Notizie da Valsana
VALSANA 1 - COVID 0 Vi raccontiamo come abbiamo vissuto in Valsana questa emergenza, tra tensioni e procedure da gestire, ma anche con tante opportunità su cui riflettere Sono state settimane faticose, con l’ansia da contagio e la necessità di abituarci alle nuove pratiche di distanziamento e sanificazione. Abbiamo passato le notti a leggere DPCM e protocolli, nel tentativo di districarci tra indicazioni che cambiavano di giorno in giorno e con l’incertezza di non sapere bene cosa fare per essere certi di tutelare al meglio la salute dei nostri ragazzi.
Ora che la situazione sembra essersi normalizzata ci fermiamo un secondo per respirare e razionalizzare ciò che è stato, e per andare avanti con maggiore consapevolezza. Il primo pensiero è un forte senso di squadra. Tutti hanno dimostrato tantissima disponibilità a collaborare, adeguandosi a nuove procedure, nuovi orari, nuove modalità di lavoro. VALSANA | 04
I ragazzi che lavorano in magazzino in primis. Sono i nostri ragazzi al fronte, che abbiamo diviso in due squadre separate in modo che le persone di ciascuna squadra non si incrociassero, costringendoli a settimane alterne ad alzarsi all’alba, soprattutto chi abita più lontano e la settimana dopo a lavorare fino a tarda sera. Abbiamo disposto ingressi scaglionati, due persone ogni 10 minuti, per poter misurare la temperatura e non avere più di due persone per volta in spogliatoio. Ogni ora devono essere sanificati pulsantiere e apriporte, carrelli e commissionatori e tutte le superfici con cui più persone sono a contatto, e a fine turno ogni postazione di lavoro. Abbiamo definito procedure rigorose per chi si occupa delle spedizioni e dello scarico, ed è pertanto più esposto a contatti esterni. Così come per i nostri autisti, che inevitabilmente sono a contatto ogni giorno con tante persone. Ma è soprattutto la tensione di poter essere esposti al contagio, assieme al disagio di dover