12 minute read

Spazi urbani pedonali: esperienze recenti nella Spagna del Nord

di Marco Falsetti

Negli ultimi decenni il modello di sviluppo urbano incentrato sull’automobile è entrato progressivamente in crisi rivelando le debolezze insite in un paradigma contrassegnato da un continuo consumo di suolo, oggi non più sostenibile. La recente pandemia da Covid-19 ha poi messo in evidenza quanto l’ambiente costruito incida sulla salute del cittadino e quanto concorrano alla sua qualità fenomeni come la densità abitativa, l’inquinamento, l’accessibilità ai servizi, e la mobilità. Lo sviluppo urbano basato sul trasporto privato ha infatti reso le popolazioni cittadine sempre più sedentarie, con conseguenze sanitarie molto serie sia sotto il prolo sico che psicologico. La Spagna del Nord, con i suoi grandi centri costieri e l’entroterra ancora ricco di aree boschive relativamente incontaminate è da tempo all’avanguardia nelle ricerche sulla qualità della vita urbana, avendo riconosciuto – in alcuni casi già a partire dagli anni ’90 – la necessità di recuperare la dimensione pedonale dello spazio urbano per incrementare la qualità della vita nelle sue città.

Advertisement

Nuovi progetti per la “Città Vecchia” di La Coruña

Sebbene negli ultimi anni il centro storico del capoluogo della Galizia sia stato interessato da diversi interventi di recupero – alcuni dei quali anche di natura ambientale, a seguito dei disastrosi incidenti navali avvenuti nella baia, rispettivamente nel 1976 e nel 1992 – , il Piano Speciale per la Protezione e la Riforma degli Interni della Città Vecchia e della Pescadería, che risale al 1998, continua a rappresentare lo strumento principale per la piani cazione dell’area, coniugando le istanze di conservazione del patrimonio architettonico con la necessità di mantenere vitale e fruibile il tessuto della città. A partire dal 2012 i progetti individuati all’interno del piano strategico “Coruña

Pedestrian urban spaces: recent experiences in Northern Spain

by Marco Falsetti

In recent decades, the automobilecentred model of urban development has gradually showed signs of failure, revealing the weaknesses inherent in a paradigm marked by continuous land consumption, which is no longer sustainable. The recent Covid-19 pandemic has since highlighted the extent to which the built environment affects citizen health and how phenomena such as housing density, pollution, accessibility to services and mobility contribute to its quality. Indeed, urban development based on private transportation has made urban populations increasingly sedentary, with very serious consequences on both physical and psychological health. Northern Spain, with its large coastal cities and hinterland still rich in relatively unspoiled forested areas, has long been at the forefront of research into the quality of urban life, having recognized-in some cases as early as the 1990s-the need to restore the pedestrian dimension of urban space in order to increase the quality of life in its cities. This paper traces several recent interventions in the Galician capital of La Coruña and the Basque capital of Vitoria-Gasteiz, elected European Green Capital back in 2012.

Nella pagina a anco: il progetto di LCG Arquitectura per l’area del mercato di San Agustìn (courtesy of Lcgarquitectura).

Futura” hanno favorito un’analisi ad ampio spettro della realtà urbana e del suo ambiente metropolitano, nonché promosso numerose consultazioni tra la municipalità e la cittadinanza. Tali indagini complesse, che hanno integrato in un unico modello aspetti urbanistici, economici, ambientali e sociali si sono focalizzate su quelle componenti della città in grado di generare ricadute positive di ampia portata, in particolar modo nella creazione di cluster culturali e produttivi sostenibili. I progetti strategici hanno fornito in tal senso una mappa sica sulla quale impostare una strategia urbana di cooperazione tra i Comuni dell’Area Metropolitana, condividendo le proposte di mobilità sostenibile per sfruttare appieno le potenzialità del sistema di trasporto pubblico (in modo da decongestionare il traffico derivante dall’ampio uso di quello privato). Non va infatti dimenticato come la popolazione dell’area metropolitana comprenda, oltre al capoluogo (245.000 abitanti circa), anche diversi centri minori per un totale che supera i 420.000 abitanti.

