MARZO 2019
Eterno Auriga Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità VERITÀ
RETTITUDINE
Marzo
PACE
2019
© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia
AMORE
NON VIOLENZA
“Offrite il dovuto rispetto ai vostri genitori e siate loro grati, ma riservate il cuore solamente a Dio. Tutte le relazioni terrene sono transitorie come bolle nell’acqua. Se concentrate la mente su Dio, dovete amorevolmente spiegarlo a vostra madre. Allora ella comprenderà sicuramente la vostra mente e il vostro cuore.” SOMMARIO 4
Nel Vostro Cuore, Date Spazio Soltanto a Dio Discorso di Bhagavan del 6 maggio 1997
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Alimentate Fede nella Divinità Interiore Messaggio di Bhagavan in occasione di Sivarathri
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La Devozione che Libera Bhuvanachandra
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Bhagavan Scrive per il Sanathana Sarathi Leela Kaivalya Vahini
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L’Opportunità di Servire alla Presenza di Bhagavan Kuppam Vijayamma
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Vibhuti Abhishekam e Lingodbhavam a Sivarathri Phyllis Krystal
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Celebrazioni a Prasanthi Nilayam Cronaca
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Dio Riconosce i Sentimenti Profondi Chinna Katha
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Notizie dai Centri Sai
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Sai Meray Sai Hridaya Nivasi Recensione del Libro
Prossime Festività/Celebrazioni a Prasanthi Nilayam 6 aprile ............Ugadi 14 aprile ..........Sri Rama Navami e Sita Rama Kalyanam 14th 14 aprile ..........Primo Giorno del Nuovo Anno Tamil 15 aprile ..........Vishu 24 aprile ..........Sri Sathya Sai Aradhana Mahotsava
P A R O L A D E L L ’ AVAT A R
NEL VOSTRO CUORE, DATE SPAZIO SOLTANTO A DIO* S I AT E S E M P R E G R AT I A I V O S T R I G E N I T O R I
U
na volta, c’era un vecchio studioso che seguiva strettamente le tradizioni antiche. Una sera era seduto sulla veranda di casa vicino al nipote che scriveva i compiti usando penna e calamaio. Comprendete il tradizioni antiche
significato
delle
Il sole stava tramontando e l’anziano cominciò a offrire le proprie invocazioni usando l’acqua in un bicchiere mentre pronunciava om pranaya svaha, om apanaya svaha, om vyanaya svaha, om udanaya svaha, om samanaya svaha. A ogni invocazione beveva un cucchiaio d’acqua. Il ragazzo stava ricevendo un’educazione moderna, per cui non credeva nelle tradizioni antiche. Pertanto disse al nonno: “Nonno, sembra che tu abbia sete: perché bevi un cucchiaio d’acqua alla volta? Perché non la bevi tutta insieme?” L’anziano decise di insegnargli qualcosa, per cui disse sorridendo: “Mio caro! Vedo che, prima di scrivere, tu intingi il pennino più volte: perché non versi l’inchiostro sul foglio tutto in una volta?” Il ragazzo replicò: “Nonno, così non potrei formare le lettere e le parole”, e quegli rispose: “Se io la bevessi senza invocare il nome della Divinità a cui la offro, non La raggiungerei.” *Continua dalla precedente pubblicazione. Questa è la seconda e ultima parte del Discorso Divino.
Una lettera raggiunge il destinatario soltanto quando l’indirizzo è scritto correttamente, altrimenti va a finire nell’ufficio delle lettere in giacenza. Così om pranaya svaha raggiunge la prana shakti, o forza vitale, soltanto se lo si pronuncia. Le Scritture comunicano i princìpi e le procedure che le persone devono seguire incondizionatamente per ottenere ciò per cui pregano. Molti bambini chiedono perché debbano rispettare i genitori e render loro omaggio una volta cresciuti. Voi potete essere cresciuti, aver ottenuto un’istruzione e una posizione elevate, ma, per vostra madre, rimanete il suo bambino; ella sarà sempre più avanti di voi negli anni, mai più giovane, non è così? Non è vostra madre che vi ha allevati? Il sangue, il cibo, la testa e il denaro sono doni dei vostri genitori e di nessun altro, per cui dovete sempre esser loro grati e rispettarli. Questo è il modo in cui dovete dare loro il vostro amore. Invocate sempre Dio per avere la Sua grazia Offrite il dovuto rispetto ai vostri genitori e siate loro grati, ma riservate il cuore solamente a Dio. Tutte le relazioni terrene sono transitorie come bolle nell’acqua. Se concentrate la mente su Dio, dovete amorevolmente spiegarlo a vostra madre. Allora ella comprenderà sicuramente la vostra mente e il vostro cuore. La madre desidera sempre il benessere dei figli, prega che essi siano buoni, che ottengano posizioni elevate nella vita e ricevano la grazia di Dio. Quando il figlio le si inchina davanti, ella lo benedice dicendo: “Mio caro! Possa tu vivere cento anni felicemente, in salute, prosperità e reputazione eccellenti!” La madre benedice, ma solamente Dio concede che la sua preghiera si avveri dicendo: “Così sia.” Senza la grazia di Dio, Eterno Auriga
La vita umana è molto preziosa. L’uomo dovrebbe usarla per raggiungere scopi più alti. Fondamentalmente, impegnarsi in faccende insignificanti non è nella sua natura; egli aspira sempre a cose più elevate. In definitiva, dovrebbe sforzarsi di raggiungere la meta finale, cioè Dio Stesso. Chi raggiunge Dio, ottiene tutto. anche le preghiere e le benedizioni della madre sono inutili. La corrente diventa utile soltanto quando il positivo e il negativo si incontrano. La carica positiva può essere molto potente, ma è inutile se non si unisce a quella negativa. Voi potete avere molte lampadine attorno a voi, ma, senza la corrente, esse sono inutili, come la corrente non serve se non ci sono le lampadine. In modo simile, ciò che dovete ottenere sono sia le benedizioni di vostra madre sia la grazia di Dio. Pregate sempre il Signore per avere la Sua grazia. La grazia di Dio è sufficiente a dispetto di tutte le mancanze e debolezze. Per Suo mezzo, potete ottenere qualunque cosa. La salda fede in Dio è essenziale per tutti. Ricordate che la pace e la felicità sono disponibili soltanto in Dio; Egli soltanto può darvi pace e felicità. Alcuni dicono di non avere fede in Dio: hanno quindi fede nel demonio? Se avete fede nel demonio, avrete soltanto caratteristiche demoniache. Molte persone sono sempre immerse in questioni secolari insignificanti, dimenticando Dio, che è la dimora della pace suprema e della beatitudine. Come può gente simile ottenere pace e felicità? Soltanto Dio può concedere la pace. Egli Marzo 2019 5
è l’incarnazione della pace e dell’amore supremi. Una madre può arrabbiarsi a volte, ma l’Amore di Dio è immutabile. Voi dovete comunque essere grati a vostra madre che vi ha fatto nascere; grazie a lei, potete conoscere Dio. Non c’è tuttavia nulla di più grande del Nome Divino. Niente è più grande del Nome di Dio Una volta Anjana Devi, madre di Hanuman, fece visita a Kaushalya. Sebbene Hanuman fosse un grande devoto di Rama, Kaushalya non conosceva Anjana Devi per cui, accogliendola molto affabilmente, le chiese chi fosse. Anjana Devi si vantò di essere la madre di Hanuman dicendo: “O venerabile madre, come mai non conosci il mio nome? Io sono la madre di Hanuman che è riuscito a superare il possente oceano in un balzo.” Kaushalya disse: “Mia cara! Capisco ora che Hanuman è davvero grande.” Mentre conversavano così, capitò lì la madre del saggio Agastya. Anche a lei Kaushalya chiese: “O venerabile madre, posso sapere chi sei?” Al che ella rispose: “Io sono la madre di Agastya che ha ingoiato l’oceano intero in un sorso. Visto che sono la madre di un santo così grande, com’è che non mi conosci?” Allora Kaushalya disse loro: “Mie care! Hanuman ha potuto superare il possente oceano e Agastya lo ha ingoiato tutto soltanto grazie a mio figlio Rama.” In quel momento giunse Rama che comprese immediatamente la situazione e, volendo impedire qualunque argomentazione ulteriore tra di loro, disse a Kaushalya: “Madre, loro non sono diventati grandi grazie a Me. Questo corpo è stato chiamato Rama. Hanuman ha potuto superare l’oceano e Agastya ha potuto ingoiarlo; tutti e tre siamo diventati famosi grazie alla potenza del Nome.” Osservate il potere immenso del Nome 6 Marzo 2019
di Dio. Neppure madri così grandi possono aiutate i figli se manca la Sua grazia. Per questo le madri pregano il Signore per il benessere dei figli. Adi Shankara riceve la grazia divina Adi Shankara nacque a Kaladi nel Kerala. Una volta, quando aveva sei anni, la madre gli disse: “Mio caro, tuo padre ha adorato instancabilmente la Madre Divina; avrei piacere che tu ne seguissi l’esempio. Anch’io non ho altra vocazione che recitare il Nome di Dio; essendo nato dal mio grembo, tu dovresti ottenere un buon nome e diventare un uomo di reputazione elevata.” Un figlio ideale porta un buon nome alla madre, ed ella è la causa del buon nome e della fama del figlio. Il padre di Shankara si era impegnato nell’adorazione della Dea Raja Rajeshvari. Egli adorava la Madre Divina ogni giorno, le offriva il naivedyam (offerta di cibo alla Divinità) e distribuiva il prasadam al figlio, alla moglie e ad altri. Un giorno, dovendo andare in un altro villaggio, disse al figlio: “Figlio caro, devo andare in un villaggio vicino per un giorno, per cui non posso officiare i riti di adorazione alla Dea. Tua madre non può farlo, quindi chiedo a te di sostituirmi.” Obbedendo al comando del padre, Shankara mise una tazza di latte di fronte all’idolo della Dea e pregò: “Madre, ti prego di accettare la mia offerta”, ma la Dea non venne a berlo neppure dopo un tempo considerevole, per cui egli divenne triste e le chiese: “Ho commesso qualche peccato? Tu hai bevuto il latte quando mio padre te lo ha offerto in passato; perché rifiuti la mia offerta?” Egli era molto addolorato pensando di aver commesso qualche grosso errore. Convinto che la sua vita fosse inutile per il fatto di non poter esaudire il desiderio di suo padre e di essere il disonore dei genitori, pregò Eterno Auriga
accoratamente la Dea di bere il latte, dicendo: “O Madre, se non berrai questo latte, io metterò fine alla mia vita.” La Dea, allora, gli apparve immediatamente e disse: “Caro! Stai sereno. Io sono molto compiaciuta dalla tua devozione. Guarda, bevo il latte.” Così dicendo, bevve tutto il latte senza lasciarne neppure una goccia. Allora Shankara rispose: “O Madre! Tu hai bevuto tutto il latte senza lasciare niente come prasadam, per cui mia madre potrebbe sospettare che l’abbia bevuto io. I miei genitori dovrebbero avere una parte del sacro prasadam; mio padre soleva portare a casa il prasadam ogni giorno. Ti prego, restituiscimi un po’ di latte”, ma la Madre Divina replicò: “Com’è possibile riavere il latte che ho bevuto e digerito? Può un fiume essere di nuovo separato dal mare dopo che vi si è immerso?” Ciò detto, scomparve. Shankara cominciò allora a invocare Raja Rajeshvari con fervore: “Ti prego, dammi del latte altrimenti mia madre penserà male di me.” La Dea, impietosita, spremette del latte dal suo seno e glielo dette.
