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L'attesa dei difensori

concorso di quest'ulti.ma non doveva avere interruzioni, né svilupparsi con bruschi sbalzi di gittata, ma articolarsi in successivi alJungamenri del tiro, effettuati con gradualità per precedere Ja f<U1teria sull'obiettivo. Affinché la coopera:tione tra le due armi t-isultasse efficace, le batterie di piccolo calibro sistemate in posizione a\'anzata erano poste alle dipendem:e tatti.che dei comandanti dei reparti eli fanteria, mentre in trincea dovevano essere presenti osscnratori d'artiglieria in collegamento telefonico con le batterie da campagna c con quelle eli medio e grosso caLibro.

Sul fronte italiano, come su quello "sud-occidemale" russo, si continuava a proporre uno schema d'attacco sostanzialmente rigido, c di conseguenza debole, perché l'avversario ne a\·rebbc presto riconosciuro le carattet:istiche e individuato le contromisure, ma esso conteneva già l'idea dell'attacco per infiltrazione? 1 l La sorpres::t e i rovesci che esso procmò agli austro-ungarici soprattutto nel corso delL'l battagJia di Luck ne sono una restimonianza eloquente. Non si può non rilevare come rra le direttive di Cadorna e quelle di BrusiJov vi siano molte analogie, a dirnostrazione di un'evolu;cione della rattica della fanteria secondo lince di comuru, accelerate o rallentate d:-l fattori dipendenti dalla strutrura e clall'organinnione dci diversi eserciti nonché dalle diverse condi;cioni soci.::tli.

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L 'attesa dei difimsori.

Di fronte a quanto sta,-a accadendo davanti alle loro linee, in realtà fin dal termine dell'inverno, ai difensori non

i suoi risultari. Deve cioè essere formulato un vero progetto d'anacco, completo in tutti i suoi particolari, che tenacia inflessibile e fiducia incrollabile devono tradurre in atto ar.traverso t]tmlsii!si difficoltà" BrusiloY non avrebbe trovato alcunché da ridire!

Così Cadorna: ''Tn ognj modo occorre incunearsi decisamente nei. tratti sfondati cd accerchiare i centri di resistenza. T riparti che così riescano aù avanzarsi, non :;i devono preoccupare se quelli vicini siano rimasti più indietro. L'avanzata propria favorirà anche la loro."

r:i.mane\'::1 molto altro da fare che restare i.n vigik: attesa. J .c scontìtrc in cui sarebbero incorsi avrebbero fatto cadere su di loro una lunga serie di accuse, che facevano risalire a <.]uesti mesi di attesa la ragione dei clisasrri successi\'i. Delle alternaùve erano cerramenre possibili, e i comandi tedeschi, Luut ''alta assunta la responsabiliLà della maggior parte del fronte, o nel caso deU'.-\nnata del Sud fin dall'inizio, Io dimostreranno. .-\nalogameme però molte deiJe critiche risultano gratuite, interessate o fuori da ogni seria contestuali:t.7.azione. -on di rado Yerranno mosse da chi aveva responsabilità anche maggiori in guanto accaduto (Conrad), o da chi fino a pochi giorni prima dell'offcnsi,·a non aveva troYaro Jlulla da ridire, se non m·e,·a acldititrura lodato ht sistema7.ione difensiva messa in atto dagli austroungarici (,·on l .insingen), nella fattispecie dai rurenopolacchj della . sclueramento 2a Divisio della 4" ne di fanteria k.u.k. ., ') Armata.-4 - Cotne al centro dello " osserYant un testimone non sospeno c.li simpaùe filo-austriache, guale il tedesco Gen. 11ax Hoffrnann, corrunentando crisi iniziale generata dall'offensiva di Brusilov: "nemmeno il comando del Gen. von L.i.nsingen e del suo capo di Stato ì\ laggiore Paulus von Scol;unann fu all'altezza della situazione, falli ed ebbe una pane non trascurabile nell'cncirà della sco n fitta. " 2 13

142 \. \\'atson, Rit{g ()/ Jleel, op. cit., p. 303. Per i riferimenti archi,·isrici, si ,·eda 2. lnfanrcric Truppcn Di,ision, Op. 142/S. RcsetTat \hfcrtigung, 21 1916, in K..-\.\\'., cue;: Fcld .\krc (d'ora in poi 1\-l,.:\),Karton 121. 1H ;'\L lloffmann, Dl'r Ktirg, op. ci t., p. l O l. La srcssa affermazione , ·ie;:ne ripresa e ribadita dal plenipotenziario tedesco .il comando di 'l'cschen, Gcn . . -\l1gust vun Cramon, non cerro sosperro eli ecccssiYc simpatie per cominto peralrro che le informa7ioni rassicuranti sulla renura della Unca davanti a Luck aveqtno avuto il pieno avvallo proprio dal comando tedesco: . ·\. von Cramon, P. Flcck, DmtsdJim;d S'tbicksn!INmd IJiil OsllmiciJ.(_ ·llgam, \ ' crlag fur Kulmrpolirik, Berli n 1932, nota a p. 138.

A tale riguardo non sì può non partire dall'Arciduca Giuseppe Ferdinando. Su di lui infatti, più che su chiunque altro dei protagon.is ci della battaglia dell'estate 1916 sul fronte orientale s1 appuntarono le critiche dei contemporanei e degli storici successivi. La prima di cali critiche era relaciva al fatto che, appunto in quanto Asburgo, gli erano sta ci garantici una carriera c un incarico eli comando che non avrebbe meritato sulla base delle sue semplici competenze. Giuseppe Uerdinando (omettiamo gli alr..ri 11 nomi!) d'Asburgo era nato a Salisburgo il 24 maggio 1872, ed era quindi, con i suoi 44 anni, uno dei comandanci d'Armata più giovani sui teatri di guerra dcl1916. Allievo a Wiener Neusradr, iniziò il suo servizio nei ] 'iroler Kaùetjaeger e dopo essere transitato in reggimenti eli fanteria, passava nel 1903 al prcstigioso 27° fanteria di Graz col grado di tenente colonnello. Comandò in seguito, sempre in fanteria, il reggimento e la brigata. Nel 1911 otteneva il comando della 3" Divisione fanteria di Linz c, allo scoppio della guerra, quello del XlV Corpo d'Armata, inquadrato nella 3" Armata del Gen. von Bmdermann. Il 1° ottobre 1914 sostituiva il Gen. [v[orirz Auffenberg al comando della 4a A1n1ata.