Nei piani più recenti la municipalità di La Coruña ha individuato nell’area centrale l’ambito di un nuovo Distretto della Creatività che, nelle intenzioni dei piani catori, potrebbe rappresentare la sede privilegiata per un’offerta culturale arricchita dalla presenza di un ambiente urbano fortemente identitario e prevalentemente pedonale. La Coruña rappresenta infatti il principale centro culturale della Galizia e racchiude al suo interno il maggior numero di musei, gallerie d’arte, teatri e sedi di eventi musicali. Tale infrastruttura culturale costituisce una “maglia morbida” capace di legare in un sistema unitario i ricchi complessi del patrimonio storico e artistico del centro storico, soprattutto attraverso gli elementi connettivi pedonali espressi dai percorsi urbani ed extraurbani, (ai quali vanno aggiunti i lungomari, le passeggiate oceaniche, il waterfront e la grande spiaggia cittadina di Orzán). Un ruolo centrale, all’interno di questa strategia, è rivestito dal progetto di rifunzionalizzazione di edi ci di interesse storico da destinare ad attività creative a valenza civica, provvisti altresì del potenziale per ospitare nuovi usi. In questa direzione è stato sviluppato il programma Corazones de Barrio (Cuori del quartiere), concepito inizialmente all’interno del progetto “Coruna futura” 1 con l’obiettivo di implemen- tare la coesione sociale, la sostenibilità e il dinamismo economico della città proprio a partire dalla dimensione del quartiere. La centralità del Mercado de San Agustín –uno tra i progetti principali, in corso di realizzazione – rende il complesso un ideale nucleo propulsore dell’area storica, all’interno della quale intercetta, per morfologia, la sequenza di spazi de nita dalla successione della Praia de Riazor, Monte Alto e la Ciudad Vieja. Fino a questo momento la presenza del traffico stradale oltre all’assenza di un grande spazio unitario a disposizione del pedone – se si eccettua la grande e storica Praza de María Pita – ha impedito la risposta delle amministrazioni alla richiesta di spazi che siano, allo stesso tempo, funzionali e sostenibili. Il progetto del mercato mira in tal senso a sopperire a tale lacuna attraverso uno spazio che, pur mantenendo la propria riconoscibilità, sia multiforme e dimensionalmente consono allo sviluppo di iniziative ricreative e commerciali. Il mercato di San Agustín si pone dunque come incubatore ideale per sviluppare tale modello e fornire allo stesso tempo spazi pedonali adeguati ai fruitori dei numerosi esercizi commerciali e ristoranti della zona (che si servono tra l’altro del mercato stesso per l’approvvigionamento), utilizzabili allo stesso tempo per concerti e conferenze. Nelle intenzioni dei progettisti dello studio LCG arquitectura, Jorge García e Fernando Eiroa: “la riquali cazione dello spazio pubblico all’esterno del Mercado de San Agustín intende basare la strategia proposta su tre punti fondamentali: la sistemazione degli spazi in modo che presentino un maggior grado di efficienza funzionale, l’umanizzazione dello spazio pubblico guadagnando terreno rispetto al traffico stradale ordinario e il raggiungimento, con l’intervento, di promuovere iniziative di coesione tra le diverse zone dell’area urbana. Nel 2015 è stato integrato nella Strategia Urbana Integrata Sostenibile (EIDUS) in vista dell’accesso ai fondi europei per le città. Nel 2012, il comune gallego, attraverso la Fondazione Emalcsa, ha indetto un concorso internazionale che ha selezionato la Fundación Metrópoli – specializzata nella ricerca e nello sviluppo urbano sostenibile – per de nire il progetto. Tra il 2012 e il 2015 si sono svolti diversi incontri tra la governance del Comune di La Coruña e diversi stakeholder, oltre che con i rappresentanti della società civile e delle realtà economiche. Nel corso di questi incontri, i partecipanti hanno potuto apprendere le caratteristiche del progetto e fornire consigli e opinioni sulla situazione dei rispettivi settori. Le ricerche elaborate nell’ambito di Coruña Futura sono risultate fondamentali per la realizzazione di EIDUS Coruña, sia per quanto riguarda l’analisi e la diagnostica, sia per le proposte di intervento. un linguaggio dal quale si possa discernere una lettura storica della città” 2 . All’interno del progetto, la pavimentazione dell’area esterna, da realizzarsi mediante elementi lapidei di vario tipo, serve a denire gli ambiti di pertinenza del traffico stradale e di quello pedonale, implementando la centralità del secondo attraverso una riduzione dei ussi del primo. Questa soluzione è tesa a favorire la sostenibilità ambientale e il rapporto visivo con i luoghi, collegando in un modello organico tutto il

