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I nostri convegni
di Laura Facchinelli
Da sempre l’uscita di unnumero della nostra rivista dà origine ad iniziative di confronto e approfondimento dei temi trattati. Nel corso dell’anno 2022 abbiamo organizzato vari appuntamenti; in particolare è stato possibile riprendere - dopo la lunga interruzione imposta dalla pandemia – gli appuntamenti in presenza presso l’Ateneo Veneto di Venezia, con il quale abbiamo da alcuni anni un rapporto di collaborazione. Così ha preso corpo un nuovo ciclo di incontri sul tema dei trasporti nel territorio, curati dalla scrivente con Michelangelo Savino e Giovanni Giacomello del Dipartimento di Ingegneria Civile Edile Architettura dell’Università di Padova. Il tema è stato affrontato secondo i principi ispiratori della rivista, da un lato aprendo alle questioni di stretta attualità e all’evoluzione tecnologica, dall’altro allacciando relazioni con la vita sociale e la cultura. Il lo conduttore, in questi diversi approcci al tema trasporti, è quello delle trasformazioni del territorio, e dunque del paesaggio naturale e delle città.
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Tre convegni a Venezia
Il primo appuntamento del 2022 è stato dedicato, il 24 gennaio, al tema Trasporti e sostenibilità ambientale , partendo dal numero 56 della rivista (che in precedenza era stato presentato con un evento a distanza).
Una delle attività che maggiormente incidono sull’ambiente è quella dei trasporti. È importante analizzare l’impatto delle diverse modalità di trasporto e aggiornare via via tecnologie costruttive dei veicoli, fonti energetiche, organizzazione dei servizi per la mobilità delle persone e il trasferimento delle merci. Il problema si pone a livello planetario. Ogni nazione, ogni città, ognuno di noi può e deve fare la sua parte.
Nel convegno, coordinato da Michelangelo Savino, è intervenuta per prima Lorenza Campagnolo dell’Università Ca’ Foscari,
Our conferences
by Laura Facchinelli
The release of an issue of our magazine always leads to initiatives that explore and discuss the themes it addresses. In 2022 we were again able to hold events in person at the Ateneo Veneto in Venice, with which we have collaborated for years. We thus organized a new cycle of encounters on the theme of transport and territory.
The rst event of the year was dedicated on January 24th to the theme of Transport and environmental sustainability , based on issue number 56 of the magazine. The event held on March 14th, Territories between diversity and standardisation was based on issue number 59. A parenthesis was dedicated to issue 58, Architecture along the motorways.
The conference held on May 30th was conceived on the basis of two issues of the magazine, numbers 60 and 61, the former dedicated to the analysis of the effects of the pandemic on transport and mobility, the latter which explored new forms of tourism, largely suggested by the restrictions and fears imposed by Covid.
che ha parlato dei costi dei cambiamenti climatici e degli strumenti a disposizione per il contenimento delle emissioni. Marco Pasetto dell’Università di Padova è entrato nell’argomento che è centrale dal nostro punto di vista: il confronto fra i diversi sistemi di trasporto in termini di esternalità e impatto ambientale. Dopo l’illustrazione dei contenuti del numero della rivista con l’intervento della curatrice Federica Bosello, esperta di comunicazione, è stata la volta di Giovanni Giacomello, che ha parlato di FS e tutela dell’ambiente, facendo il punto sui lavori di costruzione della linea ad alta velocità Brescia-Padova.
Tutti gli eventi organizzati all’Ateneo Veneto sono inquadrati nell’attività istituzionale dell’Ateneo stesso e sono organizzati in collaborazione col Dipartimento ICEA dell’Università di Padova e con la nostra rivista. E tutti hanno ottenuto il patrocinio dell’Or- dine degli Architetti di Venezia, con riconoscimento dei crediti formativi per gli iscritti: per noi è importante che i nostri temi possano contribuire alla formazione dei professionisti impegnati nella progettazione. Altri patrocini sono quelli di AIIT, Associazione Italiana per l’Ingegneria del Traffico e dei Trasporti, del Collegio Ingegneri di Venezia e del CeRSU, Centro Regionale di Studi Urbanistici del Veneto.
L’appuntamento del 14 marzo, Territori fra diversità e omologazione , partiva invece dal numero 59 della rivista, curato da Marco Falsetti e Giusi Ciotoli.
L’identità di un territorio è espressione e specchio dell’identità di un popolo. Troppo spesso - all’insegna del progresso e in una diffusa indifferenza - si cancellano testimonianze paesaggistiche, architettoniche, culturali sedimentate per secoli, per inseri- re costruzioni utili, ripetitive, “omologate”. O comunque si rinuncia all’impegno nella formazione e nella progettazione, perdendo la capacità di “sognare” e quindi di creare forme che possano interpretare, con nuovi materiali e tecnologie innovative, un presente all’altezza della storia del proprio Paese.
