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1963 LO SPORT AL SERVIZIO DELLA SOCIETÀ
from Stadium n. 13/2025
by Stadium
L’ITALIA VIVE IL MOMENTO MAGICO DEL BOOM ECONOMICO, COMINCIATO ALLA FINE DEGLI ANNI CINQUANTA. LA BOLLA SI SGONFIERÀ PRESTO, MA NESSUNO LO IMMAGINA: SI CREDE CHE LO SVILUPPO POSSA CONTINUARE PER SEMPRE ALLO STESSO RITMO, MIGLIORANDO ANCORA IL TENORE E GLI STILI DI VITA DEI CITTADINI. TRA LE UTOPIE C’È LA RIDUZIONE PROGRESSIVA DELLE ORE LAVORATIVE E L’AUMENTO CONTINUO DEL TEMPO LIBERO
Tra le numerose indicazioni che emergono dal Concilio Vaticano, ci sono la valorizzazione del tempo libero come tempo della comunità familiare e l’impegno dei laici a testimoniare la fede nelle realtà temporali. Tutto richiama ad un ripensamento della mission associativa, che faccia dello sport uno strumento al servizio del rinnovamento della società.
Per il CSI si apre un periodo molto fecondo sul piano della riflessione circa lo sport, i suoi strumenti, le sue finalità, un periodo che si estenderà fino agli anni Settanta ed oltre. Si comincia nel 1964 con un grande Convegno dedicato a “Il CSI a servizio della famiglia”. Nel 1965 l’VIII Congresso nazionale prova ad immaginare il futuro dibattendo “Venti anni di sport per una società nuova”. Un altro Convegno mette a fuoco “I problemi del tempo libero in una società in sviluppo”. Si alza il livello della critica su certe derive dello sport, dall’agonismo precoce all’eccessiva commercializzazione. Tutte le piste di studio convergono su un nuovo modo di essere della società sportiva, che viva intensamente il proprio ruolo di comunità educante, al servizio della comunità cristiana e dell'intera collettività, dentro e anche oltre lo sport. Sta maturando, forse in modo inconsapevole, l’dea dello sport come servizio sociale, un servizio però che, per essere organizzato, ha bisogno di fondi adeguati. L’impegno sociale diventa impegno politico e, nel 1964, il CSI si schiera al fianco del CONI perché sia approvata la “Legge fifty-fifty”, che ripartisce al 50% tra Stato e CONI gli utili del Totocalcio. La campagna è così pressante da rendere possibile l’approvazione della legge nel 1965.
VIII Congresso nazionale CSI
Al Congresso nazionale CSI del 1965, il Ministro Emilio Colombo annuncia l’approvazione della "legge fifty-fifty". Gli sono accanto: Paolo De Sandre, Presidente nazionale del CSI; Vittorio Bachelet, Presidente dell’Azione Cattolica; Giulio Onesti, Presidente del CONI.

Campionati nazionali di Corsa Campestre
La locandina dell'evento.

Stadium
Il CSI mette al centro la pratica sportiva per la famiglia.

19 novembre 1965: celebrazione del ventennio CSI
Da sinistra: Giulio Andreotti, Aldo Moro, il card. Dante Emilio Colombo e Giulio Onesti.
