima di do,·cr affrontare l'attacco cii BrusiloY.

Puhallo era naro in Croa7.ia, nella Lika, a Brlog appumo, nel 1856 ed era anche lui figlio di un ufficiale che lo a\'C\'a an-iato alla carriera milimre. ,.\ve .. va seguilO studi tecnici, sia a i\Uihrisch Wcisskirchen sia a Vienna, e a,-e,·a prestato sen·izio .in artiglieria, poi quale docente di cd infine presso l'ufficio operazioni dell'esercito. Dopo a,·cr comandato la Scuola di Guerra e la -t.6• Di,-lsione di stanza a Cracm·ia, era entrato in guerra al , -crticc del V Corpo d',\rmaca (Bratishwa), inc]uadrato nella 1" Armata, con il quale O[Cenne la Y1ttoria di Krasnik. Dopo a,·er sostituiro Boroe,·ic al comando della 3• .\rmata, transitò con lo smff del suo comando alla guida della 1", rilevando un alrro

ufficiale a sua volta in partenza per il fronte italiano, stavolta quello tremino, come Vil<tor Dankl. 161

L'Armata del Sud, al comando del bavat:ese Feli." von Bothmer, subentrato nel luglio del 1915 a l .insingen, e col Ten. Col. von Hammer c1uale capo di Stato J'v[aggiorc, era schierar.a col L'l{ Corpo k.u.k. (su 2 Divisioni), la 38n T-Tonved Lmgherese (peraltro agli orclini diretti del comando di Teschen e non dell'Armata) c la 48' tedesca de.Ua riserva, ed il Gruppo Hofmann (su 2 Divisioni). Il suo fronte corre\'a fino a Curkanow, dove si collegava col v! Corpo d'At:mata del Gcn. r\rthur Arz von Straussenburg che dipendeva già dalla 7" Annata. Nel corso dell'offensiva la gra11dc unità diretta dal sessantaquattrenne conte bavarese sarebbe rimasta a lungo un amentico scoglio nella tempesta, in grado di opporsi vittoriosamente a tutti gli attacchi mssi. 162 La Relazione Ufficiale bavarese l'a\rrcbbc rivendicato con orgoglio:

.Al centro di queste due profonde solo 1'"-\rmata del Sud nelle sue lince sullo Suypa e il Wosurzka da Buczacz fino al Scrcd1 a sud-est di Zalosce aveva resistito ai flutti. Sotto la salda t,ruida del colonnello generale von Botbmer anche le uuppe austro-ungariche, fran1mischiate a reparti tedeschi si erano opposte al nemico, i cui attacchi si erano diretti dapprima principalmente contro il settore a nordovest J.i Tarnopol. 163

11•1 Per la sua biografia c la carriera militare, si rimanda a T. Balla,A Nagy Hdboo/ os':{jnlk-111agyar !dbomokai, • \rgwnennu11, Budapest 201 O, pp. 251253. [Generali austro-ungarici del.la Grande Guerra!. l62 L. E. von Schlorheim, Die Kaùerlirb Dmtsd.1e S;id-Anme iu dm KiimJ:!{ell Jvolm'lld der Bmsdow-0./Jèmùoe. i/o!JJ 4 . .J11ni /;is 14. /Jtlgltsl l 916, C. l L Beck'sche Vc.dagsbuchl1andlung, 1.\ lunchen 1936, p. 7. 163 Baverische KL"iegsarcbiv (a cura di), Die 13ayem im Gmue11 Kliege /91 .f.l 918. At(/ Gnmd der aJJJt!itbt'll K.Jir?gsaktm d(lrgestellt, :\:lunchen l 923z, p. 296.

Il Gen. Pflanzer-Balrin, o meglio Karl Alois Johann Wilhelm barone Pflamcr-Baltin, naw a Pécs nell'Ungheria meridionale nel 185516 1 , era al comando dell'ultima Arm:Ha, la 7", che comprcndent ben 5 Cmpi ci'.Armara sia pur eli diYersa forza e composizione: \ 'l: Gen . • \rz (su 2 Di,isioni); XIII (una DiYisione e mezza di c LU1a di cavalleria); il Gruppo Hadfy (una DiY-isione di fanteria e una di canlleria); il Gruppo Benigni (3 Di,·isioni c meno di fanteria - eli cui una di risen·a - e 3 di cavalleria); l'XI (3 Di,·isioni eli fanrcria e una brigara amonoma). Si di uno dei generali più discussi, osannaro dal comando di Tcschen c certamenle nelle grazie di Coruad (da cui si , -anra,-a di essere consideralO uno dei rnigliori comandami d'iumal"a), meno amato dalla n·uppa che mal sopponant la sua pedanrc presenza al frome, con richieste <.li ossetYanza formale che mal si conciliavano con la \'Ìta in trincea. Come indica chiaramenrc il cnnmere composito delle " grandi unità ai suoi ordini, più a.dattc ad una guerra di mm·iroemo che a w1a di posizione, aveva sempre concepito il compito eli proteggere l'accesso alla sua parria d'origine con rapide azioni di spostamento e riposizionamenro dei reparti disponibili, non di rado ridotti nel numero e nella qualità, là dm·e si profila,·a la nccessiLà 6 " . Questo aueggiamento tattico, che portava ÌtleYitabilmentc al sovrapporsi di ordirù