La corrente diventa utile soltanto quando il positivo e il negativo si incontrano. La carica positiva può essere molto potente, ma è inutile se non si unisce a quella negativa. Voi potete avere molte lampadine attorno a voi, ma, senza la corrente, esse sono inutili, come la corrente non serve se non ci sono le lampadine. In modo simile, ciò che dovete ottenere sono sia le benedizioni di vostra madre sia la grazia di Dio. Pregate sempre il Signore per avere la Sua grazia.
Grazie al fatto di aver consumato quel latte sacro, egli divenne capace di padroneggiare tutti i Veda, le Shastra e le Upanishad senza sforzo e raggiunse un’altezza spirituale tale che le persone presero a venerarlo. Così, l’essere umano diventa divino per mezzo della grazia di Dio e dell’amore della madre. Quindi onorate i genitori, pregate Dio e installateLo nel cuore. Far sì che i vostri genitori godano di un buon nome e di una buona fama è vostro dovere; per questo dovete diventare buoni. Sita fu molto Eterno Auriga
conosciuta grazie alle nobili imprese dei figli Lava e Kusha. Quando essi erano in battaglia con Rama, Lava lanciò una freccia contro Rama pensando alla madre Sita e desiderando che quella freccia facesse svenire Rama, con la conseguenza che Egli cadde privo di sensi (In seguito al rito del cavallo, Rama si trova a combattere contro i propri figli che non conosce mentre essi Lo conoscono. Non avendo quindi intenzione di ferirLo, Lava chiede tale grazia per intercessione di Sita – ndt). Vedete
che,
quando
pensate
continua a pagina 22... Marzo 2019 7
M E S SAG I O D I B HAGAVAN I N O C CAS I O N E D I S I VARAT H R I
ALIMENTATE FEDE NELLA DIVINITÀ INTERIORE “L’Atma è presente in tutti, non conosce barriere territoriali, è onnipresente. Riconoscere l’onnipresenza del Divino è lo scopo della celebrazione di Shivaratri. Questo scopo non si ottiene digiunando e stando svegli tutta la notte. Questi sono soltanto un aiuto a ciò che è considerato il fine ultimo: la realizzazione di Dio”, ha detto Bhagavan, nel Discorso di Shivaratri, il 19 febbraio 1993. LA SPIRITUALITÀ È IL FARO CHE DIFFONDE LA SAGGEZZA
O
GNI ESSERE UMANO È UN frammento del Divino. La vita trova compimento soltanto quando egli compie i propri doveri. Il dovere è l’impegno fondamentale dell’uomo. Chi ha ricchezze e possedimenti deve goderne, ma desiderare o sottrarre le ricchezze altrui è un crimine. Il Dharma implica l’uso corretto delle proprie risorse La ricchezza non è costituita soltanto di denaro, oro o altri possedimenti; anche tutta la conoscenza e le abilità acquisite costituiscono ricchezza. La salute è ricchezza, il potere di pensare è ricchezza, la forza fisica e le capacità mentali sono ricchezza, il tempo che abbiamo a disposizione è ricchezza. Per questo, è un dovere primario utilizzare il tempo e ogni altra forma di ricchezza in modo corretto. Oggigiorno, sfortunatamente, il tempo, la ricchezza e le abilità vengono sprecati; questo è adharma, l’opposto della rettitudine. Io consiglio spesso agli studenti di non parlare eccessivamente perché questo è 8 Marzo 2019
un uso enormemente scorretto del tempo a loro assegnato; inoltre, conversare eccessivamente deruba le altre persone del loro tempo. Anche questo è sbagliato. Il Dharma implica l’uso corretto del tempo e delle risorse. L’uso scorretto del tempo e della ricchezza e l’appropriazione della Eterno Auriga
ricchezza altrui è adharma. Ogni persona ha una mente in cui sorgono pensieri basati sulla sua forza di volontà. Una persona preferisce adorare Rama, un’altra adora Shiva, una terza gioisce nel venerare Krishna, una quarta è ispirata dalla contemplazione di Gesù e un’altra ancora medita su Allah. Tutto questo si basa sulle preferenze individuali, ma due cose sono essenziali nella mente di tutti, in qualunque Paese o regione, qualunque forma si desideri adorare, qualunque Deità si voglia venerare, qualunque Nome si ami cantare: la fede e la salda devozione. Senza un sincero impegno, neppure l’azione più semplice può essere compiuta bene; senza devozione, non si può fare niente. La Gita afferma: “La persona sincera raggiunge la saggezza.” Soltanto l’aspirante sincero può ottenere la conoscenza del Divino. Per quanto sia intelligente, l’individuo non otterrà niente senza sincerità; se è sincero, può trasformare una piccola brace in un enorme falò. Shraddha e Vishvasa rappresentano Shakti e Shiva Shraddha è il mezzo utile per fondersi con il Divino. Che cosa significa Shradda? Significa “Potere Divino”. Esso è chiamato anche Bhavani e si riferisce a una Deità, a Shakti (Energia Divina) o Prakriti (Natura). Poi viene Vishvasa (fede). Che cos’è la fede? Essa simboleggia il Principio Divino. Per mezzo di Shraddha, si manifestano il Potere Divino, il Potere d’Azione, il Potere della Saggezza e l’essenza di queste tre potenze è la Divinità; esse costituiscono il potere di Vishvasa. Quindi, Shraddha e Vishvasa rappresentano Parvati e Parameshvara. L’umanità rappresenta la combinazione di Shakti e Shiva, che non sono diversi: Eterno Auriga
vanno insieme come il fuoco e il potere di bruciare. Lo zucchero e la dolcezza hanno la stessa relazione: non c’è zucchero senza dolcezza e dove c’è dolcezza, c’è zucchero. Shraddha e Vishvasa sono in relazione simbiotica e devono essere considerati presenti nell’essere umano in forma di Shiva e Shakti. Differenza tra ratri e Shivaratri Tutte le notti sono caratterizzate dall’oscurità, ma questa notte è Shivaratri. Qual è la differenza fra ratri e Shivaratri? Per l’uomo che ha riconosciuto la propria Divinità, ogni notte (ratri) è Shivaratri. Per colui che è immerso nell’interesse per le cose del mondo, tutte le notti sono uguali e caratterizzate dall’oscurità. Invece questa notte è luminosa. La spiritualità è il faro che spande luce per la persona disperata e immersa nei desideri insaziabili. Il Nome di Dio è il faro; recitando il Nome, Lo si può raggiungere. L’Atma è presente in tutti, non conosce barriere territoriali, è onnipresente. Riconoscere l’onnipresenza del Divino è lo scopo della celebrazione di Shivaratri. Questo scopo non si ottiene digiunando e stando svegli tutta la notte. Questi sono soltanto un aiuto a ciò che è considerato il fine ultimo: la realizzazione di Dio. Essa non deve essere rinviata a un futuro lontano; deve essere ottenuta qui e ora. Questo è lo scopo di Shivaratri. - Estratto dal Discorso di Bhagavan tenuto nel Purnachandra, il 19 febbraio 1993, in occasione della festività di Shivaratri
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Bhuvanachandra
LA DEVOZIONE CHE LIBERA
I
N QUESTO MONDO, DI TANTO IN tanto, nella mente umana, sorgono due domande significative. La prima è “chi è Dio”, e la seconda “chi è un devoto”. Una persona nobile, nel tentativo di conoscere la risposta alla prima domanda, fece uno studio approfondito delle Scritture e della vita degli Avatar. Alla fine, andò a Puttaparthi pregando di avere una risposta da Swami. Senza nemmeno doverGli fare la domanda, ricevette da Lui la risposta durante il primo Darshan. Swami gli disse: “Il tuo cuore è la Mia residenza. Dal punto di vista fisico, può sembrare che Io risieda a Puttaparthi, ma, in realtà, puoi trovarMi rinchiuso nel tuo cuore.” Avendo avuto successo nel suo tentativo, la nobile persona estaticamente disse a un altro devoto: “Mio caro, ho capito che Dio è Colui che dimora nel cuore dei Suoi devoti.” Che affermazione profonda! Siamo tutti consapevoli di come questa verità sia stata ampiamente dimostrata dal devoto per eccellenza, Hanuman, quando si aprì il petto per rivelare, nel suo cuore, la presenza di Sita e Rama. Quindi la risposta alla seconda domanda, “chi è un devoto”, viene data, non una o due volte, ma innumerevoli volte, in “Sathyam Sivam Sundaram”. Un devoto è colui che custodisce Dio nel suo cuore. Ecco perché Swami ci ha ripetutamente esortato: “Abbiate fede in Me. Io porterò tutti i vostri fardelli.” Egli, a tutt’oggi, continua a difendere la Sua divina rassicurazione. La vita benedetta di Smt. Rathnakaram Meenamma ne porta ampia testimonianza. Una Saga di Incomparabile Devozione e Benedizione Divina
I residenti nell’Ashram e la popolazione di Puttaparthi erano ben consapevoli del fatto che Smt. Meenamma era solita andare ogni giorno al Mandir, sia al mattino sia la sera, per
avere il Darshan di Swami. Era un’epitome di devozione disinteressata, immacolata e senza pari. Ella servì silenziosamente il Signore a modo suo, senza desiderare riconoscimento o pubblicità. La sua vita è stata un Nidarshanam (esempio), non Pradarshanam (esibizione), di Bhakti. Sebbene i suoi movimenti fossero limitati e la costringessero a usare una sedia a rotelle per numerosi di anni, non perse mai il Darshan di Swami nemmeno una volta. Anche l’ultimo giorno del suo soggiorno terreno, cioè il 16 dicembre 2018, andò al Mandir e partecipò ai Bhajan del mattino. La sera, si sentì poco bene e chiamò suo figlio Sri Rathnakar perché la portasse all’ospedale. Immediatamente, Sri Rathnakar l’alzò dalla sedia a rotelle per farla entrare in macchina. Ma, mentre la stava aiutando nell’operazione, ella esalò l’ultimo respiro tra le sue braccia e si fuse nei Divini Piedi di Loto. “Anayasa Maranam” (una morte indolore e serena) è il termine da usare per una fine così splendida. Essendo nati in questo mondo, tutti sono destinati a morire un giorno o l’altro. Ma solo uno su milioni di individui ha la fortuna di avere una morte pacifica come ebbe Smt. Meenamma.
