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L'ELETTRICO Come decarbonizzare l’ultimo miglio

AMSTERDAM: DAL 2025 CONSEGNE SOLO IN ELETTRICO

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e si vogliono avere spunti di innovazione rispetto alle consegne dell’ultimo miglio bisogna guardare ai Paesi Bassi. Il motivo è semplice: già nel 2019 il Paese ha subìto un incremento del 30% di questo tipo di consegne rispetto a soli quattro anni prima, raggiungendo quota 295 milioni di pacchi consegnati. E così è aumentato il numero di furgoni in circolazione con maggiore intasamento delle strade urbanee lievitazione dei tassi di inquinamento. La risposta alla problematica potrebbe trovarsi nel modello attuato dalla città di Amsterdam. «I giorni delle auto diesel e benzina ad Amsterdam sono contati» si legge sul sito della città olandese che dal 2019 ha adottato il piano “Clean Air” con l’obiettivo di soddisfare entro il 2030 le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità riducendo del 9% le emissioni di CO2. Come? Nei prossimi anni si punta a incentivare l’utilizzo dei veicoli elettrici sia per il trasporto privato che pubblico senza dimenticare il trasporto urbano delle merci. Dal 2022, infatti, il traffico merci sarà consentito all’interno della tangenziale A10 (il raccordo anulare della capitale) solo con motore diesel di ultima generazione, mentre a partire dal 2025 le consegne dovranno essere effettuate solo con veicoli dotati di motori a zero emissioni. Un piano attuabile solo grazie a un’estesa rete di ricarica che ad Amsterdam conta già oggi quasi mille punti di ricarica per mezzi elettrici suddivisi in due tipologie: i punti regolari e quelli Flexpower con capacità variabile e che offrono maggiore potenza nelle ore notturne tra le 21 e le 6.30. Una mappa virtuale messa a disposizione dal Comune consente inoltre di visualizzare in tempo reale tutte le infrastrutture di ricarica nelle vicinanze in base al tipo di spina e al metodo di ricarica. Non è tutto: i residenti in possesso di un mezzo elettrico possono richiedere una stazione di ricarica nel loro quartiere e, a seconda dell’offerta e della domanda, il Comune garantisce la fornitura di stazioni aggiuntive. Inoltre, le agevolazioni spaziano dalla priorità per parcheggi e spazi di carico a supporti sotto forma di consulenza e sussidi. Heineken, per esempio, già nel 2016 contava una flotta di 220 camion per le consegne dei propri prodotti nei bar e nei negozi delle città olandesi, 28 dei quali operativi sulla città di Amsterdam. L’esperienza dell’azienda olandese produttrice di birra si inseriva all’interno del progetto FREVUE (Freight Electric Vehicles in Urban Europe) che ha coinvolto ) otto città europee, nato per dimostrare che, lavorando insieme, autorità locali, produttori di beni, produttori di veicoli e fornitori di servizi logistici possono utilizzare con successo i veicoli elettrici per le consegne in ambienti urbani generando vantaggi per l’ambiente. Poi, dal 2019 gli studenti delle Università di scienze applicate di Rotterdam e Amsterdam hanno dato vita a un progetto di ricerca che prevede la consegna di oltre 32mila kg di bevande a 63 clienti nelle due città, percorrendo oltre 1600 km con tre diversi veicoli elettrici. Il quesito di partenza era in che modo la consegna con veicoli elettrici leggeri aumenti l’efficienza, la soddisfazione del cliente e la sostenibilità dell’ operazione logistica. La risposta è nei numeri: nel giro di quattro mesi (da settembre 2019 a gennaio 2020) sono stati risparmiati 1349 kg di CO2 nelle due città coinvolte. (E.B.)

Nel 2019, con un’impennata del 30% dell’e-commerce, anche i furgoni in circolazione nella capitale olandese si moltiplicano. Così, il governo cittadino è corso ai ripari, dando il ben servito a diesel e benzina

Tra i mille punti di ricarica di Amsterdam ci sono anche i Flexpower, dotati di capacità variabile e che off rono maggiore potenza nelle ore notturne tra le 21 e le 6.30. Una mappa virtuale consente di visualizzare in tempo reale tutte le colonnine di ricarica in base al tipo di spina e al metodo di ricarica.

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