FOCUS ON DI SARA CANALI
PERCHÉ QUELLO A FUNE RIMANE UNO DEI MEZZI DI TRASPORTO PIÙ SICURI AL MONDO? A maggior ragione dopo i recenti fatti di cronaca, Franco Torretta, presidente di Anitif, fa una panoramica sulle misure di sicurezza necessarie per un impianto di risalita. Ecco operazioni e figure responsabili
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uando si parla di trasporto a fune, si prende in considerazione uno dei mezzi più sicuri al mondo per via delle caratteristiche co-
struttive, la possibilità di salvataggio dei passeggeri in caso di arresto non ripristinabile dell'impianto e le strette misure di sicurezza, controllo e manutenzione. Nonostante ciò sono passati pochi giorni dall’incidente della linea Stresa-Mottarone che ha sollevato diversi interrogativi circa la gestione della manutenzione degli impianti. Abbiamo chiesto all’ingegnere Franco Torretta, presidente dell’Associazione Nazionale Italiana Tecnici Impianti Funiviari, di farci una panoramica sugli obblighi e le modalità di controllo. Gli interventi sono governati dalla norma funiviaria italiana e dal “manuale di uso e manutenzione dell’im-
Franco Torretta, presidente di Anitif
pianto” fornito dall’azienda costruttrice. Procedendo secondo un ordine di frequenza, i primi adempimenti quando una funivia è in servizio avvengono a cadenza giornaliera prima della sua apertura al pubblico: si tratta sommariamente di cento operazioni sui componenti elettromeccanici e infrastrutturali che vengono svolte quotidianamente e che richiedono intorno alla mezz'ora. L’esito di queste verifiche viene annotato sul “registro giornale” che resta a disposizione di tutti. Ci sono poi dei controlli mensili che si aggiungono a quelli giornalieri integrandoli e approfondendoli. Al fianco di queste operazioni, in ogni manuale sono indicate le manutenzioni da fare e la loro cadenza che può essere settimanale, mensile o trimestrale: queste fanno parte della routine meccanica ed elettrica, e vengono registrate sul “registro di controllo e manutenzione”. Tali operazioni si dividono a loro volta tra ordinarie e straordinarie e sono svolte dal personale in servizio o da quello specializzato nella manutenzione. Il responsabile tecnico dell’impianto (Direttore dell’esercizio) deve svolgere annualmente un'ispezione complessiva sulle modalità di funzionamento insieme, a cadenze prefissate, ai funzionari tecnici del ministero dei Trasporti. Durante questa operazione viene verificato il funzionamento dell’impianto in tutte le condizioni di servizio: vengono testati gli sforzi motore e freno e il comportamento dei vari componenti nelle condizioni di carico più gravose sottomettendo l’impianto stesso al trasporto di appositi pesi. Questo collaudo annuale ripete sostanzialmente le stesse prove e verifiche svolte alla prima installazione del medesimo, assicurando così la permanenza delle condizioni di sicurezza. Proseguendo con l’analisi temporale degli adempimenti, si arriva alle revisioni quinquennali: alcune parti “campione” vengono smontate e analizzate per vedere se ci sono usure e per accertare in questo modo lo stato generale della
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Bikefortrade • numero 06 - 2021