Sia pur con l'inevitabile tara, cipica peraltro anche di altri esercici in campo, del favore concessogli in quanto .figlio eli Ferdinando lV di Toscana, non era esattamente uno sproV\'eduro, mi.litarmente parlando, t1uello che come colonnello generale guidava la 4a Armata del Gruppo d'esercito von Linsi.ngen nella primavera del 1916. Il citato Theodor von Zeynek, che aveva prestatO servizio al comando eli questa grande unità, descriveva così i rapporti al suo inremo:

Il l 0 OEtobre 1914 arrivarono da noi il nuovo comandante d'Armaca ed il nuovo capo del reparto operazioni, Col. von Paié. L'arçiduca guadagnò eli slancio il nostro cuore. Il suo giudizio sicuro, chiaro, espresso sempre apertamente c il suo

essere sobrio, amichc,·olc, comprcnsivo erano affascinanti. Da mattiniero egli si preseman già alle 05.00 dall'ufficiale addetto al comando, che aveva presLato servizio di notte, per informarsi. Dato che aYeYa ricoperto turri i comandi a partire da guello di compagnia, avenl w1a piena comprensione per le truppe, e clara che era sraro alla Scuola di guerra, non gli era per nulla cso:aneo il se1vizio di Stato Maggiore. Come scalatore ed esperto aYiarore non gli manca,·a l'audacia, mentre gli era estranea ogni fom1a di burocrazia. 1 -.:ra lUHl gioia servire ai SLLOÌ ordini e poiché, per un caso fornùro, :1\-e\·a al suo fianco la persona ideale nelle vesri dd Col. von Paié, la calma si w1iva con la decisione, la risexvatez7.a con la franchezza, l'i.ntelligcn7.a con La sinccrilà, in modo che si a,-c,·ano le condizioni migliori per la,·orare. Il Magg. Gcn. Rudolf Krauss non lasciò il suo ruolo ui capo ili Stato l\Iaggiore d'.\nnata, ma così come in pr\cedcnza le operazioni erano sLate guiuace dal Ten. Col. YOn So6s, così ora le 1:. \.rciduca ed il Col. ''o n Paié. li comanuo della 4' Armata funzionava ora i.n modo impeccabile, e morale e spiriro tornarono presto alli,·cllo

Della sua uifficolrà, e di quella non minore del suo capo di Srato Maggiore, Gen. Otto Bcrnclr45 , ad accettare la suborcl.inazione au un comandante tedesco, come YOn Linsingen, abbiamo già accennato, ma certamente il profilo tracciaco da , ·on 7.cynek mal si concilia con quello, di marca e di ispirazione eli Conrau, delinearo da Karl owak, nel suo T ..a IJ!arcia ctl!tt tatastrqfe. Dopo aver messo in luce tutti gli aspetti positi,-i clelia carriera milicare dcll'.-\rciduca - per quak ragione altdmenri Conrad ne anebbc consentito

244 T Ritter YOI1 Zeynck. Ei11 0./Jìt]er, op. cit .• p. 19-. w Ticfcnbach 1865-Yicnna 1957, per una biof;rafia n :tla https:/ / www.cnvalleric.at/ bernd[-Otto/ !ultimo a<.:ccsso 9 maggio per i suoi difficili rapporti con \ o n Linsingen. \. \'\"atson, Ri11g oJ Steel, op. CÌL., p. 306.

prima la nomina, guincli il pennanere al comando della 4" Armata? - egli infatù osservava:

Il suo [dell'Arciduca Giuseppe Ferdinando] spinto irrequieto cominciò a desiderare i cambiamenti. Egli dimenticò affatto che guerra e morte non sono organizzazioni di divertimento, egli cominciò ad annoiarsi e cercò di ·vincere la noia con serate musica.Li che a poco a poco si mutarono in piccole orgie rsic]. Voleva essere popolare tra le truppe, e vide con piacere rappresentare le gaiezze vicnnesi nelle trincee delh gaia Quarta Annata, Giuseppe Ferdinando fraternizzava con ogni tenente e insieme bevendo e cantando criticavano e dicevano roba da chiodi dei generali. Prima degli alrri 'ittima dei loro frini era Conrad che pretendeva che le eruppe al campo si esercitassero solo militanneme. l· .. J Era e divenne il comando deUa spensieratezza. Quando Giuseppe Ferdinando era stanco eli banchetti e di amici usciva a caccia. La caccia era un divertimento pri.ncipesco. - Il Granduca divideva col suo circolo i piaceri deJJa caccia. 246

Holger Hen:vi.g, che peraltro non indica la Stla fome, sostiene che in queste cacce, cvidcnremente non solo alla selvaggina, era accompagnato da nobili plqj:bqy, come i.l fratello Enrico e Renato principe eli Borbone-Panna.247 Quel. che è testimoniato unanimemente a suo riguardo era la mancanza eli formalità, se non addirittura la bonomia con cui si rivolgeva ai subordinati, compresi gli uftìciali inferiori se non addirittura i decorati era gli uomini eli truppa. inutile

246 C. F. owak, L7 IJ/an-ia et/la mlaJJroje. Il crollo Cappelli, Bologna-Rocca 1922, pp. 165-166. 2-17 H. H. f-ferwig, The Firsl Il'/ or/d 11'/m: CmJJall)' a11rl 1918, .\rnold, Loodon et al. 1997, p. 211.

L.

191.f.-

C'è in queste critiche forse qualcosa dj più di un semplice pizzico di im·idia e di malafede da pane di come Conrad (e lo stesso Nowak lo ammette candidamente, sia pur giusùficandone la scclra24 '), ben di\'ersamcnte in questo :td esempio d:t Cadorna - come abbiamo ossen·at·o in - era tutto fuorché uso aù ispezionare i propri fronU C nemmeno allla\'a parUcolarmcnte ÌnconLrare i SllOÌ comandanti d'.\rmata e confrontarsi con loro né presso le loro sedi né tanto meno al Comando Supremo. 291 Preferi,·a sicuramente scri,ere e trasmettere ordini e din:tti,·e piuuosto che parlare e discut·crc delle proprie idee . • \ Teschcn poi non era noto per ,.i,·crc o imporre ai suoi stretti collabonuori un'esistenza monacale. Il Ten. Col. Karl Schncller, gui responsabile delle operazioni sul t_fatro eli guerra italiano, sosteneva a proposito della , -ita che , -i si conduceva che i "sc>nni im·ernali, le donne, la caccia e il tennis" assorbinno gran pane delle energie di Conrad e dei suoi collaboratori."51 - é è giustificato conrrapporre la

Si veda a riguardo guamo sostenuto da Rudolf Czemin ).[ooin, scssanrenne Yolonrario di guerra, nel 191 S quale ufficiale d'ordinanza automuniro Q'auromobilc era di proprietà) al comando della -1• .\rmaH1 k.u.k., nel citato Kril:grei11dliirkr 1111d p. 76, chc pure non cela la smodata, c non di rado inopportuna, tlcll'. \rei duca per la cacda (i,i, pp. 150, 158-159). 24'1 C. l;. owak, La 111tmia alla mlarlrqfe, op. ci t., pp. 158--159.

