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Brody: la nuova minaccia La Bucovina tra il riscbio del tracollo

dalla stima delle perdite inflitte all'avversario. Inoltre le muni?.ioni erano in generale sufficienti, tranne quell.e di grosso calibro, delle quali si sperava di ripianare a breve le scorte. Brusilov si riprometteva mollo dalla numerosa cavalleria che aveva a d.isposi?.ione, ma pareva che il momento perché essa sostituisse in scena la fanteria non dovesse mai realmente arri,·are. Non gli restò guind.i che riequilibrare Ja forza delle sue Armate e riordinare i Corpi alle loro d.ipenden%e. s:i>

Brorjy: la nuova minaccia.

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Prima di tiprendcre un'offensiva che gli sembrava ancora l'opzione migliore, dopo il ripieg<unenco nemico dietro lo Stochod c nonostame il fallimento dei primi tcntati''i d.i varcarlo, Brusilov necessitava di rinforzi consistenti ed aveva ora la certezza d.i pocerl.i ottenere. T n una delle le[tere alla zarina, sempre troppo Jicche eli informazioni sull'andamemo delle operazioni, Nicola Il scriveva: "Turte le tl:uppe disponibili vengono ora mandate a Brusilov ... Tutte le riserve di Evett c Kuropaddn saranno spostate I Corpi d'Armata della Guardia imperiale, le truppe fisicamente e moralmente migliori c1.i cui ancora clisponeva l'impero zarisra, a riposo da <.]uasi un anno e forti di 60.000 uom.in.i, gli vennero messi a disposizione ed inseriti tra la 3a Armata c1.i Lesh, a sua volta irrobustita da due Cotpi d'Arma ca, e l'Sa di l<.aledin. Come vedremo, e come Bn1silov

553 ;vr. i\ [arse n go, Eroi swzo /m't', op. ci t., pp. 89-90. T ,a 3" . \_nn::tta di Lesh schierava il X.,'(,\], il XL\ 1, la ì 8" Divisione e il. I\· Corpo di Caval.lcria, l'8"di Kalcdin il T Turkcstano, il il XXXIX, il il 'J , il )G\:.JJl e il \ ' Corpo eli Cavalleria, 1'11·• di Sakharov 1'\'lll, il X-\:..'\11, il XLV, il V, il \' Sibcriano, il XYll., il \'.Ll e due divisioni di cavalleria, St;odllaia e Zmmmkaia, la 7•cli Scherbatchev il VI, il X\'UJ, jJ X\'1, la 113• Divjsione e il li C:oqx> di Cavallcrja, la 9• eli Lechitsky il XII. l'Xl, il XXXJ.ll, .il. XLI, le divisioni 108• e 117a, la D ivioionc di CavaU.cria Ussari e il III Corpo tli Cavalleria. 55! Cita w in J.IT. Cockfield, Rm-sìa's Tron (;emrctl, op.cit., p 185.

sospetla\·a, il problema era dato dal fatto che i loro ufficiali in comando ave,·ano impiegato il tempo più in parare e in cerimonie che ad addestrare i reparti luce delle tùtime esperienze· belliche.555 L'ala nord del "fronte sudoccidemalc" non a,-e,·a comunque mai goduto di una tale superiorilà di forze (2: l) sul &ome di Ko,-cl (comunque lontana dal 3: l richiesto norrnalmeme dai manuali eli tattica). Per tU1a YOlta almeno anche Alekseye'' pOLe,•a essere sinceramente com·imo di aYer fornito al comando di Berdiche,- i mezzi per rra,·olgere la linea dello Srochod e occupare Km·el, se non addirittura per battere definitivamente le forze aus t.ro-tcdcsche.

Grazie all'intensificarsi della ricognizione aerea e alle crescenti difficoltà incontrate dai ,·eli,·oli russi nel garantire una regolare esplorazione del clisposich·o a\TCrsario, nonché al massiccio utilizzo dell'.imercettazione tclefç>rlÌca556 , i comandi delle PoLenzc Cenuali concordavano stùl'imminenza eli \IO nuo,-o attacco tusso, ma su ben poco altro. PuhaUo, dopo i precedcn ti :ma ecru dell' 11 a :\rmata russa contro la sua ala sertentrionalc, era com·inro che Brusilov a,•csse ideato straregia diversa. Tmmagina,-a infarti che sarebbe stnro attaccato in forze da un CLLOeo offensiYo che anebbe punraro su Lemberg, prendendo così aUe spaUe o la za :\rmara di Bohtn-Ermolli o le forze di YOn der 1-larwiLz e Ters7.tptnszky, piC1 a nord. Era certamente un'opzione interessante, ma Puhallo sbagliava ad attribrLirla ai suoi an·crsari. SakharoY non aveva rice...-uro rinforzi significati,; c le unità a sua disposizione erano a mala pena sufficienti ad impegnare non cerro per portare a termine uno sfondamento di tali proporzioni Golovin anebbc indi,riduato in questa scelta, che privilcgia\·a le