Come disse Adi Sankara, ci sono tre doni cui ognuno aspira nella vita: Anayasena Maranam, Vina Dainyena Jivanam, Dehanthe Iswara Sayujyam... (una morte serena, una vita priva di sofferenza e la fusione finale nel Divino). Tali rare benedizioni le furono elargite solo perché era una devota per eccellenza, che custodiva il Signore nel suo cuore. Smt. Meenamma, come tutti sappiamo, era la moglie di Sri Janaki Ramaiah, il fratello minore di Bhagavan. Ella ha avuto la grande fortuna di avere il Darshan di Swami e di servirLo ogni giorno per quasi sei decenni. Ha santificato la sua vita con devozione unidirezionale e servizio al Signore. Quando Swami le chiese: “Il nostro Janaki Ramaiah ha un solo polmone, ma è Mia responsabilità proteggerlo e mantenerlo sano per tutta la vita; lo sposerai?” ella Gli
Smt. Meenamma con Bhagavan.
obbedì incondizionatamente senza pensarci due volte. Poi Swami la benedisse con un radioso sorriso di apprezzamento e disse: “Bene, Io ci sono per entrambi.” Questa fu una garanzia concessa dal Signore Stesso. Qualunque potere in questa creazione può forse annullare la parola di garanzia di Swami!
Il matrimonio di Sri Janaki Ramaiah e Meenamma fu celebrato nel Mandir stesso di Prasanthi Nilayam nel 1960. Che magnifica celebrazione fu, presieduta dallo Siva Shakti Swarupa, Swami Stesso. Era una sorta di matrimonio celeste allietato da tutti gli Dei e le Dee sotto forma di devoti. Fu qui, nel Mandir, che Sri Janaki Ramaiah venne adornato con l’abito da cerimonia nuziale. Fu qui che la nobile madre Smt. Easwaramma guardò Swami con immensa gioia mentre ella elargiva le sue benedizioni agli sposi novelli. Fu qui che Smt. Meenamma ricevette la copiosa grazia e le benedizioni di Bhagavan per una lunga e felice vita matrimoniale. Sri Janaki Ramaiah e Smt. Meenamma furono benedetti con due figlie: Sailaja e Vanaja, e un figlio: Sri Rathnakar. Una volta, mentre Bhagavan era a Brindavan (Whitefield), Smt. Meenamma si ammalò gravemente. I medici erano molto preoccupati e avevano quasi perso
ogni speranza. Quando Smt. Meenamma venne portata da Swami, ella pregò: “Swami, se mi succede qualche avversità curati dei miei tre figli.” Il Signore misericordioso e onnisciente sorrise e disse: “Non hai nulla da temere. Stai certa che riacquisterai la tua normale salute ed entro una settimana verrai da Me camminando.” Questa fu una garanzia del Signore Stesso. Potrebbe forse accadere qualcosa di contrario a ciò? I medici che temevano il peggio, erano stupiti nel vedere Smt. Meenamma guarire miracolosamente nel giro di una settimana. Non avevano alcuna spiegazione scientifica per questo. Come assicurato da Bhagavan, Smt. Meenamma riacquistò la sua normale salute, arrivò con le sue gambe e si prostrò ai Piedi di Loto di Swami versando lacrime di gratitudine. Di quale prova migliore abbiamo bisogno per comprendere l’amore di Dio per il Suo devoto e la salda fede del devoto nel Signore! Per quasi cinquant’anni, in altre parole per mezzo secolo, Smt. Meenamma ha avuto la grande fortuna di preparare il cibo per Swami ogni giorno. Di quale fortunato privilegio ha potuto godere! Prima di mangiare, Swami chiedeva invariabilmente: “Meenamma ha mandato il fattorino?” Senza dubbio, era il modo in cui Bhagavan riconosceva la sua sincerità e devozione. Le persone potevano facilmente avvicinarsi a lei, riversare i loro problemi e preoccupazioni, e trovare conforto nelle sue parole. Essendo gentile per natura, ascoltava i loro problemi con pazienza e partecipazione. Poi sottoponeva le loro preghiere a Swami ogni volta che ne aveva l’opportunità, altrimenti pregava silenziosamente per il loro benessere, invocando la grazia dell’Abitante Interiore. Swami, il Hridayavasi, rispondeva sempre alle sue preghiere a modo Suo. Mentre
l’autoesaltazione e la brama di pubblicità sono all’ordine del giorno, è molto raro trovare un devoto così semplice e umile come Smt. Meenamma. Si resa cara al Signore con la sua semplicità e nobiltà.
Quando Sri Rathnakar ebbe un grave incidente stradale, riportando gravi ferite, Smt. Meenamma si rivolse a Swami, e non ai medici, perché egli si salvasse e si rimettesse. Da una parte c’era la sua giovane nuora, Smt. Himavahni, con i suoi due bambini piccoli, dall’altra suo figlio disteso sul letto d’ospedale con gravi ferite. La situazione era, a dir poco, triste e spaventosa. Anche di fronte a tale estrema difficoltà, la sua fede in Swami non ne fu minimamente scossa. Ella Lo pregò con totale senso di abbandono per salvare suo figlio da ferite che mettevano a rischio la sua vita. Mosso dalle sue intense preghiere, Swami, ogni giorno, andava a trovare Sri Rathnakar, assicurando ripetutamente che tutto sarebbe andato bene. Fin quando egli non recuperò completamente, Swami continuò a riversare amore e grazia sulla sua famiglia e li aiutò a superare l’incresciosa situazione. Egli è il Leela Nataka Sutradhari (il Divino Direttore del Gioco Cosmico), che solo conosce chi deve nascere da chi e per quale scopo, e anche chi deve affrontare certe situazioni nella vita per imparare preziose lezioni. Quando andiamo in riva al mare, vediamo innumerevoli onde salire e scendere, ma il centro dell’oceano è sempre calmo e sereno. Il cuore di Smt. Meenamma era sempre come il centro dell’oceano, calmo e sereno. Pur affrontando le “onde implacabili” dei problemi quotidiani, teneva sempre l’altare del suo cuore stabile e puro con Swami custodito in esso. Swami dichiarava: “La Mia Vita è il Mio Messaggio”, ed essendo una devota ideale, Smt. Meenamma plasmava la sua vita in consonanza col messaggio d’amore e di servizio di Swami. In effetti, la sua vita è stata un brillante esempio di devozione per il Signore e incrollabile fede in Lui.
Fulgidi Fari della Missione Avatarica
Ci sono stati molti luminosi fari che hanno guidato e ispirato l’umanità nella Missione Avatarica di Bhagavan. Innumerevoli sono le anime benedette che hanno realizzato la Divinità di Swami e Lo hanno servito direttamente. Ci sono stati anche molti che Lo hanno servito seriamente, ma hanno scelto di restare in incognito. Tutti hanno svolto il loro ruolo alla perfezione e Lo hanno servito in maniera umile. Non è esagerato dire che sono stati tutti scelti da Swami Stesso per l’adempimento della Sua Missione Avatarica. Da quando Swami ha dichiarato la Sua Avatarità e intrapreso la Divina Missione, fino al momento in cui ha concluso il Suo soggiorno terreno e fino a oggi, ci sono stati molti uomini e donne di grande merito, che hanno dedicato la loro vita a sostegno della Sua Divina Missione. Alcuni di essi decorano ogni giorno i locali del Mandir con bellissimi Rangoli (disegni eseguiti a mano con polvere di gesso bianca o a volte colorata - ndt), altri mantengono pulizia e igiene nei dintorni dell’Ashram, alcuni servono in vari dipartimenti dell’amministrazione dell’Ashram, fornendo cibo e alloggio ai devoti, altri ancora arrivano perfino da luoghi lontani, rimangono nell’Ashram per una o due settimana e svolgono i loro compiti come Seva Dal e alcuni gestiscono le istituzioni educative e mediche di Bhagavan in conformità con le Sue direttive divine. Innumerevoli sono tali anime benedette, alle quali dobbiamo profonda gratitudine e ossequio. La loro vita continua a ispirarci e a motivarci per continuare a dedicarci alla Missione Divina. È nostro imprescindibile dovere emulare il loro ideale, coltivare lo spirito di devozione e dedizione da essi esemplificato e seguire la via dell’amore e del servizio che Bhagavan ha tracciato per la nostra stessa redenzione. – Famoso paroliere e sceneggiatore, Sri Bhuvanachandra è un ardente devoto di Bhagavan.
BHAGAVAN SCRIVE PER IL SANATHANA SARATHI
Q
UANDO BHAGAVAN SRI SATHYA SAI BABA FONDÒ LA RIVISTA SANATHANA Sarathi, nel febbraio del 1958, iniziò anche a scrivere un articolo per esso ogni mese fin dal suo primo numero e continuò a scrivere senza interruzione fino all’ottobre del 1984. Tutti questi articoli furono scritti in sequenza perfetta, poiché erano stati pensati per essere redatti sotto forma di libri che furono poi chiamati serie Vahini. Per far conoscere ai nostri lettori come Bhagavan abbia scritto questi articoli, Ne riproduciamo i manoscritti, assieme alla loro traduzione, che costituivano il sedicesimo e ultimo libro della serie Vahini, intitolato “Leela Kaivalya Vahini” (Il Fiume del Divino Gioco Cosmico). L’articolo di questa pubblicazione forma la seconda e ultima parte dell’articolo pubblicato dal Sanathana Sarathi di maggio 1984. Le successive pubblicazioni della rivista conterranno anche altri articoli del “Leela Kaivalya Vahini” sotto forma di domande-risposte (tranne quello pubblicato nel numero di giugno del 1984 del Sanathana Sarathi, poiché non siamo riusciti a trovare il manoscritto di questo articolo). Poiché Bhagavan Sri Sathya Sai Baba Stesso è il Veda Purusha e i Veda sono emersi da Lui, non può esserci autorità più grande per proporre i valori eterni e gli inestimabili insegnamenti dei Veda. I ricercatori che vogliono cogliere l’autorevole e autentico significato delle verità spirituali contenute in queste Scritture antichissime dovrebbero leggere e rileggere questi articoli. Eterno Auriga
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LEELA KAIVALYA VAHINI Sai Parla al Sadhaka La parola Amnaya deriva dalla radice “mna”, che significa “apprendere”. Poiché i Veda dovevano essere appresi continuamente e in modo costante, essi erano noti a tutti come Amnaya e anche come Namamnaya. Chhandas indiica un metro poetico, che può essere messo in musica, come nel Sama Veda. Quindi, i Veda stessi erano indicati con quel nome. Il nome Swadhyaya è stato assegnato ai Veda, poiché essi venivano trasmessi per successione di padre in figlio e di generazione in generazione attraverso il processo di insegnamento e apprendimento (Swadhyaya). Agama significa “quello che è giunto, ha avuto origine”. Nigamagama è un’elaborazione della stessa parola. I Veda hanno avuto origine dal Soffio di Dio; ogni sillaba è sacra. Ogni parola è un Mantra. I Veda sono tutti Mantra. Sadhaka: Mantra? Che cosa significa Mantra? Sai: Mantra è l’esposizione dell’obiettivo che si è fissato. Vale a dire, è ciò che stimola e promuove Manana o la ricerca attraverso la mente. La sillaba “man” indica il processo di indagine e la sillaba “tra” significa “capacità di far attraversare, liberare, salvare”. In breve, Mantra è ciò che salva quando la mente si sofferma su di esso. Mentre i riti e i sacrifici rituali vengono eseguiti, la persona deve ricordarsi costantemente della loro natura e del loro significato. Le formule che deve ripetere per raggiungere questo scopo sono i Mantra. Ma oggi, coloro che eseguono questi riti, li recitano o meccanicamente o li fanno rotolare sulla lingua. Non prestano attenzione al significato del Mantra. Quando i Mantra vengono pronunciati come tiritere, non danno frutti! La persona può ottenere piena ricompensa solo quando li recita con la cognizione del loro significato e della loro importanza. Ogni Veda ha molti “Shakha” (arti, rami) e la completa direttiva e lo scopo di ognuno di essi devono essere conosciuti anche dallo studioso vedico. Sadhaka: Che cosa sono gli Shakha? Sai: Shakha significa “ramo”, un testo derivante dal Veda principale. Un albero ha rami, ogni ramo ha dei ramoscelli e gruppi di foglie. Quando tutti questi sono collegati assieme, appare l’albero. Ogni Veda ha un gran numero di rami principali e rami secondari. Non tutti sono venuti alla luce. Solo alcuni sono stati individuati e studiati. Il numero di Shakha persi dalla memoria e dalla pratica aumentano a migliaia e persino a centinaia di migliaia. Anche i loro nomi sono scomparsi; nessuno può ricordarli. Questo è il motivo per cui le Scritture dichiarano che “i Veda sono infiniti” (Ananto Vai Veda). Di conseguenza, ciascuno dei grandi santi e saggi si prese cura di studiare e praticare solo pochi Shakha, di un Veda o dall’altro. 16 Marzo 2019
Eterno Auriga
genere: alcuni sono ladri che vengono per sfruttare le persone e altri sono persone nobili. Potete anche incontrare personaggi cocciuti e persone gentili. Dovreste essere in Kuppam Vijayamma grado di utilizzare tutte le vostre abilità, come Sama, Dama, Bheda In una circostanza, accadde che tutti i devoti si riversarono e Danda (capacità in massa, come un fiume impetuoso, nel salone. Tentammo di conciliazione, di respingerli con forza. Non c’era altro modo. Tutte le nostre p a c i fi c a z i o n e , urla si persero nell’ambiente. A un’anziana donna capitò di distinzione e disciplina) ricevere le nostre spinte. Si infuriò e mi sferrò uno schiaffone in base alle situazioni. sulla guancia, dicendo: “Dato che sono tranquilla, come A volte, potete trovare puoi spingermi in questo modo?” Proprio in quel momento un “dio ostinato” (una arrivò un volontario e mi informò che Swami voleva vedermi. persona svitata). Andai nella stanza al piano superiore. Il cuore cominciò a Dovete trattare queste battermi forte quando Swami mi chiese amorevolmente: persone in maniera “Chi era la persona che ti ha schiaffeggiato?” Mi chiesi come adeguata, ma non avesse potuto saperlo in così breve tempo, e un momento usare un martello per dopo mi vergognai di me stessa per aver dimenticato la Sua togliere un tappo. Ci onniscienza. sono anche persone sensibili e dal cuore tenero. Non dovreste L 18 OTTOBRE 1955, DURANTE essere duri con loro o causare loro dolore. la festività di Dasara, a Puttaparthi Non pontificate mai, dicendo: “Io sono il ci fu una grande affluenza di devoti. volontario; devi obbedire al mio ordine.” Swami scelse un gran numero di “Qual è lo scopo per cui avete lasciato uomini e donne per il Seva e ci mandò nella la vostra casa e siete venuti qui? Non è sala del Mandir. per gonfiarvi di ego o passione. È stato Divine Indicazioni ai Volontari Seva Dal per scartare Mamakara (il senso di ‘mio’) “Non accalcatevi in un solo posto. e servire dicendo: ‘Na Mama’ (non mio)! Posizionatevi in luoghi strategici. Non Dovreste elevarvi dal livello di ‘mio’ a incantatevi a guardarMi mentre cammino quello di ‘nostro’. Qual è la vostra dimora lungo le file del Darshan. Dovete stare attenti permanente? Il tempio del cuore di Sai che i devoti non si precipitino velocemente è la vostra dimora permanente.” (Swami verso di Me. Primo, dovete capire che il sottolineò l’ultima frase tra gli applausi). servizio è il mezzo migliore per raggiungere “È una vergogna se non riuscite a Sameepya (vicinanza), Sarupya (unità) e cambiare i vostri atteggiamenti dopo Sayujya (fusione) con Dio. Non è scontato esser venuti qui. Anche se vi sto parlando che otterrete un’altra possibilità simile. In così amorevolmente, se non cambiate i queste riunioni incontrerete persone di ogni vostri atteggiamenti e le vostre abitudini, * Continua nel prossimo numero.
L’OPPORTUNITA DI SERVIRE ALLA PRESENZA DI BHAGAVAN*
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a che serve venire in questo luogo? Sto ricevendo molte lamentele: ‘Swami!’ – dicono le persone – ‘Arriviamo sempre alla Tua dimora con molte difficoltà, ma i Tuoi volontari ci trattano male.’ È questo lo scopo per cui vi viene dato il distintivo? Le persone non sanno che vi sto consigliando in questo modo, altrimenti potrebbero deridervi per non aver rispettato le istruzioni di Swami. Mi vergogno davvero se qualcuno di voi si comporta male. Ciò crea una brutta immagine di tutti noi. Per esempio, un’anziana donna si è alzata nella fila del Darshan, e uno di voi si è precipitato a ordinarle di sedersi senza avere la minima pazienza di conoscere il motivo della sua azione. Quando ho cercato di sapere la ragione, ella ha detto: ‘Swami! Mi sono alzata perché sono stata morsa dalle formiche.’ Se fosse stato uno scorpione, la situazione avrebbe potuto essere peggiore! Ci si aspetta forse da voi che uccidiate la gente? Potete forse sopprimere i vecchi quando vogliono soddisfare un bisogno fisiologico? Ho notato alcuni di voi che si accalcano e spettegolano. È questo il modo di compiere Seva?” “I devoti affollano questo posto per assistere al Lingodbhavam (l’emergere del Linga) durante la festa di Sivarathri. Arrivano colmi di grande fervore senza preoccuparsi della propria sicurezza. Se siete veramente pieni d’amore per il servizio disinteressato, non smanierete per vedere l’Abhishekam (il bagno cerimoniale) del Linga o per ascoltare i discorsi. Io vi fornirò, in sostituzione, una felicità decuplicata (forte applauso). Nel prossimo futuro, le persone si riuniranno qui a migliaia. Il mondo intero si ritroverà come un’unica entità in questo luogo. In considerazione di ciò, colgo l’occasione per annunciarvi alcune importanti disposizioni organizzative. Sto organizzando volontari maschi in cinque Ali: l’Ala della Sanità, l’Ala dell’Amministrazione di Prasanthi, l’Ala della Fornitura Idrica, l’Ala dell’Igiene, l’Ala della Vigilanza e della Sicurezza.” 18 Marzo 2019
Swami annunciò, quindi, i nomi delle persone che avevano ricevuto l’incarico per ogni Ala. Poi continuò con il Suo Discorso: “Siete liberi di informarMi su qualsiasi questione importante. InviateMi un messaggio tramite la persona di guardia alla Mia porta.” I nostri cuori si sciolsero quando Swami pronunciò quelle parole, cariche d’Amore Divino, enorme pazienza e intensa sollecitudine per i devoti. Sentimmo veramente che non c’era alcuno scopo a essere vivi se non avessimo lavorato, con tutta l’energia che avevamo, quando Swami aveva tante premure per la felicità dei devoti. Nonostante il Suo folto programma, Egli aveva passato un’ora e mezza a fornirci quelle indicazioni. Alla fine, consegnò i distintivi a tutti noi oltre a concedere il Padanamaskar a ciascuno. Poi chiamò me e Smt. Choudhry e disse: “Assicuratevi che tutti questi volontari lavorino correttamente.” Il Modo di Gestire Enormi Folle
Il numero di devoti aumentava di giorno Eterno Auriga
in giorno. Venivano a Parthi in grandi gruppi. In considerazione di ciò, fu costruito un auditorium, adiacente al Mandir, che poteva ospitare circa 7000 persone. In quei giorni, tutte le feste come Sivarathri, Navaratri e Guru Purnima iniziavamo invariabilmente alle 7 del mattino. Grandi gruppi di devoti aspettavano con impazienza di entrare, anche prima delle 4 del mattino. Dovevano essere ammessi nell’ordine giusto. Non c’erano né capannoni né stanze per ospitare i devoti, per la qual cosa tutte le famiglie in visita usavano lo spazio aperto attorno all’auditorium per cucinare e anche per dormire con tutte le loro attrezzature. Srimati Choudhry, Malathi Lakshmi e io raggiungevamo il luogo il mattino presto, facevamo le pulizie, trasferivamo tutti gli utensili dei devoti in un posto lontano e li restituivamo alle rispettive famiglie alla fine del programma. La sessione pomeridiana iniziava nuovamente alle 16. Tutti i discorsi, le recite e gli Harikatha (racconti divini) finivano solo dopo le 22. Swami rimaneva seduto per tutta la durata di questi programmi e si ritirava nella Sua stanza solo dopo aver benedetto ogni devoto. L’auditorium si riempiva prima che il dio sole apparisse all’orizzonte, anche quando l’inizio di una celebrazione era previsto per le sette del mattino. Swami saliva puntualmente sul palco accompagnato da un gruppo scelto di devoti, e l’intero auditorium risuonava di gioia. Guardando la fausta figura divina di Swami muoversi lungo e attraverso la sala, sentivamo che i nostri cuori erano troppo piccoli per contenere e custodire gelosamente la gioiosa scena. Mentre Swami si spostava da un’estremità all’altra, la massa di persone che circondavano la sala si muoveva avanti e indietro come fossero onde, impazienti di vederLo anche solo fugacemente. Tutta la loro attenzione era su Swami, persino trascurando la sicurezza delle persone anziane e dei bambini. In tali occasioni, era Eterno Auriga
compito dei volontari proteggere i vecchi e i bambini, e contenere i devoti. L’Onnisciente Signore
La folla s’ingrossava al massimo soprattutto durante la festa di Sivarathri. I devoti affollavano l’auditorium per assistere con grande fervore al Lingodbhavam. Nel giorno di Sivarathri, la maggior parte dei devoti osservava rigorosamente il voto di digiuno dalla mattina fino a notte. Durante le ore notturne preparavamo molto caffè e lo offrivamo a tutti i presenti nell’auditorium, assieme a dei biscotti. In una circostanza, accadde che tutti i devoti si riversarono in massa, come un fiume impetuoso, nel salone. Tentammo di respingerli con forza. Non c’era altro modo. Tutte le nostre urla si persero nell’ambiente. A un’anziana donna capitò di ricevere le nostre spinte. Si infuriò e mi sferrò uno schiaffone sulla guancia, dicendo: “Dato che sono tranquilla, come puoi spingermi in questo modo?” Proprio in quel momento arrivò un volontario e mi informò che Swami voleva vedermi. Andai nella stanza al piano superiore. Il cuore cominciò a battermi forte quando Swami mi chiese amorevolmente: “Chi era la persona che ti ha schiaffeggiato?” Mi chiesi come avesse potuto saperlo in così breve tempo, e un momento dopo mi vergognai di me stessa per aver dimenticato la Sua onniscienza. Dissi: “Swami, non ha colpa. L’ho davvero spinta forte a causa della pressione dei devoti.” Swami rispose: “Sciocchezze! Il colpo è stato forte. La guancia è gonfia, povera donna!”, e mi dette un po’ di Vibhuti. Caddi ai Suoi Piedi di Loto con le lacrime che mi scorrevano lungo le guance. Egli disse: “Ero lì a osservare tutto questo.” Vero! Può esserci un posto dove Egli non sia presente?
