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t.·[olti rovesci e poche vittorie

solo per standard militari molto permissivi e a tutti i livelli era endem.icameme diffusa la piaga ùell'alcoolismo.-'8

lvfo!ti roJJesà e poche vitton·e.

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Le ragioni per cui quello che era stato unanimememe creduto il "rullo compressore", capace di scb.iaccia.re con la semplice consistenza numerica le forze contrapposte austro-tedesche, si era semplicemente e in modo inopinato a.rrestato, per essere anzi costretto poi a retrocedere non erano poche. Dopo i rovesci subiti dalla 2• Armata del Gcn. Alexander V assilievich Samsonov a Tannen bcrg, che doveva i.nallgurare il mito di Hi _ndcoburg, c rinfocola.re la speranza della battaglia decisiva, sul modello della Canne teorizzata da von Schbeffcn, da contrapporre alla guerra di attrito irnposta dal fronte occidentale, e dalla 1 a di Pavel Karkwich Rcnnenkampf ai Laghi .i\lfasuri, che avevano messo termine ad ogni velleità di invasione dell'Impero tedesco, le sconfitte si erano sussegLùte come LU1 triste rosario, nonostante la perdurante volontà russa di riprendere l'iniziativa.39 A nord ai russi non era rimasta altra scelta che rompere ogni comatto con 1'8' r\rmata tedesca e proseguire la ritirata flll oltre il vecchio confine .imperiale. E questo anche se emro la fine dell'estate gli austro-tmgarici avevano fatto del loro meglio per ridare all'esercito zarista la convinzione della propria forza.

Se alla fine di agosto del1914 nella parte settentrionale. del fronte austro-russo le .i\rmate dei Geo. Viktor Dankl e

38 Per una valutazione del soldato russo allo scoppio del conflitto, i daci sulla percentuale eli alfabetizzazione c i dubbi sui suoi srandard valutativi, anche in comparaz.ione con siruazioni belliche successive. ad esempio, degli US..-\., si veda D .E. Showalter, Tmme11berg. Oa.rb (I[Empires, op. cir., p. 135, che peraltro ossetva come l'immagine del soldato russo come del "p.t:imirivo" Ln uniforme sia talmeme consolidata da considerare una sfida anche solo il metterla in ùiscussione. 39 P. Buttar, Còllisio11 of E111pire.r. Tbe lPar 011 the EC1Stem Ftvlll i11 l 9 f 4, Osprcy Publishing, Oxford 2014, pp. 139,149,167 passim, 227-245.

Moritz von r\uffenbcrg (1" c 4"), muovendo dal saliente galiziano, a\·enwo sconfirto a K..rasn.ik e KomarO\T le opposte compagini russe 4" (Gen. . \kksei ErmolacYich Even) c s· (Gcn. Pa,·cl Adrunovich \'011 Plelwe), (-jLICSte si erano rapidamente riprese.4 ' . \ffuncarc dalla 9• . \nnara (Gen. Platon .\lckseyc,•ich Lcchirsky), appena costiru.ira sdoppiando la 4" c che stava sopraggiungendo inserendosi sulla dcsrra, aYe\·ano itwertiLO l'inerzia del combattimento. Passate alla con uoffensi,·a, sfruttando la loro crescente superiorità in uomini c mezzi, le tre _ -\rmare wsse si i.ncu11ea.rono tra Dankl e ,\uffenbcrg, costringendo cmrambe le loro grandi unità a ripiegare lasciando sul campo molro materiale bellico e decine di migliaia di prigionicri. 41 r\ più a sud, sul vcrsame est del sHlienre galiziano, gli uomini di Conrad a-ve,·ano finito per rronrsi in condizioni aocora peggiori. Com·into di di fronte

... un Corpo d' ,\nnata isolato- un clamoroso errore dci suoi servizi infonnari}·i c della carente ricognizione - il Gen. Rudolf Fhudermann, un "cm·alleggcro" ardente sostenitore dello spirito offcnsi,·isra del Capo di Srato Maggiore k.u.k., si "difese attÌn\mente" proiettando in anmi 91 bartaglioni di fanreria, 87 squadroni eli Gl\'alleria c poco più di 300 pezzi della Y. \ rmata k.u.k. Di fronte a lui si troYa,·ano im·ece due inrere , \.nnate russe, la 3" (Gen. T icolai Vladimirovic Ruzsky) e 1'8" (Gcn. Brusilov). ln due giomi di combattimenti accaniti sulla Zlora Lipa, dal26 al 28 agosto, Brudcnnann si trovò nunacciaro su entrambi i fianchi e costretto ad ordinare la ritirata dietro la Gnila Lipa, che corrcn1 parallela più ad ovest. 11 Qui, grazie aJ concorso della 2" ..-\rmata (Gen. Eduard von Bolun-Ermolli) richian'lata dai

41) D. r r az c mali, 'l 'he Ba/Ile of Calicio: Tht Dùintegmlion of the A IISIIV1 ltmgmian Lond J-'ortu 011 the Easkm rro111 in tht First lror/d ll'i1r, 1/''ith Jprcial Et11pha.ris 011 lhf Rolf of the Grnz's Ili C.rups and Jlo!•miall Jolrlim, in "Studia l fistorica Slovcn.ica", a. 17,2017, pp. 161-196, tJLU pp. 184-187. 11 _ \ . \ ' aloò, Lo dei trr illlj>l'fi, op. cit., pp. l 03-104. 12 O. l Tbr Bat!lt o) Ca/ida, op. ci t., pp. 187-195.

Balcani, c al progressivo esaurimento dell'avversario, sembrò che il fronte potesse !:>tabilizzarsi. La rinnovata pressione russa, e più a nord le crescenti difficoltà delle armate di Dankl e Auffenberg, minacciate ora anche sul fianco destro a causa del ripiegamento dell.a 3' Armata, non lasciarono però a Conrad altra scelta che r:iti.rarsi per salvare quanto restava deUe sue Armate.

Dopo un temporaneo arresto sulla linea del San, il movimento verso O\'CSt riprese fino a portare le forze austro-ungariche ad appoggiarsi agli ostacoli fluviali a est di Cracovia, il Dunajcc e il Biala, raggiunti alla metà di settembre. L'esercito della Duplice 'Monarchia aveva perso 400.000 uomini, dei quali 100.000 catturati dai russi insieme a 300 cannoni, a fronte dei 250.000 uomini e dei 100 cannoni persi dall'esercito dello zar. Gli austro-ungarici abbandonarono anche un centina.io di locomotive e più di 15.000 carri ferroviari, materiale rotabile di importanza fondamentale in una guerra in cui la logistica si appoggiava alle ferrovie. Questo bottino dava ai russi la possibilità di utilizzare con immediatezza le linee ferroviarie del territorio conquistato, superando il problema del diverso scartamento, c di farlo con un parco ferroviario di qualità superiore, dal. momento che la velocità media sulla rete russa era circa la metà di quella tedesca.

Sfortunatamente per i russi in campo non c'erano solo gli austro-ungarici c da parte tedesca al comando vi erano per

W.B. Lìncoln, Pa.r.ra,ge tbrr)!lgb Am;agetldoll. Tbe &1SSia11 ù; lf/ar a11d ReJ;o/lltiou. 1914-1918, Simon & Schuster, York 19R6, p. 24. Sul ruolo cr.ucialc: delle ferrovie sotto il profLlo logistico ed operativo, si veda C.Th . .\llilier, Jmseits der MaterialftNadJt, op. cit., pp. 30-38. va dimenticato che la prima azione di sabotaggio messa in ano dal Nad;richtemliei!SI IIIb dello Stato i\laggiore Tedesco, Magg. Nikolai, mediante gli agenti "U'' alla fine di luglio dcl1914 (ma iJ piano 1:isaliva alla primavera precedente) riguardava appunto le ferrovie francesi: si veda U. Trumpeter, War Premedita/ed? GemJall llltelligmce Opemtion.r iN Jll(y 1914, in "Centri! l I Jiswry", a. 9, 1976, pp. 58-85, yui pp. 7475.

