YouTrade Ottobre 2022

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TENDENZE E ATTUALITÀ DELLA DISTRIBUZIONE EDILE PARTNERSHIP NO LIMITS CON LE PORTE A SCOMPARSA OTTOBRE 2022 - 133 ECLISSE Poste Italiane SpASped. in a.p. D.L. 353/2003 conv. in L. 46/2004, art. 1, c.1DCB Trento. Virginia Gambino Editore SrlViale Monte Ceneri 60 20155 MilanoContiene I.R. e I.P. ISSN 2532 - 5671 CERSAIE NOVITÀ E VOCI DELLA FIERA DI BOLOGNA DOSSIER I TOP 100 DELLA DISTRIBUZIONE XV CONVEGNO YOUTRADE L’ANTEPRIMA DEL PROGRAMMA Daniela De Faveri

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ANNO 15 - NUMERO 133 OTTOBRE 2022

Direzione, Redazione, Abbonamenti, Amministrazione e Pubblicità Head office, Editorial office, Subscription, Administration and Advertising Virginia Gambino Editore Srl Viale Monte Ceneri, 60 - 20155 Milano - Italy Tel. +039 02 47761275 r.a. info@vgambinoeditore.it

Direttore responsabile / Publisher Virginia Gambino virginia@vgambinoeditore.it

Collaboratori / Contributors

Roberto Anghinoni, Carlo Battisti, Roberto Bolici, Paolo Caliari, Federico Della Puppa, Sara Giusti, Stefano Lavori, Irene Lucca, Ludovico Lucchi, Selene Maestri (fotografa), Laura Maffeis, Pietro Mezzi, Anna Molentini, Federico Mombarone, Veronica Monaco, Andrea Payaro, Michele Ripepi, Giuseppe Rossi, Franco Saro

Impaginazione e grafica Layout and graphics

Raffaella Sesia

Youtrade è media partner esclusivo per il settore rivendita e materiali per l’edilizia di

Supporto Tecnico / Technical Support Enrico Adinolfi • Dec Luca Berardo • Casa Oikos Massimo Bussola • BigMat Claudio Cammi • Cammi Dante Cianciosi • Cianciosi Stefano Colombino • Gruppo Uniedil Franco Nessi • Eternedile Simone Daneo • Gruppo Made Cristian Zanni • Gruppo Edilcom

Ufficio commerciale - Vendita Spazi pubblicitari Commercial department - Sale of advertising Spaces

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Responsabilità / Responsability : la riproduzione delle illustrazioni e articoli pubblicati dalla rivista, nonché la loro riproduzione, è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti e le illustrazioni inviati alla redazione non saranno restituiti, anche se non pubblicati, e la Casa Editrice non si assume responsabilità per il caso che si tratti di esemplari unici. La Casa Editrice non si assume responsabilità per i casi di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati o di errori in cui fosse incorsa nella loro riproduzione sulla rivista. Periodicità / Frequency of publication : mensile - 10 numeri/anno. Poste Italiane Spa - Sped. In a.p. - D.L. 353/2003 conv. in L. 46/2004, art. 1, c. 1 - DCB Trento. Registrazione / Registration: N. 406 del 25-06-2008 del Tribunale Civile e Penale di Milano. Ai sensi del D. Lgs. 196/2003, informiamo che i dati per sonali vengono utilizzati esclusivamente per l’invio delle pubblicazioni edite da Virginia Gambino Editore Srl. Telefonando o scrivendo alla redazione è possibile esercitare tutti i diritti previsti dall’articolo 7 del D. Lgs. 196/2003.

CERTIFICATE
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| Ottobre 2022 Rubriche 15 Editoriale Ciao bonus, l’edilizia pronta a voltare pagina 18 YouTrade Index Tempo variabile con qualche nube 20 Econauta Il peso delle bollette 20 Chiacchiere in cantiere Ingegneri-registi per il superbonus 21 L'avvocato Il telefono non ha un ciclo lunare 22 I fatti nostri Navighiamo a vista nel mare delle ipotesi 24 Digital News 26 Seggiole & Poltrone Attualità 30 XV Convegno YouTrade - 1 Vendite, ricavi, inflazione e tech 34 XV Convegno YouTrade - 2 Un filo rosso nel labirinto 38 Strategie Dove ci porterà la crisi energetica 42 Assobagno Grazie all'export il rubinetto è d'oro 48 Immobili - 1 La casa di domani dei giovani di oggi 54 Immobili - 2 Compravendite senza crisi Speciale Cersaie 60 Il bilancio Il Salone torna alla normalità 66 Edilizia & Ambiente I primi pavimenti carbon neutral 70 I protagonisti L'edilizia vista dalla ceramica Dossier Top 100 96 Classifiche Chi ha vinto nell'anno del boom 104 Classifiche I top della distribuzione edile in Italia 118 Classifiche Il ranking regione per regione Rivendite 120 Crisante 1963 Green, digitale e tanta consulenza 130 Simonetti Una marcia in più nel magazzino 140 Made Da rivenditori a super manager 142 Bauking Ha toccato il fondo con grande successo 150 Rivendite news 152 Showroom 48 42 Sommarioottobre Il business del bagno non rallenta Quale casa vogliono i giovani?
70 154 Digital transformation Come integrare la omnicanalità 156 To Build Storia di copertina 158 Eclisse Più vantaggi se è a scomparsa Imprese 164 Industrie Cotto Possagno Il laterizio con ultrapoteri 168 Eurocassonetto La Sicilia apre le porte a Dubai 170 Fibrotubi Tetto al sicuro e più isolato 172 Heidelberg Il brand del cemento diventa più grande 174 Ultimate Crain Camera Un occhio hi-tech per il gruista 176 Profilpas Un'acquisizione dal giusto profilo 178 XT Insulation Nuova opportunità con il poliuretano 180 Fischer Quel tassello è senza frontiere 184 YouTrade News 186 Muoviamoci Come fare gol con i pallet 188 Come si fa Tutti in pista con il Pnrr YouTrade Casa - Cucine 192 Abitare L'interior design è pronto in tavola 200 Luxury Goods Stufe e termoarredi
202 Urbanistica La foresta va in città 210 Edilizia sostenibile Imperativi per l'edilizia green 212 Digital House Il mercato della domotica è in crescita del 12,3% 214 Cisa La blindata intelligente 216 Hi-tech 218 Rapid Mix Raddoppiamo a presa rapida Parlano i protagonisti del Cersaie La ricetta delle nuove cucine Con gli alberi le città sono sempre più verdi 192 202
BioCasa
YOU TRADE Ottobre 2022 10 BLOOM Perla 80x40x4cm STATUARIO Ardesia 50x50x4cm è un marchio lastre effetto marmo 100% naturale

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11 Ottobre 2022 YOU TRADE
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Ciao bonus, l’edilizia è già pronta a voltare pagina

È

ora di girare pagina. Il mercato dell’edilizia si trova di fronte a una realtà completamente diversa rispetto a quella di un anno fa. In 12 mesi è cambiato tutto: nell’autunno scorso i prezzi dei materiali iniziavano a salire, molti prodotti non si trovavano, ma gli incentivi fiscali e il Pnrr davano comunque molta benzina al mercato. Poi, è arri vata l’invasione dell’Ucraina e la situazione si è aggravata. Al costo dei materiali si è aggiunto quello stratosferico dell’energia. L’economia ha iniziato a frenare, anche se l’abbrivio dei mesi precedenti ha mantenuto il segno più sui conti delle aziende. Ma non su tutte. Una ventina di miliardi in aiuti messi sul piatto dal governo Draghi hanno tappato le falle. Ma il vento ha preso a soffiare in direzione opposta. La guerra in Ucraina ha logorato il sistema produttivo, l’emergenza energia è diventata strutturale, né si può pensare che termini a breve. E, in più, il superbonus è arrivato a fine corsa. D’accordo, per i condomini durerà ancora un anno, sempre che la prossima legge di Bilancio non modifichi per l’ennesima volta i termini. Ma lo sconto fiscale al 110% si è dimostrato ingestibile, come scritto su questa rivista in tempi non sospetti, due anni fa. D’accordo, ha dato una spinta a un settore in crisi, nessuno lo nega. Allo stesso tempo, però, ha contribuito ad alzare artificialmente il prezzo di molti materiali, a detta di molti rivenditori. C’è, poi, il problema delle truffe, peraltro concentrate in gran parte sul bonus facciate. Al momento sono 6 miliardi quelli accertati, ma chissà quanti altri sono sfuggiti ai controlli. Soldi che peseranno sui contribuenti, aziende e cittadini, che avranno meno soldi a disposizione per ristrutturare scuole, far funzionare ospedali, pagare le forze dell’ordine e, in generale, per far funzionare lo Stato. C’è anche un altro problema: i bonus hanno un costo non più sopportabile dalle casse pubbliche. Direte: dovevano pensarci prima. Giusto. Ma questo non toglie che la matematica non faccia politica, si limita a fare i conti. La commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario, presieduta fino al 25 settembre da Carla Ruocco (5 Stelle), ha chiuso la sua indagine sul mercato delle cessioni dei crediti: le banche, in sostanza, sono entrate nel mirino con l’accusa di ostacolare il meccanismo della cessione dei crediti d’imposta. Risultato: la commissione ha accertato che la capacità fiscale del sistema bancario, essenziale per smaltire i crediti fiscali acquisiti è satura. La capacità fiscale dei principali 11 istituti bancari è di circa 16,2 miliardi l’anno. Moltiplicando questa grandezza per cinque anni (come previsto per il superbonus), si ottiene la capienza fiscale massima, che è di poco inferiore agli 81,2 miliardi di euro. A settembre le banche avevano già assunto impegni per crediti fiscali per poco meno di 77 miliardi, tra opere in lavorazione, deliberate ed erogate. Per i prossimi cinque anni, se la matematica si ostina ancora a essere precisa, le principali banche avranno a disposizione circa 4 miliardi di crediti fiscali. Stop. Certo, il decreto Aiuti approvato per il rotto della cuffia allarga le maglie per la cessione anche ad altri soggetti. Ma finora sono le banche ad aver fatto la parte del leone. Per farla breve: il cammino residuo del superbonus, ma anche degli altri incentivi, dovrà superare un nuovo ostacolo, ammesso che sia possibile. E per l’edilizia si apre una fase completamente nuova.

15 Ottobre 2022 YOU TRADE
Editoriale
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Il settore delle costruzioni non ha ancora frenato. Ma guarda con apprensione il rallentamento spinto dall’aumento dei prezzi dei beni e dell’energia

ND E X

Il servizio informativo per aggiornare i lettori, mese per mese, sugli andamenti mensili del mercato delle costruzioni, sui trend in atto e su quelli attesi nei prossimi mesi

TEMPO VARIABILE CON QUALCHE NUBE

Igrafici dell’economic sentiment di set tembre, relativi alle costruzioni e agli altri settori, oltre al grafico dell’andamento dell’inflazione che comprende la stima provvisoria relativa all’ultimo mese, evi denziano un sentiment per il mercato italiano delle costruzioni in controtendenza rispetto a quello europeo, sia rispetto a quello riferito Europa a 27 Paesi, sia a quello relativo alla sola Area Euro (19 Paesi). Analizzando il livello di confidence, ovvero di fiducia delle imprese nel mercato, si può nota re come l’andamento nazionale rispecchi una situazione da montagne russe, dopo la stabilità del periodo gennaio-giugno, con la veloce cre scita a luglio, la forte diminuzione ad agosto e

Economic sentiment

la ripresa repentina di settembre, certamente frutto del quadro di maggiore certezza nella cessione dei crediti legati al superbonus e pro babilmente anche alla speranza di un nuovo scenario politico stabile. A livello europeo, al contrario, prosegue la situazione negativa dei mesi precedenti, con un ulteriore rallentamento nell’indice di fiducia.

A livello nazionale, il confronto tra il sentiment delle costruzioni con gli altri settori evidenzia come l’industria faccia registrare un progres sivo e costante decremento, particolarmente evidente negli ultimi tre mesi, sicuramente fortemente dipendente dalla situazione eco nomica internazionale incerta, soprattutto lato forniture e aumento dei costi energetici, una

nelle costruzioni

Dati destagionalizzati non corretti per gli effetti di calendario

YOU TRADE Ottobre 2022
Fonte:elaborazioneCentroStudiYouTradesudatiEurostat(DGECFIN,EuropeanCommission)
-2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 2021-09 2021-10 2021-11 2021-12 2022-01 2022-02 2022-03 2022-04 2022-05 2022-06 2022-07 2022-08 2022-09 Italia Area Euro - 19 paesi Unione Europea -
paesi
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negatività che si riflette anche nel settore dei servizi, mentre quello del settore del commercio prosegue la dinamica positiva del mese scorso. Molto negativo, invece, l’indicatore di fiducia dei consumatori, stabilizzato ormai ai minimi da alcuni mesi, un fattore che influisce in modo determinante sull’indice generale dei consumi. Il segnale generale, che si può cogliere da questi indicatori, è di una situazione molto variabile e dipendente da molteplici fattori. Lo scenario è dunque di prudenza, uno scenario rafforzato dalla lettura degli indicatori relativi alle aspet tative delle imprese per i prossimi tre mesi, che nell’indice generale sembrano perdere fiducia a settembre, raggiungendo un valore più basso di quello di luglio, mentre ancora instabile appare la prospettiva occupazionale nel breve periodo.

Effetto inflazione

Sul fronte dell’inflazione, la tendenza al rial zo prosegue, raggiungendo un nuovo picco a settembre, segno di una difficoltà economica dovuta a molteplici fattori: la congiuntura ne gativa a livello mondiale e l’aumento rilevante dei beni energetici, la cui spinta inflazionistica passa a +44,5% a settembre, sia dei beni non regolamentati, a +41,2%, sia dei beni energe tici regolamentati continuano a registrare una crescita molto elevata (+47,7%). Su base annua accelerano i prezzi dei beni (+12,5%) mentre è sostanzialmente stabile la crescita di quelli dei servizi (+3,9%). Si amplia, dunque, il differen ziale inflazionistico negativo già registrato ad agosto. Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) au menta dell’1,7% (su base mensile e del 9,5% su base annua (da +9,0% nel mese precedente). A cura del Centro Studi YouTrade

Economic sentiment dei settori economici in Italia Dati destagionalizzati non corretti per gli effetti di calendario

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Fonte:elaborazioneCentroStudiYouTradesudatiEurostat(DGECFIN,EuropeanCommission)

Economic sentiment nelle costruzioni per i prossimi tre mesi Dati destagionalizzati

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20,0 2021-09 2021-10 2021-11 2021-12 2022-01 2022-02 2022-03 2022-04 2022-05 2022-06 2022-07 2022-08 2022-09 Costruzioni Industria Servizi Commercio Consumatori 0,0

2021-09 2021-10 2021-11 2021-12 2022-01 2022-02 2022-03 2022-04 2022-05 2022-06 2022-07 2022-08 2022-09

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat

Andamento del tasso di inflazione in Italia Variazione % sullo stesso mese dell'anno precedente

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Ordini e/o piani di costruzione delle imprese Occupazione presso le imprese 0,0%

2021-09 2021-10 2021-11 2021-12 2022-01 2022-02 2022-03 2022-04 2022-05 2022-06 2022-07 2022-08 2022-09 Indice dei prezzi al consumo (NIC) Indice armonizzato per i paesi dell'Unione europea (IPCA)

Fonte:elaborazioneCentroStudiYouTradesudatiIstat(*stimaprovvisoria)

Rubriche

Il peso delle bollette

Èarrivato l’autunno, fa più freddo, i condomini si prepara no ad accendere il riscaldamento. E fioccano le bollette. Insomma, dopo la pausa estiva è arrivato il momento di fare i conti con le conseguenze della guerra in Ucraina scatenata dall’autocrate russo. Ce la faremo? Non sarà facile. E, tra l’altro, rischiamo di trovarci peggio rispetto alla Germania, che ha (o aveva) una dipendenza dal gas russo maggiore rispetto all’Italia. Grazie alle misure adottate, il consumo di gas in Germania è diminuito in media del 15% nei primi sei mesi dell’anno rispetto al 2021, e del 9% rispetto a 2019, 2020 e 2021. Se continuerà a risparmiare energia a questo ritmo, si ritroverà ad avere gas a suf ficienza per resistere a uno scenario di taglio completo dei flussi dalla Russia, anche senza gli stoccaggi. E se la Russia continuerà a fornire circa il 10% dei flussi di metano, un risparmio energetico del 15% consentirebbe ai tedeschi di disporre di circa il 7% del proprio stoccaggio entro la fine dell’inverno. Il calcolo è di Algebris Investments. Insomma, la situazione di Berlino sarebbe grave, con la necessità di una continua e consistente riduzione della domanda e un razionamento preventivo per evitare l’esaurimento dello stoc caggio, ma non ci sarebbe un crack economico. E l’Italia? Partiamo da una posizione di vantaggio in termini di dipendenza per il gas. Eppure in questi mesi il consumo è diminuito in misura minore:

solo il 2% in meno nei primi sei mesi rispetto allo stesso periodo 2021. Anzi, in con fronto con il biennio 2019-21, il consumo di gas è aumentato dello 0,7%. Il motivo sta nella percentuale di gas utilizzato per la produzione di elettrici tà, più elevata in Italia (35%) rispetto alla Germania (15%). E il consumo di gas per la produzione di energia elettrica è diminuito del 3% in Germania, mentre è aumentata del 9% in Italia. Se si esclude la produzione di elettri cità, il divario è ancora peggio: meno gas del 10% in Germania (sempre durante i primi sei mesi 2022), mentre in Italia solo -3%. Uno dei motivi è, secondo questa analisi, il focus sulla protezione dei consumatori, rispetto agli incentivi per il risparmio. Anche a causa delle elezioni, in partiti hanno spinto per contenere il costo delle bollette con bonus e calmiere. Giusto? Sbagliato? Sta di fatto che, finora, i consumi non sono diminuiti. Forse lo saranno dopo le bollette d’autunno.

CHIACCHIERE IN CANTIERE

Ingegneri-registi per il superbonus

La notizia ha sorpreso anche gli operatori più esperti, avvezzi alle novità che da oltre due anni accompagnano il cammino del superbonus: ora è la volta dei video asseverati. La novità è spuntata sulla piattaforma di Deloitte per la cessione dei crediti. Tra i documenti richiesti, infatti, gli utenti hanno trovato l’aggiunta di una nuova asseverazione associata a video, assieme a tutte le altre rilasciate. Insomma, per Deloitte un progetto è più credibile se è accompagnato da un filmato con il bollino blu. In sostanza, la piattaforma richiede che il tecnico che rilascia le asseverazioni debba girare un breve video descrittivo dell’intervento. Il filmato, ovviamente, deve avere come soggetto l’immobile oggetto dell’intervento, ben visibile (anche se questa raccomandazione sembra scontata). Ma la piattaforma si cala anche nella veste di regista e raccomanda di inquadrare il cartellone di cantiere e, forse con un raffinato piano sequenza, anche il civico e l’immobile nel contesto dell’aerea circostante. Assieme a una raccomandazione: il video girato deve essere preciso, ma breve, non più di cinque minuti. In questo contesto il tecnico deve confermare gli importi e gli interventi assevera ti, inquadrando le lavorazioni eseguite. La novità ha suscitato una prevedibile ondata di commenti negativi, molta ironia, e anche parecchia suscettibilità («ma allora senza video non siamo credibili?») delle categorie professionali. Da parte sua, Deloitte ha spiegato che i video servono a rafforzare i controlli antifrode «a tutela dell’erario, delle imprese, dei committenti, dei professionisti e dei sog getti cessionari, al fine della più sicura verifica e più rapida monetizzazione degli incentivi». Buone intenzioni, insomma, che forse possono agevolare il via libera finale da parte dell’Agenzia delle Entrate. Ma anche un gradino in più da salire per i tecnici che verificano il cantiere.

YOU TRADE Ottobre 2022 20 ECONAUTA
Federico

Il telefono non ha un ciclo lunare

Con un’ordinanza pubblicata il 6 settembre 2022, la Corte di Cassazione si è pronunciata sul ricorso promosso da una società di telecomunicazioni e servizi di telefonia avverso la sentenza del Consiglio di Stato 987/2020. La sentenza aveva respinto l’impugnazione avanzata dall’azienda di fronte al Tar del Lazio della delibera con cui le era stato imposto dall’Agcom di ritornare alla fatturazione su base mensile (o suoi multipli) per i servizi di telefonia fissa, nonché l’applicazione di una sanzione per mancata ottemperanza alla prima delibera.

La Cassazione, confermando quanto statuito nei precedenti gradi di giudizio, ha dichiarato inammissibile il ricorso, di fatto confermando l’illegittimità delle clausole che prevedono periodicità diverse da quella mensile. La vicenda in esame, decisa dalla recente sentenza della Cassazione, riguarda l’abitudine adottata dagli operatori di telefonia, sia mobile sia fissa, di modificare la periodicità nell’invio delle bollette, passando dalla tradizionale fatturazione mensile a quella a quattro settimane. Fatturando quindi ogni 28 giorni anziché ogni mese, le bollette in un anno non sono più 12, ma diventando

13, con un aumento non indif ferente per gli utenti. La so cietà di telefonia aveva quindi proposto ricorso in Cassazione, formulando censura di eccesso di potere giurisdizionale sotto tre distinti profili. Ma la Suprema Corte ha di chiarato inammissibili tutte le censure di eccesso di pote re. Nello specifico, la Corte ha osservato come il potere inibitorio esercitato dall’Autorità fosse in realtà già sussistente in epoca anteriore alle impugnate delibere, trovando fonte nell’articolo 2, comma 20, lett. d), Legge n. 481/1995 che, a fronte di compor tamenti lesivi dei diritti degli utenti, attribuisce alle autorità di regolazione il potere di imporre il pagamento dell’indennizzo, ritenendo quindi che il giudice amministrativo si è attenuto al compito interpretativo che gli è proprio. Quanto al dedotto ec cesso di potere nei confronti del giudice ordinario, la Suprema Corte ha osservato come l’esercizio da parte dell’Autorità dei propri poteri regolatori opera su un piano diverso e parallelo rispetto alla tutela civilistica, cui si aggiunge, senza escluderle. Infine, con riguardo all’eccesso di potere, la Suprema Corte ha rilevato che nell’impugnata sentenza il giudice amministrativo d’appello ha ravvisato la piena legittimità dell’intervento nella specie dell’Agcom, operato nell’esplicazione dei propri poteri in materia. In definitiva, risultano illegittime le bollette telefoniche emesse con cadenza di ventotto giorni, anziché ogni mese.

del Foro di Milano, lucchi@studiolucchi.eu

L’AVVOCATO
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Navighiamo a vista nel mare delle ipotesi

Nell’impossibilità di fare previsio ni, con l’unica certezza di una realtà congiunturale che ogni giorno conferma il rallentamento dei la vori, la diminuzione dei fatturati, e un’in flazione che sta raggiungendo percentuali da capogiro, e in attesa che le bollette arrivino a completare questo bello scena rio autunnale, la distribuzione edile ini zia a interrogarsi sul suo futuro. I danni dell’inqualificabile e indefinibile guerra hanno cominciato da qualche tempo a manifestarsi, andando a colpire il tessuto produttivo nazionale, e tante altre cose ancora, ed è da questa situazione di cui non si vede la fine che nascono tanti dubbi e altrettante preoccupazioni. A questo punto, problemi come la cessio ne del credito diventano gli ultimi della lista, anche perché fra un po’ non ci sa ranno più crediti da cedere, i bonus ver ranno come minimo ridimensionati e non possiamo che aggrapparci all’Europa con una mano tesa, sperando che non faccia no troppo caso al nostro debito pubblico. Che non potesse durare in eterno lo scri viamo da mesi, ma ancora una volta il nostro settore è colpito da cause esterne che nulla hanno a che fare, per esempio, con la necessità di ristrutturare un pa trimonio immobiliare in larga parte ve tusto, oppure la nuova edilizia che negli ultimi tempi ha trovato modo di risorge re. Non sono comparti di per sé in crisi, come testimonia anche l’andamento del mercato immobiliare, ma evidentemente dobbiamo fare i conti con l’andamento

economico in generale, un problema che non è solo nostro, visto che, per esempio, fra poco anche la Germania pare finirà in recessione. La Germania. Ma forse non è neanche giusto farci venire il mal di

vità, affiancando specializzazione e nuovi servizi all’offerta tradizionale. Ciò che ora non deve avvenire è rischiare di tornare indietro, questo davvero non ce lo possiamo permettere, perché le ipo tesi sul mercato che verrà non lasciano molto spazio a miracolosi recuperi. Pen sare a obiettivi realmente raggiungibili è il primo passo da compiere, tenendo sempre ben sotto controllo i conti. Altra questione, i rapporti con i fornitori: mai come ora siamo davvero tutti nella stessa barca. C’è bisogno di collaborazione, se ria, perché i servizi che insieme sapremo generare faranno la differenza. E tutto questo in un momento in cui la compe tizione si fa sempre più serrata perché, evidentemente, la posta in gioco è tanto alta quanto interessante.

testa con macro pensieri che non possia mo nemmeno solo pensare di controllare. Provare a stare nel nostro può quindi ap parire un futile esercizio di stile, ma cre do che sia invece il caso di concentrarci proprio sulla nostra attività e individuare strategie anche a breve termine (non ne possiamo ipotizzare altre) per consolidare ciò che di buono gli ultimi due anni han no portato nelle nostre aziende. Che, a occhio e croce, non è davvero poco. Molti sono riusciti a rimettere a posto i conti, altri sono stati capaci di creare valore per le loro aziende, altri ancora sono final mente riusciti a investire nella loro atti

L’andamento del settore edile ci obbliga, ancora una volta, a fare quel benedetto salto di qualità che è sempre nei nostri pensieri ma non sempre nelle nostre azio ni. I dati dicono che le rivendite più gran di e strutturate sono quelle che riescono a ottenere i migliori risultati, soprattutto se riescono ad aprire altri punti vendita, mentre i “piccoli” cominciano a faticare per davvero. Trovare la forza di unirsi può essere, ancora una volta, una strada da percorrere, senza pensare ai prezzi, che poi arrivano da soli, ma per sentirsi parte di un progetto comune di crescita e di ipotetica (perché al momento solo di ipotesi si tratta) stabilità.

Ottobre 2022 22
I FATTI NOSTRI
di Roberto Anghinoni Giornalista
Più lo scenario congiunturale si fa incerto e confuso, più la distribuzione edile deve cercare unità e collaborazione reale, anche con la produzione, oltre a definire obiettivi raggiungibili
Rubriche
Switch di cambio apertura semplificato

NUOVO FORMAT PER LEROY MERLIN

Leroy Merlin apre in Sardegna, a Cagliari, con un format di negozio tutto nuovo, una formula verticale dedicata al mondo del giardino a 360 gradi. Il nuovo Garden Leroy Merlin nasce come un luogo specializzato interamente dedicato al mondo del vivere outdoor. Lo store, la cui apertura è prevista per la fine di febbraio 2023, sorgerà nella zona di Elmas, andando a recuperare la struttura lasciata libera da un altro megastore in via Via S. Giorgio 7, e sarà collocato accanto al già esistente punto vendita Tecnomat. http://www.youtradeweb.com/

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BENE LA PROROGA DEI DEHORS

«La proroga al 31 dicembre 2022, in coerenza con le misure sul distanziamento interpersonale in vigore fino a quella data, delle semplificazioni per le occupazioni di suolo pubblico da parte di bar e ristoranti introdotta nel 2020 in piena emergenza Covid, consentirà alle imprese di affrontare meglio un periodo che si preannuncia critico sia per l’aumento consistente dei costi, a partire da quelli dell’energia, che per l’atteso rallentamento dell’economia. Bene ha fatto il Governo». È il commento di Fipe Confcommercio, in merito alla misura prevista dal decreto legge Aiuti-ter. http://www.casacondominio.net/

BERETTA ASSOCIATI RISTRUTTURA CHIOMENTI

Linee essenziali, dettagli di pregio e una spazialità chiara sono gli ingredienti con cui Beretta Associati ha progettato l’ampliamento della sede dello studio legale Chiomenti. Situato nel cuore storico di Milano, tra via Verdi e via Manzoni, il progetto ha previsto la configurazione di nuovi spazi, attraverso la ricucitura dei due palazzi storici Talenti e Cova, il riassetto dei collegamenti interni e la definizione di un nuovo accesso principale su via Verdi. https://www.youbuildweb.it/

Digital news da youtradeweb.com casacondominio.net youbuildweb.it
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seggiole & poltrone

ROBERTO GHIARONI DIRETTORE COMMERCIALE A ETERNO IVICA

Roberto Ghiaroni è il nuovo direttore com merciale Estero di Eter no Ivica. Modenese d’origine, classe 1982, una laurea in comunica zione d’impresa, dopo oltre 11 anni di attività nel distretto ceramico di Sassuolo si intro duce in un settore più tecnico dell’edilizia, quello della plastica. «Durante la mia pre gressa esperienza di promozione rivolta a studi internazionali di architettura, ho avu to modo di conoscere Eterno Ivica e di col laborare in diversi progetti. Mi inserisco oggi come responsabile Commerciale Estero di questa azienda che, nel mondo delle ceramiche, è da sempre considerata leader di prodotto e d’innovazione di si stemi di posa per pavimenti sopraelevati da esterno. Inizio entusiasta e consapevo le del valore che il marchio ha acquisito a livello mondiale. La crescita esponen ziale degli ultimi anni degli indicatori economici aziendali è evidente, frutto di strategie produttive e distributive virtuo se riversate su canali di business ricettivi alle soluzioni proposte».

