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Outdoor
Soft Secrets
weckels world of wonders
Testo e fotografie: Weckels, lo specialista della crescita di Atami
Come si fa il Nederhash l’uso del Pollinator Per chi coltiva outdoor, i mesi invernali sono perlopiù un periodo in cui non c’è molto da fare per tenersi impegnati. È ormai passato molto tempo dal raccolto dell’anno scorso, già fatto, spolverato e lavorato. In più per molti grower fa troppo freddo per lavorare all’aperto. Ciononostante, i mesi invernali si prestano benissimo per fare il proprio “Nederhash”, che fra l’altro è un fumo di eccellente qualità. Per cui in questo periodo freddo dell’anno in realtà ce l’abbiamo qualcosa da fare per ammazzare il tempo, un’attività che garantisce di ottenere un Nederhash, come l’hanno battezzato gli Olandesi, ottimo da fumare. dopo una decina di giorni (e quelli meno cresciuti a volte un po’ prima). Per far essiccar bene lo scarto della cimatura io vi consiglierei di lasciarcelo per tre buone settimane. In questa situazione è veramente il caso di dire “più secco è, meglio è”, dato che la possibilità di riuscire a produrre l’hashish dipende in parte da quanto sono secche le foglioline e i fiori sottosviluppati.
In questa foto si può vedere lo scarto della cimatura di piante coltivate all’aperto. È un peccato buttarlo via, soprattutto quando si pensa che ne si può ricavare un hashish di ottima qualità.
Nederhash significa essenzialmente hashish fatto in Olanda. Lo si trova spesso nei coffeeshop olandesi sotto forma di polvere, dato che questo è un modo infallibile per far vedere che è stato prodotto in patria. Il fumo di altre provenienze viene quasi sempre pressato per facilitarne il trasporto (dato che ovviamente occupa meno spazio). A volte il Nederhash viene ricavato usando solamente acqua e ghiaccio, e in questo caso si ottiene un fumo talmente appiccicoso che è impossibile trovarlo sotto forma di polvere. Vi spiegherò un’altra volta come si fa esattamente l’hashish solamente con l’aiuto di acqua e ghiaccio, dato che adesso ho deciso di dirvi come si fa l’hashish in polvere. Questo metodo per produrre hashish deriva da tecniche che hanno superato la prova del tempo e si rivela spesso la tecnica più adatta, grazie al fatto che il fumo ricavato in questo modo solitamente è più facile da far maturare e, di conseguenza, si conserva meglio. Una volta che avete dell’hashish in polvere, lo potete tenere per anni, e al contrario dell’erba, spesso ci guadagna in qualità (a patto che venga conservato al buio in un luogo fresco e asciutto). Prima di metterci a fare il nostro hashish, fermiamoci per considerare ancora il momento del raccolto, che è poi la fonte della materia prima principale (le foglie che vengono tagliate intorno ai fiori). Nel periodo del raccolto abbiamo tagliato via le foglioline che erano spuntate intorno ai fiori per ottenere dei meravigliosi fiori rotondeggianti. Una volta fatto questo lavoretto, i fiori erano pronti per essere
appesi a seccare nei nostri armadietti da essiccazione. Dopo aver lasciato seccare questi fiori per dieci giorni buoni, non c’è semplicemente modo che non vi troviate con un ottimo raccolto di erba outdoor. Però la pianta di marijuana regala molti più doni preziosi oltre a dei fiori ben cresciuti, e per questo molti coltivatori saggi non buttano mai via le foglioline e i fiori non ben sviluppati, che contengono tantissimo THC. Le foglie e i fiori piccoli infatti scoppiano di quei cristalli di THC e ghiandole di resina che per noi sono così preziosi. I pezzetti sempre più piccoli in cui vengono tagliati lo scarto della cimatura e i piccoli germogli si accumulano creando presto un grande mucchio e per questo vale la pena far seccare questa ottima roba, anziché buttarla via. Il modo ottimale per far seccare lo scarto della cimatura è lasciarlo asciugare su un setaccio, in modo da poter essere rigirato facilmente a mano, per evitare che durante la fase di essiccatura l’umidità interna raggiunga livelli da rischio muffa. Per accelerare leggermente l’essiccatura, lascio andare un ventilatorino di fianco al setaccio, in modo che l’aria gli soffi dentro dal basso. La circolazione dell’aria è essenziale per far seccare bene lo scarto della fioritura e le cime dei fiori. Bisogna mantenere un ricircolo di aria costante per tutta la durata del processo, in modo che l’umidità rilasciata dallo scarto della cimatura e dalle cime possa uscire facilmente (con l’aiuto di una pompa aspirante). I fiori ben sviluppati si possono togliere dall’armadio di essiccazione