"'' Si veda la testimoniatv.a ùi \. Lobanov-Rostovsky, TIJe t\li/1, op. cir., p. 174. ;,6 Si veda a ciguanlo il prcoccuparo tdegramma di Romt>i Longhena a C: adorna delle 1/ dcl25 luglio l 9 16 in \ USS,\ lL, Repertorio L-ll busta 89 fase. 2.

possibilità di un più facile successo tattico che si presentavano alle al ere Armate all'importanza dell'obiettivo strategico, che sarebbe dovuto spettare appunto all'Amuta di Sakharov, il difetto più gntvc dell'intero piano operativo di Brusilov.557 l jnsingen, che stava per rinunciare al suo capo di Stato Maggiore, Gen. Scolzmann558 , ma poteva contare sulla tìducia di Fall\.enhayn se non su quella di Hindenburg, era v-iceversa convinto che il comando avversario avrebbe continuato a premere con la Y Armata e avrebbe cercato di spingersi su Kovel da nord.

In realtà, sopratrutro dopo l'assegnazione dei Corpi della Guardia, B1Usilov aveva in mente solo di riprendere l'azione miginaria dell'Sa Armata spingendosi su Kovel da sud-est. La sua intenzione era eli muoversi c1uanto prima, non oltre il 15 luglio, ma i ritardi nello schieramento della Guardia prologo delle tante incomprensioni col suo comandante, Geo. V1adimi.r M.ikhailovich Bezobrazov -lo costrinsero a rinviare l'inizio dell'azione aJ 20. Era peraltro al corrente, grazie alla sua rete spionistica, che l'essere riusciti a mantenere le posizioni conquistare nella parte centrale del fronte aveva ingelosito i comandi avversari. Un'azione offensiva condotta contro 1'11• Armata russa su Tarnopo.l avrebbe cenamente alleggerito la pressione a nord e a sud c, nella migliore delle ipotesi, avrebbe completamente invertito l'inerzia delia lotta, costringendo il nemico a ripiegare precipitosamente da entrambe le sue penetrazioni, sopratnmo dalla Bucovina. Come sottolinea Dowling: "Bn1silov perciò ordinò all'l ! a Annata di Sakharov di prevenire l'urto austro-tedesco. Egli non aveva, lo avrebbe sostenuto in seguito, né la speranza né l'intento eli sfondare

557 N.N. Golovin, Bm;i/(lr's Qffmsin, op. c.ir., pp. 578-579. 558 Che sarebbe sr<1ro sostituito dal CoL Hell, si veda \L Hoffmann, Der Krieg, op. cit., p. 114.

la linea delle Potenze Cenu:ali."559 Rcsra\·a peraltro fedele al suo assumo secondo cui la miglior difesa consisLe\·a sempre nell'attacco o c1uanto meno nella conservazwne dell'inizia ri \'a.

Le dei comandi austro-tedeschi u:O\·ano un preciso riscontro nel ricordo di uno dci protagonisti, nella fattispecie un ufficiale clcl 10° reggimento dragoni, clelia 7" Di\·isione di cm·alleria (Feldmarscballelllnalll Siegmund Ritter von i\licewski) del Corpo di \'On Leonhardi:

Il mattino del 15 luglio la nosrra artiglieria inquadrò il tiro sulle linee nemiche, perché nella notte sul 16 luglio, alle 00.30, dO\'Cnt essere condotta dalla fanteria che si collega\·a sulla sinisrra un'azione contro i russi. Questa yennc però in segtùto sospesa per un duplice moti\'0. Per prima cosa la nostra ruTiglieria · era n corto di munizionamqao, e in. seconda isrnnza l'artiglieria russa mantenne dalle 02.00 alle 9.00 un tiro tamburegbYiame sulle nosrre lince .• ·\.causa della siccirà le esplosioni solle\':\\·ano terra e poh·ere c l'intero serrare fu anrolto in un'impenetrabile nuvola di poh-cre. Ciò non fa\'Oriva naturalmente l'impiego delle armi, in quanto gli otturatori minaccianmo di bloccarsi. onosmnce alcuni colpi in pieno i dragoni non lamentarono perdite. f 11\'eCC le trincee erano interrare e impercorribili.560

T.C. Dowling, Tbe Bmsilot' Ofji!ltSiPe, op. cit., p. 117. Essenziale CJLÙ il suo rimando al Bohm-Ermolli presso il 1<. \.\'\'. e al dau:iloscritto IJil' Kà111pj da l lmugmppe C. O. Boblll-linllolli 1"\JI' · 2. -"lmm Ìlll So!llllll'r 1916, una parte del gualc è appunro dedicata alla barraglia ili Brodv. Pt•r lo schieramento si Yeda E.iN tapfirer - Gmemlstab.rkotps. (16 INglio 1916), in K. Leppa, SNdetmdmtsdJt i111 Jr?eftkrieg, op. ci L, pp. 33+ 3+5, gui p. 335. !.'ufficiale in questione era il Cap. Fticdrich Kromer, capo Ji Stato ;'\faggiorc dell'Il" Brigata della 4R' DiYisionc, ;"\bgg. Gen. E u!!.cn von Luxardo, nei giorni seguenti passato al comando della stessa Divisione dopo l'incidente automobistico subito da , ·on Cabriel. ' 60 ZIVei srhwere 1111d nrlusln•id; Tage - Drctgoner·RI'gÙJlflll l O, (! 6 e } l agosto 1916), in K. Leppa, Sll(/ttendmtsdJe Ùll IJ''e/tktieg, op. cir., pp. 328334, gui p. 329.

Nella notte dal 15 al 16 luglio la preparazione d'artiglieria russa, condotta con la precisione onnai consueta per il "frome sud-occidentale", a dispetto dell'oscm-ità accrescima dalle pessime condizioni meteo, .Ì.11\·esLiva il centro del fronte della 1 a Armata k.u.k. c spianava la srxada ai siberiani del V Corpo d'Annata. Puhalio era com·into di do,·er respingere un attacco alia sua ala destra, sulla congiunzione con la Armata, e non reagì con la donua promezza .• -\Ile prime luci del marcino del 16 luglio i fanLi della 50" Di,-isionc russa travolsero le lince della 61" Divisione di fanteria k.u.k., così come l'ala orientale del gruppo di candlctia Leonhardi (T' Di,1sione di canUeria k.u.k., 2" brigata di caralleria della Guardia c la 18" brigata di cantlleàa k.u.k. rafforzata da un battaglione tedesco) e a,·anzarono subito e rapidamente verso sud.561 l dragoni in fu1ea, pur non minacciati direttamente, rischiarono di essere aggirati per il ripicgamento dci territoriali ungheresi con i quali, problema questo che affliggeva i corpi k.u.k., non riuscivano nemmeno a comunicare in modo rapido c unj,·oco a causa dell'ostacolo linguistico. 56:! ll Col. Ludwig Rittcr von Stepski-Doliwa, all'epoca al comando di un gruppo "misto" di artiglieria (2:' batteria della Di\-isione di artiglieria a cavallo, la 9a del 43° reggimenro obici leggeri campali tedesco e 2" tedesca della Guardia a cavallo) Yisse così l'artacco russo:

La nostra zona di combattimcnro era un amenùco paesaggio della Volinia. Terreno ondulato, ampie prat.erie di lussmcgt,rianLi sterpaglie, sparse macchie boschive, depressioni, aunwcrsate da piccoli corsi <.l'acqua, fiancheggiati da ricchi prati e gruppi di pioppi. l· .. ] ....-\ mezzanotte del 16 luglio si scatenò il sabba delle streghe.

Tutti i calibri presero di nù.ra La , ·i cina 61 a l)i,-isionc fanteria ma anche il fronte ad essa collegato ne fu dunlmcnte

561 E. Onenschliigcr, Die grosse mssistbe Offillsire, op. cit., p. 244. 562 Zu!fi sc/)IJ!t'/7 /111(/ rerl11slreirh Tt!ge, op. ci r .. p. 330.

colpito. Un inimerrotto rimbombare, tÙLÙare, sibilare cd esplodere faceva o:enare la terra. Lampi ed per ogni dove, come se si fossero scatena ci rnigliaia di temporali. Le bombarde, in nwnero considerevole, rappresentavano i bassi di questo coro. Per metà della notte la 2• l +• Dh·isione arciglieria a cavallo (Cap. Ernst Ouenschlaegcr) comrobarté una batteria di bombarde, che mettenl a dura pron1 la fanteria tedesca a Pustornity. Per ore infuriò un rumore infernale sul campo di battaglia, che serie interminabili eli razzi illuminanno a giorno ora qua ora là. I nen-i erano resi al massimo, il minimo mm·imcnro del nemico facen già chiudere gli otmratori dei fucili, c le o:uppe in linea erano sul punto di esaurire ITC'>ppo presto le munizioni delle baueric con richieste intempesti,·e di fuoco di sbarramento. 'C'3