FRANCESCO PROCOPIO SALE IN PROGEDIL

Francesco Procopio è il nuovo General Manager del Gruppo Immobi liare Progedil. Il nuovo incarico si aggiunge a quello di Head of Commercial & Business Development, che con tinuerà a ricoprire. In qualità di General Manager, Procopio si occuperà di dirigere, supervisionare e coordinare tutte le linee di business, organizzate e pianificate sulla base delle strategie definite dal Managing Director Marco Barile. Procopio ha oltre 15 anni di esperienza in ambito finance prin cipalmente nel settore Real Estate. Prece dentemente ha ricoperto il ruolo di Senior Asset Manager in Aurora Recovery Capital. Nel 2012 si è unito per cinque anni al Grup po Parsitalia arrivando a ricoprire il ruolo di Head of Planning, Control & Finance. Ha lavorato anche in Ubi banca e Fideuram, oltre che in Alitalia.

MARA PANAJIA AD DI HENKEL ITALIA

Mara Panajia diventa presidente e am ministratore delegato di Henkel Italia: sostituisce Bernadette Bevacqua, che

ha lasciato l’azienda per una nuova sfida professionale. Lau reata all’Università Bocconi, Panajia ha iniziato il suo percorso in Danone ed è entra ta in Henkel nel 2000 per occuparsi della gestione di alcuni brand e poi del marketing di Laundry & Home Care. Dal 2006 al 2012 ha co ordinato le strategie e le attività marke ting in Italia, Grecia e Cipro, passando in seguito all’area commerciale. Nel 2014 si è trasferita a Düsseldorf, pres so il quartier generale di Henkel, dove ha ricoperto il ruolo di Corporate Vice President come responsabile del mar keting globale dei marchi Laundry & Home Care incluso il brand Persil. Alla fine del 2018 è tornata in Italia. Nel 2021 è stata citata da Forbes tra le cen to donne italiane di maggior successo.

CHRISTIAN COLOMBO PRESIDENTE DI AFIL

L’Associazione Fab brica Intelligente Lombardia (Afil) ha un nuovo presidente per il biennio 2022-2024: è Christian Colombo, amministratore dele gato di Ficep, azienda nel settore delle macchine utensili e impianti. Colombo, classe 1971, ingegnere gestionale lau reato al Politecnico di Milano, prende le consegne da Diego Andreis, che dopo quattro anni di Presidenza rimarrà nel Consiglio Direttivo dell’Associazione. Afil è il cluster tecnologico regionale del manifatturiero lombardo. Riunisce i principali portatori di interesse nel settore manifatturiero in Lombardia, di tutte le tipologie: aziende (grandi, me die, piccole e start-up), associazioni, università e centri di ricerca.

Villa Quaranta

Via Ospedaletto, 57 - 37026 Ospedaletto (Verona)

martedì 25 ottobre 2022 ore 19 Serata di gala con la consegna degli YouTrade Awards Premiazione delle migliori aziende dell'anno selezionate mercoledì 26 ottobre 2022 ore 9

Convegno YouTrade

BOOM DELL’EDILIZIA, MERCATO, INVESTIMENTI LE NUOVE SFIDE

DELLA DISTRIBUZIONE

Un’edilizia che, nonostante tutto, continua a marciare a ritmo sostenuto. Ma anche una distribuzione che deve cogliere il momento per ripensarsi, riorganizzarsi e rilanciare . Perché è quando il mercato corre che bisogna prepararsi al domani. Le opportunità, ma anche le insidie, sono molte. Per esempio, i maxi investimenti collegati al Pnrr, i bonus fiscali che continueranno, per almeno un altro anno, a spingere la domanda, le tecnologie che, anno dopo anno, riservano strumenti innovativi per il marketing e la logistica . Ma anche la corsa dei prezzi e la guerra in Ucraina , la necessità di adeguarsi agli standard europei , la concorrenza della Gdo. Il XV Convegno YouTrade parlerà di tutto questo, per fornire agli operatori le informazioni necessarie a competere meglio in un mondo in piena trasformazione.

VirginiaGambino EDITORE

Convegno Nazionale

PROGRAMMA

9,00 Registrazione e welcome coffee

9,30 Sondaggio: le scelte dei distributori

Roberto Di Lellis, giornalista

10,00 Opportunità e trappole per il punto vendita

Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano

10,40 Talk: la parola al mercato

Valeriano Fiorentini, direttore Edil Fiorentini - Giorgia Lermini, founder and general manager GDE Energia - Cesare Simonetti, presidente Gruppo GAME - Fabrizio Zaccaron, direttore commerciale Italia Eclisse

11,00 La congiuntura dell’edilizia

Federico Della Puppa, coordinatore Centro Studi YouTrade

Partner sponsor Partner sponsor Partner sponsor

11,30 Coffee break

11,45 Prezzi, budget, magazzino: l’azienda al tempo dell’inflazione

Alberto Bubbio, professore associato di Economia Aziendale e responsabile del corso di Programmazione e Controllo, presso l’Università Cattaneo - Liuc

12,15 Aziende e sostenibilità: chi fa che cosa

Videoinchiesta

12,35 Talk Show: le imprese sono pronte a cambiare?

Federico Nessi, CEO Eternedile - Marco Orsolini, direttore commerciale OrsoliniGernot Seebacher, CEO Unifix - Marco Squinzi, AD Mapei - Vincenzo Zanutta, AD Zanutta Modera Roberto Di Lellis

13,00 Light lunch

WORKSHOP

14,30

14,30

VENDERE DI PIÙ CON IL DIGITALE

Come integrare commerciale e digitale per moltiplicare le vendite Giuseppe Maffei, esperto in Digital Transformation

LA CASA GREEN ENTRA IN RIVENDITA

Gestire la crescente domanda di prodotti sostenibili

Norbert Lantschner, Ideatore CasaClima - Ambasciatore „Carta dellaTerra“

Talk Show: sostenibilità, parlano le aziende

Dario Mantovanelli, responsabile commerciale Excellence, WienerbergerSalvatore Palazzo, head of sales department Italcementi - Luca Succio, direttore generale

Terreal Italia - Andrea Visentin, direttore divisione components Industrie Cotto Possagno

Main sponsor

Partner sponsor

LA MASSIMA FACILITÀ DI POSA: PROGETTARE IN TEMPO REALE Il Cappotto prefabbricato con finitura in mattone faccia a vista Il sistema Terracoat® assicura una elevata performance termica dell’edificio, oltre a migliorare l’aspetto estetico, grazie ai listelli in terracotta faccia a vista a pasta molle nelle varietà di finiture e colori della gamma SanMarco e Pica.

Sponsor

XV

VENDITE, RICAVI INFLAZIONE E TECH

In sintesi, anticipiamo i temi in programma per l’evento organizzato a Villa Quaranta da Virginia Gambino Editore. Sono gli argomenti di maggiore attualità, alla luce dell’andamento dell’economia, dell’edilizia e degli sviluppi della tecnologia

Che cosa tratterà il XV Convegno YouTrade, in programma il 26 ottobre a Villa Quaranta? La ri sposta è semplice: tutto quanto è di strettissima attualità. E che, naturalmente, ha un impatto sul business del commercio edile. Attività che, tra l’altro, è vittima anche di una definizione ormai restrittiva. Sì, perché il distributore al passo con i tempi non si limita più a fornire sacchi di cemento e laterizi. Certo, anche quello. Ma il commerciante è anche un fornitore di consigli, di indicazioni, e persino di prodotti che un tempo non sarebbero stati classificati nell’ambito delle costruzioni. C’è un po’ di elettronica, un po’ di digitale e un po’ di

arredamento nel menu dei nuovi distributori. Che sono diventati loro stessi produttori di qualcosa, seppure quasi sempre si tratta di immateriale, cioè di advisoring. Se a questo si aggiunge che ci sono anche distributori che propongono prodotti private label, beh, il panorama della professione, para gonata soltanto a quella di dieci anni fa, sembra completamente diverso. Ma, di più, è un sistema ancora in piena evoluzione. Questa multiforme realtà, però, è ora alle prese con una situazione spiazzante: una domanda che ancora non sembra esaurita, ma prezzi che impattano su magazzino e bilanci. Sono tanti gli argomenti, insomma, a cui gli esperti chiamati sul palco del convegno daranno una risposta.

ttualità
XV CONVEGNO YOUTRADE - 1 Ottobre 2022

PREZZI, BUDGET E MAGAZZINO:

L’AZIENDA AL TEMPO DELL’INFLAZIONE

L’inflazione è ormai un trend caratterizzante dell’economia in questi ultimi mesi. Le sue conseguenze sono molte, la più importante è che non basta fatturare di più. Bisogna essere sicuri di non erodere la marginalità dei prodotti con un adeguamento dei prezzi di vendita. Di non riempire i magazzini con logiche speculative e di concedere dilazioni ai clienti con un

aumento dell’importo dei crediti. Tutti questi fenomeni è opportuno tenerli «sotto controllo» con il budget di cassa. Insomma, una gestione eco-fin che diventa delicata e richiede maggiori attenzioni.

* Professore associato di Economia Aziendale e responsabile del corso di Programmazione e Controllo, pressol’UniversitàCattaneo-Liuc

UNA BUSSOLA PER LA DISTRIBUZIONE

Prima la pandemia, poi i super bonus, oggi e domani l’impennata dell’inflazione e dei costi dell’energia. Sono stati anni per il mondo della distribuzione di materiale edile in cui ottimismo e pessimismo si sono spesso alternati. In verità, a dispetto di questi continui cambiamenti, il mondo della distribuzione non deve sbandare quanto piuttosto guardare con sempre maggiore attenzione ad un orientamento strategico e organizzativo in cui la centralità del cliente è il nuovo mantra. In termini concreti, questo significa che costo e disponibilità dei materiali sono condizioni necessarie di una proposta commerciale attrattiva ma la differenza

la faranno la capacità di fornire risposte concrete ad una domanda in continuo cambiamento sia con riferimento alla tipologia di richiesta (si pensi al tema, tra gli altri, della smart building) che nella dimensione del processo di acquisto (canali digitali). Ne consegue una bussola con punti polari molto chiari: (1) omnicanalità, (2) valorizzazione della dimensione del servizio al punto vendita, (3) centralità del marketing e (4) competenze delle persone devono rappresentare i punti di riferimento a cui il management della distribuzione si deve ispirare.

LA FESTA NON È FINITA, MA...

Il mercato delle costruzioni sta ancora viaggiando su dinamiche che lo mettono in controtendenza rispetto all’andamento complessivo dell’economia. Gli incentivi fiscali legati al 110%, le opportunità di cessione del credito, sbloccate dopo mesi di stop, e i primi effetti degli investimenti previsti dal Pnrr stanno facendo vivere al settore una stagione indubbiamente vivace, molto più di quanto ci si sarebbe potuti aspettare dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e le conseguenze sui mercati derivanti dall’aumento rilevante e impensabile fino ad un anno fa dei materiali, prima, e dei costi energetici ora. Quanto durerà questo trend? Questa è la domanda che ci si deve porre, per prepararsi a ritornare a un mercato che avrà comunque alcuni traini fino al 2025, ma che non potrà più contare sulle crescite a

doppia cifra di questi ultimi due anni. Prepararsi significa organizzarsi per tempo, e per il settore della distribuzione è molto importante definire il proprio ruolo nella filiera e individuare quali strategie mettere in atto nel futuro per garantirsi adeguata competitività. Oggi la sfida vera, come dimostrano i casi europei che raccontiamo sulle pagine di YouTrade, è sui servizi, vero valore aggiunto, ma anche nella formazione del personale, oltre all’ottimizzazione degli spazi e del proprio modello di business, al fine di migliorare la produttività, tema sempre molto delicato ma poco studiato e approfondito in questo settore. Una produttività che deve considerare anche la dimensione di impresa come fattore competitivo, proprio in un’ottica di servizi verso i propri clienti.

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Alberto Giuliano Noci * Federico Della Puppa*

VENDERE DI PIÙ CON IL DIGITALE

«Il digital non serve a nulla!». Così, qualche anno fa, i venditori esordivano nelle riunioni commerciali quando arrivava il momento di parlare della strategia di marketing online a supporto delle vendite. I tempi sono cambiati. Negli ultimi cinque anni, anche nel settore della rivendita di materiali edili, sono nate realtà online che hanno raggiunto fatturati di svariati milioni di euro, con costi di gestione contenuti, espandendosi ben oltre i classici confini territoriali.

Ci sono produttori di soluzioni costruttive, materiali ed attrezzature che stanno sfruttando con estremo successo tutte le potenzialità del digitale per riposizionarsi sui mercati esteri, per creare dei legami profondi con l’utente finale, ribaltando le dinamiche consolidate da anni e moltiplicando il fatturato. Il perché il digitale renda possibile questi cambiamenti lo possiamo capire analizzando qualche numero: una persona scorre in media circa 100 metri di contenuti online al giorno. Ogni secondo vengono effettuate 99 mila ricerche su Google, per un totale di 8,5 miliardi di ricerche al giorno. Ogni minuto su Facebook si iscrivono 400 nuovi

utenti, vengono generati oltre 315 mila aggiornamenti di stato, caricate 147 mila fotografie e condivisi 54 mila link. Ogni giorno, su Instagram, vengono condivise 95 milioni di immagini e video. Ogni 60 secondi su Youtube vengono caricate circa 500 ore di contenuti video. Questi sono i numeri di alcuni dei canali online dove le persone interagiscono, si formano ed informano per prendere le loro decisioni, anche decisioni d’acquisto. Durante il workshop analizzeremo alcuni casi di successo di Pmi attive nel settore dell’edilizia. Osserveremo, anche puntualmente, alcune strategie e tecniche utilizzate che stanno consentendo di raggiungere risultati commerciali ben oltre le aspettative e con investimenti pubblicitari quasi nulli. Che cosa porterete a casa dopo il workshop:

• Suggerimenti per potenziare il commerciale integrandolo con il digitale

• Tecniche non convenzionali per aumentare la visibilità senza investimenti pubblicitari

• Elementi per verificare se la vostra attuale strategia digitale è massimizzata

*Co-founderdiDeveled

CAVALCARE L’ONDA DEL CAMBIAMENTO

È innegabile che la sfida più importante da affrontare nei prossimi decenni è legata alla crisi climatica. Già l’Accordo di Parigi siglato nel 2015 ha dato un’indicazione chiara: contenere l’aumento della temperatura media globale di 1,5-2 gradi rispetto ai livelli preindustriali. Anche l’Unione Europea si sta muovendo da tempo con provvedimenti che vanno in questa direzione, dal famoso accordo per il contrasto al cambiamento climatico del Pacchetto 20-20-20 ai nuovi obiettivi fissati per il 2030, fino al nuovo pacchetto climatico Fit for 55 adottato dalla Commissione europea a luglio 2021. Quest’ultimo, in particolare, prevede che gli Stati membri dell’Unione Europea riducano le emissioni di Co2 del 55% in meno di dieci anni, con l’obiettivo di arrivare alla carbon neutrality per il 2050. Un target molto ambizioso, soprattutto se si considera che il piano nazionale italiano è in grande ritardo. L’elefante nella stanza, ça va sans dire, è l’edilizia, responsabile del 39% di tutte le emissioni globali di anidride carbonica nel mondo. Un dato che rappresenta già di per sé un chiaro indirizzo su dove agire per forzare la transizione. Come? Concentrandosi soprattutto sull’involucro e i materiali che permettono di

tagliare i consumi, mantenendo e migliorando il comfort abitativo. La vera sfida non è tanto sui nuovi edifici, ma nella riqualificazione del patrimonio esistente. Proprio per questo la stessa Unione Europea sta spingendo sulla Renovation Wave, l’ondata di ristrutturazioni che mira a triplicare gli investimenti degli Stati membri nel retrofit dall’1% al 3%, e sul New European Bauhaus, un nuovo approccio al modo di progettare, costruire e abitare gli edifici e le città. Un cambiamento che coinvolge ovviamente anche i materiali edili, da rivalutare non solo in base alle prestazioni ma anche rispetto al loro intero ciclo di vita, dal prelievo della materia prima allo smaltimento, e all’impatto ambientale. I rivenditori sono chiamati in prima fila a impegnarsi in questo salto culturale, valorizzando all’interno del punto vendita i materiali che rispondono alle nuove direttive, formando il proprio personale e partecipando alla divulgazione di questo nuovo paradigma che trova sempre più sostenitori tra gli stessi committenti ed enti pubblici. Il mondo sta evolvendo e i rivenditori devono prepararsi a surfare l’onda del cambiamento.

*IdeatoreCasaClima-AmbasciatoreCartadellaTerra

Norbert Lantschner*
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UN FILO ROSSO NEL LABIRINTO

Gli interrogativi sono tanti. E, questa volta, il labirinto in cui si trova il mercato dell’edilizia si trova di fronte a un percorso dav vero complicato, tra inflazione, incertezze geopolitiche, orizzon te normativo ingarbugliato. Eppure a molti operatori del settore sembra di vivere in un tiepido tramonto che non debba terminare mai. Fuori di metafora: il mercato gode ancora di fattori straordinari, come i bonus edilizi e delle opere del Pnrr, perlomeno quelle che sono avviate, a cui si aggiunge il necessario trend della sostenibilità. Ma il futuro? Trovare il filo rosso per uscire dal labirinto, per continuare a fare busi ness, magari ancora meglio di prima, è l'obiettivo del XV Convegno Nazionale YouTrade (26 ottobre, Villa Quaranta, Ospedaletto di Pescantina, Verona). Insomma, un evento per affrontare, attraverso il contributo di autorevoli relatori, uno per uno i temi che sono al centro del mondo della distribuzione. Per fare questo il Convegno partirà da un sondag gio, che ha l’obiettivo di raccogliere la voce diretta del mondo della distribuzione. Qual è, davvero, il sentiment dei distributori? Che cosa prevedono? Che cosa si propongono di fare? Il Convegno, insomma, sarà centrato sulle esigenze reali che il mondo delle rivendite è chiamato a esprimere. Le risposte saranno commentate da Giuliano Noci, prorettore del Politec

nico di Milano e docente di Strategy and Marketing all’ateneo milanese. Idee, strategie, tecnologia, punto vendita, mercato: attraverso le parole di Noci sarà radiografato lo stato di salute e, soprattutto, l’atti tudine propositiva della distribuzione di materiali per edilizia.

CONTI CHE NON TORNANO

Un altro punto caldo, e non solo per il mondo dei materiali edili, è quello relativo all’inflazione. L’au mento dei prezzi dei prodotti, unito a quello dell’e nergia, minaccia il calo dei consumi e, al contempo, sconquassi nei bilanci delle aziende. Come affrontare questo difficile periodo di aumento dei prezzi? Ri sponderà alla domanda Alberto Bubbio, professore associato di Economia Aziendale e responsabile del corso di Programmazione e Controllo, presso l’Uni versità Cattaneo - Liuc. Perché non basta accumulare prodotti in magazzino, occorre un diverso approccio alla gestione finanziaria.

Il XV Convegno Nazionale YouTrade, come da tradizione, non dimenticherà quello che è uno dei momenti più attesi: la radiografia della congiuntura e le proiezioni sui primi mesi del prossimo anno. Al coordinatore del Centro Studi YouTrade, Federico Della Puppa, il difficile compito di supportare con numeri, dati, grafici e tabelle il trend di un mercato a due facce. Ma, come sempre, l’evento organizzato

Attualità Ottobre 2022
XV CONVEGNO YOUTRADE - 2
Edilizia che ancora viaggia sull’onda di bonus e Pnrr. Ma anche inflazione, logistica sempre più complicata, trasformazione digitale, sostenibilità. Dove sta andando il mercato della distribuzione? Tutte le risposte all’evento del 26 ottobre
Ottobre 2022 35

da Virginia Gambino Editore è anche un momento di confronto diretto per le aziende. Non mancheran no, infatti, i momenti di talk con i protagonisti del mondo della distribuzione: di argomenti da discutere, d’altra parte, ce ne sono parecchi. Infine, il convegno prevede un secondo tempo nel pomeriggio, con due workshop fortemente focalizzati.

PREMI E PREMIATI

Una novità, rispetto alle passate edizioni, riguarda invece l’assegnazione degli ambìti YouTrade Awards, che si svolgerà la sera precedente del convegno, il 25 ottobre, sempre a Villa Quaranta. Le targhe relative ai riconoscimenti saranno consegnate durante una cena di gala. La cerimonia è stata anticipata anche per dare modo a chi partecipa di allacciare relazioni di business in un ambito piacevole e distensivo. Questo non toglie che gli YouTrade Awards seguano rigorosi criteri di selezione. Come negli anni scorsi, la premiazione riguarda i migliori rivenditori, classificati in differenti categorie, differenziate tra risultati calcolati

sul bilancio delle aziende, e di rendimento. Le categorie comprendono Best Revenue (migliore fatturato, tre pre miati), Best Revenue Performance (migliore incremento del fatturato), Best Ros (migliore redditività rispetto alle vendite), Best Roe (migliore ritorno sul capitale investito), Best Roa (migliore rendimento dell'intero in vestimento aziendale), Best Strategy (migliore strategia), Best Showroom (lo showroom più innovativo), Best Hitech (migliore utilizzo di tecnologia), Best e-commerce (migliore implementazione delle vendite online), Best Logistic (migliore organizzazione del magazzino), Best Sales Network (migliore rete commerciale).

La selezione risponde a criteri scientifici secondo l’analisi quantitativa e qualitativa del Centro Studi YouTrade, sulla base dei risultati ottenuti nel 2021 e testimoniati dai bilanci delle aziende e testimonianze dirette dei partner.

I dati costituiscono anche la base per la elaborazione della consueta classifica Top 100 della distribuzione edile. I premi, la sintesi degli interventi del convegno, l’analisi sulla congiuntura dell’edilizia saranno pubblicati sul prossimo numero di YouTrade.

Ottobre 2022 36
Attualità

MURAGO VENETO

Qualità, estetica, resistenza, durabilità, sono questi i quattro aspetti si gnificativi che caratterizzano Murago Veneto, un innovativo muretto per arredo giardino la cui forma trapezoidale permette di realizzare murature sia lineari che curve. La semplicità del metodo di posa a secco e le finiture pregiate rendono questo prodotto la soluzione adatta per rinnovare l’ambiente circostante: viali, giardini e aiuole.

Ottobre 2022 37 San Giorgio delle Pertiche (PD) - Ph. +39 049 5747139 SCOPRI DI PIÙ michelettopavimenti.it
IL
MURO FAI DA TE!

DOVE CI PORTERÀ LA CRISI ENERGETICA

Il Pnrr e il superbonus danno ancora una spinta, ma non possono durare in eterno. Le aziende devono fare un passo alla volta all’interno di una gerarchia di azioni per focalizzare di più il ruolo della distribuzione come sistema integrato di servizi

SOLOPERABBONATI

Attualità
STRATEGIE

ABBONATI

SOLOPERABBONATI

Ottobre 2022 40
Attualità

ABBONATI

Ottobre 2022

GRAZIE ALL’EXPORT IL RUBINETTO È D’ORO

Il Sistema Arredobagno (972 imprese e 22.624 addetti) ha fatto registrare un andamento positivo grazie al forte legame con la componente residenziale. E il fatturato del settore è lievitato a quasi 4 miliardi. Previsioni positive, ma il rincaro dell’energia è un ostacolo

Ottobre 2022 42 Attualità
ASSOBAGNO

Ne sono cambiate di cose dal 2002, anno di fondazione di Assobagno, l’associazione nata dall’unione di Federbagnocli ma (associazione dei produttori idrotermosanitari) e il Gruppo Bagno di Assarredo, all’interno della Federazione FederlegnoArredo. L’associazione, che oggi rac coglie 150 imprese italiane produttrici di arre damento e articoli per il bagno, ha festeggiato il ventennale nel corso dell’assemblea annuale che si è tenuta presso la Cantina Ca’ del Bosco a Erbusco (Brescia). «Il nostro settore, come la storia stessa dell’associazione dimostra, è stato protagonista di un’importante evoluzione in questo quarto di secolo e interprete di un diverso modo di vivere e pensare la stanza da bagno. La ricerca, il saper anticipare il futuro da parte delle nostre aziende, sono stati la chiave di lettura di questi primi 20 anni, come è

risultato fondamentale il ruolo dell’Associazione e della Federazione che ha condiviso, sostenuto e sti molato questi processi», ha sottolineato il presidente Elia Vismara di fronte a partecipanti, associati e i past president Nicoletta Fontana, Gianluca Mar velli, Mauro Guzzini, Paolo Pastorino.

SCENARI

Lo scenario di mercato è oggi infatti di fronte a grandi sfide, tra caro energia, difficoltà nell’approvvigio namento di materie prime e incertezza geopolitica. Nonostante il particolare momento congiunturale, il settore arredo nel suo complesso e quello dell’ar redobagno continuano a mostrare segnali positivi. Secondo le ultime rilevazioni del Centro Studi As sobagno su un campione di aziende «si prevede una chiusura d’anno a +10,3%, con un andamento positivo sia per l’Italia che per l’estero (rispettivamente +9 e +12,1%). La stragrande maggioranza delle imprese

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Sul palco dell’Assemblea Assobagno da sinistra: il presidente Elia Vismara, Nicoletta Fontana, Gianluca Marvelli, Mauro Guzzini, Paolo Pastorino e Daniela Tomaselli

Domanda. Uno dei problemi maggiori per le aziende della ceramica e della rubinetteria è il costo dell’energia: quanto incide?

Risposta. Tanto, basti pensare che siamo vicini a un aumento del 300% del costo dell’energia rispetto ai primi mesi dell’autunno 2021. Chi in maniera lungimirante ha avuto modo di installare un impianto fotovoltaico o siglare contratti a prezzi più calmierati si è salvato nei primi mesi del 2022. Oggi però la situazione è diventata oggettivamente complessa, sugli oneri di lavorazione, ma anche sul costo del materiale, che ha subito una impennata importante. Non vedo una soluzione nell’immediato.

D. Quanto incide questo aumento nella formazione del prezzo di vendita?

R. Se consideriamo un prodotto di design ad alto valore aggiunto, la materia prima impatta per un circa un terzo del prezzo finale, ma oggi è tutto aumentato. Se parliamo di un prodotto che richiede tanta lavorazione a livello di macchinari, probabilmente è anche superiore.

D. Il decreto Aiuti e i provvedimenti del Governo sono sufficienti?

R. Anche se i bonus non hanno inciso direttamente sul nostro comparto, hanno contribuito a dare un grande slancio al mercato della ristrutturazione, facilitando anche il nostro settore. Tuttavia, i provvedimenti messi in campo per arginare i rincari serviranno solo

reputa che chiuderà l’anno con ricavi in crescita ri spetto al precedente per quanto riguarda le vendite sul mercato interne, percentuale che scende per l’estero», sostiene Vismara.

