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PIZZERIE
Autrice: Marina Caccialanza
La Chiave, pizza carne birra e convivialità
Hanno puntato sulla qualità, in tutti i sensi, e hanno vinto – Roberto e Giorgio – perché la Chiave è il posto ideale dove trascorrere una serata in allegria gustando ottimo cibo e bevendo una birra in compagnia
Due soci da 30 anni: Roberto Belliato e Giorgio Bertoldo; due specialità che vanno a braccetto: carne alla griglia e pizza. È il binomio perfetto e, infatti, da trent’anni, a Mestre, funziona. La località è vivace, alle porte di Mestre e a poca distanza da Venezia, e l’attività può godere della fedele clientela del posto così come dei tanti turisti che la frequentano, dove tra gli alberghi e i numerosi bed&breakfast si può contare su un ricambio di clientela frequente. La Chiave è un punto di riferimento, conosciuto per la qualità delle sue proposte e per la convivialità che ispira. Il locale è ampio, con un bel giardino estivo e può ospitare fino a 160 coperti. “Non abbiamo mai fatto molta pubblicità – racconta Roberto Belliato – e non ne abbiamo mai sentito il bisogno perché il passaparola è sempre stato suf-
ficiente. Puntiamo sulla qualità e sul servizio e questo ci ha premiato anche nell’ultimo periodo così difficile per tutti: si lavora, si lavora bene e tanto. Abbiamo trovato un equilibrio ottimale e la nostra proposta, che si articola tra pizzeria e un menù di carni alla griglia, hamburger e ottimi dolci, accompagnati da birre artigianali e di alta qualità, si è rivelata la scelta vincente, da ben trent’anni”. Un locale per tutti, dunque, famiglie e giovani perché garantisce ottimi prodotti e atmosfera piacevole. La pizza è un must a La Chiave e Roberto Belliato ce ne spiega le caratteristiche che la rendono speciale: “Preparo un impasto nel quale utilizzo la farina Mia del mulino Agugiaro&Figna: è una farina nuova e molto performante di tipo 1. Preparo una biga al 100% che consiste in un impasto realizzato con farina, acqua e lievito, che viene messo a lievitare e maturare per 18 ore a 16/18°C. In seguito, di solito si usa fare un altro impasto a cui si aggiunge sale, olio e acqua, ma io ho preferito creare quella che definisco biga al 100%, ossia l’aggiunta alla biga iniziale di sola acqua, sale e olio di oliva, senza aggiungere altra farina. L’impasto matura altre 24 o 48 ore in frigorifero e diventa leggerissimo. Questo procedimento permette alla maglia glutinica di diventare più resistente e consente, pertanto, una maturazione più lunga. Il risultato è una pizza leggera e digeribile, molto gradevole e apprezzata. Inoltre, per dare un’alternativa a coloro che la preferiscono, preparo un altro impasto con farina Semina ai cereali: in questo caso, con l’aggiunta di farina di tipo 2, si ottiene una pizza più saporita, dal gusto più deciso. In carta abbiamo più di 60 pizze che periodicamente aggiorniamo in base alle preferenze dei clienti”. Con un impasto così particolare ci vuole una farcitura all’altezza e per Roberto Belliato non ci sono dubbi: “Utilizziamo solo prodotti freschi, il più possibile locali o di provenienza scelta e garantita, niente salse o conserve. La qualità è imprescindibile per noi ed è quella che ha fatto la differenza nel corso degli anni. Per la farcitura delle pizze scelgo quasi sempre prodotti di stagione. Abbiamo in carta un buon numero di pizze classiche perché ci sono sempre i clienti tradizionalisti ma facciamo anche tante ricette creative, più estrose, come la bolle bianche con porcini e burrata affumicata, oppure la lap dance con i pomodorini, le alici del Cantabrico e la burrata a fine cottura. Piace molto il calzone di Amalfi avvolto come un tortellino con un ripieno di salame, ricotta e pomodoro”. In sala o nell’ampio giardino fiorito, La Chiave è il posto dove ci si sente accolti e coccolati; mangiare e bere bene (non dimenticate il dessert, ne vale la pena) è solo una delle attrattive del posto: il tutto, è condito dall’allegria e dalla simpatia delle persone. E non è un dettaglio da poco.