lo più "astri nascenti" o comandami dalla fama consolidata. L'Sa tedesca, cui si era aggiunta la 9" di num·a fonna%ione, si concentrarono in settembre nell'arca eli Cracc)\·ia, a nord del fronte di Conrad. Alla fine del mese le forze degli alleati austro-tedeschi mum·eyano su Varsa\1a e raggiungevano il San c la Visrola. inseguendo le forze russe che si r.itiranmo sorrraendosi al combauimcmo. L'll ottobre la battaglia si riaccende,·a, in concfuioni climatiche estremamente sfavorevoli: GO Di,ri.sioni russe, superiori in organico, tentarono di forzare la Visrola dando il ,1a a una serie di confuse azioni che si csamirono in pochi giorni apparenrcmemc sem:a risultati. La superiorirà munerica russa c la minaccia rappresentata dalle numerose grandi unità raccolte intorno a indussero Hindenburg ad ordinare la ritirata, in.i7.iando il ripiegamemo su CzeslOchowa il 20 ottobre. 11 Nei gionù i russi riuscirono a forzare la Visto la e a infliggere a l \'angorod un'altra dura sco)lfitta alla J·' • \rmata austro-ungarica, che lasciò in mani a\'versaric 40.000 prigionieri. A flne mese gb austro-ungarici c i tedeschi erano ritornati suJle loro posizioni di partenza e, nel ripiegare a copertura di CracoYia, le for;r,e di Conrad si lasciarono aUc spalle la fortezza ili Przemysl difesa da una guarnigione di 120.000 uom.ini.'15 J combattimenti in Polonia dell'ottobre 1914 si conclusero con un indubbio successo russo, ma furono anche l'ultirna

' ' l. Srone. Tbe llaslem l-'m111, op. cir., pp. 98 99. h Sulle \oiccndc di qucsl:l che rapprescnuwa per l'esercito austroungarico la piazzafone per antonoamsia, si veda J.E. Fahey, Przwl)•sl. G(l/iricr: A Gcmùo11 TouJ/1 Brjòl"<', Omùrg, a11rl /ljlerlf'{lr (l 87 3-19 53), in "RCIT\1", 2016, pp. 222-229 e G .. \. Tunsrall, ll"'tiflm i11 Blood: Thf 13rrttln for Forlrus i11 lf'11/7, l ndiana Universi ty Prcss, 11loomington 2016. Cna rcsrimonianza cliarisrica russa del suo primo assedio può essere ,;sta in t;. Srcpun, Als kh mssisrber Q_Qi'(jer 11'(11; Koscl \'erlag, :.runchen 1963, pp. 27-28.

vittoria del "rullo compressore" contro le fon:e germaniche.46

Sia pure a prezzo di pesanti richieste di rinforzi dal fronte occidentale e non senza andare incontro a loro volta al rischio di accerchiamento ad opera dell'Annata mssa del Gen. PJehve, i tedeschi alla fll1e di novembre del 1914 occuparono Lod7.. La relativa vicinanza ai capolinea del loro sistema fenovi:uio garantiva loro una nerca superiorità logistica rispetto alle forze russe, costrette ad affidarsi pressoché esclusivamente alle gambe dei soldati e ai trasporti a traino animale, nonché handicappare dalla cronica scarsirà di strade e dalla carenza di automezzi. Inoltre i comandi russi sembravano continuare a credere che il .numero delle baionette potesse aver ragione di ogni sorta di difesa passin e di potenza di fuoco. Il bagno eli sangue dell'l l • Arma m del Gen. Dmitri Gregorovich Scherba tchev, mandata ad espugnare di forza ai primi di ottobre del 1914 la cintura fortificata di. Przemysl, era li a tescimoniarlo e non avrebbe mancato in seguito di pesare sul morale dei soldati.47

Le vicende successive sono efficacemente tÌassunre da Timothy C. Dowling nella sua monografia:

Ogni affondo del colosso msso trovava i più lesti tedeschi pronti a lanciare un contrattacco. Ogni spinta redesca si scontrava contro un n1uro di riserve. Le forze russe

46 T.C. Oowling, T/.11' Bmsilol' Offmsire, lncliana University Press, Bloomingron-lnclianapolis 2008, p. 21. 47 .-\. \.' alor4 La gmrra dei tre i!JJpeli, op. ci r., p. 120. 1 o n va dimenticato peraltro che rale pregiudizio non era una prerogativa esclusiva dci comandi zaristi. _-\.ila vigilia della battaglia della Somme, guiJ1di nell'estate del 1916, gli uomini del colonnello britannico "Ronnie" CampbeU furono inviati presso i reparti a propagandare lo "spitito della baionetta", di cui le u·uppe avrebbero dovuto essere "imbevute" prima della battaglia. Non si rratrò dell'ulrima ragione del massacro cui i fanti brirannici audamno incontro nella prù:na fase cleDa battaglia.

so,'rast:anwo guellc tedesche in un rapporto di quasi 2: l, ma le perdite scguiYano la stessa proporzione. Le for7.c degli anche se m.iserameme guidare c tah-olca di discutibile valore militare, conti.t1ua,·ano a rappresentare un contrappeso a sud sufficiente acl impedire ai russi eli concentrare numeri anche maggiori contro i tedeschi . . \ilo stesso tempo, la debolezza delle } .. rmare austro-ungariche cosrringe\'a sempre più l'alto comando tedesco (OberbeeresleilmiJI, o OHJ ,) ad impiegare risorse molto maggiori sul fronte orientale di guanto pianificato o desiderato. "L'esercito austro-ungarico anebbe doYuLo essere supportato altrimenti sarebbe staro anniemaw", scriveva Ludendor.ff nelle sue memorie. 18

.. -\ fronte della superimità carnea tedesca, che consenti alle forze dj Hindenbnrg di rimediare anche alle siruazioru pot.enzialmente critiche, come nel caso eli l:hczi11y del 24-25 le .\..nnare austro-ungariche, segnatamenre la 4" e la 3" subi,'ano nuovi rm·esci, con la prima costretta a ripiegare su Craccwia, e la seconda in l3ucovina che dm·c,·a arrestarsi sulla linea LimanowaLapanow, con i Caq)azi alle spalle. Conrad reagi, ·a, secondo il costume e la sua com·inzione più radicata, lanciando una serie eli contrattacchi. Combattimenti disperati consentirono aUe sue tulità eli riguadagnare una sessantina di km, garantendo così la profondità necessaria alla difesa dei n lichi momani che conducevano in Ungheria. Il preLZO fu comunque spa,·cmoso . .t\.1 termine dci combattimenti molte delle Di,·isioni di fametia k.u.k. non conta\'ano che da 5.000 a 7.000 uomini; più di qualche rcpano minore consen·a,·a solo il nome: i plotoni aveYano la consistenza di squadre, le compagnie arriva,'ano a stento a una cinquantina di fucili.

4K T. C. Dowling, Tb11 Br11Jilo1• 0./fmrire, op. cit., p. 21 . 1 '1 _ \nùolcnko, Storitt, op.cit.. p. 349, dove i tedeschi su un organico di -10.000 uomini del Corpo d'.\nnara ne persero 32.000, 16.000 ùci quali caduti prigionieri

Degli oltre 3 milioni di uomini mobilitati all'inizio del conflitto dall'esercito k.u.k. ne mancavano all'appello 1.268.000. E il solo risultato di guesto salasso era stata una sudclitanza sempre più evidcmc, tanto operativa guanto tattica, rispetto all'alleato germanico.

Il 1915 si apriva aggraYando questo tipo di squilibrio. Conrad restava dell'idea che un'offensiva fallita era comunque meno danno::;a e gravida eli con::;q,ruenze eli una "difensiva" mal condorta50 ; dispose quindi una grande operazione dai Carpazi, in pieno inverno, per liberare la fortez;r,a di P.rzemysl, nuovmnente cinta d'assedio e che si trovava om1ai a cono di viveri e La cleadline della sua resisten;;:a era inequivocabilmente fissata a marzo. Le accuse che gli furono spesso mosse di ideare piruu grandiosi, e sulla carta indubbiamente geniali, ignorando le condizioni geografiche ed ambientali, restando lontano dai fronti e mancando di contatto con i comandami sul terreno trovano qui, come accadrà poi in Trentina nella primavera del1916, una delle loro più convincenti conferme. A Bulimov il gas

50 Sullo spu:uo "offcnsivista" di Conracl, si veda D. Hackl, Der O.flèn.rù:gei.rt des Com'(}(/ POli Hiitzmdcllf, Disserration, Wicn Universitiit, a.a. 2009 c l'cquilib.rata analisi di l\1. Schm.irz, ,1A .Is ob die We/1 cms de11 l'trgm gi11gerr I0iegsetjalmmgm Offì.'\ierr 1914-l 9 l 8, FerdiJund Schorting, Padcborn 2016, pp. 175 ss., che dopo aver notato come proprio Conrad avesse raccomandatO venisse curato dalla fanteria all'attacco lo sfruttamenro del rcrrcno, l'efficacia del fuoco c i.l mutamento delle forma:àoni per adeguarsi alle circostanze, annotava a proposito del Capo di Srato '\faggiorc k.u.k.: " ,-\nchc se in ral modo Conracl sovrascimava l'efficacia del fuoco dell'attaccante e sottostimava quella del difensore, e credeva in ogni caso che mediante la creazione di premesse favorcvolj si potesse ottenere "la vittoria decisiva con l'assalto", non è possibile parlare di una sua "manifesta ignontnza nei confronti dei progressi avvenuci in ambito tarrico." Una tale condanna sarebbe giuslificata solo nel caso che gli alrri eserciti delle Grandi Potenze si fossero dimostraci tatticamente superiori, cosa niente affatto vera." (Tvi, p. 178). Tl tifcrimcnto polemico dell'autore è a R. Lcin, Pjlicbterfiilltmg orltr I-JodJJ;erm!? Die tserbidm1 So/dateli Ostereirb-C:11gams ùn .Erste Lit Verlag, Ì\[iinstcr u.a., 20ll, p. 49

che si voleva impiegare per la prima volta per sorprendere le difese msse gelò nei conreniwri. 'fui di decine di Gl\alli non bastaYano a trainare una posizione neanche un ·eh medio calibro. Come ossetYa-,·a nel suo studio .-\ldo Valori:

La nc,·e in molti punti era alra alcuni metri; le strade spariYano souo il ghiaccio. J ,c comunicazioni tntS\'ersali, scarse o in terroLtc. non pernìette,·ano mosse di arroccamemo; perciò una ,·era manona non era possibile; poiché iJ possedere buone comunicazioni nurmali }llla linea di marcia è conefuionc essenziale per manonarc. Il gran numero di congelati, eli malati, di esaurici fece calare presto il numero dei suldàti disponibili per la battaglia. Prima che le Divisioni austro-tedesche sboccasseru in territorio pianeggiante, b\,loro efficienza era già molto ridotta. ... "'

'é il morale . delle truppe imperia!-regie chiamate ad uperare in una regione ritenura estranea ed ostile brillava per spirito combatri,·o. l l Ten. Stanisla,· Oek[e,·a, uno slm-eno che a,-e,·a lasciato volomariameme le comodità rappresentale dalla vira eh guarnigione nei forti di Sesto Pusteria per parrec1pare atti,·amente alla guerra ad oriente, ricordava così la marcia del reparto ai suo ordini ''erso la cittadina di nel febbraio 1915:

Durante la marcia alcuni miei uomu1i erano ri1nasti indietro.- re mancaYano trentanoYe all'appello. Penso che la mia non fosse la peggiore deiJe compagnie: nelle altre mancò ancora più gente. Da ciò si dcstunc in che stato si trO\'asse l'escrcim austriaco nel 1915, se questa era la sit:uazione in un reggimento famoso come il nostro lil III Lmdesscbtte!zen del Tiroloj. Quesù uomini ritornarono alle rispettiYe compagnie i11 un secondo morncnro. Come prima cosa dm•ettcro

>• -\.\·almi, La g11m"tT dri fr7 impni, op.cit., p. 138 .

presentarsi al comando eli reggimento, dove il tenente colonnello li puniva schiaffeggiandoli e facendoli legare per alcune ore ad un

Una delle poche conseguenze posltlve dell'in.iziatiYa del capo dj Stato Maggiore austro-ungarico fu la cost.itmione di un'Annata tedesca del Sud, comprendente in realtà anche Divisioni austro-ungariche, posta inizialmente agli ordini del Gen. Alexander ,-on Lins.ingen e con El1ch Ludendorff come capo dj Staro Maggiore. Come vedremo giocherà un ruolo importante, con un diverso comandante- il ban1rese FeJi'C von Bothmer - nel corso dell'offensiva Brusilov. Nemmeno la guida di un generale giudicato un ottimo organizzatore e un tattico attento permise però a guesta nuova unità, assieme aUa Y Annata austriaca, schierata sulla destra agli ordi.Iù di Svetozar Boroevìé von Bojna, di aver ragione della resistenza russa. La linea ondeggiò ripetutamente, com'era tipico del fronte orientale in modo radicalmente opposto alla maggior parte delle operazioni di quello occidentale, verso est o verso ovest a seconda delle djverse fortune del combattimento. Anche dopo .l.'.inse.rimento della 2" Armata austriaca agli ordini eli Eduard von Bòhm-Ermolli la Liberazione di Przemysl continuò però a rappresentare un miraggio. La piazzaforte, affidata al Feldmar.rtballeutenant H ennann von Kusmanek si arrendeva al nemico il 23 marzo 1915. Con lui cadevano in mano ai russi altri 9 generali, 2500 ufficiali e 113.000 uomini, oltre ad un'enorme c1uantità di. materiale bellico e eli cannoniY Si trattava d.i una vittoria importame per la compagine zarista, anche se più sotto il profilo morale che da c1uello squisitamente strategico.

52 S. Dcldcva, C'11 l([ficicrle asbmgito Ira ftrleltd e patria s!o!lmfJ. Dal jirmte gali'(ia11o o/ di Opià11o (1915-194·1), a cura di ;\L Rossi c R. Todero, Gaspari editore, C dine 2019, p. 78. 53 G.F. Rorhcnberg, The ofFnmcis joseph, Purdue University Prcss, Wcst Lafayette (lndiana) 1998, p. 185.

r\ comprometterne gli effetti, o meglio a ribadire l'idea che contro i tedeschi non si potevano ipotizzare successi anche lontanameme simili, ci anebbc pensato la sconfitta di r\ugusrovo.54 Tl clispositivo tedesco al nord si componc\'a ora di tre Armare: al1'8\ agli ordini di Otto ''on Hclow, c alla 9" affidata al Gcn. r\ugust von .i\Iackcnsen, ormai due aulentici , ·eteran.i del teatro eli guerra oriemale, si era infatti aggiunta una 10" .\rmara posra al comando del Gcn. Ilerrnann von Eichom. 1\ partire dal 7 febbraio 1'8" :\rmata sulla destra e la l OJ sulla sinistra S\-ilupparono una manona a tenaglia ai danni della lO'' /wnata russa le cui posizioni, malamente organizzate a difesa, erano anche debol.meme collegate sulla sinistra con la s·· :\rmata. l n questo punro eli surura si incuneò la grande unità eli Below, ma il. successo della manona fu dm-uro alia decisa azione eli l·:ichom che rigettò il grosso della 10" Armata russll nella di che per camtterlst1chc geografiche e sistemi fortificati i russi tite1,1enno inespugnabile, per poi aggirarla con mùunpia manovra . . r\nche se quest'ultimo sviluppo rischiava di esporlo alla reazione russa sul fianco, a partire dalla pia7-zaforte eli Grod110, l'audacia e l'azzardo giocati produssero gli effcu:i sperat·i: quando il 21 febbraio le armi tacquero, i russi dm-e,-ano lamentare la perdita eli altri 56.000 uomini c 185 cannoni.SS Erano perdite pesanti, ma non tali da dare una dimensione strategica ad un pur imporrante successo tattico. r\nebbe porum essere una seconda Tanncnberg, e come lale venne celebrata sulla sLampa tedesca, se le condizioni geografiche e climatiche nonché le note,-oli perdite subite anche dalle forze tedesche non avessero impedito eli sftuttare la vitLOtia o t tenma. La sconfitta ebbe comunque ripercussioni pesanti sul morale msso. Se ne cercò quindi a tutti i costi un responsabile c il

Sllll'aneggiamcmo russo nei confronri dell'apparato militare c del Lo tedesco e sulla sua evolu:àooe nel corso della gucrxa si \'Cela J .. \. Sanbom, f11tjmio/ _,.Jpom!rpse, op. cir., p. 36. ;; Srooe, Tbe Easlfm Front, op. cit., p. 118.

capro espiatorio venne trovato nella fit,JUra del Col. Sergei Nikolacvich 'Miasoedov, interprete presso il comando della 1 o• Armata e a lungo responsabile del controspionaggio agli ordini diretci del ministro della guerra Sukhomlinov, che venne giustiziato il 19 rnarzo, olrrerutto con l'accusa di saccheggio ai danni della popolazione, e non di vendita di segreti al nemico.56 n colpo pegt,l"Ìore, quello che rischiò davvero di piegare le ginocchia all'esercito russo, se non addirittura di inlliggergli il knok-out, doveva però ancora arrivare. Sarebbe giunto ai primi di maggio da parte della nuova 11 • L-\rmata austrotedesca e della 4a ausrro-ungarica agli ordini del Gen. Mackenscn (c con il Col. Hans von Seeckt <-Juak capo di Stato tlt[aggiorc) per passare alhl storia come la battaglia di Gorlice-Tarnow, segnando l'ini:r.io di <-JUClla che, per i russi, sarebbe stata la "Grande Le premesse non