Nonostame LU1' tenuni,

·o di riorgani7.Zarsi di una posizione arretrata da parte dci cavalleggeri di Leonhardi c della 61", il rm·esoio n"'ette,·a subito in crisi anche la 48" D.i,·is.ione k.u.k. Franz Gabriels64) che si era ftno ad allora disimpegnata con efficacia. Il I batraglione del l 0° reggimento, il III del3° bosno-erzegm·ese e il l\' del 77° do,·crtero sacrificarsi ftn quasi all'annienramenro per consentire il ripiegamento dell'ala destra dcll'unità.-'05 Il suo comando a Ulgowka dm·et te essere sgomberatO, nella con fusione più completa, me n rre già le raffiche delle mit-ragliatrici russe investivano il paese: una gran parte dci delle salmerie e la panetteria campale, in gucstO troppo ,·ìcin.i alla linea di combarcimemo, caddero in mano ntssa.566 La sola nota positiYa sarà poi che qualche

-.<,, Col. L Riner ,-oo Pwtollli!J'- in l l. Kerchnawc, F. (a cura di), Ebrmb11c-b tmrmr, op. cit.. pp. (jUi p.

277. 5c>l Che curiosamcmc vcm1e tolLo dal campo eli bauaglia non ùa un c:vcni 'O bciJjco, ma Ja un inciùcntc che gli cosrò la rouura di più di una costola. •1•' l :i11tapfmr op. c iL., p. 338. w. Z1wi sdJivmt tmd arlllstrl'it-b Tflge, op. ci r., p. 331.

reparto zarisca interruppe l'a,ranzata per impadronirsi dei viveri, e ancor più dei liquori, su cui poteva mettere le mani. La raggiunse presto gli 8 km eli profondità, sorprendendo forse g.li stessi comandanti russi, che sembrarono paghi del risultato conseguito. Sempre il nostro testimone annotava: "Alla fine si riuscì, ad appena 2 k.m davanti al gruppo di artiglieria, ad imbastire Lma ser1e di che era a maglie talmente larghe che il nemico avrebbe potuto span'tlrla via in un soffio se alle sue spalle l'artiglieria non avesse fatto attenta guarelia."567 Poco più a sud, la 10a Diùsione di fanteria siberiana aveva avviluppato alle 06.00 l'ala dell'"! l • brigata da montagna austriaca cd aperto una falla di 5 km tra la 61" e la T DiYisione di fanteria k.u.k.; la pronta reazione eli quesc'ultima riuscì però a rallentare note,roJ.mente la penetrazione avversaria.

Ancora una volta tedeschi ed ansrro-ungariò si trovavano a dover reagire, e affannosamente, ad un'iniziativa russa non solo vincente, ma che stava andando oltre g.li stessi obiettivi iniziali. La ritirata delle truppe austro-ungariche era molto prossima a degenerare nel caos. Ne è buon testimone il Cap. Schneider:

È notte fonda quando raggiungo il ponte assegnato per la ritixata. Sono sul punto di crollare per la Dov'è il nùo comandante? Mi chledo in ero

567 L. Stepski-Doliwa, P11slo111ìty, op. cìr., p. 278. Questa, come altre rivcndicazioni di corpo o specialità, va presa ovviamente con cilutela, se non altro perché può sempre trovare smentite analoghe. ln Z1JJei .rrh1vere tmd lierl!lstreirb 'l'age, op. ci t., p. 330, si può leggere, ad "l dragoni proseguirono la ritirata e si im barrcrono a circa ] .300 passi dietro la linea in una batteLia di vecchi obici da 100 mm, i cui serventi ceceno le sentinelle erano bellamente adùonnenrari c non avevano né visto, né sentiro nulla di <-Juamo era accaduto. DestaLO dal sonno ad opera dci dragoni, un assonnato ufficiale uscì finalmente dalla sua renda e chiese stupito cosa stava accadendo:> I pezzi erano in banetia su tre lati. TI Cap. Gewinner lo informò brevemente e gli ordinò di aptire il fuoco a mitraglia sui russi che stavano arrivando."

com-1nro eli trO\·arlo qui. 1:: liuscito poi a salvarsi? Da tutte le parti sono già arrivaLe truppe che si affrettano , ·erso la nuova linea che dovrebbe trovarsi dietro il torrente. Non si sa ancora nulla di quanci siano riuscici a sah·arsi, si continuano ad incontrare solo piccoli reparci. Raramente si scorge un ufficiale. Occorre occupare la linea al più presto possibile cd impedire che gli uomi11i ripieghino più di quanto non è strettamente necessario. È scncimenro generati7.7.ato la paura eli una fuga disordinata di questi uomini sconfirri, una fuga che non si potrebbe più sperare di arrestare. 568

