A cambiare dalla fine di giugno agli inizi di luglio non fu la tattica di cornbattirnento, quanto a livello operatiyo e strategico gli obiettivi c i p iani dei comandi superiori. Sia pur mantenendo un tuolo non certo di gelida autore,rolc nei confronti dci responsabili dei diversi fronti, la S'tm;k,cl aveva preso atto tanto del successo dell'azione del "fronte sudoccidentale", quanto della sopraggiunta improponibilità dd piano ongmano. ,\nche se i fronti "occidentale" c "settentrionale" - come Brusi lov avrebbe lamentato nelle sue memorie - continuavano a godere di un'inutile sonabbondanza di forze, che i loro comandanti parevano poco intenzionati ad impiegare, molto del materiale bellico c soprattutto delle non esorbitanti scorte di munizionrunento avevano preso la strada delle Armate meridionali. Ciò aveva offerto a Evert e I<uropatkin altre ragioni per dilazionare e modificare i progetti delle loro previste operazioni offensive che, col passare delle settimane, se non dei giorni, perdevano ine\ri.tabilmente il carattere di "principali". Alla fine se ne convinse anche Alekseyev. Evert avrebbe comunque sfen:ato il suo attacco su Baranovichi, il che avrebbe vincolato le forze tedesche e in1pedito che andassero a rinforzare Linsingen. L'azione principale sarebbe però stata quello di Brusilov. li semplice spostamento del centro di gravità, con tutto ciò che implicava in termini di movimenti di uomini e mezzi, non sarebbe però stato sufficiente a dare alla ripresa offensiva del "fronte sud-occidentale" un carattere risolutivo. Il non aver creato fin dalla fme di maggio una riserva strategica alle sue spalle, che avrebbe potuto essere proiettata da sud verso Lemberg o i passi per il confme magiaro oppure da Luck nuovamente verso Lemberg o, alternativrunente verso Kovcl se non addiritmra in direzione nord, aveva impedito ai russi di ottenere quella vitroria che 285