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1973 L'ITINERARIO SPORTIVO-EDUCATIVO

NEL GENNAIO 1970 L’ASSEMBLEA DEL CONSIGLIO D’EUROPA LANCIA UN APPELLO PER LO SVILUPPO DELLO “SPORT PER TUTTI”. LA PRATICA SPORTIVA – SOSTIENE IL DOCUMENTO – VA MESSA A DISPOSIZIONE DEI CITTADINI PER DUE SUE FUNZIONI: BIOLOGICA, PER IL MANTENIMENTO DELLA SALUTE NELLA SOCIETÀ DELLA SEDENTARIETÀ; SO CIO CULTURALE, COME FAT TORE DI EDUCAZIONE PERMANENTE. QUESTO CONCETTO VA OLTRE QUELLO INDIFFERENZIATO DELLA MASSIMA DIFFUSIONE DI QUALSIVOGLIA FORMA DI SPORT, COME VIENE RECEPITO SPESSO, E IDENTIFICA UNO SPORT DAI PARTICOLARI COMPITI SOCIALI. È UN CONCETTO CHE SEMMAI RICHIAMA IL MONITO LANCIATO DA PIO XII NEL 1955 A NON PRIVARE ALCUN GIOVANE DEL BENE DELLO SPORT EDUCATIVO

Nel marzo 1975 i ministri dello sport del Consiglio d’Europa approvano una “Carta europea dello sport per tutti”, e di lì fino ad oggi le istituzioni comunitarie continuano ad offrire l’idea dello sport sociale, o di sport per tutti, che deve affermarsi in Europa. È una novità che non può non toccare il CSI, che insieme ad alcuni Enti di Promozione si impegna in una battaglia promozionale e politica per affermare i diritti di un diverso modello di sport. Nello stesso 1970 con AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport) e Libertas elabora un documento su “Lo sport come servizio sociale”.

Nel 1972 il Congresso nazionale CSI-FARI mette al centro dei lavori il ruolo sociale dell’offerta sportiva, concludendo che, per poter essere servizio sociale, lo sport deve avere un orientamento diverso rispetto a quello di selezione e di prestazione. Nel 1976 il Congresso nazionale propone il tema “L’associazionismo sportivo in una società che cambia”. Non è pura teoria. Al termine di un lungo lavoro di ricerca, nel 1976 viene presentato “L’itinerario sportivo-educativo”, una “carta” di riferimento che contiene idee, criteri e indicazioni fondamentali per impostare e realizzare un’attività sportiva a misura della persona umana e a servizio di tutti. Si parla di itinerario in quanto si ipotizza un’attività non sporadica, tale da accompagnare in maniera graduale l’individuo attraverso le varie età della vita. Il termine “sportivo-educativo” afferma l’idea di un'attività sportiva che acquista valore in quanto finalizzata all’educazione integrale dell’individuo.

Il trentennio del CSI

Il Presidente del CSI, Aldo Notario, consegna a Paolo VI una medaglia ricordo del trentennio.

Celebrazioni del trentennio

Novembre 1975:

“L’esperienza di ieri per uno sport nuovo in una società che cambia”, il tema delle celebrazioni per il trentennio del CSI.

Maggio 1976

“L’associazionismo sportivo in una società che cambia”, il tema del Congresso nazionale CSI-FARI unificati.

L’inizio di un nuovo ciclo per l’attività dell’Associazione: dal “progetto” alla “realizzazione”.

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