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1norali La sorpresa di Mogilev ...................................................... 81

Gen. Dcnikin che l'aycn occupata, quando il fronte si stabilizzò era questa citrà e Rovno. Am:iché condurre alia \ittoria decisin, il grande piano di Teschen si concludeva con la perdita eli 70.000 uomjni c ulteriore richiesta di soccorso ai tedeschi, soccorso che sarebbe giw1to con l'Amata del Bug guidata da Linsingen. I proragonisti di guella che sarebbe stara la grande battaglia della primaYera del 1916 erano ormai rutti nei luoghi dove questa sarebbe stata combartma.

L sul Lago j\ 'arocb e le s11e cowegmnze 111ora!i.

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Prima di giungere a,Ua conferenza dj Mogilev del 14 aprile 1916 che dove,·a dare il \ia all'offensi,·a BrusiJO\· , dO\·eva combattuto ancora un round; un round claU'csito non meno depriment,e della sconfina di e dello sfondamento di Gorlice-Tarnow, e ancora più umiliante per i comandj e il russo in quanto frutto non eli una djfesa disperata, ma dj una ripresa offcnsiYa le cui premesse apparivano ben più favorc,·oli: la battaglia del Lago

Il 6 dicembre precedente, a ChanciJJy, si era riunita la seconda conferenza dei responsabili politici c militari degli stati dell'Intesa. Fino a quel momento ciascuno dj loro dj fatto condouo una sona di t,ruerra parallela rispetto agli alleati, addiritrura nell'ambito dj un singolo fronte e senza alcuna forma di correlazione tra i di,·ersi teatri bellici. Ne era risultata una carenza eli coUegamento e coordinazione che a\·e,·a impedito di sfruttt•ue la supcrioma numerica complessiva o anche solo eli Yalorizzare i contributi dj ciascun fronte. Il fallimento dcll'a7.ione franco-briranruca ai Dardanelli e gli scarsi risull:ari ottenuti dagli italiaru suii'Isonzo erano soltanto due degli esempi di

R4 J..\. Sanborn, f!JijJetia/Apom/ypse, op. cir., pp. 111 e ss. \marzo i russi a,·c,·auo qui una superiorità nw11crica di 5: l risperro ai rcdeschi e avc\'ano più cannoni, granate c cavalleria Jci loro avversari.

offensi,ce che non avevano esercitato alcuna reale influenza sull'andamento complessivo delle operazioni. [n realtà nemmeno a Chantilly si riuscì a superare la visione nazionalistica per ctù ogni comando, soprattutto quello francese rappresentato da Joffre, flniva col fare del proprio "il" fronte decisivo delia guerra e del raggiungimento degli obiettivi nazionaJi la ragione esclusiva della lotta. L'idea stessa di un comando tmificato, in grado almeno di armonizzare gli sforzi di tutu, nmase estranea ai partecipanti, nè sarebbe vaJso a molto l'ulteriore tentativo fatto l'inverno successivo a San Giovanni di Mariana, in previsione delia campagna del 191ì. La necessità eli tul effettivo coordinamento dell'azione degli alleati si sarebbe imposta solo all'indomani di Caporetto e c1uando la minaccia di una sconfitta strategica aleggiò sullo stesso fronre occidentale. D'altro canto le esperienze del 1915 avevano evidenziato agh occhi di tutti il vantaggio che derivava alle Potenze Centrali, e alla Germania in partico.la.re, dal poter operare "per .linee interne", cioè dall'essere in condizioni di spostare con relativa facilità e rapidità grandi unità da est a ovest, e viceversa, al profilarsi de!Ja minaccia più consistenre e preoccupante. La sola strategia in grado di ammllare questo fatcore essenziale era quella di lanciare una serie di offensive contemporanee, o ahneno il più possibile ravvicinate nelle date di inizio e coordinate nello sviluppo. Ciò avrebbe appunto impedito agli austro-tedeschi di impegnarsi in modo decisivo su uno dei loro fronti e, nella migliore delle ipotesi, li avrebbe privati delle riserve necessarie a parare L'offensiva che fosse riuscita ad operare uno sfondamento anche par7.ial.e. In questa ortica chi ancora disponeva di riserve intatte, cioè italiani, britannici e russi, nonostante gli o.ltre 2.000.000 di perdite subite dall'esercito zarista, doveva continuare ad impeg11are c1uanto più possibile i rispettivi avversari in una guerra di logontmento (ctttrition) .

,\ Chantilly il rappresentante della S'tal'ka, Gen. Schilimky, a,-ç,·a cercato di far pendere la bilancia tlcgli sforzi strategici dell'Intesa a 6n·ore del fronte orientale. Il Comando Supremo russo ave,-a insisciro im·ano sul fatto che ::;olo lì la vast.iLà degli spa:t.i consenci,-a una concezione ancora operatiYa c di conseguenza una guerra di manona, in cui far ,-alerc l'unico chiaro n1ntaggio dell'Intesa: le sue maggiori risorse umane. ,\ fcnue nella lotta di posizione le Potenze Centrali, e in particolare i tedeschi, pole,·ano comare sulla loro superioriLà tecnologica, C [UCSt'1Jitima pote\'a essere messa in crisi solo da una guerra di manona, che l'insistenza sul fronte occidentale quale focus dello sforzo militare dell'lntesa tình·a . col , •anificare pregiuclizialmente.115 Schilinsky si fece im·ano ponaYoce della proposta del Gen. Alekseye,• che a\'eva chiesto all'.\rmaca franco-britannica d'Oriente di a\·apzare da Salon.icco arua,·erso i Balcani, mentre i russi avrebbero premura dal fronte ' meridionale invadendo la e superando i Carpazi, per minacciare dire t tamentc Budapest e spingere quindi l'Ungheria a chiedere una pace separata. La proposta era stata preceduta da LLna serie eli promemoria, dallo stesso .-\lekseyev ai comandanti supremi alleaci e ai loro rapprescncanti in Russia, dei quali l\[arsengo ripropose il resto, rigorosamente in francese, nelle sue memorie. Il 21 nm·embre 1915, il Capo di Staro Maggiore dello zar indica\'a la necessità di agire d'insieme lungo la direttrice più pericolosa per gli avYersari, richiamando c1uindi l'actenzione sui Balcani e illustrando il suo concerto strategico:

SE.CR.ET

_ -\ t\Ionsicur le Chef d'EscaclJons représentant dc 1'.-\ nnée Iralicnne.

x; :\1.\'. Os'kin, Bmsi!ot;skij proiJII', op. cir., p. 10.

4° Dans ce but, concentrer dans les Balkans pas moins de 10 Corps d'Arméee .Anglo-l'rançais; rejeter l' J\rrnée AustroAllemande de l'autre còté clu Danube; faire de la Serbie la base cles actions uhérieures et developper l'offensive dans la direction dc Huda-Pesd1. 5° Pendant '-lUC l'offensive del .r\lliés se produit dans les Halkans, devcloppe.r, a''ec LUle forte .r\rmée Russe de 1 O Corps l'Armée au moins, Lula action decisive dans la direction de Ma.rmaros-S:àgeth-Kolosvar et plus loin vers Buda-Pesrh, à la rencontre cles J\Jliés, cn lcur facilitam leur offensive. 6° Par le succés de ces opcrations combines, ouvrir le chemin à l'Armée ltalienne pour sa p.ropre offensive partiCLùière sur Vienne. 7° Les Serbes protégeronr les derrières cles Armées :\lliécs contre la Bulgarie. 8° L'offensive vicrorieuse cles Armées Alliécs et le fait de l'occuparion de la lit,me Brest-Litowsk- J xov- Buda-Pesth peut produire un changement Dècisif dans la marche de certe guerre qui traine, et avoir une influence sur les pays neuters indécis, Grèce et Roumanie, pour lesquels une force .réelle et cles succés scront de plus de poid que les pourparlcrs et lcs p.romesses cliplomatìc1ues.86

Questo progetto, che in pane, c forse non a caso, .richiamava il piano elaborato da Cadorna in p.revlSlone dell'entrata in guerra dell'Italia, non incontrò il favore degli alleati. J ,a Stavka sapeva di non poter fare a meno del contributo finanziario e delle fornimre militari delle Potenze occidentali, oltre che del Giappone e degli USA, che costituivano i mercati principali da cui attingere i materiali bellic.i. 87 Dal canto suo non mancò di partecipare al conflitto

86 M. 0Iarsengo, Eroi senza l11u, op. cit., pp. 53-54. 87 I<. ).leilson, Stmlt,I!J and S"PP!Y- The AJglo-Rm-sian Al/imrce /9/4-17, London l 984, cap. 2 e 3. Sul mancato avv;o dell'offensiva di Saloni eco

sul suolo francese, dove im-iò una "legione" russa della forza finale di una Divisione, e sul fronte eli Salonicco. 88 J ,a recente storiografia russa, riecheggiando curiosameme uno Jegli argomemj sostenuti con forza dalla propaganda di guerra gennanica, ha lamentato l'asi.J.nm.etria nei rapporti tra l'impero ;,:arista e i suoi alleati occidentali, che "pagavano" appunto con il sostegno finanziario il "sangue" che chjedevano alla Russia c al suo cscrcito. 89 Un esercito che dovette affrontare .l'inverno più Juro della sua guerra in condi;r,ioni di c vcttovagliamemo assolutamente deficitarie. Ne è buona testi.J.none Maria Botchkareva, cbc era riuscita ad ottenere dallo zar il permesso di comba,gere direttamente in linea e s1 era meritata i eli caporale neU'estare precedente:

da parte franco-britannica, si veda D. Lloyd Gcorge, ' Memorie, op. C.ÌL., pp. 256-260. 8R Sulla legione russa $uolo francese, fmte di oltre 44.000 uomini, chiesta :.1 l governo russo da Paul Doumer, nel dicembre del L915 si vedano i ricordi del Gen. Y. Dan.i.lov, .La RIIJ.rie dmt.r la G!fetn Molldinle, op.cit., pp. 514-515 c i cootributi di.J.fT. CocHield, lll'ilh SllOJJJ OH!heir Bool.r. The Tragir Odissry oJ the Rlrssimt E.'\perlitiollal)' Fom i11 Frtmce dmùtg IVot!d lll'ar l, St. \ (artin Griffin, · 'ew York 1999 c lJ. Kaufman.n, Rt.stori!tg JIJe "[_ -"broke11 CoiiiÙI!ItfJ' oJ 01fr Col!tt11e111omtirm of The Great War i11 Tbc Fonmr R1t.r.rimt b mpire, in "ComiJlas Journal of l ntcrnational Relations", a. 2, 20·15, pp. 32-48, gui p. 38. 8'! Così l\1.\·. Os'kin, Bmsi!ol'Skij p{'()ryfi, op. cit., p. lO: "Sembrerebbe che la pianificazione congiunra debba rispettare i benefici di turri i membri clelia coalizione in un modo o nell'altro. Ma va notato che, in primo luogo, llueste decisioni hanno sempre preYisto la priorirà del frome occidentale (.francese) su turtc le al tre. Questa circostanza fu riconosciuta come indiscutibile semplicemente perché il fronte occidentale, dal punto di v'ista dci leader della coalizione, gli anglofrancesi, era iJ. p.ri_ncipale". E. Morahst, Die ,grosse nwiHhe Eut/as!mtgsq(fmsin:, in Illllstrierle Ge.>thirh!e des /91-1/ l 5, T\', Union Deursche Yerlagsgcscllascha ft, Stuttgart-Bcrlin-Lcipzig-\X'ien o.J., pp. 355-356, c1u.i 356: "Una mattan.za di giovani e f:,riovattissime forze popolati, al servizio dell'oro francese ed inglese e ùi lluel faralismo irriilessivo che ha per tanto tempo dominato la karùrship russa. 'j'\!ischewo ".

n 1915 stava ormai per finil:e. L'inYerno fu duro e la vita nelle trit1cce [appunto nel setrore del Lago Naroch nella posizione nota come il "naso eli Ferdinando"l quasi insopportabile. La morte era un visitatore gradito. Persino più gradita era una ferita che costringesse uno al ricovero ospedaliero. Ci furono parecchi casi dj uomini sommersi dalla neve e morti per congelamento. Il nostro equipaggiamento si stava rilevando c1uanto mai deficieme. La nostra organizzazione del vettovagliamento stava già crollando. Era difficile rimpiazzare un paio dj stivali logori. Non era raro che qualcosa nelle cucine andasse stono e noi eravamo costretti a soffrire la fame oltre al freddo. j\1a eravamo pazienti da \'e.ti figli della Madre Russia? 1

Come Falkenhayn sul versante avversario, anche J offre e French, per non parlare del belga \'Vielemens, erano e restavano però dell'avviso che la guerra dm'esse decidersi sul fronte occidentale, nei confronti del quale rutti gli altri teatri ili guerra, quello orientale non meno di c1ueUo italiano, dovevano essere funzionali e subordinati. L'incontro a Teschen, di poco successivo, dei capi di S.M. austroungatico e tedesco, che doveva porre le premesse delle due slegate operazioni di Verdun e dell'offensiva in Tremino, ignorando così quanto ottenuto nell'es rate precedente g-razie proprio alla cooperazione dei due eserciti sul fronte orientale, avrebbe vanificato il piano degli. alleati ili scatenare una sene di offensive collegate fra loro ahneno temporahnenre . .:-\.ssumendo l'i.niziativa, le Potenze Centrali avrebbero coscretro l'Intesa a rispondere affannosamente

90 M. Botchkareva, 1'a.rhkt1: !V!Jr Ufl as Peasa11!, OJ!ìcer a11d E:>..ile, Fredrick .\.Stokcs, '\lcw York 1919, p. 106 anche u1 https:/ / arcbive.org/ details/ in.crnct.dli .. 20 15.143123/ page/ n107 / mod e/ 2up l ultimo accesso 6 maggio 2020]. Per un ce>nfromo con l'oppost:1 mernorialistica tedesca, si veda V. Str.ohschn.itter, Der Dmtsche So/dal 191}-1919, Hcnzcl c Dol.and, am :..-rainz 1930, pp. 240 e ss.

per parare tanto la minaccia in Francia, guanto i successi austriaci Ù'l Italia.

La prima di c1uestc rea:r.ioni, chicw1 con urgenza dal comando francese alla .5'/al'kcl, per alleggerire la pressione su Yerdun, si concretizzò con la battaglia del Lago )Jaroch.<J1 T russi la affrontarono dopo l'ennesimo scacco subito nell'operazione di capodanno: il falliLO tentativo della 7" e deUa 9" ,\ rmata, quindi del "frame sud-occidenLalc", di impadronirsi dei passi dci Carpazi c guindi dell'accesso aJl'Unghctia. Si tratta,·a, chiaramente, del braccio russo della tenaglia che era stata ri.fi.mata a Chamilly, e guel rifiuto non doveva essere privo di conseguenze sul comando a C]uanto sarebbe accaduto per i piani offensiY1 di Conrad in Italia a fronte della mancata collaborazione tedesca. :\ dispeuo di gualche limjtaro successo iniziale, k russe, che auaccarono con decine di ondate successive e reitcrando i Lentati\'1 fino a 16 \'Olte, si logorarono senza cosnutto. Fu soprattutto l'artiglieria dell'XI Corpo d'Armata k.u.k., guidata dal Gcn. Elmer sulla scorta delle esperienze fatte in Italia utilinando il tiro "obliquo" per concenu:llre iJ fuoco di sbarramento sulle aree di radunatll c le direlu-ici d'atracco dci fllnti di Cadorna, a far naufragare gli anacchi degli uomini di Lechitsky. Questi scontarono poi l'impreparazione ad attaccare posizioni campali fortificate e l'insufficiente coordinam.cnro tra fanti

')J l'onte primaria per la bauaglia del T .ago rimane l'opera di M. K l..crnkc, 250 rl11<?i r IJ'm:rkoi S'trn•ke (25 mtl. /915- 2 iitrlia 1916), j250 giorni alla Starka (25 SCllt;mbre 1915-2 luglio l916)J Cos. izd-vo, Pcrrograd 1920, pp. 3+1 48 l, capua no d.i Srato \ Laggiore c corrispondente di guerra presso il comando supremo russo. Si \'edano a riguardo anche testimonianza del diplomatico inglese B. Pares, Jly Jvrssia11 ,ì]ellloirs, J onathan Care, LonJon 1931, pp. 3 70 c ss. e le imticazioni di ,1 .. \. Sanl>orn, l111jmia/ Apncab-psc, op. cit., pp. 113. nota 19, che la definisc<:, a ragione. una delle battaglie meno nole della Prima guerra mondiale.

ed artiglieri.92 Inoltre, come riconobbero sia il comandante del fronte, Gen. Ivanov, sia il comandante deiJa T ,\.rmata, Gen. Scherbacchev, in "mea culpa" sempre tardivi, le riserve erano scate tenuce croppo lontane dal fronte, cosicché al momenm dell'impiego si erano trovate esposte al tiro dei pezzi pesanti avversari, che a;'evano decirnato i reparti prima <Ulcora che essi potessero garantiJ:e il sostegno alle unità già impegnate. Il 26 gennaio la S'tcmka orrunava la sospensione di ogni az.ione offensiva, incassando così un altro duro colpo al morale. Austro-ungarici e mssi trassero da guanto accaduto insegnamenti opposti: i primi si comriJ1Sero che un buon sistema difensivo sarebbe stato in grado da so.lo di aver ragione eli qualsiasi attacco avversario e che va.leva quindi la pena eli concentran'Ì tutte le energie disponibili, lasciando alle forze migliori, oppon:unamente utilizzate da Conrad, il compito eli agire offensivamente secondo il SllO credo tattico; i secondi cercarono dj far tesoro - come vedremo - degli errori commessi, almeno sul "fronte sud-occidentale" c sotto il comando eli Brusilov.

L'operazione al Lago Naroch nasceva però senza che quest'ultima esperienza fosse stata mecabolizzata. Essa venne ideata inoltre con tutte le caratteristiche e i limiti tattici eli un "anacco eli alleggerimento", non diversamente dalla quasi contemporanea Quinta Baltaglia dell'lsonzo. 93

92 C. Reisoli, La Cm11de Cmtm, op cit., p. 367 e P. Buttar, Emsia's LtJst Garp. 'J!Je E a.rfmt Fro11! f9 f 6-17, Osprev Publishing, Oxford 2016, pp. 76-77. 93 _-\i primi di marzo _)offre sctiveva al comando supremo n.tsso in questi termini: "Chiedo ai nostri alleati di prendere le misure necessarie per esercitare una forte pressione sul nemico in rnoJo da in1pedirgli di trasferire unità da altri fronti e di togliergli libertà di manovra; di farci sapere [mmediaramentc se qualche unirà scompare dai loro fronti; e anticipando gli sviluppi ora probabili ua pane delle operazioni tedesche sul nnsrro fronte e sulla base degli accordi raggiunti a Chanòlly, chiedo che.l'eserciro russo inizi immediatamente i preparativi dell'attacco." in N.E. Podorozlu1y, Rmskqya A rm!J'a l' Velikqy l ''!J11e: NctrocbskqJ'a

La grande preponderanza numerica, con una superionm presunta di '-Illasi 400.000 uonlini, c la migliorata siruazionc del munizionarnento (anche grazie all'intervento eli Parigi) e delle risen·c m·evano spinto la a rispondere alla richiesm di aiuw francese, progetrando un'offensi,-a da iniziare iJ 18 marzo da pru:te delle ali inrernc del "fronte settentrionale" c di quello "occidentale" fra il Lago Naroch e Visdy, in direzione di Vilkonlir. Il "rronte sud-occidentale" eli lvanm· riscnti,-a ancora delle perdite subite nella banaglia di capodanno c Alekseye'' non riLene,·a di potergli chiedere, a breve almeno, ullerioci sforzi. L'operazione non era priYa di una propria logica, come del resto capiLa a '-JUHsi tutti i progetti militari, quanto meno sulla carta. Uno sfondamento, se sYilupparo in profondità, a\'tebbe alleggerito note,·olmenre la pressione su Riga, garantito la .ticontp.lÌsta di importanti cenLri della parte perduta dell'impero zarista cd anebbe soprattutto allontanato l'incubo di una minaccia a Pierrogrado, incubo che a\·e,·a LLLrbaro i sonni russi per Ultra la seconda metà dell'anno precedente. Di contro i dirensori a,-e,·ano dalla loro non pochi van1aggi. Il terreno attOrno al .lago era paludoso c facile agli allagamenti in caso anche solo di un parziale tlisgclo, tutt'altro che improbabile in guella stagione, come ribadi\'a lo stesso Gcn. EYert sulla base dei riscontri storici e dei dari mecereologici. La sistemazione difensiva tedesca si avYaleva inolrre degli insegnamenti maturati sul fronte occidcnmle, costantemente aggiornati in particolare per quanto riguarcla\'a la capacità eli sostenere bombardamenti di preparazione di grande imcns.irà e p.roltmgari nel tempo.

Da parte russa il compito di attaccare sarebbe spettato alla 2a _-\ rmara dd Gen. \1aclinùr VasilyeY-i.ch trurnO\-, rinforza1a da ben 4 Corpi d'.-\rmara c da ,-ati.e formazioni di

Opemts[ya l' i'vfmte 19 l 6g, IL' esercito n elia Grande Cuerra: l'operazione SLLI Lago nel marzo del l 9161 Yocnizdar, 1938, p. 6.

artiglieria. All'ulti.r.no momento Smirnov cadde ammalato c, data la fama che si era fatta eli uomo eli palazzo più che eli caserma, questa improYvisa infermità soUevò più di qualche dubbio sul suo carattere "eliplomatico". Il comando passò c1nineli acl Alexander Franzevich Ragosa, comandante della 4a Annata, chiamaro così a guidare unità c comandami che non conosceva su eli un terreno sfavorevole e eli cui non era stata effettuata un'adeguata ricognizione aerea e terrestre. Si era però convinò che una preparazione di artiglieria senza precedenti sarebbe stata sufficienre acl aprire la strada ad un attacco della fanteria, attacco che si sarebbe basato peelissequameme, w1a volta di più, std principio dell'impiego a I critici non hanno ovviamente .m.ancaro eli stib)'!nati.zzare tale convinzione, attribuendola ad una sorta eli manifesta inferioricà intellettuale dei comandanti russi. Vale forse la pena eli ricordare che Foch, nel dicembre 1915, osservava a proposito dei fallimenti offensivi francesi sino a quel periodo e delle possibili soluzioni: "Comunque sia, fin d'ora non si potrà evitare la battaglia ùi lunga durata, e la quantità delle nostre truppe può essere insufficiente. Potrà essere sostenuta fino alla fi ne, e magari abbreviata, solo se sapremo sviluppare grandemente la nostra potenza elistruttiva, unico m.ezzo per nspanruare la nostra fantetia ... " e il 21 gennaio successivo " ... Insmruna una serie di azioni successive che richiedono molca artiglieria c poca fanteria. "95

94 Sui rispcnivi schietamcnt.i di arriglicria, che vedevano comu JK]LtC quello russo in netra inferiorità, si veda la tabella tiportata in Gcn. GoloviJle [recte Golovin}, L.a balail/e de Caliàe de 1916, l, in "Revue Militaite Française", a. 103, 1933, pp. 95-109, qui p. 97. 95 F. Foch, JvfelllOrÙJ, .-\. .\Iondadori, ì\filano 1931, p. 303 .. -\ proposito dei progcrti. di Foch per il 19'1 Ci, il suo biografo .:VLS. osserva: "Come a ve va fatto ad egli progettÌl un massiccio bombardamento di arriglieria delle lince tedesche seguito da un assalto coordinato di fameria franco-brirantùca. li piano rifletteva la sua costante convinzione che offensive pteparare adcguaramcnre c ben condorrc non solo fossero

Sul fronte oppostO, nel settore di -1-8 km di estensione ai due lati del lago . aroch, era schierata la lO" _\rmara tedesca del Gcn. Hermann \'On Eichhorn, che poteva contare su l l Divisioni di fanteria, ormai ''etcrane del fronte orienmlc, c 3 di cavalleria; uomini e comandi erano conosciuti e perfettamente alla mano del comandante c del suo capo di S.J\L Il fattore sorpresa Yenne ulleriorn1ente compromesso dai disertori, sempre numerosi nell'imminenza di un'offensiva, c dai tiri di inguadramcnro dell'artiglieria, che tradivano sia l'arrivo di nuove batterie sia gli obiettivi eli interesse. Infine i russi non avevano ancora perso la pessima abirudine - che aYe,-a contribuito alla sconfirra di Tanncnberg - eli usare sconsideratamenre le trasmissioni radio, garantendo alle sta%ioni d'ascolto tedesche informazioni altendi.bili e tempesti,·c, soprattutto dopo che alla fine di selten7lbrc del 1914 il loro cifrario q;npale era stato "sfondaro" dal 1\,'adJricbtendiem/. 96 Come ricorda nel

ma mpprcscmassero il percorso più rapido per la' inoria." Fotb. SIIJ>rtlllt Allittl Ullllllallder i11 tbe Crrat ll'ar, lnc., \'\"ashington D.c. 2003, pp. +6 r. '!f. Si trattava forse del campo in cut i tedeschi facevano valere m:1ggiom1cntc la l.oco superiorità tecnologica c consapc,·r,Jczza dei rischi che essa 1l tipo di intclligencc nùlitarc che ne deti,·a,·a, num·a per quel tempo, rendeva possibile: ottenere, senza il conratto diretTo con il nemico, preziose sul suo dispositiHl c le sue lince d'azione. se quesri trasmcttc\·a "in clùaru'·, cioè senza cifrarura, restando in linea per lungo tempo c trasmettendo ordini e disposiziotù segrete u altamente riservate. Da "fit:msil'n:m ''lilllo Slllla mrlio": lmps:/ /trc, ·r.ru/2017 /08/ 20/ rjch-v-vojnah-i-vooruzbcnnyhkonlliktah/ Da pane rll!;sa, anche quando vennero adouati cd usati i cifrari, si commisero gravi errori c.:tl ingenuità che consentirono ai tedeschi c agli austro-ungarici di sfondare facilmcore anche quelli di ultima introduzione: Gcn. Batiuslùn, Taùtain ronmain rtliJYrfkfl i bor'ba s mi, (T .'inrclligencc militare c le sue comromisurc] \ fosha 2002, pp. 8388 c il commento ùi \. \larshall, Rmsirm .\li/itnD' l11tdligmre. 1905·191 7: ·rbe l · , to/d Sto!)' bi•billfl Twrirt RI!Ssirl i11 1/;r Tir.rt JVfl//d fl7ar, in "War in

Il istory", a. 11, 200+, pp. 394-423, qui p. +07. Per un diverso al problema, rifctiro all'inizio della campagna, ma capace di comctYarc

suo diario l'allora capo di Stato Maggiore del comando supremo delle forze tedesche all'est, Ober O.rt, il Gen. Max Hoffmaon poteva avYertire con sicurezza Eichorn il 15 marzo dell'imminenza di un arracco al suo frome.97

L'urto dei 1ussi avn:bbe investito direttamente il XXI Corpo d'Armata del Gen. Oskar von I-lutier, il futuro conquistatore di Riga, subiro rinforzato da Eichorn con l'80a Divisjone, che costituiva la sola riserva d'Armata. ln vista dell'attacco i tedeschi non avevano poi perso tempo: i reticolati erano stati. rafforzati, il guantitativo di munizionamento in linea quasi raddoppiato, mentre le formazioni giunte in rinforzo provvedevano al rapjdo allestimemo di nuove posizioni difensive su cui appoggiare ed arrescare un evemt1ale arretramento.98 1 ,a sera del 17 marzo, a dispetto delle loro stesse convinzioni o forse in considerazione del fatto che i loro preparativi erano stati individuati dagli a\'Versari, i mssi tentarono un azione di sorpresa con la 56a Divisione, che attaccò senza alCLma preparazione da parte dell'artiglieria. La sorveglianza e le mitragbatrici tedesche fecero naufragare il tentati\'O nel sangue. r•:rich von Falkenhayn commentò con un senso di commiserazione l'azione dei fanti russi: " on c'era dubbio che gli attacchi dci mssi fossero stati intrapresi solo sotto la pressione dei loro alleati occidentali e per il loro sostegno. Nessun capo responsabile, non soggetto a coercizione

LUla certa validirà anche in seguito, si veda D.E. Showalrer, Ta/11/CIIImg. Clash of E711pim, op. ci t., pp. l 69, ?.1 7, ./JCISSÌ!Jr. "Le linee relegrafiche o telefoniche erano facilinenre intercettate. L'etere era libero e il pericolo di utili.:.::zare codici che i destinatari designati potevano non essere in grado di decifrare appariva maggiore della possibilità che i tedeschi ogni possibile frequenza. Si trattava lda pat1e russa·l di un rischio calcolato e non d.i una scelta irragionevole." (p. l 69). n M. Hoffrnaon, Der al'r l'ersiillmtm Hase & Koehler, Berlin 1929, pp. 97-98. 9H P. Huuar, &wia's .Last Gasp, op.cit., p. 96.

esterna, poteva condurre UL1ppe di basso Yalore contro posizioni ben equipaggiate come quelle dei tedcschi."99

Il giorno successivo a\'C\'a inizio l'azione preordinata. Il bombardamcmo di artiglieria, che prese il ,.ia aUe prime luci dell'alba, ,·enne concordemente descritto come uno dei più violenti ed intensi mai sperimentati sul fronte orientale. Stando alle fonti tedesche, che peccano forse di eccessi,·a disistima nei confronti delle capacità industriali russe, l'uragano di fuoco che im·esd le lince era dovuto all'impiego da parte an·crsaria di muniziomunento eli arciglieria d'importazione. 11 " Durame l'im·erno, grazie all'incrememo della produzione più ancora che all'aiutO degli alleati, la dotnzionc di era gtata infaLti portata a l .250 per ogni cannone da campagna, 540 per gli oblci e 685 per i cannoni di medio e grosso calibro.11 ' 1 La , ·iolcnza del bombardamenro .non fu però pari alla con risultati che hanno portato a definirlo i.l più inutile del fronte orientale e a paragonarlo a uno spettacolo di suoni e luci. Una successi,·a inchiesta rivelò che non c'era srara alcuna prevcnti,·a ricogni.:àone sul teneno, né alcuna forrna di coordi.namento tra fanti e aniglic1i c neppure alcuna chiara indicazione alle singole baLLCtic degli obiettiYi da battere, dei quali del res10 ncsstmo conosceva da\'YClo la posizione. Nella lettera di un ufficiale russo del XX llT Corpo d'. \..rmaLa, schierato sul Lratro di fronte eli Dunaburg (Dvinsk),

Riporwro Ln .\L\ " . Os'kin, Bmsii1J11Skij proo•r, op. cir., p. 11 . ella ricostnlztone, pubblicata nel 1918, il popoL1rc l /iilkerA.tieg osscn ·ava: " . \lle truppe d"assalto si era proposto un c1uadro di mcra fantasia: l'artiglieria anebbc farro da sola turto il lavoro. Una passeggiata quasi senza faL1ca e senza pericoli conrro le po$izion.i tedesche avrebbe garanciro la \·iuoria. C:onrcmporaneamcnrc si citennc necessario dipingere alla famcria i rormenci c le rorrurc che aHcbbero arreso du si fosse dato prigioniero." C.J-f. Bacr (a cura di), Dl'r f X, op. ci r., p. 178. lll•l \\'. L·lex, Vie H11ssisthr Friil!iobrstifjè!lsire 1916, Gcrhard Scal.ling,

Oldenhurg 1919, pp. 1u1 '\. . Stone, TIN l:a.rtm1 Fr'OIII, op. ci1.. p. 2T.

intercettata dalla censura del "fronte nord-orientale" era scritto a questo riguardo: "Per tutto il 9 marzo la nostra artiglieria tirò. Dove non so, certo non là dm·e sarebbe stato necessario. "102 La pianificazione del fuoco fu facta basandosi sulle mappe disponibili e nella convinzione che un bombardamento dì tipo "areale" sarebbe statO sufficiente, data la sua intensità, a distruggere l'organiz;::azione difensiva dell'avversario e a spianare la strada alla fanteria.

103 Si aggiunga a ciò che l'alternanza di ghiacciate c disgeli vanificava, per la resisten:r,a del suolo o J.a cedevolezza dei terreni ricoperò dall'acqua, l'effetto delle granate ad alto esplosivo, mentre i tiri a shmpne! si rivelanno del tuttO inefficaci contro truppe schierate in fortificazioni campali fornite di robusti ricoveri sotterranei. Così anche quando non si trovarono di fronte reticolati quasi imatti, come nel caso della 22a Divisione, che perse centinaia di uomini nel tentativo di aprirsi un varco con le pinze tagliafili, i fanti 1ussi riuscirono al massimo a o:avolgere la linea degli avamposti e ad occupare la prima linea nemica, non di raro sgomberata preventivameme dai difensori. 101 E anche in questo caso, solo per essere poi investjti dal fuoco delle artiglierie arretrate tedesche e dei nidi dj mitragliatrice dci capisaldi arretrati, già orientati a tirare anche sulle proprie trincee avanzate e in grado di prendere d'infùata le colonne d'attacco, vista la ristrettezza delle zone di irruzione prescelte. 105

La lettera sopra cìtara dell'ufficiale russo offre di (Iuesta situazione un quadro c1uasi surreale:

!02 Conservata presso l' . \rchi,·io Srori.co 1\rlilirare Russo (RG \'L-\), f. 2031, op. l d. 1183, ll. 38, 38a, qui citata dalla traduzione tedesca in D. Beyrau, Krieg.;.;zmm: a11 der mssisdJell lf'/es(/ro111, in "Osreuropa", a. 64,2014, pp. 21-41, qui p. 23. 103 N. Stone, The Ea.r!em Fro11t, op. cir., p. 229.

N.E. Podorozhny, RlfsSkq)'il A nn!Ja, op. cit., p. 78. 105 La della battaglia da parte tedesca può essere iJJ C .l-L Baer (a cura tli), Der V iilkerkrieg, :.\,op. cir., pp. "1 73-1 76.

Nella notre dal 12 al 13 lmarzoJ coi resti di tre battaglioni formarono due compagnie, ciascuna forre di 204 uomini; di una nnni posto a capo io, dell'altra Dimitronkij, un alfiere. Ci hanno ordinato di ragliare il reticolato c ci hanno datO le pinze, :B a mc c 30 a lui. Le fotoelettriche tedesche erano in azione, in tutta tranc.)uillità. l ,a nostra artiglieria raceva.

Ordine di mandare a,·anri degli esploratori. Li mandiamo... ,·engono abbattuti. . \ndate, ci dicono, c tagliate il reticolato con le vostre mani, dopo a\'Cr pensato a cosa ci aspettm·a, andammo ... Dio mio. Cosa ci aspett;n·a. Siamo andati direttamente incontro alla mone, senza speranza c senza successo. Tutt'intorno infuriava l'inferno. Siamo rimasti stesi s,prto il rcticolaw, per ore, fino alle 9 del mattino- chi è riuscito a sopravYivere è wrnato strisciando.

DcUa mia compagnia sono sopran-issmi in 13, nell'altra 8 uomini, e non riuscivano nemmeno a reggersi in piedi. 101 '

l resti decimati delle ondate d'anacco vcrtivano poi im·cstiti da coruranacchi condotti organicamente da reparti dell.a seconda c terza tin<.:a, sostanzialmente integri c ben sostenuti dalla propria artiglieria. Non si trawn·a ancora di una teoria coerente della difesa clastica, che gli stessi tedeschi avrebbero s'1luppato solo negli anni a \'Cntre, ma ne conLeneva già numerosi presuppost-i. A ciò si aggiunga che nel corso del conflitto i tedeschi sra,·ano sempre più sviluppando una tattica che affida\·a ai responsabili dci complessi minori, spesso fino allivello di squadra, un ruolo rattico arrivo ed una propria capacità decisionale sul campo di battaglia. Riprendendo il ci rolo di un Ja,·oro di Sigg, ufficiali inferiori e sottufficiali (ai guali erano a ffidatc le sguadre del plotone di fameria, fom: organicamente di 80 uomini) tedeschi erano chiamati fin dall' ji/,. die l"fa!11elie (Regolamcnrazione generale per la fanteria) del 1906, c lo sarebbero stati sempre più nel corso della guerra,

uoc. D. Rcyrau, op. cir., p. 2-k

107 Fin dal 1910 l'allora Ten. Gen. Paul von Hindenburg ricordava ai partecipanti alle manovre che il loro compito non era quello di "attenersi alle librette" ma di cercare solllzioni efficaci, in quanto il loro SO\'rano non aveva bisogno né eli pappagalli, né di fonografi, ma di comandanti. Nell'esercito russo, di contro, i quadri non erano preparati ad assumersi questo tipo di responsabilità, che risaliva quindi lungo la catena di comando fino ad anivare a livelli ai c1nali non era più possibile, anche per le limitazioni dei mezzi eli comunicazione, intervenire in tempo reale per modificare l'andamento dell'azione. 1118

Non stupisce quindi che, ad esempio, il I Corpo d'Atmata siberiano al termine della prima giornara eli battaglia avesse perso tutto l.o spazio guadagnato fin lì, lasciando sul terreno

107 M. Sigg, Der l."Hterjìibrer als Feldben· i111 TrmJ.JeJiforlllaf. Tbeo1ie miri Prasù der .A!tftragstaktik in; rletf!Stllll Ileer l 869 bis l N5, Fcrdimncl Schoni.ngh, Padeborn 201-1-, pp. 207 c ss E ciò nel senso che, data l'imprevcdibil:irà delle situazioni di combattimento anche al livello rattico più elementare, veniva garantita ai comandami una certa indipendenza nell'eset,:rttire la missione che era stata loro indicata con estrema chiarezza. ,-\J posto eli procedure e scherni consolidati, ,-cniva chiesto ad ogni comandante di adattare il proprio modo di pensare alla situazione. \ 'a notato che proprio questa indipendenza, in alcuni comandanti c soprarrutlo nelle fasi iniziali della guerra, non aveva mancato eli creare f.,rt:Ossi problemi di "comando c controllo" nell'esercito tedesco, ranto sul fronre occidentale quanto su quello orientale. SLù fatto che il numero troppo elevato di uomini componenli il plotone di fanteria obbligasse ad affidare un ruolo autonomo ai sotntfficiali, si \·eda Showaltcr, Tmmmberg. Clash of E11lj>ires, op. ci t., p. 121. U tilc iJ confronto con C. Stachelbeck, S ''i11 a P1vcesses qftactical leomi11g Ù1 a llf'lln Gemtall !Jifcmtry Dù1isio11, in 'journal of Military and Strategie Srudics", a. 13, 201 1, pp. 1-20, gui p. 5. 108 J ,a tcsdmonianza su Hindenburg è riportata nelle memorie del Gen. Erich Hampe responsabile e storico delJc truppe tecniche del HI Reich, si veda il :;uo ... als A l/es i11 SdmiJiJit Jiel, Biblio, Osnabrùck l979, pp. l 011. Sulle difficoltà incomrate nella trasmi%ione degli ordini ne!J.a ma&,<>ior parte dei belligeranti dcJ primo conflitTO mondiale, si veda F. Cappellano, n. Di \farrino, La ( (1/C/l(J di tOIJ!OIIdO, op.cit.

3.300 uomini, ìn gran parte della 25" Di,-isione. Più a nord il potente gruppo d'attacco della 2• • \ rnuta aveya ottenuto ancora meno, pagando comunque i pochi risultati oltenuti con perdi le terribili. Si aggiunga inoltre che le azioni del \ ' c del x.x.::\.\'1 Corpo d'.\rmara mancarono di coorclinai:ionc, consemenùo alle difese tedesche ùi affrontare prima un attacco e poi l'altro. .Anche in questa caso, e non diversamente nei fronti successi,•i, ll11 comando posto rroppo lonrano dal combattimenro (30 km) non seppe impiegare rcmpesti,·amcme le liscrYe nelJe poche località, come Huchclinsky, dove qualche trincea era stata occupata. L'artiglieria russa non fu in grado di antnzare per spostare in profondità il suo fuoco ili supporto nemmeno wn i pezzi da campagna; quella tedesca risulraYa pcrfcnamenrc orientata sulle posi:r.ioni andare perdute c in graùo di martellarlc senoa remisstonc. 1Iaria Hotchbreva ci restituisce questo quadro del ripiegamento degli attaccanti:

Risuonò l'ordine di titirarsi. Chi porrebbe dcscri,·ere La nostra marcia a riLroso artra,·erso la "no man's land" in quella norte dcl17 marzo 1916? C'erano degli uonlini feriti sommersi fino alla testa che clliede,·ano pietOsamente aiuto. "Sah-atemi per amore di Cristo" era il grido che proYenin da ogni do,·c. Dalle nincce si le,-a,•a un coro delle stesse grida sLrazianti. Finch<.: , ·ivremo non potremo mru climenlicarc le urla dei nostri compagni.

Una cinquantina di noi si spinsero fuori per remare di sah·arli. \!ai in precedenza a,·e,·o dontto laYorare m circostanze ranro angosciose e raccapriccianti. 11 >9

"-\nchc se le perdite dci giorni succcssiYi al 18 marw non furono pari a quelle del primo giorno ili lQ[ta, i timidi rentati'-i di modifiche tattiche, sia nella fanteria sia ncU'artiglicria, non diedero altri risultati che un ulteriore

1'"' .\l. Botchkarc\·a, ·ùubk1, op. cit., p. IlO.

aumento dci vuoti nelle flle delle unità russe impiegate. Di .fronte alle masse di cadaveri frutto della detenninazionc russa, gli stessi ufficiali tedeschi, sbigottiti, non potevano che commentare sinistramente: «Tutti noi che assistevamo a c1uesto sperracolo di morte collettiva aveYamo la certezza che i soldati tedeschi non sarebbero mai stati in grado di affrontare LUl simile sacrificio di massa" 11 u Quando poi, il21 marzo, l'attacco contemporaneo dei Corpi d'Annata l, X..'CVI e I siberiano costrinse i tedeschi ad abbandonare la linea avanzata a Bliznikj, occupata dalla 1 o• Divisione, i loro reparti lo fecero conservando l'ordine e allagando preventivamente le poslZIOlll che abbandonavano. L'esaurirsi delle munizioni al set,rtùro costrinse anche i comandanti russi più determinati a conservare le posizioni conquistate a ripiegare sulle basi eli partenza.

Tra polentiche feroci guanto inconcludenti tra i comandi russi coinvolti, in particolare con accuse del Gen. Ragosa nei confronti di Mikhail MilJ1ailovich Pleshkov, comandante dell'ala settentrionale d'attacco, che si sentì dare del "militanncnte illetterato", il 29 marzo l'offensiva veniva conclusa per ordine direLto di Alekseyev. Tl consumo pressoché completo del mLlnizionamento per i pezzi di calibro maggiore rendeva priva di c1ualsiasi prospettiva di successo ogni ulteriore operazione. La 2• Am1ata aveva perdmo il 30% dei suoi effettivi; il gruppo Pleshkov, alle sue dipencleme, il 50°/(J; secondo le fonti tedesche ahneno 5.000 cadaveri nemici erano rimasti appesi ai reticolati. Il re&o-i.mento ili Smolensk, che si era in precedenza particolarmente distinto, non poteva contare ancora che su 7 dei suoi 35 ufficiali. 1 11 Non stupisce che al termine della battaglia, che era costata alJ'cscrcito russo altri 100.000 uomini a fronte dei 20.000 persi dai tedeschi, il XXI Corpo d'.Armata r.edesco coniasse tll1 proprio morro: "Ha/te/ cws!

I ICJ DalLlialio de.l S.Ten. Hans Kondruss, ci.rato in P. Buttar, RIISsias Lost Gasp, op. ci t, p. 99. 111 B. Parcs, The l'al/, op. ci t., p. 358.

Lasst bocb da.r Ba11ner /Ile/m! Keù1m S cbritt =?:!triick!' ("Resistere! Far la bandiera! Nessun passo inelicuo!").112 Il morale tedesco suJ fronte orientale non era mal stato così alro, forse nemmeno all'indomani della ,-ittoria di GorliceTarnow. Il tribmo di sangue russo non era staLO però senza effetto sull'andamento complcssiYo delle operazioni; a Verdun i tedeschi se non a\'evano rinunciato all'offensi\·a, m·evano però ridotto la loro pressione per i quindici giorni cruciali che a,-e,·ano consentito ai francesi eli tirare il fiaro e rinsaldare le loro fila. 113 Come ossctTa Hcrfri.ed t\hinkler, con una punta eli eccessh·o ottimismo almeno per guanw concerne l'impiego delle batterie: "Tale attacco aveYa comunc1ue mostrato che l'esercito russo era tornato a poter condurre una grande offensi,·a; che disponc,·a di più artiglieria che nell'anno precedente c che i suoi ufficiali aveva imparato. ad impiegarla 111 modo r;cttamcnte nugliore." 1 H

La commissione d'inchiesta incaricata di indagare sul fallimento dell'operazione SLÙ l .ago aroch non ottenne altro risultaro che quello di proYocare l'esonero del ministro deUa guerra Polivanov, dell'uomo cioè cui si doveva - sono le ,-alutazìoni di K.nox - il tipristino di un po' eli ordine nel .Ministero della Guerra c che aYen rimediata, per quanto possibile, agli errori, le omissioni, i guasti e i tradimenti veri o presunti- del suo predecessore. 11 s Per non del

112 \\·. Flcx. Vit !VtSsisrhe op. cit.. p. 96. m Riporta !O in Os'kin, Bm.rilorskij pt'OIJ'r, op. cir., p. Il. 1 H H. l\liinklcr, Der Grosse Krifg. Die IV'rlt l 91·1 bis 19 l 8, RowohJt, Bcrlin 2013, pp. 433-B+. 11; .-\. Knox, tr'ith R11s.rifl11 Ama·. 11. op. cit., pp. 416, +2::?. 11 tli Pulinmov, \'ladimir \lcks:mdrmich Sukhomlino,·. ''cnue arreswro il 20 aprile 1916 e rinchiuso nella foncz:ta dei Sanù Pietro e Paolo sulla l"e,·a, \i Sllrebbe rimasto per sei Sulle ragioni dcllicem:iamt:nto di Polivanm· da di 11, si ,·eclano anche la tcstirnunianza dell'ambasciatore britarmicn Sir Georgc Ruchanan nel suo, ,\ [y ,\ lis.rio11 lo fuwia twd O t ber Diplolllfllir . \ lm;ories, 11; Casse! and

fatto che nel corso dell'inverno 1915-1916 aveva provveduto a convogliare al fronte le forniture militari degli aUeati e a garantire all'esercito le riserve esaurite nel corso delle campagne del 1915, avviando a soluzione il problema del mLulizionamento. Alla fine del 1916 le industrie msse impegnate nella costruzione di munizioni erano salire a 608, con una produzione di 31.000.000 eli granate rispetto ai 10 dell'anno precedente; anche i cannoni da campagna usciti dalle aziende nazionali erano saliti da 1.349 a 3. 721 unid. 116 A prezzo di perdite spa,·entose, si era fatta strada la consapevolezza che andava cambiato l'intero modo di operare se si voleva ancora sperare in un successo. Non si sapeva però chi avrebbe dovuto condurlo a termine c su quali presupposti lo anebbe fatto. O almeno così sembrava fino alla conferema di Mogilev del 14 aprile 1916.

Lct smpresa di Mo,gilev.

A 1\tlogilev, onnai sede della Sta11ka, il Gen. Alekseyev convocò il 14 aprile 1916 i comandanti dei tre fronti principali per discutere l'intero piano operativo per l.a prirnavera-estate dcl1916: il Gen. Kuropatkin, comandante dei "fronte setrcntrionale"; il Gen. Evert, responsabile del fronte "occidentale"; ed il Gen. Aleksei i\lekseevich BrusiloY, che aveva da poco rimpia:<:zaro Nikolai Y. I va.nov al comando dd "fronte stJd-occidentale". La scelta più logica, guesra di l3rusilov, data la sua "perfetta conoscen7a del fronte galiziano e della psicologia dei suoi av·versari", stando al giudizio, rutto fuorché critico, di Stanley Washburn, il corrispondente stamnicense di guerra in Russia

Company, London et ttlii 1923, p. 6 che definisce iJ successore Gen. Shuvayev una "completa nuJlùà" e \V. C. FuUer, Tbe Foe l'i/ithill, op. cit., p. 204. 116 W. C hùler, The Foe J.f'/ithill, op. cit., p. 199.

l l i

- Presiecle,•a la riunione lo %ar Nicola Il, che come suo costume si sarebbe limitato ad ascoltare senza essere in grado di dare, anche ù1 forza della sua ùnprcparazione, akLlna dirertiva, c vi assistevano anche il nuovo mllistro della guerra, Geo. Vladimir ViktoroYich Shm·aye,-, il Granduca Sergei ispeuore generale dell'artiglieria, c il Capo di Srato Maggiore della marina, l' Amm. Rusin. La richiesta francese di un'azione di alleggerimento che consentisse di liberare Verduo dalla stretta dei tedeschi, che pochi giorni prùna erano riusciti a compromettere una parte della difesa dell'altura dc Le Mon Honune, continua,·a ad essere pressante, anche se, dopo mesi di lotta le truppe di Pérain a,·evano dimostrato Ji saper resistere ai bombardamcnci peggiori.118 Le esigenze diplomatiche dell'alleanza, e ancor più la finanziaria c nel ri(ornùnenci, imponevano una risposta positi\a. Gli esici di due anni di guerra, e sopratmtto le ombre lunghe del massacro subiw dalle forze d'attacco russe ai due lati del Lago Naroch, a fronte di un nettamente inferiore stù piano numerico, insinuanno nei parrecipami ben più di un dubbio su quanto ancora si potesse contare sulla tattica del "rullo con1pressorc".119

Il solo a sembra re fiducioso era . \lekseye,·. Oppure semplicemente il capo di Stato J\:[aggiore era com·into che si dO\·esse dare ai francesi un sostegno adeguato e che sarebbe stato possibile farlo una ,-olta incorporate nelle ftle Jell'esercito le num·e [c,·e, portando il numero complessi,·o

w S. \'X"ashburn, The RliSsÌtm O.Dr11sire, 5th ]1111e l si Septe111brr 1916, \.onsrable antl Company, London 1917. p. 5. Per h1 ricostruzione da parte russa della conferenza, si veda . -\. Bnbrov, Bmsilo1'Sk!J' [L'offensiva Brusilovl \"cchc, i\losk\·a 2014, pp. 159 e ss. IIK P. JankowsJ..!· , La di l 'rrdmJ, il Mulino, Bologna 201 4, pp. 9899.

N. ' . Golovin, Bmsilor's OJjè11sirr: The Ca/iti(/11 Battle of 1916, in "The Sla,·onic and East F.uropcan Rc,·icw", a. 39. 1935, pp. 5-1-596, ((Ui p. 572.

degli uomini dei fronti "settentrionale" ed "occidentale" a 700/800.000 unità. Certo molti eli quegli uomini sarebbero stati componenti dell'Opoc!Je!f!ie, la milizia teuitoriaJe, il cui addesuamento era limitato ai ruclimenti della vita militare e che era stata fino al 1915 fermamente convinta che non sarebbe stata impiegata al fronte. La decisione di Polivanov di mandarli al fronte, nel settembre, aveva provocato più di 70 rivolte spomanee neJI'jmero impero zarista, rivolte che in qualche caso avevano assunto una precisa valenza politica, cercando di coinvolgere i lavoratori a sostegno delle rivendicazioni avanzate dai militari. Sulla capacità eli questi "territoriali", tra i quali serpeggiava il malcontento, di resistere al.fuoco o di avanzare una prepara7.ionc c un supporto devastanti era lecito nutrire più di qualche dubbio.12 '; Esistevano però anche reparti d'élite e di sicuro affidamenr.o, risparmiati da mesi, come la Guardia, mentre produzione nazionale ed unponazioni estere di munizionamento potevano garantire quel volume di fuoco che sembrava essere la sola condizione per aìTer finalmente ragione della difesa ayversaria. Inoltre l'arrivo dell'estate avrebbe modificato, a favore degli attaccanti, le condizioni del terreno che avevano influitO negativamente sugli attacchi intorno al Lago Naroch. Infine, anche se i dubbisoprattutto dopo il fallimento dell'operazione di marzo stilla possibilità di sfondare le difese tedesche e di avanzare in profondità non risparmiavano nemmeno il capo eli StatO Maggiore121 , egli riteneva fondamentale l'infliggere gravi

12l' J.A. Sanbom, llllfJI'rial Aporajyp.re, op. cit., p. 104 c P. Burtar, R!JSSia's Las! Ga;p, op. ci t., pp. 57-58. ;\,folti di loro rifiutarono di arruolarsi, alu:i disertarono alla occasione. Come osseLva Buttar di non essere affatto buone reclute, portando con sé un senso profondo di ostilit.à c tradimento. Lcntameme furono trasformati in buoni soldati, ma non dirncnticarono il risentùnento per trovarsi in una guerra che non si erano aspettati di combancre." (p. 58). 121 Tl tema deUa superiorità in tutti i campi dell'esercito tedesco era diventato anzi un topos dell'opinione pubbl.ica c della stessa stampa (dal

perdite all'escrcim tedesco. La speranza, non dichiarata, era che ciò avrebbe COStrettO finah11eni'C l'alto comanJo tedesco a trasferire un numero sensibile di grandi unità dal froncc occidentale. In ogni caso per lui il , -a] ore st raregico di .impegnare direttamente i tedeschi do,·eva contare più delle clifficolrà tattiche che si sarebbero indubbiamemc inconrrate a sfonuare le loro difese. 122 Jon da Cadorna, il responsabile della StaJ•ka ritene,-a l'andamento complessivo del conflitto c gli impc.:gni con gli alleati più importanti e Yincolanti delle considerazioni tattiche, che pure in pane condi,·ide,·a. Il piano di .--\lekscye,· prc,edent un'a:.::ione prù1cipale da nord, con una puntata decisa in direzione di Vilnius\ prececluta e sussicliata dallo sbocco di 4 Corpi d' A.nnara \·erso i\Iirau, oggi J elgm·a ù1 l ,crronia, c seguita da LU1 altro arracco sussidiario del "fronre sud occidentale", che \-incolasse le forze ausrro-u;1garichc c impedisse llualsiasi trasferimento di unirà a parare la minaccia a nord .. Il molo secondario del "frome sudoccidentale" era determinato sopra t tutto dal fatto che, pur rafforzato con i nuovi complementi, avrebbe avuto un margù1e di superiorità eli soli 130.000 uomini rispetto alle forze austro-tedesche a suu delle paludi del P1ipjet, il grande

vedomosti" al ''Russkoe slcwo"); nei \'illaggi capi ta\'a di sentj rt· frasi del tipo "in Geonania costruiscono fortezze, mcmrc noi commerciamo Yodka": C. C'.audin, Rt1ra/ Ed1ou oflròr/d Jr (,r 1: lr'or ;, tbr R11ssitm in 'JahrbLichcr fiir (;eschichte Ostcuropas", a. So, 2008, pp. 391-41-J., tJUL p. 40 1. Golmin, Bm.rilor's Ojfè11.rire, op. cir., p. 57 5. \ 'a d'altronde ossen·aro che la "1-,rrnnde ritirata'· ùi fronrc aUc forze di .\lackcnsen a\'CYa mutato la percezione che il soldaro c i comandi russi aYeYano dei tedeschi. Q ut:sti ulrimi non erano più l'aV\'crsatio che sarebbe possibile bartcrc. come sempre accaduto nel passato, c che si poteva facilmente ridicolizzare; erano divcmari piurrosto una sona ùi supcr-uomini della guerra con mezzi cd abilità inarri,·abili per la controparte russa: 0$. Porshncva. f111age qf lbt Gm11a11 os Pmeirl'd I!J &1.rJÌtllt ,-1m:')' Jo!tlier.r Dmi11g Wodd IWor l, in "Quaesrio Rossica", a. l, 2014, pp. 79-93, qui pp. 87-89, in hrrps:// cp·.urfu.ru/ ojs/ index.php/ qr/ articleFiew/02+ [ultimo accesso 6 giugno 20201.

ostacolo naturaJc che divideva in due l'intero teatro delle operazton1.

Kuropatkin cd EYcrt erano di parere diverso. Entrambi erano convinti che le energie russe, ormai seriamente compromesse, andassero conserntte in vista delle battaglie contro un'offensiva tedesca che i rapporti dalla Danimarca del Col. S.N. Pototskii davano per certa, ipotizzando addirittura il coinvolgimento da parre di Berlino della Svezia, se non addirittura una rivolta delle unità russe di reclutamento finlandese. 123 Kuroparkin, che aveva all'epoca 68 anni, era entrato nell'esercito a 16 anni, nel cotpo dci cadetti, e due anni dopo, neJ 1866, era stato pro.mosso sotto tenente. j\ v eva preso parte alla conquista del Tutkestan, per entrare nel 1872 all'.Accademia dello Stato Maggiore e prestare quindi servizio come addetto militare a Berlino c Parigi. Negli anni successivi aveva avuto un ruolo importante nelle campagne che assicurarono alla Russia il possesso dell'Asia Centrale; era stato promosso maggior generale nel 1882 e tenente generale otto anni dopo. Distintosi come governarore della regione del Trans-Caspio, tra il 1898 e il 1904 era staLo ministro della guerra e come tale si era adoperato per migliorare e professionalizzare l'eserciro russo. Tra gli oppositori al conflitto col Giappone, che aveva visitato ne.! g1ugoo 1903 rcstandone impressionato, non lo ave,·a certo affrontato nel migliore dei modi, guadagnandosi la fama di eterno indeciso e di principale responsabile della sconfitta di Mukden. Se pur non Ù1Jtnediatamcntc, era stato quindi messo a riposo e vi era rimastO anche dopo lo scoppio del conflitto, almeno fino a che il comando venne tenuto daU' t\ rciduca Nikolai; l'ascesa al vertice della Stavka di Nicola 11 gli valse il richiamo in servizio e il comando del Corpo d' i\nnata dei Granatieri. Alla fu1e di gennaio si ritrovava al comando della 5" Atmata e nel febbraio de.l 1916 si vedeva assegnato quello

12J .-\. :-larshall, &mia11 i\f.[i/ilary f!l!elligence, op. cit., p. 404.

deU'intero fronl"c seuemrionale. Tra i pochi a dame una \'alutazione positiva nelle sue memorie fu il Gen. \'asili I.Gurko, che ricordaYa come, a differenza ili troppi colleghi, non fossero race le sue visite al fromc c come cercasse di conoscere dircnameme le unità e i reparti ai suoi ordini, con una manifesta preoccupazione per le condizioni dd suoi uomi.ni.1 :., Non esattamente la dote precipua, peraltro, di chi doven impegnarli in una difficile offensh·a.

Alexei Ermolayevich Evert tra di C]Uasi un decennio più gim·ane. l\IoscoYita, era nato ncll857 da una famiglia nobile di origini tedesche ed prestato LI suo primo servizio nel reggimento della G uardia di Volinsky. 1\nch'egli era sraro allie,·o eli . icola, per passare poi nel 1886 al dis cretto militare di V arsa via, do,•e nel geru1aio 1 89 3 diYentava capo di Sta lO t-.Iaggiore della 1 o· L)i,·isione di fanteria, il primo di una serie di incarichi di genere. Prese comunque pane alla guerra russo-giapponese, prima presso il comanclp generale, quindi alla testa del c1uanier generale della l" Armata della l\[ancinria. ""\ilo scoppi<.> della guerra ave,-a riccn.no il comando della l o• Armata e a metà di agosw del 1915 rilevaLO da Alekseye,· la responsabilità del «fronte occidentale", metLendo a ::>tgno qualche limitato successo ùifensi,·o. l l fallimento Je.U'offensin sul Naroch, cui pcralrro era stato rra i pochi ad opporsi, a\e,·a rafforzato in lui la conri.t1:..::ione che uno sfondamento sul suo fronte non fosse realizzabile per i troppi fattori contrari che gli si opponevano. La sua narura di ufficiale di Stato Maggiore, portato a scri,-ere c riscri\-cre, appromare piani e poi modifìcarli, in vista di una loro perfe%ione, non avrebbe certo comribuito a modificare il suo attendismo.

Di entrambi, Kuropatkin eu EYert, Marsengo ha lasciato un bre,-c ritratto riferito proprio a quei cruciali giorni di aprile, che è per molti '\'ersi illuminante del clima che si

I1J \'.L Gurko, IV"nmd Rtrol11tio11 i11 IVwia, .\lacmillan, York 1919, pp. 166 167.

respirava alla J tmJka e delle voci che circolavano nella corte e nell'ambiente politico-militare: "Kuropatkin è un vecchio generale, più amiano di Brussiloff già deposto durante la guerra lusso-giapponese per la sua tatcica temporeggiante; Everth è un elemento infido. É troppo amico Zarina per desiderare la sconfitta dei Tedeschi. Almeno così si dice e in tal senso è stato scritto a Brussiloff. "125

Non va poi dimenticato il fatto che il consolidare, anche nei confronti degli alleati occidentali, la convin:tione che i fallimenti nei quali l'esercito russo era incorso flllo a t1uel momemo erano dm'l.lCÌ alla caren:<:a di artiglieria e materiale bellico, pimtosto che ad Llll gap di prepara:tione ed efficienn nei comandi, consentiva di dila:tionare a buon diritto ogni offensiva. Sopratmtto in LUl momento in cui i britannici chiedevano a loro volta a gran voce l'aiuto dell';\rmara 1ussa di Nilwlai Nil<olaevich Barato\' in Mesopocamia, dove il co1po di spedizione di Sir Charles Townshend era prossimo alla resa. 126 Ne derivava infatti l'assunzione che la superiorità in termini di disponibilità umane (il citato, e ormai famigerato, "Stcam-roller" russo) avrebbe pormo essere utilizzata per ricacciare austro-ungarici e tedeschi lungo l'intero fronte orientale solo allorquando gli alleati, direttamente o intervenendo sm mercati disponibili, avessero ovviato pienamente a tale caren:<:a.

127

125 J\1 . .\larsengo, Eroi se11za l11.-e, op. cir., p. 73. Per un ritratto molto critico di Kuroparlin si veda i\f.D. Bontsch-Bmjcwitsch, Petmgmd, cit., pp. 86 e ss., che occupava il posto eli capo eli Stato t\.faggiore col suo predecessore., il Ge.n. Plehve, e non gli perdonù di aver iu sostanza smamcllaro iJ servizio di comrospionaggio da lui stesso allestito in precedenza. 126 Resa che sarebbe comunque avvenuta il29 apriJc 1916, dopo che gli uomini eli Townshend avevano macellato e consLUnato, per mancanza eli viveri, i loro 3.000 cavalli e muli. Si vedano C."J.11. Ì\·f.iillcr, Jettseits der MdtniaùtiJ/adJt, op.cit., p. 187 e .J .A Sanborn, I111perial ./-lpombfJSe. op. ci r., pp. 117-120. 127 M. r I ughcs, 'K.eiJ()/11/ioll }/)CIS Ùl tbc AJr: op. ci t., p. 8 t.

La sorpresa Yennc da 13rusiloY. Georgiano, di madre polacca o estone di oltre 30 anni più gim·ane del paùre, Btusilo,· aYC\'a all'epoca 6-l anni, era quindi più gionne di KLlroparkin c più anziano di J2,·ert e a differenza dci colleghi non usciYa dall'Accademia dello Srato Maggiore, che pure non aveva all'atÙYO l'aYer prodotto molti generali di Yalore. Se pure ultimo rampollo ùi una fMniglia di militari, il nonno Nikolai h·ano,·ich a\·enl presrato sen·izio nel corpo Sukhoputnyi Shliakhetskii, il padre si era barturo contro apoleone, restando ferito nel 1812 a Borodino1 2ll, per raggiungere quindi il grado di tcncrw.: generale, non m·eya abbracciato la carriera militare mosso da grandi ambizioni. 1\l possibile in un prcstigioso reggimento delia Guardia aYenl prcferiw quello nel 15° dragoni che aYe\·a sede a Tsarskie l<olodrsy nei pressi dell'attuale TbiJisi, sul Caucaso, non lontano dai parenù della madre ,che, senza figli, lo avc,·ano cresciuto dopo la morte prematura dci genirori e a cui er(l molm legam. l suoi istruttori, che pure non erano stati a\yari di elogi, ne avcnno stigmacizzam appumo la pigrizia e l'apparente mancanza di ambizione. Lui stesso anebbe ammesso di a\·er studiato seriamente solo le ma1 ·crie che se n Ù\'a come affini, accontentandosi nelle altre eli raggiungere illi,·cllo sufficiente all'ammissione all'anno successi,·o. 129 ,\ve\·a pan ecipaLo con distinzione alla guerra russo-lllrca al comando di reparti combattenti per entrare quindi, nel 1881, alla scuola di ca,·allcria dO\-e sarebbe rimasto, da studente prima e da istruttore poi, per i successi\-i 13 anni. A,-e,·a trontto il tempo per sposarsi ( 1884) e per a\·ere un figlio (1887) e nel 1902, promosso tenente generale, per assumere il comando della scuola, il che gli offrì l'oppornll1ità per Yiaggi di studio all'estero in Francia c Germania, eli cui parlant corrcntemcme le lingue,

1211 J.H. Cockficld, Rlmia's lro11 Gemmi, op.cit. p. l l. 12'1 P.:\ L ·\driancw, Genera/ Bmsilor, Cosudarssrvt:tmiii \rkhi\· Rossiiskoi Fcderor.trsii (d'ora in poi C.\RF). f. S9n, op. 1, d. 13, p. 14 citato in .J.I I. Cockftekl, lro11 Gemmi, op.cit. p. 13, notll 100.

e per approfondimenti teorici SLLil'impiego della cavalleria, che le condizioni geografiche russe facevano credere sarebbe stata ancora l'arma dell'immediato futuro.uo Non prese parte alla guerra russo-giapponese del 1905 nella quale combatté invece il fratello minore Lev quale comandante di un incrociatore. Dopo il comando della 2• Divisione della Guardia (1906), assumeva due anni dopo c1ucllo del XIV Corpo d'Annata nel distretto di Varsavia, dove si segnalò per l'attenzione all'addestramento delle unirà ai suoi ordini, ma dove, norrùnato ncl1912 vice comandante del distretto, entrò ill LU:to con la frazione filo-germanica della classe dirigente c militare zarista, che faceva capo al Gen. Georgli Anwnovich Skalon. 131 Lo scoppio della guena lo aveva proiettato dal XII Corpo d' ;\rmata di Kicv, dove era sta co trasferito nell'estate del 1913, al comando dell'8• Annata con la quale aveva combattuto prevalentememe contro le for:.:-:e aLLStro-Lmgariche, mettendo a segno parecchie delle non molte vittorie russe e meritando - come abbiamo visto nel caso di Przemysl - la nomea di generale votato all'offensiva c disposto a sacrificare senza eccessivi scrupoti la vita dci suoi uomin.i.132 E come tale sarebbe stato

13tl Sulle conseguenze che le esperienze nella guerra russo-turca e quella russo-giapponese ave\·ano portato nell'organico e nell'addestramenro della cavaUetia russa, si veda: G. Phillips, 'Who Jba/1 St!)' T/}l:i/ tbe Dqys of Cc111alo' A re Owr' Tbc? Rr.àml of tbe iVlotmted Ama' Ù1 Emvpe, 185 J. l 914, in "\Var in l-listoiy", a. 18, 2011, pp. 5-32, tJlU pp. 26-28. 131 J.H. Cockficld, 1\msùt's fron Gmeml, op. ci r. p. 40. m Pei una biografia di Brusilov si veda il citato, Ieceme contributo di J.H. C:ockfield, fuwia's Iron G meral, op. cit, che alla nota 16 di p. 46 t1porta le biografie precedenti, dimenticando peraltro il òtrarto del geneiale tracciato, come necrologio, da :\. Knox, Gmeral A .A Bm.rilotJ, .in "The Slavonic Review", a. 5, 1926, pp. 146-148 c l'efficace pwfilo tracciato dal Gen . • -\. L'OjjéfiSù·e de l 9 f 6. Les l\Iémoires dtt Gém!m/ Btvtts.riloP, in "Revue cles DetL'< 0Iondes", a. 99, 1929, pp. 365-370 come inrroduzione appunro all'edizione francese delle sue memorie qui riponata. Per i contributi della recente rugsa si veda Sergci Bazanov in hrtps:/ / histrfru/biblioreka/ b/ rsviet-narsii-gieuieral-

non da ultimo per "controbilanciare" le \1.trorie da lul conseguite, nella stessa Relazione U fficialc tedesca, anche se molti dei sanguinosi contrattacchi condotti per l'ultima difesa dl Przemysl gli erano stati in realtà imposti da h-ano,· , dal Granduca 1 icola c dallo stesso zar. Ya d'altro canto osscrvaro che al momento della mone c del funerale, a Mosca nel 1926, con un inconsueto r:ispetro della sua appartenenza al , ·eccluo eserciro zarista, il discorso di uno degli ex-soldati dell'S' _Armata lo cclebra, •a sostenendo che "iJ soldato semplice russo si è ricordato del suo comandame-padre c dimenticando se stesso, con una resipisccnza ,-cramcme nobile, ha tributato l'esito del suo b\\·oro al suo

brusiloY-na sluzhbie-u-odnoi rossii [ulrimo accesso l 0 maggio 2020]; per una cririca del suo operato, pemhro non molro chiara c coerente, si veda l'imen·coto di KonWtntin Zakssky. presso l'lsriwto russo di sntcli srraregici m https://www.kp.ru/ bésr/ msk/ brusilov/ [ultimo accesso 2 maggi(> 2020]. 1.11 Reichsarchi,· (a cura di), Sr/Jiarbll'l! de.r lX, Die Kli111pj• 11111 Jlaml/owilst"hi, Berlin 192' p. 16: "11 Gcn. BrusiJoy spinge a,·anri le sue masse senza alcun riguardo, senza preoccuparsi del sacrificio degli uomini l·. ·l·"; t)uanrn riguarda gli si vcd1tno L. Rcndulic, So/dal i11 slillzmrlm Rrirbw, .\fi.inchen 1965, p. 82 c il commento di Schmit:t,A/.r ob die 11"(/t, op. cir., p. 61. Unle il confromo con.J.T l. Cockficld, futs.ritt's Tro11 Ge11uml, op. ci t., p. 97. n4 Sulla c il significato delle celebmzion.i funebri di BrusiloY da pane del ouo\'O establishment SO\ierico si Ycd11no l'csauricme ticostmzione di 1<. Petrone, G ri!flt IT 7ar, op.cit., pp. 60-67 c D. O rlO\·ski, l 'elikf!J·a rqy11a i rossfy.rkaya ptm(Jnl', [Grande Guerra e memoria russa). in Rn.rsiya i pmY!J'O 111innq)'a 'f!J'IIfl, fT .a Russia c la Prima Guerra ..\Iondialej, arri del Congresso intcmazionale. Sr. Pcrcrburg 1999, p. 56, secondo cui il regime sovietico cercò eli ci.mediare 111la pubblicazione dciJe memorie nnri-bobce\ichc eli BrusilO\· anribuendonc la parcmità alla moglie"-'.\'. che apcnameme il \'ttchio n.:gimc cd era una parente dd conte Scrgci JuJ'c,ié \X'ittc. Si doverrc attendere la fine degli anni '80 perché il defunto generale ne , ·enissc nuo,·amcnle riconogciuto come il autore. Sulla più recente politica russa di recupcro di continuit1Ì con la pnnecipa7.ione al primo confllrto monJiak in chiave nettamente anri-so\ierica, si ,·eda D. Kaufmann, op. cir., pp . ..J l e ss.

ll 29 mar7-o 1916 (secondo altre fonci il4 aprile) Brusilov aveva rilevato lvanov al comando del "fronte sudoccidentalc"135, una decisione de[tara dagli insuccessi che avevano caratterizzato l'azione di quel gruppo dj 1\rmace c che, nel riconoscere la professionalità e la competenza del ruglior comand;mte d'Annata dj qLtel teatro opcracivo, aveva suscitato non poco sconcerto, anche perché presa e definita in poche ore, dopo che diverse voci avevano fatto viceversa i_l 11omc del Gen. Scherbmchev. Al riguardo è ancora una ,-olta preziosa la testimonianza del maggiore Marsengo, che si trovava a i'vfogilev e che fu testimclt1e sia dell'arrivo del neo-nominato comandante, s1a della fondamentale conferenza del14 aprile:

Bisogna rendere omaggio alla lealtà e aiJa rettitudine di Brussiloff credendogli sulla parola quando egli afferma di non aver mai chiesto nulla a nessuno e di non a''er n1esso il suo nome avanci a quello degli altri Generali più anziani di lui. Comandare il fronte Sud-ovest voleva dire avere ai propri ordini c1uattro A.rmatc e imperare di fatto suLle importantissime circoscrizioni di Kiew e di Odessa, rette da dodici Governatori militari e da altrettante Amministnt7.ioni civili. Brussiloff i.n un primo momenr.o si è dimostratO l'uomo più adatto per reggere nn così pesante fardello e infatci s'è presentato alla "Stavka" per pru:tccipare al

135 E non del frome nord-occidentale (llloleistillftllllall) come sostenuto dal Cap. E. Stenstriim, 'lidi }Cl /iikt, Verdmtissn So111!11essa ja Bm_rilorofjimsiùJis.ra, !Fuoco e movimento a Verùun, sulla Somme c nell'offensiva Brusilovl in M. Karjalainen, L Pijraincn, R. Ruokonen (a cura di), Kobti liikesodcmkèjylltiii. V t'!rltmùt taisld!lbmtrlat ja A rrlnmi/J/1 pamJalibyokkèjykset .wo!Jtalaisùt si1111i11, l\' erso la guerra di movimento. Tr[nccc eli \' erdun e attacchi dei corazzari nelle A.rderuJe dal puuro di vista Maanpuo.l usruskorkca.koulu, T ampere 2019, pp. 73-81, qui p. 75, in una buona sintesi clell'"offensiva Brusilov" in cu[ viene affrontata la figuxa del futuro maresciallo finlandese Carl G ustav Em.il ;\Iannerheim al.l'epoca comandante della 12• Divisione di cavalleria russa agli ordini eli Bntsilov.

Consiglio di guerra renuto dall'Imperarorc perfeuamenrc amezzaro c preparare. in pochi giorni egli a,-c,a preso nel suo pugno eli ferro le quattro e quando capiLÒ sono al fuoco di fila dei suoi colleghi Kuropatkin, comandante il fronte Nord, ed EYerth, comandante il fronte o,·esL, sapc\·a già esamuneme quello che ,·olcva. u6

A :t->'fogilev, il14 aprile, in un'atmosfera in cui era palpabilc L'atteggiamento generale di rcsilienza al piano del Capo c.li Stato Maggiore, cui rutti opponenno- richiamandosi adeguata comprensione alle esperienze di :\fackcnsen13 richieste esorbitanti di cannoni e muruz10namemo, spostando eli conseguenza il più possibile l'inizio delle operazioni, il "ca,·alleggcro" Brusilo,· si dichiarò aperramcnre a fa,·ore di un'azione offensi,·a. 118 La fonte normalmenre usata· per guanto riguarda la è cosùtuiLa dalle stesse Mernorie di Brusilm· , nei confronti c.lclle c1uali è quanto meno necessaria la cautela richiesta per materiali di questo tipo, soprattutto quando redatti c ri,-isL.i posccriormente.'w È indubbio peraltro che l'atteggiamento

nr. \l. ,\ lnrscngo, Eroi smza l11rr, op. ci1., pp. 60-61. È una riprova dcUa deci:;ionc ùi 1:3rusil0\· i] Ento che ben pochi parricolari della condu:r.ion(' del suo fronrc gli sfuggivano; nella Op. n° l 760 egli smbiJiva ad esempio <.:he ogni soldato fosse vaccinato o subisse il relaùvo ridtiamo, onde il diffondersi di ma la l'hl: infcrrivc, si veda J.. \. Sanborn, Ù!fj)l!rial / 1pombpJe, op. ci r., p. l GG. W Si \'Cdann le annotazioni <.li Golo,in ripormtc c commentate eia [J. J3uU:It, R!ISsia's LasJ Casp, op.cit., p. l 24.

Si vedano a tiguardo le osst:n·azioni di E. Terre, >>Dir Dmtschen m·brallthm, op. ci t., p. 132. 'w Estratti ùi ttue_.;ti ricordi del con Ili no compan·ero fin dal 192- nel l n "\' oina i rcvoliutsii.:t" e in volume nel l 929; le 5.000 copie di yucsta edizione vennero subiro csauritc c il libro si rivelò presto un succe$SO inrcrnazionalc con traduzioni in francese, inglese ed infine anche in La documentazione ufficink N as111plmie Jroll!rll' llme·!JIIIII' /9 16 goda. Cì'lllml'l!)'i gosndrmlrt'III!Jj mm!lo-istolù'l>sk!J mrhir (Sbomik doklllll<'lllor 1\ liro l'o/ Ù11perialistir'uk.pj roJi!Y 11r1 msskotJI Jrrmle /91 .;.

da lui assunto fosse diametralmente opposta rispetto ai colleghi. Lo scmolineò il Geo. Nikolaj Golovin che, od suo articoJo sull'offensiva dell'estate del191.6, osservava:

Il suo linguaggio era ispiraro al coraggio e alla fiducia nella vittoria delle sue truppe. Dato il dovuto credito alle c1ualità personali del Gen. Brusilov, ciò deve essere ampiamente attribuito al fatto d1e dopo le nostre grandi vittorie in Galizia nel 1914, le truppe e i loro capi, che tali vittorie avevano conseguito, si senti,"ano senz'altro superiori ai loro avversa1j austro-ungarici. r ... ] Nel nostro gruppo d'Armare sud-occidentale le condizioni per uno sfondamento erano incompaJ:abilincnte più favorevoli rrispctro a quelle dei fronti "occidentale" c

Alekseyev si senti in dovere di intervenire per osservare che, trattandosi di un'azione sussidiaria, il cui compico principale era di vincolare le for%e avversarie (e viste anche le richieste presentate da Kuropatkin e l:;:vert quali condizioni imprescindibili per un attacco), egli non dove,,a aspettarsi tinforzi consistenti in termini di unità c di artiglierie. Brusilov rispose che non li avev:t messi in conto, confidando probabjJmcntc nel fatto che con k sole ttuppe

/9! 7 [,\ttacco al fronte nel maggio-giugno J916. ,-\.rchivio centrale srorico mLli.tarc dello staro. Raccolta delle fonti della guerra imperialistica sul fronte russo 1914-1917_1 , Moskva 1940, doctm1ento 23, pp. 79-81 oltre ad e%ere molto succinta, risulta utilizzata da poche monogra fie: si veda E. Terre, J>Die DmtsdJe!l !'erbrcmd;en, op. ci t. Sull'intera questione dell'attendibilità di Brusilov lluale fonte degli avvenimenti che lo videro protagonista, si rimanda aUc osse1vazioni critiche delio srorico russo S. G. lelipovic, NasttrpleN!Je } ·11go-Zapad11ogo, hrrps:/ /www.sgu.ru/ archi ve/ old.sgu.ru/ 6Jes/ uodcs/ 1 0082/ 19.pd f !ulti.tno accesso l O giugno 20201 ( gui come in seguiro la mancanza cleJJe indicazioni ili pa&ri.ua non consente una citazione pil! precisa) e alla replica di r\. l3obrov, 13msii!JI'Sk(y prO!)'''• op. ci t., pp. 342 c ss. 140 Golovin, Bmsi/o,;'s OJ!ensi!Je, op. ciL., pp. Sì2-574. La citazione relativa di J.H. C.:ockfìeld, Rttwa's In111 Gmeral, op. cit., p. 123 nota 285 è del tutro fuorvianrc.

di ZayonchkoYsky Co11J0 d':\rmata) e Denikin era già rimcito a riconquistare l ,uck nel seuen1bre precedcnteH1 • Sebbene la superionrà numerica delle sue forze sull'avYersaLio non fosse nemmeno lonmnamente paragonabilc a quella degli altri due fronti, ed aYcssc appena perso il suo capo di Sraro \ [aggiore Gen. Lomnovskii, destinato comando della 15" DiYisionc, egli si uichiarò comi.nto di pOLer sfondare le linee austro-ungariche che si contrapponevano alle sue , \rmare. 141 Il 2 marzo a,·e,-a scritto alla moglie ladia: "La mia armaLa lancora l'8aJ mi conosce c io conosco Ici, e sono certo che k: Di,·isioni in trincea si batteranno ora come delle tigri." Gli attacchi prccedenri non ave,•ano ortcnmo i tisulrati sperati solo perché, in ossequio al principio della massa, erano condOLti su fromi troppo limitati, oltremrto noti ai comandi an·ersari, che a\·c,·ano avuto cosi agio di ttasferirc al settore minacciato t4<>crvc da fronti di cui era certa la tranquillità. 143 lno1Lre, come ancbbe dichiarato in un'intenisca del dopoguerra, egli era com·into che 1a disponibilità dci mezzi tecnici non garantisse che il 50% del successo, l'altra metà dipendeva "daJ comando, dal coraggio personale e dall'addestramento dei soldaLi". 1<1 4 La sola condizione che poneva era che il suo attacco avesse la precedem:a cronologica c venisse quindi sostenmo dalla preYista azione di E,·crr. L'ottimismo che osrema,·a era motivato dal fatto eh <.:, nella peggiore delle ipotesi, com'era sempre accaduto fino ad allora, la minaccia nei con fronti degli austro-ungano, che st:wano ev1dentementc e

141 La COlltjuista, che aveva Ìll cffcrri guastato dcfinirivamentc i rapporti tra i ùue, viene descritta dettagliatamente d:1 \.1. Dcn.i.kù1, TIJI' (,àreer, ci t. pp. 26+-267. H? Nikim Barinm· , lm:ps://sccpsis.net/ library.id 3822.hmll. 141 P. Ruuar, fuwia's l.Ltsl Casp, op. ci r., p. 125. Per la lenera di BrusilO\· a adia si n :da .J. l l. Cockfield, RIISsia's Inm c:wrral, op. ci r. P· 121. 144 l l Gwer(l/t• Bmsi/or .mll'eserrilo, in un quoùdjano non meglio idcnri fica tu del 19 marzo 1918 c conserva m presso in c; \ RF, [. 5972. np. l, d. 21 . \, J. 415, citato da J.H. Cockfidd, lro11 Cre11eral, op. ci t., p. 6. nota 40.

incautamente spostando la loro c le loro urùtà migliori sul ceatro di guerra italiano, avrebbe comportato una pressante richiesta di aiuti all'aUeato tedesco, togliendo così le riserve al fronte che Evert doveva attaccare. 145 l francesi, che necessitavano ili un pronto alleggerimento della pressione su V crdun, anebbcro preferito un attacco diretto allo schieramento tedesco, preferibilmente su Vilnius, c in tal senso continuarono ad insistere anche in seguito, ma dovettero acceuare il pumo di vista russo secondo il guale il frome tenuto dalle unità austro-ungariche era il solo contro il quale offensiva prometteva eli avere successo. H6

É ancora JVIarsengo a confermare implicitamente il racconto di Brusilov, la cui proposta rispondeva molto più alle esigen7.e del fronte italiano, riportando testualmente le parole con cui concluse il suo intelYento, entrando per ultimo nella discussione:

HS Per tu1 tentativo di spiegare, e giustificare, gli opposti atteggiamenti di Everr e Brusi.lov a fronte delle sresse problematiche presentate dall'esercito russo, si \'eda E. Terre, "Die Dmtsd.Jm, op.cit., p. 136. w. B. Pares, The op. cit., p. 359. Si Yeda inoltre il rapporro del Geu. Romei Longhena, capo della J\Iissione militare italiana presso la Stavka, del 25 giugno 1916 in cui osservava: ":.\ii pennctto di esporre tm'impressione da me ripot1ata e sempre più convalidata da quando, in seguito agli ordini di \'.F.. [Cadornal, ho cominciato ad insistere presso il Geo. _-\lexeev perché le annate della fronte sud avanzassero. Ritengo che iJ Capo di questa \lissione ;\·!ilitare Francese, probabilmente in seguiLO ad istruzioni ricevure, abbia cercaro di atmcire alquanto l'effetto delle nùc insistenze, col concetto che a sud si dovesse soltanto minacciare ma che il gran colpo dovesse essere recato contro i tedeschi al nord cd al cemro." Jn Repertorio L-11 busta 89 fase. 2. Quanto il comando francese ritenesse il proprio iJ solo fronte reale del conflirto c gucllo tedesco iJ solo comando operarivo di rutti i teatri di operazione è testimonia LO indirettamente da un saggio del Cap. Kuntz, La pycbologie d11 G.Q .G. ita/im .ro11.r /t! Généml (fidoma, pubblicato nell'autorevole "Les .. -\.rchiv de la Grande Guen e", l, 4 (1922), pp. 187220, (]tl.Ì p. 192 che sostiene.: "Ces raisons font que, d'o1dre de Bedin [corsivo nosrroL dès mars 1916, l'F.rar-;v[ajor autrichicn prépare une forte concenrrarion dans le secLeur du Trentin."

1\ion paderò degli altri senori - ha delLO il Comandante del fronte Sud-ovest, alzando la voce per [arsi ascoli are dallo Zar che guardan1 distrattamenre oltre ai , ·erri della finestra ermeticamente chiusa c da\•anti alla quale passant e ripassava la puma della baioneu.a di una sentindla - perché non li conosco. l\la per quanto rit,ruarda il mio sono persuaso della necessità di prendere l'offeusin1, la quale ha nonmra probabilità su cento di riuscire vittoriosa. r on ho nessuna voglia <.li srarmene con le mani in mano a vedere combattere glj altri. Credo fermamente che la mancanza di mezzi bellici, per la quale noi soffriamo, sia precisamente da attribuirsi al fatto che noi arracchimno il nemico penuetrendogli di mupvere comodamente per lince interne le sue unità e portarle dO\·e gli fa comodo, in modo che noi, che siamo dieci Yolre superiori a lui, ci Lro,iamo sempre munericamentc inferiori dove egli concentra c fa ,gra,citare le sue forze riunite. Domando con insisrenza il permesso di prendere l'offensÌ\'a. Anche se non riuscirò nell'inrenlo, attirerò almeno nel mio settore l'auenzione degli • \ustroGermanìci e i miei colleghi Everth e Kuropatkin potranno così più agevolmente attaccarli di fìanco.

1 · 1 -

Alekseye,

- era evidentemente perplesso, qualche altro generale si spinse a dire allo zar che si tr:Hta,·a di una follia, ma la proposta di alla fine \enne apprO\·am, sia pur al fatto che aYrebbe donno prcscmarne quanto prin1a un piano dermgliato. 14s :\ sua volm Evert si 'ide costretto, dalla presa di del collega, ad acceLtare di attaccare in concomitanza con l'azione dd "fronte sud-occidentale", anche se il suo piano non avrebbe fatto che riprodurre l'atu1cco a massH sn di un fronte

.\l. Eroi Jl'll'if' llfff, op. ci r., p. 62.

Sul comrasto mt il Capo di SllHO .\.Jag:giorc e il del "fronte sud-occidentale", il suo significato stratcgico c iJ rifeLimenro ai fallimenti francesi che :1\'YaJor:tYa la tesi ili nrusilov, \'Cda ì'.K. Golo,in, Bmsilor's O.ffm.rirr, op.cit. p. s-6.

ristretto che era cosLato la sconfitta eli marzo. Come vedremo si trattò eli un'accettazione ohtorlo tollo, alla quale il comandante del "fronte occidentale" avrebbe fatto molto, se non di tutto, per non dare esecuzione.

Due giorni dopo in un incontro non a Bcrdichev (oggi Berdyèiv in Ucraina) sede del comando di Brusilm· , ma a Pod,,olochinsk, scelta per la sua centralità rispetto al fronte, con tre dei suoi quattro comandanti d'Annara - Kal.edin dell'8•, Scherbatchev della 7\ e Sakharov del\'11 \ e il Gen. Kostanti.n Krymov per la 9a al posto dell'indisposto Leclùtskyl-19 - Brusilov incontrò uno scetticismo non molto diverso. Kaledin, che lo ave,·a sostihutO, al comando dell'8" Armata si oppose con una tak decisione da risclùare l'esonero. fn un memoriale che gli aYeva fatto pervenire il 14 aprile, il responsabile della 9• Armata, Leclùrsky, clùese, in vista di una qualsiasi ripresa offensiva, quasi 400.000 proietti. di artiglieria per b sua unità, una quantità teoricru.ncnte corretta, ma - come annotava Brusilov a margine della richiesra - prati.cameme indisponibile.150 Il comandante del "fronte sud-occidentale" dovette chiarire ai subordinati che non si tratcava di un "consiglio eli guerra" convocato per raccoglierne le opuuoni, ma solo dell'occasione per dare loro delle precise direttive cui avrebbero dov1.1to attenersi. Nella sua ricostruzione romanzata della conferen:za Yuri Slezkine mette in bocca a Brusilov q·uesca non improbabile replica ai dubbi dci suoi suborelinati:

149 .J.H. C:ockfielù, lm11 Generai, op. cit., p. 145. La conferem:a tenuta ai comandi delle "\rmate del fronte sud-occidentale, le loro perplessità e l'atteggiamento ùi Brusilov sono dcscrirri nel romanzo di Y. Slczkinc, Bmsilo!J, Sovetskii pisatel, Leningrad 1947 in http/ j 1/text 1947 brusilov.htmJ [ultimo 2 luglio 20201, accettato come attenclìbilc e riproposto da Bobrov, .Bmsilol'ski.y pt'OI)'I', op. cit., p. 16+ e ss. ISO Rapporto segreto citato in j..\. Sanborn, op. cir., p. ] 21.

Siete qui per ascoltare iJ mio ordine di preparatYi per w1 attacco. . \ ccettatelo con1e adempimento di un dO\Tre milir.are. La faccenda non è negoziabik. Il ''OStra compitò è pensare al ruolo che wccherà alla vostra e atmonizzare le ,-osrre a7.ioni. lon accerterò alcuna esitazione o scuse da parre di nessuno.-fece una brc•c pausa c guardò di nuovo i generali scdmi da\'anti a lui. Nessuno di loro interruppe il potet·a ,-edere i loro \'Olti e leggere i loro pensieri. Erano stati offesi dal tono del suo discorso c nello stesso tempo costretti ad accettare la sua forza di , -olomà. Si ricordarono di essere soldati, della necessità della disciplina, c i loro sguardi si fecero più fenni. Era <.]Uanto Hrnsilov si aspettava da loro e lo.norò con soddisfa7.ione. Ora si pore,·a parL'U'e di operazioni. Lo anebbcro capito e :m·cbbero trm'ato la forza di eseguire l'ordine, per guanto fosse parso loro clifficile.

1 ' 1

Egli condi,-ideva c.on Conrad l'idea che la sola ,

-cnt difesa, sia a hello tattico sia a [j,·ello srraLegico, fosse l'attacco, un'offensinl condotta senza dar modo all'ayYersario di sapere dove sarebbe stato colpico e senza dargli poi l'oppormnirà di riprendersi dalla sorpresa, ma sfruttando appieno la confusione in cui sarebbe ,-enuto a Propone\a quindi ai suoi sottoposù non di ignorare i fatLOti di debolezza emersi fino ad allora nell'azione dell'esercito russo, ma di fare tutto quanto in loro potere per trasfonnarli in aiLrcttanri clementi di forza. La "falange" di [ackensen a\'e,-a concentrato fanteria c cannoni in punte di penerrazione alimennm.: dalle tise1Ye, senza preoccuparsi eccesSÌ\'amente dello sfrumm1enco del successo, ma comando piurrost.o sulla rciterazione dell'urto; la carenza di artiglieria pesante non consenriYa però ai tussi di emularla, senza parlare deU'ine,-itabilc ''lentezza" che un sitnile procedimento rau:ico

1:>1 Y. Slezkinc, f3msilo!' , op.cit. parre I\ ' , capitolo X. 152 Così in Llll'imer\'Ìsra ad l rnmilron Fife, inviato del "l)aily .\/ail", riponata in J. H. Cockfield, lvwin 's lrrm Gmrml, op. ci t., p. 6.

imponeva. I francesi, a loro volta, avevano sperimentato livelli eli preparazione di artiglieria altissimi, prima eli sviluppare l'au:acco deJle fanterie, ma anche in guesto caso l'anmmciato mancato anivo eli quantità significative dì munizionamento impediva a.i mssi l'adozione dì un merodo analogo. l tecnici del "fronte sud-occidentale" avevano calcolato che sarebbero servite 1.500.000 granate per i pezzi da carnpagna solo per aprire un "varco" dì l km in un settore difeso da tre linee successive protette da recicolati! 153 F i.no a quel momento il semplice andamento delle ferruvie, che si sviluppava nelle poche zone non paludose o coperte da foreste, aveva tolto alle Armate russe la possibilità dì mantenere il segreto sul luogo dell'artacco, vincolandone irr.imecliabilmente le direttrici d'azione. Ai suoi comandanci in subordine Brusilov proponeva di adotmre soluzioni "eretiche", per ovviare a ciascuno di tali fattOti negativi. J\lla fine, convir1ti o riluttanti, anch'essi accettarono. O a.lmeno questa è la versione che, dell'incontro di Podvolochinsk e delle premesse dell'offensiva, si ricava da tutte le monografi.e. Di ctù peraltro molte ragioni spingono a dubitare.

Come vedremo esamir1ando le vicende del maggio 1916, iJ mese che precedette l'operazione, tutte le predisposi7-ioni. richiesce da Brusilov ai suoi comandami J'A1111ata e, stando alla documentazione accessibile, implementate pruna dell'attacco, non erano semplicemente adottabi.Jj nel breve periodo intercorso tra la citata conferenza (16 aprile) e l'inizio dell'offensiva (4 giugno)! La stessa reazione parziale e successivamente abo.ttita delle difese austro-ungariche ad una di tali misure, .la creazione dì tr.incee dì approccio nella "terra dì nessuno" atte a ridurre la distanza dì attacco per le fanterie msse, e guineli il tempo eli esposizione della fanteria al fuoco difensivo, era avvenuta prima dell'incontro tra il comandante del "fronte sud-occidentale" e i suoi principali subordir1ati. l n realtà nessuno degli espedienti e delle novità tattiche che

IS3 J. _ \.. Sanborn, !ttpoial Apoca!Jpse. op. ci r., p. 12·1.

vengono invocate quale spiegazione del successh·o, inatteso successo dell'offensiva avrebbe potuto essere messo in arto c assimilato a liYello dei complessi mmori senza Lula preparazione di mesi, conosciuta guinc..li c apprO\·aca dagli stessi comandami che si sarebbero opposti alla proposta di Brusilov. Ci sarebbe guincli ancora molro da indagare tra le fonti russe la cui disponibilità è ancor oggi dubbia (diari, lettere, monografie di "ploronisci" o, almeno, di comand:mti di battaglione e per comprendere quanto il progetto presentato a l\Iogilcv e ribadiro a Podvolochinsk fosse dan·ero prima cosi sconosciuro ai suoi cli\-ersi interlocurori. L'erse l'indicazione più corretta a riguardo è c1uella data da Golovin, sc.:conclo CLÙ il lavoro preparatorio all'offcnsi,·a a\-e\·a preso le mosse già durante il comando del Gen. r ikolai ludovich InnO\· , cui anruebbe di conseguenza riconosciuta una parte non u·ascurabile del meriLO guanro onenuto in segLtito.155 r\nche perché Brusilo,·, pur assmnenc..lo rapidamente il controllo della situazione c in1primendo un'accelerazione c ttna "filosofta" forse esrranee aJ suo predecessore, come r.escimonia LVla.rsc.:ngo, aveva assumo il nuo\·o comando solo aUa fine eli marzo, se non ai primi di aprile. Rimane quindi quanto meno il sospetto che egli abbia \·oluto accentuare timori e perplessità elci suoi inrerlocutori, pur sicuramente manifestati, per far maggiormente risalrare il proprio ruolo e la spinta determinante che esso avrebbe dato all'operazione. Tanto più che la denuncia di molti errori conu11essi proprio sul "fronte sud-occidentale", non da ult.i.mo clallo stesso ex-comandante

1 ; 4 In t )Lit:Sro senso SI muove il cir:Ho contributo di :\.B . . \srashO\· , fuwkij .firmi. Del rcsro già le fonri archi,-isrichc, a quanto sostiene '(clipoviè, sembrano iotlicare chiaramente come appunto molre di queste fasi preparatorie fossero già srarc implememate prima della nomim di Brusilm· n comandanre del "frunre sud-occidcntal.e", anche se comt111tJUC principalmente ndl'8" .\m1ata, allora ai :;uoi ordini: Nas111plmjye 'ì'llgo-Zaptldnogo, op. cir. 155 '\.'\. GolO\in, 13msilor's Qffmsirr, op cit., p.

dell'8" ..:-\.nnata, erano stati evidenziati e stigmatizzati nel rapporto che Scherbatchev aveva redatto sul fallimento delle operazioni in Buconna dell'anno precedente.

C'è infine un'altra considerazione che va fatta prima di inoltrarci nell'esame della preparazione c dell'esecuzione dell"'offensiva Brusilov". Fin dall'inizio l'ideazione fu quella di un attacco sussidiario, con obiettivi limimti. Quesr.a impostazione escluse l'arrivo prel.itninare eli rinforzi consistenti e il conseguente mancato incremento del traffico ferroviario sulle sole due l.it1ee che partivano dal nodo di Kiev 0skowstRavalowka-Rm'no a nord verso la Vohn.ia e la RastowTarnopol a sud \'erso la Podoha) non fu certo un fattore trascurabile nell'inganno in cui caddero i difensori. Ma appunto la mancata costituzione d.i una risetYa strategica, da impiegare Lll1a volr.a ottenuto lo sfondamento i.nizL'lle per ottenere l'agg1xamento e dell'aliqllota principale delle forze austro-ungariche, fn forse la ragione pt1ncipale che condannò l'azione del "fronte sud-occidentale" all'insuccesso finale. Probabilmente anche il carente utilizzo della mLmerosa cavalleria per disarticolare il sistema delle retrovie austroungariche, che come vedremo ne avevano un autentico terrore, dipese non poco daUa conv1t1zione dci diversi comandi che non era prevista alcuna azione "decisiva". L'arrivo di linforzi successivi e lo spostamento di forze anche tilevanti a favore del "(rome sud-occidentale" - la nuova .t\rmata speciale deUa Guardia, su tutte - consentirono bensì ai mssi di conservare l'iniziativa fino ad agosto, di mettere a segno numeri mirabolanti relativamente al bottino di armi e prigionieri, ma non di ottenere l'annientamento dell'esercito austro-ungarico e, in ultima analisi, ne1mneno eli modificare in modo consistente i rapporti di forza sul teatro eli guerra ocidemale. La vittoria tattica custodiva in sé l'embrione della sconfitta strategica, una sconfitta cbe, assieme alle nefaste conseguenze del successivo disastroso intervento bellico della Romania, avrebbe posto le premesse della rivoluzione di febbraio e deUa dissoluzione dell'esercito msso.

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