2 “La reurbanización del espacio público exterior del Mercado de San Agustín pretende basar su estrategia propositiva en trespuntosbásicos: laordenación delos espacios para que éstos presenten un mayor grado de e cacia funcional, la humanización del espacio público ganando terreno al trá co rodado ordinario y alcanzar con la intervención un lenguaje del que se pueda discernir una lectura histórica de la ciudad”. https:// www.lcgarquitectura.com/proyecto/reurbanizacindel-espacio-pblico-exterior-del-mercado-de-sanagustn sistema di strade, salti di quota e piazze circostanti, oggi inte ressate dalle sole attività legate alla ristorazione. L’area del mercato di San Agustín è tuttora interessata dai lavori di cantierizzazione, mentre l’inaugurazione del progetto, prevista inizialmente per maggio 2022, è slittata a causa di non ben speci cate “difficoltà”incontrate dall’impresa appaltatrice 3 . La municipalità ha recentemente confermato che, a seguito dell’esperienza pandemica, il progetto sarà integrato mediante un sistema di terrazze all’aperto al servizio del mercato, per fornire spazi maggiori ai banchi

1 - Nella pagina a anco, in alto Largo do Parrote con i caratteristici miradores della Città Vecchia (foto dell’autore).

2 - Nella pagina a anco, in basso: la passeggiata pedonale di Avenida Porto da Coruña (foto dell’autore).

3 - In questa pagina: Praza do Humor, il primo segmento completato del progetto per l’area del mercato (foto dell’autore).

4 - Due tavole analitiche del progetto Coruña Futura: in alto Verde y Azul, in basso il sistema delle reti.

5 - Nella pagina a anco, in alto: la tramvia verde sulla Magdalena Kalea a Vitoria-Gasteiz (foto dell’autore).

6 - Nella pagina a anco, in basso: un altro segmento della tramvia verde sulla Sancho el Sabio Kalea (foto dell’autore).

3 https://www.laopinioncoruna.es/coruna/2022/09/ 14/duraran-obras-mercado-san-agustin-75388045. html storici e agli esercenti situati al suo interno. I progetti in corso nell’area urbana del capoluogo della Galizia sembranodunque delineare un approccio condiviso riguardo al tema dello spazio pedonale, indipendentemente dalla varietà di forme, scale, intenzioni e situazioni contingenti. In quest’ottica, l’estensione delle reti pedonali a tutto il territorio metropolitano è stata considerata, come in altri casi nel Nord della Spagna, uno strumento cruciale per ristabilire quell’equilibrio tra uomo e ambiente che la presenza dominante dell’automobile ha da tempo compromesso.Tale trama di percorsi dovrebbe, nelle intenzioni degli estensori,“avvolgere”la città come una sorta di“rete”protettiva in grado di preservare il suolo, riconnettere le aree verdi e intensi care le relazioni tra le diverse parti della città ripristinando un ciclo virtuoso tra qualità dell’ambiente e qualità della vita.

