STORYTELLING DI SARA CANALI
DA ROMA A MARSIGLIA, COME... IL BISNONNO
Arianna Meschia, a fine agosto, si metterà in sella per ripercorrere la tratta che coprì Daniele Tatta nel 1905. In viaggio seguendo le indicazioni del taccuino che testimonia l’impresa
A
lle 4.45 del 19 agosto 1905, un sarto di Itri,
bisogno di ritrovare un po’ il mio posto nel mondo, le mie origini. L’impresa di Daniele
un paesino arroccato nelle campagne in
Tatta mi è tornata addosso e si è mostrata nella sua potenza. Quel bisnonno me lo
provincia di Latina, si mise in sella a una bi-
immagino inquieto, come me, desideroso di scoprire nuovi luoghi, incurante di cosa
cicletta e in 11 giorni, 8 ore e 20 minuti percorse la
avrebbe potuto pensare la società di un uomo in età di ma-
tratta che porta da Roma a Marsiglia, stabilendone
rito che partiva in solitaria in sella a una bici”.
il record. Daniele Tatta non era un ciclista, la sua bicicletta non era da professionisti e il mito del Giro
L A T R AT TA
d’Italia era ancora solo un’idea, dal momento che
“A partire dalle numerose tappe riportate nel taccuino di
sarebbe nato due anni dopo quell’impresa. Eppu-
Daniele, un totale di 45 pagine con 78 firme e timbri di Ca-
re quell’uomo sentì l’esigenza di partire e annotare
poposti di Barriere Doganali, ristoratori e semplici passanti,
ogni tappa su un taccuino dove ancora oggi resta
ho ricostruito la rotta e l'ho suddivisa in tappe per me più
la sua raccolta di timbri delle sedi del Touring Club
fattibili, per una media di 65-70 km giornalieri, contro i 180km
Italiano, di circoli sportivi, di pensioni e dei luoghi
medi giornalieri che fece lui”, dice. “Prevedo un totale di
dove ha sostato lungo il percorso. Un totale di 45
15 soste notturne nelle località qui riportate, dove spero di
pagine, 78 firme e rispettivi timbri per questo qua-
trovare alloggio tramite amici, familiari, conoscenti e fan
derno dalla copertina cerata e le pagine ingiallite
che si siano entusiasmati al progetto grazie alla campagna
dal tempo finito quasi per caso nelle mani della
social che sto svolgendo. In alcune tappe sarò accompa-
pronipote, Arianna Meschia, che, affascinata da
gnata da amici, familiari o persone che hanno espresso il
questo bisnonno avventuriero, ha deciso i seguir-
desiderio di condividere un pezzetto di questa storia con
ne le tracce. Alla fine di agosto 2021 si metterà in
me, per esempio tra Grosseto e San Vincenzo, tra La Spezia
sella alla sua bici per ripercorrere lo stesso tragitto,
e Sestri Levante (dove il famigerato Passo del Bracco mi
senza pretese di performance, ma più come viag-
darà del filo da torcere), tra Savona e Imperia e tra Nizza e
gio di ricerca interiore. Un progetto che Arianna ha
Daniele negli anni '30 e una
Antibes”. Un totale di 2000 chilometri in un progetto patro-
chiamato “Prima del Giro” e che affianca la ricerca
pagina del suo taccuino
cinato dal Touring Club Italiano che sta prendendo sempre
delle proprie radici famigliari a un momento di rac-
più vita e si sta arricchendo di contatti e collaborazioni. “Il
colta fondi per l’associazione benefica 88 bikes che, dal 2013, supporta bambine, ragazze
mio bisnonno ha fatto una cosa rivoluzionaria per la sua epoca che io vorrei rifare pren-
e donne in Paesi in via di sviluppo donando loro delle biciclette.
dendo questo viaggio come rivoluzione per me stessa”, dice Arianna. “Dopo tutte le mie esperienze, sento che ho bisogno di ritrovare il mio posto nel mondo e per questo mi rivedo
L’ A N T E F AT T O
molto in lui. che per quanto ne so, è l’unico della famiglia ad aver fatto qualcosa fuori dagli
Arianna Meschia è una ragazza genovese di trent’anni che, dopo la maturità, decide di
schemi. Questa passione per il viaggio l’ha trasmessa a papà e successivamente lui a me.
spostarsi a Londra per studiare cinema fino a restarci a lungo e lavorare nell'ambito della
Insomma, penso che questo fantastico bisnonno mi abbia lasciato un’incredibile eredità”.
produzione cinematografica per cinque anni. “Stufa del solito tran-tran (che coinvolgeva
Il taccuino di Arianna sarà digitale: attraverso i social (@primadelgiro) racconterà la sua
comunque la mia fedele bici di seconda mano, Deloris) e del freddo, mi sono trasferita in
avventura per condividerla con chi vorrà sostenerla. Inoltre, mettendo in pratica le sue
Malawi per un anno”, racconta. “Era il 2018, pensavo ci sarei rimasta un mese, poi tre, poi
conoscenze e competenze cinematografiche, riprenderà il suo viaggio in formato video
sei, alla fine mi sono fermata un anno. Qui ho incontrato Reggie, ragazzo sudafricano, e
per creare un documentario e delle pillole sulle tracce del bisnonno.
con lui mi sono messa in viaggio su una moto per raggiungere l’Egitto, riattraversare l'Africa fino a Johannesburg e restarci ancora qualche mese. “Un periodo difficilissimo a cui non mi
88 BIKES
sono mai abituata: vivere in un luogo dove puoi solo girare in macchina e la tua sicurezza
I sostenitori di "Prima del Giro" avranno l’opportunità di sponsorizzare 88 bikes che regala
è messa costantemente a repentaglio, è davvero un’esperienza ardua. Aggiungiamoci la
bici alle ragazze in diversi paesi del mondo. Bastano £65/€75/$88 per donare una biciclet-
pandemia di Covid che era scoppiata proprio in quei mesi. Così a luglio 2020 sono tornata
ta a chi ne ha davvero bisogno e in cambio si riceverà una foto della beneficiaria in sella.
da sola in Europa”. Rientrando, le capita di nuovo tra le mani quel taccuino che aveva
“La mia ambizione sarebbe di donare almeno una bici per giorno di viaggio, arrivando a
trovato nella sua casa di Genova un anno prima, nell’estate del 2019. Una storia di cui si era
un totale di 15. In questi Paesi, avere una bicicletta fa una differenza stratosferica soprat-
innamorata fin da subito, ma che non sapeva come affrontare, se trasformarla in un libro, se
tutto se sei una ragazza: è sia mezzo di trasporto, sia un modo per fare business, come
tenerla come un racconto da tramandare. “Tornando dopo questo periodo difficile avevo
quello dei “taxi”, ma sulle due ruote”.
numero 06 - 2021 • Bikefortrade
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