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Ltt.glio ! 916

A cambiare dalla fine di giugno agli inizi di luglio non fu la tattica di cornbattirnento, quanto a livello operatiyo e strategico gli obiettivi c i piani dei comandi superiori. Sia pur mantenendo un tuolo non certo di gelida autore,rolc nei confronti dci responsabili dei diversi fronti, la S'tm;k,cl aveva preso atto tanto del successo dell'azione del "fronte sudoccidentale", quanto della sopraggiunta improponibilità dd piano ongmano. ,\nche se i fronti "occidentale" c "settentrionale" - come Brusilov avrebbe lamentato nelle sue memorie - continuavano a godere di un'inutile sonabbondanza di forze, che i loro comandanti parevano poco intenzionati ad impiegare, molto del materiale bellico c soprattutto delle non esorbitanti scorte di munizionrunento avevano preso la strada delle Armate meridionali. Ciò aveva offerto a Evert e I<uropatkin altre ragioni per dilazionare e modificare i progetti delle loro previste operazioni offensive che, col passare delle settimane, se non dei giorni, perdevano ine\ri.tabilmente il carattere di "principali". Alla fine se ne convinse anche Alekseyev. Evert avrebbe comunque sfen:ato il suo attacco su Baranovichi, il che avrebbe vincolato le forze tedesche e in1pedito che andassero a rinforzare Linsingen. L'azione principale sarebbe però stata quello di Brusilov. li semplice spostamento del centro di gravità, con tutto ciò che implicava in termini di movimenti di uomini e mezzi, non sarebbe però stato sufficiente a dare alla ripresa offensiva del "fronte sud-occidentale" un carattere risolutivo. Il non aver creato fin dalla fme di maggio una riserva strategica alle sue spalle, che avrebbe potuto essere proiettata da sud verso Lemberg o i passi per il confme magiaro oppure da Luck nuovamente verso Lemberg o, alternativrunente verso Kovcl se non addiritmra in direzione nord, aveva impedito ai russi di ottenere quella vitroria che

non era negli intenti eli BrusiJo,- ma che, daLi gli sviluppi della situazione, sarebbe srato possibile Ora i rinfor;-:i che gli erano stati garanLiti, per guamo consistenti polessero essere, e per guanto presto potcssero giungere dare k difftcoltà di trasporto russe, non gli ancbbero più conscntito di ambire ad alcun tisulcato strategico . • -\.1 più, dandogli modo di entrare in a7.ione in contemporanea con l'inizio della battaglia della Somme, c nell'imminenza della pre,-ista offensi,·a eli Cadorna suLl'l ::;onzo, sarebbcro scn·iti ad nlimcmare uno sforzo rispondente alla stessa logica Jella guerra eli "logoramento" che avcnt fwro col canntcrizzare il lungo ciclo opcrati,·o eli Verdun . • \nebbero garantito ai russi ulteriori successi contro iJ rracco cemrale del frame a'Tcrsario, ai danni eli , ·on Bothmcr c eli Bohm-Ennolli, ma il costo di quella che ogni giorno eli più si in una "battaglia di materiale" e la creazioqc eli un ulteriore "tritacarne" umano, sta,•olra davanti a Kovel, avrebbero finito col lGgorare l'esercito russo non meno Jellc forze an·ersarie, soprattutto quelle .\Ila fine nemmeno l'entrata irL guerra della Romania, peraltro tanto disastrosamente condona da fUJire col peggiorare anziché migliorare h1 condizione dell'Imesa ad Oriente, o la predicazione dci 5.000 pope mobilitati all'inizio del conflillo per com·irtccrc i contadini russi che non vi era nulla di blasfemo nell'odio com ro i tedeschi, d aro che ci si batten\ per la ''liberazione" dci fratelli shwi dell' ... \ustria-Unghcria, sarebbero più bastati a far credere ancora nella 'rittoria finale. Prima di arri,·are a quel punto si sarebbe continuato a combattere aspramente nella canicola dell'estate.

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\. \ "lllori, L1gm11't1 dri In• I111peri, op.cit., p. 2+6. 1''' cririco nei confronti dcU'oscinazionc di l:3rusilov :t pumarc su Kon:l im·ccc sfruttare i orrcnuti da Sakharo\ c Lcchitski è S. G. '\!clipO\-ic, .'\'astlfplm!re op. ci t.

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