56]..:\. Sanborn, Imperia/ Apomb1m, op. ci t., p. 34. Sulle indagini, l'arresro e l'esecuzione del Col. 0\:liasoeclo\', si vedano .\LD. Bontschl3rujcwirsch, Petrograd. Erùmertmgm ei11e.r Gemmlr, i\filitarverlag der D.D.R., Leipzig 1987 4' edizione, pp. 52 e ss. che si ar.roga il merito della sua c del suo arresto, come tludlo di LUla serie di altre spie o semplici fiancheggiatOti dci tcdcscbj (Krylow, Ekcsparre eLc.); .U . Denikin, Tbe Career oJ a Tsmist Ojjìtiu: Me111oirs, !872-1916, University of "\.linne8ota Press, \ [inneapolis 1975, pp. 2201-202 c \XI.C. Fuller, Tbe Foe ll?'itbin, op. ci t., pp. '136 e ss. Su quamo la sindrome del t.rlldi.mcnto c dello spionaggio affliggesse il mondo msgo più di qualsiasi altro paese belligerante, si veda J. Leonhard, Die Hiicbse, op. ci t., p. 545. 57 Per una t-icostruzione analitica dell'offensiva eli l\1--lckensen di pane tedesca, si veda C.J T. Baer (a cura di), Der T /olkerkrieg. Eille Chro11ik der Jeit del/7 l. ]11/i 191-1-, Grosse .--\usgabc, VIl, Julius Hoffmann, Ocsrcrrci.chischcs Vcrlags-Institut, Stuttgart-Wien 1917, pp. 104-110 e L Graf von Rothkirch Freiherr von Trach, Gorlice-Tamon;, Gerharcl Sta.lling, Oldenburg 1918. Per un esame dei precedenti bellici, non sempre brillanti, dj .'\.Iackensen, si rimanda all'esame di D.E. Showalrer, Tcmm11/mg, J-lonors T hescs, 1963-2015. 789, pp. 65 e ss. in https: l l cligiralcommons. es bsju. edu/ honors _ t h es es 17 8 9 l ultimo 19 sertcmbre 2020]. Si veda inoltre la receme monografia di R. Di :-Jarclo, Breoktbro11gb. Tbe Gor/it-e-'1 èmHJJII 1915, Pracger Pub Text, Santa Barbara-Denvcr-Oxford 201.0.

anebbero potuto essere pcgt,tiori per i comandi e le for7.e zariste. Il generalissimo . \rcìduca icolai Jikolaye,·ich era infatti deciso a spostare a sud iJ peso dell'offcnsi,·a, si::t per sfruttare la parata all'artacco <.li Conr::td dai Carpazi rra gennaio e febbraio e l'effeuo anche morale dcUa presa di Przemysl il 23 marzo, sia per garantire all'Jtalia il sostegno promesso durame le trattati,-e per il Patto di Londra e accenruare la pressione diplomatica sulla Romania per convincerla ad unirsi a sua Yolca all'l n tesa. .La num·a offensiYa avrebbe donno a,·ere luogo in maggio, nel serrore dd fronte sud-occidenrale c con obiettivo i Carpazi, schierando su <.]Ucl tratto di fronte le armate 8\ 9" e t l·' e lasciando il compim ili coprire il restante teatro operativo dai Catpazi aLle pianure della Galizia - alla 3" Annata del generale Radko DnuuieY. Il nuo"o comandante del "fronte nord-occidentale", Gcn . che a\reva sosciLLLito . \[ikhail Vasilivench ,\ lekseyev59 , ' ' ' il climissionario Ruzsky, sorw l'impressione dell'a?ione del . iemen che in aprile era a'\·anzara profondamente in Curlandia, rifiutò di cedere una qLtalunque aliquota delle sue forze per sostenere il fronte minacciato. Lo stesso fece Ivano,· all'estremo sud, preoccupaLo solo della progettata offcnsi'\·a prima,·erilc contro il confine ungherese. Il risulta w fu che nel momento in cui l'attenzione era rivolta da una pane ai Carpazi,

>x \\-'.B. J ,incoln, Pa.r.rage tlmJIIgiJ Artllr(gedrloll, op. ci t., p. l 23: "Tl comandante supremo JrussoJ \'ede ora il suo scopo principale essere quello di imlirizzarc il fronte ad operazioni meramcnre llifensive, e ririene che qud lo sud-occidentale diventi nei giorni a venire iJ fulcro della campngna." ;•• 1857 -1918. Per un suo profùu di pane "tedesca", si veda -\nninius, 1;,/dbnmkiip.fr !9 f-1/ f 8, Yerlag K.F. Koehler, Lcirzig 1932, pp. 152-175, che lo definisce il "burocrate", forte del fatto che. come ufficiale di ::\rato ;\laggiore, non an:va mai comandaro né il reggimenro, né la Di,;sione. Grande organizzatore e constùente non era in realtà- secondo il cti.tico militare tedesco - un vero ''leader" militare. Per una rHssegna delle diverse opuùoni su <.li lui, compresa lJUCIIH sostam:ialmcnre fan>rcvule di T3rusilov, veda J.ll. Cockfield, fuwin's liVIt Cmeral, op. cit. p. l.U7.

dall'alaa alla Cudandia, la 3' Armata venne a trovarsi sostanzialmente isolata e priva di riserve proprio nel settore dove si sarebbe abbattuto .l'urto di Mackensen. Inoltre un esercito che coltivava ancora il culto dell'offensiva, era penalizzato dal fatto di considerare la costruzione di solide difese campali come un fattore negativo, capace di determinare la perdira dello spirito beUicoso il deteriorarsi del quale, a detta di molti uftìciali, era costato la sconfitta in Mancimia nel corso del conflitto coJ Giappone.w

Falkenhayn era riusciro, per una volta almeno, a trovare una quadra all'irrisolto problema del comando unico delle forze degli Imperi Centrali: l'azione sarebbe stata condotra da Mackensen, ai cui ordini sarebbe stata posta anche la 4" Annata austro-ungarica dell'Arciduca Giuseppe Ferdinando, ma }.1ackensen stesso avrebbe ricevuto le sue direttive dall' .AOK (il Comando Supremo austro-ungarico) di Teschen, e guindi da Conrad, tenuto però a sua volta a consultarsi con l'alto comando tedesco. Defurita in tal modo la catena di comando, problema sempre di non facile soluzione nelle guerre di coalizione, e assegnato all'l Armata il VT Corpo d'Annata k.u.k. (Gen. Arthur von Strassenburg), per il previsto sfondamento del fronte russo vennero adottate misure eli "copertura" precedenti, che avrebbero poi farro scuola negli anni a venire. l trasporti ferroviari fmono effemtati su percorsi tortuosi, con destinazione ignota agli stessi comandi delle lmità in trasferimento, gli spostamenti per via ordinaria vennero eseguiti nottetempo, facendo avvenire alla luce del sole guclli relativi al settore meridionale del fronte tenuto dalla 2a c dalla 3' Annata ausao-ungariche, dove erano previste solo azioni

Gn ].r\. Sanbom, [!ll(Jelial Apom!Jpse, op. cit., p. 67. Sull'incapacità dell'esercito zarista eli trarre le daUe esperienze del conflirto si veda i.noltrc G. K.ronenbitter, ù11 Eriede11. Die l'iilmmg der k.11.k . A mm Jmrl rlie GIVSS!IIad.Jtpolitik Osterereicb!090-19!4, Oldenbourg, i\fi.inchcn 2003, p. 99.

dimostrativc. 61 J :attività di ncogm;r.10ne aerea sulle lince avYcrsarie fu condotta in modo capillare, a\endo cura di impedire o quanto meno ostacolare la ricogni%ione aerea avversaria, gli indispensabili sopralluoghi nelle posi%ion.i avanzate furono eseguici da ufficiali tedesclù in un.iforme austriaca. La 3" 1\rmata russa conla\·a in tutto 219.000 a frome dci 216.000 delle due Armare di i\Iackenscn, ma la superiorità delle Pmenze Centrali era schiacciante in termini di artiglieria, con 578 pez%i di piccolo calibro e 309 di medio e grosso calibro a frome dci 678 pezzi, per la maggior parte di piccolo calibro, sclùeraci dai russi. Tale superiorità cra inolu·c accentuata dai proccdimenci tattici c per il conu·ollo del fuoco ormai consolidaci nei Corpi d'. \rmara tedeschi, e dalla tendenza ancora nei comandi russi a far gravitare la maggior parre dcUe for%e sulla prima linea, manovrando con lcnte7.za e poca efficacia le loro &là magre risetYe. 62 ·1 .'offensi,,a di Gorlicc-Tarnow, dal nome delle due località più impormn,ti in quel trarro di frome, ebbe inizio il 2 maggio con Ll11 violento bombardamento d'arciglieria di gmmro ore che aprì la strada alla fanteria. Il comandame del XXIX C01po d'_\.rmata russo dcsctive,-a così una preparazione di fuoco tanto inattesa <.]Uanto devastame: "I tedeschi satmano il campo di battaglia con una grandine di metallo c trasformano fortificazioni e trincee in terreno arato, al punto che i clifensori \Tngono spesso semplicemente inrerrati ]i ssi impiegano metallo là doYc noi usiamo ,.;te

