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I-15Giugno 1916
Il l 0 giUgno a V crdun il bosco della Callerte cadeva ftnalmeme in mano tedesca. Sulla dorsale del Thiaumom i bavaresi della 2" Divisione inciamparono oei cadaveri di molti aiLri reggimenti che li avevano preceduti dalla fine di febbraio. Il solo 1 o reggimento di fanteria bavarese si impadroninl della posizione, cali urando 8 mitragliatrici c 350 prigionieri, quanto restanl di un intero bauaglione francese. l niziava così il mese che ancbbe ,-isto la caduta del Forre di Vaux e LUla delle più profonde tedesche ,·erso la cittadella. :?'l<•
Lo stesso giorno le truppe del XX Corpo d'Armata k.u.k. veni,·ano sanguinosamente fermale a Seghe di V cio d'Astico. L'erede al trono Carlo d'1\sburgo, o per meglio dire il suo capo di Stam Maggiore, Col. Egon von Waldstauen, decide,·a di scardinarc lo sbarramento della valle per alto, muovendo sull',\ltopiano dei Serre Comuni. L'epopea del Cengio e dei suoi difensori, i granaueri c i battaglioni di varie brigate di fanteria, si a\'Yiava al suo cu.IJ.n.inc. Ca doma giudica,·a la situazione sugli i\ l ripiani poco meno che cririca.291 contempo, nel decidere di impiegare le tmppc della 5' Armata, predisposta nella pianura v1ccnrina, per comenere ùcfi.nitivamente lo sfor:-:o av,·ersario sui monti e poi contrattaccare, lasciava intendere di a\-cre la cenezza che l'offensin1 di prìmavera in Trentine fosse ormai in via di csaurimenw. Oltre al graduale dìmi.nuire della pressione a\Tcrsarìa, a dargli qucsra conYinzione erano le informazioni che da,·ano come cessata l'afflusso di grancli unità dalla linea ferroYiaria del Brennero. Tra il 2 c il3 giugno aYrebbe quindi assegnato alla J·' .. \..rmara
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lvn C;. \XIcrth, Verdm1. Dic SdJim-IJI 1111tl dtlr Afy!!Jo.r, Gusta v Li.ibbe \' crlag, Rcgcnsbl•rg 1979, p. 243. 2<JI (; • .Haj-.\IacaÒO, La "Jin!fe:-.:perfi/i0/1 1 : L'oj}Ì'IIStl'fl 01/Sinat"fJ de/ 'fit!llliiiO, Corbaccio, ?\filano 193-1-, pp. 329-33--1-.
due Corpi d'.\nnata per rinforzare il suo schieramento sull'Altopiano di ..-\siago, c sempre il 3 giugno avrebbe delineato il suo concetto d'azione per la prossima controffensiva. 292
J ,a richiesta che il Regio Eserciro passasse al più presro aiJ'offensiva, c possibihnente non oltre il l O giugno, era stata intanto aYanzata il 31 maggio dal generale ,\lckseyc·v, nell'ambito del dialogo sempre più serrato fra i due comandi supremi, per il tramite del capo missione italiano in Russia generale Romei Inoltre YeniYa chiesto all'lralia di appoggiare in ambito imeralleato la proposta russa, coerente con il disegno strategico che . \lekscyey accarez:;,ava tla lungo tempo, di un'azione offcnsint da Salonicco nella ren':a· decade del mese. Il 3 giugno Cadorna rispose con un amtlogo telegramma confetmando l'intenzione di intraprendere di li a pochi giorni una 'energica
... q/Jimsit'ct intesa migliorare l/OStra sitllaiJrme mffct zolla Ot"t"lljJa!a da/ 111!/Jlico e inca/mare q;til'i Ili/te le .r11e jòrze che già .ri lrol'ano .wl/a noJira fronte". Quanto all'offensi,·a da Salonicco, Cadorna ne condivideYa la proposta, tanto più che in quel teatro opentti,·o le forze dell'I nresa erano da rem p o sosranzialmcme inoperose, e l'avrebbe appoggiata presso le controparti francese e britannica. n 5 giugno, atua,-erso i capi delle missior1i n'lilitari alleate, Cadorna informò effctU\'amcme ]offre c Robcrtson, in coerenza con la sua ''isione della guerra come sfor:w interalleato, confermando ad entrambi l'inren%ione di at,rire offensi, ·amente in Trentina
292 dclJa G uerra, Comando ùcl Corpo di Staro Mag.(!,Ìore, Ufficio Stotico, L'Esmilo flaliallo llflla (,nmd( G11nm (1915 1918), \ ol. Tll, L.e fJ/Jfm'{joni dd 1916, Torno 2°, OJJìm.ril'rt awtrinm e t'()lllnljfèn.riPa
italia11a i11 Trm/ÙJO - Crmlrtii/JOI"(JIIte opera:;jo11i .wl rufo tldlr1 fronlt (/Jiaggio 1916), Tsuwro Poligra fico dello Staro, Roma, 1936, pp. 178-179. 2•!1 SME U fficìo SrOtico, L l k!litmo 11ella Gra11r/( Glll'rm (19151918), Tlln, ! ..R oprra'{jo11i dr/ /916, p. 158. 11 relegrnmma di lZomei Longhena, compihllo il 3 1 fu spedito il l 0 giugno, probabilrneme per esigcnzt: di cifratura: in .\L1SS.\ffi, Repertorio 1.- 11 busta R9 rase. 2.
alla metà di giugno c aggiungendo di essere disposto a ordinare a7.ioni dimostrative in Albania a partire dal giorno 10. Fondamentalmente convinci dell'assoluta preminenza del fronte occidentale su tutti gli altri teatri di guerra, entrambi archiviarono la proposta c, per il momento, nulla sarebbe accaduto nei Balcani
I russi non potevano aspettare ancora molto a muoversi. A Berdichev Brusilov era disposto ad attaccare fu1 dal giorno precedente, quello che serviva era già stato predisposto; un giorno o una settimana in più non avrebbero fatto alcuna differenza. Kuropatkin ed Evert erano di av-viso diverso. Per loro nessuna azione offensiva avrebbe potmo avere inizio prima della metà del mese. Il 31 maggio, lo stesso giomo in cui a\·anzava all'l tali a la sua proposta di collaborazione i.nteraUeata, Ale.kseyev ruppe gli indugi ordinando che il "fronte. sud-occidentale" sferrasse. ''utt poderoso attacco sussidiario mnlro gli austriaci" iniziando le opera7.ioni il 4 giuf.,rno, domenica di Pentecoste. L'attacco principale sarebbe staro lanciaro in seguito, non prima di dieci giorni, stando almeno alle assicuraziorù dci rispettivi comandi, dalle truppe dei fronti "occidcmale" e " . J " ? 94 settentnona .c -. P er B il nrs ov c1uesto . li mtcrva o non era esattamente l'idcak. 295 Egli temeva giustamente che i tedeschi, che disponevano eli un sistema logistico decisamente migliore, fossero in grado di spostare comro eli J.ui le loro forze, avendo quindi tempo e agio per ridislocarle a nord del Pripjet e affrontare g.li attacchi di Evert con un esito non diverso dall'offensiva di marzo. Soprattutto se la ritrosia espressa a MogiJe,, a,-csse spinto il comandante del "fronte occidentale" - a dispetto delle assicurazioni in tal senso date acl A lekseyev e da questi "girate" al comandante del "fronte sud-occidentale" - a posticipare ulteriormente la
.0:. Stone, TIJe Eas!em Front, op. cic., p. 247 e J.:\ . Sanborn, Imperi(!/ Apocaf.ypse, op. cit., p. 125. 295 _-\.M. Zayonchkovskv, PeniO'tl lvfyrot'qya T_... qJII(I, JLa Prima Guerra .:\Iondialel Polvgon, .:\[oskva 2002, p. 16.
di inizio; avrebbe scoperto eli essere buon profeta. Dato il ,·ia all'offensin1, il Capo di Stato dello zar a\·en però fatto un estremo tentati,·o per conYincere Rrusilo,· ad adottare uno schema d'attacco più ortodosso, concenu·anclo lo sforzo sul fronre di un'unica armaLa, ma la riclùesta era srata respinta. Gli ordini erano stati emanati e mmarli, a quel pumo, oltre a creare una peticolosa confusione, anebbc a\'llro un pessimo effetto sul morale dei comandi e delle truppe. Marsengo, che il 3 giugno ancbbe lasciato Mogilc\· per raggiungere in treno - \ia [(ie,· il comando dcU'S" r\ rmata a Rowno, ci ha lasciato un'interessante testimonian7.a di quest'ultimo colloquio Lelefonico, i clÙ roni e il cui contenutO aYe,·ano ben poco di segreto negli ambienti del quanier generale:
Poclù giorni or sono egli rAlekseyc,·l ha ancora (entato di far recedere Brussiloff dal suo disegno c per poco non gli faceYa cambiare abbieui,·o obbligandolo a raggruppare tur·tc le sue forze e a com·eJ:gere l'attacco in un solo punto, an7.iché su turto il fronte. Brussiloff ha minacciaLo di abbandonare il comando e a.Uora Alexcieff gli ha telefonato che questo eJ:a l'ordine dello Zar. «Chiamatemi lo Zar in persona» ha soggiunto eccitatissimo Brussiloff. «Lo Zar dorme». «i\fc ne infischio, svcgliatelo» . .. \lexcicff ha dovuto cedere e, riattaccando il microfono, ,-i ha soffiato denuo un «che Dio \-i protegga!» raccoho in tempo dall'orecchio di Brussiloff. L'aurcnticit:-1 di questo episodio da me subiro risaputo alla Sta\·ka, ancor prima di parrire per Rowno, è documentata dallo stesso Brussiloff nelle sue mcmoric?'1 D
'ella sua ricosrruzionc del confronto, Buttar insiste nel sottolineare t.ma differenza di vedute tra Bmsilov c il suo diretto superiore rclaciYamente agli obiellÌ\-i dell'azione che
2'JI• .\L \[an;cngo, F.lvi smza lllt<', op. ci t .• pp. e -\. \. BnL.;iJm, Jloì roSjXJIIJÙtrmfyll, op. cit., p. 200.
non c1 sentiamo di condividere del tutto.:m Secondo lo stOrico inglese, Alekseyev vedeva quale scopo dell'azione la conquista di città o meglio di nodi ferroviari importanti, per costringere così le Potenze Centrali a restimire una parte consistente del territorio occuparo nell'estate del 1915, mettendo a f.rutto un suo vecchio progetto del 1915. Il suo ordine d'operazioni del9 gìugno - giusta la letmra che ne dà il Gen. Golov:i.n -indicava Rava-Ruska (in direzione sudovest rispetto al saliente appena occupato) quale obiettivo dell'S. A.rmata, che avrebbe cosi ampliato ulteriormente la riconguista della Galizia.298 Brusilov privilegiava invece l'idea che il suo compito fosse di vincolare e possibilmente disuuggc.rc il maggior numero possibile di unità avversarie, fatto sahro che battaglie decisive, anche solo secondo il modello ormai mitico di Ta1u1enberg, non avrebbero più potLlto verificarsi. Che le cose non stessero realmente cosi, a dispetto delle stesse affermazioni eli quesr'uJtimo, lo dirnostrerà come vedremo l'incapacità da un lato di sfruttare adeguatamente gli sfondamemi ottenuti, dall'altro l'insistenza nel puntare stù nodo ferrm'iario di Kovel, pur sapendo che a difenderlo erano schierate le migliori forze tedesche. Quanto ciò sia dipeso dalle condizioni e dai presupposti iniziali di un'azione pensata come sussidiaria, dal condizionamento dovuto agli ordini successivi di Alekseyev o da un concatenarsi di circostanze che trasformarono troppo ta.rdi gli attacchi delle i\rmate di Brusilov nell'azione principale è c1uello che cercheremo di capire analizzando la battaglia.