– Smt. Kuppam Vijayamma è autrice del famoso libro “Anyatha Saranam Nasthi” e di molti altri libri su Bhagavan Baba.
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Effulgenza della Gloria Divina VIBHUTI ABHISHEKAM E LINGODBHAVAM A SIVARATHRI Phyllis Krystal
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A MATTINA DI SIVARATHRI, COME consuetudine, Baba compì un rito chiamato Vibhuti Abhishekam per rendere omaggio a Shirdi Sai Baba, che Egli aveva dichiarato essere stata la Sua precedente incarnazione. Per il rito di quel giorno, viene messa su di un podio una
statuetta d’argento di Shirdi Sai Baba. In primo luogo Baba materializzò pietre preziose e chicchi di riso che gettò nel sacro 20 Marzo 2019
fuoco che ardeva in un recipiente apposito lì vicino. Poi, Gli venne consegnata una brocca contenente acqua che, per prima cosa, benedisse e poi usò per lavare la statua. Successivamente, prese uno scopino che immerse nell’acqua e agitò sulle teste dei numerosissimi fedeli seduti a terra nell’auditorium. Perché ogni persona potesse riceverne qualche goccia, si mosse su e giù tra la folla, elargendo benedizioni a tutti i presenti. Un inserviente, poi, si avvicinò alla statua di Shirdi Sai Baba e vi tenne sopra la testa un vaso rovesciato. Baba si avvicinò, arrotolò la manica del braccio destro che infilò nel vaso rovesciato. Iniziò quindi a muoverlo con un movimento rotatorio. Immediatamente, una pioggia di Vibhuti cominciò a riversarsi sulla statua in quantità tale da coprirla presto quasi interamente, tanto da far debordare la cenere da tutti i lati. All’improvviso, Baba ritirò la mano e il flusso cessò bruscamente così com’era cominciato. Poi Egli arrotolò la manica del braccio sinistro, che infilò nel vaso, e ripeté il movimento rotatorio. La cenere ricominciò a fluire, questa volta con una tale forza che il vaso si mise a vibrare violentemente e l’uomo che lo teneva in alto trovò difficile mantenerlo fermo. Il fiotto di cenere continuò a scendere finché un enorme mucchio non si raccolse sopra e tutt’intorno alla statua. Non appena Baba ritirò di nuovo la mano, il flusso cessò ed Egli si allontanò dal palco lasciando la folla rapita dallo spettacolo a cui Eterno Auriga
aveva appena assistito. Io ero felicissima di aver avuto l’opportunità di partecipare a questo straordinario rituale che precedeva Sivarathri. Durante il resto della giornata, ci furono moltissime attività, in quanto sempre più persone arrivavano per la festività. Il pomeriggio, esse brulicavano ovunque. I volontari cercavano di mantenere una parvenza di ordine. La folla tentava di farsi largo nell’auditorium sperando di procurarsi un posto a sedere sul pavimento dal quale osservare Baba officiare il resto dei riti e, soprattutto, ascoltare il Suo Discorso. Egli, con estrema sollecitudine, aveva dato l’ordine di permettere, ai pochi occidentali che erano arrivati da lontano e con grandi spese, di sedersi nelle prime file. Come ci sentivamo fortunati ed enormemente grati a Baba per le Sue premure! Arrivammo di buon’ora e ci sedemmo con calma nella grande sala, mio marito dalla parte degli uomini e io da quella delle donne, aspettando che Baba facesse la Sua comparsa. Non appena Egli apparve da dietro una tenda sul retro del palco, nell’auditorium, gremito di persone, calò un palpabile silenzio. Baba prese posto nella grande poltrona di velluto rosso che usava sempre. Numerosi eruditi vedici eseguirono poi una cerimonia solenne finché non giunse il momento del Discorso di Baba. Egli lo pronunciò in telugu, facendo delle pause per permettere al dottor Bhagavantam di tradurlo in inglese. Dopo che ebbe terminato, intonò un noto Bhajan, dirigendo con la Sua voce l’immensa folla. Noi tutti lo ripetemmo dopo di Lui con toni altisonanti che riecheggiarono in tutto il salone. La formidabile energia così rilasciata poteva essere avvertita da tutti e pareva portarci a un livello molto più elevato del nostro normale stato di coscienza.
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Quando il canto raggiunse la sua punta massima, Baba cominciò a tossire, portandosi alla bocca il fazzoletto che era stato messo sul bracciolo della poltrona. Eravamo stupefatti vedendo il Suo corpo che si contorceva nello sforzo di vomitare qualcosa dentro al fazzoletto. Sembrò che una corrente elettrica attraversasse come un lampo l’enorme sala, mentre tutti si ponevano insieme la stessa domanda: “È possibile che, dopo tre anni che non lo faceva in pubblico, Egli stia di nuovo per creare un Lingam perché tutti noi possiamo vederlo?” Come per rispondere a questa muta domanda, il ritmo dei canti accelerò e tutti vi riversarono la loro sorpresa ed eccitazione per la grande fortuna di esser presenti a Marzo 2019 21
un evento così straordinario. Pareva che ognuno si sforzasse con Baba per aiutarLo mentre Egli cercava di liberare il sacro simbolo che si era formato in Lui. Il ritmo diventava sempre più veloce e un’enorme energia si accumulò nella sala. Mentre Lo osservavo attentamente, cercavo di aggiungere i miei sforzi ai Suoi per far uscire il Lingam e per una frazione di secondo mi identificai con Lui. Mentre Lo guardavo sforzarsi nel tentativo di “mettere al mondo” quel simbolo della Divinità, rivissi la nascita delle mie due figlie, avvertendo di nuovo la terribile spinta del parto. Infine, Baba ebbe un ultimo colpo di tosse e, con un rapido gesto, raccolse nel fazzoletto un grande Lingam lucente e opalescente a forma d’uovo. Sembrava troppo grande per essere passato dalla Sua gola. Egli lo
prese immediatamente tra il pollice e l’indice affinché tutti potessero ammirarlo e poi passò tra le file per consentire a tutti di avere il Darshan di quella meravigliosa creazione. Quando ci fu possibile guardarlo più da vicino, mentre lo portava tutt’intorno nella sala gremita, potemmo vedere al suo interno una luce mobile e cangiante. Restammo affascinati davanti a quella straordinaria manifestazione che produsse un profondo impatto emotivo in tutti i presenti. Dopo che Baba tornò sul palco e scomparve dietro le tende, tutti, ancora storditi, uscirono dal salone per prepararsi alla lunga notte di canto dei Bhajan.
– Tratto da “Sai Baba: L’Ultima Esperienza” di Phyllis Krystal
...continua da pagina 7
intensamente a vostra madre con rispetto e custodite gelosamente Dio nel cuore, il potere di lei aumenta molto. Al giorno d’oggi, però, è raro che una madre esorti i figli ad avere devozione verso Dio. Nei tempi antichi, le madri erano colme di gioia quando i figli prendevano la strada spirituale. I genitori attuali dovrebbero benedire i figli affinché emulino questi ideali antichi. I figli dovrebbero imparare a rispettare i genitori che sono la causa del corpo fisico, mentre Dio è la causa fondamentale dell’esistenza. Rendete la vostra vita significativa contemplando la divinità di vostra madre e acquisendo fede in Dio.
Chi raggiunge Dio, ottiene tutto. Shankara fu benedetto così da sua madre Aryamba: “Mio caro, sii meritevole della grazia della Madre Divina. Se hai la Sua grazia, non ti mancherà più niente, e il tuo nome e la tua fama si spanderanno in lungo e in largo nel Paese.” Egli visse in pace e beatitudine perpetue. Già da bambino, poté visitare tutti i centri di pellegrinaggio della nazione; la ragione di ciò fu la grazia di Devi. Per mezzo della grazia divina, si può ottenere qualunque cosa. Pertanto ognuno dovrebbe tentare di raggiungerla e ottenere la fede in Dio rendendo così la propria vita meritevole di essere vissuta.
La vita umana è molto preziosa. L’uomo dovrebbe usarla per raggiungere scopi più alti. Fondamentalmente, impegnarsi in faccende insignificanti non è nella sua natura; egli aspira sempre a cose più elevate. In definitiva, dovrebbe sforzarsi di raggiungere la meta finale, cioè Dio Stesso.
Con queste benedizioni, concludo il Discorso.
22 Marzo 2019
- Discorso di Bhagavan tenuto il 6 maggio 1997, in occasione della giornata di Easwaramma nel Sai Shruti a Kodaikanal
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PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DEL DISTRETTO DI ANANTAPUR
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L 2 E 3 FEBBRAIO 2019, l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva di Andhra Pradesh e Telangana ha organizzato un pellegrinaggio di due giorni a Prasanthi Nilayam dei devoti del distretto di Anantapur in cui ha tenuto una serie di programmi musicali, culturali e di assistenza sociale. A questo santo pellegrinaggio hanno partecipato oltre 9000 devoti provenienti da varie parti del distretto. Il 2 febbraio, i cantanti hanno offerto un bouquet di canti d’adorazione ai Piedi di Loto di Bhagavan con grande venerazione che ha colmato l’intero ambiente di fervore devozionale. Le canzoni eseguite melodiosamente da donne e uomini, includevano “Namo Sathya Sai Baba, Namo Sathya Sai” (saluti a Bhagavan Sai), “Sathya Sai Janani Prema Pradayini” (Madre Sai, diffonde l’Amore), “Narayana Sathya Narayana” “Brahmamokkate Para Brahmamokkate” (Dio è uno).
Il 3 febbraio, l’Organizzazione Sai di tale distretto ha distribuito macchine per cucire, smerigliatrici ad acqua e altri attrezzi ai beneficiari per aiutarli a guadagnarsi da vivere. Questo programma si è svolto la mattina. Nel pomeriggio, i bambini dei Bal Vikas e del Deenajanoddharana Pathakam (progetto orfanotrofio) hanno presentato un balletto intitolato “Sai Bodhana - Nithya Sadhana” (praticare di giorno in giorno gli insegnamenti di Sai) che comprendeva dieci bellissime danze.
La distribuzione di strumenti utili ai beneficiari.
Basandosi sugli episodi delle epopee, le danze raffiguravano le storie di Nachiketa, Ambarisha, Prahlada e altri, illustrando in tal modo i percorsi, i dilemmi e gli ostacoli nella Sadhana. Mentre le scene delle storie venivano rappresentate sul palco, i bambini eseguivano danze elettrizzanti, sotto il palcoscenico, sulle note di canzoni tematiche.
Presentazione di musica devozionale dei devoti del distretto di Anantapur. Eterno Auriga
La presentazione di ogni danza da parte dei bambini in costumi variopinti è stata così avvincente da rendere difficile dire quale fosse la migliore. Marzo 2019 23
Una scena del balletto “Sai Bodhana – Nithya Sadhana” delle bambine del distretto di Anantapur.
