A cura di Fabrizio D’Amico(1)
rassegne&notiziari
IL NOTIZIARIO
LASSTRE
IN QUESTO NUMERO DEL NOTIZIARIO SI PRESENTANO ULTERIORI STUDI CONDOTTI CON IL SIMULATORE DI GUIDA IN REALTÀ VIRTUALE NELL’AMBITO DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA CHE STA INVESTENDO LE INFRASTRUTTURE E I VEICOLI
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ome anticipato sul Notiziario presentato sul fascicolo n° 138 Novembre/Dicembre 2019 (pag. 234), si illustrano qui le applicazioni su “veicoli automatici e connessi” che si prevede potranno circolare in sicurezza sulle future “Smart Road”. Il simulatore di guida in realtà virtuale dell’Università degli Studi Roma Tre si propone da sempre come un avanzato strumento tecnologico capace di assistere la progettazione e la gestione in sicurezza delle infrastrutture tramite interessanti ricerche e sperimentazioni. L’avanzamento tecnologico che sta investendo le infrastrutture ed i veicoli necessita sicuramente di strumenti idonei a testare soluzioni che possano risultare valide dal punto di vista teorico ma che non sempre nella realtà dimostrano la loro efficacia, e che ad oggi stanno rivoluzionando il concetto di veicolo tradizionale e il ruolo dell’uomo all’interno di esso. È questo il caso di applicazioni su veicoli automatici e connessi che da un lato potranno rappresentare il futuro della mobilità ma ad oggi devono essere necessariamente tarati, valutati e sperimentati per la loro ottimizzazione tecnologica prima della messa in esercizio. In questo senso, il simulatore di guida in realtà virtuale si propone come essenziale strumento per consentire le analisi in sicurezza di condizioni particolarmente complicate da riprodurre sul cam-
po, capace di affiancarsi alle sperimentazioni dal vero che sono ad oggi consentite previo nulla osta delle autorità competenti. Alla luce di queste preliminari considerazioni, in questa edizione del notiziario si vogliono presentare le recenti attività che sono state intraprese negli ambiti citati e che rappresentano solo una selezione delle potenzialità che lo strumento offre a Ricercatori, Professionisti e Gestori. È, allo stesso tempo, necessario ricordare come l’indagine del comportamento dell’utente nelle condizioni che verranno presentate non sia l’unico ostacolo al raggiungimento della completa automazione, quindi alla messa in strada dei veicoli autonomi o connessi. Tra le maggiori difficoltà si annoverano infatti anche problemi di natura etica e giuridica. Ci si interroga su come, in caso di incidente, il sistema dovrebbe comportarsi, cioè se questo dovrebbe anteporre l’incolumità dei passeggeri a quella di soggetti terzi coinvolti nel sinistro, oppure se dovrebbe cercare di ottimizzare la soluzione per incorrere in meno danni possibili. Inoltre, ci si domanda di chi debba essere la responsabilità in caso di sinistro, se sul guidatore umano o sulla casa costruttrice del veicolo. Questi interrogativi sono al vaglio del sistema di gestione infrastrutturale e non sono, al momento, oggetto delle ricerche in atto. Al fine di una più semplice comprensione delle tematiche brevemente descritte vengono di seguito suddivise e presentate le applicazioni condotte prima rispetto alla guida automatica e poi alla guida connessa.
LA GUIDA AUTOMATICA
1. La Secondary task durante la fase di guida autonoma
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I recenti studi condotti in questo ambito rappresentano un importante e quanto mai attuale filone di ricerca intrapreso nel Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi Roma Tre che intende valutare, in primo luogo, gli effetti di un periodo di automazione sul comportamento dell’utente alla guida. In particolare, tra i principali obiettivi, emerge quello di capire se un periodo di guida autonoma (studiato in differenti configurazioni) abbia effetti sulla successiva ripresa dei comandi in termini di comportamento del driver e dei fattori legati alla distrazione piuttosto che alla riduzione dell’affaticamento alla guida. Il livello di guida autonoma implementato è stato quello convenzionalmente definito dalla SAE International “Livello 3” (con-
1-2020 STRADE & AUTOSTRADE
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