11·

1 T. Balla, A "\'"{g)' l ltiboni, op. ci r., pp. 1(,;. r· . Rittt:r voo Zeynek, E i11 Offiifer il;; Gelleml.rta/J.rkorps i'!Ùmert sic'/;, hrsg. Peter Broucck, Bohlau \'crlag, \\'ien-f<.oln-\\'cimar 2009, pp. note T6 e T-, do,·c , ·cngono riponare le biografie di Pflanzer-Balùn ad opera di Manfred Tuschcl c Kiivess. Si vc.:clano a riguardo anche le annotazioni di .\ . . \. \rz, L.11rCesrhirhte des Gtv.rsm Kriegu 19/.J. 1918, .\kademischc Druck-und \·crlagansralr, Graz 1969, p. 96: "Lo rrova,·a s.;mpre dO\"C si minaccia. Sempre Lnrento a eostiruin: delle riserve, riusciva gettando nella mischia anche [orzt: ridotte, fatte rapidamente accorrere con autocarri c carri, a ristabilire anche siruazioni disperart: e tenere il fronte conrru forze nettamente superiori." L' na testimonianza eloguc.:nre dell'npplicazionc della ranica dj l'flam:er lìaltin è la difesa di Horodenka iJ l O maggio 1915 narrata da $. Deklc,·a, c·n 1(/fìrin/r nslllt'l,iro, op. ci t., p. 90.

e contrordini, avrebbe spinto le male lingue dell'esercito a gratificarlo del soprannome "presto <-]tul, presto là!" Ne avrebbero inoltre lamentato, anche a Teschen e a Vienna, la facilità con cui "esone.rava" i comandanti in subordine, che non riteneva all'alte7.7.a o non si adeguavano rapidamente aUe sue direttive. 166 D'altro canto nei primi due anni di guerra anche coUegbi illustri, come il Gen. Hermann Kovess von Kovesshàza, avevano giudicato il suo operato come esemplare per il tcmpesti\'O impiego delle riserve, per la capacità di assicurare un adeguato rifornùnento di mwlizioni c materiale bellico alle truppe in linea, e per la precisa valutazione della capacità combattiva dei reparti impiegati, spesso ottenuta per conoscenza diretta. Non diversa appare la , ·aluta:r.ione del Gen. Bollati, che pure non trascura le critiche espresse dal Gen. \'On Cramon, plenipotenziario tedesco presso il comando di Teschen.

167 ll suo capo di Stato Maggiore, di cui seguiremo le vicende, Ten. Col. 111codor von Zeynek, ricordava così il primo incontro col superiore con cui avrebbe affrontato tutta la prima fase dell'offensiva russa:

Fu il mio primo indimenticabile incontro col Gen. Pflan:r.er. L'impressione fu magnifica: un uomo dalla volontà cbiaramente ÌJldomabile, che pensava in grande, cohno di gioia nel superare le difficoltà, semplice, duro, determinato e straripante energia, senza riguardi per la propria persona. IJ nostro lavoro in comu11e non ha fatto poi che confem1are c1uesra prima impressione.168

Occorre .ticordru:e poi che, dopo il rifiuto di Falkenhayn di "partecipare" all'offensiva contro l'Italia, Conrad aveva sottratto nel marzo al fronte russo 4 Divisioni di fanteria (di cui la 10•, della 4• Armata k.u.k., e la 34\ la 3\ e la 43• dalla

Jr,(> T. Eicter von L.eynek, Ei11 Offizjer, op. cir., p. 225. 16 7 _ \.. Bolla ti, I roJ;esà j1itì mratteri.rtici degli eserciti 11ella gmn'Cl IliO fidia/t /9141918, F.inaudi., 'l'orino 1936, op. cit., pp. 269-370, nota 1. 168 T. Kitler von Zeynek, Eùt op. cir., p. 209, nota 280.

