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Una squadra di 12 orfani

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Giuseppe Marotta

Giuseppe Marotta

di Andrea Barbetti

Nel buio dei tumultuosi anni Trenta americani, segnati dalla Grande Depressione e dal Dust Bowl, “12 Mighty Orphans” racconta la straordinaria storia di come un insegnante determinato e dodici ragazzi disagiati abbiano trasformato la loro miseria in trionfo.

Anni Trenta, Stati Uniti: Grande Depressione, ma non solo. Sulle immense pianure di Colorado, Kansas, New Mexico, Oklahoma e Texas si abbatte per anni il Dust Bowl, fortissime tempeste di polvere. Un americano di quelle zone non può dirsi fortunato, ancor meno se, giovinetto, vive a Fort Worth, Texas, ospite della Masonic School for Orphans. Al trauma della condizione d’arrivo aggiunge un trattamento coi fiocchi, tra sfruttamento minorile e violenze corporali. Ma per una dozzina dei 150 tra ragazze e ragazzi dell’orfanotrofio si materializza dal nulla Harvey Nual “Rusty” Russell, orfano pure lui e con i dolorosi fantasmi della Grande Guerra. Russell sceglie la Masonic School come insegnante di scienze e coach di football americano, convinto com’è, insieme alla moglie, che la vita abbia un senso se spesa per il prossimo. Campaccio strasecco, piedi nudi, magliette stracciate ed una carica di violenza e infelicità pronta a esplodere ad ogni battito di ciglia: è il terreno che trova sia nei ragazzi che in molti degli adulti del posto. Ma non molla. Seleziona dodici orfani, inizia ad allenarli, a curarli, a vestirli, a motivarli. Dopo un inizio disastroso, il campionato di football degli Orphans volge al bello: Russell inventa una nuova tattica, rivoluzionando letteralmente coi suoi schemi il football di allora. Prende i difetti dei suoi ragazzi – poco strutturati fisicamente perché da sempre mal nutriti dalla vita – e li trasforma in vantaggi di agilità, freschezza, movimento. E le vittorie non si fermano più, proprio, purtroppo, come le tormente di polvere nera: oltre trecento episodi in circa sette anni, Texas e Masonic School compresi. Ty Roberts – regista, sceneggiatore, produttore di una classica storia americana – non inventa nulla, ma parte da un libro di Jim Dent che ricostruisce la storia di questa squadra improbabile, fragile, scombinata, a cui però un popolo intero si stringe disperatamente attorno perché dà voce alla speranza. Così, quando nel film vedete la scena di Roosvelt che ascolta alla radio le imprese degli Orphans, ricordatevi che non è un’ardita e irriverente aggiunta della sceneggiatura: il Presidente degli Stati Uniti tifava davvero per loro!

Luke Wilson nei panni di coach Russell ci regala una delle sue migliori interpretazioni, anche grazie ad una spalla d’eccezione: Martin Sheen, sì, proprio lui, direttamente da “Apocalypse Now”, qui medico alcolista e non pagato dell’orfanotrofio. Quanto a voi, sul buio dell’ultima meta non alzatevi: i titoli di coda vi strapperanno più di un’emozione. “12 Mighty Orphans” insegna infatti che la vita agra, a volte e per alcuni, sa anche di buono.

UNA SQUADRA DI 12 ORFANI

Regia di Ty Roberts con Luke Wilson, Martin Sheen , Vinessa Shaw

Genere Storico Sportivo

Usa, 2021 durata 118 minuti

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