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Il nostro tramonto

IL FASCINO DEL CREPUSCOLO IL NOSTRO TRAMONTO

di Max Gagliano C’è un momento che regala fascino e magia alla gara, che promette di riservare regali speciali a chi lo ha saputo attendere.

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Un grande classico di Le Mans: un bolide bagnato dalla luce d‘oro del tramonto.

È sempre stato qualcosa di mistico il tramonto francese di Le Mans, diffusore eterno della nostra immaginazione. Una lunga ora d’incanto, in cui si eleva lo spirito di questa grande corsa, e che ci fa sentire familiare questo luogo ciò che per gli altri è un non luogo.

Simbolo di attrazione magnetica questa anticamera di luce dorata, prima che l’oscura notte tra i boschi si prenda il compito di rovesciare i pronostici, facendo cadere nel dramma i favoriti di turno.

Anche il pilota beve luce dorata chiuso nel suo abitacolo: dapprima vede la luce morbida sfumare i contorni, per poi essere costretto a fronteggiare tutto questo bagliore che invade il campo visivo.

Un luogo che cambia e si trasforma di continuo, rafforzando il concetto che Le Mans non è fatta per coloro a cui non piacciono i cambiamenti, ma solamente per chi nei cambiamenti di questa corsa cerca quella magia che nessuna altra competizione sa regalare.

Un tramonto così è un tramonto diverso rispetto a quello di una località esotica o a quello delle Dolomiti, ma certamente è il nostro tramonto ed è un dolce segreto che possiamo custodire solo tra noi.

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