1'o1 Y. Danilo,·, LI Rlmil' dam la G11em Jlolldiale, Payor, Paris 19T p. 41 O, .\. l'-r10x, 11'/1/J lhe fut.rsirlliAm()'. l, op. cii., p. 309 c C. Lll Crrmrle CtmTa s11/ hv11/e OlieJJ/ale del! Baltico al i\lllr 1'\:'ero, Zanichclli, 1939, pp. 288. Alla così urrcnura, L1ckcnst:n aggilUlSc una serie di dementi non menu importanti: l'impiego a massa dell'artiglieria sul centro di gravita%Ìunc deJJ'arracco. che doveva imporsi poi agli srcssi comandi la strcrra coordinazione tra fanrcria ed artiglieria che doveva poi diventare pauimoaio del solo Brusilov; infine l'impiego delle rist:rvc solo là dove l'attacco era duscito o sul punto di riusci.n: t: non per reirerarc spinte abortire. 62 J. \. Sanborn, Impetial Apom!J'f>SP, op. ci t., pp. 6 7 -6R.

umane."63 Già al temline della prima t,riornata di combattimenti gli attaccanti realizzarono una penetrazione di 2-4 km, determinando il crollo di Lula difesa organizzata col massimo delle forze proiettato suUe prime linee. La mancanza di rincalzi e l'inadeguatezza deJJ.e linee di comunicazione impedirono ai comandi russi di cbiudere le brecce.

Nei giorni ìnunediatamente successivi la penetrazione del gruppo i.\tfackensen raggiunto i 20 krn, la zona di contatto tra il "fronte occidentale" russo e l}uello "meridionale" era compromessa e lo sfondamento poteva considerarsi un fatto compiuto. In una l.ettera di c1ualche settin1ana dopo !"'artigliere" Fcdor Stepun descriveva in l}uesto modo i rapporti di forza che si erano venuti a creare a tutto danno dell'esercito zarisra:

Noi invece - non avevamo alcuna possibilità fattuale di lottare contro c1uesta massa assolutamente devastante di uonùni, cannoni e raffmate sLnunentazion.i tecniche, con questa precisione assolutameme deprimente dell'organiz?:azione bellica tedesca, con il "furore" dell'assalto germanico.

Senza ricognizione aerea, sen?:a artiglietia pesante, con una fanteria che era scesa fino ad un quarto del normale organico ù.i una Divisione, non potevamo che spruzzare impotenti la forza d'urto tedesca con lo ";mcchero a velo" delle nostre granate da 3 pollici, ben sapendo e sentendo che tutto era \'ano, che ogni sforzo era inutile, che la situazione era irrimediabilinente perduta. 64

63 Citato in ;\L Schmirz, Tapjn; '{jih tllld srbledJI gqflihrt. Krieg.reJfalmot,8e" ostem:ichisch-III'!,Cl(ÌJCUer Olfi'{jere lllil dm mrsi.rchm Cegmm 1914-1917, in B. Bachinger, W. Dornik di),]mseitr de.r Schiitzet{gJ'({hm.r, op. cit., pp. 45-63, qui p. 57. Sulla struttura dell'artiglieria tedesca, i suoi punti di forza c le sue criticità, si rimanda a D.E. Showalter, Tmmenberg. Ciarli of Et;rpires, op. ci L., pp. 118-120.

F. Stcpun, A/.; ich, op. cit., p. 154.

Gli alleati occidentali YCnnero ad imervcnixc e risposero con awtcchi nell'. \rtois che non incisero nlinimamenrc sulla detcrmi_nazione tedesca a proseguire l'auacco verso esr.65 QucsL'ultimo risentì però, oltre che delle insanabili di--.;·crgcnze di vedute tra l<'alkenhayn c Conrad relari.\a dei fronti e sull'impiego delle forze nell'ambito di quello orientale, della necessità di affidarsi ancora soltanto alla '·elocità di progressione della fanteria, che diminui,·a ineYitabilmente mano a mano che le for:,:e in campo si allontana,·aoo dai capolinea ferro,·iari di rifornimemo.1 '6 .-\lcune delle unità più avanzate si aontvano g.ià 125 km più ad csr, c1uando la massima distanza quale ci si poren spingere senza che l'organizzazione logislica collassasse non supcra,·a di norma i 120 km. Sia pur con gueste li.tnirazioni, per il 12 n"'agt,ri.o le forze austro-tedesche

1'' \ proposiw ùi azioni ùi alleggetiml·nto, merita eli essere riponato quanto scritto• da Lloyù Georgc nelle sue ,'felllori,• rli G'tmm, T, \. \[ondaùori, :--Iilano 1933, p. 214: '\\fa i tedeschi non interruppero la loro \Ìttoriosa a,·anzata neppure ùi un'ora per il f:mo che, a ccnòn:tia ùi miglia eli Ycrw occidente, i generali francesi e ammucclùavano proieu.ili c am1i dietro le linet: c face,·ano altri elaborati preparati\-i per mandare le loro fanterie a farsi falciare dalle nùtra!{li:urici germaniche, m<.:ntre Gu.:cvano inutili com Li per sfondare k difese nemiche. l·. ·l li nùglior aiuto che anctnmo poturo dare aUa Russia sarebbe stato quello eli mandarle artiglieria c una p:1rre di queJJe munizioni che furono sciupate in battaglie le tjuali condussero al solo ri:>Ltltato di rendere sempre più aJta la piramide dei caduti fra lc nostre rruppe." M. SLùJa divergem:a di , ·edutc non solo con Conracl. ma :Jnche col comando tedesco del fronrc orienrale (0/mvrftbl.rahrr O.rl), sull'opzione strategica da seguire, se acl ovesr o ad est, si veda: R.T. Folcr, é a.rt or Jl"est? l iritb m11 ralkm!Jt!}'" a11d Cm11tm Stmle!J'• 1914-15, in M. llughes, ì\1. Sehgman (a cura ùi), ùadmhip i11 Co1!flirt 19/-t-/918, Leo Cooper, Barnsley 2000, pp. 117- 137. Sull'impossibilirà per gli sfondamcnti ottenuti nel primo confliuo monctiale di tradursi in successi decisi,-i, a causa della scarsa mobilità delle grandi urùtà, si , ·eda J. J .eonbard, Die /3iirbse, op. cit., p. 473 c B. Liddelll [art, L'mte rlellt1,gmrm 11rl XX suolo . • \rnoldo ì\[ondadori, .\filano 1911, che ne fa una sorta dt rcfrain di rutta l'imposwzinne operati,·a c strategica ùa lui proposra.

erano avanzate per più di 100 km in linea d'aria, ayevano superaro o:e linee fluviali di rilievo, avevano costJ:ccto l'avversario - cosa ancor più importante - a ripiegare su di un frome di circa 300 km dal nord della \fistola ai Caqnzi. Anche il numero dei prigionieri e le quantità di materiale bellico catturati erano trionfali (oltre 450.000 prigionieri, 340 pezzi di artiglieria e 940 mitragliatrici), ma ciò nonostante ancora non sufficienti a decretare una sconfitta decisiva delle forze ntiste. A loro favore giocava, una volta di più, l'cno.rme estensione degli spazi russi, resa più incisiva dall'implacabile sistematicità e radicalità con cui le forze in np1egamemo avevano applicato la legge della "terra bruciata" . 6ì Il Gen. Nikolai Nikolaevich Janushkevich, il capo eli Stato Maggiore dell't\ròduca Nicolai, i.nv:ia,ra un telegranuna con c1ueste disposizioni ai suoi. comandanti d'Arma m:

Quando vi ritirate, rimuovete tutte le risorse accuratamente c presto, sopratn1tto le ferrovie, disauggete le colture falciandole o con alo:i mezzi, deportate tutti gli uomini in età di len1 oltre agli ebrei in modo da non l asciarli in mano al netnico. Avete l'ordine di eliminare tutte le riserve di bestiame, pane, foraggio e cavalli. Sarà più facile rifornire la popolazione ex-novo dopo la nostra offensiva

G7 Stresemann sul "l3und" di Bema del l O agosto 1915, dichiaratamente fùo-gennanico, imputava l'adozione di questa misura al "fanatismo slavo" che i.nduccva ad utilizzare questo "modo eli combattere dei primitivi, reso ormai anacronistico dagli sviluppi della moderna tecnica. Riportato in C.f-L Baer (a cura di), Der Volkerkrieg, \'11, op. c.ir., p. 109. Per un racconto russo di come venne applicata la tattica della "terra bruciata", si vedano le pagine del romanzo del Gen. P.1 • . Krasnoff, .Da!l'aq!filc1 iiJJperittle allc1 ba11diera rossa, Salani, Firenze 1930, pp. 294-296; per Lula testirnon.iama si rimanda alle pagine <.Li R. Czernini\ [orzi n, tmd Ti.riti/JWII{gm eines .freùvilligm Vetmmen, Carl Gerold's Sobn, Wien uncl Leip:àg 1920, pp. 140-141. Da notare che <.1uamo avvenutO era stato ampiamente previsto nei piani eli guerra tcdcschj di. 5chlicffcn c Moltke il giovane: D.E. Showalter, Talllltllfmg, op. CÌL, p. 20.

che lasciare al nerruco del materiale che può r.rasponare altrm·c. 68

llnunisrro della guerra, Geo. Poli,·anO\·, tra il27 giugno e il 1 O luglio 1915 fece condurre a termine dalle zone nl.i.nacciate, in particolare da Riga, il trasfcrin1enro delle industrie legate alla produ7.ione bellica c dei loro operai; 1.) fabbriche e oltre 75.000 lavo.rarori con k loro famigue furono trasferiti alJ'imerno dell'impero tusso.69 Le zone preccdcntememc occupate della Galizia c della Bucovina videro disrruzioni rile\·anLi, fino cd oltre al 50° o delle abitazioni, in 418 dei 689 inscdiamcnti comunali. ·o

Qualche critiw nel impurò all'imposLazione "ridorra" dell'auacco, lllteso inizialmente come una

dell' 11 giug110 1915, ci Lato in J. \. l111perial Apombpse, op. cit., p. -s. Per quanto concerne lo sgombero imposto ai CÌ\w, non lneno di 600.000, in panicolan: ai villahrgi con pre,·:tlenza ebraica, si ,·cda la restimonianza diariscica di S.Z. Fedorccnko, ,\.-arod Ila roim, lll popolo in guerra), Zcmlia i fabrika, .\fosha-Leningrad 1925, p[). 17- 18. 1''1 Ten. Gen. Kurlm, 'Lapiskn ob rmk11atsii izgorrHin Rigi prmitd'stmii!J•kb i obsbrbe.rll'flll!)'kb lltbn''?/Jdmii, J/{/Jfli'!liia zarodt/1', Jabtik i ptvJJQ•shleJJJ!)'kh '{f/1'(dr11ii, f.'ore :;ull'eyacuazionc del go,·emo e delle isriruzioni pubbliche. degli operai e degU alrri insediamcnti indumiali della cirtà di Rigai citato da .f..-\. Sanbom, l111perial .4pom(ypse, op. cit., p. 8S. '-'on Ya dimenricaro poi che una parte non trascurabile della prodm:ione d'ncciain era dcsLinata primil del conflitlo al titanico compito di ricosutuirc la marina da guerra, pressocht: distruua nel conflitto tusso-gillpponcse. Tale impegno cantietisrico non vennc meno nemmeno in guerra, nel corso della quale \'ennero commissionate rrc corazzare, 13 sommergibili c un ceno mm1ero di cacciarorpcdinierc: .\ .. M. Uzefo, ·ich, fumi{/ i11 lhe Wodd 117ar, op. ci t., p. 328 e K.l:. Sacillo, 'Rimkij illl/Jt'riflli!(!ll i m!(!ilif Jloltl llflknllllllt pmvj IIIÌIVrf!J '0J'!Y (1906-19 f..l gg.), IL'imperialsimo russo c lo sviluppo <.kll:l tloua alla vigilia della Pàma Guerra i.\Iondialej .\kademiiì :-.:auk SSSR, 1968. ' 11 \\'. :\ femzel, l'Oli 1-'likbtlillgw fl!ts dw; Sordoste11 dc•r i'vfolltm·bim Jvtilmmrl rles E/'Sim Weltkriegcs, in B. Hachi11gt;:r, \'C Dorni.k (a cura di), jmsl'ils drs J'rhiiqptgrnbms, op. ci t., pp. 359-390, yui p. 31 l. 363-36-J..

manovra eli alleggerimento tesa a neuttatizzare l'appono russo per il tempo necessar1o a eserc1r::u:e lo sforzo decisivo sul fronte francese (non diversamente da quanto sarebbe accaduto nell'ottobre-novembre 1917 in Italia), la mancata sconfitta definitiva del.l'esercito russo fin dal 1915.71 Riteniamo che la mancanza eli una massa eli 1nanovra realmente "celere", in grado quindi di sopravanzare le unità battute e di completarne l'aggiramento, nonché la dipendenza dalle linee ferroviarie non avrebbero in realtà consentito d1 ottenere più di guanto venne conseguito. Non va infine trascurata l'entrata in guerra dell'Italia, che richiamò sul suo fronte Divisioni austro-ungariche che non sarebbero più state disponibili il frome serbo e per quello orientale.

Anche se Falkenhayn non diede ascolto alla richiesta di Conrad di fare del nuovo frome meridionale l'arena per un colpo decisivo all'Italia, e con essa all'Intesa, anche a costo di sospendere le operazioni offensive su quello orientale, al fronte dell'Isonzo si provvide con unicà tratte dalla Serbia o con l'invio eli comandi (Dankl) da quello orientale. Non si può quindi parlare di un'influenza diretta della decisione di Roma di entrare in guerra sugli :nrvenimenti in Russia, ma la preoccupazione per come avrebbe operato l'esercito italiano e per le conqLùste che avrebbe potuto mettere a segno contribui a rallentare la pressione ausu'iaca, che si appagò

71 C Re i.soli, L"r Gm11de Gtmm, op. cir., p. 296 e Col. L. Loizeau, Juccès strategiq11e, StlcdJs lactiqms, in "Revue 0,[iliraire Française", a. 39, 1931, pp. 177-217, qui pp. 201 -205. Pex una criùca interna al modo con cui il comando russo aveva affrontato, o meglio non aveva affrontaco, la minaccia costiruita dal colpo di maglio di si veda lo stesso Brusilov, '"'Jon c'è peggior sordo eli chi non vuole sentire, e il X Corpo d'_·\.rmata, iu una linea sottile e senza riserve per più di 20 vcrste, senza artiglieria pesante, runase i11attivo, aspettando passivamente il roomenro in cui i\Iackensen, prepararo di tutto punto, sarebbe stato lieto di sconfiggerlo, ci:cilndo una larga breccia nella li.nea della 3" annatil." .M.oi ''ospo/JJÌI/oll()'a. Bmsiiot,sk!J prot)'V1 Eksmo, i\Ioskva 2013, p.

della nconquisLa di Przemysl (3 giugno), liberata peraltro solo grazie ai tetlcschi dell'Il' _-\ rmara c dopo LU1a sucnua difesa da parte tli Brusilov, c di Lcmberg (22 giugno), oggi Leopoli ncll'Ucraina occidentale, c a distrarre radicalmente l'attenzione del capo di Stato Ivfaggiore k.u.k., messo finalmente nelle condizioni di baners.i contro l'aYYersario più odiato."2 _ \ giocare il ruolo dccisi,-o continua,·a ad esser l'assoluta del fuoco di preparazione c di accompagnamento, soprartuno dell'arcigljcria pesante che spianan letteralmente la srrada all'anmzara delle proprie fanterie. Il Gen. Denikin, all'epoca al comando della 42 Di,·isionc Liratori, l'ex "brigata di ferro", ricorda,·a cosi quella fase dell::. lmra:

l.c battaglie a di Pr:cemysl furono per noi in assoluto le più sanguinose. La l)i,·isione di ferro ne in modo particolare. 11 qo ed il 14° ret,rgimemo ycnncro lctteralm.cnre farci a dal fuoco incredibile dell'artiglieria pesante tedesca. La prima e la sola ,-olra in cui ,-idi iltnio bravo Col. Mark.O\' in uno st·aro prossimo alla disperazione fu quando guidò i resti del suo comando fuori tlalla battaglia. Era leueral.menre copcrco di sangue sch.izzarogli addosso quando il comandante deJI4°, che camrnmaYa al SUO fianco,

72 J.l l. CockfickL lro11 G'e11Pml, op. ci t. pp. 97-98. 1el corso della riconquista austro-ungarica 1'8' . \nnaLa al comando di Brusilo" si segnalò per l'ordine con cui seppe ripiegare, sorro la copertura di forti retroguardie e disuuggendo sistematicamcnre ponti, traghetri, binari ferro\ iari e quam'alrro potcYa fa,·orire l'av:mzata an•ersaria: S. Bazaoov, TsNI 1/flt.rii 100-Let!J• o remb•lflsii, l luce della nazione c del centenario c deUa rivoluziom:J in hrtps:/ / himf.ru/ biblioteka/bfts,ier-natsiigienieral-brusilov-nit-sluzhbie-u-odnoi-rossii fultimo accesso 8 maggio 2020]. l.a perdita di Lembcrg ebbe, se possibile, un impatto morale ancora maggiore sulJ'esercito russo, in guanto la sua conqLùstil, csallamente un anno prima, era stata vista e sbanclicnna dalia propaganda come il segno della liberazione degli sia,; sono ùorninio austro-ungarico.

ebbe la testa mozzata da una scheggia. Non gli era possibile dimenticare la vista del tronco del colonnello privo del capo rimasto per alcuni secondi eretro. 73

Il 23 luglio cadeva anche Lubli!lo, ma l'av<Ul7.ata tedesca stava perdendo slancio anche per i contrasti che dividevano Falkenhayn e Ludendorff circa gli sviluppi da dare alle operazioni.i4 Si doverte attendere la fine <..li luglio per l'occupazione di Varsavia, il 21 agosto per c1uella di Kovel c il 26 per la conquista di Brest-1 .itovsk 1 russi venivano costantemente battuti e costretti a retrocedere; la perdita delle tanto acclamate e costosissime piazzeforti dietro alle quali il ''Piano 19" d'anteguerra prevedeva sarebbe staro arresrato il primo urto tedesco aveva depresso profondamente il loro morale. 75 "-\n che in c1uesto caso qualcuno doveva paga.re e toccò aJ comandante eli Kovno, Gen. Vladixni.r Gligoriev, che fu chiamato a rispondere alla corte marziale per aver ceduto la piazzaforte ed esserne

73 .\.l. Dcnikin, Tbe Carm; op. cir., p. 259.

L. S11etù strategiqtre, op. cit., pp. 209-212. Nel confrontare le due concezioni, Loizeau attt:ibuiscc a l >udcndorff quella che lui dcftniscc "l'audacia [emeraria" di cercare un successo strategico anche a fronte dell'insufficienza dei mezzi disponibili, mentre riconosce in Falkenhayn la "prudenza eccessiva" di chi cerca solo il successo strcttamcme pwporzionato aJle forze (T vi, p. 215). 75 Il "Piano 19" prevedeva in realtà due varianti. caso",\", cioè la Germania si fosse impegnata c1uasi sul fronte francese, lo sforzo principale dcU'cscrciro russo si sarebbe diretto contro 1'.:\ustria-Ungheria; nel caso "G" , cioè quello di un'offensiva tedesca in forze contro il saliente polacco, aU'Austria-UngbeJ1a sarebbe stato riservata solo l'attenzione strettamente necessaria. Si vedano R. Menning, Mlfkdm lo Tamtmlmg: Deji!Cit to Defetll, 1905-1914, in F.W. Kagan, R. I Iigham (a cura di), Tbe lvlilùal)' His!OIJ' of Tsmist FVt.rsia, Palgrave .VJ.acmillan, London-New York 2002, pp. 203-226, qui p. 221; Baiomtts bifore 131fllet.r, op. ci t., p. 243 c . Cornish, Tbc IVrssicm Amry and tbc T'irst ll7CI!; Spellinount, Btimscombe Port St.roucl 2006, p. 13 ora anche in traduzione italiana L 'psercito m.rso mila PriJJJct Ctmm i'vlondiale, LEG, Go .11zia 2014.

fuggito abbandonando la guarnigione al suo destino, dopo un accordo (che in realtà non si era perfezionatO) col set-vizio segreto tedesco, c ,.j rimediò la condanna a 15 anni di carcere.: 6 . l russi peraltro non si semintno e non si daY ano pc.:r vinti. Stando ai ricordi del Gen. Knox emno anzi fatalisticamente sereni; alla data del 5 agosto egli annota,·a:

"Gù·ano ,·oci che itau e Lomja siano andare perdute, ma i russi appaiono tutto sommato sereni. Dicono: 'Ci ritireremo fmo agli Urali, e quando saremo li 1 ' . \rmara nemica che ci segue sarà ridotta ad un solo teucsco c acl un solo austriaco; l'austriaco, secondo la consuetudine, si consegnerà prigion.i,ero, e noi uccideremo il tedesco.' La prima pane della battuta fu stranameme proferica" . --

Va detto peralrm che lo stoicismo del soldato tusso nell'affrontare qualsiasi genere di disagi è ' srato spesso enfatizzaLo oltre rn}sura.. La recente ricognizione delle fonti d.iarisriche c ancor più delle lettere dal fronte intercettate dalla censura ha dimostrato che il morale degli uomini di

' 6 M.D. Tiontsch-Rrujewitsch, op. cit., r. 97. Parallelamente ave,·a esaltato quello tedesco. TI Gen. dj fam. , ·on Blurne sulla \llgemeinen Zeimng" scnve,·a con orgoglio: "Quindici fortezze sono stntc espugnate tra il 24 giugno c il 4 scrrembrc 1915, lt: forze russe sono stare indebolite di più di un milione di uomini ed è stata canurata un'enonne crw1ntità eli Riporta lo in C. l L Baer (a cura di), Der f iJ/ker/air,!!,, \"ll, op. cir., p. 109. La conquista di Kovno (qLù Kowno) (6-17 agosro 1915) è descritta nei particolari, con contributi dei corrispondenti di guerra rcdeschi, nello stesso resto: pp. 13+-1 +l. Per i ricordi dj un protagomsra, si , ·ed a D.F. Golf, 7.nJti Krieggahrr ei11er " -12 m;" Balletie, Chr. Bclserschc Y clagsbuchhandlung. Stuttgarr 1920, pp. 92-100. Per il ruolo delle fortezze nei piani dj guerra n.1ssi, c le relati,·e polemiche prima c durante il conilitto, si , -eclano_). ... \. Sanborn, llltjmicll Apomjypse, op. ci t., p. 25 e P. Robinson, The Pre-nw· Ori,_gi11s of /Jeftats i11 1914 a11d 1915: RrJtom's Easrern Front, in "\Var in 1 -Iistory", a. 22,2015. pp. 47-65, qui p. s- c ss. n.\ . K.nox, lF'it/; tllf &wirm A mi)', l, op. ci L., p. 309.

truppa dipendeva da fattori CJuali le condj?.ion.i meteo, la fatica, il cibo, il successo o l'insLtccesso nei combattimenti, la capacità e il carisma dei loro comandanti non meno di quanto accadeva ai combattenti degli altri eserciti in campo. 78

Da parte sua Hindenburg sintetizzava la situazione di fine estate in modo caustico: "L'orso russo è sfuggito ai nostri artigli, sanguina senza dubbio da più di una ferita, ma non è ancora colpito a morte." Lo zar era deciso a proseguire la guerra. J .o era al punto da licenziare lo zio Nikobi, "promuovendolo" a viceré del Caucaso, e da assumere fonnalrnen te il 1 ° settembre il comando effettivo delle forze armate, col Gen. Alekseyev quale capo di S.M. e autentico responsabile delle operazioni. Anche se la mossa suscitò tutto fuorché entusiasmo negli alti comandi in subordine ed incontrò la netta opposizione del Gen. marchese Laguiche, capo della Missione militare francese, portò quanto meno alla liquidazione dei troppi a. tistocratici presenti alla J'tm;ka solo in virtù dei loro titoL i, sostituiti da un team di ufficiali qualificati e in grado di lavorare con ragionevole efftcienza79 • Il comando fu poi spostato a Mogilev. Il maggiore Marsengo, distaccato presso la S tcmka, ha lascia w questa efficace testimonianza del clima che si respirava all'Hotel "Bristol" di Mogilev, dove aveva sede la mensa del gran quarticr generale cd erano sistemate le missioni alleate:

Questa sera [1 ° settembre] sono entraci in camera m.ia, subito dopo il pranzo durato pochi minuti e svoltos.i in un glaciale silenzio, alcuni ufficiali dello Stato maggiore russo.

Credendo che siano venuti per bere il solito bicchiere di voclka mi affretto acl offrirla, ma gentilmente essi rifiutano.

78 ]. .\ . Sanborn, !!Jlpetial Aporct(ypse, op. cit., p. 39. 79 Si veda a riguardo la lettera del tvlagg. Romei Longhena al Gcn. Porro, in occasione dell'anniversario dell'assunzione del comando dcll'cscrciro mobilirato da pnte eli S.M. l'Imperatore, 1 O settembre 1916, i.n ;\.USSi\lli, Repenorio L-l l busta 89 fase. 2, p. 3.

