Edilizia sostenibile La gestione circolare dell’acqua
L
a scarsità di acqua è ormai diventato un problema globale serio e ineludibile, dato che molti Paesi devono far fronte a gravi carenze e a una qualità idrica compromessa, il tutto a causa dell’emergenza climatica. Anche regioni che finora avevano evitato la maggior parte di questi problemi, grazie storicamente a un’abbondante presenza di acqua dolce, sono a rischio: gli impatti dei cambiamenti climatici, i modelli altamente insostenibili di utilizzo dell’acqua e il continuo prelievo dalle falde acquifere rappresentano situazioni urgenti da affrontare nell’immediato futuro. Un approccio circolare all’utilizzo, basato sulle risorse disponibili e una gestione locale, può aiutare a mitigare questi problemi e creare un futuro idrico più resiliente. (NUOVO) CICLO Nello schema olistico del protocollo di sostenibilità Living Building Challenge (Lbc), l’intento del Petalo Acqua è quello di riallineare il modo in cui le persone considerano questa risorsa, affrontare gli aspetti energetici e i contenuti di sostanze chimiche coinvolti nel trasporto, purificazione e pompaggio dell’acqua, e ridefinire le acque reflue non più come uno scarto, ma come un nutriente. Lbc prefigura in definitiva un futuro in cui gli edifici siano configurati in base alla capacità locale di carico
idrico, prevedendo la raccolta dell’acqua piovana per soddisfare il fabbisogno, rispettando l’idrologia locale e l’ecosistema, con l’intento di utilizzare, purificare e riutilizzare l’acqua più volte, in un ciclo continuo. Questo approccio è talvolta non consentito da norme esistenti sulla salute, sull’utilizzo del suolo, o regolamenti edilizi sviluppati proprio a causa di un impiego antropico dell’acqua che non ne salvaguardava adeguatamente la qualità. In uno scenario ideale bisogna quindi mettere in conto che può essere necessario rivedere atteggiamenti e tecnologie obsoleti, adottando altresì soluzioni locali decentralizzate, a livello di edificio o di quartiere, che siano adeguatamente dimensionate, eleganti ed efficienti. L’ESEMPIO Un caso esemplare da questo punto di vista è il Bullitt Center, sede a Seattle dell’International Living Future Institute e della Bullitt Foundation, che ha implementato un serie di soluzioni ad alte prestazioni per essere autosufficiente dal punto di vista idrico. • Le toilette hanno un sistema di risciacquo sottovuoto, con un risparmio di acqua del 70% rispetto a quelle tradizionali. • L’acqua dei lavandini e delle docce viene immagazzinata in un serbatoio per acque grigie, trattata con un processo di filtrazione
Impianto acque grigie, Bullitt Center, Seattle (Bullitt Foundation)
a tre stadi e riutilizzata nel sistema di scarico dei water. • Le acque grigie in eccedenza vengono deviate verso una zona umida, attraverso strati porosi di ghiaia e terreno. L’acqua viene pompata attraverso una serie di linee di gocciolamento in modo che le piante (equiseti) possano assorbire i nutrienti. • Il 100% dell’acqua utilizzata per usi potabili proviene dalla raccolta dell’acqua piovana. REQUISITI OBBLIGATORI All’interno del petalo acqua, l’ultima versione 4.0 di Lbc comprende due imperativi (tutti i requisiti di Lbc sono obbligatori per conseguire la certificazione): • I05 – Uso responsabile dell’acqua L’intento di questo imperativo è di incoraggiare i progetti a trattare l’acqua come una risorsa preziosa, riducendo al minimo gli sprechi e l’uso di acqua potabile, evitando a valle l’impatto am-
Impianto raccolta acque piovane (Bullitt Foundation)
Un bicchiere di acqua potabile da acqua di pioggia, Bullitt Center (Carlo Battisti)