IL MERCATO

Nel 2021 il Sistema Arredobagno, composto da 972 imprese e 22.624 addetti, di cui Assobagno ne rappre senta oltre il 50%, ha fatto registrare un andamento positivo grazie al forte legame con la componente residenziale, con un fatturato complessivo di 3.807 milioni di euro, di cui 2.104 per l’Italia e 1.703 per l’export e un saldo commerciale pari a 1.049 milioni di euro. La variazione del fatturato alla produzione è in crescita del 22,5% sul 2020 e dell’11,5% sul 2019, ritornando sopra i livelli pre-pandemici. Questo è stato possibile grazie alle vendite sul mercato italia no (+29,9% in valore sul 2020, equivalenti a +14,1% sul 2019). Positive, ma con un tasso di crescita più contenuto anche le esportazioni (+14,4% sul 2020,

a mettere un piccolo cerotto che, di fronte all’emorragia in corso, non può essere considerato sufficiente. Siamo molto preoccupati anche dalla ricaduta dei rincari sulla manodopera: nei prossimi mesi

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Attualità
Elia Vismara (nella foto), presidente di Assobagno, traccia un quadro del settore. E sottolinea le difficoltà legate all’aumento del prezzo dell’energia. MA I COSTI SONO UNA DOCCIA FREDDA

+8,5% sul 2019) che pesano per meno della metà (45%) del fatturato totale (793,6 milioni di euro, +13,75% sul 2021). Nel periodo gennaio-maggio 2022, la Germania si è confermata il primo mercato per le esportazioni (17% dell’export totale) con una variazione positiva del 12% sul 2021 (140 milioni di euro). Bene anche la Francia, secondo mercato, con +5,2% sul 2021 (quasi 129 milioni di euro) e gli Stati Uniti con +38,8 sul 2021 (41,21 milioni di euro). A seguire il Regno Unito (39,70 milioni di euro) e +5% sul 2022, e la Svizzera con 38,81 milioni di euro e +20,6 %.

RUBINETTI, MOBILI E DOCCE

Nel 2021 le vendite dei rubinetti (settore che pesa il 27,8,% sul totale del sistema arredobagno) sono state pari a 1,056 miliardi di euro, di cui il 66% dall’export destinato in particolare a Francia (16,6%) e Germania (15,7%). Rispetto al 2020 l’andamento è positivo con +21,7%. Bene anche il confronto con il pre-covid:

il personale impiegato nelle nostre aziende subirà grossi scompensi tra lo stipendio e i costi reali che si troverà a sostenere.

D. È possibile risparmiare energia a livello aziendale?

R. L’energia è un elemento di costo, quindi ogni azienda che può risparmiare lo sta già facendo, studiando metodi per limitare i consumi. Più che un discorso di sostenibilità, è proprio un fattore economico determinante per tenere bassi i costi di produzione. Spero ci saranno delle facilitazioni per l’accesso alle fonti rinnovabili e una semplificazione della burocrazia per gli impianti fotovoltaici: oggi, se per realizzare un impianto ci vogliono tre mesi, ne servono nove per allacciarlo alla rete elettrica.

D. La situazione che stiamo vivendo influirà sull’export?

R. Ci sono delle situazioni un po’ paradossali per chi esportava verso la Russia, che si sta trovando ad avere delle disparità da nazione a nazione a causa di blocchi dei codici doganali. Questa però è una casistica marginale. Diciamo che la situazione che si è creata potrebbe avere delle influenze, più che nell’export puro, nella concorrenza sul mercato internazionale con aziende estere che hanno costi dell’energia molto più bassi.

D. La sostenibilità è un concetto che fa presa nel settore?

R. Assolutamente sì. Il mondo del bagno ha già a che fare con la sostenibilità dal punto di vista produttivo e di processo. Al di là del risvolto etico della sostenibilità, essere efficienti consumando meno energia e meno risorse, comporta un risparmio economico concreto e quotidiano. Negli anni le aziende hanno compiuto un grande lavoro di affinamento dei processi produttivi. Oggi si può ulteriormente migliorare in tutti quei processi a basso costo, ma ancora impattanti dal punto di

vista ambientale. Inoltre, le aziende del comparto bagno hanno un importante compito di divulgazione della sostenibilità dal punto di vista culturale. Per esempio, il tema della gestione dell’acqua, che negli ultimi mesi è stata un po’ il simbolo dei problemi legati al surriscaldamento globale, fa parte di tutta una serie di attività su cui, in qualità di produttori di rubinetti, scaldasalviette e apparecchi sanitari, ci possiamo adoperare per sensibilizzare maggiormente il mercato a una maggiore attenzione al risparmio idrico. Anche la durabilità dei prodotti è un concetto molto importante sul fronte della sostenibilità. L’usa e getta in bagno non può funzionare.

D. Quali sono i trend per il settore dell’arredo bagno?

R. Forse anche a causa della crisi, il mercato si è un po’ polarizzato ed è venuta meno la fascia media. Nella fascia alta di mercato si cercano customizzazioni sempre più spinte, nuove finiture e nuovi colori, e un maggiore servizio, proprio per riuscire a dare vita al bagno dei propri desideri. Il lockdown ci ha dimostrato come in casa gli spazi sono difficili da gestire. Il bagno è forse l’unico ambiente dove ritrovare benessere e privacy, e che si cerca di ritagliare su misura delle proprie esigenze estetiche e funzionali.

D. Quali sono le sue aspettative per il 2023?

R. Spero che questa corsa folle ai rialzi arrivi a un punto di saturazione. Sono moderatamente ottimista, anche se resta un po’ di preoccupazione. Arriviamo da due anni drogati dalla ripresa post-covid, ora il mercato sta un po’ rallentando e le aziende stanno subendo rincari importanti, senza riuscire a riversare più di tanto gli aumenti sui prodotti. Le marginalità sono state pesantemente intaccate e credo che il bilancio a fine anno sarà doloroso.

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Taglio della torta per il ventennale dell’associazione

+14,5% la variazione in valore. Il comparto dei mobili bagno (17,9 % del sistema) nel 2021 ha registrato un valore di 683 milioni di euro, con una variazione di fatturato di +25% rispetto al 2020 e +16,3% rispetto al 2019. Il 67% delle vendite si è realizzato sul mer cato nazionale (+32,4% rispetto al 2020). Positive anche le esportazioni (+12,2%), in particolare verso la Francia, che assorbe circa il 15% dell’export totale. Per quanto riguarda le chiusure doccia (16,6% del sistema) il valore delle vendite nel 2021 si è attestato su 633 milioni di euro (+21,5% sul 2020).

CERAMICA SANITARIA E ACCESSORI

Anche il comparto della ceramica sanitaria (12,6% del sistema) è in crescita e ha chiuso il 2021 con un aumento del 22,4% rispetto all’anno precedente, per un totale di 480 milioni di euro. Positivo in par ticolare l’andamento del mercato interno (+32,7%) che supera il 70% delle vendite totali. Anche nel confronto con il 2019 la variazione si conferma posi tiva, grazie all’Italia (+16,7%), mentre flette l’export (-6,4%). Le esportazioni sono però in ripresa nel primo trimestre 2022 (+7,5%) sebbene non in tutti i principali mercati. Francia e Germania restano invece la principale destinazione delle esportazioni di accessori, in crescita del +16,9%. Il comparto, che rappresenta il 10,5% del totale del sistema arredo bagno, nel 2021 ha fatto registrare un valore di 401 milioni di euro, con un incremento del +22% rispetto al 2020. Le vendite in valore sono in aumento (+8%) anche rispetto al 2019.

TERMOARREDI E VASCHE

L’andamento dei termoarredi (5,4% sul totale del sistema arredobagno) è positivo sia rispetto al 2020 (+24,5%) che al 2019 (+14,5%). Nel 2021 le vendite valevano 204 milioni di euro, in larga parte (82%) realizzate in Italia e per il 18% grazie all’export, destinato a due soli mercati: Francia e Germania. Passando al settore delle vasche da bagno (4,7% del sistema), a determinare la variazione sul 2020 hanno contribuito in particolar modo le vendite sul mercato interno (+25,8%). Il comparto è cresciuto del 20% sul 2020, per un fatturato totale di 179 milioni di euro.

SEDILI WC E CABINE MULTIFUNZIONE

Il settore dei sedili wc (2,4% sul totale del sistema arredobagno) nel 2021 è cresciuto del 27% rispetto al 2020, per un valore totale di 90 milioni di euro. La crescita è trainata in particolar modo dall’estero (+58,2%) che, sebbene costituisca meno del 40% delle vendite totali, appare molto dinamico. Positivo anche il mercato interno con un incremento del 13,5%. Ultimo comparto preso in considerazione è quello delle cabine multifunzione, il 2,1% sul totale del sistema arredobagno. Nel 2021 il settore ha rag giunto 81 milioni di euro, realizzati prevalentemente con le vendite in Italia, che rappresentano il 56% del totale. L’andamento rispetto al 2021 è positivo sia per quanto riguarda il mercato domestico (+25,8%) che per le esportazioni (+10,3%), per una crescita complessiva del +18,5%.

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Da sinistra: Mauro Guzzini, Claudio Feltrin, Nicoletta Fontana, Gianluca Marvelli, Elia Vismara e Paolo Pastorino

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59 SPECIALE CERSAIE PAG. 66 AMBIENTE Arrivano i primi pavimenti carbon neutral PAG. 68 LE INTERVISTE Parlano i protagonisti di Cersaie 2022 PAG.60 IL BILANCIO Tornano i visitatori, aziende soddisfatte

IL SALONE TORNA ALLA NORMALITÀ

Cersaie, principale evento dedicato alla ceramica e al bagno, ha visto aumentare i visitatori (oltre 91 mila), che si avvicinano al livello pre-covid. Bilancio positivo, ma sul settore ora incombe l’incubo dei prezzi dell’energia che sono saliti alle stelle

di Veronica Monaco
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IL BILANCIO

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I PRIMI PAVIMENTI CARBON NEUTRAL

Panariagroup e Mapei hanno presentato ufficialmente il primo sistema in ceramica che compensa completamente le emissioni di CO2 legate alla produzione. È composto da piastrelle ultrasottili, adesivo Keraflex Maxi S1 zerø e fughe Ultracolor Plus

Da sinistra, Marco Squinzi, amministratore delegato di Mapei, ed Emilio Mussini, presidente Panariagroup. Nella pagina accanto, l’evento di presentazione durante il Cersaie 2022

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EDILIZIA & AMBIENTE SPECIALE CERSAIE

Filo conduttore del Cersaie 2022, la sostenibilità è il trait d’union che ha saldato anche il sodalizio tra Panariagroup e Mapei. Proprio in occasione del Salone di Bologna le due aziende hanno presentato ufficialmente il primo sistema di pavimentazione in ceramica 100% carbon neutral. Composto dalle piastrelle ultrasottili del gruppo ceramico e dalle soluzioni di posa Mapei, come l’adesivo Keraflex Maxi S1 zerø e le fughe Ultracolor Plus, il sistema vuole rappresentare un contributo concreto alla salute del pianeta, in un settore come quello delle costruzioni estremamente impattante sia a livello di consumi che di emissioni di anidride carbonica. Così 100 metri quadrati di pavimentazione realizzata con questo sistema equivalgono all’assorbimento di 20 alberi. Come? Tutta la produzione di CO2 emessa durante il ciclo di vita dai prodotti viene compensata completamente con l’acqui sto di crediti ambientali certificati per favorire la realizzazione di progetti di energia rinnovabile.

ACCORDO STRATEGICO

Quello tra Panariagroup e Mapei non è un accordo commerciale, ma una comunanza di intenti e un invito rivolto a tutta la filiera delle co struzioni a partecipare attivamente alla transizione ecologica. «Questa collaborazione con Mapei è nata in maniera spontanea», ha dichiarato Emilio Mussini, presidente di Panariagroup nel corso dell’evento di presentazione a Cersaie. «Finalmente c’è il contesto giusto per parlare di sostenibilità ed è doveroso per i produttori di materiali per l’edilizia, quindi anche per il settore della ceramica, fornire soluzioni molto più compatibili con il rispetto dell’ambiente». Un obiettivo su cui il gruppo ceramico sta investendo già da diversi anni, partendo nel 2004 con la produzione delle prime grandi lastre ultrasottili da 3 millimetri di spessore, un’esclusiva industriale per il mercato dell’epoca dagli altissimi valori di sostenibilità. «Quando ci siamo imbarcati in quell’avventura, parlare di sostenibilità non aveva ancora la giusta attenzione. Oggi la sensibilità a livello globale è crescente e anche noi abbiamo deciso di accelerare in questa direzione con il progetto Think Zero, che ci ha

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SPECIALE CERSAIE

WORKSHOP

Proprio in ottica di filiera ragiona anche il piano di formazione congiunto tra Mapei e Panariagroup che, attraverso l’Academy Mapei, prevede workshop specifici su sistemi di edilizia sostenibile a partire dal 2023. «È importante diffondere il messaggio che è possibile fornire una pavimentazione completamente carbon neu tral. Ci siamo presi l’impegno di promuovere la posa di materiale sostenibile e spero che collaboreremo con tutta la filiera ceramica in questa direzione», ha aggiunto Squinzi durante l’evento di pre sentazione. «Siamo molto felici di collaborare con Mapei anche sul fronte della formazione. I prodotti ceramici non sono tutti uguali ed è bene che questo elemento venga valorizzato. Conoscere come un prodotto è stato fabbricato, il suo impatto ambientale, se ha alle spalle un piano di sostenibilità è importante e richiede anche un po’ di competenza tecnica», ha sottolineato Mussini, che ha ricordato anche che «essere leader di settore vuol dire innanzitutto essere i primi responsabili del cambiamento. La nostra volontà condivisa è quella di guidare i rispettivi ecosistemi verso modelli di business più innovativi e sostenibili, sviluppando progetti che impattino i mercati su larga scala».

portato a compensare completamente le emissioni di carbonio delle lastre ultrasottili», che rappresentano il primo prodotto certificato 100% carbon neutral nell’ambito dei rivestimenti e pavimenti in ceramica Made in Italy. «Siamo fortemente indirizzati a proseguire in questa direzione tanto che abbiamo presentato collezioni inedite proprio sulle lastre da 3 millimetri».

SOSTENIBILITÀ

Ma è solo dall’unione di tecnologie e innovazione che è stato pos sibile fare la differenza. «Con Mapei e Panariagroup l’unione fa la sostenibilità», è il commento di Marco Squinzi, amministratore delegato della multinazionale italiana. «Abbiamo sempre prestato molta attenzione all’ambiente e sostenibilità e già nel 2012 abbiamo deciso di investire creando un team di ricerca e sviluppo in grado di effettuare in autonomia le valutazione L ca dei materiali. Questo ci ha permesso di iniziare a sviluppare progetti di ecodesign per formulazioni sempre più sostenibili e dal minore impatto ambientale, ragionando sulla scelta delle materie prime, la distanza di approv vigionamento, le prestazioni di durabilità dei prodotti. In questo contesto è nato l’adesivo Keraflex Maxi S1 zerø, che quest’anno festeggia dieci anni dall’inizio della compensazione». Oltre all’ade sivo Keraflex Maxi S1 zerø, nel sistema di pavimentazione carbon neutral presentato insieme a Panariagroup sono inserite anche le fughe cementizie Ultracolor Plus, le più vendute da Mapei a livello globale. «Sono entrambe soluzioni ad alte prestazioni, durevoli e sostenibili, la cui produzione di CO2 emessa durante l’intero ciclo di vita, è misurata tramite metodologia L ca e certificata con le Epd », ha proseguito Squinzi. «Credo che decidere di compensare tutte le produzioni mondiali di Ultracolor Plus sia stata una scelta molto coraggiosa, che vuole proprio essere di ispirazione anche per gli atri produttori e per tutta la filiera».

Al di là della diminuzione dell’impatto sull’ambiente, l’edilizia sostenibile comporta infatti anche vantaggi di natura economica. In primis, gli edifici green hanno mediamente un valore di mercato più alto; inoltre, grazie alle più recenti tecnologie costruttive, è possibile realizzare edifici caratterizzati da costi di gestione sensibilmente più bassi, il che rappresenta un elemento attrattivo per investimenti in grandi progetti infrastrutturali e opere pubbliche destinati a durare nel lungo periodo.

BILANCIO GREEN

L’impegno di Panariagroup e Mapei nei confronti del territorio e della comunità si esplica anche nella pubblicazione del Bilancio di sostenibilità. Entrambe le aziende sono alla sesta edizione del documento che ha l’obiettivo di informare gli stakeholder dei ri sultati economici, sociali e ambientali generati dalla azienda nello svolgimento delle proprie attività. «Abbiamo iniziato sei anni fa questo percorso. All’inizio questa attività ha coinvolto solo l’azienda italiana, ma negli ultimi anni abbiamo voluto estendere il perime tro a un numero sempre maggiore di aziende che fanno parte del Gruppo. Un compito per nulla facile visto che le filiali sono circa un centinaio. Quest’anno, in particolare, il Bilancio di sostenibilità per la prima volta rappresenta tutto il perimetro europeo del Gruppo, prendendo in analisi tutte le società produttive e non produttive. Il prossimo sarà quello di estendere il Bilancio di sostenibilità a tutte le società di Mapei. Un impegno per comunicare annualmente in modo trasparente i propri valori e la propria performance ambientale, sociale ed economica, e dare punti di riferimento per traghettare l’azienda verso il futuro», ha aggiunto Squizi. «Il Bilancio di so stenibilità è un obbligo per le grandi aziende quotate», ha ricordato Emilio Mussini, «ma quello che all’inizio era nato come un dovere, che ha richiesto un imponente e impegnativo lavoro di analisi, è diventato un potente stimolo per aumentare il livello di sensibilità di tutti i dipendenti sul tema della sostenibilità e fissare traguardi più sfidanti anno dopo anno».

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L’EDILIZIA VISTA DALLA CERAMICA

Le novità di prodotto. Il punto sul business e le previsioni per i prossimi mesi. Ma anche le richieste del settore al nuovo governo, prima tra tutte un freno al costo dell’energia. A Bologna YouTrade ha raccolto le voci di imprenditori e manager

ETERNO IVICA

Precursori di innovazione

Tante novità, molte con ferme, troppa incertezza per il futuro. Si potreb bero riassumere così le interviste che YouTrade ha raccolto al Cersaie. In realtà, però, c’è molto di più. Perché le aziende presenti hanno anticipato anche i risultati del loro business ed espresso ri chieste al nuovo governo, prima tra tutte un freno al costo dell’energia. Il risultato è una specie di racconto corale di come sta il mondo dell’edilizia, in particolare quello che lavora attorno al settore della ceramica.

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Le tabelle pag. 104 C'era da aspettarselo: tra il covid e la guerra della Russia in Ucraina è successo di tutto. Ma per l'edilizia, è avvenuto di più: perché l'inizio delle grandi manovre sul Pnrr e, sopratutto, il decollo del superbonus, hanno messo il turbo a tanti protagonisti della filiera distributiva. Ma, attenzione: non è stata una pacchia uguale per tutti, come ha scoperto il Centro Studi YouTrade

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GUARDATE OLTRE L’ANNO DEL BOOM

Era facile prevedere risultati lusinghieri per il settore della distribuzione edile. Ma la crescita media delle prime cento imprese (+40,9%) risulta ancora più positiva. Tutto bene? Sì, se le aziende si stanno preparando al dopo 110% a cura del Centro Studi YouTrade

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Ottobre 2022 LA TOP TEN DELLA DISTRIBUZIONE EDILE Ragione sociale Var. % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 INCREMENTO DEL FATTURATO 2021 SU 2020 affint.it • INTONACO • CARTONGESSO • CAPPOTTO PROFILI PER: 37010 RIVOLI V.SE (VR) Loc. Porton, 30 - tel. 045 6200771 - info@affint.it LA TOP TEN DELLA DISTRIBUZIONE EDILE Ragione sociale Var. % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 UTILI NETTI IN % SUL FATTURATO
Ottobre 2022 100 DOSSIER i di LA TOP TEN DELLA DISTRIBUZIONE EDILE Ragione sociale % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ROE LA TOP TEN DELLA DISTRIBUZIONE EDILE Ragione sociale % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ROA LA TOP TEN DELLA DISTRIBUZIONE EDILE Ragione sociale Redditività ROS% % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ROS SOLOPER
Ottobre 2022 101 LA TOP TEN DELLA DISTRIBUZIONE EDILE Ragione sociale Indice di rotazione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ROTAZIONE CAPITALE INVESTITO MONOBLOCCHI E CONTROTELAI PER INFISSI È PERCHÈ NON SI VEDE, CHE FA LA DIFFERENZA PERABBONATI
Ottobre 2022 102 DOSSIER i di LA TOP TEN DELLA DISTRIBUZIONE EDILE Ragione sociale % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ROA - ROD LA TOP TEN DELLA DISTRIBUZIONE EDILE Ragione sociale % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 INDIPENDENZA FINANZIARIA (%) LA TOP TEN DELLA DISTRIBUZIONE EDILE Ragione sociale % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 CASH-FLOW / FATTURATO Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali DISTRIBUZIONE PERCENTUALE REGIONALE DEL FATTURATO DELLA TOP 100 DELLA DISTRIBUZIONE EDILE PER SEDI DI IMPRESA SOLOPERABBONATI
Ottobre 2022 104 AttualitàDOSSIER i di I BILANCI DEI DISTRIBUTORI LA TOP 100 DELLA DISTRIBUZIONE EDILE IN ITALIA PRINCIPALI RISULTATI ECONOMICI E FINANZIARI DELLE AZIENDE CLASSIFICATE Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali POSIZIONE AZIENDA I FONDAMENTALI FATTURATO VALORE della PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL 2021 2020 var.% 2021 2020 var.% 2021 2020 var.% 2021 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 SOLOPER
Ottobre 2022 105 DISTRIBUTORI DI MATERIALI EDILI I FONDAMENTALI REDDITIVITA' MOL UTILE NETTO ROE (%) ROA (%) ROS (%) ROTAZIONE CAPITALE INVESTITO 2020 var.% 2021 2020 var.% in % su fatt 2021 in % su fatt 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 PERABBONATI
Ottobre 2022 106 AttualitàDOSSIER i di POSIZIONE AZIENDA I FONDAMENTALI FATTURATO VALORE della PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL 2021 2020 var.% 2021 2020 var.% 2021 2020 var.% 2021 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 I BILANCI DEI DISTRIBUTORI Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali SOLOPER
Ottobre 2022 107 I FONDAMENTALI REDDITIVITA' MOL UTILE NETTO ROE (%) ROA (%) ROS (%) ROTAZIONE CAPITALE INVESTITO 2020 var.% 2021 2020 var.% in % su fatt 2021 in % su fatt 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 DISTRIBUTORI DI MATERIALI EDILI PERABBONATI
Ottobre 2022 108 Attualità POSIZIONE AZIENDA I FONDAMENTALI FATTURATO VALORE della PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL 2021 2020 var.% 2021 2020 var.% 2021 2020 var.% 2021 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 DOSSIER i di I BILANCI DEI DISTRIBUTORI Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali SOLOPER
Ottobre 2022 109 I FONDAMENTALI REDDITIVITA' MOL UTILE NETTO ROE (%) ROA (%) ROS (%) ROTAZIONE CAPITALE INVESTITO 2020 var.% 2021 2020 var.% in % su fatt 2021 in % su fatt 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 DISTRIBUTORI DI MATERIALI EDILI PERABBONATI
Ottobre 2022 110 AttualitàDOSSIER i di Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali POSIZIONE AZIENDA I FONDAMENTALI FATTURATO VALORE della PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL 2021 2020 var.% 2021 2020 var.% 2021 2020 var.% 2021 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali SOLOPER
Ottobre 2022 111 I FONDAMENTALI REDDITIVITA' MOL UTILE NETTO ROE (%) ROA (%) ROS (%) ROTAZIONE CAPITALE INVESTITO 2020 var.% 2021 2020 var.% in % su fatt 2021 in % su fatt 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 PERABBONATI
Ottobre 2022 112 AttualitàDOSSIER i di LA TOP 100 DELLA DISTRIBUZIONE EDILE IN ITALIA INDICATORI DI RISULTATO DI COMPETITIVITÀ DELLE AZIENDE CLASSIFICATE I BILANCI DEI DISTRIBUTORI Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali POSIZIONE AZIENDA EFFICIENZA E RAZIONALITA' DEL MANAGEMENT CASH-FLOW CASH-FLOW / FATTURATO (%) MARGINE STRUTTURALE (secondario) ROA - ROD (%) CICLO COMMERCIALE (giorni) 2021 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 2021 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 SOLOPER
Ottobre 2022 113 DISTRIBUTORI DI MATERIALI EDILI RISCHI FINANZIARI CICLO COMMER CIALE (giorni) ESPOSIZIONE CONGIUNTURALE (%) ESPOSIZIONE COM PETITIVA (%) COPERTURA ONERI FINANZIARI POSIZIONE FINANZIARIA NETTA TASSO D'INDEBITA MENTO INDIPENDENZA FINANZIARIA (%) ACID TEST 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020
PERABBONATI
Ottobre 2022 114 AttualitàDOSSIER i di I BILANCI DEI DISTRIBUTORI Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali POSIZIONE AZIENDA EFFICIENZA E RAZIONALITA' DEL MANAGEMENT CASH-FLOW CASH-FLOW / FATTURATO (%) MARGINE STRUTTURALE (secondario) ROA - ROD (%) CICLO COMMERCIALE (giorni) 2021 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 2021 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 SOLOPER
Ottobre 2022 115 DISTRIBUTORI DI MATERIALI EDILI RISCHI FINANZIARI CICLO COMMER CIALE (giorni) ESPOSIZIONE CONGIUNTURALE (%) ESPOSIZIONE COM PETITIVA (%) COPERTURA ONERI FINANZIARI POSIZIONE FINANZIARIA NETTA TASSO D'INDEBITA MENTO INDIPENDENZA FINANZIARIA (%) ACID TEST 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020
PERABBONATI
Ottobre 2022 116 Attualità POSIZIONE AZIENDA EFFICIENZA E RAZIONALITA' DEL MANAGEMENT CASH-FLOW CASH-FLOW / FATTURATO (%) MARGINE STRUTTURALE (secondario) ROA - ROD (%) CICLO COMMERCIALE (giorni) 2021 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 2021 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 DOSSIER i di I BILANCI DEI DISTRIBUTORI Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali SOLOPERABBONATI

PERABBONATI

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ESPOSIZIONE CONGIUNTURALE (%) ESPOSIZIONE COM PETITIVA (%) COPERTURA ONERI FINANZIARI POSIZIONE FINANZIARIA NETTA TASSO D'INDEBITA MENTO INDIPENDENZA FINANZIARIA (%) ACID TEST 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 2021 2020 DISTRIBUTORI DI MATERIALI EDILI
RISCHI FINANZIARI CICLO COMMER CIALE (giorni)
Ottobre 2022 118 Attualità CLASSIFICA REGIONALE DELLA TOP 100 REGIONE FATTURATO VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO 2021 2020 Var. % 2021 2020 Var % 2021 PIEMONTE VAL D'AOSTA LOMBARIDA LIGURIA NORD OVEST TRENTINO ALTO ADIGE VENETO FRIULI VENEZIA GIULIA EMILIA ROMAGNA NORD EST TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO CENTRO ABRUZZO CAMPANIA CALABRIA SICILIA SARDEGNA SUD E ISOLE TOTALE TOP 100 DOSSIER i di Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali I BILANCI DEI DISTRIBUTORI SOLOPER
Ottobre 2022 119 VALORE AGGIUNTO MOL UTILE NETTO UTILE NETTO IN % SUL FATTURATO 2020 Var % 2021 2020 Var % 2021 2020 Var % 2021 2020 DISTRIBUTORI DI MATERIALI EDILI PERABBONATI

GREEN, DIGITALE E TANTA CONSULENZA

La rivendita abruzzese è passata da semplice distributore di materiali a partner di imprese e progettisti. Anche grazie a un’attenta selezione dei fornitori, con in primo piano Italcementi, scelta per qualità e attenzione alla sostenibilità

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di Veronica Monaco
CRISANTE 1963

Commercio di materiali e attrezzature per l’edilizia, centro di trasformazione del legno, rivenditore di prodotti di finitura, porte e infissi, prodotti ver nicianti per abitazioni e per industrie. Nata nel 1955 e t rasformata in società di capitali nel 1978 con il nome di Roseto Calcestruzzi, la rivendita della famiglia Crisante, con sede a Roseto degli Abruzzi (Teramo), ha cambiato nuovamente insegna nel 2013 con il marchio Crisante 1963, sintesi di passato e futuro. «La consapevolezza di essere riconosciuti da sempre con il nome del fondatore e dei proprietari ha portato alla decisione di puntare su un nome che indi viduasse l’identità più profonda, legata all’anno che ha visto nascere l’attività nell’edilizia professionale nel luogo in cui ancora l’azienda vive ed opera», spiega il titolare Domenico Crisante, terza generazione alla guida della società che, accanto alla ricerca costante di prodotti e servizi innovativi, affianca solide partnership con forni tori storici, come Italcementi.