EASWARAMMA PURASKAR SAMARAMBHA Il 9 febbraio, la Mahila Vibhag (Ala Femminile) dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva dello Stato del Karnataka ha organizzato una grandiosa cerimonia per consegnare premi a tre illustri donne che hanno offerto un servizio eccezionale alla società nei campi dell’Istruzione, della Medicina e dell’Assistenza Sociale. Con le benedizioni di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, il premio “Easwaramma
Kulwant Hall alle 16,50. È seguita una canzone di benvenuto delle cantanti del Karnataka. Successivamente è stata proiettata una presentazione video contenente il riepilogo dei premi durante i nove anni precedenti, dal 2010 al 2018. Sono stati poi consegnati i premi a tre illustri donne che si sono distinte nello svolgimento di servizi di estrema necessità alle fasce sociali di persone povere e svantaggiate. I destinatari dei premi erano: Smt. Tulsamma Kelur nel campo dell’istruzione per il lavoro con gli ipovedenti e la gestione di una scuola per non vedenti, Smt. Gayatri Narayan nel campo dell’assistenza sanitaria per la gestione di un centro di donazione degli occhi per i ciechi e Smt. Sitavva Dundappa Jodatti nel campo dei servizi sociali per il lavoro indirizzato allo sradicamento del sistema delle Devadasi (prostitute bambine) nella società e la loro emancipazione in quanto vittime di questo sistema perverso. I premi sono stati consegnati dall’ospite d’onore della cerimonia, Giudice (Smt.)
I premi alle tre illustri donne per il loro servizio alla società.
Puraskar Samarambha” è stato inaugurato nel 2010 in onore della Divina Madre Easwaramma. In precedenza, questi premi erano stati consegnati in cerimonie svolte a Brindavan, Whitefield e Bengaluru. Le procedure della cerimonia di premiazione sono cominciate con una grandiosa processione della portantina di Bhagavan Baba che è entrata nel Sai 24 Marzo 2019
B.V. Nagarathna dell’Alta Corte del Karnataka, che ha espresso felicitazioni alle tre premiate e ha esortato i presenti, specialmente i giovani, a impegnarsi in atti di servizio in diverse aree al fine di portare un miglioramento sociale. Successivamente, Sri Nimish Pandya, Presidente Panindiano dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva, ha parlato all’assemblea. Egli ha fatto riferimento al ruolo delle donne nella Eterno Auriga
promozione dei valori umani nella famiglia e nella società, e ha osservato che sono state le donne a costituire la sorgente di forza dell’Organizzazione Sai. SAMOOHIKA UPANAYANAM MAHOTSAVA Il 10 febbraio 2019, nel Sai Kulwant Hall, oltre 700 Vatu (giovani aspiranti) sono stati iniziati al canto del Gayatri Mantra quando l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva ha organizzato il Samoohika Upanayanam Mahotsava (festival collettivo di investitura del sacro cordino).
I sacri Mantra, associati a vari rituali, sono stati parimenti pronunciati all’altoparlante dal caposacerdote e, dopo di lui, ripetuti dai Vatu e dai loro genitori. La Puja dello Yajnopaveeta (sacro cordino) è stata eseguita con il canto dei sacri Mantra, dopodiché è stato messo sul braccio destro del Vatu dai loro padri. Dopo la consegna del sacro cordino ai Vatu, un Basinga (copricapo decorativo) è stato posto sulla loro fronte. Sono seguite l’importante cerimonia del Brahmopadesha e l’esecuzione del Gayatri Mantra, in cui
All’inizio, il Pradana Homa è stata condotto dai sacerdoti dalle 6 alle 8 nel Sai Kulwant Hall, nel centro del quale era stato allestito uno Yajna Kunda per l’esibizione di vari tipi di Homa che includevano Ganapati Homa, Navagraha Homa, Sree Homa, Mrityunjaya Homa. La cerimonia dell’Upanayanam è iniziata alle 8 con il canto dei sacri Mantra da parte del caposacerdote che i Vatu e i loro genitori hanno ripetuto in coro. Successivamente, il caposacerdote ha dato istruzioni per l’esecuzione di vari rituali che sono stati officiati anche da un bramino sul palcoscenico e mostrati sul grande schermo a LED per una facile comprensione da parte dei Vatu e dei loro genitori.
I giovani aspiranti ricevono il sacro cordino dai loro genitori. Eterno Auriga
La sacra cerimonia del Brahmopadesha.
il padre del Vatu ha sussurrato il mantra all’orecchio destro del figlio. Mentre il Gayatri Upadesha veniva impartito a tutti i Vatu, il sacro Gayatri Mantra risuonava nell’intera sala, e, nel frattempo, veniva trasmesso sul grande schermo a LED un videoclip del canto del Mantra da parte di Bhagavan con la corretta intonazione, che i Vatu, i loro genitori e l’intera assemblea in sala seguivano in coro, diffondendo sacre vibrazioni tutt’intorno. Il rituale dell’Upanayanam si è concluso con il Bhiksha (offerta di elemosina) al Vatu da parte della madre. Mentre il Vatu toccava i piedi di sua madre e chiedeva l’elemosina, la madre gli offriva del riso. Nel frattempo, la celebrazione dell’Homam si concludeva con l’offerta del Poornahuti nello Yajna Kunda. Successivamente, il Marzo 2019 25
Discorso Divino di Bhagavan sul significato del Gayatri Mantra ha illuminato l’intera assemblea per i successivi 20 minuti. Il Gayatri Mantra, afferma Bhagavan nel Suo Discorso, è l’essenza dei Veda; il suo raggio d’azione è universale ed esso santifica la vita di tutti coloro che lo recitano con serietà. Sono seguiti i Bhajan che si sono conclusi con l’Arati, che ha portato a felice conclusione questo sacro rituale. NUOVO ANNO CINESE 2019 I devoti dall’Organizzazione Internazionale Sathya Sai (Zona 4B), comprendente Malesia, Singapore, Indonesia, Hong Kong e Cina, sono giunti a Prasanthi Nilayam per celebrare il Capodanno Cinese nel sacro luogo e, l’11 e il 12 febbraio 2019, hanno presentato musica e programmi culturali. Quest’anno il tema delle celebrazioni era “I Genitori, Nostri Tesori”. Il programma dell’11 febbraio è iniziato alle 17 con l’accensione della sacra lampada, a cui hanno fatto seguito le offerte di Fiori di Devozione sul Samadhi di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba da parte delle donne indonesiane con il sottofondo del dolce canto “Om Sri Bhagavan Sri Sathya Sai Babaya Namaha”. I mantra buddisti di preghiera che hanno cantato i devoti sono poi riecheggiati nel salone, diffondendo sante vibrazioni. Nel suo discorso di benvenuto, Sri Billy Fong, della Malesia, ha fatto riferimento al messaggio di rispetto e riverenza di Bhagavan verso i genitori, “Dio viene da voi quando servite i vostri genitori”, e ha invitato i devoti a seguire meticolosamente la Sua ingiunzione al riguardo. Sri Billy Fong ha esortato i giovani adulti e i devoti in generale a evitare almeno una cattiva qualità e ad abbracciarne una buona per portare a compimento il loro pellegrinaggio a Prasanthi. Successivamente c’è stata un’esecuzione di armonica di un gruppo di devoti malesi 26 Marzo 2019
che hanno offerto Sai Bhajan strumentali, suonati su questo strumento a fiato. È seguito un videoclip riguardante il devastante terremoto di Palu che scosse l’Indonesia nel settembre del 2018 e il grandioso progetto di ripristino della SSIO dell’Indonesia che ne è seguito, che ha mostrato come questo straordinario lavoro sia stato compiuto in 57 giorni per divina grazia di Bhagavan. Sri Danesh Vatwani, Coordinatore Centrale della Zona 4B, ha poi narrato le sue esperienze riguardanti la Divina Presenza di Bhagavan e il miracoloso salvataggio delle vittime del terremoto che ha convalidato il messaggio di Bhagavan: Io sono in voi, con voi, sopra di voi, sotto di voi e intorno a voi. Ha fatto seguito l’offerta di un’orchestra cinese, che ha eseguito cinque Bhajan solisti, tutti con speciali strumenti cinesi. L’elemento conclusivo del programma è stato una miscellanea di canzoni cinesi di Capodanno. I successivi Bhajan sono terminati con l’Arati.
L’esibizione dell’orchestra cinese.
Il programma del 12 febbraio è iniziato alle 17 con il canto all’unisono, colmo di grande devozione, di Mantra buddisti da parte di centinaia di devoti. È seguito il discorso molto stimolante “Il mio viaggio con Sai” di un giovane adulto dell’Indonesia. È stata poi la volta della signora Noviani Kesuma che ha narrato le sue esperienze della Divinità di Bhagavan. L’oratrice ha detto che il suo Eterno Auriga
viaggio verso Sai è stato attivo per 22 anni e che ella lo sta ancora continuando. Ha descritto come Swami si sia preso cura di ogni aspetto della sua vita e di come da piccolissima abbia camminato mano nella mano con Lui, facendoLo diventare il suo miglior amico, sua madre e suo padre. Successivamente, c’è stata una presentazione di musica strumentale con il Gu Zheng, uno strumento musicale cinese, eseguita dalla signora Paramitha Putri Santosa, che ha suonato il Bhajan “Yuga Yuga Ke Avatara” (Tu sei l’Avatar di tutti gli Yuga). Due giovani adulti indonesiani hanno poi presentato una recita molto elevata, sul rispetto e sulla riverenza verso i genitori, intitolata “Le Direttive Divine”. Iniziata come un dialogo tra i due, la presentazione ha approfondito i dettagli degli insegnamenti di Bhagavan su come rispettare e onorare i propri genitori, e quindi diventare meritevoli delle Sue benedizioni, rendendo significativa la propria vita. Simbolico della natura transitoria della vita sulla terra, il programma successivo era intitolato “Yoyo della Vita”, una ‘Diabolo Performance’ (gioco in cui si lancia e si recupera una trottola su una corda fissata a due bastoncini tenuti tra le mani), offerta dal giovane adulto Ong Hock Eng della Malesia. L’esibizione, come sopra descritta, è stata rappresentativa della vita umana con i suoi alti e bassi, vissuti in assoluta equanimità. È stata una sessione interessante di destrezza di giocoleria da parte del giovane adulto che ha affascinato il pubblico con il suo approccio professionale soffuso di fiducia in sé. L’offerta finale è stata la commedia “I Genitori, Nostri Tesori” dei Giovani Adulti Sai indonesiani. La presentazione, con il cast composto di padre, madre e figlio, ha espresso il potente messaggio del bisogno del momento: il rispetto verso i genitori. Eterno Auriga
Una scena della commedia “I Genitori, Nostri Tesori”.
Ribelle e fuori strada, il protagonista, il figlio, alla fine capisce il suo errore e promette di rispettare e onorare i propri genitori, in vista delle celebrazioni del Capodanno Cinese. Sono seguiti i Bhajan e la sessione è terminata con l’Arati, che ha segnato la fausta conclusione di tali celebrazioni. PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DEL THIRUVALLUR Oltre 400 devoti, compresi i bambini Bal Vikas, sono giunti a Prasanthi Nilayam dal distretto di Thiruvallur nel Tamil Nadu in occasione del loro pellegrinaggio “Darshanamritam” (nettare della visione del Signore) e si sono beati nell’atmosfera divina della dimora di Bhagavan Baba. Il 16 febbraio 2019 hanno condotto, nel Sai Kulwant Hall, il canto dei Veda e i Bhajan, sia il mattino sia il pomeriggio. Inoltre, il pomeriggio, il bambino prodigio Maestro Aravind Balaji, cantante di musica carnatica, ha presentato un coinvolgente programma di canti devozionali incantando i devoti per quasi un’ora con la sua magistrale interpretazione dei suddetti canti comprendenti “Bhavayami Gopalabalam” “Pandhari Pandhari” ed “Enna Punyam Seideno “(che merito ho). Marzo 2019 27
Dio Riconosce i Sentimenti Profondi
I
N UN VILLAGGIO SITUATO VICINO al famoso centro di pellegrinaggio di Srisailam, un bambino di nove anni, Balaram, stava studiando nella scuola elementare del villaggio. Un giorno, il bimbo sentì un suo amico parlare con entusiasmo con un altro amico: “Domani, essendo la festa di Sivarathri, mia sorella maggiore e mio cognato vengono a Srisailam, e resteranno a casa mia.” Arrivato a casa, Balaram chiese a sua madre: “Madre! Non ho mai visto mia sorella maggiore e mio cognato. Non sono mai venuti a casa nostra. Quando arriveranno? Le sorelle e i cognati dei miei amici andranno nelle loro case.” Dicendo questo, Balaram iniziò a piangere. Per tranquillizzarlo, sua madre disse: “Anche tu hai una sorella e un cognato. Essi risiedono nel tempio in cima alla collina. Il nome di tua sorella è Bhramaramba, e Mallikarjuna Swami è il nome di tuo cognato.” Balaram rispose eccitato: “Allora domani andrò a invitare mia sorella e mio cognato a venire a casa nostra.” La mamma si preoccupò per la risoluta decisione del figlio. Essendo tuttavia venuta a sapere che la coppia sua vicina di casa sarebbe andata in visita al tempio il giorno dopo, chiese loro di portare il ragazzo. Balaram insistette di voler fare un regalo a sua sorella. La madre rispose: “Non è corretto per i bambini offrire regali alle persone più anziane. Al contrario, sono loro che possono farti un regalo.” Così dicendo, 28 Marzo 2019
Chinna Katha
gli diede dei soldi e lo mandò con i vicini di casa al tempio. Anche mentre viaggiava, la mente di Balaram era piena di pensieri su sua sorella e suo cognato. All’entrata nel tempio, seguendo la richiesta di sua madre, la coppia gli mostrò le Divinità e disse: “Balaram! Questa è tua sorella Bhramaramba, e quello è tuo cognato Mallikarjuna Swami.” Balaram, allora, corse subito verso le statue delle Divinità. Tenne la mano di Bhramaramba e implorò: “Sorella! Mia madre mi ha chiesto di invitarti a casa nostra. Devi venire.” Poi andò dalla statua di Mallikarjuna e implorò: “Caro cognato! Per favore, vieni subito a farci visita a casa nostra.”
Balaram fu portato dai suoi vicini al tempio di Srisailam.
Non essendoci risposta da portare loro, il ragazzo cominciò a piangere. I sacerdoti del tempio pensarono che il ragazzo fosse continua a pagina 33... Eterno Auriga
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N U O V A Z E L A NDA
L 1° SETTEMBRE 2018, UN gruppo multireligioso di giovani adulti ha incontrato i membri della Tamaki Estuary Protection Society per avere informazioni sull’area locale e comprendere l’impatto ambientale delle azioni umane nel tempo. La splendida giornata di sole ha messo in netto contrasto il danno all’ecosistema.
Consapevolezza ambientale, Nuova Zelanda.
I giovani adulti hanno visto di prima mano come le mangrovie e le coste siano disseminate di innumerevoli palline di plastica, tappi di bottiglia e pezzi di polistirolo, e sono stati spinti ad aiutare a liberare della spazzatura la zona lungo il bacino di Panmure. La giornata è stata pervasa da un senso di cameratismo e ha dato ai giovani adulti la possibilità di entrare in contatto con l’ambiente e con altre persone oltre all’Organizzazione Internazionale Sathya Sai (SSIO), i cui membri condividono un simile apprezzamento relativo al legame tra natura, divinità e umanità.
Conferenza sulle materie plastiche e l’ambiente, Italia.
Tra i delegati dell’Istituto di Educazione Spirituale Sai (ISSE) e illustri relatori, l’evento ha messo in primo piano gli studenti di due scuole medie locali che hanno presentato le loro ricerche su questo argomento. Un delegato ISSE ha inoltre parlato della vita come di un viaggio dall’“io al noi” e della necessità di praticare il tetto ai desideri come mezzo di protezione ambientale.
RUSSIA E PAESI LIMITRO FI
Più di 25 anni fa, il 15 ottobre 1993, fu inaugurato il Centro Sathya Sai di Mosca, il primo in Russia. Per celebrare questa gioiosa occasione, si sono riuniti a Mosca 45 membri della SSIO di tre città.
ITA L IA
Il 19 ottobre 2018, a Roma, i volontari della SSIO hanno organizzato una conferenza sull’uso della plastica a basso impatto ambientale, cui hanno partecipato oltre 90 entusiastiche persone, tra cui 70 membri del pubblico. Eterno Auriga
Il giubileo d’argento (25 anni) del Centro Sathya Sai di Mosca. Marzo 2019 29
I volontari hanno decorato la sala con palloncini rossi a forma di cuore e hanno coperto la poltrona di Baba con broccato color oro. È stato mostrato un breve film che descriveva la storia del Centro, suscitando un sentimento nostalgico e riportando alla memoria molti ricordi felici. Un dirigente senior della SSIO ha poi condiviso la storia dell’Organizzazione, seguita da un’offerta di tributi floreali a tutti i membri senior della SSIO, per onorare i loro continui e instancabili contributi. I festeggiamenti si sono conclusi con gli studenti di Educazione ai Valori Umani (EHV) che hanno presentato un programma musicale del Paese, seguito da allegri canti devozionali e un concerto.
In una fredda giornata autunnale, a metà ottobre 2018, oltre 300 volontari provenienti da 59 città della Zona 8 hanno diffuso gioia e allegria servendo oltre 1300 persone bisognose in Russia, Bielorussia, Moldavia, Kazakistan, Ucraina, Kirgizistan e Azerbaigian. In questo servizio semestrale, i volontari della SSIO hanno distribuito cibo caldo e vestiti a persone in difficoltà nei pressi dei templi, nelle stazioni ferroviarie, nei rifugi, nei garage e presso i mercati. I volontari hanno preparato il cibo traendo ispirazione dalle preghiere e dal canto devozionale. Essi hanno servito agli affamati riso pilaf caldo, porridge di grano saraceno con verdure, torte calde, focacce, muffin, frutta, verdura, biscotti e dolci.
Servizio ai bisognosi in Kazakistan. 30 Marzo 2019
In Ucraina, i volontari hanno integrato questo servizio fornendo anche articoli da toilette estremamente necessari e hanno conversato amorevolmente con i bisognosi nella loro lingua madre, creando un’atmosfera di felicità e amore. Nella regione nordoccidentale della Russia, i volontari della SSIO hanno inoltre organizzato un concerto in un ostello notturno, cantando gioiose canzoni. Durante un’altra visita, questa volta in una struttura di assistenza per veterani, i residenti hanno cantato e ballato entusiasticamente con i volontari. Questa giornata internazionale del servizio ha riempito i partecipanti di entusiasmo, gioia, rispetto e gratitudine.
CO LO MBIA
Il 28 novembre 2018, un importante quotidiano nazionale, El Espectador, in
Premio per i Valori Umani alla Scuola Sathya Sai di Funza, in Colombia. Eterno Auriga
collaborazione con la Pontificia Università Saveriana, l’Unione Europea, il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) e l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), ha insignito il prestigioso premio “Costruttori di Paesi in Ambienti Educativi” alla Scuola Sathya Sai per i Valori Umani di Funza, in Colombia.
Il riconoscimento evidenzia gli sforzi delle istituzioni educative che contribuiscono a creare un ambiente di pace nelle aule, nonché la crescita sociale e la trasformazione tra i propri alunni. Scelta tra 269 candidati provenienti da 26 Dipartimenti e 106 Comuni di tutto il Paese, la scuola ha ricevuto il premio che rappresenta l’approvazione della sua missione di generare una nuova visione per l’educazione e promuovere una nazione inclusiva, diversificata ed equa.
Expansion che hanno incarnato lo spirito del Natale e dato gioia a tutti. L’evento si è rivelato un successo spettacolare e alla SSIO dell’Australia è stato assegnato un certificato di apprezzamento per l’impegno nel portare la giornata a felice conclusione.
– Organizzazione Internazionale Sathya Sai
IN D IA
Gujarat – Il 22 e il 23 dicembre 2018, l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Gujarat ha organizzato, a Surat, un Festival Statale dei Giovani della durata di due giorni sul tema “I Giovani per Costruire la Nazione”, con l’obiettivo di diffondere il messaggio di
A U S T R AL IA
I volontari della SSIO in Australia hanno ospitato una celebrazione natalizia unica e multiculturale per 300 anziani. Nonostante le loro diverse origini, che annoverano etnie cinese, serba, iraniana, spagnola, bhutanese, turca, indo-figiana e caucasica, il pubblico si è unito unanime ai gioiosi
Il Festival dei Giovani a Surat, Gujarat.
Swami alla nuova generazione.
Ai college di tutto il Gujarat è stato chiesto di inviare due rappresentanti ciascuno dei giovani, da essi ritenuti possibili futuri capi sociali. Hanno partecipato circa 375 giovani, la maggior parte dei quali erano nuovi e non conoscevano l’Organizzazione Sathya Sai o le sue attività.
La celebrazione natalizia per gli anziani, Australia.
festeggiamenti. L’evento includeva un assaggio delle varie culture, nonché canzoni e danze tradizionali.
Spettacoli speciali sono stati anche offerti dalla Sydwest Organisation e dal Team Eterno Auriga
Questo festival era incentrato su più attività e meno discorsi, e quindi sono stati esposti 10 diversi tipi di attività di servizio che vengono eseguiti regolarmente dalla nostra Organizzazione. I partecipanti sono stati divisi in 10 gruppi per quattro ore di attività di servizio pratico sotto forma di workshop, svolti sotto la guida dei Giovani Sai. Le attività erano: campo medico, donazione di sangue, Narayana Marzo 2019 31
Seva, SaiNet (zanzariere medicate), visita ospedaliera, visita domiciliare agli anziani, villaggio SSSVIP, progetto Sri Sathya Sai Vidya Jyothi, Veda e Bhajan, e proteina Sai. I giovani sono stati portati nel luogo interessato dagli autobus e l’attività è stata svolta alla presenza di veri beneficiari. Ogni giovane è stato informato circa l’importanza dell’attività, di come essa sia utile per chi ne beneficia e di come ci aiuti come Seva Dal. Inoltre, il metodo per fornire questo Seva è stato spiegato in dettaglio, e ai giovani è stato chiesto di eseguire personalmente il servizio durante il programma. La maggior parte dei partecipanti è stata messa a contatto con questo tipo di attività per la prima volta. Il dottor Shashank Shah è stato l’oratore principale e, durante l’evento, ha tenuto due stimolanti discorsi. Il festival è stato, per i giovani, una grande esperienza di apprendimento nel servizio sociale. Vi hanno partecipato attivamente il Presidente dello Stato, Sri Hemant Patel, il membro del Consiglio Nazionale, Sri Manohar G. Trikannad, i Coordinatori dei Giovani dello Stato, Sri Rajiv Gosai (per i maschi) e la dottoressa Shilpa Popat (per le femmine).