Dal progetto “Coruña Futura” a EidusCoruña. Strategie di benessere metropolitano

I processi di rinnovamento di La Coruña analizzati poc’anzi trovano in realtà un prezioso precedente nel progetto “Coruña Verde y Azul” (parte del più vasto studio “Coruña Futura”, del 2012) che proponeva una strategia ambientale unitaria come elemento di articolazione metropolitana e di rivalutazione dell’offerta territoriale. Coruña Verde y Azul prospettava infatti un potenziamento sostenibile degli asset esistenti attraverso la promozione ambientale e paesaggistica del territorio, la creazione di una maglia verde “morbida” e di una rete pedonale e ciclabile, oltre ai collegamenti marittimi, al recupero dei paesaggi rurali e all’integrazione del litorale metropolitano.

Gli spazi urbani che si sono sviluppati intorno a La Coruña presentano oggi caratteristiche tipiche dei territori pre-metropolitani, che la città ha favorito nel corso della sua esponenziale crescita degli ultimi anni incorporando sempre più i comuni limitro . Tale processo ha generato aree interdipendenti, con continuum urbani che spesso travalicano i con ni comunali, condizionando anche il mercato abitativo e quello del lavoro. Il processo di espansione metropolitana che ha interessato no ad oggi La Coruña è stato caratterizzato da un modello di sviluppo “a chiazze” dominato da criteri di consumo di suolo molto estesi, basti pensare che a Oleiros (uno dei comuni dell’area) oltre il 27% del territorio è classi cato come Terreno Residenziale Urbano (con una densità media di 7 abitazioni/ha) mentre nei comuni di Culleredo e Bergondo la percentuale di terreno residenziale urbano si attesta, rispettivamente, sul 15% e sul 18%, con una densità di 11 e 6 abitazioni per ettaro.

Tali problematiche non sono una prerogativa di La Coruña ma sono comuni alla maggior parte delle aree urbanizzate del mondo, che normalmente si sviluppano su territori dinamici e amministrativamente frammentati e che comportano fenomeni di segmentazione spaziale della popolazione. Da questi ed altri fenomeni appare evidente come la sola piani cazione comunale non sia più adatta ad affrontare le grandi s de del progetto metropolitano: la crescente ri-

7 - Progetto chiesta di mobilità, le nuove dinamiche economiche e sociali e la gestione responsabile dell’ambiente e degli spazi naturali costituiscono infatti processi sempre più centrali nella vita quotidiana e che vanno ben oltre i limiti amministrativi dei singoli comuni. La piani cazione cittadina dovrebbe in tal senso essere orientata al recupero della qualità urbana e dell’identità dei diversi centri, così come alla conservazione e al miglioramento del contesto ambientale e paesaggistico sia in termini di servizi che di spazi collettivi. Come in altre aree d’Europa (Italia compresa) si tratta infatti di passare da un modello di crescita basato sulla giustapposizione di interessi locali ad un altro incentrato sulla creazione di un sistema urbano equilibrato e policentrico che, nel suo insieme, de nisca un sistema più integrato, efficiente e sostenibile. Il progetto EidusCoruña 4 (selezionato,

4 https://www.coruna.gal/eidus/es/programacion/ presentacion nel luglio 2017, come destinatario dei fondi FESR - Fondi europei di sviluppo regionale per un importo totale di 15 milioni di euro di co nanziamento per il periodo 2017-2023) rappresenta quanto di più recente la municipalità del capoluogo gallego ha elaborato per dar forma a queste istanze, nonché alla Strategia Integrata di Sviluppo Urbano Sostenibile (EDUSI), con il proposito di implementarne la qualità urbana, economica e sociale rendendola sostenibile dal punto di vista ambientale. Come indicato dalla sintesi del quadro-programma: “La strategia EidusCoruña mira a rispondere al problema della mobilità della città promuovendo modalità di trasporto più sostenibili. Questa strategia, che agisce sulla falsariga del Piano di Mobilità Urbana Sostenibile (PMUS) approvato dal Consiglio comunale nel 2015, risponde a un modello che mira a migliorare la qualità urbana e quella della vita dei cittadini di La Coruña, migliorando al contempo la funzionalità e l’organizzazione del sistema urbano della città. Le proposte di intervento di EidusCoruña promuovono modalità di spostamento più sostenibili, con l’obiettivo di ridurre il numero di spostamenti effettuati con il trasporto privato a favore del trasporto pubblico, della bicicletta e degli spostamenti a piedi” 5 .