297 P. Buttar, La.rt Ga.rp, op. ci t., p. 138, che non fa che riprendere un'opinione diffusa nella storiografia anglo-sassone del primo dopoguerra: P. I-l. Simonds, 1 -fi.rltJ!)' ofl he Wodd I.Vm; JTT, op. ci t., p. 230.
Gcn. :-r.N. GoloYine !r.ecre Goloviol, .La bataille de Calù:ie de /916, Il, i.n "Revue Miliraire hançaise'' , a.103, 1933, pp. 221-240, (jui pp. 225226 . . \ riguardo si vedano anche le annotazioni. di r\.. \' alori, La ymra dei tre lt;;peti, op. cir., p. 242.
Alle 01.00 dcl4 giugno le stazioni di incercetta:done austroungariche rcgiswwano c tt:aduceYano qut:sto messaggio radio, in,·iato da BerdicheY ai comandi d'.\rmata, per un pronto inoltro ai rcpani dipendenti: "F: arrivato il momento di cacciare il clisonore,·ole nemico. Tuue le .-\rmaLe sul nostro fronte suwno attaccando in contemporanea. Sono convinto che alle nostre r\rmate c.li ferro auiderà la , -iuoria. ""''' Dala la prudenza milinara nelle settimane preccdenli nella rrasmissione degli ordini c nell'uso della radio in panicolare, è indubbio che Brusilm· fosse pcrfettamcme a conosccn:ta di dare in tal modo la diana non solo, e forse nemmeno principaln1ente, ai suoi reparti quanto alle unità delle Potenze Centrali che da giorni erano in aLcesa di una sempre più probabile a7.ione .\ questo punto è forse opportuno ribadire che il successo dell'offensi,·a non era per nulla scontato, e che secondo mrti i canoni delle battaglie di materiale ne mancavano le
2'''1 \..\l Schoss, l 'trk lm{grlll' Tage. ei11er Atillnistm,
\\'ilhclm Bnllm1i.illcr, \\lcn-Lcipzig 1933, p. 393. J••• T. C. Dowling, Thr 13msilor Q§r11sirt, op. ci r., p. Per il pumo tli ,
·i sta russo si vedano P.Y. Cbcrkasov (a cura di). ,Uim/'(/irl mina /9/..f.-1918: "Lttskii ptvty", Rabo!J• i 1/Jaloia!J boy!J'kh diJ'Sit'!J• ytgozaprulnogo frrmta l' lllf!)'f·Q'Ifl/1' 1916 g .. ILa prima guerra mondiale: "Lo sfondamento di Luck" . L:wori c dd lc opermdoni del fronte sud-occiut:nralc in giugno-luglio 191 Gl, \' ysshii i redakLsionnyi SOYCI, .\foskva h t t p:/ / www.donvrcm.tlspl. ru/ filcs/ img/ rnar/ persona/ generali/ Il' tskr _proti\·.pdf; H.cdkin-Rymash.e,·skiy, lridJ.wl' rlorogo korp11Ja r T..ttlslw"' pmon . . \ltf)' 1916- !J•tm', (\ oyenno-tstoricheshaya bibliorcka: \'yp.2), ILe operazioni del C.d .. \. durllnrc lo sfondamento di Luck nel giugno l 916J 1926 m hrrp:// elib.shpl.w/ ru/ nodes/ rcdkin-rymasheYsJ..iy-a-nderstviya-tridtsa 1916s-6-yu-shcmami-m-1-l 926-,·ocnno-istoticheskaya-biblioteka-\-nJ-2 !ultimo accesso 15 maggio L.\'. \' etoshnikO\·, pmryr, op. cit.
premesse. l ,e difese erano solide e ben organizzate e l'W r\nnata russa, con i suoi 200.000 uomini c 704- pezzi d'artiglieria non aYCYa certo una superiorità sclùaccianrc sulla ..j.•. \rmata austro-ungarica, che contava 150.000 uomiru e circa 600 bocche da fuoco.3" 1 Più della metà dei pezzi dell'Armata di Kaledin era pera h ro schierata nel settore dei tre Corpi d'Armata di centro, XXXIX, VIII e XL, che occupavano un fronte Jj oltre 45 clùlomeui con una forza totale di circa cento battaglioni. Del materiale d'artiglieria a disposi7.ionc di queste tre grandi mùtà 206 erano cannoni da campagna, ai quali si aggiunge,·ano 4-4 obici da campagna, 48 obici di medio calibro, dei quali 4- di preda bellica, 44 obiei c 24 cannoni di grosso calibro, con una percenruale dj medi c grossi calibri e di bocche da fuoco a tiro CUlTO che era insolica nell'esercitO russo. Romei Longhena, nel suo telegranuna del 3 giugno al Comando Supremo la preoccupazione che il munizionamenro disporubile per pezzi non fosse ancora sufficiente a garantire un successo, ma a fare la differenza sarebbero state sopratturro le innO\·azioni inuodottc o approYatc da Brusilo,-.302
E,·geny Vladisla,-o,ich Tumilmrich, un ,-olomario di guerra nelle file del 326° reggin1ento dj Belgoraisk, che face,-a parte dell'82a Divisione (Gen. 7\l.N. Pronrov) della 9" Armata, ricordava così l'i.tm11edia1a vigilia dell'attacco:
L'ulti.tno giorno, quando la cosrruzione delle gallerie sotto i reticolati fu completata, mcnrrc cammi.t1avamo luogo le lunghe trincee di collegamento l·. ·l aYvertimmo un mO\·imenm insolim dietro alle nosrre posizioru sulla collina. CompruYero carri trainati da ca,-alli f .. .]. Le capanne erano piene di artiglieri, li si pote,·ano riconoscere dall'età, dalle potenti figure e dalle facce barbute e concentrate. Carrelli con mitragbatrici, montagne di proiettili c altre
Jlll '\1. Srone, T!Je Ea.rtem Fmnl. op. ci t., p. 2-1-7. M Comuni.cazionc di Romei Lungb(;na al Comando Supremo italiano del 3 giugno :tUe 09.00 in . \USS:--[F,, Rcpcrrorio L-1 l busta 89 2.
attrezzature militari riempi,-ano i prati c i fossati delle reb·ovie.
In di,-crsi tratti del fronte, l'artigheria sparò colpi distinri alle trincee e alle retro,'ie del nemico, a cui guesr'ultimo rispose con un massiccio fuoco conLinuo. ì\Ia la nostra artiglieria non rispose ::.Ila sfida e non cambiò ritmo. 1:u una sera memorabile, i soldati furono riempiti di munizioni c al plotone granatieri, di cui faceYo part·e, fmono date 6 granare rotonde in ghisa con capsule e fu ordinato di controllare le forbici. f .. -l .-\lcuni nuovi morrr1i, a noi sconosciuri, fecero la loro comparsa, con proiettili simili a enormi barbabicrole. , \nche se non capi,-o ancora c non conosccYo le ragioni di questi mO\i.mcnti incomprensibili e l'istinto non mi faceva dormire, bri,·idi mi attra,•ersanno il corpo, tremavo in rurro mc stesso. Per l'intera notte ci fu un
'\ silenzio monale nelle nostre Lrincce - non LLO singolo raz;w, né un singolo colpo ruppe guesta misteriosa formidabile pace. ;\la lo spazio morto ua le uincee era inondato dalla luce inu1terrorta di molti razzi nemici e dai coni di luce dei suoi proiettori. Fino a dove arriYa,·a il nostro sguardo insonne su entrambi i lati lungo le trincee, onmgue la luce fredda dci razzi c le luci dci proicrrori rompcnno l'oscurità di una notte di allarme e rormenm,·ano, con pesanti presagi, l'eccitata coscienza delta "Regina delle b:ntaglic"_,.'3
Tre ore dopo il messaggio radio, alle 04.00, la "pace della notte" venne imerroua: i cannoni russi aprirono il fuoco lungo l'imero fronte c lo proseguirono per tre ore. Le a riguardo della sua intcnsil"il sono discordanti. l\[arscngo, che si troYa,·a sul fronte dell'W _ -\rmua, fu buon
"'3 E.'· . T umilmì.ch, J>m·qya r=<:!!J·ad iz okopa. J ·ospoiJ!illaiiÌ)'n E l · . 'J Ìtlllilotitb, l J .a Prima guerra moncliak: uno sguardo dalla trinct'<L .\Iemoric eli F:YT.I, jsroria, Pctcr:;hurg 201 71-72.
testimone dell'inizio dell'offensiva c le sue parole lasciano intendere non solo che la 1-isposta dell'artiglieria austroungarica f1.1 fiacca, ma anche che il tiro dell'artiglieria russa non era affatto LUl bombardamento a tappeto:
li primo colpo di cam1onc riga il cielo ancora nero c minaccioso. l· .. J Il proiettile compima la sua lunga traiettmia, è caduto ed è scoppiaro al punto giusto. Una telefonata a\'Yerte che il segno è stato colto. Di lontano, come ovattata, giunge la sorda eco della cannonata di risposta. Gli Austro-Ungarici devono essersi svegliati male. Il loro tiro è fiacco c non aumenta con l'atm1entare del giorno. Che veramente abbia giuocato l'elemento sorpresa sul CJualc il Generale Bmssiloff fa tanto assegnamcmo?30+
Downing, che cita a riguarJo diverse fonti di entrambi i contendenti e numerosi contributi storiografici (Knox, Berndt, Stone, Jerabek), nega che si fosse cratcato di una "tempesta di fuoco", o anche solo di una preparazione paragonabile a quella cui gli austro-ungarici erano stati abir:uat:i dagli italiani sull'Isonzo. Inoltre il terreno, per la presem:a di numerosi acquitrini, contribuin a ridurre l'effetto deLle granate, per la mancanza del fattore di moltiplicazione costituito dal suolo roccioso del teatro di guerra italiano. Il citato Wi11ogradsky osservava per concro:
Il cadenzato, continuo fuoco dell'artiglieria fece una notevole impressione alla nostra fanteria che in precedenza non aveva mai avuto la chance di vedere e sperùnentare gli effetti di una preparazione potente e prolungata da parte dell'artiglieria amica. Sotto il tonante sillabare delle cannonate, la fanteria acquisì una forte e consolidata fiducia
i\f. i\hrscngo, Eroi smza lllte, op. cir., p. 73; A Bobrov, .Bmsi!OI'Sk!J proty!J, op.cit., pp. 218-219.
nel potere distrutti\O del suo supporto, in grado eli spianare la strada per la ;·ittoria. 105
Un artigliere austriaco, che anebbe concluso la sua prigioniero degli italiani, all'epoca in forza alla 12" Di,-isionc eli fanteria del VI Co11Jo d'.Armata, ricordava l'inizio dell'offensin .il4 giugno con "il frastuono ili un tiro sempre più intenso", aggiungendo che "con un'intensità ili tiro ancora mai supposta il nemico martellò per rutta la giomata le nostre posizioni."· 1 ' 16 Sul fronte della 9" .Armata russa di Lechitsky al tiro con le granate ad ccrasite era stato abbinato fin dall'inizio quello con proiettili a gas, che procurarono alcune perdite ai croati nelle fLlc del Gruppo Bcnign.i.3 ''- Non di,-crsameme il ri.ro a gas, peraltro non di grande efficacia, compare nei ricordi del Col. Hans Ritter Koch YOn l ,ocpringcn, comandante di w tre le batterie, schierate dall'ansa eli Samuszyn fin giù allo Czarny Potok sul fwme di Okna.308 Il diario , del 1° reparto obici pesanti campali registra\a per <]Uelle prime ore delia domenica '\m fuoco di distruzione fino ad allora sconosciuto sull'intero fronte
\<15 .\.'\J. \ViJH>gradsk)', rfi G lfmlJ, op. ci1., p. l 65.
-\ sua volw il fante TtunilO\ ich ci n::>riruisce comunt1ue un'impres$ione ùi porcnza cd efficacia dcv:lstanrc: "Proicu:ili d:1 sci pollici distrussero spietar::unenrc.: prima c la seconda linea di difesa del nemico. l nsiemc al fuoco e nUe colonne di rcrra nera, Yolarono tronchi. l erti, peni di Ji,;se c cada,·eri. G: difficile dii cri vere c ilncor p iLI eli fficile iJnmaginare pc.: r chi non abbia \'ÌSto questa terribile opera dcUa no::rra bella :1rciglieri:l . . \lcune terrificanti di c.:nor.m.i bombarde si unirono al S\.IO frenetico uragano. L'artigliet;a austriaca ave,-a cercato di rispondere in modo scomposto, ma non a\'c,·a a\·uw alcun effetto sul ritmo del nostro fuoco, è stata rapichunenrc e l.a li.nca Ji fortificazioni austriache si tiasfoonò grauuahneme in una specie di terreno appena arato da un i1wisibilc, ararro". Perl'IJ.)'(I/11/roJ -q)', op. cit., p. 7'2. "'(o .\.l\1. Schoss, l 'erklmiJ!,tlli! Tiw, op.cit., pp. 39-1-395 . . ì\.. Tominnc, Ilmtti 11 Bm.riloJ'(jmj, l, op. cit., pp. -127-428. li. Rittcr Koch von l.copringcn, A.11.r dm Ktimpjm bei Ok11r1, in f l. Kerchnawe, F.. Ottcnscblagcr (a cura di). Ehrmb11rh murt-rr / 1rtillnie, op. cit.. pp. 2G0-261, (]Ui p. 260.
bessarabico davanti a Rarancze fino a Toporoutz c Dobronoutz, che intorno alle 10 perse un po' di intensità". 309 E il capitano magiaro Desider l'"uleki, del 23° reggin1ento k.u.k. (Zombor), che si trova,-a in linea a nordovest di Tarnopol, lungo la linea ferroviaria di grande rilevanza strategica Lemberg-Podwoloczyska, commentava così la conclusione, in realtà solo temporanea, registrata intorno alle 9 del mattino, del fuoco dell'artiglieria stessa:
Il pericolo eli un altro attacco nemico sembrava sventato. I russi nel corso delle S ore di bombardamento delle nostre pos1z1oni avevano impiegato una tale quanntà di muni;;:ionamento che, stando alle precedenti esperienze, dovevano esserne ora a cono. Le cose doYevano pero rivelarsi diverse.
Alle l 0.15 l'artiglieria russa riprese il tiro con inaudita violenza. Tutte le idee presenti fino a quel momento sull'intensità eli un "fuoco tambureggiante" vennero superare da quamo si abbatté sulle nostre posizioni. Granate e .rbrapnei eli rutti i calibri samrarono letteralmente i nostri ripari. ln un attimo la linea del ll battaglione venne avvolta in una impenetrabile nuvola di polvere, fumo e fuoco.3 w
Su Ltn pLmto invece storici e fonti dell'epoca si trovano pienamente d'accordo. Il tiw "a pioggia" privo di direzione che aveva connotato .le precedenti preparazioni eli artiglieria, fino a c1uella di mar;;:o sul Lago Naroch, era uno sbiadito ricordo. Le batterie russe tiravano secondo uno schema prcordinato c con grande precisione, mirando con l pezzi da
309 ZJJJùdmt Dt!J"ester u11rl Karj;atm - SthJveJe 1-'è/dhaubitzabtei!tmg l. Spàter SchMm .fddclltilletie-RcgillJCIII 5, in K. Leppa, Sl/(le/el/(lelltsche i7ll op. cit., pp. 319-323, qui p. 319. 310 D. Fulcki, Der :J. l 11d 6. ]11/Ji 1916, in Kun Jozsef .J eno (a cura di). Kriegs Albll!ll cles k .11.k. !JifaHtetie-1\egiiJiellls 11. 23/A t:r. Ès kù: 23. qplogeiJ<'d l-/adi 1 -/a/buma, Frank.lin-Tlirsulat Nyomcllija, Budapest 1916, p. 292.
campagna alla distruzione dei ret:icolaci c con quelli di calibro maggiore a inLcrrompcre i c a isolare i reparti in Linea dai superiori comandi e dalle riserve, nonché - in misura minore - a neurrali;o:are l'artiglieria a\TCrsaria. Un altro testimone oculare, il giornalista Washburn, osselTa\'a: " ... che il fuoco era così lento c sistc:marico, e così di'·erso dalla tempesta di scoppi di esplosi\·o che precedc,·a usualmente gli attacchi, che di\·ersi comandi austriaci non nutrirono alcuna preoccupazione su quanto Sta\·a accadendo nelle ptime ore del bo m bardamcmo. "3' 1 • \n che là do\·c gli austro-ungarici anebbero sapuro opporsi con efficacia anche nei giorni seguenti agli attacchi dell'li • A.rmata russa di Sakharov, come nel caso di gran parte della 2• k.LLk. di Bobm-Ermolli, il bombardamento ebbe comw1que effeu.i deYastami. Non eliYetsamente danni significati,·i \·cnivano segnalati dall' ..-\l:mata del Sud, in particolare sul fronte della 32• Di,1sione del TX Corpo d' At1nata. ''2 Scconçlo le disposizioni della dirctti\·a 1039, gli artiglieri russi sostiruiruirono al tiro per sah·e eli batteria quello per singolo pezzo con concentramenti eli fuoco non superiori ai 15-20 minuti c successiva pausa nel tiro e verifica dei tisultati ottenuti. Id corso eli tali interruzioni i loro ossen·atori acccna\·ano i bersagli maggionncntc colpiti e proccde,·ano quineli a dirigere il fuoco sulle posizioni e le fortificazioni canlpali rneno danneggiate. I fanti austroungarici che i11 quei frangenti corre\·ano a guarnire i
111 S. \\'ashburn, Tbc RltSsinll 0ff1'11sit-e, op. cir., p. 10. 1 el suo studio eleU'offensi,·a, \lex:mdcr BobrO\', conunenra a tale proposito: " ... con forze relarinmenre piccole, sfrurranclo la sorpresa, l'artiglieria ru:-.sa aveva ottem1to tlll pn.:ccdenti. La della preparazione, il piano perfctramentc S\-iluppato per l'impiego elci pezzi, iJ law>ro preciso c coraggioso degli artigheri lo scarso muncro dell'arriglieria russa, renelcndo inutile la preparazione eli molte settimane c l'enorme ùispcndio di proicnili. Un fuoco improvviso di otto ore fu Sllfficienrc per sopprimere la porenz:-t eli fuoco nemica c a\'cr ragione delle sue posizioni fortificare." Bmsilorskj)' proa•r, op. ci r., p. :120. H2 L. l::. \"Oll Schlotbc.im, Die Kaimlirhe Oettfrrhe Siidamm, op. ci t., p. l O.
parapetti delle trincee, vetùvano quindi sorpresi dalia ripresa del tiro. Oltre ad infliggere perdite sensibili e non previste, ciò creò LU1 senso di incertezza che avrebbe avuto in sq.,rtùto ben più grav1 conseguenze. Nell'insieme l'azione dell'artiglieria russa non aveva nulla in comLule con <-1uanto era stato sperimentato fino a pochi mesi prima, ciò fece nascere la comrinzionc che vi fosse una presenza massiccia di "consiglieri" militari e tectùd francesi, peraltro non suffragata dalle fonti 11.1sse.313
Nonostante tutto, quando a metà giornata la fanteria russa mosse all'attacco, spesso arrivando ad occupare le posizioni avanzate del nenùco, la reazione della difesa fu pronta e in larga parte efficace. Tutto sembrò funzionare: l'artiglieria campale aprì tempestivamente il fuoco di sbarramento fermando o disgtegando le ondate d'attacco, i fanti austrotedeschi, con la parziale eccezione di un settore della za Armata, a\rcvano guarnito a tempo i parapetti e condotto una difesa ordinata, le perdite erano contenute. La comparsa di 1.ma squadriglia di autoblindo nùtragliatrici, messa in campo dal Col. Dobrzansky, almeno una delle c1uali - la Tsarevich - montata su binari, al modo delle trami ci Porsche dei recentissimi obici da 380 mm ausuiaci schierati in Tremino - aveva creato uno sconcerto tale da garantire ai russi un successo itùziale che non venne poi sfruttato ed ampliato. Troppo poco per .impensierire i comancli austro ungarici.31 . 1 Forse il solo disappunto nasceva dal fatto che gli
313 L.\'. \'eLoshnikov, Bm.rilovsk!J' f>tVI)''' · op. ciL, p. 158. Ribadita bensì nelle rico;;truzioni austriache: l-loen, Die Kti111pje i111 Osten, op. cir., pp. 226-227. Ji.l P. Buttar, furssia's Las! Ga.rj), op. ci r., p. 143. Riportiamo, a titolo di esempio, (jUanto riferiva il :X Corpo d' .-hmata al comando della 4': "Dall'inizio della bauagfut la nY<tttina dd 4 giugno al mattino dcl S giugno era110 stati portati :J 2° reparto di sanità della 137 ferici, alla 3T Divisione di fanteJia nello stesso periodo le perclite ammontavano a 105 uomini, quasi la metà dei quali appartenenti a] ·18° reggimento fanteria Ho11Ped. Queste cifre dei feriti. fortunatamente basse in rapporto
ufficiali xussi indossanno una cli,-i.sa del rutto simile a quella dci loro fanti, non precede,·ano le ondate d'auacco e non gesticolavano particolarmente in modo da farsi riconoscere: ciò rendeYa difficile ai cecchini ausu:o-ungarici, già orientati a tale compito, indi,·iduarli ed abbatterli.\15 r reggimenti della 2" Di,·isionc k.u.k. (Magg. Gcn. Jemrich \'On der Bresche) comunicavano con orgoglio che non solo tutti gli att.acchi erano snno respinti, ma erano falliti anche i tentati,; russi di a , ·er ragione della difesa con mnu alla resa in tedesco farri dalle prime ondate. 3H' .. -\.yvertito dei primi, parziali e ridotti rovesci, Conrad a Teschen si rifiutò di lasciare il castello dell' ,\rciduca Federico dO\'e stant. partecipando al pranzo di gala offerto per il compleanno di questi; sarebbe stato un atto assolmamcme indelicato nei confronti della pailiona di casa, l'Arciduchessa Isabella, che era in dolce attesa. di Brusilov, si premurò di assicurare al suo staff, non rappresenta,·a nulla di serio, i 1ussi sarebbero stati presm respinti, al più si "sarebbero pexse poche centinaia di meu:i di terreno" . w Il suo pensiero andaYa piuttosto al fallim.ento dell'attacco dei Kaisetfaegera i\1onte GioYe o a come sfruttare la conquista del Cengio sull' .-\lLOpiano dci Serre Comuni. Non era quello il momento per distogliere l'attenzione dal frome italiano. Oal camo loro i tedeschi non si mostrarono
alla violenza l: aJJa dllrata del fuoco d'artiglieria russo poterono a ragione artribuire alla renuta delle "mne di ,-olpc" Il numero dei morti non era srato accertaro": c;. Kralowetz, Of)'kel L11fk 19 l 6, op. ci t. pp. 5, 12. Per t)uanro concerne l'impiego delle autoblindo belghe sul frome orientale, si veda E..J. SergCC\' , R11sslrmdr 1\.rirg.rnfoiJnll{gm, op. ci1., p. 308. >ts . \ n notazione tiLiesta dd comandante del ::wo reggimento fanteria k.u.k .. Col. \ladar Rugsch, riporrara in F. Pollmann, Dir O.rifnmt rln "Ctvjim Kriegd'- (11/J tmgmisr!Jer Perspektù·e. in Fl. Bachinger, \V. Dornik (a eu m di),jm.reits rln SdJiitzmgrnbm.r, op. ci r., pp. 87-104, qui p. 97. 116 Così il telegramma "Dcha 70" delle 16.00 e i successivi "Kalif l O" c "Dclt:t 2", delle 18.48 c delle 19.30 dd 4 giugno, citati in \. \'\"arson, op.cit., p. 633, nota -s. 117 J l. l ferwig, 'f!Je r:irst rrorld op. cil. p. 209.
molto più in ansia. Erich von Falkenhayn riconosce sinceramente nelle sue mem.o.rie che, data la brevità nella preparazione dell'artiglieria, a\'Cva ritenuto non potersi trattarsi di un vero e propl'io atmcco, ma mtt'al più di una "poderosa esplorazione offensiva" che non aveva altro scopo che dimostrare agli icalian.i che la Jtavka non era rimasta insensibile alla loro richiesca di aimo.318 ll problema era che l'azione del 4 giugno era stata più una ricognizione massiccia, una sorta di "prova generale" di metodi e dj fattibilità dei procedimenti tattici, che ave,Ta lo scopo appunto di trarre in inganno i difensori sulle principali direttrici d'attacco. Ed in effetti diverse fonti austriache registJano l'afflusso delle proprie riserve sulle linee arretrate; la cosa non dO\'Ctte sfuggire al Gen. von Linsingen, tanto da indurlo nel corso della mattinata ad inviare alle gt:andi unità dipendenti un ordine che, olr.re a chiedere .la resistenza ad oltranza, "si chiudeva con l'istruzione, in caso di nemico, di non impiegare le riserve anzitempo, tna per un contrattacco concentrato c condotto fino alle linee nemiche".319 Si trattava in realtà del pilastro di ogni difesa manovrata, ma al contempo il precetto più difficile da seguire per chi era abituato a pagare caro qualsiasi insuccesso tattico che comportasse una perdita significativa di terreno o l'abbandono di posizioni vantate fino a pochi
318 E. Falkenhayn, 11 C:olllallrlo Strpre!Jlo, op.cit., p. '1. 78. T. C. Dowling ('l'ile TJmsilo JJ OJ!ensil'e, op. ciL, p. 63) accormU1a a questo giudizio l'affermazione <.li Ludendorff secondo cui avJ:ebbe LiquidaLo gli attacchi iniziali come insignificanti dopo aver letto i primi rapporti. T .a sua citazione (E. Luclendorff, IVar MeJtJnties, p. 219) non trova però riscontro nella traduzione italiana: E. LuclendortT, I mil'i 1itvrdi di gmnYI. /914-1918, Garzanti, ,\:lilano 1940 (quarta edizione). F. viceversa accettata come corretta da B. H. Liddell f [art, I....a Pri111a C:m1n·a MoJJdiale /914-1918, Ri.zzoli, 1968, p. 294 . .ll9 G. Kralowetz, O!)'kaL!rck 1916, op.cit. p. 6.
giorni prima come "imprcnclibili":1 .?<' Fu così che il Gruppo d'esercito di Bohm-Ermolli impiegò alcune Jclle sue risern.! migliori, segnmamenrc due battaglioni (il II c il lV) dcll'84° reggimento di Vicnna per un contrattacco destinato a sanare l'inflessione verificatasi il 4 giugno Wl le ali inrernc del CoJvo d'_-\rmata (Gcn. Klaudius Czibulka ,-on Buchland) c il Gruppo Kosak. Te era seguiLO un sanguinoso combattimento nottUrno, in ctù si era spesso giunti agli scontri all'anna bianca in un contesto reso più difficile daiJ'aver trovato la base eli partenza, ritenuta saldamente nelle mani del 16° reggimento T .tmdJvebr di Cracm·1a, occupata dai russi. Non si aarta che della prima delle molte denunce da parte di combattenti eli nazionalità austriaca dello scarso spiriw combatti,-o dci corpi di reclutamento slaYo, segnatamentc nei confronli della mancata ilifesa opposta dall'l l' QiYisionc k.u.k. del Magg. Gcn. Bauer (composta di ruteni).321 Qui, come i.n altri casi, soprattUtto guelli relatiYi a,t cecoslonKchi, una ricosauzionc documentata dell'accaduto non risulra semplice c, quando possibile, non sempre a,rvalora accuse di tradimento o di resa incliscriminata c prematura, che setTiYano del resro da ottima scappatoia per i comandi k.u.k. chiamaci a rispondere
121' lo realtà, come _I.R. Schindler, StMII!rollc•rrd in Ca/ida, or. cit., p. -13, la "robustcua" della lint:a non a\-cva farro una grande ùifferem:a c la r · Di,;sione Honrrrl (composra di ungheresi e slo\'acclu) :1\'C\"3 ceduto le formidabili posizioni esamunemc come la :2' Divisione k.u.k. (composta di ungheresi c polacchi), che ne difendeva ùi molro più deboli. 111 Si a riguardo le di .\. \"011 Pitreich, 8ffllrleJgmosse Ì!IJ . \ nur Klagenfun J 930, p. che riconosce apertamente che: "affidabilirà e non giocarono alcun ruolo nella rotta" della -1' . \rmam c quelle in parti.: aurocritiche, di R. Kiszling, Die Bm.rsi!oii'·Offomire hti f..Nk-O!ykLt, in "Osterrcichische 1\ J Llitiirische Zeitsch.rift", l 966, p. 310 nonché i riferimemi archivistici citati in J.R. Stemmvllrred i11 Ca!iria, op. ci t., p. -17, nota 52. Sulle "voci" relaci\·c al fallimento dell' l l' Di\;sione circolate nell'iJ1m1cdiato c nel primo dopoguerra, si , -cda . \. Bollati, l
nJH'Sci piti CCII'tl//f!Ù!Ìd, op. CÌr., pp. 355-35'7.
delle sconfitte patite. Resta il fatto che una volta giorno, perso il loro comandame Ten. Col. Czulik, rimasto ferito, pnv1 ormai di munt7.ioru c "incapsulati" dal tiro dell'artiglieria pesante mssa, gli attaccanti rischiarono realmente l'annientamento:
Si tolgono le cartucce ai morti, ma la scarsità. di munizioni sta diventando un dramma: come ci si difenderà da un nuovo attacco? Da ogni pane del fronte si ahano urla di "Hurrà!". Nuovo attacco russo difeso ormai solo più con le baionette. },traccati anche alle spalle dai russi penetrati nella nota falla, solo in pochi riescono a mettersi in salvo. Cadono prigionieri il Magg. ìv1er,;,:ger, il Ten. Neumann, comandante del II reparto mitragliatrici, ferito, muore eroicamente il Cap. Lehner slanciatosi al contrattacco, il Cap. Willy è fet.i[o e catturato, come il Ten. della risenra Wimmer. Gli scampati si schierano nuovamente a difesa e di frome a loro anche i russi si arrestano, costrettivi dalle feroci perdi[e subite.322
In realtà l'intenzione del comandante la l" .Armata, Gen. Puhallo, era di condurre una reazione dinamica (il termine tecnico del "contrattacco") con forze molto maggiori. A tale scopo era statO richiesto il rinforzo della 25" Divisione, che doveva essere ceduta dalla 4" .Armata. Fu una fortuna che, anche in seguito aLl'esito dell'azione dell'84°, egli desistesse da c1uesro proposito, rinunciando alla riconcp.:Lista di un saliente esposto e mal. difendibile. Presto la 25" Divisione si sarebbe resa nuovamente necessaria più a nord!323 li tratto di fronte dove i russi misero a segno il successo maggiore, inaspettatamente anche per loro, fu però c1uello tenuto dal Gruppo Benigni della 7" Armata k u.k.,
322 R. 'Vlichel, V. \.Volli, Das Vimmdacbtzjger Blll:!J, a cura del Karneradschftverband ehemaliger 8+er, . \dol f Holzhausen, \.'{ficn 1 9·19, p. 161. m C. Rcisoli, J...t, Crcmde op. cit., p. 379; T.C. Dowling, T/;e Bmssi!OJJ O.!ftwire, op. cit., p. 62.
. Qui la 79• brigata T-lom,ed ::;offerto in modo particolare per le riprese del tiro effettuare a sorpresa dagli artiglieri russi, anche perché il suo organico sonadi1nensionat0 non ave,·a tro,·ato posto nei ricm·eri disponibili e non c'era stato il tempo materiale per realiz;r.arne altri. Inolnc la tattica d.ifcnsi,·a basata fmo ad allora sull'accurato impiego degli sbarramenti di fuoco dell'artiglieria risultò decisamente meno efficace che in gennaio. l\Lolte delle pesanli con gittata ed effetro maggiori erano sul lontano frame trentina, menlre i riri ad incrocio dei pezzi da campagna sopraYYissuci fuoco deUe non numerosissime batterie di l ,ecl1-itsl-:y non trm·arono il bersaglio cui erano abiluati . . \Ile masse compatte che a\·anzavano da grande distanza si erano sostiluite ondate più rade, che muo\-c,·ano da basi eli partenza molro più Yicine alle linee dei difensori asiatici della Y Di,·isionc guardie di frontiera del Trans-.\mur non erano noti per ,il quartiere concesso agli avversari, sopratttlltO agli ungheresi. :\d age,·olare ulteriormente gli anaccanci ci furono i calanchi che caratteri7.ZaYano la "no man's lanci" della striscia d'attacco e sottrassero spesso alla , ·ista le righe degli anaccanti.
Gli ungheresi, che si erano consideraci fino ad allora una delle componenti na;r.ionali più solide dell'impero, vennero semplicemente travolti. Le unità del XLI (3" Di,·isionc) c dell'XI Corpo d' .. -\rmara (11 2 e Di,·isione) cam1rarono quasi il 90% deU'org;1nico della brigata, che ccssa, ·a così di esistere come unità combarrenrc. La fase cruciale della battaglia, che portò alla caduta del ' ·illaggio di Okna, è così riassuma da Jikola Tominac nel ::;uo studio sul conrribuw
l n torno alle 14, in diversi trarti delle linee delia pianura, tra i ,-il.Jaggi di e Onut, i russi riuscirono a penetrare nelle
La rico:;truzionc di questa azione, ripresa dagli srudiosi successi,;, è offerra da .·\. Knox, IVitb IIJI' Rltssùm ,4YI(J', lL op. ciL., pp . .f . .J.3 444.
trincee delle difese croate, in particolare quello lungo la riva del Dniester, riuscendo a spingersi per oltre 5 km al centro del Gruppo Benigni. Presto allargarono la breccia, costringendo il28° reggimento a ripiegare su Mitkiv e il27° su Onm. Sebbene questi reggimenti non si perdessero d'animo, la 3" Divisione russa del Transamur ebbe presto ragione di loro. Diverse centinaia di morti furono lasciati sul campo di battaglia c più di 4.000 dei nostri soldati furono cattunti. li resto ripiegò nelle retrovie. Okna cadde alle 17 e le riserve che accorrevano ebbero il loro da fare per mettere un argine alle masse di fanteria e cavalleria russe. 325
Spingendosi oltre, prima della fine della giornata, i russi si impadronivano anche di quattro batterie austro-w1gariche. Nelle mani degli uomjni del Feldmarschallmtnant Lukas Snjarié restavano solo i. due importanti capisaldi 458 (Obczyna), temtto dalla 3" Divisione di cavalleria, e l'almra di Czarny Potok, nelle mani del 26° reggimento .Honved di Karlovac. Pf1anzer-Baltin era in quelle ore inunobilizzato a letto da 39° di febbre; il suo primo impulso fu di mandare sul posto il suo capo di Stato Maggiore, ma von Zeynek gli fece notate che, a parte il fatto eli non avere il grado per dare disposizioni ad un Siegmund conte von Berugni, con l'autorità richiesta in quel frangente da egli non era abbastanza orientato su terreno e situazione. Infine, fattore più importante viste le condizioni menomate del comandante L\rmata, 11011 era il caso che il capo di Stato Maggiore si separasse da lui. Ecco il racconto di quelle ore al quartier generale d',-\rmata a Kolomea:
325 N. T o mina c, J Jmlli 11 BriiJi!or!Jemj ofmzf,ri, (II), op. ci t., p. +29. Per tUla tescimoo.ianza russa della presa dj Okna, s.i veda .il di.ari.o di TL. Dubinskara, l11the Tmuhes: A l!?'oltll711 So/dùr's SIOIJ' qfll?'orld fV'ar I, a cur<1 di l .. i\f. [<:aplan, Universi!)· of l cbr<1ska Press, f.iJ1coln 2020, pp. 32 e ss.
1\Iettemmo a disposizione del Feldzetwlleisler Benigni, che godcya della piena fiducia eli Pflanzcr, Lutte le nostre tisen·e (una brigata eli Felcfjaege'; i reggimenti fanteria 16°, 97° ril cotpo che reclutava nella zona di Triestcl, 25° LandJve/)l) per la conduzione di un rapido contrattacco. Questo sembrò riuscire, ma nel pomeriggio Pirreich lJ\Iax Pirreich, il capo di Stato Maggiore dj -von Benignìj comunicò che il fronre era completamente infranto, in quanto i russi si erano spinti oltre Ok.na. Ogni quarto d'ora egli telefonant per comunicare una cattiva notizia dopo l'altra, mentre gli altri comandami eli Corpo richiedenno con urgenza rinforzi.-'2 <>
Il vero colpo di maglio dove,·a ancora arrivan.: e sarebbe stato vibrato dall'8" :\..nnata di Kaledin ai danni dcUa 4" dcll'.Arciduca Ferdinando. Lì il comando eli 13erdiche,-aYeva '\ concentrato le sue risc.n·e mobili (la 4" Di,-isionc finnica, la l 2" Divisione di c;a,'alleria ProJkttroJ; c la 24" DiYisione di artiglieria pesante) ed oltre la metà della sua artiglietia: oltre 200 pezzi da cmnpagna, cd oltre l 00 cannoni ed o bici di calibro maggiore. L'urto non era peraltro inatteso: un disertore, prescntarosi alle linee del X Corpo d'.c-\rmata (Gen. Hugo von Malasrow), ave\·a annunciato l'attacco per la sera seguente, dopo un'intera giornata di bombardamento.·m
La martina del 5 infarti il ciro di preparazione dcll'arriglieria riprese e qucsla volra sen7.a lasciare dubbi sul suo carattere di abbrutimento. Con qualche concessione a.lla retorica, iJ Ten . .. \ngcnetter, del 1° reggimento Schiit:zyn di \'ienna, ricostruiva così. quello che defìtù "il giorno della dtroria dd do,-erc":
... un fuoco ramburegg.iamc infernale di calibri pesanti e pesanLissimi si abbaLté sui ,-ienncsi del 1°, inmuncre,-oli
11l• T. R.irrcr von Zeync!.., Ei11 Offi'{jer, op. cit., p. 2+8. 127 G. l< O!yka L!ttk 1916, op. ci t. p. 8.
fucili e nùtragliatrici crepitarono, martellarono ininterrottamente e spedirono rn.ilion.i. e miliotù di sibilanti messaggeri di morte, innumerevoli sbrapml, granate e bombarde ad abbattersi su eli noi. Fu spaventoso e terribile, deprimeva e paralizzava gli animi. I brividi correvano lungo la schiena per l'orrore. 32R
Anche se gli attacchi al centro dello schieramento della 4" Armata k.u.k. si erano suss<.:guiti durante l'inrera nottata, con scarsi risLdtati, fu alle 9 del mattino, che a confermare le affem1azioni del disertore msso: "Una grandine eli fuoco di intensità mai provata si abbatté sulle Linee della posizione difensiva, sollevando dense colonne c nuvole di fumo giallastro, che poi gravaYano inm1obili sul terreno" , come ebbe ad annotare il capo di Stato Maggiore del X Corpo d'Aunaca, Gen. Kralowetz:129 Menrre il Ten. Gallian descriveva il fuoco iniziato alle 05.00 contro la 70" Divisione, oltre che contro la 2", come un "tiro di pa?.Zesco di UJtti i calibri", sulla cui accuratezza la sua testimonianza non dà adito a dubbi: "Presto .le linee sono completamente interrare, i reticolati presentano ampie brecce, gli accessi alla maggior parte delle 'tane di volpe' sconvolti."330
Non fu necessario attendere la sera per ricevere le prime notizie allarmanti. Alle 9.30 il comandante della 2" Divisione di fanteria (Feldmantballeu/1/cml Edmund Edler von Sellner) commùcava l'ampio sfondamento delle linee nel settOre deiF82° reggimento fanteria (battaglioni II, III e TV). Si trattava della prima falla di una diga destinata presto a crollare. 1\i danru dei magiari deU'82° funzionò alla
328 ,\ . . \ngenetter, GiN .Sieg der Trem. Das IP'ie11er k.k. N t: 1 i11 der S'cblacbt bei Obtka. jtmi 1918, in H ugo Kerchnawc (a cura di), l111 Felde tmbesiegt. Er!e!JIIisse it11 Weltkrieg erziib!t?JOII Mitkiillrpjem, Ili, Ostemirb, J. F. I.ehmanm Yerlag, .\Ji.iochen 1923, pp. 197-208. (]Ui p. 198. 329 C. K.talowetz, O!yka L11ck 1916, op. cit., p. 12. 330 O. Gallian, Opfot,P.,mzg bei f...tt< 'k, op.cit., p. 126.
perfezione il num·o metodo di attacco della fanrcria russa. Arri\·ando nelle loro trincee immediatamente dopo il termine ùcl bombardamento, se non con la sua ultima sah-a, i gruppi d'assalw del XJ, Corpo d'r\ nnara russo (Gen. Kashralinski) sorpresero i clifensnri mentre staYano appumo guarnendo la linea, se non ancora all'imerno delle "rane di Yolpe" che li aYe\·ano proren:i dal bombardamento solo per intrappolarl_i e condannarli ora alla resa. Una ausLriaca a _ riguardo sostiene che non erano trascorsi che 8 secondi dalla fine del bombardamemo alla prima intimazione eli resa da parte russaY1 Va notato di passaggio che gli stessi austriaci faranno tesoro di lJUesra lezione, applicandola alla con i Kai.rersrblletzm nel corso della riconl]UÌsta deÌl'Orrigara il 25 giugno 1917. Tutti gli eserciti avrebbero del resto percorso un canunino analogo, incluso il Regio che dell'a\·anzara "sotto farco delle traiertorie" farà nel 1917 uno dci punti fermi dell'azione dei reparti d'assalto. nuvole dj polvere sollentte dalle granate, mescolate al fumo delle esplosioni non solo impedivano alle batterie arreLrate di comprendere quamo stant accadendo, costringendole solo ai tiri pianificati in precedenza 131 , ma consentirono ai fanti russi di reirerare la sorpresa anche ai danni del secondo complesso di trinceramenti, tenuto dalla 25" brigata Sc!Jifetzen. Lo testimoniava senzn nascondere né la sorpresa in cui i comandi austro-ungarici erano caduti, né la loro responsabilità a riguardo, il Gen. Kralowetz:
La fanteria russa, protetta dalle pressoché impenetrabili cortine di pokere, era penetrata nella linea senza essere \-ista dagli osservatori della fanterin c dell'artiglieria dopo aver
" 1 Tcstimonian%c a 1iguardo in R. ,lcrabl!k, Die Bm.rsilowo!fmsil'l', I, op. ci t., p. 259, riportata anche in .\ . \'\'atson, Tbr Ring o[Sirel, op. ci t., p. 30-L m O. Galljan, Opjn;ga11g bt•i Lttck, op. cir., p. 12G: "],c nostre batterie sparano a casaccio sulla terra di nessuno, prendono sotto iJ loro tiro le basi di parrcnza per l'attacco loro norc; a cm.•sa della mancanza di ogni possibilità di osscn azione ogni riro di sbarramento miraro è reso impossibile."
,·areato i reticolati e ,.i a,·ent sopraffauo il presidio. Il presidio delle trincee venne tntYolw, coloro che sra,•ano in attesa nelle "tane di ,-olpc" della chiamata dei commilitoni si videro spesso sbarrata senza sperann l'uscita dai russi. Ne vennero tirati fuoti o uccisi col lancio all'interno di bombe a mano.
Anche se si de,·e riconoscere che una simile rapidità di ixru7.ione giunse completamente inaspettata, si dm·e,·a comunque prc,-cdere un'irruzione nella linea, tenendo conto dci continui progressi russi nei procedu11cnti d'attacco. La domanda da porsi cm soltanto se in tal caso c.rano state poste le premesse per la guida an·eduta di una battaglia dccisiYa susseguente ad una simile irruzione, o in caso contrario che via di uscita si prcscntaYa ai difensori per CYitarc la sconfitta. m
Se il Gen. Martiny era stato convinto Ji poter reagire con una pronta reazione dinamica a qualsiasi cedimento della difesa avanzata, ora si rro,-a,-a nella condizione eli do\'er puntellare proprio le forze ad esso deputate.33' 1 .\J incrementare il caos, clifficilmcmc evitabile in una situaY.ionc di combattimento non prcvenci\<ata, si aggiunse la circostanza per cui il comando della 1 Y Divisione Lcmdwe!Jr col Pelrlmar.rdJallettlllant Gusrav Yon Szekely de Doba (poi
m G. J<t-alowetz, O(rka L11rk 1916, op. cii. p. 13. Si Yeda a riguardo qw1nto da '\l. The li(IJ/111'11 hrmt, op. cit., p. cbe souolù1ea come le "tane di \'olpe" finissero così per trasformarsi i.n altrcrrame piccole Pr7.crnysl. 11-l La 2s• brigata era srara posra dal comando della . \rmara a disposizione del Gcn. \larriny come risen·a fin dal 2 giugno c alle spalle della t9• brigata, "col 24° rcggimcnro di fanreria L. da Dcrno alla strada Pokaszczewo-Oiyka, col l 0 rcggiJnento eli fantetia l,. spinto a sttd fino alla Q. a sud-ovest di Il. Odcradskij." Si era provveduto a condmre in linea, nel settore minacciato, la btigata da guide a conoscen?.a del rcrreno: G. Kralowcrz, O(yk<1 T Jtl'k 1916, op. ci t. p. S.
l\[agg. Geo. Franz KalscrYon composta rurra di tedeschi c sui ctù -+ forti reggimt:nti \'Cni,-a riposta la massima fiducia·u<>_, che era stata messa a disposizione del X Corpo d'""\rmata alle l 0.45 dclS giugno, colpito in pieno dai cannoni a lunga gittata russi, tenra,·a di tiorclinarsi ad O\·esr di Chorlupy al m:lrbrinc del bosco ad est di Q. 238 (ad est di Romano'-). PriYo di collegamenti, c1uamo restava del suo staff yenne raggiunto dall'ordine di contrattacco itwiaLO dal comando del Corpo d'1\rmata solo poco prima eli mezzog1orno.
Tl persistere dell'azione d'attacco russa staYil inoltre rendendo critica la s1tuazwne del muruz1onamento soprau-utto dell'artiglieria, che, avendo impicgaro buona parte delle sue scorte nella fase difensiva i@iale, si trm·aya a non essere in grado di supportare adeguatamente le reazioni dinami<;he ordinate. _ \nchc perché la, fine ùe!Je tmuùziooi disponibili divenne non di rado L1. ragione addotta dai comandami di, batteria per il fatto eli aver abbandonato le loro posizioni anzitempo, posizioni trm·ate in seguito
H> Gorizia 1860-\'icnna per um si veda htrp5:/ / dc. wi kipedia.org/ wiki/ 1: ranz _Kalscr_ m n_,\ faasfdd l ultimo accesso 5 maggio 20201. w. l cl cor5o del suo tipicgamcnto, 1'8 giugno, cm srara risospinta in annri col supporto di alcuni banaglioni tedeschi, che ave,rn peraltro poi ncll':lrrerratncnto \'Crso il fiume Sierna: _ -\. Bollati, [ ron.rri pitì mmllni.stiri, op. cir., p. 358. È imeressantc rilevare che nell'inchiesta che seguì la debacle di questa Divisione, dci CLIÌ 13.0()0 uomini se ne snh·arono solo poco più di 1.-oo, nelle Ji,•erse critiche. che non risparmiarono il suo comando, nessuno tirò in bal.lo la della nazionalità: riferimenti an:hi,;srici in J.R. Schindler, Slta1111VIImrl in Gllliria, op. cir., p. -t6, nora 50. Su come iJ delle nazionalità pesasse sull'esercito austro-ungarico più che su qualsiasi altro dei paesi belligeranti, compresi gli altri imperi tmùrictnici, c sulle responsabilità a riguardo dell' _ \OK, si J.C. Engle, "T'his JJIOIIS!ro!l.rjronlll!i!J rlelom· 11s all" The /JIIS!ro-Hm{gmimt Jo!tlirr l: ...... petimrcl, l 9 f..l.-19 l 5, in G. Bischof, F.
Karlhofcr, S. R. (a cura di), 19/·t. .r'JJIStritl-llmtgal)'• t be 01igins, tmrlthe 1-ir.rt i ·wr o( ll"orlrlll"ar I, llni\'ersit) of, ew Orleam Press, 2CH4, pp. H S-16-1, in particolart..: pp.
appunto già \ruote dalle colonne inviate a rifornirle di granate.33 ì lmpietosamenre Graydon r\.Tunstall osserva, sulla scorta di una serie eli fonti archivistiche (Nachlass Conrad e Kundmann etc.), che: "T ,c 1iservc austroungariche vennero proiettate nella battaglia in numero così piccolo c con una tale mancanza di acw11.e tattico che si dimostrarono totalmente inefficaci."· ''3 Il comando del X Corpo d'Armata inYiava a c1uello d'Armata alle 13.15 la seguente ineqtù,·ocabile richiesta:
Op n. 605/Vl i\ dispetto di <.1uanto promesso, fino alle 12.45 non sono giunte a Palcza le munizioni per i cannoni da campagna da 80 nun Mod. 5; esse necessitano con urgenza. I colpi disponibili per ciascun pez7o sono scesi in certi casi a 50.
La richiesta è stata inviata come Op. n° 605/l alle 05.10.
Il comando del X C.d.A. chiede un sostanziale sostegno.3'
9
L'avia:t.ione ausn·o-ungarica faceva incanto del suo meglio per garantire la ricognizione lontana e informare i comandi sulle possibili direttrici d'attacco, ma gl.i austro-ungarici si trovavano sempre un passo indietro rispetto all'ùùziativa avversaria. Le perdite subite dai fanti tussi, a dispetto dei nuovi metodi d'attacco, non erano inilevanti, anche, se non soprattutto, per il reirerarsi degli attacchi segnalatO da mtte le fonti austro-ungariche. Per una \rolta però il tenace mt{gik tusso vedeva che i suoi sacrifici avevano un senso. l contrattacchi ordinati dal nemico, e che si erano cfunostrati tanto efficaci nel corso della battaglia di gennaio, portavano ora intcn reparti ausrro-ungarict ad avanzare sconsidcratatnente, senza nemn1eno più il minimo sostegno da pane dell'artiglieria. Le colonne di prigionteri (t;oemtoplem!JJ) avYiati verso le recrovie e destinati a.lmcno
m .-\. Watson, H.ù{g ofSteel, op. cit., p. 304. 3J8 _ \. Tunstall, AJIJl!ia-I op. ci t., p. 40. 339 G. Kralowetz, 0/yka Tjtck 1916, op. cil. p. 15.
iruz.ialmeme, nella maggior parre dei casi, al campo di raccolta di Darnica, non lonrano da Kie\' rende,·ano loro palese la cli.mensione della , ·irrmia ottenma come le enormi guantità di materiale bellico eli cui si erano impadroniti. Del clima che si rcspiran nei comandi e tra le truppe dell'W Atmara russa è ancora una , ·olra testimone ill\Iagg. l\1arscngo, che la sera del 4 giugno aveva raggiumo il XL Cmvo d'.-\rmata del generale Kashtalinski:
.\Uc no,·e del martino seguente le truppe truztnno l'offensi\·::t. In , •emi minuti la 2a Didsionc ciragliatori occupa due linee di trincee nemiche mentre la -t• Divisione raggiLmgc la terza linea. Ci viene comunicato che la 9a ,·erso Czemm·irz ha fatto prigionieri 240 ufficiali c 10.000 soldati.
Sembra che il successo si delinei rapido su rutt? il fronre del settore Sucl-o,·esl. Discendo daU'osscrYatorio e mi reco al Comando della, -1-J Di,·isione riragliarori comandata da Dcnikin. Le retrovie sono ingom.bre eli prigionieri, eli cannoni, mitragliatrici, lanciabombe e riflettori abbandonati dal nemico che batte disordinatamente in ritirata. TroYO il Generale tra i suoi soldati che appaiono addirittura esahati daUa \rirtoria e mi compiaccio con lui esprimendogli mtta la mia ammirazione. [ ... ] I 134 pezzi appartenenti al XL c all'VIII Corpo d'Armara sono ormai tutti in azione. Alle guiodici i due Comandanti di Di,·isione hanno già spostlHO avanti i loro osservatori. l· .. 1 Alla sera sfùano tra le trincee ormai abbandonare, sGn·alcando i reticolati di,·cltj e le buche aperte nel terreno dai grossi calibri, altri 3. 500 prigionieri. w
3J" \'. .\[orir:.:. a/.r / 11/J Beispiel dl'r Dett/srMstmrirher i11 nmisdtelll Gflvahrsa111, in B. Bnchingcr, \\'. Domik (n cura di), ]<'llsrits dt•s op. ci t., pp. 19--220, qui p. 200 . . Hl .\1. rf.1vi m'zt' l11re, ci t., p. 7-J.. G li fnce,·a eco il suo din.:tto superiore, l'ancora Col. Romci Longhena che in un telegramma del 6
Col senno di poi, iJ capo di Stato Maggiore del X Corpo d'Annata condannò senza riserve guesca difesa sconsiderata del terreno, condotta irrigidendosi sulle linee avam:ate, tichiesta peraltro anche dai comandi tedeschi, insistendo sull'opportunità di un immediato ripiegamento che desse modo di guadagnare tempo cedendo spa:tio, in attesa deli'arrivo di risenre strategiche in grado di ribaltare la Queste riserve però non c'erano, e l'unico fronte a cui l'Austria-Ungheria avrebbe pomto attingere per metterle assieme era quello italiano, dove avrebbe dovutO rinunciare all'offensiva dal Trentino. Conrad però non era delio stesso avYiso.
Linsingen sì ostinava a chiedere un impiego diverso dei reparti ancora disponibili, in un contrattacco organico e concentrato su uno dei fianchi delia penetrazione russa; l'Arciduca Ferdinando, pressato dai comandanti iJ1 subordine e incapace di condurre un'azione manovrata, concedeva loro il poco che ancora gli restava. Alla richiesta del Gen. Marriny di consolidare la difesa sul ter:w sistema di trinceramenti, il che avrebbe richiesto tm ripiegamento quanto meno dell'ala meridionale del Il Corpo d';\nnata e di c1uella settentrionale del Gruppo Szurma/43 , il comandante della 4" .A.rmata non seppe fare di meglio che scaricame la responsabilità sul subordinato! Ogni fonte austriaca, tanto del X Corpo d'Armata, guanto delle altre
giugno al Comando Supremo italiano scriveva: "Sulla fronte dell'H-va .limata è continuata \'Ìvacc preparazione di artiglieria nella notte dal 4 al 5 giugno, e l'avan<:ata irùziata alle 9 dd mattino del 5 giugno ha ottenuto notevole successo presso Oberad (nord-ovest del lago Olika) ... . -\nche in altri punti di lluesta fwntc si sono occupate sino a tre linee di trincee nemiche. Dubno, che cxa per tre quarti degli austriaci, è in fiamme. Ottava annata nel mattino del giorno 6 ha continuato acl anaccarc; in vari punti nernico si titim; molti si danno prigio1ùeri." In AUSS:.VIE, Repertotio L-11 busta 89 fase. 2. 342 G. Kralowetz, O!Jfe<, Lmk !916, op.cit., p. l3. 343 Sanclor (.-\lexander) Szurmay barone di Uzsok (1 860-1945). Per la sua biografia, si veda T. Balla, /1 Nqg)' Hcibonl, op. cit., pp. 301-303.
due grandi unità limirrofe, parla di combattimenti durissimi e t! i tenaci difese, che non trO\'ano peraltro conforto nei dati delle perilire. La sola 2a DiYisione :weYa perduto l'85°•o della sua dotazione di artiglieria, la 70" del Corpo Szurmay nel rardi\o ripiegamento nomuno (eli olrre 20 km) si era ridotta a 5.400 uomini, lasciando sul terreno o in mano russa il66°·o della sua forza. Olto Gallian colpe\·olizza il40° reggimento fanteria k.u.k. di Rzeczow, OYYiamenrc di recluramcmo na:àonale polacco c non "tedesco", per la breccia di 4 km che fini col segnare il tlcstino dei magillri dell'82° c c1uindi dell'imera 2" Di,·isione. Vale anche in guesto caso quanm osscrnro in preccdenzll a proposiro di gucsro genere eli accuse, ma non vi è dubbio, daro il numero dci prigionieri dichiarato dai russi e riconosciuro dagli stessi ausrroLtngarici, che non turLi i corpi si batterono cfferti\·amcnte fino all'csrremo delle loro possibilità.
Se a nord la 4" . \rmara era costretta col suo ' centro sulla terza linea (la co;;iddcrra "Linea \'erdc'') e iniziavano le recriminazioni tra i comandi - del Gruppo d'esercito nei confronti dcll'.\rciduca, ma non meno del comando del X Corpo d'Armata nei confromi di quello d'4-\.rmatll -a sud, sLli fronte della 7" Annata Pflan:.::er-Baltin poteva ancora nutrire sens:lte speranze di chiudere la falla apertasi al Gruppo Benigni. Fino a che le sue truppe rene,'ano la collina di Czarny Porok, che domin:n·a la riYa sud del Dniesrcr, c una piccola resta eli pome oltre iJ fimne a nord della stessa, esiste,-a la concreta possibilità di prendere sul fianco i russi e costringerli a sgomberare il terreno occupaw .. -\ sua YOlta Lechitsky sape,-a che dal possesso dell'altura ilipcnden1 la possibilità di dare ben alrro valore a quello che rcsraYa, al momento, un mero successo tattico. Il 5 giugno Czarny Porok cambiò quanro \·olte proprietario c anche se alla sera rimase in possesso degli uomini di von Benigni, ciò non SClYÌ ad alrro che a far loro rompere con maggior facilità il contatto con i russi e a ripiegare verso ovesl su di una linea più corta e facile da eli fendere. Tra i protagonisti dell'ultimo,
decisivo contrattacco ci fu un battaglione del 54 ° reggimento k.u.k. di Olmiirz, la cui azione '\'lene così sinreti;;,zata nel volume di Konrad Leppa:
Sul contrattacco condotto dal IV battaglione agli ordini del Magg. G ottlicher non erano giunte notizie. Quando però alle 20 . .30 i russi fecero irruzione ai danni del25° reggimento Hom,ed, esso ebbe senz'altro inizio. Iniziahnente l'avanzata avvenne attraverso il fuoco di sbarramento russo che provocò forti perdite al 54°. Solo durante c1uesta avanzata il IV battagJjonc venne a sapere che era avvenuta l'irruzione 1ussa a sud di Q. 272, tra il 97° reggimento e il 25° Honved. Di conseguenza il battaglione mutò fronte e direzione. Poiché il nemico si stava consolidando e sistemando nella prima linea appena conllLlÌStata, una prosecuzione del contrattacco data la situazione ancora non chiara e col sopraggiungere della notte era temporaneamente priva di scopo. 1 n oltre non fu possibile stabilire il collegamento verso destra. n battaglione aveva la sua ala destra completamente nel vuoto. Per parare un attacco sul fianco o un agg.iramcnto, il reparto ripiegò la sua ala destra c trascorse la notte con questo dispositivo sul campo di battaglia. 344
Il ripicgamcnto venne completato senza problemi c lasciò i.ntravvcdere la possibilità di condurre a termine vittOriosamente la battaglia difensiva; anche le truppe russe avevano subiro perdite tali da far supporre che non sarebbero state in grado di i.ncab:are con decisione, ma nel frattempo l'Annata aveva quasi esaurito le non moltissime riserve a disposizione.345 Teschen ne era stata informata e non avrebbe potllto latitarc ancora a lungo.
H l Die Heldett l'Oli Okna - 54 (.f.. bis l O. Jmti 1916) in K. Lcppa, SlldetelldmtJchr im lf/eltkrieg, op.cit., pp. 314-318, qu.i p. 315 14S T. C. Dowling, Tbe Bmrilo1' 0/}èH.rii•e, op. ci t., p. 72.
In parte per le ragioni che la distingue\'ano dalle alc.re Armate, c a cui abbiamo già accennato, in pane per la precisa convinzione di Scberbatcbev che il suo compito principale era di vincolare le forze a-v·vcrsarie lasciando a Kaledin l'azione decisiva, o forse soltanto perché meglio comandata e più fortunata, l'Armata del Sud non registrò situazioni di crisi nei prll1ll due giorni di battaglia. n 4, dopo aver procmaro seri damu ai reticolati e a parte della linea a Cedrow c a Q. 389 (ad ovest di Worobijowka), i mssi riuscirono bensì a penetrare, verso le 1 O, nella lille.a della 32n Divisione fanteria per l'ampiezza di due o tre compagnie. Non riuscirono però né ad ampliare la breccia, né a spingersi in profondità. ll co:o.trattacco, condotto con sufficiente tJanquillità, li resp.insc, tranne un bre\·e seltore, suLla base di partenza. J ,a lotta riprese nel pomeriggio nello stesso settore, ma andamentO ed esito furono L'indomani 5 giugno un pesante fuoco di artiglieria investi dalle 07.00 ad est di Sokolniki-Sokolov la serie di capisaldi del Cmpo d'Armata Hofmann346 , all'ala meridionale dell'Annata, senza peraltro arrecare agli ostacoli e alle trincee danni tali da rendere poi possibile un
Il Gruppo d'eserciro di Bòhm-Ermolli, oltre al già citato rovescio subito dall'84° reggimento non aveva dovuto registrare i11flessioni significative delle sue lillee, dalle cui retrovie la 25a Divisione aveva anzi tipreso la via per Luck, da dove non avrebbe in realtà dovuto essere allontanata.
Alla sera del secondo giorno dall'iJ.uzio dell'offensiva, Brusilov aveva ottime ragioni per essere soddisfatto. Ne aveva non meno per essere preoccuparo. Le lezioni che aveva appreso dalle operaziotu precedenti, o ricavato dalle notizie i11 arrivo dal frome occidemale, si erano rivelate efficaci nella pratica. I nuovi metodi di attacco avevano
Pctcr Frciherr von flofmann (Bécs l865-Becs l 923), per la biografia si veda T. Balla, A Nagy J-Iribonl, op. cit., pp. 158-159.