l ,a richicsLa a Falkenhavn di ulteriori rinfor7.i si scontrò con un reciso diniego, la Somme non gli lascia\·a agio di operare altri sposramenri: Linsingen dm•e-.;-a parare il colpo con le for7.e a sua disposizione. Egli tentò, di farlo rafforzando con la l 08" Divisione tedesca (Ten. Geo. Beckman) le unità di \"On der che anebbero don1t0 sorprendere sul fianco l'azione dell' 11" . \rmara russa. Nei giorni seguenti i redesclù cercarono effettintmence di conrrattaccare, ma Sakbarov aveva già proYvcduto a schierare for%e consistenti per proteggere il tratto di fronte minacciato. cl corso della successi\·a ritirata anche i gennanici doYertcro abbandonare di grosso calibro, che ,rennero fatti saltare.569 Se il comandante d'Armata avesse ml!tO l'intenzione eli puntare su Lcmberg e a\'esse por:uto disporre delle urutà fresche necessarie a farlo, quello sarebbe sraro il momento. L'l l" oltre a consolidarsi sulle posizioni conquistate, impiegò piuttosro guei giorni per ridare capacità offcnsi,·e al suo dispositivo. Così gli austro-ungarici ebbero il tempo di tiordinarsi c di i.mbascirc una nuon eli resistenza sulla riva occidentale dei fiumi Lipa c Sryr. La crisi scmbran contenuta, se non addiriuura supcraca, ma la nuon1 linea

5/ol\ c Schncidcr, Die l0iegserÌIIIImiiiJ?,ell, op. cil., r- -+27. ',(,<) ZJ//I'Ì sdmll'rt Illiri redl/slrrirh .l f(gt', op. cit., r- 331.

presentava il risdùo eli un aggiramento da nord. Non è chiaro a clù spettasse la responsabilità eli non aver provveduto a un ripiegamento su posiziorù più solide; Puhallo e Coruad se la sarcbbew addossa m reciprocamente e gli interpreti oclierni offrono dell'accaduto addirittura oppostc.57'ì

Il 20 luglio, in conconùtanza con la prima data presunta dell'azione d'attacco della Guardia, le urùtà eli Sakharov con un rapporto di forze di guasi 4:1 - dopo ripetuti tentativi che le esposero alla reazione dell'artiglieria austroungarica, passarono lo Styr nei pressi di \'Verden, l'attuale Verben. Le premesse di questo riuscito forzamento del fiume, che ispirò a Washburn l'epico racconto della morte del Col. Tatarcn571 , vengono così s.in tetizzatc nel eliario reggimentale del 4° il co1po impcrial-regio che reclutava nel distretto eli Vienna:

Quello che i russi non riuscirono ad ottenere da noi [cioè contro le linee della zsa Divisioncl, lo misero a sq.,r.t1o con tula completa vittoria il 20 luglio a Werben, provocando in questo caso una crisi che investi gran parte del fronte. Lì esisteva dal 30 giug1w una resta eli ponte stilla riva orientale dello Styr, difesa con successo dagli uomini del42° e dal 31°

570 T. C. Dowling, TIJe BrmihJJ• Ojjim.rù:e, op. ci t., p. 1 l 8 ne amibuisce la colpa all'eccessivo orrimismo di Puhallo, fiducioso di conservare linea ritenuta troppo debole "sia da Linsingen, sia dall'alto cmnando ausrriaco", cioè da Conrad; P. 13uttar, R11ssi(/'s Las! Casp, op. c.it., p. 248, sostiene che il comandante della l" _-\m1ata non poté ritirarsi per "l'adamantino" ri6.uto da parre del C:apo di Stnto (..h &,oiorc auslroungarico. \'a eletto a riguardo che la pngina della Ufficiale austriaca cui entrambi fanno riferimento (Ostenì'icb-C,{gamr letzer K1ieg, IV, op. cù., p. 632) non è affatto chiara. Vi si attribuisce infani contemporaneamente a Puhallo h volontà di ripiegare su di una linea più arretrata e meno esposta ai riri dell'artiglieria russa con i reparti delle Divisioni Bamngartner c Urbamkì - decisamente rifiutata da Conrad e la convim:ione di poter sem'altro mantenere le proprie posizioni, il che "tolse a Teschen preoccupa;.done circa la del Lipa" . 571 S. \Vashburn, TIJe fuwi.a11 O.ffi,siJJe, op.cit., pp. 1-!6-147.