Sono assai uisti e me ne spiegano sotlO\'oce il mOO\'O. É arrinno il momento di abbandonare il Comando poiché, a quanto pare, il Granduca sta per andarsene ed essi clonanno seguirlo. - Va bene - dice uno di loro scuotendo il capo - merrcre pw·e a riposo il Granduca del quale finora non si può dire che bene, ma con chi lo - Con lo Zar. - E allora Io Zar si gioca la corona!80

Come ebbe a sottolineare tlualche ossen·atore, non ultimo lo stesso l\[arsengo, la scelta di _ icola TI esponc,·a din:llamemc la figura dcU'imperatore, già messa in discussione nel 1905, ai contraccolpi di e\·enruali, ulteriori sconfirte, c sig11ifica,·a l'arri,-o a della sua eone e illlrigaJIII! ·•, annullando la salutare dis,tan:-:a che fmo a t]Ucl momento ave\'a protetro la .ltm•k.a dalle eli e soprammo della Il 2 settembre \'Ì giunse anche Alekseye,·, che avc,,a lasciato al Gen. Excrt il comando del "fronte occidentale", per affiancare opcrativamente lo zar. Nei suoi ricordi ne traccia un rimnto con luci e ombre non molto dissimile da c1 ucllo proposto da Anninius, in cui alla preparazione e alle indubbie capacità professionali non fa riscontro alcun carisma da mnencico condottiero:

J.<\ ve,·o già conosciuto il Generale Alexeieff nel 1906 a Kiew, quando era Capo eli Stato Maggiore di h·anoff, cornandante di quella circoscrizione. Mi a\·e,•a data allora l'impressione di essere un uomo preparacissimo e non un impro,•visarore. Durante il periodo tlcl Comando, ha dimostrato, come ,·eclrcmo, di essere oltre che un la,·oratorc di tempra ccce:-:ionale anche un ardeme pacriora, attaccato alla Russia fino all'idolacria.

xn .\L .\ farsengo, Em1 SCI/Zfl l11re, op. ci L., p. 36.

Ne emerge un ritl:atto non molto dissimile da quello della maggior parre dci generali chiamaci nel corso della Grande Guerra a comandare eserciti di dimensione e complessità assoluramente inusitati e per i cruali non esisteva di fatto alcuna reale preparazione.81 Il suo compito non era certo semplificato dalla tenden:La accentratrice che l'organizzazione statale e dai rituali di una burocrazia che, dagli uffici dei ministeri, si etano inev1tabilmente diffusi anche nelle sedi dei comandi. La macchina di un esercito, e di un esercito di grandi numeri frutto della coscrizione obbligatoria c della mobilitazione industriale, era una realtà complessa, il cui regolare funzionamento investiva i più diversi ambiti, come avevano modo di sperimentare tutti i belligeranti. Nel caso russo però, la particolare Sll\.mura dello srato e l'in1postazione ve.rticistica suggerita anche dalla presenza dello zar al c1uartier generale finivano con l'esasperare c1uesro aspetto, con il risultato che il Capo di Stata Maggiore fmiva con l'esserne totalmente assorbito. Le giornate di Alekseyev trascorrevano tra pile di telegrammi e lettere che riportavano i più minuti dettagli di C[Uanto avveniva al fronte c nelle retrovie. Si trattava di una montagna di documenti che dovevano essere smistati e processati dagli ufficiali della JtatJka in interminabili ore di lavoro, che lasciavano poco tempo al riposo e anco,r meno al confromo delle idee e ad una seria pianificazione. Il 15

8! Sul problema del comando e controllo nel corso del primo conflirro mondiale si timanda alle preziose considerazioni di G .S. l sscrson, Tbe Ewl!ttio11 qf Opemtio11al Àlt, Comb<ll Studies lnstitule Press, Fmt Leavenwonh, Kansas, 2013 il testo originale russo è però del 1936 cd :Htinge largamente alle espcricn?-C· della p.tima Guerra ,\-loncliale; D.T. Zabcdi, Cbief rif Sk1f. Tbe Primipal O.fficers bebi11d Crea! Co;mna/1(/ers, l, 1Vapoleo11ir lVm:r fo IVorld lf/ar I, ::--lavaJ Institutc Prcss, nnapolis 200R e The Gmemls' !f7cll: OpemiÙJIIal [.,t! l'el C o/JlJJ/clllrl 011 t be nYestrm T'ro111 ùt /918, lnctiana University Press, Bloomington 2018 e, per il caso italiano, F. Cappellano, n. Di i\[artino, L1 calmarli co/IJaJido 11dla Cra11de C11m"a. Proredmr e stm/JJCII!i per il t.'OJJJmtrlo l'colli tv! lo llell'esperimza del regio E.rercdo (1915-!918), Itinera progetti, Bassano dd Grappa 2019.

febbraio 1916, ad esempio, dalla partirono -142 tclegnm1.1lli, per un totale di 45.473 parole, il lO marzo solt:anro 140, con 14.240 parole, nut il 13 marzo ben 504, con 52.814 c la sirua%ione non era molto diYersa nei comandi dj grande unid, senza contare che al la\·oro d'ufficio si aggiunge\·ano le \-iSite e gli spesso non meno impegnaLivi soprattutto sorto il profilo formale. Per Alekseyey in particolare c'era poi l'incombenza di tcnert: aggiornam Ticola 11, un comandante supremo con poche competenze in campo militare, perennemente indeciso c fortemente da componenti irrazionali, nei cui confronti peraltro il generale si pone,·a da suddito leale c de,·oLo, identificanqo il Piccolo Padre con la Santa i\ladre Russia. Così lo anebbe ricordato [\ {arsengo:

li Generale Akxcieff, che si è sobbarcato ad un ]a,·oro superiore alla forza di qualunquc uomo che n'an sia di acciaio come lui, l}a dovuto prolungare di due ore la sua permanenza in ufficio per compiacere lo Zar. 11 Capo di Star o Maggiore ha anlto il coraggio di rifiutare l'im-ito permanenre lc.lello Zar! a cola7.ione c a pranzo per non perdere in chiacchiere inuuli un lempo prezioso, ma ha dovuto assoggettarsi alla , -isita serale di Nicola TI che b:t espresso il desiderio ùi conferire giornalmente con ltù. t\ questi colloqui, o meglio a tp.Icsti monologhi di lexeieff, poiché lo Zar ,;_ assiste con aria sbadata, quasi assemc, arrotolando sigarette su sigarcne, il Generale non pcrmene che nessuno assisLa. Egli ha compreso che la presenza di un testimonio, sia pttr esso fidato, potrebbe in gualche modo nuocere al prestigio del suo Sovrano.

li complesso delle operazioni austro-tedesche si andaYa esaurendo, appLmto per l'incapacità di avvolgere ed anniemare aliquote dccisi\-c delle forze annale zaristc c per

t . Srone, ., 'l1r Easli'm Fro111, op. cit., p. 223.

il fisiologico esaurusi delle energie stesse di Armate all'attacco ormai da quatcro mesi. Il 26 sertemb.re Palkenhayn, la cui attenzione era nuovamente polarizzata dall'offensiva francese nell'Artois e neU.a Champagne, c che vedeva crescere ben olcre i suoi desideti l'astro del partito dei sosrenitori di I Iindenburg, ordinava il. "passaggio alla difensiva" per il fronte orientale. Si trattaYa di una decisione che lasciava Conrad insoddisfatto c lo spingeva ad architettare, prima della tìne dell'estate, un nuovo progetto offensivo, basato sull'impiego preYalente delle unità austroungariche al ptmto da essere poi chiamato, non senza una certa amara ironia, l'offensiva "giallo-nera". Se i russi avevano bisogno di una boccata d'ossigeno, guanto meno sul piano morale, l'irù%iariva deJ Capo di S.M. austriaco non poteva giungere più opportuna. Secondo il comando di Teschen l.'F\rmata del. Sud, la 1 a c la 23 .Armata k.u.k. dovevano puntare su Luck (Lutsk), separare le concrapposte Armate tusse e lj.berare completamente la Galizia orientale. L'. inizio delle operazioni fu promettente. Le fone degli. alleati raggiunsero Kovel alla fine di agosto e qrùndi la 7.ona dello Styr c Comad poté illudersi di dare all'opera7.ionc tm carattere "decisivo", con una grandiosa azione agguante da nord per la <.1uale vennero designate la l a e la 4" Armata. I russi però non solo rallentarono sostanzialmente il movunento eli tali unità, ma mossero alla controffensiva sul Sereth contro l' _ t\rmata del Sud c la 7'. Fu quest'ultima spinta a rivelarsi detenninante. 83 Per la metà di settembre entrambe queste grandi unità dovevano ripiegare dietro il Druester costringendo ad arretrare anche la 4' F\rmata più a nord. Luck fu ripresa dai russi il 22 settembre per essere poi abbandonata pochi giorni dopo, per la disperazione del

Per il ruolo svolto da Brusilov in t]uesta azione di retroguardia, r.uolo giudicato non meno importante c degno di attenzione eli quello per cui sarebbe poi diventato famoso nell'estate del l916, si vedaj.F-I. Cockfìcld, Cmem/ AJek.sei Bmsi/01' a11d t!Je Grer1t Retreat, Mqy-Nrn:e111/Jer 1915, i.n "The J cmmal of Slavic i'vlilitary Studi.cs", a. 26, 2013, pp. 653-672.

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