Quando si coltiva all’aperto, il successo non è mai completamente garantito. Riuscire a fare un hashish di qualità superiore in una cattiva annata può compensare davvero un sacco di disperazioni. E in una buona annata, nonostante il felice raccolto, vi rimarranno abbastanza fiori appena sviluppati sui rami inferiori da consentirvi di mettere la ciliegina sulla torta dopo tutte quelle fatiche della cimatura. In ogni caso dovrete lavorare un po’, a cominciare dall’immagazzinare – e quindi accertarvi di far essiccare – gli avanzi della cimatura. Purtroppo per fare l’hashish non basta far seccare i fiori sottosviluppati e le foglioline, per cui dobbiamo separare i cristalli di THC dalla materia vegetale. Siccome ci sono molti modi per farlo, si usano altrettanti metodi diversi, con o senza l’ausilio di apparecchiature moderne; in poche parole c’è una gran varietà di modi di fare l’hashish. Ci sono infatti dei metodi in cui lo scarto della cimatura viene battuto a lungo con canne di bambù o di altro tipo: tali metodi sono assai diffusi in Marocco, Afghanistan e in altri paesi noti per il fumo, dove sono molto adatti. Lo scarto della cimatura viene spesso cosparso prima su un sottile setaccio e talvolta persino su una specie di
telo, attraverso il quale passano e restano intrappolati i cristalli di THC (dalle dimensioni molto ridotte). Dato che personalmente preferisco – tutto sommato – usare apparecchiature moderne per separare i cristalli di THC dallo scarto della cimatura, piuttosto che staccarmi le braccia dal corpo a forza di dare colpi e magari finire comunque con l’ottenere un prodotto di qualità inferiore, decido di noleggiare una macchina. È una soluzione più intelligente visto che acquistare una macchina per fare l’hashish si può rivelare un impegno costoso per un coltivatore (outdoor) che ha delle quantità discrete di avanzi della cimatura solo una volta l’anno. Ma le scelte non sono finite nemmeno se avete deciso di prendere qualcosa a noleggio: ci sono molti modelli disponibili, come lo Skuff Buzzer o il Pollinator. Le preferenze variano da coltivatore a coltivatore, ma da parte mia prediligo il Pollinator. In questo articolo, quindi, farò principalmente riferimento al metodo basato sull’uso di questo modello, sebbene non cambia niente nell’operazione se si usano altri tipi di apparecchiature. Lo Skuff Buzzer è una specie di scatolone al cui interno è inserito un setaccio. Quando ci si mette dentro lo scarto della cimatura e si accende la macchina, il setaccio incomincia a vibrare agitando lo scarto della cimatura. Il risultato è che i cristalli di THC cadono per il loro peso sul fondo del cumulo vibrante e passano attraverso il setaccio. Basta lasciare lo Skuff Buzzer su un tavolo e lasciare che faccia il suo lavoro per un po’, e quando lo si rigira si può già grattar via hashish in polvere. Se volete un consiglio, lasciate lo Skuff Buzzer sopra uno specchio (con il lato riflettente verso l’alto!) appoggiato sul tavolo, in modo che sia facile vedere la polvere di hashish. La superficie liscia dello specchio impedisce inoltre che il “fumo” ci si appiccichi sopra, cosicché risulta molto più facile grattarlo via e farne un mucchietto unico. La cosa migliore per grattare e ammucchiare la polvere di hashish è usare un oggetto duro con un lato sottile, come una carta di credito, per esempio. La differenza principale fra il Pollinator e lo Skuff Buzzer è che nel caso del Pollinator lo scarto della cimatura viene smembrato all’interno di una struttura a scatola simile e viene girato e rimescolato
Questi sono avanzi della cimatura di piante coltivate al chiuso. Come potete vedere, sono pieni zeppi di cristalli di THC e di ghiandole di resina, per cui sono di gran valore per noi!