Lt:mdJvebrw Teschn, fino a che il17 luglio non ne erano stati ritirati, aUo scopo di rendere disponibile un maggior numero di truppe per la difesa del guado minacciato dai russi a Beresceczko [oggi Berestecko, in UcntinaJ. I russi im-cce si diressero su Werben.n

Reparti del XXXII Corpo d'.\rmara russo sfondarono nel tardo pomeriggio le linee della -l-6a Di,·isione Scbiitzen (ì\ [agg. Gen. .:\ugust Julius Urbanski , ·on Ostrynuecz), costringendo la 25• (l\Iagg. Gen. _-\dolf ,-on Boog) a flettere la sua ala settentrionale. Y ennero temporaneamente arrestati daU'accon:ere delle riserve, ma si inf1ltrarono, dopo la mezzanotte, con un secondo gruppo anche rra la 46" DiYisione Scbiitzm e la r Divisione fantcria.n Di guella giornata vittoriosa per le arnli zariste si trO\a puntualmente un'eco nel diario di 1\Iarsengo, dove , compare un'annotazione rclaàYa alla saldezza delle truppe della Duplice Monarchia: "L'XI .\rmaca presso Beresriccko (sic) ha fatto 12.000 prigionieri, più 300 ufficiali, un Colonnello e un Generale. Uno dei reggimenti, il 13° Landwehr, composto in massima parte di Czechi, si è arreso in massa. Cionondimeno la battaglia è stata aspra. E' sraLO preso un deposito con 35.000 proiettili

;·2 ?d. lloen, J. J. :-;eiferr, Dir Dmt.rrhllleislt'r. Tatm tmd Sr/.Jick.wlt des lll{cmterim:gilmlll l forb-mtd DetttstbllleÙ!Pr N t: + iH.rbeso11dcn' Ù11 IV/eltkrit;t;, der iistcrreich.iclu.:n Wicn 1928, p. 664. 571 K.L. Gil'cheYski}', rtorootbmdt!)'kh diri:?:IY r IJJÙYJf'l!)'" l'i!JIIII . • \1., ùi combatumcmo delle Diùsioni di risern Guerrll mondiale], 1 • . : Gosuùars1Yennoyc izdarel'srvo otdel Yoycnnoy literarury, Moskva 1928 p. 116-117 an hnp:/ / rcgiment.ru/ Lib/:\/ 6/ l.hr !ultimo accesso 15 maggio 20201 c bstmrirb l'11gams lrtifr Krieg /9/.f-1918, IY, op. cir., p. 634. \1. ì\Larsengo, bvi SCII:{fl l11a, op. cit., p. 90. Su t:Jie genere Ùl conside;:rnzioni "nazionali" occorre peraltro - come:: abbiamo mantem:rc cerla cautela, si.a pcrchè moriva te a loro ,·olta da r:11,rioni "politiche", perché spesso sme::nrire dalle odierne ricerche d'archi,;o.

Linsingen chiese a ,·on der ì\Iar\\'itz di fare il possibile per sostenere la , ·acillantc t• A.rmata e Conrad ordinò il trasferimento \'Crso nord di una brigata della 33• Divisione di Bohm-Ermolli, temendo in ogn.i caso di indebolire eccessivamente un fronte che fino a quel momento si era sostenuro bra,·amcnrc. L'ala $ini$tra dell'.-\nnata di Puhallo, cosranrememe pressata dal V (Ten. Gen. Voronm·) c dal (fen. Gcn. Inn Innm·ich Fedotm·) C01vo d'Annata, dovette cedere l'intera ansa dello , tyr a Beresteczko e la l ,ipa fino a Lobaczewka. Di conseguenza diverme necessario il ripiegamenco anche del centro da Siestratyn dietro la stessa Lipa.n L'inseguimento condom) da Sakharo,- non brillò per efficacia e decisione . . \.i difensori riusci pertanto di mcnere a segno qualche impresa al limite dell'incredibile, come nel caso degli ulani dcl4° che in numero riclouo e senza mezzi adacti riuscirono a distruggere LUl ponrc sullo Styr t,rià presicl.iaco dai russi:

li ponte sullo Styr risulran però occupato dai russi. "-\lla sua estremjtà sta\·ano anzi due mitragliau-.ici russe. Gli ulan.i mossero abilmente all'attacco dopo essere appiedati, ingannarono il nemico SLtlla loro forza e diedero fuoco al ponte a dispetco dell'intenso fuoco delle mitragliatrici russe, sebbene non disponessero di alcun esplosi,·o. Do,·cttcro arrangiarsi con mezzi incendiari di fortuna, come paglia, legno, stracci c lenzuola, che trascinarono a\·anri nonostante il fuoco delle mitragliat:rici e collocarono sotto il pomc, dove diedero loro fuoco.576

La sera del 21 Sakharov cessant di incalzare la l" Armata in ritirata per Yolgersi direttamente a sud contro la 2".

Sta,·a per ini:tiare l'ultima fase della battaglia che anebbe condotto alla conquista di Brody.

575 Hocn, Die f<li111pj i111 Osten, op. cir., p. 239. 576 Bei Solo11ieJvo 1111d Strzm;ilcze- Keilwdes SdJiitzm-Regilllmt .J., i.n K Leppa. S11detmdtJtlsche i111 op.cit., pp. 346-3-r, qLÙ p. 346.