Domanda. Quali sono stati i principali step di crescita dell’azienda nel corso degli anni?

Risposta. Dopo un’esperienza nel settore dei trasporti, mio nonno ha saputo cogliere le opportunità derivate dal boom delle costruzioni nel Dopoguerra, investendo nella distribuzione di materiale edile e nella produzione di iner ti. È nata così l’azienda, fondata come ditta individuale nel 1963. L’attività si è poi ampliata con la produzione di calcestruzzo preconfezionato e nel 1978 si è trasformata nella società di capitali Roseto Calcestruzzi. Nel 1995 abbiamo aperto un secondo punto vendita nel comune di Morro D’Oro, sempre nella provincia di Teramo, e poco dopo abbiamo pionieristicamente introdotto i sistemi di costruzione a secco, per i quali abbiamo costruito un apposito capannone per lo stoccaggio. Nel 2004 abbiamo deciso di internalizzare tutto il processo produttivo per la realizzazione di tetti, strutture ed edifici in legno, mentre nel 2012 c’è stato un impulso ulteriore con l’in troduzione di uno showroom di infissi, porte e finestre. Nel 2014, infine, siamo entrati in maniera professionale nel mondo del colore in partnership con Cromology, con ottimi risultati.

D. E negli ultimi anni ci sono state altre novità?

R. Sì, nel 2020 abbiamo rinnovato completamente il punto vendita di Roseto degli Abruzzi, sia a livello strutturale sia concettuale. Ritengo, tuttavia, che l’evoluzione più importante della nostra rivendita sia avvenuta a livello culturale. Oltre ai servizi e ai prodotti offerti, che sono stati implementati negli anni, da semplici venditori siamo diventati consulenti, facendo formazione continua insieme ai nostri partner, partendo dai collaboratori per arrivare alle imprese e agli artigiani, fino ai tecnici. L’aspetto della formazione è molto importante e, probabilmente, diventerà sempre più prioritario. Auspico che i bonus

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Domenico Crisante, titolare della Crisante 1963

Rivendite

FORMAZIONE E VISIONE COMUNE

Domanda. Quando ha iniziato a seguire la rivendita Crisante?

Risposta. Sono entrato in Italcementi nel 1993 come venditore. Dopo un anno mi è stata assegnata la zona di Teramo. Da quel momento ho sempre seguito Crisante 1963, all’epoca Roseto Calcestruzzi. Abbiamo realizzato anche una partnership per la produzione di calcestruzzo in un impianto di betonaggio, quindi c’è un rapporto storico.

D. Qual è il legante di questa solida partnership con l’azienda?

R. Sicuramente una visione comune. Ci confrontiamo poco sulle condizioni commerciali ma tanto sul mercato e le nuove tendenze, guardando anche al di là della nostra zona territoriale di riferimento. In Crisante 1963 abbiamo sempre trovato terreno fertile nel voler recepire e discutere prospettive e strategie, a testimonianza dell’orientamento all’innovazione dell’azienda.

D. A livello di servizi, qual è il principale supporto richiesto dalla Crisante?

R. La formazione. Con loro abbiamo portato a termine diverse

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FABIO DI FABIO (NELLA FOTO), AREA MANAGER AREA ADRIATICO ITALCEMENTI

abbiano dato uno spunto a tutta la filiera per fare finalmente quel salto di qualità tanto rinviato.

D. Com’è maturata la scelta di passare da venditori a consulenti?

R. Il momento preciso in cui abbiamo deciso di intraprendere questa strada non lo ricordo, ma diciamo che è una inclinazione che ha

sempre fatto parte del Dna della nostra azienda. Credo che questa peculiarità ci sia riconosciuta dal mercato. Ricordo con piacere che, nel periodo delle prime riaperture postcovid, un ingegnere mi ha fermato per strada affermando che sentiva la mancanza dei nostri corsi di formazione. Negli ultimi anni l’industria dell’edilizia ha

iniziative di formazione rivolte al personale della rivendita e ai progettisti e clienti, durante le quali abbiamo presentato i nostri prodotti innovativi e sostenibili. Grazie ai nostri commerciali di zona offriamo anche servizi di visite in cantiere e colloqui con le imprese, per rispondere a qualsiasi necessità.

D. C’è un corso di formazione che ha avuto particolarmente successo?

R. Credo che il corso sulle soluzioni drenanti sia stato quello che ha attirato maggiormente l’attenzione dei clienti. La platea era molto attenta e interessata. Mi ha colpito molto la capacità della Crisante di coinvolgere i tecnici, non tanto come atto di presenza ma proprio per diffondere e accrescere la formazione. È stato un successo e un’occasione per approfondire anche la conoscenza delle soluzioni offerte dalla gamma Italcementi soprattutto con i nuovi prodotti della gamma eco.build. Con il covid il discorso della formazione si è un po’ fermato, ma siamo pronti a ripartire.

D. Quali sono i principali problemi che riscontra oggi presso le rivendite di materiali edili nella sua area di riferimento?

R. L’area è molto ampia, poiché comprende diverse regioni con situazioni culturali e storiche molto diverse. Sul mercato spesso operano rivendite che hanno la tendenza a rincorrere i propri clienti e spingere solo una logica di prezzo. Tuttavia, noto con piacere che il settore della distribuzione edile sta migliorando, e molte rivendite stanno facendo un salto di qualità per cercare di dare un’identità alla propria azienda con

un processo di maggiore attenzione al prodotto, alla qualità e al servizio. Alcuni, come la Crisante che ha già avviato da anni questa trasformazione, sono già un passo avanti. Credo che la strada giusta da seguire veda la creazione di forti sinergie con i fornitori per sviluppare una cultura comune che porti beneficio a tutta la filiera in un mercato sempre più evoluto e veloce. Bisogna essere rapidi nel seguire i cambiamenti, investendo nella formazione del proprio personale, dei clienti, dei progettisti.

D. Com’è organizzata la logistica Italcementi nella zona?

R. Italcementi copre l’area Adriatica con lo stabilimento di Cagnano Amiterno, in provincia de L’Aquila, e un deposito di prodotti in sacco a Chieti. In questo modo riusciamo a coprire tutte le esigenze dei clienti.

D. Quali sono le sue previsioni per i prossimi mesi?

R. Il 2022 è iniziato in maniera positiva, poi c’è stato un piccolo rallentamento del mercato dovuto all’incertezza sul superbonus e all’aumento delle materie prime. La prospettiva di rialzo dei costi energetici sicuramente porterà ad un incremento dei prezzi di tanti prodotti del nostro settore e, di conseguenza a un raffreddamento del mercato. Bisognerà capire quali interventi il prossimo Governo metterà in campo, anche se con le risorse del Pnrr e i bonus probabilmente qualche spiraglio rimane ancora aperto. Insomma, credo che il futuro non sarà così brillante come il 2021 e i primi mesi di quest’anno, ma c’è ancora spazio di manovra. Speriamo che vengano presi al più presto dei provvedimenti per mitigare gli effetti negativi dei costi energetici che hanno un impatto devastante su tutti i settori, non solo l’edilizia.

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Sede Cristante 1963 a Roseto degli Abruzzi (Teramo). A sinistra, lo staff dell’azienda

Rivendite

compiuto un progresso tecnologico enorme, ma per arricchire un settore è necessario che la cultura sia trasferita a tutta la filiera. Oggi l’informazione corre molto più velocemente rispetto al passato e anche le esigenze cambiano più in fretta: da parte nostra c’è ancora più focus sulla nostra formazione e un’attenzione quasi maniacale all’aspetto consulenziale, a tutti i livelli e per tutti i tipi di clienti, anche in collaborazione con i nostri fornitori partner.

D. Oggi come è organizzata l’azienda?

R. La nostra è un’azienda multispecialistica e ogni business unit ha il suo responsabile. Inoltre, abbiamo intrapreso un percorso di trasformazione digitale che è partito con l’adozione di un nuovo gestionale più evoluto, l’inserimento di codici a barre e sistemi di controllo digitale. Tutti i processi, dall’ordine all’acquisto, dal pre ventivo alla gestione di tutte le fasi di produzione e dei trasferimenti sarà digitalizzato, così come il collegamento con gli agenti esterni.

AUMENTA LA DOMANDA DI PRODOTTI ECOSOSTENIBILI

Domanda. Durante la sua esperienza lavorativa ha avuto modo di conoscere le diverse generazioni che si sono avvicendate nella guida della rivendita Crisante 1963. Ci sono delle differenze?

Risposta. Lavoro in Italcementi dal novembre 1988. Ho avuto il piacere di lavorare con Tonino Crisante, padre dell’attuale titolare, persona molto conosciuta e molto attiva nella zona, capace di portare al successo la Roseto Calcestruzzi non solo nella commercializzazione di materiali per l’edilizia, ma anche nella produzione di inerti e calcestruzzo preconfezionato. L’azienda ha conosciuto un ulteriore impulso grazie al lavoro del figlio Domenico, persona molto preparata, competente, che ha avuto l’idea di spingere l’attività sulla strada dell’innovazione.

D. Dal suo punto di vista quali sono le principali criticità presenti sul mercato dell’edilizia, soprattutto nell’ambito delle rivendite di materiali?

R. Molte aziende non hanno avuto modo di mettere a punto un ricambio generazionale, come è successo per la Crisante 1963, e soffrono una mancanza di propensione verso l’innovazione.

D. Che cosa chiedono principalmente i suoi clienti?

R. A prescindere dalle solite trattative commerciali, in cui alla fine si parla sempre di prezzo, fortunatamente c’è una apertura ai prodotti nuovi dovuta anche alla richiesta crescente nei capitolati e nelle gare d’appalto di prodotti sostenibili della gamma eco.build o drenanti che rispettano il ciclo naturale dell’acqua. Italcementi è in grado di rispondere a queste esigenze con prodotti speciali ed esclusivi sul mercato.

D. Che cosa si aspetta per il 2023?

R. Il momento storico è difficile. Essendo ottimista di natura, credo che sicuramente troveremo delle soluzioni ai problemi, ma ci vorrà del tempo. Spero si possano ancora fare numeri consistenti, anche se sarà difficile.

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DARIO

Gran parte delle novità sono già in funzione: il nuovo gestionale è attivo da quattro-cinque anni, i listini e il magazzino interno sono stati completamente digitalizzati un anno fa, mentre il prossimo mese creeremo un’infrastruttura fisica per dotare tutti i collaboratori interni di palmari con collegamento wi-fi su entrambi i magazzini. Entro l’anno pensiamo di chiudere questo progetto che credo andrà

a pieno regime nell’arco di sei-sette mesi. Anche il processo di acquisto sarà digitalizzato: stiamo creando una app per gli ordini online dei clienti, mentre quelli ai fornitori sono già automatizzati. D. Ci sono ancora fornitori sprovvisti di codice a barre?

R. Considerando tutti i fornitori, quindi anche quelli di minuteria, quelli sprovvisti di codice a barre sono sotto il 20%. Nel nuovo

Interno del punto vendita di Roseto degli Abruzzi

punto vendita abbiamo fatto una selezione, scegliendo solo partner in grado di seguirci anche dal punto di vista digitale.

D. Ci sono altri criteri che guidano la scelta dei brand su cui puntate?

R. L’utilità per i nostri clienti, la qualità dei prodotti e dei sistemi offerti, la capacità di sviluppare vere e proprie partnership, un termine spesso abusato, ma che riesce a dare davvero un valore aggiunto importantissimo. Poi, i servizi offerti, come la formazione e la consulenza in cantiere.

D. Quali zone coprite?

R. Principalmente le aree limitrofe ai nostri punti vendita in un raggio di una trentina di chilometri. Sia con il legno che con gli infissi abbiamo però realizzato anche forniture fuori regione e in tutto il territorio nazionale.

D. Qual è il punto di forza della vostra azienda?

R. La storicità, la solidità, l’assortimento e la multi-specializzazione.

D. Qual è la sua sensazione in merito all’attuale mercato dell’e dilizia?

R. Le sensazioni più istintive rispetto al momento che stiamo vivendo riguardano una maggiore complessità e incertezza. La normale evoluzione del mercato è stata influenzata fortemente dal superbonus, che da un lato ha dato una spinta fortissima, ma dall’al tro ha incontrato diverse problematiche, tra cui ritardi, modifiche, proroghe e stop dovuti a una mancanza di chiarezza da parte del legislatore. Ora ci sono problematiche nell’ambito delle cessioni del credito, che hanno nuovamente rallentato il tutto.

D. La vostra azienda è stata tra le prime a cogliere le opportunità del superbonus: qual è il bilancio ?

R. Già nel luglio 2020 abbiamo organizzato una giornata informa tiva dedicata ai tecnici per fornire, insieme ai nostri partner e a uno studio di consulenza fiscale, chiarimenti e le linee guida sulle quali basare il lavoro relativo al superbonus. Da quel momento le norme sono cambiate molte volte. È presto per fare bilanci perché siamo ancora nel clou della manovra: sicuramente in termini quantitativi i dati sono positivi, ma è aumentata drasticamente la complessità del processo, dovuta a un eccesso di domanda, alla scarsità di materie prime, agli aumenti continui dei prezzi e alla burocrazia. Abbiamo spesso aiutato i nostri clienti, molte piccole e medie imprese, ad affrontare le complessità e le insidie nella gestione delle operazioni legate agli incentivi fiscali, come la cessione del credito e i rapporti con gli istituti bancari. La nostra attività si è quindi allargata anche a questo ruolo di supporto, che per i clienti ha rappresentato un valore aggiunto fondamentale.

D. Oggi quali sono le prospettive su questo fronte?

R. Dipendono dalla stabilità politica internazionale e nazionale. Gli elementi che stanno influenzando la manovra sono legati alla politica estera, come la guerra, i rincari dei prezzi e delle materie prime, e a fattori interni. Di fatto oggi l’unica certezza è l’incertezza.

D. C’è un elemento critico che la preoccupa di più?

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Rivendite
L’area colore

R. Non c’è un solo elemento, ma un mix di fattori. È difficile affrontare problematiche con origini diverse, ma che influenzano gravemente allo stesso modo il sistema economico, non solo quello edile. L’impoverimento delle famiglie dovuto all’inflazione e l’au mento dei costi energetici si ripercuotono su tutti i settori. Se questa situazione continuerà sicuramente diminuiranno gli investimenti.

D. Da tempo avete deciso di internalizzare tutto il processo pro duttivo per la realizzazione di tetti, strutture ed edifici in legno: perché avete preso questa decisione?

R. Per offrire un servizio migliore ai nostri clienti in termini di qualità, flessibilità e rapidità, e per aumentare il nostro know how in un settore in cui crediamo molto e che è in costante crescita, legato ai temi della sostenibilità ambientale, del risparmio energetico e della sicurezza.

D. Che cosa ha significato rispetto ai rapporti con il settore pubblico?

R. Oltre a diventare un centro di trasformazione del legno, abbiamo conseguito, tra i primi nella provincia di Teramo, l’attestazione di qualificazione alla esecuzione dei lavori pubblici Soa OS32 per le strutture in legno. Abbiamo voluto, in primis, dare un servizio ai nostri clienti che avevano deciso di partecipare alle gare di appalto

che richiedevano questa attestazione, dando il nostro contributo concreto nelle realizzazioni.

D. Quanto è importante l’attenzione al concetto di sostenibilità?

R. È importantissima, anche perché le nuove generazioni sono sem pre più sensibili al tema. La sostenibilità, sia in termini di risparmio energetico che di salvaguardia dell’ambiente, è parte del nostro Dna. Il nostro nuovo punto vendita è completamente coibentato e dotato di un impianto fotovoltaico, di domotica e sistemi di climatizzazione votati all’efficienza energetica. Infine, abbiamo installato all’esterno una colonnina per la ricarica delle auto gratuita. Insomma, l’edificio è autosufficiente a livello energetico. All’ingresso una copertura in legno è dotata di sei finestre per massimizzare l’apporto di luce naturale. D. La partnership con Italcementi è collegata alla sostenibilità? R. È un rapporto che esiste da tanto tempo, penso dagli esordi dell’azienda. Abbiamo centinaia di fornitori: in occasione dell’im plementazione del nuovo gestionale, Italcementi è risultata uno dei primi fornitori, con il codice quattro, a testimonianza della storicità che caratterizza questo rapporto. In ogni caso Italcementi è un’a zienda molto attenta al green: lo dimostrano i prodotti che hanno già in gamma, ideati nel rispetto dei requisiti Cam, i cementi rapidi che nelle loro formulazioni hanno una componente di materiale

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L’ufficio progettazione. A sinistra, dettaglio lavorazione del legno

Rivendite

riciclato, oppure i prodotti drenanti, come idro.drain, che pongono attenzione al tema della gestione delle acque.

D. Questo prodotto vi sta dando delle soddisfazioni?

R. Sì, abbiamo scelto di inserirlo in gamma appena uscito sul mercato. È un ottimo prodotto per sostituire le strade bianche e realizzare le ciclabili, soprattutto nelle aree vincolate, come quelle presenti nel nostro territorio. Grazie alle sue ottime performance, è una soluzione drenante, esteticamente migliore e più ecologica, rispetto all’asfalto e

al sottofondo tradizionale. Con idro.drain abbiamo anche realizzato tutti i camminamenti intorno al nostro punto vendita.

D. Qual è la qualità di Italcementi che vi tiene più legati all’a zienda?

R. Italcementi è un’azienda concreta, solida, sempre presente quando abbiamo necessità di fare formazione o di una consulenza in cantiere. Un bel partner per la nostra attività.

D. Qual è il prodotto Italcementi più richiesto?

Area carico Vista dall’alto del piazzale

R. Il cemento 32,5.

D. Quali sono le principali richieste dei clienti in questo periodo a livello di prodotti e servizi?

R. Le richieste maggiori riguardano sicuramente la competitività sul prezzo e la disponibilità dei materiali. I materiali più richiesti sono tutti quelli inerenti al superbonus 110%, sia in ambito di consolidamento che di efficientamento energetico.

D. Che tipo di rapporto instaurate con i clienti?

R. Un rapporto basato sulla fiducia reciproca.

D. Quali servizi offrite oltre alla vendita dei prodotti?

R. Formazione, consulenza, dimostrazioni, verifiche in cantiere anche strumentali. I nostri agenti esterni sono dotati di termocamera, igrometro e tutti gli strumenti che servono per offrire la miglior consulenza, tutto gratuitamente.

D. Come siete organizzati sul fronte della logistica?

R. Stiamo digitalizzando tutta la logistica dei nostri due magazzini. Abbiamo mezzi di proprietà con servizio di scarico in quota, due camion e un furgone e alcuni autoveicoli per i consulenti.

D. Come gestite il rincaro dei materiali?

R. C’è poco da gestire, siamo obbligati a riversare gli aumenti sul mercato.

D. Che cosa vi aspettate quest’anno in termini di fatturato?

R. Molto probabilmente il fatturato sarà superiore al 2021, anche se tutto dipende da come si affronterà nei prossimi mesi il superbonus. Ci sono ancora numerosi cantieri fermi per l’impasse sulla cessione del credito.

D. E per il 2023, cosa prevedete?

R. Le variabili in gioco sono troppe. Di base sono un ottimista, quindi mi aspetto che si troveranno soluzioni per poter sfruttare le opportunità del mercato. Il potenziale c’è, il resto dipende da ciò che succederà a livello politico nazionale e internazionale.

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Il magazzino

UNA MARCIA IN PIÙ NEL MAGAZZINO

Al confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, all’in crocio tra le province di Venezia, Treviso e Porde none, la rivendita Simonetti ha portato il magazzi no edile alla sua massima espressione grazie a una estensione che, tra area coperta e scoperta, arriva a 15 mila metri quadrati totali e a un’ampiezza di gamma tra le più complete del settore edilizia. «Cerchiamo di dare al cliente tutto quello che gli serve, dai prodotti standard alle soluzioni più specifiche. Qualsiasi dimensione, spessore, colore in commercio, noi lo abbiamo in punto vendita», afferma il titolare, Cesare Simonetti. «Siamo in grado di fornire tutto quello che serve per la costruzione di un edificio, dalle fondazioni al tetto. Non trattiamo, invece, le finiture». Nel

Rivendite
Il titolare della rivendita trevigiana spiega perché un grande assortimento di prodotti ha consentito all’azienda di fidelizzare i clienti. Perché punta tutto sulla clientela professionale. E perché alla fine del percorso aziendale è necessaria una exit strategy
SIMONETTI

2019 l’azienda si è trasferita dal magazzino storico in Via IV Novembre alla nuova sede in Via Cadamure 2 a Motta di Livenza (Treviso), a seguito dell’acquisizione e ristrutturazione di un edificio dismesso da oltre dieci anni nella zona industriale del comune. Di fianco è stato realizzato anche il nuovo deposito centralizzato del consorzio Game, di cui Simonetti è presidente, che si estende su un’area altrettanto grande di 15 mila metri quadrati.

Domanda. Il vostro punto di forza è il magazzino: perché è un van taggio?

Risposta. Perché i clienti trovano subito la merce di cui hanno bisogno. Il fatto di offrire la massima profondità di gamma di tutto quello che c’è in commercio nel settore dei materiali per edilizia è un valore aggiunto importantissimo, che consente anche di fidelizzare il cliente.

D. Ci sono anche degli svantaggi?

R. Questa scelta comporta a monte un investimento economico rilevante

e la possibilità di avere un magazzino dalle dimensione adeguate per poter stoccare grandi quantità di materiali. Ritengo però che i vantaggi superino gli svantaggi.

D. Quali sono i principali produttori presenti nel punto vendita?

R. Sono presenti le principali aziende del settore e quasi tutti i marchi più importanti. Ci sarebbero altre aziende meritevoli di lavorare con noi, ma in alcuni settori abbiamo deciso di collaborare con un unico fornitore. Il fatto di garantire la disponibilità del prodotto nel punto vendita comporta la necessità di operare delle scelte. Ma soprattutto è fondamentale scegliere prodotti di qualità.

D. Com’è organizzato il punto vendita?

R. La rivendita si sviluppa su una superficie di circa 6 mila metri quadrati coperti e 9 mila scoperti. Ci sono poi mille metri quadrati dedicati al libero servizio e 600 metri quadrati per la sala mostra. L’ingresso al punto vendita presenta subito il banco di vendita e bollettazione, poi accanto

Ottobre 2022 131
La sede Simonetti a Motta di Livenza (Treviso). A sinistra, il titolare Cesare Simonetti

l’ufficio commerciale, a seguire l’ufficio tecnico e per ultimo la contabilità.

D. Com’è organizzata, invece, l’esposizione dei prodotti a scaffale?

R. Ogni settore ha una corsia ben evidenziata. Non ho sottovalutato i marchi, tanto che sono tutti indicati, ma non ho voluto gli scaffali per sonalizzati dei fornitori. Chi entra nel mio negozio entra in un ambiente a marchio Simonetti che ha effettuato delle scelte per conto del cliente, le più ampie e professionali possibile. Mettiamo in mostra tutto quello che è possibile trovare nel punto vendita, anche quei prodotti che spesso sono inseriti a catalogo, ma difficilmente trovano posto sullo scaffale. Tutto è pensato per una clientela di professionisti e artigiani dell’edilizia.

D. Avete anche clienti privati?

R. No, non dedichiamo spazio al cliente privato poiché rappresenta meno del 2% del nostro fatturato.

D. Il mix dei clienti è cambiato nel corso degli anni?

R. Il nostro cliente è il professionista dell’edilizia. Nel corso degli ultimi due anni abbiamo iniziato a fornire in maniera continuativa anche im prese fuori dal nostro tradizionale raggio d’azione, spingendosi anche in zone non limitrofe. Da noi hanno trovato la disponibilità di prodotti e di materiali particolari, e hanno continuato a privilegiarci.

D. La sua rivendita non tratta le finiture: perché?

R. È una scelta. Credo che siano due settori differenti, che richiedono competenze diverse, e come tali vadano trattati separatamente. Le finiture non sono il mio campo, l’edilizia sì.

D. Quindi, che cosa esponete nella sala mostra?

R. C’è una sala dedicata a Velux Italia con tutta la gamma completa dei prodotti, compresi evacuatore fumi e finestre fuori standard. C’è inol tre un’esposizione dedicata al tetto con le varie tipologie di copertura e sistemi di posa, i diversi tipi di pacchetti di isolanti e le coperture delle Industrie Cotto Possagno di cui siamo clienti da decenni. Ci sono anche alcune canne fumarie, ma più che altro i comignoli e, infine, i caminetti e le stufe della Edilkamin. Abbiamo inoltre in progetto di creare una specie di mostra permanente dedicata alla costruzione di una casa, dalle fondazioni al tetto, che mostri le opportunità e le problematiche insite in ogni passaggio. All’interno del percorso espositivo verrebbero inseriti i

Ottobre 2022
Cesare Simonetti con la moglie Marisa. Sopra , l’interno del punto vendita
133
La sala mostra Velux. Sopra l’esposizione dedicata al tetto

diversi prodotti dei nostri fornitori. Insomma un modo un po’ diverso di esporre le merci, che consente anche di fare cultura tecnica. D. Com’è organizzato il magazzino esterno?

R. L’area coperta si estende su 6 mila metri quadrati, compresa la ferra menta, mentre l’area scoperta arriva a 9 mila metri quadrati. Il magazzino coperto è organizzato con un sistema di scaffalatura studiato per le esi genze di ogni specifico prodotto. A monte c’è stato uno studio incredibile: mentre per la ferramenta ci siamo affidati alla consulenza di un’azienda esterna, per il resto ho progettato tutto personalmente. Per sei mesi due addetti hanno lavorato a tempo pieno per fare una lista dei prodotti scaffale per scaffale, in modo da sapere esattamente la collocazione di ogni materiale. Ogni dettaglio è stato curato nei minimi particolari: per

esempio, il presidio dei fuganti è stato studiato con un sistema di carico dall’interno verso l’esterno in modo che il prodotto più vecchio, quindi più prossimo alla data di scadenza, sia spinto verso la zona di scarico. Il magazzino è inoltre dotato di una tettoia per consentire le operazioni di carico e scarico sempre al coperto, sia d’inverno che d’estate.

D. Che prodotti sono presenti nel magazzino coperto?

R. Abbiamo tutto quello che serve per avviare un cantiere. Qualsiasi prodotto è gestito in tutte le tipologie e preservato nella sua integrità. Ci sono anche alcune tipologie più specifiche, che non hanno una grossa rota zione, ma servono a dare quel valore aggiunto in più. Al momento questo magazzino sta fatturando più di 1 milione al mese con tre magazzinieri.

D. E nell’area scoperta, invece, che prodotti sono presenti?

Rivendite
Il magazzino coperto

R. Laterizi, plastica, corrugati, manufatti in cemento, chiusini in ghisa. Con il boom del superbonus 110% abbiamo dovuto utilizzare anche l’area dei parcheggi per collocare gli isolanti in polistirolo e polistirene, perché all’interno non c’era più spazio. Infine, c’è un’area dedicata ai materiali a bassa rotazione, prodotti speciali con consumi occasionali o che arrivano dall’estero.

D. Di solito rivenditori sono attenti a eliminare le merci a bassa ro tazione…

R. Non sono d’accordo. Per quanto mi riguarda, la scelta di avere la massima disponibilità di materiale, mi impone di avere anche questi prodotti. Nella mia azienda il materiale sul venduto rappresenta il 2%. D. Ma tutto questo quanto costa?

R. Finora questa strategia ci ha permesso di fare utili. Non ho mai capito per quale motivo se faccio il rivenditore non devo avere le merci in magazzino e lavorare sul venduto come un agente di commercio. Sono convinto che avere in casa tutti i materiali sia un valore aggiunto fondamentale, anche per sopperire a eventuali mancanze dei fornitori. Dobbiamo offrire un servizio: il prezzo ce l’hanno tutti, la velocità di consegna no.