Kerala – Nel dicembre del 2018, l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del distretto di Palakkad ha organizzato il 26° Sri Sathya Sai Bhagavata Saptaha Yajna (un’esposizione di sette giorni delle storie del Signore).
Con 5000 partecipanti che hanno ascoltato le storie divine per sette giorni, il programma è stato insolito per i residenti di Chittilanchery, la cittadina sede di questo sacro programma. Lo Yajna Acharya, Sri N. Somashekharan, ha suscitato la devozione degli ascoltatori attraverso le dolci storie del nostro Signore. Il sesto giorno del Saptaha, Sri Veda Narayanan di Puttaparthi ha tenuto un discorso sui Veda.
Il 30 dicembre 2018, l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva ha fatto dono alla popolazione di un Anganvadi di nuova costruzione, situato nella regione Chindakki dell’Agali Panchayat ad Attapadi. Costruito in un periodo di due mesi, è stato inaugurato dal Presidente Panindiano dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva (SSSSO), Sri Nimish Pandya. Erano presenti molte personalità e dirigenti statali della SSSSO. La popolazione tribale li ha accolti con i propri rituali. L’Organizzazione Sai ha fornito non solo l’Anganvadi, ma anche i giocattoli per i bambini, i mobili necessari e altri beni di prima necessità.
L’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva e lo Sri Sathya Sai Trust del Kerala hanno progettato di costruire insieme 27 case nella Colonia di Amayida nell’Ambalappuzha Panchayat per le persone colpite dalle alluvioni. Nella seconda e terza fase verranno costruite altre 37 case. Il 31 dicembre 2018, è stata condotta presso la Colonia di Amayida una Bhumi Puja (consacrazione del luogo) e, il 31
L’Anganvadi ad Attapadi prima e dopo la costruzione. 32 Marzo 2019
Eterno Auriga
La Bhumi Puja per la costruzione delle case a favore delle persone colpite dall’alluvione.
dicembre 2018, il Presidente Panindiano, Sri Nimish Pandya, ha posto la prima pietra per quattro nuove case.
Rajasthan – Con le benedizioni di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, il 22 e 23 settembre 2018, l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Rajasthan ha organizzato un Convegno dei Giovani dello Stato, presso la Scuola Sai Horizon di
Sanjharia (vicino a Jaipur), una delle Scuole Sai del Rajasthan. Il tema del convegno era “Trasformare Se Stessi per Trasformare il Mondo”. Hanno partecipato circa 300 giovani provenienti da tutto il Rajasthan. Alcuni degli argomenti degli interventi sono stati: “Messaggio di Baba per i Giovani”, “Servizio per l’Autorealizzazione”, “Giovani e Leadership”, “Gestione del Pensiero”, “Respiro e Tempo per il Successo”, “La Gioia del Namasmarana”, “Andate alla Sorgente con Tutta la Vostra Forza”, “Piegate il Vostro Corpo”, “Correggete i Vostri Sensi” e “Ponete Fine alla Vostra Mente”. C’è stata una sessione separata per i giochi sui valori. In entrambi i giorni, i giovani sono stati stimolati a esprimere le loro opinioni e fare le loro considerazioni sui vari illuminanti interventi. Molti giovani hanno anche condiviso le loro personali esperienze di autotrasformazione. Il convegno è terminato con la decisione di coinvolgere attivamente i giovani nelle attività dell’Organizzazione Sai del Rajasthan.
...continua da pagina 28
pazzo, così lo fecero uscire. Balaram era pieno di grande angoscia. Corse in cima alla collina e gridò: “Sorella! Cognato! Non voglio più vivere se non venite a casa nostra. Porrò fine alla mia vita saltando da questa rupe.” Risuonò allora una voce: “Caro fratellino! Balaram! Fermati! Caro cognato! Aspetta!” Immediatamente, Bhramaramba e Mallikarjuna apparvero davanti a Balaram e lo tennero per mano. Il ragazzo insistette che visitassero la sua casa. Cedendo alla richiesta, la Coppia Divina andò a casa sua, e il ragazzo e la madre si fusero in Essa. Il giovane Balaram poté fondersi in Dio grazie al suo cuore puro e alla sua fede incrollabile.
Eterno Auriga
Una forte fede in Dio ottiene la grazia divina.
Genitori, anziani e insegnanti dovrebbero impegnarsi a fondo a inculcare nei bambini sentimenti sacri e forte fede in Dio. Marzo 2019 33
Recensione del Libro
SAI MERAY SAI HRIDAYA NIVASI (Sai, il Residente del mio Cuore)
SAI MERAY SAI HRIDAYA NIVASI Krishan Kaul Rupie 145, spese postali extra. Codice N° 12430 pp. 345
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UESTO LIBRO, SAI MERAY SAI Hridaya Nivasi (Sai, il Residente del mio Cuore), contiene una cronologia delle preziose esperienze dell’autore, custodite nel suo cuore, come anche di altre di cui i lettori troveranno risonanza nelle loro personali esperienze. L’elenco degli argomenti trattati è vasto, essendo essi delineati a partire dal concetto di Avatar, attraversando poi i regni superiori dei concetti spirituali custoditi nelle Sacre Scritture, nonché delucidati in termini semplici da Bhagavan Baba. Il libro è strutturato in cinque parti, precedute da una Prefazione, ricca di spunti di riflessione, del Professor Vishwanath Pandit, ex Vicerettore dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore, e termina con Appendici comprendenti la Missione d’Amore in azione di Bhagavan Baba. L’autore affronta con coraggio e abilità concetti pertinenti, contraddizioni e percezioni ereditarie in voga, usando la stringente logica dell’antica saggezza sullo sfondo della propria conoscenza esperienziale. Come Coordinatore dell’Ala Servizio dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Regno Unito, Sri Kaul ha avuto molte interessanti interazioni ed episodi, collegati a Swami, che il lettore senza 34 Marzo 2019
dubbio troverà molto toccanti, stimolanti e illuminanti. Narrando dei suoi colloqui con Baba, l’autore dice: “Singolare fortuna è stata aver potuto esser testimone del Tempo stesso che serviva il Signore e Padrone del Tempo (Swami)... La conferma che la mia preghiera era stata ascoltata e a convalida del fatto che nemmeno un pensiero Gli era sconosciuto essendo Egli a conoscenza del linguaggio del cuore.” “Gli occhi di Swami non solo potevano penetrare interiormente, ma avevano anche il potere di bruciare le scorie e le tendenze malvagie nell’uomo”, dice l’autore. Il modo in cui egli si era trovato dietro al Jhoola (Dondolo) di Swami (alla Cerimonia del Dondolo) è stato un esempio di alchimia dell’amore e dell’onniscienza di Swami. Discutendo ampiamente delle esortazioni ammonitrici di Swami sulla mente e le sue macchinazioni, l’autore osserva: “... L’uomo è pronto ad affermare l’onnipresenza di Dio, nonostante sia altrettanto pronto a liquidare la propria divinità come non scientifica e irrazionale… La prospettiva del grande turbamento della mente nel commettere certi atti, alla luce abbagliante della coscienza, la convince a illudersi di credere e fingere che la coscienza non esista.” L’autore cita le parole di uno studente sull’impatto che si ha con Swami: “Tutto quello che devo fare è guardare la mia esistenza e confrontare il modo in cui il mio stile di vita, privo di scopo e senza valore, si è ora trasformato in un modo di vivere altruistico e ricco di significato.” “Con palpabile Amore Divino in ogni espressione e azione, il Signore misericordioso aveva risolto, una volta per tutte, litigi, differenze e divisioni irriducibili unendo l’umanità sotto un unico ombrello”, afferma l’autore. – P.P.S. Sarma Eterno Auriga
AVVISO 22 febbraio 2019 L’esenzione per le donazioni allo Sri Sathya Sai Central Trust ai fini del Soccorso Medico, che concede l’esenzione fiscale del 100%, ai sensi dell’articolo 80GGA (2) (bb) della Legge del 1961 relativa all’Imposta sul Reddito, scadrà il 31 marzo 2019. Per le donazioni a favore del Soccorso Medico, la franchigia sarà esentata, come da articolo 80G (5) (vi) della Legge del 1961 relativa all’Imposta sul Reddito soggetta ai limiti applicabili, secondo il w.e.f. (Foro Economico Mondiale) del 1° aprile 2019. Tuttavia, l’esenzione fiscale del 100% continuerà ad applicarsi sulle donazioni all’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore, ai sensi dell’articolo 80G (2) (a) (iiif) della Legge del 1961 sull’Imposta sul Reddito. GSRCV Prasada Rao Segretario dello Sri Sathya Sai Central Trust
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(To be published in the first issue every year after the last day of February) Form IV (See Rule 8) 1. Place of Publication : Sri Sathya Sai Press, within the compound of Sri Sathya Sai Ashram, Prasanthi Nilayam. 2. Periodicity of Publication : Monthly 3. Printer and Publisher’s Name : Sri K.S. Rajan Whether citizen of India : Yes Address : West II / C-22, P.O. Prasanthi Nilayam, Dist. Anantapur, A.P., 515134. 4. Editor’s Name : Sri G.L. Anand Whether citizen of India : Yes Address : Round Block V / C-3, P.O. Prasanthi Nilayam, Dist. Anantapur, A.P. 515134. and addresses of 5. Names : Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division, P.O. individuals who own the Prasanthi Nilayam, Dist. Anantapur, A.P., 515134. newspaper and partners or shareholders holding more than one per cent of the total paid up capital as on 28-2-2019 I, K.S. Rajan, hereby declare that the particulars given above are true to the best of my knowledge and belief. (Sd) K.S. RAJAN Date: 1-3-2019 (Signature of Publisher)
Data di pubblicazione 1° marzo 2019
Sviluppate Salda fede in Dio Offerta floreale di devozione in occasione del Nuovo Anno Cinese.
Se avete il forte desiderio di vedere Dio,
contemplateLo
con
fede
incrollabile. Allora potrete certamente vederLo. Non dubitate mai della Sua esistenza. Egli esiste per coloro che vi La vibrante danza delle bambine del distretto di Anantapur.
credono e non esiste per coloro che la negano. Dio agisce secondo i vostri sentimenti. Quindi, sviluppate fede in Lui. – Baba
Concerto di musica devozionale del Maestro Aravind Balaji.
E d i z i o n e I t a l i a n a d e l S a n a t h a n a S a r a t h i