Il convegno, coordinato da Giovanni Giacomello, si è aperto con la relazione di Alberto Ferlenga, docente e già Rettore dell’Università Iuav di Venezia, su Territorio italiano, differenze e antidoti all’omologazione.
Per presentare il numero della rivista è intervenuto, con la scrivente, Marco Falsetti. Giusi Ciotoli ha tenuto una relazione sulla piani cazione e la modi cazione dei paesaggi urbani nella Cina di oggi.
Una parentesi è stata dedicata al numero 58, Architetture lungo le autostrade. È stato il curatore Luigi Siviero, a parlare di autogrill e stazioni di servizio lungo le arterie stradali veloci. Anche in questo caso si sta affermando – proprio come avviene sempre più spesso negli spazi urbani –l’omologazione,laripetitività.Dimenticando le belle esperienze progettuali degli anni Cinquanta e Sessanta, che erano all’insegna della creatività.
Anche il convegno del 30 maggio è stato impostato partendo da due numeri della rivista: il 60 e il 61, il primo dedicato all’analisi degli effetti della pandemia su trasporti e mobilità, il secondo che esplora le nuove forme del turismo, in gran parte suggerite proprio dalle restrizioni e dalle paure del Covid.
La pandemia, che ha travolto le nostre vite due anni fa e non è ancora cessata, ha fortemente condizionato il mondo dei trasporti, sia con la sensibile riduzione dei servizi sia con la necessità di applicare le misure per il contenimento del contagio. Sono diminuiti gli spostamenti per motivi di lavoro, dato che molte attività sono state riconvertite alle modalità a distanza. Sono letteralmente crollati, per poi riprendere gradualmente e con prudenza, i viaggi per turismo: in questo settore si avvertono nuove sensibilità che valorizzano percorsi lontani dai soliti luoghi noti, dove si accalcano le masse. Sono questi, in estrema sintesi, i contenuti sviluppati nei numeri 60 e 61 della rivista
Trasporti & Cultura e ripresi nel convegno. Il presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Venezia Roberto Beraldo ha parlato sul tema Paesaggi: città d’arte e centri minori, connessioni. La presentazione del numero 60 è stata affidata a Giovanni Giacomello; Andrea Baliello, sempre del DICEA di Padova, ha sviluppato l’argomento centrale del fascicolo monogra co analizzando gli effetti che la pandemia da Covid-19 ha avuto su trasporti e mobilità.
È stato Michelangelo Savino a presentare, nella sua veste di curatore, il numero 61 lasciando a Luca Velo dell’Università Iuav il compito di trattare uno dei diversi argomenti affrontati nella rivista: quello del ruolo dei tracciati minori nella con gurazione di un territorio, con particolare riferimento al territorio veneto.
Un seminario a Milano
Il numero successivo, 62-63, della rivista è invece stato presentato il 17 ottobre a Milano presso il Politecnico, per iniziativa del prof. Luca Tamini nell’ambito del Laboratorio di Urbanistica. Questo numero – come spiegano i curatori Luca Tamini e Marco Falsetti - affronta i nuovi scenari e i nuovi paradigmi urbani e architettonici che stanno emergendo a seguito del massiccio aumento del commercio online negli ultimi anni.
TRASPORTI & CULTURA N.64
Il rapporto tra produzione e circolazione delle merci rappresenta una delle questioni emergenti nella governance dei nuovi assetti territoriali generati dai nuovi insediamenti logistici, caratterizzati dall’assenza di un quadro di pianicazione urbana e orientamento strategico. La crescita del commercio online ha, per molti aspetti, alterato il paesaggio urbano contemporaneo, con grandi magazzini che fungono da epicentro di aree altrimenti marginali. Qual è il futuro di tali complessi? Sono suscettibili di trasformazioni tipologiche (o architettoniche) che potrebbero portare a modelli di città senza precedenti?
Per prima è intervenuta Elena Franco, architetto di Torino, analizzando il rapporto fra commercio e logistica nel quadro urbanistico da riformare. Paolo Pileri del Politecnico si è soffermato sull’importante questione del consumo di suolo. Marco Falsetti ha illustrato alcune esperienze asiatiche di magazzini multipiano e torri della logistica. Luca Tamini ha portato gli esiti di uno studio su insediamenti logistici, e-commerce e governo del territorio. E gli studenti del Laboratorio hanno portato osservazioni e interrogativi personali, frutto di un interessante lavoro di gruppo.
La questione dell’e-commerce è molto attuale e probabilmente crescerà il suo impatto sulle nostre vite e sui nostri territori. Eppure non sono molti gli studi sull’argomento. La nostra rivista ha pubblicato alcuni contributi e porterà la discussione anche in altre sedi, e in particolare, nel 2023, proprio all’Ateneo Veneto.
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