K. Leppa, Das letze jabr. op. ci t.. p. 806. h l K \W' , Kadùass Schndler, ll/ 509. , -ol. 11, sotto la clara dell'8 giuh111o 1916. LI confronto con RmsilO\ non porrebbe essere più stridente. '\on solo egli non abbandonò mai il fronte dallo scoppio della guerra alla ri,·oluzione d.i febbraio, ma non consenù in una sola occasione alla moglie che anda,·a a \'Ìsitarlo d.i trattenersi per un periodo maggior<: di CJUcllo conscncito alle mogli degli ufficiali pitl gi(n•ani. _].IL Cockfic.:ld, lro11 Gemmi, op. cit., p. 5. D'altro canto critiche non moho diverse vennero mosse dai franccsi al (;e n. Sakharov, di trascurare i suoi dm·erì militari nel corso dd la campagna eli Romania,

presunta "dolce \ira" di Giuseppe Ferdinando all'assoluta dedizione alla causa che ancbbe connotato i pari grado tedeschi; se si dc,·c dar credito a quanm affermato da Heinrich \XIandr nel suo Erotik 1111rl .5j>irmcw, i nobili tedeschi nelle retrovie belghe non aYe\ano certo condotto un'esistenza più morigerata di lJuella arrribtùta all'.\rciduca, se mai il conrrario.1' 1

In realtà, come ben pumualizzano sia Dowling sia 13uuar nei loro conLriburi, l'Alro Comando austriaco (r\OK) il 21 maggio aveva diramato a ruttc le grandi mutà in subordine uno studio suJI'offensiva russa del marzo 1916 contro la 10• r\ nn ara tedesca am der m.r.ricb A [àrzojfèllsire 1916 die deutscbe l O. /lrmeef"·\ il documento cosrimin una sona d.i ,-ademecum rclari\o alle misure da adottare per debellare qualsiasi ulteriore attacco. Nulla sta a dimostrare, né alcuno ebbe a rirnarcare che lr1 4" 1\rmata non vi si fosse attenuta, o lo <wesse facto in modo più superficiale delle r\rmate conrermini.254 Certo nemmeno il suo comando face,·a eccezione alla com-unione generalizzata, sinrelli:zara peraltro da un promemoria proprio di Falkenhayn al Kaiser

dm·c era a wstituirc Z}tyunc.:h.km·sky, per l>adnrc alla gim·an.issima moglit.:. veda \L\-. Os'kin, l'et!)!)' op.cit.,

h! l L \\'andt, Erutik 1md Spio11agr in dn· Etappe Cm!. /Jmt.rdJt Brsatz!"!f,Shmcht![t in Btlgim 1viihrmd du Erslm a cura tti J Schi.itrumpf, Karl Dierz \ 'crlag, Berlin 201-1. Si rratta di una st:elta d1111c edizioni originali del 1926 e dd 1928. Per la presenza del sesso e l'orb>anizzazione ck:lla prostituzione sull'opposto front<.: russo, si rimanda nl citato S. l [carne, Se.'-' onthe h·onl. '>1 K .. \.\V, .\dTK, '\.t. 1877 : K.u.k. 7_ \mlcckommando, Eifalmmgm bti der mssischm Jlorzo.ffmsire fili der dmtschm .\.'ordos(/ro111, 8.-+.1916, cui (armo riferimento 'l .C. Dowling, Thr 13mstlor 0./Jmsire, op. ci r., p. 51 e P. Burtar, L,rtsl Gasp, op. cit., p. 132. N Si vedano a proposito la circo1llrc "\'erschiedenes i.ibcr StciJungskampP' del comando della .. f ,\nnnta k.u.k. e le "F.rf:1 hrungcn aus der "Jcujahrschlachr 191 G bei Toponrcz-Rnanczc" del Cmpo d' \rmata Szurmay in 1<. Karron 121, nonché il commcnro di .\. \\'atson, Ri11g oJ Stfrl, op. ci r. pp. 303-30-1.

Guglielmo l I del25 dicembre 1915, in base alla quale non si dove,·ano nutrire timori di sorta:

Secondo nme le informazioni le difficoltà interne del giganresco Impero frusso] aumentano rapidamente. Quand'anche non debba arrendersi forse una ri,·oluzione in grande stile, si può ::l\·cr fiducia che h1 Russia sarà fra non molto cosrrerta dalle su<.: condizioni interne a cedere, sempre quando beninreso nel frattempo non le riesca di rialzare la sua reputazione militare. Ma anche di questo non è il caso eli preoccuparsi: al contrario è probabile che ogni rcntati,·o eli tal natura acceleri il interno25" .

Se Giuseppe Ferdinando are\a rassicurato il comando dj Teschen sulla solidità del suo apparato clifensi,·o, il comando tedesco ,da cui teoricamente non era stato da meno. Il capo eli Stmo Maggiore dj Yon Linsingen, il Gen. \On Srol7.rnann, ave,·a dettagliammence chiaritO a Conrad l'impossibilità di uno sfondamemo russo, spingendosi fino ad affermare (lo avrebbe faLLO anche Badoglio alla vigilia di C:aporetro e più rarili l'inglese Gen. Gough prima dell'inizio di non desiderare altro che un attacco russo, per poter dimostrare al collega austriaco l'in,·iolabilità del fronre alle dipendenze del suo comimdo. 156 Non molto dj\'CrS::t era l'opinione del Ten. Col. Rudolf Kundmann, che pure era perfettamcme conscio del fatto che i russi considera\ano comunque l'esercito austro-ungarico come l'an·crsario più facile da attaccare c non aYe\·a mancato eli registrare i segn::tli che

!h F.. von Falkcnhavn. // COIIJflllriO SHprmJo ltt!uro, op. cit., p. 138.

C. F. :-\owak, Lnlllfllria allr1 mtastroft, op. ci t., p. 159. Ciò non impedì pcralrro all' \rciùuca di riYcrsarc in la colpa dello sfonÙiltnento subito sul Comando Supremo che aveva indebolito ecccssÌ\':tmenrc le forze della 4" \nnata: si veda J. Recllich, Dru politisd.Je 7 iw!JIIch Jos.;f H.ed/ich, 11, 1915 /919, a cura ili F. Fellncr. Rohlaus \'erlag, Graz 1954, in ùata l 4 giugno 1916, p. 121.

indicaYano come imminente una ripresa offensiYa russa proprio sul rrarro meridionale del fronte orientale. cl comment.'lre la cominzione di Conrad che non esiste,-ano i rapporri numc1ici ormai richiestj per un'offensin, egli osservava che anche in caso di anacco i russi sarebbero staLi certruncnrc respinti, perché lo face,-ano srupidameme, a masse serrate, privi com'erano di addcsmunento.257 Per non parlare del fatto che erano guidati da ufficiali la cui principale preoccupazione sembnn-a essere quella di impedire che i propri Ltomini scappassero, piuttosto che di guidarli alla Y:Ìrtoria, quando non prefcri,ano resrarsene al sicuro nei propri ricoYeri itwcce di affrontare l'alea del

E in effetti, stando a tmte le apparcn7.e, L'intera linea dalle paludi del Pripjet al confme tumcno non poteva non ispirare fiducia o non giustificare le preoccupazioni c i dubbi dei comandanti d'ArmaLa di BrusiJ.o,· . L'idea della sua impenetrabilità era talmente radicata negli stessi difensori da spingcrne qualcuno ad affermarlo con con,inzione, persino dopo essere stato fatto Come l'intelligence tussa era riuscita a ricostruire, ,·alendosi in particolare del scni.zio offerro dai legionari cechi (Ceska Drufflla) organizzati fm dall'ottobre 1914 sono la guida di r\lois Tucck, il "Garibaldi di fronte agli attaccanti si

m 1'-.\\X", r\achlass Kltndmann, citato in T.C. Dowling, Tbt• l3msi!ot• Ojji•Jtsin, op. cit., p. -1-8. 258 P. Blaskuvié, .\Iii dm llosJiiCikm i111 IF''ellktieg, [rraduzionc di ,Sa 8o1fÌt11ÙIIa l" Stjrtsko111 Rntil'j, \'\ien l, p. 2!>'1 l. '\.cmchinov, ZIJarkf!)'t le/o generala Bmsi!ota lLa calda del generale Rrusilo,·l http:/ / portai kulrura.ru/ sYoy/ arriclcs/ naukadove n:ngono riportare le dichiarazionj di un ufficiale osscrYarorc dell'artiglieria. 26n 1 .. \' . \ · croslùnov, f>tV!J'' '• op. ci r., p. 49. 1on va dimt:nticato f:i n dal settembre 191+ il muùstro degli esteri russo Sazonov a vcva indicato fra g Li scopi della guerra del la creazione di un regno boemo (da dare evenmalmcntc ad un sovrano russo) esreso fino alla

srendeYano sempre almeno due, n'la in certi casi, anche quattro sisterni trincerati, separati di alcuni km uno dall'alcro. Ogni sistema prevecb·a minimo due lince di trinceramenti, precedute da ampie fasce di reticolari non di rado integrati da mine accuratameme predisposte o percorsi da eletrricità ad alta tensione, con grossi bunker in cemento, rafforzati in qualche caso nddiritwra con spezzoni di binari, per le mitragliatrici e i pe7.Zi da 37 mm o i i\linmwcrfer (bombarde) da 90. Poco più indietro erano piazzate le batterie di artiglieria campale con reciproca azione fiancheggia me, in modo da costituire una "cintura di fuoco" pressoché automatica nella "110 man:r Si tTatrava, in questo caso almeno, se non eli un errore certo di Ltn elemento di debolezza, perché tale posizionamenw, pur garantendo l'efficacia c la tempesù,•ità del loro intCJTemo, le avrebbe esposse tamo alia preparazione di

Slovacchia (.\. Piahanau, 1:-ùmgarùm IVar / Jj111.r Dmi11g 11''11-.. 1: Br!JWm

n.'\fJCIII.fÙJIIÌS/11 a !Id Sepam/ÌSIII, in "Cenrral Europcan Paptd' , 20 14, pp. 95<-JLU p. 99.) Sull'apporto dci \·olonrari cccoslm·acchi al sen-izio infonnazioni msso !:'i vedano: Oeurschnarionalcn Gesdli.iftsrcllc (a cura ùj), Das T 'erbtlitm drr Tsd.JedJrll, op. cit., pp. 233, 311 e ,;s., in parricolare p. 325 dove $i ricorda come 1:3og-dan Padu, redattore dd " arudnf Listy", una volrn passato ai russi con tutto il 1:eparto, a\ CVn assunto la direzione del wornalc 'Tschccho-S\owak", pubblicato in Russia, dove a\·eva narraw a più riprese le sue atri\irà spionisrichc a fa\·orc dell'esercito russo, prima della dist•rzione; G. Zupéan, Der Tscbrcbos/ou;akirrbr f-<;gio11iir i11 R11.rslrmrl /91 .f.-1920, Diplomm·bcit \Vie n Universitiir, 2008, pp. 61 c ss. Sull'atteggiamento dci bm:mi al frome, rnccira di essere riportato <.[uanro risposto a Uts;do da un \'olomario di guerra ceco che era staro aggregato al suo reparto alla domanda sul perché delle rcsc a massa dci suoi connazionali: "lE \·oi] perché non considerate tradi 10ri quei soldari italiani che nel 1849, in occasione dcll'assedio di Huda, hanno aiutato gli ungheresi a superare i bastiorù, oprure guei soldari magiari che nel 1859 sono Delle file di GaLibaldi?" "Capu" fu il commento di Laszlò: F. Pollmann, Die Os(/irmt, op. ci t., p. l 02.

quanto all'attacco diretto deUe fanterie avversarie. 261 J ,o schicra.n1cmo eccessivamente a\ranzato anche dei pezzi di medio c grosso calibro, mantenuti in posizione "offensiva" anche nell'imnùnenza dell'offensiva austro-ungarica, fu non a caso uno dei fattori chiave dci rovesci italiani nelle prime fasi della cosiddetta Strqfe.vpedition. 262 In una posi7-ionc particolare, c1uale il saliente occupato dalla 2" Divisione del X Corpo d'Armata, questa dislocazione esponeva più che altco,re le artiglierie alla possibilità di essere tagliate fuori troppo presto dal combattimenro. Il Col. Eduard Hcller, che vi operò guak capo eli Srato i\la&,oiore della Divisione, avrebbe osservato in un suo articolo del 1926:

L'eccellente cotnandante l'artiglieria divisionale, Magg. Geo. von Rosenzweig, il miglior sostegno al comando di Divisione, richiese per le battaglie successive di effetmare iJ fuoco di sbarramento solo frontahnente, cosicché anche in caso di ripiegamento della fanteria e di un contrattacco fosse sempre facilmente possibile tma coopera7-ione; inoltre stabili che il nostro fuoco di arciglieria già durante quello nemico fosse aperto stilla sua linea di partenza c successivamente accresciuto, in quanto l'intervento del fuoco di sbarramemo soltanto acl attacco nemico i.n corso giungeva quasi sempre troppo tardi; dne proposte che dettero ottima prova e che

261 G. Kralowetz von H ohcnrccht, O(ykCI L11ck 19 l 6, in K-\. W, 54-7 \fanuskript, accessibile al siro wkl.staatsarchiv.at/ opcrativekli.egsfuerung/ 1916-brussilowoffensivc/ , p. l 7 [ultimo accesso 2 aprile 2020]: "Il comando della 4• \nnata, bensì non sono fonna di ordine, comunque con insistenza, aveva avanzato la richiesta di una azione sul fianco da parte dell'artiglietia dei singoli tratti di fronte e controllato l'attenzione a dcrra richiesta sui derragliati schizzi <.li artiglieria per singola batreria che gli erano stati inviati. La tichiesta in se sressa giustificata e razionale poré essere evasa in ceni dopo accurate ticot,rnizioni, ammassando le baueti.e in vicinanza della linea della fanteria." 262 \ ' . Murari-Brà, Slfila fronte della 34" Dilisio11e collo BtigClla Altopicmr1 di 1915-19 t 6, Casanova, Torino 1922. pp. 66 e ss.

m seguito tro,·arono generale applicazione mediante la direttiva tedesca "La battaglia difensint". 263

D'alLro canto i pezzi da campagna austrO-tUlgancl possedevano una gittata inferiore, di quasi 1.000 m, rispetto a quelli russi c ciò, oltre ad un handicap reale, aggravato dalla scarsa dimestichezza dei loro SClTenti col tiro indiretto da posizioni defilate, fllliva per rappresentare una sorta di crampo mentale dal quale per i comandi non era facile liberarsi.2 6-l La prima linea era in genere molro profonda, prc,·cdc,·a anche prmezioni per il lancio di bombe a mano cd era fornita eli appostamenti inU_i,·iduali per i cirarori. La seconda era dei bunker rico\'ero per la truppa di cui abbiamo già fatto ceru10 c ai guali ,·ennero dedicare nel corso dell'inYerno le anem:ioni maggiori. Lo stesso Brusilo,· li dcscriveYa così: · '

I ripari sotterranei erano molto ampi, nonché profondi e proteggevano i loro occupanti dalle granate dell'artiglieria pesante. Il loro soffitto consisteva di due file di tronchi, coperte da uno strato di terreno di almeno 2m di spessore, in qualche caso rinforzaw col cemento, c molti erano stari aUcscici affmché fossero conforte,·oli: le pareti e iJ soffitto erano rivestiti di tavole o assi come pure il pavimento ( ... ] c doYc possibile erano state rica,·ate finestrelle Yetrare. Alcuni erano forniti di stufe eli ferro e c'erano letti a castello c

263 E. llellcr. O!ykt1 Lltt'k, a G. 1-.Jalo\\'erz \'OH l lohenrecht, O!Jko L11rk 1916, op.cit. :6-l K \ \'\', B/203, ì\.r. 3: O. Bcmdt, Eifalmll(gw mrs rfelll ll .. elt/.:.rirg /9/.J/9/8, senza data, p. J 76: B/ 1466, · r.1: Holm1-Ermolli, Kricgstagebuch, 08/ 09 l 191 4. Si \'eclano inoltre P. Broucek, Ein Gmem/ iiJI 7.wie/ir1Jt. Die E1ùmmmgm Ed""""' Glaises l 'Oli l lor.rtmo11, l, unù Histotiker, Bohlau \'crlag, \'\'icn-Koln-\'\'eùnar 1980, p. 305: "Come sempre ci sentiamo indifesi davanti all'incredibile t,rirtara dell'artiglieria russa."; T. Hadlcy. Mililmy Oiplo/11(/(Y i11 the D11al A lliance: Cen111111 Mi/ilei!)' ;-1tklchf Rtpor1i11gfiv111 l 'inmo 1906-191-1. in "\'\'ar in l lisLOry", a. 17, :w l O, pp. 29+-312, qui p. 306.

scaffali Gli ufficiali clispone\·ano di ,-eri c propn "appanamenti" di tre o quallrO camere con cuC111a, pa,-i..tnenti ,-erniàtti c pareti

Camminamenti di collegamento anebbcro clontlo garantire in caso eli auacco il rapido afflusso degli uomini, usciti indenni dal bombardamento iniziale grazie appunto ai rì tcbslocber, a guarnire i parapetti della trincea a'.·anzata c ad aprire il fuoco sulla fanteria ancora impegnata ad attraversare la Lerra di nessuno c a superare i reticol:ui. Solo là dove il terreno acquitrinoso non consenriva scavi in profondità, si era rinunciato alla dci bunker a fa,·ore eli postazioni il più possibile rafforzate con tronchi o blindate, soprattutto per le anm eli reparto, che presentavano peraltro il gra,·c difetto eli spiccare chiammentc sul terreno essendo di ffìcilmente

La tata maggiore dell'intero complesso sla\'a però principalmente nel facto che esso costicui,·a, non diversamente da quanto capiterà alle linee italiane a Caporeuo, non la scclm della migliore opzione difensiva, ma "la risultante della situazione conclusi,•a degli ultimi altacchi che non erano maturati con una \'tttor.ia decisiva."266 Un ulteriore problema era poi rappr<.:scnmto dalla delle forze. Divisioni austro ungariche -l'annota:>:ione è del Geo. Ernst ,·on Horsctzky, in quel momenro già sul fronte imliano, dO\·e a'.·rebbe guidato il XXVI Corpo cl'1\rmata sul Grappa nell\ùtimo anno di guerra- era stato assegnatO un mmo eli fronce così ampio che nelle trincee di prima linea stavano i tre quarti dci fucili; cosicché reparti cd unità non potevano contare come risen·e che su di un quarto della forza complessi,·a. Ogni mese ciascun uomo poteva eli regola star lontano solo una settimana daUa prima linea e in tale se t timaoa essere assegna m per soli tre giorni alla riserva divisionale, po::;ta fL1ori dal raggio d'azione

26; .\ .. \. I3n.lsilm·, ,\/oi /YJspoJI/ÙiaH!Ja, op. dr., p. 197. 2M· C. K.ralowctz YOn lloheruechr, 1916, op. cit.

dell'artiglieria nemica. Ne consegui,•a che l'intero fronte difensivo si reggeva c rischiava di conseguenza di cadere con la prima Linea ed il suo sfonuamento.16"

Si ironizzò a lungo in seguiro su di una sistemazione difensin'l che im·1rava truppe e comandi a appunro l'incremento delle comodità, se non addirittura i vezzi decorativi, c li irnpegnan in cerimonie c parate, in buona sostanza a fare mttO fuorché addestrare i reparti alla battaglia difensiva che si andava co.rnungue deLineando. Washbnm1 nel , •isirare le posizioni appena conquisrate <.li fronre a Luck ossen·a,·a che "gli austriaci dO\·e,·ano aver vissuto Lì .in modo guanto mai confortC\ole."1('8 n Gen. Art:hur . \rz, all'epoca comandante del VT Corpo della T' ricorda,·a nelle sue memorie senza riscontran·i aiCLm serio problema il fatto che " ... chi non Ja,·ora,·a in trincea, costmiva muretti e ceste di vimini; sorgevaQO piccoli giardini tra il labirinto delle trincee, aiuole fiorile ciJ:condatc da staccionate di betulla. "26Y Un ufficiale subalterno del 99° reggimento fanteria (Znaim) della 4'' Divisione (.Magg. Gen. Karl Rudolf Pfeffer), che i combattimenti sul Grappa della estate del 1918 anebbcro consacrato come una sorta di "super eroe", Orto Gallian, nel libro dedicato alla bamtglia di Luck annota,Ta, a p.roposito degli ultimi giorni di maggio:

L'intero fronte è in attesa di tm'offcnsi,-a - e non si può &re che questa eterna artesa sia tanro simpatica. Noi siamo cresciuti alla scuola dell'"attacco", i.l nostro intero pensiero militare è basato sull'offensi,·a. Ecco perché uscircnuno molto più , ·olenticri dalle nostre u-incce - che

y,· F. Neubaucr, Orslm-eidJS 1/rldmk.tllll/?{ 191+-1918. Gesrhirhle drs im \'t:rlagc cles Gendam1cric-) ubiliium, \'\iien 1936, p. 126. 268 S. \X'ashbum, Tbe fVI.f.fiall O.ffi11sin, op. cit .. p. 25. 26?. \. \. \rz, Zlfr G'r.rrbirhlr. op. ci r., p. 98.

attendere con pa7.ienza. Purtroppo i gusti personali qui non contano nulla.:no

Mentre il capo di Stato Maggiore della T' Armata, al termine di un'ispezione alle linee che gli aveva dato l'impressione che esse non avrebbero resistito ad un severo bombardamento e nemmeno offerto la possibilità di alimentare efficacememe il combattimento, osservava con an1arezza:

I bisot:,rni della vim si erano dimostrati spesso più forti che il mirare consapevolmente al successo in combattimento. Poiché si trattava eli allestire una linea di più di 150 km in linea d'aria e non c'erano a disposizione che i primitivi mezzi delle truppe, i risultati non potevano essere buoni; [ ... 1 Le mie impressioni erano negative, ma si poteva fare ben poco, poiché le u·uppe vivevano in pessime condizioni. Le u:incee eli collegamento a causa dello sciogliersi della neve in primavera erano spesso colme di mezzo metro di fango, cosicché le loro pareti continua,"ano a crollare ... Tutto il lavorio delle truppe bastava a malapena a conservare lo status quo."271

Eberhard barone von Scblorheim, nella sua ricostruzione del coinvolgimento dell'Armata del Sud eli von Botluner, dopo aver rilevato come mesi eli guerra di posizione avessero "infiacchito" le tmppe, aasformando il loro in un "conflittO di carta", rivendicava alla sua un.i.tà il fatto eli rappresentare un'eccezione. In essa, mediante piccole n ioni, colpi di mano ed attività di pattuglie era stato mantenuto alto lo spirito combattivo c di iniziativa deHe

2?u O. Gallian, Opje1;gcmg bei L!trk, op. cir., p. 35. 271 T. R.itter von Zeynek, Ei11 op. cir .. p. 242. S. \'X1ashbu.rn, The R11s.ritm Of/i'll.rire, op. cir., pp. 50 e ss. esprimerà le stesse vaJutaziooi di von Zeynek nell'esaminare gucstc posizioni, una volta dai russi.

truppe c lo si era trasmesso ai numi arrivati.::-:! el rimarcare a sua ,-olra il diverso atteggiamento dei tedeschi, una ,·olta che furono i loro comandi a prendere in mano le rcctini del combarùm.ento, Constantin Schneidcr, gionnc ufficiale di Staro l\laggiore austriaco, anebbe ossen"ato a proposim delle linee di Brod,·:

Il tempo Yiene dedicato principalmente aJI'addcsu:amcmo e non a formalità inmili. Nieme, quindi nenuneno lavori inutili o meramenre decoraù,·i: i soli ammessi sono <.Juelli per il miglioramento delle lince, alu:imcnti esercitazioni di tiro. Si tratta di risparmiare il tempo e di fare rutto il possibile per accorciare la guerra. l· .1 Ogni comandante anche ai minimi li,-elli do,·c,·a sapere cosa fare in caso di attacco e di sfondamentO.

Gli istruttori tedeschi davano la massima all'artiglieria; mtro di,·emava dh·erso e più pratico. Le batterie do,·e,·ano .saper sparare anche senza l'ausilio del telefono, un semplice razzo luminoso dove,·a bastare per far tirare sul sctrore minacciato. Tra richiesta ed esecuzione non doveva passare che mez:w minuto (sul Carso occorre,·ano almeno l 5 minuti). I tedeschi introdussero poi gruppi di esperti nella misurazione della distanza delle batterie avversarie, il cui impiego risultaYa per gli austro ungat1ci complcramenre nuoYo. Concezione strettamente unitaria anche per l'allesti.menlo delle trincee: reticolato profondo di,·crsi metri, non mancandone mai, ricm"eri in cemento a pron di bomba. Aon t•enira creato 1111!1a di lcorsi•o nostrof1

Anche se forse "qualcosa di superfluo" i tedeschi, o almeno i loro comandi sul fronte orientale, non l\\'C\ano manca w di rcalizzarlo; il cirato Karl Inzinger descri,·c,-a così il comando pmssiano che ave,-a anllo modo di visitare a

m L. E. von Sch.lotheim, Die K.ni.rerlicb Dmtstbe Jiidamm, op. ci L., p. 8.

C. Schm:idcr, Oie op. ci t.. pp. 432-B3.

Maniewicze (oggi Mancvyci in Ucraina), a un'ottantina eli km da Kovel:

La nuova j\tfaniewicze era la sede del comando tedesco e sembrava una moderna città di villeggiatura in legno in stile svizzero. Ciasctma casetta ave,·a il giardinetto davanti circondato da una staccionata eli legno eli bentlla. Le strade tracciate diritte, provviste del nome delle vie e numeri civici. Ovunque regnava un'imbarazzante pulizia. TI villagt,l'Ìo sembrava una località rermale. Un cimitero militare collocato in modo idilliaco sorgeva al limitare della località costruita dai prussiani. Una piccola cappeLla, croci tombali dipinte di bianco, poste con cura, passaggi coperti di sabbia correvano tra le tombe decorate con fiori di bosco e eli campo. Tutto ciò conferiva al luogo dell'ultimo riposo un'im.maginc colma eli sentimento."274

Alla "moderna città tedesca eli villeggiatura" aveva conferito - nel corso della visita dell'autore - tUl tocco di ulteriore, poco m.ilitaresca, leggiadria l'elegante giovane moglie di un generale, accompagnata neLla sua "passeggiata" da uno stuolo di giovani ufficiali adoranti.

Va d'altro canto osservatO che per la carenza, tJUanto meno comparativa, eli meni che affliggeva l'esercito austroungarico, con l'attenzione del comando di Teschen polarizzata sul teatro di guerra italiano e l'esplicita raccomandazione a non consumare int1tiln1ente il muruzionamenro, specie dell'artiglieria, indispensabile all'offensiva in Italia, non sarebbe stato facile operare diversamente. Anche se effettivameme testimonianze dell'epoca, di carattere fotografico, documentano che non poco leg11ame veniva utilizzato non tanto per i lavori eli

274 K T n7inghcr, Fiiltj ]ab n, op. ci t., p. 116. n molto diverse le armotazion.i. di R. Czernin-i\Iorzin, K.Jiegsei11driickr tmd E tùmmmgm, op. cit., pp. 1 14-115, che a proposito degli alloggi ufficiali di w1 aeroporto tedesco di "qun ciere d.i villette" c di "colonia estiva".

rafforzamento della linea, guanto per leziosi allestimenti degli alloggi dci comandi, fin dai livelli minor?" , si rrarta di un difetto che accomunò molti dei fronti in cui la guerra di trincea finin1 col dar , -ita a lunghi mesi di tregua, se non di "pace separata". è poi nemmeno del tutto Yero che, almeno per l'impiego dcll'aniglieria, non si fosse farro nulla da pane per miglioJ:arne l'effì.cacia nella battaglia <.lifcnsÌ\'a. 11 Col. Alois 1\dlcr, comandamc la 53" brigata di artiglieria di riserYa, giunro nell'arca di KO\-cl, qtùndi ncll'ambiro deiJa "discussa" 4• \rmata, nel febbraio del 1 916, ossc1Yava a riguardo:

Per risparmiare il mlllli.zionamenro ausu-iaco c sfruttare anche la maggiore gittata dei pezzi russi di preda bellica ,-eniYano impiegati nei confronti a fuoco soprarruuo i pezzi russi da 100 e da 150 nun, due dei quali \'ennero tal\·olta fatti fino in prossimità della linea della fanteria, per disturbare i mO\·imonci ad est dello Styr.

In generale le giornate rrascorre\'ano tranquille, se si cccetruano piccoli duelli di artiglieria e gcontri nella terra di nessuno. Corsi per ufficiali, esercizi di direzione del ciro, esercitazioni eli combattimento, l'inserimento dì numerosi osserYatoJ-i eli artiglieria nella linea della fanteria cd infine l'impiego di singole barrerie nel corso delle azioni di pattuglia diedero l'occasione per preparare i due reggimenti ili artiglicl'ia per combattimenti eli maggiore encità.27 <'

il cimro Gallian ricordava così il mese dì lTh'lfZO trascorso in JlSerYa ncUc posizioni della 4a ,\nnata,

r; \\'. Czem1ak, /11 dtillflll Ligl'r wrll' Ostm'l'irh. /Jie ostt'm•idJisrb 11/{f!,fllistbe A mm, wie !l/fili .rie 11irht ken111, \'\'.G. Korn, Bn:slau 1938, p. 91. 276 . \. ,\dlcr, Ehre11trw i11 W'o!llJIIÌfll /9 l 6, iJl H. Kcrchnawe, F.. OttcnschHigcr (a cura di), Elmm!JIIrh IIIISI!Il!l' Artilll'!ie, Il, Rcich$bundc der .\rtilletie\·crcinigungen Osrcrrcichs, \'\'ien 19.16, 271-T -l, qui pp. :271 -

sottolineando come le pw: dw:e corvée non avessero mi11ato più eli tanto il morale:

Con il fango che arriva alle ginocchia i nostri uomini lavorano eli notte la rin fmzare i parapetti delle u-.incecl interrotti solo dai sempre più frequenti interventi dell'artiglieria russa. Di giorno dalle 1 O alle 16 esercitazioni, a sera alle 22 partenza per il lavoro notturno, c1uindi lavori fino alle 2, eli nuovo un'ora e mezza eli marcia per tornare, arrivo verso le 3.30 - c poi alle 1 O di nuovo SLtl terreno eli esercttaL:lOne.

Questo è iJ "rccupero" nel periodo in riserva. E ciò nonostante - quando la :wna degli acquitrini è alle nostre spalle e i russi non ci possono sentire, marciamo verso casa cantando esuberanti come degli scolaretti.:m

Quanto poi accadde alla 2' Divisione fantet-.i.a del X Corpo d'.Armata k.u.k. alla fine di marzo (dunque ben prima della conferema di Mogilev) o alla r Divisione del Gruppo Szurmay aUa fine di aprile, entrambe schierate nel tratto di fronte che sarebbe stato poi investito dall'S' Armata russa di K.alcdin, contribuisce a spiegare l"'i.ncrzia" mttica austroungarica. I raid condotti nottetempo dai reparti eli fanteria di queste due unità contro i lavori eli approccio degli zappatori russi erano riusciti bensì ad interromperli, con la cattura di nn buon numero eli prigionieri, ma non erano stati in grado né eli distruggere quanto già fatto, né eli impedire che gli scavi venissero quindi ripresi. Nel secondo eli tali colpi cJj ma11o poi una ritirata men che tempestiva era costata non poche perdite, in seguir.o al pronto contrattacco russo. t\i comandi in linea appa.tiva chiaro che il. gioco non valeva la candela ed era opinione condivisa che fosse più

277 O. Gallian, Opftrgcmg bei Lffrk, op. cir., pp. 18-19. Un dettagliato rapporto delle attiùtà costnutivc e dci necessari supporti (cementifici. seghetie etc.), in CJUCStO caso delle retrovie della za Armata k.u.k. (Gen. Bohm-Ennolli), può essere visto in C T T. Bacr (a cura eli), Der op cir., pp. 180-182.

opportuno affidare il compito agli artiglieri, quando questi ultimi avessero avuto i c la disponibilità ad inten·cnire. Sì limitarono quindi a segnalare guanto il nemico staYa facendo davanti ai loro t.ratti di linea, lasciando che ad occuparsene fossero i superiori Per guanto la ricogni?.ione aerea continuasse a segnalare una consistente att.i,·irà di sca,·o finalizzata alla cosm1zione di ricm·eri son:erranei (in russo e di camminamenti d'approccio, nulla o guasi venne fatto in maggio per disturbarla. l documenti di impianto austro-ungarici sulla sistemazione difensi,·a sostene,·ano, del resto, che anche una distanza di soLi 100 m tr:l le due lince potesse essere considerata suffìcìcme a garantire i difensori in caso eli attacco, dato il \'ohune c la celerità di tiro delle armi moderne, in particolare delle mitragliatrici. Scmbra,·a così confermata la battuta di un soldato russo del marzo 1915, secondo cui "Da una tJincea ben costruita è ' dannatamente difficile muo,·cre Dai nostri ldei russij miseri buchi siamo sempre pronti a fado."n Ci si astenne anche dall'organizzan: qualsiasi seria attività di pattugliamento notturno nella terra di nessuno, con il risultato che sul fronte si instaurò un clima da "pacifica com-ivenza", confermato dal fatto che sull'intero settore della ..J.' ... \nnara si registrarono in maggio meno eli 500 morti su una forza di 100.000 uomini.28(' Così il Gen. Kralowctz anebbe ossen·aco nel dattiloscritto dedicaro alla battaglia di OlykaLuck e conservato al Kriegs Archiv:

n .\. Bollari. I rvresri pitÌ raraltm.rtiri, op. cir., p. 353 dove si sottoli.m:a come il pur ipotiz7.abilc arretramcnto dclJa prima linea a fronrc dei lavori di approccio russi si scontrasse con l'eccessiw> sgombero di marcriali che ciò a' rebbe comportaro; conseguenza dd resro ine,irabile di una guerra di trincea. Per i riferimenti archivistici di molti corpi k.u.k. sui Ja,·ori di approccio russi si \'eda J.R. Schindlcr, Sten!IJro!leml in Caliàa, op. ci t., pp. -t 1--+:2, in particolare la nora 36. 279 F. Stcpun, Als ùiJ, op. ci t., p. 9-t.

2111' 0.. Stonc, Tht Easkm firmi, op. ci r., p. 2-t l.

L'approccio tecnico per diminuire la distanza di sbalzo era già cominciato di fatto alla flfle dell'inverno con l'avvicinamento delle trincee russe soprattutto ad ovest di Olyka. Le azioni condotte per prevenirlo costarono sangue senza ottenere l'effetto duraturo che d si era proposti.

Restava C]uale solo mezzo per togliersi di dosso i russi un'efficace azione dell'artiglieria. Ma le muni%ioni a ciò necessarie non erano state ottenute a dispetto di ripetute, pressanti richieste. In tal modo i russi fino agli LJtimi giomi poterono reali;,zare nuo·vi rrarci di trincea d'approcòo.::81

i\ncora Gallian, dal suo punto di vista di ufficiale trincerista, commentava icasticamente cp.tanto stava awenendo davanti alle linee austriache di Olyka:

... Olyka, dove i russi hanno già spinto notte e giorno in avanti le Ioro trincee d'approccio e a poco a poco hanno fatto nascere un incero siscema di trincee-basi di partenza simile ad un alveare. Da un giorno all'altro la distanza tra i due sistcnu di trinceramenti si fa minore, alla costruzione di avamposti non è più il caso di pensare, una ripulimra delle israllazioni russe in considerazione della scarsità di munizioni non è proptio opporruna. Così la fanteria se ne sta impotente e con le mani legate a guardare i preparativi d'attacco del nemico.282

La scarsità di munizioni di cui parla Gal.lian, non era legata ad tm'effettiva carenza delle scorte, guanto piuttosto alla raccomandazione ricevuta dai comandi di artiglieria di impiegare le granate disponibili con "estrema parsimonia".283 Per l'offensiva che si stava preparando stù fronte italiano era infatti prevista una preparazione quale non era mai stata effettuata in precedenza, c non era quindi

281 G. Kralowetz von H ohcnr.cclu, O!Jka L11ck !916, op. ci t., p. 3. 2a2 O. Gallia n, bei Llrrk, op. cit., p. 39. 283 G.A Tunstall, Airstria-1 op. ci r., p. 38.