Dopo un paio di giorni di riposo e rifornimento, indispensabili per riorganizzare c tifornire i reparti, e nel corso dei quali l'uso al solito "disim·olro" del mezzo ratlio consenti ai decriLtarori austro-ungarici di confermare a Bolun-Ermolli l'imminenza di una nuova a7.tone russa, Sakharo\ riprese l'offensiYa tn aderenza al ruolo asscgnarogli da BrusiloY nel quadro generale dell'operazione. Come ricordaYano i Yienncsi del -l-0 reggimento, l'accorrere delle riseJTe, sopratrutro di artiglieria, e il fai to che a nord il fronte si fosse mantenuto tranquillo aveva ridotto notc,·olmente i.l precedente ner\osismo e indotro comandanti e rruppa ad un cauto otci.m.ismo.s-- Il 25 luglio 1'11" .\nnara lanciò due potenti contro Bohm-Eonolli. Jl primo im·csà e conquistò Je trincee dell'ala nord della 25" Di,·isione di fanteria (Magg. Gen. /1..dolf von' Boog), nella nuova linea eli L,es:-miov; il secondo venne lanciaro contro il gruppo del rèldmarstballmllltlJit F crdi.nand Kosa k"'R a RadziwilO\" (oggi Radyvyli,·), secondo il più tipico dci procedimenti tattici del "fronte sud-occidentale". La fanteria dopo essere pcncrrara nella prima linea austriaca, inseguì i difensori 111 ripicgamento sulla seconda; un'uiLeriorc ondata di approfondi rapidamente il varco, consentendo alla terza aliquota eli att e di allargarsi alle sue spalle, a\Tolgendo le ttinccc nemiche a nord c a sud. Entrambe le azioni ebbero pieno successo.5 -

9 Il 26 luglio tutte le risetTe austro-ungariche 1isulravano impiegare e solo il loro sacrificio impediva ai reparti del X.LV (Gcn. di fan L Leimin.g) e del XV li Corpo d'}, rmara (Gen. di fant. Jakodev) russi di peneLrarc a Brody muo,·cndo sui due lati della linea fcrrm-iaria. t.: ancora il diario dei De111scbmeister a resritu.i.rci la dran1maricità della situazione:

'' 7 .\1. 1-Joen, .J. rtcn, J. Seifert, Die op. ci t., p. 665. 1:3Lirgstein 1856-G n1z 1932, per una biugr;1 tìa si veda T. Bal1:1, ./11\ 'agy Hti/Joni, op. ci r., pp. l 90-l 91.

""'1 T. C. Dowling, Tht IJmsilot• O.ffi11sire, op. cit., p. 120.

"Premuti ora da nord e presto anche da est, dungue da tutti i lati, i difensori non potevano più prendere alcuna efficace misura difensiva. Ogni tratto di fronte doYeva contare solo su se stesso e impiegare in contrattacchi improvvisati le piccole nserve ottenute mettendo ass1eme gruppi eterogenci."580 All'improvviso l'adamantina fiducia sempre dichiarata da Bohm-Ermolli nei confronti della tenuta delle sue unità sembrò venir meno eli fronte alla cruda realtà delle cifre: con poco più di 30.000 uomini e 170 cannoni doveva fronteggiare uno schieramento russo da due a tre volte supenore.

Conrad, che non poteva certo accettare un nuovo rovescio a nord mentre in Bucovina il previsto grande contrattacco ai due lati del Dniester si allontanaYa come un miraggio, chiese al suo subordinato di tenere la città ad ogni costo. Bohm-Ennolli si appellò alle Armate contermini, ma né von der Marwitz né. Bothmer erano in grado di fargli avere alcunché di significativo"81 • Il 26 c i.l27 furono giornare di lotta durissima. Da un lato le formazioni russe, dmre om1ai i veterani del "fronte sud-occidentale" erano un'autentica rarità e i nuovi complementi conoscevano solo la tattica abituale cleU 'uno frontale io massicce formaziotù, si gettarono contro gli avversari un'ondata dopo l'altra, incuranti del bveiJo sempre più preoccupante delle perdite. Dall'altro le Divisioni austro-ungariche - 43• e 2r cui si aggiunse la 1 06a LandsttmJt (l\1agg. Gen. Karl Kratkv) in arrivo clall'Isonzo- passavano subicaneameme dallo spettro della sconfitta all'esaltazione di singoli contrattacchi. Il Cap. Schneider, che era sceso dalla tradotta solo poche ore prima, osservando gli eventi dal posto di comando della 11 o• brigata (Col. Knoflet), ne sintetizza lÙ meglio la complessità:

Se la nostra azione offensiva non riesce, siamo perduti, o come minimo siamo costretti a fuggire- dunc1ue tutto deve

580 M. Hocn,J Walclstarten, J. Seifert, Die Dmt.rrbmei.rter, op. cir., p. 669. 581 LE. von Sclùotheim, Die Kaiserlicb Dmtsrbe Jiidcm11er, op. c.ir., p. 62.

essere predisposro per una partenza affrewna. Sono tahnente esausto che attendo guanro sLa per accadere con tora le apatia, anche il mio comandante è tranquillo. Noi però ci tro,'iamo in una situnione spaventosa, solo le nosrrc u·uppc, le uniche sull'intero frome, hanno ancora i neni a posto. 1\la ciò che accade auorno a loro c a noi è assoluramen1e pazzesco: i comandanti che vedono pericoli ovunc1ue, che si ,-edono aggirati c non pensano che a mettersi in sah-o, e le truppe che non sanno più resistere, che cercano ogni possibile ragione per scappare. È un'aanosfcra ardente dì febbre t1uella che ci cì_rconcla, rutto sembra in preda del "panico". [ .. ·l l n questo caos di stati d'animo c di avTenimenri Le nosu·e truppe , ·engono mandate all'attacco. !'\e attendiamo con ansia l'esito. I vecdù combattenti del Carso \1nceranno, perché si tro,·cranno di fronte a condizioni Ji lotta più favore,·oli, o, cadranno anch'essi \'Ìttimc della disgregante del panico?58 ::

Fino alle 16 del 27 luglio il miracolo sembrò compiersi: rutti gli attacchi russi si infransero contro le ultime linee Ji difesa. Un rinnovato sfocw a massa prodotto dagli uomini di Sakharov ad est della strada Leszniow-Broth- diede la s,·olca decisi,·a alla banaglia. Qui però a tlifferenza di guanto accaduto alla +a Armata c a qualche urutà di Pflanzcr-Baltin, e a dispetto della rcstirnonianza di Schncider, allo sfondamento non seguì il crollo. Valga per tutti il ricordo del fante Kraft:

Quando giunse l'ordine di ritirata, muj ,

-olcnno scappare a piccoli gruppi, ma l'energico intervento del S.Ten. Johann Pikall e del cadetto Otto Burgarell impccli il panico. Così ci mettemmo a correre ,·crso le retro,·ic un uomo dietro l'altro lungo la a:incea di collegamento c la linea, che trOYammo già occupata dai russj. Questi ultimi erano però così esrcrrcfatti

582 C:. Schncidcr, Dir op. ci r., p. -+2-+.

che li superammo senza esserne ostacolati. Solo quando eravamo a 50 passi dietro eli loro si misero ad inseguirei ed ebbe .inizio una caccia selvaggia. Parecchi di noi caddero o vennero catturati.583

Béilun-Em1olli ruppe il contatto c fece ripiegare i suoi reparti ad ovest della cinà, che i russi, che certo non erano in condizioni molto migliori, avrebbero effettivamente occupato solo l'indomani, mettendo peralrro le mani su tre enomli depositi di mmùzioni, almeno 200.000 proiettili secondo Washburn58 \ accumtùati in vista della progettata grande reazione dinamica. Nel diario dell'84° reggimento fanteria è riportato l'estrarro eli Llll articolo, a firma M. Lembitsch, pubblicato il 31 luglio SL1IJa rivista "Ruskojc Slowo" [La parola russaJ a proposito dei combattimenti per Brody:

Ho avuto occasione di ossexv·are da vicino sul campo e presso i comandi. Devo ammettere che mai prima avevo assistito a combattimenti così violenti. Gli austriaci si lanciavano contro le ondate dei nosrri tiratori con una furia selvaggia c animalesca. Anche quando venivano circondati da ogni parte, si batterono fino all'ultimo e si arresero solo su ordine dei loro ufficiali. [ ... ] Gli uomini del gruppo d'Armata del Gen. Kosak che difendevano iJ settore di Brody, stando alle afferma?:ioni dei prigionieri, avevano promesso di morire pur di difendere Htody fino all'arrivo dei rinforzi dall'Italia. E i reggimenti cosacchi fecero tutto quanto umanamente possibile. [ ... ] Non ci sono parole per desct:ivere anche solo approssimativamente queste lotte da tirani, che hanno infuriato senza sosta per sci giorni negli acquitrini e nei boschi lungo il tranquillo corso della Slonoiwka. 585

583 M. Hocn, J Waldstanen, J. Seifert, Die Dettt.rcbmeÌJter, op. ci r., p. 67-1-.

S. Washbum, T!Je Rll.f.rÙm Ojjà!Siue, op. cit., p. 145. 585 R. ;\lichel, Y. \Xlohl, Das T /iem11dac!Jt'{jger Bm-b, op. ci t., p. 206.

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