I .. E. von Schlothcim, Die Kfliserlicb DmlsciJe Siirlamm, op. cit., pp. 9-
dimostrato la loro nlidirà. Le prime due Linee di una difesa ritenuta insotmontabile erano stare sgrerolate; le risetYe :wversarie lJU:lSÌ compleramcntc assorbire e in molti casi g1à consumate; il numero dei prigionieri catturati risulrava considerevole. Cosa ancor più imporrame, e che non a caso sarebbe stato uno degli argomenti portanti della propaganda hitleriana nel 1940, le perdite - con la sola eccezione della seconda fase della battaglia di Okna - risulranno nettamente ìnferioti a qualsiasi azione offensiva precedente. Non c'era da stupirsi se il fante russo, da sempre abiLUato essere considerato carne da cannone, si sent.isse ora mori,·aro a reitcrarc gli attacchi c guardasse con soddisfazione a quanto aye,·a realizzato. Come ancbbe ricordaro l'ormai Magg. Gen. Romei Longhena in un telegramma a Cadorna la sera dcll'8 hriugno, la <.Juantirà irwero notevole eli fucili c munizioni abbandonati dagli austro-ungarici in ritirata :n-eva consentito ai reparti russi di completare le docazioni dci non pochi complementi ancora di fucile.348 'el '-isitare il campo di battaglia sul fronte .-\nnata di Kaledin, l'artigliere Winogradsky, dopo aver ammirato la robustezza della linea ne.mica e espresso la soddisfazione per le dimensioni e la rapidità del successo ottenuto, a\'anzava questa considera:t.ionc a proposito delle Yittimc:
Come c'era da attendersi, era stata la fanteria a soffrire magg1ormente. T nostri morti si potc,·ano Yedere solo nella si retta zona tra la nostra linea c lJUCIIa degli austriaci - sul filo spinato - appesi con i visi t"Ì\"Olti i.n avanti, vittime di qualche mitragliatrice che non em Stata neutralizzata dal fuoco delL-. nostra artiglieria. J ,c trincee nemiche non conrene,-ano quasi morti russi, erano in,-ece piene di austriaci uccisi dalle baionette o dal fuoco delle artiglierie c deLle bombe a mano. 1 tÌCO\'eri avC\"ano sofferto ed erano
>4K Romei Longhena al Comando Supremo italiano, telegrammi'! Jelle 23.00 del 9 giugno in . \ USS,\ lE, Repertorio L-l l busra 89 fase. 2.
colmi di corpi, farri a pezzi dalle granare di grosso calibro o - con le enu:ate chiuse dal bombardamento prima dell'attacco - erano rimasù , ·irtime dei nostri granaLieri.149
Una successiva analisi anebbe accercato che nelle prime due lince della posizione a\'anzara guasi 1'85°;n dcUe perdite austro-ungariche si era an1ro per effetto del tiro dell'arLiglicria e nei combattimenti a distanza nn·Yicinata, nel chiuso deUe trincee, mentre nella terza la quasi CO Lalità era cosùtuita dai prigionieri catturati dai russi, a signiftcare che i demoralizzaci superstiti della prima fase dell'azione non solo non erano riusciti a riorganizzarsi sulla terza linea, ma avevano travolto anc*e i rincalzi accorsi a presidia rl.a. 35'
1
Le preoccupazioni comunque non mancaYano al comandante del "fronte sud-occidcnrale" . l ,a principale riguardava le noù;.,ie in arrivo da Alckscyev . .:\ disp,eti:o delle reiterare precedenti, E,-en aveva ulteriormente posticipaw l'ini;,io-di quella che era ancora considerata l"'azione prinòpale". Per il momento si tralta\'a di soli cingne giorni, dal 13 al 18 giugno, ma non occorreva fare i profeLÌ di svcnrura per immaginare che non si sarebbe r.rawno dell'ultimo r:inno. 351 La mancanza di un ,-ero comandante supremo dell'esercito, che tale non poteva essere considerato lo zar N i cola II, digiuno eli quesri.oni militari, eternamente indeciso e in balia degli umori della corte, da,-a di farro un'autonomia inusitara ai comandami dei singoli fronri, se non addiJ·ittura a tjuelli d'I\ rmata. Su c1uesta situazione Alckseye\' , nella sua posizione di Capo di Stato Maggiore, non poteYa incidere più di tanto, per ragioni che a\·e,•ano a che ,·edere soprattutto con i rapporù personali e di an7.Ìanirà. Non a caso Brusilov aveva cercalo di Ottenere l'aiuro della 3" ,\rmata del Geo. Leonid Vilgelmm·ich Lesh mediame un appello personale, quasi si
w> A . • . \\'inogradsky, La G!letTr, op. ciL., p. 170. 3511 Sronc, Tbe Eastmr FroNt, op. cir., p. 250. 3;1 I3unar, R11s.ria'.r Lt.ut Gn.rp, op. ci r., p. l 53.
•ccchio commilironc!352 Se Gatti, lo storico del Comando Supremo italiano, poteva lamentare eh<.: Cadorna non era in grado di influire sull'andamento dcUe battaglie condotle dalle singole Armate, sar<.:bbe probab.ilmcntc inorridito di frome all'anarchia decisionale della carena di comando russa, a partire dai suoi Yertici. La YOCC italiana più , -icina agli C\'enri di cui stiamo parlando, quella eli Marsengo, che si muove,·a con disim·oltura negli am bicnti della . rtaJ'ka, ci con ferma che in quel momemo a Hcrdichev il clirna era tutt'altro che tranquillo:
Brusilm· è fuori daUa grazia di Dio c grida a Yoce alta c ai quattro ,·enti che è statO eraclito. Non vuole rinforzi, di soldati ne ha fin troppi c le forze nemiche che lo frontcg__gj.ano sono or.mai così esigue che egli può ragione come e quando crederà. Egli vuole che enu:ino in azione al suo fianco il Generale E,·crth c il Generale Kuropatk.ine. Perché non si muovono? . \rtcndono forse che il nemico, sicuro eli aver di fronte niente altro che degli inetti, si concentri rutto quanto sul suo settore c muova alla riscossa? E la Stavka, il Gran Quarlier Generale, che cosa fa? E Alexieff e lo Zar cosa fanno? J ,a Russia ha la vittoria in pugno. La Yiuoria decisiva, e se la lascia sfuggirc:;53
"-\nni dopo un oscuro colonncUo avrebbe scritto a riguardo aiJ'ex-Capo di Stato ,\,Iaggiore: "l !attacco dimosr.rati,-o era riuscito oltre ogni aspettativa c senza riserve - l'intera forza austriaca era quasi annientata. E ci si rifiuLÒ di lanciare l'aLlacco ptincipalc!!! Perché?
m Telegramma ùi Brusilov a Lesh dd .30 maggio ·1 916, riportato in San horn, 1111perir1l Apotaj)'pse, op. ci t., p. 126. "hl \larsengo, Eroi .m'i!' Im-e, op. cil., pp. 76--.,_
Per la codardia di Enn e K.uropatkin? Per intrighi contro Alekseyev? Per l'opera di chi voleva 111 ri,·oluzione?"·'54
In realtà proprio il successo di J .cchirsky a sud apri,•a la possibilità di una !,>randiosa manona a tenaglia che aYrebbe potuto prendere alle spalle e t.agliar fuori il gruppo d'esercir<.> di Bohm-Errnolli e l'Armata del Sud, con effctri decisivi sulla continuazione del conflitto da parte austro-ungarica. Una sùnile operazione non rientra\'a però nel piano iniziale c soprattutto non poteva conrare ::;u forze adeguate. " ... l'aspetto negath·o di questo metodo [d'actaccol era che la dispersione delle forze rcndeYa difficile lo sfnmamcmo strategico del successo tattico ottenuro."m
Come abbiamo ricordato Brusilov aveva acc<.:tmto come condizione preliminare il arrÌ\'O di rinforzi. Del resto se anche fossero at-rintci rempesriYamenrc altri Corpi d'Armata, il eh c. era reso pressoché le dalla situazione più che deficitaria del sistema viario c di quello dei trasporci della Russia, non sarebbero ciusciri a modificare l'assunto srraregico sulla cui base l'opcrazionc era nata, , ·aie a diJc .l'idea di una pression<.: pressoché u11ifonnc dal Pripjet al confine rumeno, per , ·incolarc le foo:c aY\'ersarie c impedire il gioco delle risctYe, permettendo lo sfrurrarnemo del successo lungo le direttrici più promettenti, che nell'ottica dclht Jtm;kct non si u:ovavano sul fronte di Brusilov. l ntcrprcti odierni, Buttar su tutti, criricano la sonabbondanza di DiYisioni di caYallcria, a loro dir<.: pletoriche c che comportavano un notevole aggrm-iu
l .cttcra del Col. ScrgceYskij riportara in Sanborn, IIJiperial op. cit., p. l '27. 355 GoiO\ ine [recrc Golo\-lnj, L11 balnille dt Calitù, Il, op. ci r., p. 22-L Si \'edano a riguardo anche le considerazioni di Sanborn, l111pni(l/ /Jpocrtbpsr, op. ci r., p. 126, dove peraltro si insiste, a nostro parere rroppo e comtmquc i.n senso opposto a quanto da ì'\clipoviè, subordinaziooe di alla preminenza assegnata da . \Jckscye\' alla conytùsra di Ko\'eL
logistico, lamentando poi che non siano state quasi ma1 usare per sfmttare le vinmie conscgtùre dalla fanleria.
Riguardo allo s'\·iluppo dell'offensiva, si rischia eli dimenticare che l'obietti\"O finale eli un'operazione condi7.iona i comnndi più di qualsiasi altro fattore. La capacità eli adattarsi alla situazione puntando ad obictciYi finali assolutameme ambiziosi sarà non a caso una delle caratteristiche del sistema eli comando e controllo tedesco che, sperimentata sul piano tattico nel primo conflitto mondiale, verrà implementata - causando lo sconcerto decisivo degli aYversari - su quello operativo poco più eli v·enr'anni dopo.' 56 Nel 1916, anche se eli Brusilor era senz'aluo inno,·ati,·a, una cale capacità eli adattamento a liYello opcratiYo era al di là di LU10 strumento militare come quello msso, e in generale di un t]ualunque esercito del tempo. Quanto alle polemiche sull'impiego della cavalleria, dato per assodato il onere logislico associato alle grandi unità a ca,·allo, c riconoscima la loro scarsa utilità nella guerra eli posizione, non si può dimenticare che la Prima guerra mondiale si concluse sul fronrc italiano proprio con un fondamentale impiego delle quattro Divisioni eli ca , -alleria. 35 -
Il comando eli BcrdichcY si crovava c1u.incli nella condizione, affalto semplice, eli doYer gestire un successo che, per l'inadempien7.a di altri, aYe,·a ottenuto un decisivo , -ancaggio tattico che non sarebbe srato sfruttato. Per il momento, in attesa degli s,·iluppi della situazione, non gli
J;(, Esemplari a riguardo le memorie ùi l krmann Ralck, Onli•r in ChtlOJ. 'J'he .\ltmoir.r of Gmeral of Pnnztr Troops Hm11n1111 Balk, edited br .\l.G. Da' id T.Zabecki and l.. C Dierer J.Biedckarkcn, CniYcrsity Prcss of KcnnKky. Le,..;ngron 2015. "' P. Pozzaro, l 'illorio T /melo. Lflci ed o111!J/r di 1marittrJiia, Gasp:m, L.: dine 2019 e Phillips, 'IWbo S!Ja/1 S rtY· op. ci t, pp. 6, 32. Per una discussione w ll'obsolcsccnza o meno dell'impiego della cavalleria relatinunentt.: al con franto u:a ca\':tUcria austro-ungarica c cavalleria russa. si veda Schmitz, Als ob dir ll"r/1. op. cit., pp. 185 c