da escludere la necessità di dover ricorrere anche illle scorre del fronte oriemale. Era certo im·ece che iniziali,·e muiche locali anebbero tischiato eli innescare combattimenti su larga scala non pianificati, che sarebbe stato poi necessario giustificare - soprattutto a proposiro deUe perdite, in un eserciro già a cono eli rimpia:ai - dan.. mi a comandi superiori che, come abbiamo osser,·ato, erano Ùl\·ece convinti che nessuna scna mmaccia russa Sl stesse pro6lando.2 g. 1 11 clima da '\·i,l. c lascia YÌ\·erc" che soprattutLO le u-incee austro-ungariche e che ha spinto !'\orman Srone a parlare - forse con un po' di esagerazione - <li "atmosfera da campeggio", contribuisce a spiegare anche il basso numero di diserzioni c nel con tempo il morale rclativamenre alto dcHe truppe k.u.k., a prescindere di!Ua loro Non mancarono neppure episodi eli aperta fraterninazione, soprattutto in occasione JeUa Pasqua, come è .ricordato in una lettera ai genitori dell'ungherese Gyorgy Làszl6 del 22 aprile.286 In proposito è an'l.i significati-\·o che, a dispetw delle recriminazioni successi'e dei memotialisti e delia stessa sroriografia militare austriaca, nei comandi non si nutrisse nella primavera del 1 <) 16 alcuni\ seria preoccupazione, nemmeno per i reparti di nazionalità sla,·a. Nulla emerge nel carteggio delle armare -1-·' e 7• che possa ri,·elare moti,·i di allarme. Se questi c'en111o

l riferimenti archivistici c il contriburo di Jcrabck in P. Bunar, Rm.rin's L.<l.fl Casp, op. ci r., p. 13:2.

m La calma nei comunttirnenti 110 [) escludC\'a infaui l'arriYità dci cecchini, an.i'-i da ambo le parci del fronre e documentari. per t)uanto riguarda i russi, nella stampa tedesca, nella farrispecic nella " urddeutschcn . \llgcm<.:Ìllen Zcitung" del 23 marzo 1916, riportata in C. l l. naer (a cura di), On· r X, op. cit., p. Per una

Yalutazione analobra a <.JUClla di Ston<'. si ,-eclano Il. \[i.inklcr. Der Cro.r.rt Krieg, op. cir., p. 435 c Rauchcnsrcincr. Der Totl dt•.r Doppelntl/rrs. O.rtemidJ-l"11gam tmd der L!,,:r!r Sryria \' crlag, G raz-\X'ien 1993, p. 11<1· Riportata in F. Pollmann, Die Ostfronl, op. cit., p. l O l.

stati in precedenza, soprattutto nel settembre del 1915, il rateo di diserzioni era ora inferiore alla media, con i dati relativi alla 4a Armata che per il periodo dal 15 al 30 aprile testimoniano di 439 morti c feriti, 2.476 malati e 39 dispersi su un orgarùco eli oltre 100.000 uomin.i.28ì Di contro in un solo giorno si erano contati 129 disertori russi e la media non doveva essere di molto inferiore. Insieme al. ridotto mm1cro dei disertori, l'altro indice della saldezza morale della truppa era quello dei malati, che a sua volta non dava particolari moti,yi di allarme . .È: vero che il 22 aprile il comando d'Armata rilevò un numero sorprendentemente alto di malati nella prima metà del mese nel II e nel X Corpo d'Armata, ben 1.048 nel solo X Corpo d'Armata forte di 30.000 uomini, ma la ragione stava probabilmente nel tempo inclemente, dal momento che in maggio, con l'anivo della buona stagione, il daco calò a 689 nella prin1a quindicina c a 674 nella seconda. Non è un caso guiJ1di che alla metà di maggio il comando della 4" Armata valutasse positivmnente lo spirito combattivo delle m1ppc, arrivando poi ad additare come esempio una Di·vi.sione di fanteria, la 25", composta in larga pane da cechi. Recenti contributi storiografici hanno evidenziato come l'esercito della Duplice Monarchia a dispetto del suo carattere multietnico, delle sconfitte subite, e dell'incombenre cns1 dci rifornimenti non fu affetto da anunutinamenti e clise.r7-.ioni m nusma maggiore degli altri eserciti europei prima del

287 N. Stone, 'Jhe Eastm; Front, op. cit., pp. 240-2-n. Di "gehobcnc Gcmutes" (morale alto) nell'attega ùell'attacco t·us:;o parla anche Ll Cen. :L\. . . hz, Z11r G'eJt!Jicbte, op. ci t., p. 98. 288 D. Strigl, Srhmidige .HttSafll/11 /Jra11f Bomiakm, Trd;eche11: Nationale lvfy1he11 1111d S!motypm i11 der k.tt.k. /Jmm, Ln E. fTiirs et al. (a cura di), Ze11trm, Perip!Je1ie11 mid kollektù>f ÙÙII!ilatell i11 Osterrtitb-l '11gam, Franckc, Tubingen 2006, pp. l29-143 e J Leonhard, Mlllti-Eifwir E11;pù-es mid NatÌ011-Buildi11g· Còmpam/Ì/;e Per.rpertirn 011 t/;e /all' l:\'illeleellth CellhiiJ' tmd tbe rirst World fVcu; in A. :\iiller, S. Berger, Ntttiollalizing Empim, Centrai

Non quindi segnali premonitori di un crollo del morale, e anche se non si può escludere che i comandi in sorrorcline abbiano e' itaro di registrare i pur presenci segnali negacivi per evitare problemi, è alquanto improbabile che un tale comporlamento sia sLato così generaliz:t.ato. Le ragioni dello sfaldamento che molti reparti anebbcro sofferto come vedremo - durame l'offensiva sono pwbabilmeme da ricondurre non solo e non canto a Lensioni di carattere na7.ionale, ma anche se non soprattutto a tu1 problema di leadership. Là do,·c i soldaci furono ben guidati si batterono bene, indipendentemente dalla loro na:t.ionalità, altrimcnt.i si sbandarono, con un processo disgrcgati,-o dei reparti accelerato dalla dis\anza di classe tra ufficia]j e sokhti nonché dal problema della Lin&rua. Endemica in un esercito mult.inazionale e plurilinguc, la difficoltà eli comunicazione era stata ulteriormeme aggravata dalle pcrdile nei primi. anni di guerra c daiJ'ccatombc che si era a\"Uta tra gli ufficiali regolari. I complemcnci non poLerono infarti affluire sen1prc dai distretti di reclutamento ai ùspetti\'":Ì coq)i, costretti com'erano a ripianare le perdite c.lci reparci maggiormenrc prontci.289

European l 'nivc:rsiry, Budapcst-:'-:cw York 2014, pp. 629-6-+6. CJUi p. 6-+0. \ 'a poi ricordato che se all'ini:tio del conflitto molte formazioni :weY::Ino un carattere nazionale prc,·alcme, quc:-ro venne largamente compromesso poi dalla necessità di sostituire le perdite. ?\!el caso dci cechi, se nel 191-t risulta\'ano presenti in 29 corpi c rcparri di fanrcria. alla fine della J.,>uerra lo saram10 in Il U! Si ,-eda ::1 rigtL'Irdo R. Kuèera, l :11!/JI'/mmg 1111d :VrtliollalisJJIIIS, op. ci t., p. l 2-t.

L'esercito russo, che pure era composto di cli"er:>c nazionalùà, risentiva meno di quesro problema per il carattere tcrriroriale del rcclutamenro dc!Ja maggior parre dei corpi.

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