r ,\ rmata k.u.k.) comprendenti alcwli dci migliori reparti di na7.ionalità tedesca c eli reclutamento alpino: iJ 59° reggimento di Salisburgo, gli Hessen del 14° di Linz, il 27° di Gra;, e il -l7° stiriano, i rcggimenri "epurati" namralmenre della maggior pane degli elemcnri di nazionalità italiana, il 2° LtmrÙI11rm, per non citare che i più famosi.1c'9 Inoltre, fatrore ancor più impanante in ,-ista dell'offcnsi,·a russa che si profi.laYa, 15 delle 60 batterie pesanti che sarebbero andaLe a garantire la potenza di fuoco dell'offensiYa cirolese, superando di rnolro la proporzione della stessa "falange" di a Gorlice-Tarnow, pro\'eni,•ano dal fronre orientale. Il comando di Teschen avrebbe cercaLo di compensare questa sottrazione incrememando l'arriglieria campale c in t roducenùo un certo munero dei nuO\-i (reparti di pezzi per fanteria), almeno uno per Corpo d'Armata, {orniti del nuO\'O cannoncino da 37 mm. 170 Si tratta\·a di un'ottima arma, estremamente mobile c di facile uri.li%zo il suo tito diretto, capace di effelci micidiali soprattuttO contro i nidi di nutragliarrici e le postazioni blindate, ma proprio per c1ucsto molto più efficace nell'attacco che non nelle battaglie difensÌYe. La carenza di pezzi di grosso calibro a\Tebbe impedito, o c1uanro meno ridotto drasticamente, proprio il tiro di controbatteria c guello di sbarramento che dm·evano impedire l'afflusso delle rise1Te. • \ completare questo quadro ,.a chiarito che la for%a delle Di,·ìsioni russe, eli quelle austriache e di quelle Ledcsche er::t significarivamentc di,·crsa. Mentre le grandi unir:\ di fanrer1a austro-ungariche contavano mediamente 10.000 uomuu, c1uclle russe

IG'J K. l .cppa. Das !eJ:zy .fahr. Die des feld!IJm'Sd}(l//s CoHrad Ù11 KriwJahrr 1916, in " -\llgemcinc schwci7crischc \lilitiirzcirschriff', a. 130, 1964, pp. 805-811 , gui p. 805. PLI T. C Dowling, T!Je Bmsilol' Offimsire, op. cit., p. 52. Per un:1 panoramica delle modifiche apporrarc allo schieramento eli artiglieria, si n:da R. Jcrabek, Oit Bmssi!oJllf!!ft"sire 1916: eiH ll"mdtpiiHkl der Koalilions /<jit'gifii!Jnmg der J fillt•l;llfir!Jte, Disserr:nion, 11, \'\'icn 1982, pp. 149-1-2.

oscillavano tra i 12 e i 15.000 uommt; Hl sostam:a le Divisioni russe erano su 16 battaglioni, là dove quelle austro-ungariche ne contavano 12 e crueUe tedesche 9, anche se gucste ultime contavano su di una maggior potem:a di fuoco c su un complesso di attrezzature, non da ultimo per la difesa ravvicinata, decisamente superiore. Così i Corpi d'Armata russi possedevano più carmoni da campagna della media dei Corpi d'Armata austro-ungarici, 108 a 96, anche se non arrivano al llvello dei tedeschi, che con 144 cannoni da campagna per Co1po d'i\rmam mantenevano un sig11ificativo vantaggio, e non si avvicinavano nemmeno a quello francese, che contava 120 cannoni.

171

Nel complesso la superiorità numerica russa 11011 era così marcata come si potrebbe ritenere. l dati disponibili parlano di oltre 600.000 soldati russi contro quasi 500.000 austrotedeschi, e Brusilov la guamificava con maggior precisione :in 132.000 uomini, un margine dovuto alla maggiore forza organica delle Divisioni msse. In termini di grandi unità i numeri raccontano tuttavia di una sostanziale parità: 40 Divisioni di fanteria e 15 di cavalleria contro 38 Divisioni e mez;:a di fanteria e 11 di cavalleria. 172 Analoga la situazione delle artiglierie, che vedeva am:i una qualche superiorità degli austro-tedeschi in termini di pocema di fuoco, con i n1ssi in grado di schierare 1. 770 pez7.i di piccolo calibro e 168 di medio e grosso cilibro contro 1.301 bocche da fuoco di piccolo calibro c 545 di medio c grosso calibro. Anche a livello delle singole Armate la situazione era analoga c in termini di numeri c di potenza di fuoco le grandi unità di Brusilov non avevano alcun reale margine di superiorità. L'S" Armata di Kaledin contava 15 divisioni contro 13, 640 cannoni di piccolo calibro contro 3 7 5 e 7 6 di medio c grosso calibro contro 174. Sul resto del fronte il margine era ancora

171 T.C. Dowling, The Bmsilo11 OJ!msil'e, op. cir., p. 6. Per l'organico e gli sviluppi dell'esercito russo nel corso del conflitto, si veda: N. Cornish, The Rttssi(liiAYJ!J', op. ci t. l ì2 N. Stone, The Eastem Fro111, op.cit., p. 147.

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