Il precedente di Vitoria-Gasteiz

La città di Vitoria-Gasteiz, capoluogo della provincia di Álava e “capitale” 6 de facto dei Paesi Baschi, è caratterizzata da un tessuto urbano compatto che favorisce la mobilità e l’accessibilità pedonale e che ha prodotto uno dei più interessanti esempi di città a misura di pedone in Europa. Le prime strade ad essere interessate da progetti di pedonalizzazione (come la centralissima calle Dato), risalgono infatti al 1976, quando erano utilizzate da oltre 25.000 veicoli al giorno. Nel 1993 si cominciò a pedonalizzare altri 20 tracciati per 40.000 mq di super cie stradale, che sono divenuti nel tempo oltre 500.000 mq.

Oggi il centro di Vitoria-Gasteiz possiede una zona pedonale all’interno della quale si concentra la maggior parte delle attività commerciali, e che si sviluppa tra le vie Diputación, Siervas de Jesús, Prado, Postas, Eduardo Dato, Plaza del Arca, San Prudencio, Fueros, Independencia, General Álava, Sancho el Sabio e Angulema. Il processo di “recupero” delle strade in chiave pedonale, lungi dall’essersi arrestato, rappresenta tuttora uno degli obiettivi del Piano Della Mobilità Sostenibile e Dello Spazio Pubblico, che propone la creazione di una rete urbana continua. Questa futura rete di circa 70 km collegherà due punti qualsiasi della città attraverso i soli spazi pedonali integrandosi con gli altri segmenti della piani cazione. Il “Patto dei cittadini”, punto di partenza per la piani cazione odierna de nisce il quadro di riferimento per le nuove linee guida della mobilità e per un modello urbano in cui gli spostamenti non sono a scapito della salute, della qualità della vita, o dell’economia locale. Nel 2018, in concomitanza con la de nizione di un nuovo Piano Regolatore Urbano e in vista della decisione di sviluppare il sistema di trasporto pubblico della città attraverso linee ad alta capacità, si è resa necessaria una

5 https://www.coruna.gal/movilidad/es/planes-yprogramas/eidus?argIdioma=es revisione e un aggiornamento del PMSEP, che ha portato all’attuale Piano (approvato quest’anno). Oggi, ad oltre 10 annidall’attuazione del PMSEP, la municipalità ha ritenuto necessario rivederne le speci che e riadattarle alla nuova realtà sociale, economica e dei trasporti emersa dopo il fenomeno pandemico. Il COVID-19 ha infatti modi cato notevolmente le abitudini di mobilità dei cittadini, e allo stesso tempo reso evidente l’importanza delle strade e delle piazze come luoghi di scambio e di convivenza. Allo stesso tempo, i nuovi scenari conseguenti alla pandemia, con una maggiore diffusione dello smart working e del commercio elettronico, sembrano suggerire come questi saranno un elemento importante della mobilità urbana del futuro e che pertanto dovranno essere tenuti in debito conto anche nella piani cazione.

6 È considerata capitale de facto dei Paesi Baschi in assenza di un riconoscimento giuridico speci co, in quanto sede delle istituzioni comuni.

Conclusioni

I diversi quadri programmatici, come la“Strategia per la Mobilità Sostenibile e Intelligente” dell’Unione Europea o la “Strategia per la Mobilità Sicura, Sostenibile e Connessa 2030” del governo spagnolo, sono concordi nel sostenere che la mobilità urbana dovrà progressivamente emanciparsi dai combustibili fossili, ed optare per un’urbanistica di prossimità dove i pedoni possano recuperare uno spazio pubblico no ad oggi dominato dalle automobili. La vera s da consisterà nel cogliere l’opportunità di coniugare la transizione digitale e quella verde per accelerare i processi di decarbonizzazione e la modernizzazione del modello di mobilità proposto nel Patto e sviluppato nel PMSEP, al ne di riadattarne gli obiettivi, le strategie e le misure da adottare in futuro.

© Riproduzione riservata

This article is from: