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NULLA! PERÒ… .................................................................... pag

NULLA! PERÒ…

Quel lunedì sera, in un incontro sulla vocazione, un giovane mi chiese, a bruciapelo, come fa un giovane a dire: «Vengo, Gesù. Accetto il tuo invito?». Mi faceva notare (Vangelo alla mano) che Gesù non costringe mai: invita, propone e poi… scompare, si ritira.; e quel giovane rimane sbalordito, anzi, spiazzato: vede che Gesù lascia la palla a lui, e deve lui, solo lui, da solo… decidere.

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A questo punto mi si presentò S. Pietro di fronte a Gesù, forse in atteggiamento di sfida! Prova anche tu a fissare i tuoi occhi su Pietro, fissa tutta la sua persona, colta in quell’istante e in quella situazione negativa nel momento in cui Gesù, senza preamboli e senza riguardi gli rivolge l’invito, che pare quasi un comando per il tono con cui glielo dice: “Seguimi!”.

Povero Pietro! In quell’istante tutto gli era contro: arrabbiatissimo perché aveva e avevano faticato tutta la notte (probabilmente più del solito) e non avevano preso proprio nulla, nemmeno un pesciolino piccolo, piccolo. Era certamente molto stanco; anche la natura gli era contro: si esce per la pesca di notte, non al mattino! Quelli che stavano con lui erano pronti a deriderlo; ma soprattutto la sua esperienza gli proibiva di ascoltare l’invito di Gesù, perché lui, Pietro, se ne intendeva alla perfezione di pesca e che cosa bisognava fare per una buona pesca; invece Gesù non conosceva proprio nulla dell’arte della pesca; Gesù avrebbe potuto chiedergli tutto su ogni argomento: Pietro lo avrebbe fatto; ma sulla pesca proprio no! Che gusti ha Gesù! Mette alla prova Pietro proprio sull’unico suo campo e osa invitarlo: «Getta le reti!». E su questo campo Gesù chiede a Pietro: «Lascia tutto, proprio tutto, soprattutto la tua esperienza (suona davvero offesa al pescatore esperto!) e fa’ quello che ti chiedo. Ti assicuro – gli fa intendere Gesù – vedrai che ho ragione io».

Personalmente, quando contemplo questa scena e vedo Pietro con i pugni sui fianchi, occhi sbarrati e forse la bava alla bocca, di fronte a Gesù mentre Lo guarda con atteggiamento di sfida, rimango sbalordito, lo fisso a lungo e cerco di penetrare nel suo cuore in quell’istante. È veramente una scena ineffabile. È ancora

più sbalorditivo, quasi assurdo, il vedere che Pietro passa oltre tutte le sue difficoltà di quell’istante e incredibilmente accetta l’invito di Gesù. Mi fermo sempre a lungo per far risuonare dentro di me quell’“autem in verbo tuo”. Non trovo una parola adatta per esprimere quell’“autem”. Forse la parola più adatta è per assurdo! Ed è ancora più assurdo perché Pietro, l’esperto di pesca, accetta di agire, assurdamente, solo sulla parola di Gesù. È davvero sconvolgente! In quell’istante Pietro impegna tutta la sua volontà, proprio tutta la volontà di cui dispone. Da quel momento la sua volontà non è più la sua volontà, ma è quella di Gesù.

Stando ai Vangeli, Gesù invita, propone, ma non si impone mai: pare addirittura che dopo aver rivolto un invito a una persona, si ritiri, si nasconda, affinché il risultato appaia come opera dell’uomo e non Sua. È davvero un atteggiamento sublime di Gesù per esaltare la grandezza divina dell’uomo.

Ora mi chiedo: Ho provato qualche volta a dire un sì a Gesù simile a quello di Pietro? Di fatto è proprio una tale libertà dai miei attaccamenti che mi rende vero, concreto seguace di Gesù.

Il brano di Vangelo che riporta questo episodio merita di essere riportato per intero. Lo troviamo in Luca 5, 4-10: «Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: “Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca”. Simone rispose: “Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma, sulla tua parola getterò le reti”. Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù dicendo: “Signore, allontanati da me perché sono un peccatore”. Lo stupore, infatti, aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto».

Pro manuscripto

Finito di stampare nel luglio 2022

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