D. Come avete gestito la fase della mancanza delle materie prime?

R. Non abbiamo avuto grosse difficoltà. Nel 2021 i fornitori ci hanno dato l’opportunità di caricare dal 30 al 50% in più di materiale rispetto all’anno precedente, anche se non sempre è stato sufficiente per coprire le richieste. Abbiamo comprato qualcosa anche all’estero e ci siamo ap

poggiati a canali differenti rispetto a quelli tradizionali. Ma soprattutto abbiamo fatto una scelta: non servire i general contractor e concentrarci sulle imprese clienti e le imprese del territorio, restando all’interno di determinate quantità.

D. Qual è stato il materiale che vi ha dato più filo da torcere?

R. La lana di roccia. Non è una novità, perché c’erano problemi già prima del caos che si è creato nel 2021. Abbiamo veramente fatto i salti mortali per coprire la mancanza di materiale, con prodotti alternativi e più costosi.

D. Ci sono altri progetti che avete intenzione di realizzare in punto vendita?

R. Sì, abbiamo in progetto di realizzare una sala mostra dedicata alle pavimentazioni da esterno, cancellate, canalette di drenaggio coi vari tipi di posa. Il drenaggio sta diventando fondamentale e vogliamo mostrare le opportunità offerte dal settore, non solo dal punto di vista tecnico ma anche estetico. È un investimento importante che speriamo di completare durante il prossimo inverno.

D. Quali sono state le tappe principali della crescita dell’azienda?

R. L’azienda è nata nel 1953 e si chiamava Simonetti Giuseppe, dal nome di mio padre. La mia famiglia è sempre stata impegnata nel settore edili zia, e io sono cresciuto in magazzino con mio papà fino a quando non ho preso le redini dell’azienda nel 1989. La crescita è stata costante nel tempo, poi nel 2019 ho deciso di investire nell’attività aprendo la nuova sede. Il risultato è stato immediato. Nel 2021 abbiamo raggiunto i 10,5 milioni di euro di fatturato e quest’anno arriveremo a 13-14 milioni di euro.

D. Come sta andando finora il 2022?

R. Il 2022 sta andando bene, addirittura meglio del 2021. L’aumento di fatturato al 31 agosto è stato del 35%.

D. E a livello di volumi?

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R. Sicuramente sull’aumento del fatturato ha inciso anche l’aumento dei prezzi, ma anche i volumi sono superiori. Ci sono delle tipologie di prodotti che sono cresciute molto, come quelle interessate dal superbo nus, e altre che soffrono. Ma se andiamo a fare una statistica media i quantitativi sono aumentati.

D. La spinta legata al superbonus è ancora valida?

R. Per la mia azienda lo sarà fino alla fine dell’anno. Per chi si occupa anche di condomini e general contractor probabilmente durerà un po’ di più, ma credo andrà a scemare nel corso del prossimo anno.

D. Quanti dipendenti ha la sua rivendita?

R. Abbiamo 15 dipendenti. Tre nella filiale di Noventa di Piave (Vene zia), e 12 nella sede principale. È una squadra molto valida, preparata e motivata. L’età media è di 40 anni, ma sono persone che mediamente hanno quindici anni di anzianità in azienda. L’organizzazione, che fa della disponibilità di prodotto e della velocità i suoi cavalli di battaglia, ha permesso di raggiungere i 700 mila euro di fatturato per addetto nel 2021, e quest’anno speriamo di sfiorare il milione per addetto. Numeri al top in Italia che dimostrano la validità del team.

D. Per essere ben preparati serve un’adeguata formazione: quanto tempo dedicate a questa attività?

R. La formazione è continua e consiste nel rapporto quotidiano che si instaura con i clienti. Bisogna elevare le conoscenze, ma i corsi dei produttori spesso sono attività di marketing trasvestite da formazione. D. Avete anche un servizio di consulenza?

R. Tutto il personale in rivendita è in grado di offrire una prima consu lenza ai clienti. Poi, con il supporto degli uffici tecnici dei fornitori si offre una consulenza diretta più approfondita per risolvere eventuali problemi. Il nostro compito è capire le esigenze dei clienti e offrire disponibilità di prodotto e velocità di servizio.

D. Che cosa pensa dell’e-commerce?

R. Non possiamo ignorare che esiste, ma ritengo che sia un’attività da praticare in maniera specializzata. È un altro lavoro, che non voglio pra ticare. Al momento sentiamo molto la concorrenza dell’e-commerce nel settore della ferramenta, mentre per quanto riguarda l’edilizia ritengo che la gestione logistica di materiali molto voluminosi e pesanti difficilmente permetterà di arrivare a un commercio online pienamente operativo.

D. Come siete organizzati per la logistica?

R. Disponiamo di quattro mezzi di proprietà, di cui due autotreni, un camioncino e un piccolo furgone, e dal prossimo mese avremo un autotreno in più. Questa flotta, che viaggia sempre a pieno carico, ci permette di soddisfare il 90% delle nostre esigenze. Abbiamo anche una collaborazione con un’agenzia di trasporti esterna, che ci viene in aiuto nei momenti di difficoltà.

D. Consegnate anche direttamente in cantiere?

R. Certo, seguiamo i clienti ovunque lavorino, tenendo a nostro carico i maggiori oneri di trasporto che questa gestione comporta. Ritengo che un cliente fedele debba ricevere il materiale alle stesse condizioni, a prescindere da dove lavora.

D. Come vi regolate ora che i prezzi sono in aumento?

R. Seguiamo la quotazione di acquisto dei fornitori. A prescindere da quanto abbiamo pagato il materiale il nostro cliente ha il diritto di ricevere un’offerta allineata al prezzo corrente. Inoltre, se il cliente prenota in anticipo del materiale, non gli addebitiamo i costi di stoc caggio. Avere un programma degli acquisti infatti è un vantaggio

che ci permette di programmare le giacenze e gestire il magazzino in maniera più efficiente.

D. Tra l’inflazione in aumento, il rincaro dell’energia e dei materiali, il 2022 è stato un anno difficile?

R. È stato un anno diverso, non abbiamo trovato particolari difficoltà a reperire i materiali, ma adesso ritengo che all’orizzonte si addensino grossissimi problemi. Per quanto riguarda il costo dell’energia il mer cato è completamente impazzito, ma fortunatamente la nostra sede è nuovissima e costruita in base a criteri di risparmio energetico. Inoltre un impianto fotovoltaico ci permette di limitare in modo importante l’impatto degli aumenti dei costi energetici.

D. Lei è anche presidente del Consorzio Game, uno dei primi gruppi in Italia, ma si è sempre dichiarato contrario ai gruppi. Come spiega questo contrasto?

R. I gruppi sono superati da almeno 15 anni e hanno bisogno di fare un passaggio evolutivo. Il Game funziona molto bene, talmente bene che in trent’anni non c’è mai stata una defezione. Tuttavia, ritengo che sia necessario ragionare in termini di crescita strategica e, in questo senso, credo che per il Gruppo sia opportuno arrivare a una fusione dei soci. D. Riuscirete a conseguire questo obiettivo?

R. Ci sarebbero tutti i presupposti, ma non credo si arriverà mai a questo risultato. Il consorzio fattura, paga, ha credibilità, distribuisce utili, funziona tutto così bene che gli stessi soci non hanno interesse a unirsi in una unica realtà. Ci sarebbero anche i presupposti di anzianità, nel senso che non tutti i soci hanno un passaggio generazionale assicurato all’interno delle proprie realtà aziendali: quando andranno in pensione dovranno scegliere che cosa fare della propria attività.

D. Qual è il suo sogno nel cassetto?

R. Lavorare in magazzino mi dà soddisfazione e credo che mi dispia cerà uscire dal piazzale dopo tanti anni. Spero di riuscire a organizzare l’attività in modo che vada avanti da sola, a prescindere dai risultati economici.

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Rivendite - in collaborazione con

DA RIVENDITORI A SUPER MANAGER

Made Academy, il programma di formazione di Gruppo Made, è uno dei principali strumenti per la crescita professionale e gestionale delle rivendite aderenti al Gruppo. Al primo Corso di Formazione Manageriale lettura dei bilanci e Cruscotto Direzionale

Made Academy, il programma di formazione di Gruppo Made, è uno dei principali strumenti per la crescita professionale e gestionale delle rivendite aderenti al Gruppo. Si è svolto così lo scorso mese di settembre presso la sede di Casorezzo (Milano) il primo Corso di Formazione Manageriale riservato ai titolari e ai responsabili amministrativi. Il corso, previsto su tre incontri di due giornate ciascuno, ha visto la partecipazione di 15 imprenditori della distribuzione edile per ogni sessione, per meglio favorire l’interscambio di esperienze e di competenze, il prezioso valore aggiunto dell’esperienza Made Academy.

I SEGRETI DEI CONTI

Mirko Contri, consulente di management e docente dell’Univer sità di Ferrara, ha affrontato il delicato tema della presentazione e, soprattutto, della lettura dei bilanci d’esercizio. Perché i bilanci non sono solo uno strumento finanziario in grado di definire la salute dell’attività, ma sono anche un efficace strumento per de cidere le politiche commerciali e organizzative di un’impresa. Si tratta, insomma, di razionalizzare e contestualizzare processi e decisioni che in troppi casi vengono ancora lasciati alla sensibilità dell’imprenditore. Per esempio: posso davvero assumere un nuovo collaboratore? È realmente utile inserire nella mia offerta nuove tipologie di prodotti? Sarebbero possibili investimenti in comu nicazione? Una corretta lettura dei bilanci è in grado di fornire le risposte a queste, e a tante altre, domande.

TUTTO SOTTO CONTROLLO

Gruppo Made mette anche a disposizione dei suoi aderenti stru menti gestionali studiati appositamente per il settore della distri buzione edile. Andrea Giani, responsabile commerciale di Made Distribuzione, ha presentato il Cruscotto Direzionale Made, uno

strumento gestionale di controllo e di informazione che in tempo reale consente al titolare di avere sempre sotto controllo i dati sui fatturati, sulle marginalità, sulla gestione delle scorte, e tutti i dati sensibili delle gestione d’impresa. Nadia Albini, responsabile am ministrativo di Made ha invece svolto un intervento per collocare i concetti espressi da Mirko Contri nel contesto amministrativo particolare delle rivendite edili, concretizzando quindi la teoria nella pratica quotidiana degli uffici amministrativi delle aziende della distribuzione.

I PARTECIPANTI

Al corso hanno partecipato Antonio Ceriale (Ceriale), Francesco Mazzarella (GDL), Andrea Marinaro (Marinaro), Marta Fortunato (Fortunato), Alfredo Piergallini (Edilizia Piergallini), Massimiliano Fulminis (Plastica Vomano), Roberto Dolcetti (Edilcomes), Giam paolo Sirigu (Commerciale Edil GM), Riccardo Bonafede (Domus Edilizia), Giuseppe Trotta (F.lli Trotta), Andrea Castelletti (Edilizia 80), Carmine Nobile (Saledil) e Wanda Scaramellini (Scaramellini).

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DISTRIBUZIONE
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HA TOCCATO IL FONDO CON GRANDE SUCCESSO

Il grande gruppo tedesco (1,14 miliardi di fatturato) è stato acquisito dal colosso americano di investimento Blackstone. Un appeal conquistato grazie a una logistica da record, precisa targetizzazione del cliente e attenzione alla qualità dei materiali

Ottobre 2022 142 Rivendite
BAUKING
SOLOPER
Ingresso tipico di un punto vendita di Bauking

Il punto vendita di Siegen-Geisweid.

A destra, ingresso del punto vendita di Hagen

PERABBONATI

Ingresso del punto vendita di Siegen-Geisweid.

A destra, entrata del punto vendita di Wuppertal

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La localizzazione delle sedi di Bauking. Sotto, il sistema di e-commerce con servizi specifici per clienti privati e commerciali. A destra, lo showroom del punto vendita di Siegen-Geisweid

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Caratteristiche Lavorazione
Lavorazione
Lavorazione
Lavorazione
Raschiatura

Rivendite

Lo show room per i materiali di finitura del punto vendita di Siegen-Geisweid.

A destra, gli spazi interni destinati alla mostra e approviggionamento dei prodotti

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Il sistema di stoccaggio tipico delle grandi superfici coperte dei magazzini

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Grazie a uno studio frutto di una convenzione tra OFFICINE RASERA srl e Consorzio Futuro in Ricerca, condotto presso i laboratori dell’Università di Ferrara, si è potuto constatare come il “SISTEMA ARIA” di Officine Rasera offra le migliori condizioni in fatto di risparmio energetico con un minimo del 24% garantito sulla bolletta Lo studio ha messo in evidenza l’alta capacità ventilante in ingresso e soprattutto in falda, grazie al listello universale “UNO”, e in uscita con il nuovo “COLMOWINGS”.

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La logistica come punto di forza dell'insegna Altro esempio di magazzino al coperto Alcune scaffalature esposte all'aperto. Sotto, uno dei camion dotati di gru per la consegna dei materiali al piano
VI CONVEGNO YOUBUILD 2022 14.00 Registrazione 14.30 Le sfide del Regenerative Design Emanuele Naboni, Climate, Professore Royal Danish Academy e Università di Parma 15.00 Sostenibilità Rigenerativa di Prodotto e Aziendale Carlo Battisti, Presidente Living Future Europe 15.30 Network Break 16.00 Le richieste dell’Architettura Rigenerativa verso le aziende, vista da Park Associati Matteo Arietti, Head of Research presso Park Associati 16.30 Data driven Design per la salute e cambiamento aziendale Giambattista Brizzi, Esperto di Sostenibilità presso Deerns Italia 17.00 Network Break 17.15 Premiazione con testimonianza dei vincitori 17.40 La sintesi del Concorso. Che cosa emerge per le aziende? Reporting e talk con interventi dal pubblico 18:00 Conclusione dei lavori Richiesti crediti formativi presso Ordine degli Architetti, Ordine degli Ingegneri, Ordine dei Geometri e Ordine Dei Periti Industriali LA NUOVA EDILIZIA SOSTENIBILE E RIGENERATIVA MARTEDÌ 8 NOVEMBRE 2022 ORE 14.00 Villa Quaranta, Ospedaletto di Pescantina (Verona) Emanuele Naboni Carlo Battisti Matteo Arietti Giambattista Brizzi

WÜRTH ITALIA TERZO SUPERSTORE IN VENETO

Dopo il successo dei superstore di Pero (Milano) e di Stezzano (Bergamo), Würth apre un nuovo punto vendita a Bussolengo (Verona) di 800 metri quadrati. Oltre all’allestimento di oltre 5 mila articoli a marchio e all’abbigliamento da lavoro Würth Modyf, nel superstore è presente un’ampia selezione multimarca specifica per i professionisti del mondo elettrico e idrotermosanitario. Il cliente è libero di scegliere tra vendita assistita oppure una vendita self-service anche utilizzando lettori self-scanning che velocizzano la lettura dei prezzi e l’esperienza di acquisto. Würth è in grado di offrire anche consulenza tecnica specializzata, un servizio di back office e assistenza tecnica in cantiere. In ottica omnicanale, presso il superstore sono attivi i servizi online di Würth come il Click&Collect, con cui ordinare la merce tramite Würth OnlineShop o Würth App e ritirarla in negozio in appena 60 minuti. Inoltre, a Bussolengo è presente un magazzino di 700 metri quadri per ospitare le commesse dei clienti. Con questa terza apertura Würth continua a rafforzare la propria presenza sul territorio nazionale in linea con il proprio piano di sviluppo ed espansione, che prevede una rete di 300 negozi nel 2025.

ETERNEDILE

NUOVI

PUNTI

VENDITA

IN ABRUZZO E LOMBARDIA

Eternedile si espande in Abruzzo e Lombardia e porta a 54 i suoi punti vendita distribuiti in otto regioni d’Italia. Prima in ordine cronologico l’apertura a Turrivalignani (Pescara) dove il magazzino edile e lo showroom della Orsini Commerciale sono entrati a far parte del gruppo guidato da Franco Nessi. La seconda espansione ha preso corpo nel cuore industriale di Milano dove Eternedile ha aperto un nuovo punto vendita di 4 mila mq in via Watt 42, il quarto nel capoluogo lombardo, consolidando la sua posizione in una città importante per il gruppo. «Il piano di sviluppo territoriale a Milano ha l’obiettivo di radicare l’azienda nella città per offrire maggiore servizio e capillarità ai clienti, imprese e artigiani», dichiara il presidente. «I punti di forza sono l’ampiezza del piazzale che consente la manovrabilità dei mezzi pesanti e un agevole caricamento dei materiali; il servizio di consegna in cantiere; l’orario continuato dal lunedì al sabato; l’ampiezza di gamma di articoli professionali di qualità»

CON COSSO L’INSEGNA SI FA IN QUATTRO

Made Distribuzione, società controllata da Made Italia, annuncia l’ingresso della rivendita Cosso Gian Eugenio a Pianezza (Torino) a conferma del percorso di crescita aziendale dei negozi diretti. Il magazzino edile si affianca così ai punti vendita Made Distribuzione di Casorezzo (Milano), Lissone (MonzaBrianza) e Basiano (Milano). La scelta dei titolari Sabina Dacasto e Mario Cosso (nella foto) è stata dettata da una attenta analisi del mercato degli ultimi anni e dalla convinzione che lavorare in squadra sia oggi una grande opportunità e una reale necessità. Il punto vendita è un magazzino di materiali edili con una variegata offerta di attrezzature e ferramenta, con annessa sezione dedicata all’idraulica, uno showroom e anche un servizio riservato al noleggio delle piccole macchine. Insomma, tutto ciò che occorre per la piena soddisfazione del cliente, in linea con la strategia aziendale che propone Made Distribuzione.

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News
Rivendite
a cura di Veronica Monaco MADE DISTRIBUZIONE
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SHOW room

1 Scenario Lignum di FerreroLegno, divide e crea ambienti negli ambienti con risultati dal grande impatto estetico, senza appesantire gli spazi con interventi murali. Il pannello riprende la natura del legno e ne amplifica le potenzialità grazie a una gamma di finiture esclusive, tra cui la nuova palette Iride che esalta la venatura del frassino spazzolato e regala un sofisticato effetto ultraopaco morbido al tatto, antiriflesso e anti-impronta.

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4 La lampada Mayday Outdoor di Flos si distingue per l’utilizzo di polipropilene riciclato e per l’introduzione di speciali accorgimenti e dettagli waterproof. La versione Outdoor è inoltre arricchita da nuovi colori ispirati al mondo naturale, che rendono la sua presenza negli spazi esterni ancor più vivace e iconica.

2 Krion (Porcelanosa Grupo) presenta i nuovi pannelli da rivestimento Alluslate in alluminio e nucleo in Ldpe con carica minerale ignifuga. I pannelli sono decorati nella lamina superiore mediante tecniche di stampa avanzate e protetti da un rivestimento che incapsula la decorazione e determina la finitura finale opaca o lucida. Facili da pulire, resistenti sia all’umidità che al contatto con l’acqua, sono leggeri e semplici da installare senza lavori di muratura.

3 La propensione di Ritmonio per il design si riflette in Diametro35 Wellness, sistema di soffioni doccia componibile e totalmente personalizzabile. Disponibili con diverse tipologie di getto, in versione a parete o a soffitto, con braccio fisso o snodato, e per body jet laterali, i soffioni sono proposti in una ventina di finiture e in abbinamento alle ghiere Diametro35 Wellness Impronte.

5 Risultato della collaborazione tra Listone Giordano e l’architetto Sebastiano Canzano, la collezione Loop apre a una nuova interpretazione della superficie d’arredo in legno che vive sia nella sua tradizionale dimensione a pavimento, ma può diventare anche rivestimento verticale e a soffitto. La sfida era quella di riuscire ad ottenere un pattern unico e apparentemente casuale, ma allo stesso tempo caratterizzato da un’estetica uniforme, attraverso la ripetizione seriale di un unico elemento compositivo, che scompare all’interno del pattern generale.

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6 Versatile e colorata, la nuova collezione di Sartoria (Terratinta Group) si chiama Memorie e si declina in 14 colori brillanti e decisi proposti nel formato 6,5x13 cm: una nuova misura di mattoncino che riporta alla tradizione ceramica artigiana. La finitura glossy, realizzata grazie a una cristallina di ultima generazione, offre sfumature e lievi stonalizzazioni per un colore profondo e mai monotono.

8 Sembrano le impronte delle onde sulla sabbia le nuove piastrelle in ceramica Journey Wave di Ceramiche Piemme. Disponibili dal formato 30x60 cm al 120x120 cm, le piastrelle sono proposte in quattro tonalità neutre che vanno dal beige quasi bianco al grigio tortora.

77 My Your e Casalgrande Padana producono tavoli-opere d’arte firmati dall’intuito creativo di Alfonso Femia/ AF*Design e da quello artigiano di Danilo Trogu. Il piano del tavolo (A)Levante è realizzato accostando doghe di ceramica della linea R-Evolution di Casalgrande Padana, nei toni del blu, mentre le strutture in alluminio sono realizzate da My Your in tre colori: bianco, gunmetal e  sand metalic grey. Il tavolo Voyage ha invece come superficie orizzontale una lastra unica di ceramica.

9 Il lavabo Delano di Axa, azienda di Civita Castellana del Gruppo Colavene, è un ovale perfetto (100x46 cm) inciso in piano ceramico sottilissimo. Installabile a muro o su un piano, Axa è disponibile, oltre al tradizionale bianco smaltato, in versione matt in Bianco, Sahara, Nero e Grigio e nei nuovi colori lucidi Petrolio, Terra, Tramonto e Lago.

10 Tecnografica presenta Bioliving, la nuova capsule collection di carta da parati che segna un ritorno dell’uomo alla natura, con nuovi design che richiamano piante, fiori, acqua, aria e luce. La collezione si sviluppa in sei soggetti stampati in digitale con un’assoluta cura del dettaglio. Disponibili nella versione Natural realizzata al 100% in fibra di cellulosa, e nelle finiture idrorepellente, fonoassorbente e in quelle viniliche strutturate.

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DIGITAL TRANSFORMATION

Come integrare la omnicanalità

Con l’avvicinarsi del 2023, mol te aziende stanno pianificando le strategie di marketing, chiarendo le priorità principali e identificando i modi più efficaci per offrire il proprio brand e i propri prodotti in modi nuovi e innovativi. Abbiamo appena affrontato un’emergenza sanitaria imprevista, che ha disegnato un mondo totalmente diverso, ha cambiato le norme sociali e ha compresso i progressi tecnologici in mesi anziché in anni. Le per sone stanno sempre più familiarizzando con le tecnologie digitali, portando ad un’in tegrazione significativa tra uomo e mac china. Come abbiamo già trattato in uno degli articoli pubblicati in questa rubrica, la vendita online ha subito un’accelerazione senza precedenti e le modalità di acquisto dei clienti si sono radicalmente modificate. Nonostante la crescita delle vendite online, secondo una ricerca di Euromonitor, si pre vede però che nel 2024 il 78% degli acquisti avverrà ancora in negozio. Il percorso d’ac quisto del consumatore si sposterà, quindi, tra online e offline e questi due mondi di ventano sempre più intrecciati. In questo contesto, una corretta raccolta dei dati nei punti di vendita tradizionali diventa una fase essenziale per poter in tegrare i dati online e offline e ottenere

così una visione olistica del cliente. Ed è proprio grazie a questi dati che è possibile tracciare la mappa del percorso dell’utente, progettare prodotti e servizi personalizza ti e offrire esattamente ciò che il cliente cerca. Le imprese, quindi, per rispondere alle sfide del mercato, dovranno avere un approccio orientato totalmente al cliente e puntare su strategie omnicanale. Ma cosa significa omnicanalità e come si costruisce una strategia omnicanale?

Doppia vita

I consumatori vivono sempre più spesso una doppia vita analogica e digitale, usano tecnologia fissa e mobile e sono influenzati non solo dai media tradizionali, ma anche dai media del web. Si acquista online e si ritira in negozio, si sceglie in negozio e se il prodotto non è disponibile si ordina onli ne, si compra in internet, ma se l’oggetto non piace si va in negozio a cambiarlo o restituirlo. I negozi, sempre più connessi e comunicanti, offrono ai consumatori varie proposte per acquisire le informazioni onli ne: totem, tablet, pareti interattive, Qr code. Il negozio, insomma, cambia pelle attraverso un uso delle tecnologie più intelligente e in tegrato, ma sicuramente anche più creativo. La sperimentazione diventa parte dell’espe

rienza di acquisto ed è finalizzata a studiare meglio i comportamenti dei consumatori, ma anche i loro gusti. Per comprendere l’omni canalità è necessario capire attraverso quali canali un’azienda può vendere i propri pro dotti. Prima ancora delle strategie omichan nel ci sono infatti strategie singlechannel, multichannel e crosschannel.

La differenza

• La strategia singlechannel è una stra tegia di marketing monocanale, tipica del sistema di vendita tradizionale e il più delle volte offline. Questa viene svi luppata con un solo canale di vendita: generalmente, il negozio fisico, ma anche con il webshop, nella versione digitale.

• La strategia multichannel è una stra tegia multicanale in cui il cliente ha l’alternativa di acquistare i beni attra verso almeno due canali: quello offline e quello online.

• La strategia crosschannel si basa, inve ce, sulla combinazione di diversi canali di vendita. Per esempio, il cliente può acquistare online e recuperare il pro dotto nel negozio fisico. Attraverso questa strategia si incomincia a intra vedere una certa interazione fra i vari percorsi ed emerge un primo coordi namento, che diventeranno sistemici nel modello omnichannel.

• La strategia di marketing omnicana le si riferisce alla gestione sinergica di tutti i canali di comunicazione di un’azienda. In questa cooperazione tra offline e online l’esperienza del cliente è omogenea e, a prescindere dal canale di contatto, le modalità di acquisto (costi, resi, rimborsi, sconti, e così via) sono identiche.

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Una gestione omnichannel si basa su una concezione olistica dei vari canali del brand. Gli utenti devono poter navigare tra diversi touchpoint, anche analogici, in maniera inin terrotta e continua. Per esempio, prenotano tramite app i prodotti da acquistare, si recano in negozio scansionando il proprio device e saltano la fila per ritirare la spesa già pronta. L’omnicanalità è, dunque, un modello stra tegico di digital marketing che consente di gestire i canali di un brand, virtuali e non, in modo del tutto integrato tra loro. Il numero di touchpoint attraverso cui oggi un’azienda può arrivare al proprio target di riferimento è potenzialmente molto eleva to: i consumatori non entrano in contatto con un brand solo tramite negozi fisici, ma anche passando da tutti i canali web e so cial (siti web, pagine social, landing page, newsletter, mobile app, e-commerce terzi). Ogni touchpoint può essere raggiunto me diante i diversi dispositivi (smartphone, pc, tablet, Tv), che si integrano nell’esperienza di contatto tra il brand e il consumatore, in

fluenzandone inevitabilmente la percezione e l’esperienza di acquisto. Ecco, quindi, che diventa fondamentale per le aziende essere in grado di censire e monitorare tutti i possibili punti di contatto con il proprio pubblico target, tramite la raccolta dei dati. Questi permettono di mappare il customer journey e di conoscere a fondo gli utenti e di raggiun gerli in modo più efficace in diversi contesti.

Percorso obbligato

Offrire esperienze omnicanale iper perso nalizzate rappresenterebbe quindi un per corso obbligato per identificare la roadmap tecnologica e di processo che permetterà di raggiungere gli obiettivi aziendali. Se si vuole che le aziende, specialmente quelle che operano in ambito retail, siano prepa rate ad affrontare il futuro con successo, la raccomandazione è di muoversi fin da ora per riconfigurare le strategie di marketing e adottare quell’approccio derivante dalla consapevolezza che il digitale è la nuova frontiera per la distribuzione. Questo si

gnifica rivedere la propria architettura tec nologica per adattare modello operativo al panorama in evoluzione.

L’omnicanalità è quindi uno strumento di marketing strategico attraverso il quale l’a zienda acquisisce una profonda conoscenza della clientela, studiandone il comporta mento, le scelte di acquisto, i trend, i com menti e i riscontri post vendita.

Laurea in Economia. Master in Organizzazio ne Aziendale e in Marketing Management. Docente di Marketing Industriale e di im prenditorialità in Fondazioni JobsAcademy. Docente a contratto di Marketing, Comuni cazione e Organizzazione Aziendale in Fon dazione Et Labora. Ventennale esperienza in realtà industriali, tra cui nel Gruppo Italcemen ti dove ha ricoperto ruoli di marketing e bu siness development sia nazionale sia interna zionale. Collabora con aziende nei campi del marketing B2B, della internazionalizzazione e nella definizione di processi di pianificazione strategica e piani operativi.

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To Build

NUOVA LINEA ECOPIÙ DI GRAS CALCE

la realizzazione di intonaci esterni e interni, anche in zona sismica, rinzaffo e intonaco su controtelai a scomparsa e per il fissaggio di condotti elettrici e idraulici sia a pavimento che a parete. Infine Sabbiacementopiù è un massetto predosato ecosostenibile a medio/ rapida asciugatura composto da aggregato sili ceo in granulometria 0/4 mm, inerte di riciclo, legante cementizio e additivi. Resistente anche in bassi spessori, pulito nell’impiego e idoneo a ogni tipo di pavimentazione anche in legno, è utilizzabile per la realizzazione di massetti per interni ed esterni, per pendenze di coperture piane e inclinate, su sistemi di riscaldamento a pavimento, per la posa fresco su fresco della ceramica, massetti galleggianti su sistemi di isolamento acustico al calpestio.

NOVITÀ FILA SOLUTION CONTRO MUFFE E ANNERIMENTI

La nuova linea Ecopiù di Gras Calce propone una gamma di soluzioni che uniscono elevate prestazioni e una piena rispondenza ai requi siti Cam previsti dal Codice degli Appalti. La linea è composta da Betonpiù, Maltapiù e Sab biacementopiù, che impiegano, a seconda del prodotto, inerti di riciclo certificati e marcati Ce. Betonpiù è un calcestruzzo predosato per impieghi strutturali composto da aggregato siliceo in granulometria 0/10 mm, inerte di riciclo presente in misura superiore al 5%, le gante cementizio e additivi, idoneo per appli cazioni quali l’esecuzione di getti strutturali, solette collaboranti, manufatti faccia a vista e pavimenti e marciapiedi. Maltapiù è una malta bastarda ecosostenibile predosata, per muratura e intonaco, composta da aggregato siliceo in granulometria 0/2 mm, inerte di riciclo, legante cementizio e additivi: semplicemente variando il dosaggio dell’acqua di impasto, il prodotto si presta a un ampio spettro di utilizzi, fra cui

FILA SALVADOCCIA È IL NUOVO PRO TETTIVO MESSO A PUNTO DA FILA SO LUTION CONTRO MUFFE, ANNERIMENTI E DEPOSITI DI CALCARE NELL’AMBIEN TE DOCCIA . CON FUNZIONE ANTI IN FILTRAZIONE, IDROREPELLENTE E CONSOLIDANTE A BASSO IMPATTO AMBIENTALE, FI LA SALVADOCCIA HA UNA FORMU LAZIONE A BASE ACQUA STUDIATA PER SALVAGUAR DARE FUGHE, CREPE E FESSURE

DEI RIVESTIMENTI, BLOCCANDO LE IN FILTRAZIONI E PROTEGGENDO FINO AD UN 1 MILLIMETRO EVENTUALI FES SURAZIONI. PENETRANDO IN PROFON DITÀ PER CONSOLIDARE I MATERIALI E RALLENTARNE L’INVECCHIAMEN TO, NE CONSERVA AL CONTEMPO LA TRASPIRABILITÀ. PRONTO ALL’USO, IL PRODOTTO VA STESO SU TUTTA LA SU PERFICIE PULITA, IMPREGNANDO BENE LE FUGHE E RIMUOVENDO EVENTUA LI RESIDUI IN ECCESSO CON UN PAN NO. SI ASCIUGA IN QUATTRO ORE E LA DOCCIA PUÒ ESSERE UTILIZZATA GIÀ IL GIORNO SEGUENTE. FILA SALVA DOCCIA È CERTIFICATO DA EUROFINS CON L’INDOOR AIR COMFORT GOLD, UNA CERTIFICAZIONE CHE VERIFICA LE EMISSIONI DI VOC NELL’AMBIENTE. È INOLTRE CONFORME CON TUTTI I RE GOLAMENTI NAZIONALI OBBLIGATORI (FRENCHA+, CAM EDILIZIA, BELGIAN REGULATION, AGBB) E CON I PROTO COLLI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE QUALI LEED, BREEAM, WELL.

DA MAPEI DUE NUOVE FINITURE SPECIALIZZATE

La linea delle finiture per interni di Mapei si rinnova con l’introduzione delle due nuove finiture specializzate Dursilite Igea, pittura murale traspirante e resistente alla muffa ideale per gli ambienti umidi come bagni e cucine, e Dursilite Gypsos, pittura murale coprente adatta alle pareti in cartongesso o ai moderni sistemi di costruzione per la sua alta capacità mascherante in grado di minimizzare i difet ti. Tra le novità anche la nuova versione opaca dello smalto murale smacchiabile Mapecoat Act, già disponibile in versione satinata, in dicato per la protezione e decorazione di tutti gli ambienti dove sia necessario garantire ele vato livello di igiene e una resistenza prolun gata alle operazioni di pulizia. Le idropitture Mapei, formulate a base di resine sintetiche in dispersione acquosa e cariche selezionate offro no elevate performance, durabilità ed estetica

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e grazie al sistema tintometrico ColorMap è possibile ottenere qualsiasi colorazione deside rata. La formulazione all’avanguardia presenta bassissime emissioni Voc e assicura un ottimo benessere abitativo legato ai valori di indoor air quality che garantiscono la classificazione ecologica A+. Il nuovo packaging in plastica riciclata certificata e i nuovi formati da 14, 4 e 1 litro testimoniano l’impegno dell’azienda all’economia circolare e alla sostenibilità.

PROFILO

PERIMETRALE

IVICA

FILO È IN ALLUMINIO ED È PROPOSTO IN DUE COLORI STANDARD, SILVER E GRIGIO ANTRACITE, CORREDATO DI DUE IMPORTANTI ACCESSORI: IL GIUN TO LINEARE E IL GIUNTO ANGOLARE A 90 GRADI, ANCH’ESSI IN ALLUMINIO E CON LE MEDESIME COLORAZIO NI DEL PROFILO. IL PROFILO HA UNA LUNGHEZZA DI 2,40 METRI MENTRE LE ALTEZZE STANDARD SONO DI 3060-90-120-150 MILLIMETRI. DI FACILE E VELOCE INSTALLAZIONE, È SUFFI CIENTE APPOGGIARE IL LATO CON LE FERITOIE SULLE TESTE DEI SUPPOR TI, ACCOSTARE I PROFILI E INSERIRE I GIUNTI (LINEARE E AD ANGOLO). SI ADATTA PERFETTAMENTE ALLE LA STRE DI PAVIMENTAZIONE DA 600×600

A 1200×1200 MILLIMETRI. IL PROFILO PERIMETRALE VERTICALE FA PARTE DEGLI ACCESSORI DELLA LINEA PE DESTAL ETERNO IVICA.

CROMOLOGY CAMBIA LA MAZZETTA

La nuova mazzetta colori Cromology è ide ata appositamente per le facciate esterne ed è composta da 333 tonalità di colore, dalle più chiare a quelle più scure. La nuova mazzetta colori nasce dall’esigenza di rispondere alle più recenti tendenze nelle finiture delle facciate, che vedono nel post-pandemia la preferenza di tinte più pure. Secondo l’azienda infatti la voglia di cambiamento si riversa anche sulla visione e percezione stessa delle tonalità dei diversi colori, portando a un cambiamento di rotta nelle colorazioni per esterni. I colori desa turati come grigi e beige saranno sempre meno selezionati, mentre gli arancioni e i gialli di tonalità media, in tutte le loro declinazioni di saturazione, presto diventeranno la nuova ten denza. Questa evoluzione sarà graduale e non in tutte le regioni italiane avrà la stessa velocità: proprio per questo nella mazzetta sono state previste tonalità intermedie per poter gestire questa transizione.

TERREAL ITALIA PROPONE DECOR

DECOR È LA NUOVA PROPOSTA DI TERREAL ITALIA INDIRIZZATA A UN INNOVATIVO IMPIEGO DELLA TERRA COTTA NEL CAMPO DELL’INTERIOR DESIGN. SEMPLICE E FUNZIONALE, SI PRESENTA COME UN LISTELLO LEG GERO, CON UNO SPESSORE DI CIRCA 1 CENTIMETRO, OTTENUTO MEDIAN TE IL TAGLIO DEL MATTONE TRADIZIO NALE A PASTA MOLLE. GRAZIE ALLA SUA LEGGEREZZA PUÒ ESSERE AP PLICATO FACILMENTE SU QUALSIASI SUPPORTO, PERMETTENDO LA DE CORAZIONE INTERNA DELLE PARETI CON IL LINGUAGGIO ARCHITETTONICO DELLE MURATURE IN LATERIZIO FAC CIA-A-VISTA. LA POSA DEL LISTELLO AVVIENE MEDIANTE INCOLLAGGIO, POSIZIONANDO DUE STRISCE DI COL LA (FORNITA DAL PRODUTTORE) SUL RETRO DEL PRODOTTO, SUCCESSIVA MENTE POSTO SUL SUPPORTO DA RI VESTIRE. LA FINITURA DELLE FUGHE PUÒ AVVENIRE MEDIANTE L’APPLICA ZIONE DI UNA MALTA PRONTA ALL’USO, ANCH’ESSA FORNITA DAL PRODUTTO RE, UTILIZZATA PER INCENTIVARE UNA POSA IN OPERA FAI DA TE. LA LIBERTÀ DI APPLICAZIONE DELLE DIFFEREN TI FINITURE DISPONIBILI, CONSENTE ALL’UTILIZZATORE FINALE DI APPLI CARE IL PRODOTTO SPERIMENTANDO COMBINAZIONI DI POSA ED EFFETTI CROMATICI SEMPRE DIFFERENTI. LE POSSIBILITÀ DI RIVESTIRE LE MURATU

RE INTONACATE SENZA INTERVENIRE SULLA STRUTTURA PORTANTE E SEN ZA SOSTITUIRE SOGLIE E DAVANZA LI DELLE FINESTRE RAPPRESENTANO VANTAGGI PER L’APPLICAZIONE DEL PRODOTTO NELLE RISTRUTTURAZIONI DEGLI AMBIENTI INTERNI. INOLTRE, ES SENDO LA TERRACOTTA UN MATERIA LE RESISTENTE, ANCHE SE NATURALE, NON È NECESSARIA MANUTENZIONE

(PR, SE, NM, BASIC E STAR.T). IL PRO

NEL TEMPO, RIDUCENDO DI CONSE GUENZA I COSTI.

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ETERNO IVICA PRESENTA UNA NUOVA SOLUZIONE PER LA CHIUSURA E FINI TURA DEI BORDI PERIMETRALI NEL LE PAVIMENTAZIONI SOPRAELEVATE ESTERNE: IL PROFILO PERIMETRA LE VERTICALE. QUESTO ELEMENTO SI ADATTA PERFETTAMENTE ALLE LASTRE DI PAVIMENTAZIONE DEL LO SPESSORE DI 20 MILLIMETRI E A TUTTA LA GAMMA DI SUPPORTI CHE NE FUNGONO DA SOTTOSTRUTTURA
VERTICALE PER ETERNO

PIÙ VANTAGGI SE È A SCOMPARSA

toria di copertina
ECLISSE

L’azienda propone una collezione filomuro che spazia dalle soluzioni per chiusure scorrevoli e a battente, cabine armadio, sportelli fino al battiscopa. Con strumenti digitali e corsi di formazione per supportare i distributori nelle attività di vendita

Controtelai filomuro per porte scorrevoli e a battente Eclisse. A sinistra, Daniela De Faveri, amministratrice delegata dell’azienda

Complice anche la rivoluzione degli stili di vita che ha accompagnato la pandemia, gli spazi domestici richiedono sempre più versatilità e personalizzazione, all’insegna del minima lismo e della massima funzionalità. Anche nel mondo delle porte, la tendenza vede una crescente richiesta di prodotti filomuro pitturabili e combinabili, perfetti per recuperare spazio e assicurare la continuità visiva con la parete. Ed è proprio sposando questa esigenza che Eclis se ha messo a punto una linea completa di soluzioni ad hoc in

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Storia di copertina

grado di nascondere qualsiasi tipologia di apertura nella parete e mimetizzarsi con le finiture e i materiali di rivestimento. Una proposta completa che soddisfa tutti gli attori della filiera, dal progettista all’installatore, dal privato al rivenditore, che può contare anche su corsi di formazione e strumenti concreti per facilitare il cross-selling e accompagnare i clienti nella scelta della soluzione migliore. Ne parliamo con Daniela De Faveri, amministratrice delegata di Eclisse.

Domanda. La casa è in continua evoluzione, e anche le porte e le aperture interne cambiano per adattarsi alle nuove esigenze dell’abitare. In che modo?

Risposta. La casa è un oggetto sempre più complesso. Anche porte e aperture interne sono un tema cruciale nell’arredo. Le ultime tendenze puntano alla massima versatilità e personalizzazione degli spazi domestici.

D. Quali sono le proposte di Eclisse per venire incontro a queste nuove esigenze?

R. Eclisse propone una linea di prodotti filomuro in grado di mimetizzarsi con le finiture e i materiali di pareti e pavimenti.

Soluzioni diverse, ma sempre coordinate che assicurano la resa estetica e lasciano spazio alla creatività, senza tralasciare la pos sibilità di creare la classica continuità con la parete e la perfetta uniformità con l’ambiente.

D. Tra le novità della vostra proposta filomuro c’è Eclisse 40 Collection: di cosa si tratta?

R. Eclisse 40 Collection è un telaio che reimmagina il modo di pensare la porta filomuro. Da una parte appare il classico lato rasoparete, dall’altra invece un’inedita strombatura angolata a 40 gradi, che aumenta la percezione di luce e profondità. Eclisse 40 Collection mette in relazione gli ambienti con una soluzione diversa per ciascun lato della soglia. E dalla parte della strom batura angolata a 40 gradi la porta aumenta la percezione di luce e profondità. Nella sua speciale finitura pitturabile, la cornice si integra nello spazio diventando puro segno architettonico.

D. Quali sono gli altri prodotti che fanno parte della collezione?

R. Fanno parte della collezione filomuro tutta una serie di prodotti che spaziano dalle soluzioni per porte scorrevoli, a battente, cabine armadio, sportelli, vani tecnici fino al battiscopa.

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I prodotti filomuro Eclisse sono in grado di mimetizzarsi con le finiture e i materiali di rivestimento di pareti e pavimenti

D. Qual è il grado di personalizzazione dei vostri sistemi fi lomuro?

R. Quello a cui riesce ad arrivare la fantasia! Non ci sono sostan ziali limiti nelle dimensioni, né nella tipologia di parete e ognuno è libero di personalizzare ciascun prodotto con il colore che pre ferisce, oppure attraverso il rivestimento di una carta da parati.

D. Un’altra grande novità è l’inedito battiscopa Eclisse Delta: quali sono gli elementi innovativi che caratterizzano questo prodotto?

R. Eclisse Delta è un battiscopa inclinato, un’altra novità asso luta nel mercato. Grazie alla sua particolare forma, lo zoccolino diventa un elemento caratterizzante e decorativo, a metà tra la versione sporgente e quella rasoparete, impedendo alla polvere di depositarsi. È inoltre molto facile da installare perché non richiede alcuna lavorazione sulla parete.

D. Quali opportunità si aprono per i rivenditori con le vostre soluzioni filomuro?

R. Per il rivenditore diventa un’ottima opportunità di cross-selling. Oltre alla vendita del controtelaio, può infatti proporre tutta una serie di prodotti aggiuntivi e aumentare così il suo guadagno at traverso un progetto chiavi in mano di soluzioni combinabili tra loro e facili da proporre.

D. E per i progettisti?

R. Per i progettisti i vantaggi sono tanti: un unico produttore che offre la più vasta gamma di prodotti filomuro sempre perfettamente integrati nella parete per un effetto uniforme da pavimento a sof fitto, alcuni dei quali anche esclusivi, che danno valore aggiunto e carattere distintivo ai progetti. Oltre all’ampia flessibilità della collezione, tra i vantaggi c’è la facilità d’inserimento a progetto, grazie anche a una libreria Bim completa.

D. Per proporre queste soluzioni è necessaria una formazione specifica?

R. Per assistere il rivenditore nel processo di consulenza e vendita, Eclisse propone corsi che forniscono le risposte alle esigenze di

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L’inedita strombatura angolata di Eclisse 40 Collection

Storia di copertina

progettisti e privati. Perché una consulenza professionale e perso nalizzata può fare la differenza nel processo d’acquisto.

D. Quali strumenti offrite ai rivenditori a supporto dell’attività di vendita?

R. Offriamo strumenti concreti come il configuratore Cercafacile Eclisse, che permette di fare preventivi rapidamente ed effettuare ordini senza errori, o studiamo assieme ai distributori corner Eclisse negli showroom, rinnovandoli se già presenti, per facilitare il cross-selling.

D. Perché proporre una consulenza professionale e personaliz zata può fare la differenza nel processo d’acquisto?

R. L’obiettivo è potenziare la professionalità dei rivenditori aiu tandoli a trasmettere il valore dell’offerta: ampia linea di prodotti esclusivi, dettagli costruttivi brevettati, posa semplificata e a zero rischio errori, serenità d’uso. Così da accompagnare i loro clienti nella scelta migliore.

D. Avete studiato anche altre iniziative per i punti vendita?

R. Sicuramente gli eventi hanno avuto un ruolo importante in questi mesi. Oltre ai corsi di formazione, abbiamo partecipato a open day e inaugurazioni, cercando di sfruttare tutte le occasioni

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Barra di allineamento. Non solo porte: Eclisse propone soluzioni filomuro per sfruttare anche soffitti inclinati, sottotetti o vani sottoscala e nascondere qualsiasi tipologia di apertura

di dialogo con i rivenditori e gli altri attori della filiera.

D. Installare telai e altre soluzioni per porte, vani e battiscopa filomuro è un lavoro delicato. Che cosa avete studiato per age volare il lavoro degli installatori?

R. Per agevolare il posatore, Eclisse continua a studiare dettagli tecnici che consentono un’installazione a regola d’arte, anche quando le condizioni in cantiere non sono ottimali, affinché chi le installa possa svolgere il proprio lavoro più velocemente e con maggiore serenità. Alcuni esempi? I profili resinati con un tratta mento che riduce i tempi di asciugatura. L’applicazione dell’ultimo strato di intonaco fino, nelle versioni intonaco, o di stucco, nelle versioni cartongesso, sullo spigolo e sulla spalletta del vano di pas saggio è più sottile rispetto alla precedente versione. Le traversine preforate consentono alla vite di entrare più facilmente e senza scivolamenti laterali nella lamiera, velocizzando il fissaggio delle lastre in cartongesso. La barra di allineamento infine è un distan ziale che mantiene cassone e montante di battuta sempre allineati, particolare non scontato soprattutto in caso di ristrutturazioni.

D. Le soluzioni filomuro Eclisse possono essere installate su qualsiasi tipo di parete?

R. Assolutamente sì, sia intonaco che cartongesso, e sono perfette anche nelle ristrutturazioni.

D. Come si pone l’azienda rispetto ai temi della sostenibilità e dalla riduzione dell’impatto ambientale?

R. Eclisse è certificata Iso 14001 dal 2012. L’impianto fotovol taico sul tetto ci assicura una produzione di 450 kWh. Particolare attenzione è dedicata al monitoraggio delle risorse impiegate per ridurre al massimo i consumi d’acqua, energia e minimizzare gli sprechi. Le vernici tri-componente a base solvente sono state sostituite da vernici monocomponenti all’acqua che riducono le emissioni in atmosfera a meno di un decimo rispetto al limite di

legge. L’obiettivo è raggiungere l’emissione zero, eliminando com pletamente la componente di solvente. Nel reparto di verniciatura è stato montato un robot che sostituisce l’azione manuale allo scopo di salvaguardare la salute delle persone a contatto con le vernici. Oltre il 90% degli sfridi di produzione vengono riutilizzati. Alcuni dei nostri fornitori di lamiera riescono già a fornirci del materiale che va oltre l’80% di componente riciclato.

D. Dal punto di vista economico, com’è anda to il 2021 e quali sono le vostre previsioni a fine anno?

R. Nel 2021 i ricavi sono aumentati del 40%, ma buona parte di questa crescita si deve agli aumenti dei prezzi di listino. Quest’anno per noi si chiuderà con un effettivo +10% rispetto all’esercizio precedente per effetto di un primo semestre carico di ordini.

D. Alla luce dell’attuale congiuntura, gravata dal conflitto in Ucraina, dall’inflazione, dal caro energia, dall’aumento delle materie prime, quali sono le vostre previsioni per il 2023?

R. Nel 2023 prevediamo una flessione tra il 5 e il 10%, escludendo nuove variazioni a listino. Fondamentale sarà l’andamento nel primo semestre messo a confronto con lo stesso periodo di quest’anno. Tuttavia, per fare una previsione verosimile, oggi le variabili sono troppe e indipendenti da noi: prezzi dei materiali, costi energetici, potere di acquisto, bonus edilizi, guerra, costo del denaro, affidabilità della nostra supply chain. Queste condizioni non favorevoli interes seranno tutti, senza esclusioni. In questo contesto l’atteggiamento prudenziale è d’obbligo e potranno fare la differenza solo le aziende finanziariamente strutturate in grado di dare massima assistenza ai propri clienti. Dobbiamo dunque sfruttare al massimo tutte le risorse umane e finanziarie che abbiamo per migliorare la qualità dei servizi alla vendita, nel rispetto dei budget costi.

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Profili resinati. A destra, traversina preforata

IL LATERIZIO CON ULTRAPOTERI

Può il comportamento energetico degli edifici variare a seconda della tipologia di tegola installata in co pertura? Sì, secondo i risultati del progetto di ricerca europeo LifeHerotile concluso nel 2019, oggi alla sua fase successiva con Life SuperHero. Il progetto, che fa parte del programma europeo Life: Climate Change Adaptation, ha visto la partecipazione attiva di Industrie Cotto Pos sagno, punto di riferimento internazionale nel settore delle soluzioni tetto in laterizio che, grazie agli anni di studio maturati nell’ambito della ricerca, ha messo a punto la nuova tegola Aerotile, 300% più ventilata rispetto a una tegola portoghese classica. YouTrade ha incontrato Mario Cunial, direttore della ricerca e sviluppo di Cotto Possagno e presidente del Gruppo Prodotti da Costruzione di Assindustria Venetocentro Imprenditori Padova Treviso. Domanda. Com’è andato il progetto LifeHerotile? Risposta. Oltre le più rosee aspettative. Abbiamo superato tutti gli obiettivi fissati dal progetto con indicatori di performance coerenti con le politiche ambientali europee. La sfida era ridurre il consumo per il raffre scamento estivo degli edifici del 50% semplicemente con la progettazione di una nuova tegola ventilata e traspirante, capace di sfruttare la natura stessa del cotto altamente emittente, cioè in grado di riflettere i raggi del sole. Se a questa caratteristica intrinseca del materiale aggiungiamo la possibilità di migliorarne le prestazioni tecniche, al fine di diminuire la temperatura passante attraverso l’involucro esterno dell’edificio, ecco che abbiamo un importante isolamento passivo in grado di durare per generazioni.

D. Quali sono i vantaggi del laterizio nella gestione della temperatura degli edifici?

R. Un’abitazione con muri spessi di laterizio e copertura in cotto consente di mantenere gli ambienti meno caldi e meno umidi durante l’estate, contribuendo a migliorare il comfort. Ma i vantaggi sono tangibili anche durante la stagione invernale. Un tetto ventilato a falde, grazie al cotto,

fa da isolante mantenendo stabile la temperatura nei locali sottotetto. D. E per l’umidità?

R. Mediamente il 5% di umidità assorbita dai materiali, in particolare dagli isolanti, fa perdere il 20% delle prestazioni. Un tetto ventilato progettato correttamente consente invece all’aria di fluire verso l’esterno

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Il progetto europeo Life SuperHero ha l’obiettivo di promuovere il concetto di raffrescamento passivo degli edifici, diffondere le best practice e definire una norma tecnica. E la nuova tegola ventilata traspirante Aerotile eccelle nell’isolamento delle coperture
INDUSTRIE COTTO POSSAGNO Mario Cunial, direttore della ricerca e sviluppo di Cotto Possagno

ed eliminare l’umidità in eccesso, a garanzia della durabilità delle perfor mance. Parlando degli edifici, faccio spesso un esempio: se quando piove si indossa un impermeabile si è riparati e protetti, ma appena spunta il sole si comincia a soffrire il caldo. Lo stesso vale per l’involucro: è ne cessario che sia traspirante in modo tale che l’osmosi tra clima caldo e clima freddo mantenga la struttura in salute. Per questo non c’è niente di meglio che un tetto ventilato con tegole in cotto, grazie alla lama d’aria presente dalla linea di gronda alla linea di colmo, ma anche al passaggio d’aria che si crea tra una tegola e l’altra. Addirittura con la nostra tegola Aerotile abbiamo aumentato la traspirabilità del 300%.

D. Quali sono le ragioni che hanno determinato il successo del pro getto LifeHerotile?

R. Il progetto ha avuto molto successo non solo perché ci ha permesso di raccogliere un’enorme quantità di dati su edifici reali in Italia e Spagna, ma anche perché ci ha consentito di elaborare un programma di calcolo, disponibile in free download sul sito lifeherotile.eu, per la verifica del risparmio energetico dei tetti a falda.

D. Quali sono i vantaggi?

R. Attualmente non solo la normativa italiana, ma anche quella euro pea, non tengono conto delle differenze tra un tetto piano, in metallo, ventilato con tegole in cemento o cotto. Grazie alla raccolta dati e alla ricerca scientifica del programma, il più grande progetto europeo sulle coperture finanziato per oltre il 60% dalla Comunità Europea, è stato possibile mettere a punto un modello in grado di predire la prestazione reale, non di laboratorio, di una particolare tipologia di tetto. Questo ci ha permesso di essere scientificamente attendibili, tanto da essere stati premiati lo scorso anno tra i progetti più innovativi nella categoria Climate Action dei Life Awards. Questo risultato ci ha offerto la possibilità di immaginare un nuovo progetto per la diffusione di questi concetti e lo sviluppo di prodotti prestazionali.

D. Qual è stato dunque il secondo step?

R. È nato il progetto Life SuperHero con l’obiettivo di promuovere il concetto di raffrescamento passivo degli edifici, diffondere le best prac

L’innovativa tegola Aerotile prodotta da Cotto Possagno per ottimizzare le prestazioni delle coperture ventilate in cotto. Sotto, realizzazione a Caorle (Venezia)

tice, ma soprattutto definire una norma tecnica condivisa per arrivare poi, attraverso il Comitato Europeo Normatore, a una norma cogente. Entro il 2025 dovremmo completare tutte queste attività.

D. Quando è partito il nuovo progetto Life SuperHero?

R. È partito a giugno 2020, in piena pandemia, e si sta svolgendo ne gli stati partecipanti, cioè Spagna, Francia, Germania e Italia, con il patrocinio e coordinamento di Confindustria Ceramica e il contributo dell’associazione europea dell’industria ceramica.

D. Quali attività state svolgendo nell’ambito del progetto Life Su perHero?

R. Attualmente stiamo monitorando dieci alloggi tramite il partner Acer di Reggio Emilia, una delle più importanti social housing italiane. Le misurazioni prevedono il rilevamento giornaliero delle temperature all’interno dei locali, prima in una situazione di climatizzazione control lata, e poi a seguito della sostituzione del tetto. Abbiamo raccolto dati non solo sulle tegole tradizionali in cotto, ma anche su una copertura ventilata in metallo e una piana.

D. Quali sono stati i risultati?

R. In particolare, la copertura in metallo si è dimostrata molto impattante d’estate. Le proprietà basso emissive del materiale fanno sì che la coper tura assorba i raggi del sole e diffonda il calore tutto intorno, scaldando molto gli ambienti e aumentando moltissimo l’esigenza di raffreddare il sottotetto, consumando dalle tre alle quattro volte in più di un tetto ventilato. Per quanto riguarda il tetto piano, invece, a parità di prestazioni, necessita di molti più componenti, diventando così poco sostenibile.

D. Che cosa bisogna fare per prendere parte a questo progetto?

R. Basta collegarsi al sito lifesuperhero.eu e chiedere di ricevere gli aggiornamenti. Man mano che le ricerche vengono portate avanti e si pubblicano i dati, i risultati possono essere condivisi non solo dai proget tisti, ma anche dai regolamenti comunali delle città più smart. Per questo motivo abbiamo coinvolto alcune città in qualità di partner sostenitori, come Amsterdam, Rotterdam, ma anche Reggio Emilia in Italia.

D. Quali iniziative avete organizzato per comunicare queste attività al mercato?

R. Abbiamo organizzato moltissime iniziative. Già il progetto in sé pre vede l’obbligo quasi mensile di fare eventi di divulgazione. Nel precedente programma il coordinamento delle attività era a carico dell’Associazione nazionale di categoria. Abbiamo organizzato tantissimi eventi sia con crediti formativi per i progettisti sia attraverso la partecipazione a fiere e convegni. Lo stesso sta succedendo per Life SuperHero. Saremo pre senti al Saie di Bologna e al Construtec di Madrid. Parteciperemo a un convegno a Dubai sulla sostenibilità dell’edilizia su invito del ministero dell’Ambiente e stiamo organizzando un evento a Monaco per il pros simo anno nell’ambito del Bauma. Mese per mese aggiorniamo anche i risultati della ricerca e l’andamento delle varie attività.

D. Qual è l’obiettivo?

R. Oltre alla stesura di una normativa cogente e alla diffusione di best practice nel mondo della progettazione, tra gli obiettivi del progetto c’è anche quello di sviluppare un software che permetta di poter calcolare i benefit economici e ambientali della soluzione Herotile. A partire dalla scelta del tipo di pacchetto è possibile ottenere direttamente la presta

zione dell’involucro.

D. Qual è la principale difficoltà che avete dovuto superare?

R. Sono sempre ottimista e penso che qualunque difficoltà sia lo stimolo per fare sempre meglio. È capitato che a causa di un guasto a una macchina abbiamo perso dei dati. Un’altra volta c’è stato un disguido con le social housing che non avevano capito che dovevano tenere il condizionatore a temperatura costante. Ogni difficoltà è stata sempre gestita e superata in maniera scientifica. Utilizziamo strumenti delicati che hanno bisogno di manutenzione, se si guastano bisogna andare sul posto per sistemarli. Ma, grazie al monitoraggio minuto per minuto da parte di due ricercatori nella centrale di controllo dell’Università di Ferrara, è stato possibile tenere sempre sotto controllo eventuali anomalie.

D. E qual è stata la sua più grossa soddisfazione?

R. Aver dimostrato le prestazioni del laterizio, finora mai studiate scien tificamente. Un prodotto come la terracotta, che conosciamo da millen ni, ha performance termotecniche e igrometriche che è stato possibile misurare nel dettaglio. La mia più grande soddisfazione è stata poter dare riscontro a questa realtà con dei numeri tangibili e partecipare al più grande progetto mondiale sulla misurazione delle prestazioni di un involucro edilizio.

D. Com’è nato questo progetto?

R. Il progetto è nato proprio dalla necessità di capire meglio le prestazioni del tetto ventilato. In passato abbiamo chiesto ad alcune università di approfondire questo tema, ma i costi per mettere in piedi un progetto di ricerca di queste dimensioni erano troppo onerosi. Così, grazie anche ai suggerimenti della facoltà di Ingegneria dell’Università di Ferrara e all’esperienza dei professori Michele Bottarelli e Giovanni Zannoni, al professor Marco D’Orazio dell’Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Ingegneria, che avevano già condotto diversi studi sul tetto ventilato e sul fenomeno dell’isola di calore, abbiamo deciso di dare vita al progetto. Grazie anche alla rete di conoscenze e all’esperienza in associazioni e nei comitati tecnici europei, è stato creato un team di professionisti che ha dato forma concreta all’idea. Il progetto ha suscitato subito l’interesse della Comunità Europea, che ci ha concesso circa 1,4 milioni di euro a fondo perduto. Il nuovo progetto Life SuperHero opera ancora più in grande: durerà di più, dal 2020 al 2025, ha ricevuto un finanziamento di 1 milione e mezzo di euro e ha come obiettivo quello di arrivare alla definizione di un regolamento europeo. L’entusiasmo che ha contaminato tutti i protagonisti ci ha dato grandi soddisfazioni e uno slancio a trovare soluzioni tecniche e architettoniche in grado di valorizzare la soluzione del tetto ventilato. Grazie a questa ricerca, anche la normativa italiana, la Uni 9460:2008 sulla progettazione, esecuzione e manutenzione di coperture in tegole di laterizio o calcestruzzo, potrà essere molto migliorata.

D. La distribuzione di materiali per edilizia ha recepito il vantaggio della vostra tegola innovativa?

R. C’è ancora da lavorare, ma i vantaggi sono assolutamente evidenti. Realizzare un tetto ventilato con la nostra tegola Aerotile consente di semplificare la progettazione, poiché non ha bisogno di aeratori, e aumen tare l’efficacia del tetto, consentendo di ottimizzare i consumi energetici estivi e invernali. Inoltre, la tegola, che è leggermente più grande delle soluzioni tradizionali, ha un bordo molto complesso, che consente il passaggio dell’aria, ma non quello dell’acqua, resistendo tranquillamente anche a fenomeni estremi come trombe d’aria o bombe d’acqua.

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La Tegola Aerotile è 300% più ventilata rispetto ad una tegola portoghese classica

EUROCASSONETTO

LA SICILIA APRE LE PORTE A DUBAI

Maggiore efficienza produttiva, riduzione dei costi e degli sprechi, ulteriore competiti vità sul mercato, salvaguardando sempre la qualità dei materiali di prima scelta. Questi gli obiettivi di Eurocassonetto, azienda di Favara (Agrigento) nata negli anni Sessanta come piccola fucina artigianale e diventata oggi un marchio affermato nel settore della produzione dei controtelai per porte e sistemi scorrevoli a scomparsa, in Italia e all’estero. Un settore che si è progressivamente evoluto, sposando innovazione industriale e design sempre più spinto per incontrare le mode e le tendenze dell’architettura e dell’arredo contemporaneo. Proprio con questo obiettivo l’azienda ha studiato prodotti in grado di conci liare estetica e funzionalità, con soluzioni sia per interni che per serramenti esterni. A queste si aggiungono le nuove proposte della Linea Minimal che valorizzano essenzialità e pulizia delle linee.

THE BIG 5

Per tutto l’anno in corso Eurocassonetto prende parte al progetto Italian Home Interior & Infrastructure Mep In the Gulf Countries, promosso e curato dalla Camera di Commercio Italiana a Dubai. Il progetto, della durata di dodici mesi, ha come obiettivo la diffusione del brand e della qualità made in Italy in un territorio fortemente in crescita come quello degli Emirati Arabi. Oltre a comprendere la partecipazione alle fiere, tra cui l’Index, svoltasi a maggio, e The Big 5 in programma all’inizio di dicembre, il piano prevede un vero e proprio ufficio di rappresentanza nella capitale emiratina presso la Camera di Commercio Italiana, con persone in loco che in qualità di responsabili commerciali sono in contatto con i più importanti buyer del Paese. Un’occasione importante di business per l’azienda siciliana che il prossimo anno festeggerà cinquant’anni anni di attività e prevede entro giugno 2023 di automatizzare l’intera produzione secondo i protocolli di Industria 4.0.

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L’azienda agrigentina fa parte del progetto Italian Home Interior & Infrastructure Mep In the Gulf Countries, promosso e curato dalla Camera di Commercio Italiana negli Emirati. Obiettivo: la diffusione del brand nel Paese e della qualità del made in Italy Controtelaio Eurocassonetto modello “Leonardo” per intonaco. A destra, Linea Minimal Magnifiko

Smartphone, computer e YouBuild. Il magazine edito da Virginia Gambino Editore è diventato in breve uno strumento apprezzato dai professionisti della filiera delle costruzioni: architetti, geometri, ingegneri, periti, imprenditori...YouBuild, infatti, non si propone solo di fare genericamente cultura del costruire e del progettare. La rivista, che ha cadenza trimestrale, pubblica informazioni utili, pratiche e aggiornate sul mondo dell’architettura contemporanea e della riqualificazione, ponendo particolare attenzione al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, ai prodotti innovativi e ai processi produttivi e di cantiere, alla progettazione in dettaglio e all’ingegnerizzazione dell’architettura, all’innovazione e al cambiamento della professione. Sotto la direzione di Luca Maria Francesco Fabris, docente al Politecnico di Milano, un comitato scientifico internazionale è in grado di selezionare le tecnologie, case history e metodologie migliori. Ecco perché l’abbonamento a YouBuild è uno strumento per migliorare il vostro lavoro.

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YouBuild YB TENDENZE ATTUALITÀDALMONDODELLECOSTRUZIONI 17 SETTEMBRE2020 alRigenerazioneurbana centrodeilavori ITop100mondiali dellecostruzioni deiLagrandeoccasione superbonus MAPEI CONVEGNOYOUBUILD CLASSIFICHE NDENZE ATTUALITÀ DAL MONDO DELLE COSTRUZIONI EM RE È possibile sottoscrivere l’abbonamento online al link www.virginiagambinoeditore.it/riviste/ youbuild/ o telefonando al numero +39 02 47761275 1 ANNO 4 numeri € 32,00 anziché € 45,00 ABBONATI ORA CONVIENE! YouBuild YB TENDENZE ATTUALITÀDAL COSTRUZIONI N°18 DICEMBRE GENNAIO 2021 ISSN Progettiamo insieme con il superbonusISOTEC CONVEGNO YOUBUILD Gli studi top 100 di architettura e ingegneria Le case history sulla rigenerazione CLASSIFICHE YouBuild www.xtinsulation.it Mondavio PesaroUrbino marche YBUILD GENNAIO.indd YouBuild YB TENDENZE ATTUALITÀDALMONDO COSTRUZIONI 25325345 Italiane Sped. 353/2003 46/2004, Trento. Ceneri 20155 Contiene N° MARZO 2021 ilParapettiebalconi designètrasparente ALUVETRO diCostruireaprova terremoto SICUREZZA deiLatop100generalcontractor CLASSIFICHE DavideBonora TENDENZE ATTUALITÀ DAL MONDO DELLE COSTRUZIONI MARZO 2021 29/03/21 12:13 YouBuild YB TENDENZE ATTUALITÀDALMONDO COSTRUZIONI Italiane Sped. 46/2004, Virginia Editore Monte Milano Le scelte digitali per la nuova architettura SPECIALE BIM Le immagini e le storie della rassegna veneziana BIENNALE Così il superbonus si progetta meglioVIESSMANN Dallabona N° GIUGNO AL LAVORO CON YOUBUILD

TETTO AL SICURO E PIÙ ISOLATO

L’azienda propone Sottocoppo Metallico Coibentato, sottocopertura metallica che abbina il sistema di ancoraggio stabile e duraturo a una lastra di strato isolante da 13 millimetri in poliuretano espanso. È utilizzabile anche per gli ecobonus

Fibrotubi affianca alla versione base del Sottocoppo Metallico, sottocopertura metallica nata per lo stabile e duraturo ancoraggio del coppo, la sua evoluzione coibentata, che abbina alla lastra uno strato isolante da 13 millimetri in poliuretano espanso. Sottocoppo Metallico Coibentato si avvale della nuova tecnologia del metallo, insieme ai correntini posizionati sulla greca alta della lastra per fissare in sicurezza il coppo e valorizzarlo. La presenza dello strato di poliuretano all’intradosso riduce la trasmissione del calore della lastra all’interno, incrementando e potenziando le prestazioni dell’isolante. Il sistema può utilizzare sia coppi antichi che di nuova produzione ed è inquadrabile nella normativa per il superbonus 110%: è anche certificabile Cam su richiesta del cliente.

I VANTAGGI

Il Sottocoppo Metallico Coibentato di Fibrotubi è una soluzione che presenta diversi vantaggi:

• più leggera rispetto ai classici sottocoppi in commercio

• brevettata impermeabile anche a bassa pendenza (minimo 15%)

• pedonabile e resistente senza rischi di rottura

• ventilata nella versione base

• ancoraggio sicuro dei coppi grazie ai correntini

• vernice ad alta resistenza per il riutilizzo di coppi vecchi

• trasmittanza termica migliorata

• riduzione del rumore

• riduzione effetto condensa

• aumento dei carichi ammissibili

• possibilità di inserire nelle greche della lastra le staffe per l’installazione del fotovoltaico

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FIBROTUBI Sopra, riqualifica coppi antichi grazie a Sottocoppo. A sinistra, corretta installazione Sottocoppo Metallico Coibentato Sottocoppo con pannelli fotovoltaici
171 - Ottobre 2018 1 anno 4 numeri € 18,00 anziché € 20,00 Abbonati a Lattoneria Periodico per il settore della lattoneria edile e della copertura metallica ABBONATI ORA CONVIENE! Per abbonarsi è possibile sottoscrivere l’abbonamento online al link http://www.youtradeweb.com/abbonati-alle-riviste/ oppure, fare richiesta a abbonamenti@vgambinoeditore.it o telefonando al numero + 039 02 47761275

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IL BRAND DEL CEMENTO DIVENTA PIÙ GRANDE

HeidelbergCement diventa Heidelberg Materials. La società ha rivelato la nuova brand identity nel segno della continuità e dell’innovazio ne: Heidelberg rimane in quanto sinonimo di continuità e leadership di mercato, Mate rials sostituisce Cement ed evidenzia il ruolo pionieristico nel percorso verso la carbon neutrality e la digita lizzazione. «Entro il 2030 intendiamo generare metà dei nostri ricavi con prodotti a basso contenuto di carbonio», ha anticipato Jon Morrish, membro del consiglio di amministrazione e responsabile per lo sviluppo del marchio

TRANSIZIONE

Nella prima fase il rebranding riguarderà il Gruppo in Germania e dal 2023 anche le filiali nazionali e internazionali. «Anche Italce menti, insieme a tutte le altre realtà del Gruppo, confluirà in questo nuovo brand», spiega Roberto Callieri, amministratore delegato di Italcementi. «Avremo tutto il tempo necessario per compiere que sto passaggio nel modo migliore, ma le grandi sfide che abbiamo

davanti, tra le quali la decarbonizzazione e la digitalizzazione, non possono essere vinte a livello nazionale dai singoli: occorre dare vita a un’azienda autenticamente globale».

NUOVO LOGO

Nel nuovo logo due elementi si uniscono in una forma organica e di ventano la prima lettera del marchio, la lettera H. La forma più gran de rappresenta un elemento strutturale e quindi le competenze tecniche di Heidelberg Materials. L’elemento più piccolo simboleggia le aree di attività future del Gruppo. Il nuovo marchio riflette l’intenzione di essere aperti al cambiamento, rimanendo allo stesso tempo accessibili e auten tici, e sottolinea il fatto che Heidelberg Materials è un pilastro globale dei materiali per le costruzioni, con un obiettivo concreto: diventare la prima società Net Zero del settore.

CARBON-FREE

Presente in oltre 50 Paesi e con più di 51 mila dipendenti e quasi 3 mila siti, Heidelberg Materials è uno dei principali produttori integrati mondiali di soluzioni e materiali per le costruzioni, in particolare cemento, inerti e calcestruzzo preconfezionato. «La gamma dei nostri servizi va ben oltre il cemento, oggi e ancora di più in futuro», ha precisato Dominik von Achten, presidente del Gruppo. «Il nostro futuro è sostenibile e digitale. Le richieste dei clienti, i mercati e i concorrenti cambiano rapidamente. Sfide e opportunità superano i confini nazionali, la comunicazione di venta sempre più globale. Le opportunità di differenziazione crescono. Noi saremo la prima azienda al mondo a offrire cemento carbon-free su larga scala già nel 2024. Stiamo portando avanti con vigore i nostri progetti di cattura e stoccaggio/riutilizzo dell’anidride carbonica: entro il 2030, ridurremo le nostre emissioni di Co2 di 10 milioni di tonnellate grazie ai progetti che abbiamo già avviato».

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STRATEGIE
HeidelbergCement (che controlla anche Italcementi) cambia nome e diventa Heidelberg Materials. Obiettivo: sottolineare il percorso verso la carbon neutrality e la digitalizzazione nel settore dei materiali per le costruzioni Da sinistra, Jon Morrish, e Dominik Von Achten. Sopra, il nuovo logo Heidelberg Materials

SISTEMI A CAPPOTTO

Elle Esse® presenta L-THERMO, la linea di Sistemi di isolamento a Cappotto che permette di coibentare qualsiasi tipo di edificio per aumentarne il comfort abitativo e il livello di certificazione energetica.

La vasta gamma di soluzioni Elle Esse® risponde appieno ad ogni specifica esigenza di isolamento. Da oggi anche con certificazione ETA!

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Elle Esse® è in continua evoluzione e punta sull’innovazione tecnologica per offrire prodotti certificati, performanti e progettazioni smart, in linea con le più recenti normative per il rispetto ambientale e con orgoglio mette a disposizione 50 anni di esperienza nel settore.

Conforme ai requisiti CAM (Criteri Ambientali Minimi) UNI EN ISO 14021:2021

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UN OCCHIO HI-TECH PER IL GRUISTA

C’

è l’occhio di lince per chi è dotato di una vista impeccabile, l’Occhio di Falco dei fumetti Marvel, il celeberrimo Eye of the tiger can tato dai Survivor nel 1982 e, da oggi, anche Eagleye, l’occhio d’aquila dell’edilizia. Grazie all’innovazione messa a punto dalla neonata Ultimate Crain Camera, azienda di Gonars (Udine), il mondo del solle vamento non ha più ostacoli: questa telecamera, installata direttamente sul bozzello o gancio della gru, consente di avere una visione remota del carico in tempo reale, full-hd e in ogni situazione di cantiere, spiega Dino Dorigo, responsabile commerciale e socio dell’azienda insieme a Gianfranco Baviera e Michele Petrazzo.

Domanda. Quali sono le caratteristiche di Eagleye? Risposta. Eagleye è un apparato di ricetrasmissione di immagini appli cato sui ganci delle macchine da sollevamento. Questa apparecchiatura è dotata di una batteria ricaricabile e di una radio trasmittente. Le immagini sono trasmesse in una cabina di comando su un monitor hd e touch screen, che permette all’operatore di zoomare eventuali dettagli e mettere meglio a fuoco il punto di lavoro interessato dall’operazione di carico e scarico.

D. Com’è nata l’idea di questo prodotto?

R. Da un’esigenza specifica intervenuta in un cantiere a Brăila in Ro mania. In qualità di venditore, avevo fornito quattro gru Raimondi

alte 220 metri in questo cantiere dove la ditta Astaldi, in associazione temporanea d’impresa con la giapponese Ihi, stava costruendo un ponte sul fiume Danubio. Spesso l’altezza da cui l’operatore si trovava a operare non consentiva di monitorare ciò che succedeva a terra quando calava il gancio della gru. La nebbia, frequente in queste zone, e la scarsa visibilità rendevano difficilissime le operazioni di sollevamento. Così abbiamo promesso alla Astaldi di trovare una soluzione, ma l’altezza di 220 metri e la difficoltà di trasmissione a una distanza così elevata erano ostacoli che nessuna soluzione già presente sul mercato era in grado di superare. Ci siamo dunque dovuti inventare qualcosa di nuovo.

D. Quali sono quindi i vantaggi di questo sistema?

R. A differenza dei sistemi già esistenti in commercio, che dispongono la collocazione della telecamera di ripresa sul carrello di traslazione della

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Aggiungere una piccola videocamera collegata con un dispositivo di ricetrasmissione di immagini applicato sui ganci delle macchine da sollevamento. È l’idea alla base di Eagleye, una innovazione che può cambiare il modo di lavorare in cantiere
ULTIMATE CRAIN CAMERA Kit Eagleye prodotto dalla Ultimate Crain Camera

gru, quindi in alto, il sistema Egleye è montato sul gancio della gru, quindi segue il carico. La nostra telecamera permette al gruista di seguire il carico in tempo reale e monitorare la situazione a terra, a vantaggio di una maggiore sicurezza e affidabilità. Tutto il sistema, ancorato sul bozzello, è racchiuso in un box in acciaio inox di 6 millimetri, in doppia parete, per evitare danneggiamenti da eventuali urti. Le telecamere sono ancorate all’interno di questo box così come la batteria ricaricabile e tutta l’elettronica necessaria per riprodurre l’immagine in cabina. In più, la telecamera è dotata di una luce stroboscopica per le lavorazioni notturne, attivabile su necessità da un pulsante posizionato sul monitor del gruista in modo da evitare anche il consumo superfluo delle batterie. Un ulteriore vantaggio è rappresentato dal fatto che il sistema Egleye può essere dotato, su richiesta, anche di termocamera qualora ci fosse necessità di monitorare la temperatura dei carichi.

D. Quando si rende necessaria questa apparecchiatura aggiuntiva?

R. Per esempio, nelle situazioni climatiche estremei. Mi viene in mente l’esempio degli Emirati Arabi, dove nei periodi più caldi dell’estate sollevano il calcestruzzo mescolato al ghiaccio perché altrimenti non riuscirebbero a lavorare. Tramite la telecamera termica il gruista è in grado di visualizzare sul monitor esattamente i gradi centigradi del calcestruzzo scaricato nella benna di sollevamento.

D. Ci sono altri vantaggi?

R. Un altro elemento particolarmente innovativo, che non esiste su altre apparecchiature, è il sistema di audio bicanale. La telecamera è dotata di una cassa e di un microfono che consentono al gruista di comunicare con l’operatore a terra senza aver bisogno di radioline o telefonini. In questo modo ha le mani libere per lavorare in tutta comodità.

D. A chi si rivolge il sistema Egleye?

R. I principali destinatari sono gli utilizzatori di gru edili, sia flat top che luffing, e gli utilizzatori di autogru carrate, sia a braccio fisso che a

braccio variabile. Abbiamo studiato poi anche delle applicazioni per le gru portuali.

D. Il mercato come ha accolto questa novità?

R. Appena abbiamo presentato Egleye ad alcuni operatori del settore, con cui abbiamo rapporti di conoscenza personale, sono arrivati i pri mi ordinativi. Il riscontro è stato molto positivo e siamo convinti che la partecipazione al Bauma di Monaco dal 24 al 30 ottobre possa far decollare l’azienda.

D. Quando è nata l’azienda?

R. L’azienda che ha brevettato il sistema si chiama Ultimate Crain Ca mera ed è nata nell’aprile scorso. Dopo l’esperienza del cantiere a Brăila, ci siamo presi il tempo di provare i prodotti, fare test sulle macchine e brevettare l’apparecchiatura. Da quel momento a oggi abbiamo generato tutto ciò che serve per operare sul mercato, dal sito internet al protocollo di produzione, dall’imballo di spedizione alla gestione dei ricambi. D. In azienda siete tre soci: quali sono le vostre esperienze lavorative?

R. Ognuno di noi ha differenti esperienze. Io sono legato al mondo del sollevamento. Per sette anni ho ricoperto il ruolo di amministratore de legato di un’azienda che produce radiocomandi industriali, un’esperienza che mi ha permesso di conoscere tutti gli operatori del settore dell’edilizia, dai costruttori delle macchine ai tecnici. Ho lavorato poi vent’anni nella vendita in Italia e all’estero per altre società di gru per l’edilizia. Durante il mio lavoro ho conosciuto Gianfranco Baviera, secondo socio della Ultimate Crain Camera, grande esperto di ricetrasmissione. Infine si è aggiunto Michele Petrazzo, ottimo tecnico e responsabile amministrativo e marketing dell’azienda.

D. Il settore dell’edilizia in questi ultimi due anni è andato molto bene, e quello delle macchine ancora di più. Se lo aspettava?

R. Sicuramente il mercato è stato al di sopra delle aspettative. L’avvento del credito d’imposta legato all’Industria 4.0 ha portato notevoli vantaggi anche in Italia. A breve presenteremo un’ulteriore implementazione al sistema, mettendo a disposizione un’app con la quale monitorare le immagini che vengono rilevate dalla telecamera.

D. Alla luce dell’attuale congiuntura, quali sono le sue aspettative relative all’andamento del settore nei prossimi mesi?

R. Credo che quanto stiamo vivendo in Italia sia frutto di una speculazio ne esagerata da parte degli operatori. La mole di lavoro e la paura di non riuscire a completare le forniture ha portato tutta la filiera ad alzare il tiro per salvaguardare le proprie posizioni nel mercato. Nei prossimi mesi mi aspetto una flessione dovuta all’aumento dei costi e delle materie prime.

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Monitor installato in cabina A sinistra, Dino Dorigo Installazione su bozzello gru luffing

UN’ACQUISIZIONE DAL GIUSTO PROFILO

Settembre è mese di matrimoni anche nel settore dei ma teriali per l’edilizia. Protagonisti del connubio industriale sono Mapei e Profilpas, multinazionale specializzata nella produzione e vendita di profili per pavimenti e rivestimenti, sistemi doccia e complementi per la posa. L’acquisizione da parte del Gruppo guidato da Marco e Veronica Squinzi mira ad arricchire l’offerta per la posa con prodotti di

design, diventando ancor più un punto di riferimento per i professionisti e la distribuzione. Fondata nel 1976 da Franco Pasquali a Vigodarzere (Padova), Profilpas oggi produce in Italia e in Polonia e ha società com merciali in Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Repubblica Ceca, Russia e negli Emirati Arabi Uniti, con un giro di affari che nel 2021 ha superato i 30 milioni di euro. In occasione di Cersaie, YouTrade ha incon trato Marco Pasquali, amministratore delegato Profilpas, per conoscere obiettivi e strategie future dell’azienda a seguito dell’accordo con Mapei. Domanda. Perché avete deciso di unirvi a Mapei e quali scenari si aprono per la Profilpas? Risposta. La nostra offerta è assolutamente complementare ai prodotti Mapei. L’acquisizione permetterà una grande azione di internaziona lizzazione del marchio Profilpas non solo nei Paesi dove l’azienda è già presente, ma anche in nuovi mercati.

D. Quali sono state le principali tappe della crescita di Profilpas dalla fondazione a oggi?

R. Profilpas è stata fondata nel 1976 dai miei genitori. Il nome dell’a zienda deriva infatti dall’unione di Profili e Pasquali. Nel 2000 c’è stato un passaggio generazionale e ho preso la conduzione dell’azienda. Le principali tappe della crescita aziendale sono legate allo sviluppo dei prodotti. Profilpas nasce con i profili per la moquette. All’inizio degli anni Novanta siamo passati ai profili per la ceramica e per pavimenti in legno e laminato. Dopodiché è stato fondamentale il processo di in ternazionalizzazione che ci ha portato dagli anni Duemila all’apertura

Imprese
L’azienda specializzata in profili per pavimenti e rivestimenti, sistemi doccia e complementi per la posa si unisce al Gruppo Mapei. Obiettivo: sfruttare le sinergie in campo commerciale, ma anche nella ricerca e sviluppo, per allargare ancora di più l’orizzonte internazionale
PROFILPAS La sede della Profilpas a Cadoneghe (Padova). A sinistra, l’amministratore delegato Marco Pasquali

di diverse filiali e di uno stabilimento produttivo a Kutno in Polonia.

D. Quali sono attualmente le dimensioni del vostro gruppo?

R. Profilpas ha nove sedi in Italia, Polonia, Francia, Spagna, Portogal lo, Germania, Repubblica Ceca, Russia e negli Emirati Arabi Uniti, e occupa un totale di 160 dipendenti. Il fatturato consolidato supera abbondantemente i 30 milioni di euro.

D. Che cosa comprende il vostro catalogo prodotti?

R. Profili per ceramica, per pavimenti in legno e laminato, battiscopa in metallo e in Pvc, canaline doccia e sistemi per la posa come supporti per pavimenti, distanziatori e sistemi di livellamento per pavimenti e rivestimenti.

D. Quali sono in questo momento i prodotti più richiesti?

R. Il nostro prodotto di punta è il profilo per ceramica e per pavimenti in legno e laminato. L’azienda sta investendo molto anche in sistemi per il bagno, quindi scarichi, canaline doccia e sistemi per box doccia, e in tutti i prodotti per la posa, quindi supporti per pavimenti sopraelevati e sistemi livellanti.

D. Le sinergie con Mapei possono offrire sviluppi anche sul fronte della ricerca e innovazione?

R. Assolutamente sì, sarà sicuramente prioritario sviluppare sinergie per lo sviluppo di prodotti e sistemi di posa.

D. Come si è evoluto negli ultimi anni il vostro specifico settore di riferimento?

R. Il nostro settore è cresciuto non solo nello sviluppo di prodotti tecnici, ma anche di prodotti di design, che è uno dei punti di forza della nostra azienda. Profilpas non realizza solo prodotti performanti ma anche belli, e questo è un valore che ci distingue rispetto al panorama generale.

D. Quali sono i settori dell’edilizia in cui siete più presenti?

R. Le sale mostra e showroom presso le rivendite di ceramica e materiali edili.

D. Com’è impostato il vostro rapporto con i rivenditori?

R. Oltre a consegne in tempo quasi reale, offriamo consulenza e forma zione sui nostri sistemi, espositori e sistemi di presentazione dei prodotti nei punti vendita, e il supporto della nostra rete commerciale in tutto il territorio. Oggi è indispensabile essere non solo in fabbrica ma sul punto vendita, e noi ci siamo.

D. Quali sono le tecnologie più innovative che contraddistinguono i vostri prodotti?

R. La stampa digitale e, per quanto riguarda le canaline doccia, le finiture in Pvd, che è quanto di più moderno possa esistere.

D. Quale evoluzione caratterizza il mercato delle finiture?

R. Lo sviluppo delle nostre finiture è molto legato a quello del settore ceramico. Profilpas sta ulteriormente sviluppando tutta una serie di pro dotti Trend Color che replicano fedelmente le finiture delle ceramiche effetto pietra, cemento e metallo. Dopodiché, grazie alla stampa digitale, abbiamo la possibilità di realizzare finiture estremamente fedeli al decoro del rivestimento, che sia ceramica o legno.

D. Che giudizio dà a questa edizione di Cersaie?

R. È una fiera all’insegna dell’entusiasmo, anche grazie all’operazione messa a punto con Mapei.

D. Alla luce dell’accordo con Mapei, qual è il suo prossimo obiettivo?

R. Far crescere l’azienda ancora di più con l’internazionalizzazione. Vorrei vedere Profilpas sempre più presente e diffusa nel mondo, anche nei mercati dove Mapei è già attiva.

D. Avete avuto problemi per l’acquisto delle materie prime?

R. Sì, ma con una attenta programmazione siamo riusciti a far fronte alla situazione, garantendo la continuità delle forniture e mantenendo la stessa velocità nelle consegne che ci ha sempre contraddistinto.

D. La situazione ultimamente si è sbloccata?

R. Oggi è più facile recuperare le materie prime, anche se il livello delle quotazioni è ancora alto.

D. Quali sono le sue previsioni per il prossimo futuro a livello di trend di mercato?

R. Il mercato ha bisogno di essere rasserenato, ma ci sono tutti i presuppo sti affinché si possa procedere in maniera positiva. Sono ottimista, anche se sarà necessario che la crisi energetica e il conflitto Russia-Ucraina si plachino, per poter proseguire con la crescita degli ultimi anni.

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Trend Color, profili per angoli esterni dei rivestimenti in ceramica PP Level DUO , supporti per pavimenti sopraelevati da esterno. Sopra, Cerfix Protec, profili per balconi e terrazze

NUOVA OPPORTUNITÀ CON IL POLIURETANO «D

iamo l’opportunità al mercato dei di stributori edili di avere un’alternativa per rispondere alle richieste del mer cato con un prodotto che ha caratte ristiche elevate con il supporto di un interlocutore valido nella consulenza», spiega Andrea Menozzi, presidente di Xt Insulation. L’alternativa di cui parla l’imprenditore è il poliuretano Iko, un materiale che ha le caratteristiche giuste per adattarsi alle richieste di un mercato, quello dell’isolamento termico. Domanda. Xt Insulation ha deciso di ampliare le soluzioni proposte con il poliuretano Iko. Qual è stata la molla della decisione? Risposta. Come noto, la nostra filosofia è ricercare prodotti con le mi gliori prestazioni tecniche sul mercato e renderli disponibili alla clientela

178 Imprese
XT INSULATION
L’azienda specializzata in isolanti in lana di roccia e di vetro allarga la sua offerta con le lastre prodotte dalla Iko Insulations. Non solo: offre ai distributori anche la consulenza necessaria per le applicazioni del materiale nel settore dell’edilizia
Da sinistra, Andrea Baldo e Andrea Menozzi di Xt Insulation

PIÙ POTERE ISOLANTE, MENO SPAZIO

Le nuove lastre di poliuretano distribuite da Xt Insulation hanno molti impieghi, dall’isolamento a parete fino a quello in copertura con prodotti idonei al ricevimento di una membrana bituminosa o di un manto sintetico, precisa il direttore commerciale Andrea Baldo. Domanda. Qual è il vantaggio di aggiungere un nuovo prodotto isolante?

Risposta. Chiaramente, la possibilità di inserire nella nostra offerta un’ulteriore gamma di prodotti ci permette di fornire a tutta la nostra clientela un ventaglio di soluzioni tecniche più ampio, fornendo la soluzione più idonea a ogni singola necessità.

D. Quali sono le caratteristiche tecniche del prodotto?

R. La principale caratteristica delle schiume in Polyiso è certamente e indiscutibilmente l’ottimo potere isolante. Questo permette, in molti casi, di poter contenere gli spessori da utilizzare fornendo maggior isolamento in minor spazio occupato.

D. Per quali opere si utilizza?

R. Le applicazioni sono molteplici: nell’ambito dell’edilizia civile andiamo dall’isolamento a parete fino a quello in copertura con prodotti idonei al ricevimento di una membrana bituminosa o di un manto sintetico secondo la prescrizione tecnica prevista. Inoltre, vi

attraverso la nostra rete distributiva. I materiali in schiuma di Polyiso offrono ottime prestazioni isolanti grazie alla bassa conducibilità termica.

D. Quando avete concluso l’accordo?

R. L’accordo è stato siglato nei primi mesi del 2022 ed è stato ufficializzato durante l’edizione di Klimahouse nel maggio quest’anno.

D. Si tratta di un unico prodotto?

R. Assolutamente no, Iko produce una gamma completa di prodotti per tutte le applicazioni del settore edile e industriale.

D. Vanta delle certificazioni?

R. Ovviamente, i prodotti rispettano tutte le normative europee in vigore. Non solo: i tecnici di Iko sono alla costante ricerca del miglioramento dei

sono molte applicazioni in ambito industriale che possono essere sviluppate per poi essere rese disponibili anche per il comparto edile.

D. Si integra nella vostra tradizionale offerta?

R. La scelta per questa tipologia di materiale nasce dal fatto che i prodotti in schiuma Polyiso si integrano perfettamente con i materiali da noi storicamente distribuiti in quanto soddisfano necessità differenti.

D. A chi si rivolge Xt nella distribuzione dei prodotti Iko?

R. Principalmente ci rivolgeremo alla nostra clientela ampliando, come già detto, la proposta di soluzioni tecniche idonee alla risoluzione delle problematiche di cantiere. Inoltre, grazie a questo accordo, potremmo sviluppare una promozione tecnica mirata che ci permetterà di ampliare l’inserimento in posizioni nelle quali sino a oggi non abbiamo voluto inserirci.

D. Avete programmato un supporto per la vostra clientela?

R. Al netto della documentazione necessaria e già disponibile, abbiamo allo studio una serie di iniziative, tutte work in progress, che ci permetteranno nel medio periodo di poter dare sia alla nostra clientela che alla progettazione gli strumenti necessari per poter sviluppare un lavoro e un mercato molto interessante.

prodotti esistenti e di novità da poter inserire nei vari mercati.

D. È compatibile con i vari bonus fiscali?

R. I materiali da noi oggi distribuiti e resi reperibili alla clientela rispon dono a tutti i requisiti necessari per poter accedere ai bonus fiscali previsti.

D. Che realtà è Iko?

R. È un grande gruppo canadese che, con gli isolanti, non era ancora presente in Italia, ma ben inserito in molti Paesi europei grazie alla presenza di una decina di stabilimenti, in tre dei quali sono prodotti i pannelli in Polyiso, con una capacità produttiva che li colloca ai primi posti a livello europeo.

D. Che cosa comporta l’accordo?

R. L’accordo prevede, oltre alla distribuzione dei prodotti, lo sviluppo di un’azione promozionale presso tutte quelle figure professionali da coinvolgere per far sì che il prodotto divenga non solo reperibile, ma sia anche richiesto in funzione delle specifiche necessità.

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Stabilimento Iko

QUEL TASSELLO È SENZA FRONTIERE

DuoXpand si aggiunge alla gamma DuoLine: è universale e versatile, combina materiali e design, adattandosi a ogni supporto. Garantisce un’installazione senza fratture anche in mattoni cavi e vicino ai bordi, è adatto per facciate, così come per ringhiere e balconi

Un tassello non è un chiodo evoluto, ma un mondo da scoprire. E, soprattutto, da utilizzare nel modo giusto, con il modello adeguato. Per questo «sia mo sempre di supporto ai rivenditori non solo sui prodotti, ma anche sull’analisi della rotazione al banco, la consulenza tecnica e lo sviluppo digitale e una formazione continua e qualificata», spiega a YouTrade Mauro Monaro, Direttore Sales e Marketing di fischer Italia, che descrive

le novità dell’azienda tedesca, a partire dal tassello DuoXpand. Domanda. È possibile innovare un prodotto all’apparenza sem plice, come un tassello? Risposta. Un tassello è semplice solo in apparenza. C’è una complessità nascosta in ogni fissaggio, frutto di un’attenta progettazione. Lo scopo per cui è progettato, sopportare carichi elevanti e costanti nel tempo, è una sfida: sappiamo infatti che «il peso non dorme mai». Nelle applicazioni più complesse a un ancorante è chiesto di sopportare il peso, ma anche di resistere alle vibrazioni meccaniche, alla corrosione, a temperature molto basse o molto alte, a sollecitazioni sismiche. Nella sede di Padova si trova il dipartimento di Ricerca e Sviluppo con un team di progettisti dedicato ai nuovi prodotti e il laboratorio prove con un team di tecnici di laboratorio: fischer Italia è uno dei Centri di competenza del Gruppo per il fotovoltaico e i fissaggi per sanitari. Lavoriamo su idee che rispondono alla nuova soluzione di un bisogno reale o alla nuova soluzione di un problema o a un miglioramento applicativo che ha base concreta. Energie e sforzi hanno un obiettivo preciso: prima di tutto la sicurezza, che è il valore intrinseco in ogni prodotto fischer. Poi la facilità di utilizzo. Il meccanismo interno al fissaggio può essere complesso, ma con l’espe rienza d’uso più semplice possibile. Per esempio, per i nuovi prodotti che abbiamo sviluppato in ambito idrotermosanitario, all’installatore bastano davvero pochi clic per l’applicazione.

D. Quali sono le strategie fischer nel medio termine?

R. Gli ultimi eventi hanno evidenziato l’importanza dell’efficienta mento del parco edilizio italiano. Per noi questo tema è centrale già da anni e abbiamo sviluppato, e svilupperemo, prodotti e servizi che sono e saranno necessari per rendere più efficienti i nostri edifici, guardando agli impianti, ai serramenti e alle coperture. Prodotti e servizi: sono questi i due fattori chiave di crescita in un mercato

Ottobre 2022 Imprese
FISCHER
fischer DuoXpand. A sinistra, Mauro Monaro, Direttore Vendite e Marketing di fischer Italia

poco prevedibile come quello che viviamo in questi anni. Per fischer sarà poi strategico mantenere una presenza specializzata per canale, come fattore determinante per il contatto commerciale. Se prodotto e servizio per fischer sono sempre centrali, la vicinanza al cliente con una forza vendita e tecnici specializzati per settore e applicazioni fa, e farà, la differenza. In un mondo sempre più digitalizzato, nel quale anche noi ci muoviamo, sappiamo che il rapporto diretto e personale è la chiave del successo. La nostra forza vendita è in prima linea per essere sempre di supporto ai rivenditori non solo sui prodotti, ma anche sull’analisi della rotazione al banco, la consulenza tecnica e lo sviluppo digitale e una formazione continua e qualificata. In calendario per rivenditori, imprese, installatori, progettisti ci sono corsi sui prodotti, le normative, le tecniche di vendita. Corsi che uniscono la teoria e la pratica del fare nelle aule e nella palestra dell’Academy a Padova. D. fischer ha da poco lanciato il tassello DuoXpand che si aggiunge alla gamma DuoLine. Per quali applicazioni e materiali è adatto? R. DuoXpand è l’ultimo prodotto e il quinto che si aggiunge alla gamma DuoLine. Un tassello prolungato universale e versatile che combina materiali e design per un’espansione intelligente che si adatta a ogni sup porto. Grazie all’innovativa geometria a lamelle, DuoXpand garantisce

un’installazione senza fratture in materiali cavi e vicino ai bordi e tenuta nel tempo risolvendo ogni incertezza sul tipo di materiale in cui va fissato. Infatti, il prodotto è certificato su tutti i materiali da costruzione, com preso calcestruzzo cellulare, è certificato al fuoco R120 ed è disponibile nei diametri 8 e 10 millimetri con lunghezza da 80 a 230 millimetri. È adatto in esterni e interni in particolare per il fissaggio di serramenti, ringhiere e cancelli, inferriate, balaustre e sottostrutture per facciate.

D. A prescindere dalle contingenze, efficientamento degli edifici ed energia pulita saranno ancora i trend dei prossimi anni. Che cosa altro ancora?

R. A prescindere dai due trend citati, per noi potrà essere molto impor tante l’aspetto di sicurezza e comfort delle abitazioni. Inoltre, l’aspetto di ammodernamento del parco costruzioni italiano esistente richiederà soluzioni dedicate, sia come prodotti che come servizi. La gran parte degli edifici, nei centri delle città, esclusi i palazzi storici, risale agli anni Sessanta, Settanta e Ottanta. In sessant’anni sono cambiate non solo le norme di sicurezza ma anche i materiali impiegati. Che oggi rispettano, o dovrebbero rispettare, garanzie di isolamento, maggiore tenuta al fuoco e al sisma. L’edilizia si è innovata nei materiali e nelle tecniche. Un patrimonio vastissimo su cui si dovrà intervenire nei pros simi anni. Per aspetti di sostenibilità ambientale e di costi, ma anche di tecnologie smart per le giovani generazioni da un lato e la popolazione che invecchia dall’altro e avrà necessità di facile fruibilità. Il mercato richiede nuove applicazioni, funzionali a metodologie costruttive in evoluzione. La tecnologia è solo un mezzo per garantire sempre più sicurezza e miglioramenti prestazionali. Aggiungo che un altro aspetto importante sarà legato alla sostenibilità dei prodotti. Vorrei citare in

Gamma fischer per la compartimentazione delle facciate. A sinistra, gamma fischer DuoLine. L’Innovation Van Tour porta le novità di prodotto direttamente nei punti vendita

Imprese

questo senso la resina Fis V Zero che impiega sostanze non pericolose e non necessita della scheda dati di sicurezza, come pure di guanti e occhiali protettivi durante l’applicazione. Un prodotto con prestazioni garantite dalla marcatura Eta Ce, come tutti i fissaggi chimici fischer, sia in cartuccia sia in fiala, che preserva la salute di chi lo utilizza, la salubrità degli edifici in cui viene applicato e l’ambiente. D. fischer fa scuola. Dove c’è ancora bisogno di informazione per applicazioni più performanti e sicure?

R. Ci sono ambiti in cui ancora non c’è abbastanza consapevolezza circa i rischi e le normative in vigore. Tre su tutti: antifuoco e tenuta al sisma, che impattano specialmente i gestori di condomini, e i cappotti, con un impatto ancora più ampio. In tema di antincendio si pensa per prima cosa ad attraversamenti, tubazioni, giunzioni, ele menti lineari, ma una delle novità normative riguarda soprattutto le facciate. A questa esigenza fischer risponde con linee di prodotto che garantiscono la compartimentazione di facciate continue e ventilate. Per i fissaggi su cappotto, è facile trovare sul mercato una tendenza a banalizzare il tema, ma in realtà è molto importante conoscere vincoli e limiti delle applicazioni. I danni che un fissaggio sbagliato può portare all’edificio isolato possono vanificare anche i migliori

interventi di isolamento, ed è per questo che bisogna conoscere, ad esempio, fischer Thermax.

D. Quali sono le soluzioni fischer per la messa in sicurezza antisismica?

R. Il patrimonio immobiliare datato e l’elevato rischio sismico dell’I talia hanno spinto, da tempo, all’offerta di prodotti ad alte prestazioni, ancoraggi chimici e meccanici, certificati in classe C1 e C2. Oltre alla tenuta è fondamentale, la garanzia di un prodotto in termini di vita utile dell’edificio. L’affidabilità e la durata di fischer Fis Em Plus, per esempio, sono garantite da una nuova Valutazione Tecnica Europea Eta, che certifica una vita utile in esercizio superiore a centro anni. Sa Montec Seismic è la gamma dedicata alla messa in sicurezza degli impianti, siano essi ex-novo o già esistenti, mantenendone la funzio nalità durante l’installazione.Inoltre, fischer Italia siede nel consiglio direttivo di Isi, l’associazione Ingegneria Sismica Italiana, e dal 2022 ne ricopre la vicepresidenza, un ruolo che conferma l’attenzione di fischer a questo tema e il dialogo continuo con le imprese, i professionisti, le istituzioni e il mondo accademico per la divulgazione scientifica e l’aggiornamento del settore.

D. L’innovazione vi caratterizza anche nei servizi. Quali fornite e quali i più recenti?

R. Il Retail Connect Local è stato sviluppato per dare visibilità ai punti vendita che trattano i prodotti fischer, con l’obiettivo di creare un ponte fra i loro magazzini fisici e i bisogni e le richieste dei professionisti delle costruzioni. Ai nostri partner siamo in grado di offrire attraverso la piattaforma myfischer un costante scambio per un aggiornamento in tempo reale su prodotti, dati e schede di sicurezza e ai rivenditori di gestire i propri ordini 24 ore su 24 e sette giorni su sette. Resta al centro delle nostre attività il contatto con i clienti sul territorio e il feedback che riceviamo dal mercato che guida il nostro miglioramento continuo. Il fischer Innovation Van Tour è partito il 21 settembre e fino al 28 ottobre toccherà dieci regioni italiane con 25 eventi dedicati al fissaggio presso rivendite edili e ferramenta. Gli eventi coinvolgono imprese, artigiani, professionisti e appassionati di fai da te, con la possibilità di conoscere le innovazioni da vicino e testarle con il supporto dei tecnici ed esperti fischer.

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fischer FIS V Zero fischer Thermax, termicamente isolato, per fissaggio su cappotti isolanti Fissaggio per cappotti isolanti Fif - Sv II
di Retail Connect per i rivenditori fischer
Il servizio
F
is Em Plus certificata per
tenuta al sisma

YouTrade News

Fima Carlo Frattini

si allarga

Dopo la creazione di un reparto galvanico a impatto zero nel 2017, l’introduzione nel 2021 del processo di cromatura Fima Tech Chromium e l’apertura di uno showroom nel cuore di Milano, Fima Carlo Frattini annuncia l’ampliamento entro la fine del 2022 dei due poli Fima 1 e Fima 2, che attualmente producono 2 mila pezzi al giorno. Quest’ultimo in particolare vedrà un’estensione di circa 3 mila metri quadrati su due piani e interesserà sia i reparti produttivi sia gli uffici. Il piano di sviluppo prevede l’implementazione della produzione con sei nuovi macchinari automatizzati con interfaccia 4.0 per monitorare la qualità e i flussi di lavorazione, allo scopo di ottenere un notevole incremento della capacità produttiva oltre che un ulteriore miglioramento della qualità dei prodotti e una riduzione dello scarto. Il centro logistico sarà dotato di un’area di stoccaggio per semilavorati e corpi torniti che, grazie a un software d’avanguardia, permetterà un controllo dettagliato delle scorte e una pianificazione previsionale dei materiali a maggiore rotazione. Questo significa da un lato minori sprechi di energia e materiali e dall’altro una maggior capacità di reazione rispetto ai cambiamenti del mercato e della domanda. Infine, verrà introdotto un centro automatizzato per la realizzazione delle finiture in Pvd, una tecnologia che permette una maggiore resistenza all’usura. L’area ospiterà inoltre uffici tecnici destinati al controllo specifico dei prodotti e delle fasi di lavorazione e un innovativo reparto Ricerca e Sviluppo.

Wienerberger e biodiversità: le api entrano in stabilimento

Il produttore di laterizi Wienerberger Italia ha messo in atto diversi progetti per proteggere lo sviluppo della biodiversità nei pressi dei propri stabilimenti produttivi. Tra le tante attività orientate alla sostenibilità ambientale vi sono alcune che riguardano prettamente le api, note per essere rappresentano sentinelle dell’ambiente e ottimi indicatori della qualità dell’aria. L’azienda ha quindi deciso di installare dieci arnie nella cava di estrazione di argilla a Bubano (Bologna), dove si stima una produzione annua di miele di circa 250 Kg che verrà analizzato e certificato. Il miele prodotto verrà poi annualmente donato ai dipendenti e ai visitatori dello stabilimento. «Questa iniziativa si inserisce nella Sustainability roadmap di Wienerberger Italia che punta non solo a favorire la biodiversità del territorio ma anche a ridurre nei prossimi anni progressivamente le emissioni di CO2. Decarbonizzazione, economia circolare e biodiversità, sono al centro della strategia di Wienerberger Italia», ha spiegato Lorenzo Metullio, direttore di produzione e R&S. L’apicoltore che si occuperà di prendersi cura delle arnie è un dipendente dell’azienda che monitorerà il benessere dei piccoli insetti.

Milesi, marchio del Gruppo IVM, sono un valore aggiunto per progetti pienamente sostenibili come Carapate, un mini caravan compatto nato dall’idea di due giovani architetti francesi e costruito principalmente in legno. Dal design retrò e dall’anima green, il veicolo è dotato di pannelli solari che permettono di produrre e utilizzare energia pulita, mentre le dimensioni compatte del modulo permettono un ridotto consumo di carburante. Nate da un’azienda che pone da sempre particolare attenzione all’ambiente e alle persone, alle materie prime, alla gestione del processo produttivo e alla sicurezza degli impianti, le vernici Milesi proteggono e valorizzano l’anima ecologica del materiale legno. La scelta di Carapate rafforza l’impegno per promuovere una mobilità e uno stile di vita più sostenibili seguendo criteri di sostenibilità ambientale, etica e sociale, attraverso una filiera corta che coinvolge partner locali.

Milesi per il mini caravan green Le vernici ad alto contenuto tecnologico

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Come fare gol con i pallet

La catasta è una modalità di stoccaggio del materiale in magazzino adatta a situazioni in cui i volumi da stoccare siano alti, il numero di referenze sia basso e non siano disponibili altezze rilevanti. Ac catastare significa, quindi, mettere i pallet a terra creando delle pile in altezza, facendo bene attenzione alla loro stabilità e al fat to che un pallet sopra un altro possa essere posizionato senza rischiare di danneggiare il materiale contenuto. I vantaggi sono dati

dall’alta densità ottenuta (pallet per metro cubo di magazzino), dall’assenza di costi per infrastruttura (i pallet sono posizionati a terra), anche se tra gli svantaggi, oltre al problema di sicurezza, vi è la limitata selet tività. Per quanto riguarda la sicurezza, è raccomandabile accedere a zone con pallet a catasta solo con carrello elevatore al fine di tutelare l’operatore in caso di cedimen to e crollo di una pila di pallet. Anche se l’impilamento è stato fatto correttamente,

infatti, non vi è alcuna garanzia che i colli o lo stesso pallet in legno non possano cedere facendo crollare il materiale.

Altro elemento contro è la selettività. Que sto parametro è un indicatore che fornisce un indice di flessibilità, tanto più è alto (fino al 100%) e tanto più ogni pallet può essere raggiunto per il prelievo senza spostarne altri. Tanto è minore e tanto meno sono i pallet che possono essere raggiunti sen za doverne spostare altri. La selettività è, quindi, il rapporto tra il numero di pallet raggiungibili direttamente e il numero di pallet totali. Nel caso di una scaffalatu ra portapallet standard, il valore è pari al 100%. Con lo stoccaggio a catasta, solo il pallet di testa e di fronte al corridoio è prelevabile. A volte, senza alcun investi mento, è possibile cambiare la selettività di un magazzino semplicemente valutando opportunamente la posizione del corridoio. L’esempio che segue spiega la situazione. Supponiamo di essere nel caso di Fig. A: un corridoio frontale a tutti i pallet. In esso è possibile stoccare 60 pallet (capacità mas sima su un singolo livello), mentre quelli raggiungibili sono solo i dieci di testa. La selettività è pari a 10/60, ovvero al 16%. Se si pensa di posizionare il corridoio in centro (Fig. B), il numero di pallet direttamente raggiungibili raddoppia a parità di pallet stoccabili, portando l’indice di selettività a 20/60 pari al 33%. In questo secondo caso aumenta la flessibilità. Inoltre, le file più corte (tre pallet invece di sei) consentono di organizzare logiche di tipo Fifo (First In First Out), se si ha l’accortezza di tenere lo stesso lotto per ogni fila..

di Andrea Payaro docente, esperto del ministero dello Sviluppo Economico (Ice)

186 Imprese Ottobre 2022
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Cresciamo con voi per vincere le sfide di domani.

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Tutti in pista con il Pnrr

Le opportunità offerte dal Piano Nazio nale di Ripresa e Resilienza, in ottica di ripresa economica del Paese e rilancio, rappresentano uno strumento da maneggiare con cura e da non sprecare. Tante sono le mis sioni, le componenti e gli investimenti che il Pnrr ha messo in gioco in questi ultimi anni. In particolare, le risorse finanziarie derivanti dalla Missione 5 (Componente 2.3, Investimento 3.1 - Sport e inclusione sociale), assegnate al Dipartimento per lo sport per un totale di 700 milioni di euro, erano destinate alla realizza zione di interventi tesi a favorire il recupero di aree urbane attraverso la realizzazione di impianti sportivi. Le risorse messe in gioco erano ripartite in tre Cluster di intervento. Il «Cluster 1» prevedeva la realizzazione di nuovi impianti sportivi, il «Cluster 2» era finalizzato all’efficientamento delle strutture esistenti e il «Cluster 3» si rivolgeva a quei Comuni inten zionati a realizzare nuovi impianti o rigenerare impianti esistenti di particolare interesse spor tivo o agonistico. Alle risorse vi accederanno

coloro che hanno risposto, entro il 22 aprile scorso, ai due Avvisi pubblici di «invito a ma nifestare interesse». Il primo Avviso, Cluster 1 e 2, era destinato ai Comuni capoluogo di Regione, ai Comuni capoluogo di Provincia con popolazione superiore ai 20 mila abitanti e ai Comuni con popolazione superiore ai 50 mila abitanti. Il secondo Avviso, relativo al Cluster 3, era rivolto a tutti i Comuni italiani. Tutto il territorio nazionale è stato coinvolto e tutti i distributori di materiali per l’edilizia saranno chiamati a fare la loro parte.

Proposte ammesse

A seguito della presentazione delle manife stazioni di interesse, il Dipartimento per lo sport sta completando la concertazione con i soggetti interessati, in merito ai progetti che dovranno realizzarsi necessariamente nel rispetto dei target e delle milestone pre viste nel Pnrr. La procedura si concluderà con la sottoscrizione formale di «Accordi» contenenti la descrizione degli obiettivi e

delle modalità di collaborazione tra i sog getti coinvolti. Ad oggi sono state ammesse 297 proposte (155 per il Cluster 1, 97 per il Cluster 2 e 45 per il Cluster 3).

Requisito sostenibilità

Una volta sottoscritto l’accordo, ogni Comune sarà chiamato a soddisfare tre requisiti, tra i quali rispettare gli obiettivi di sostenibilità ed efficientamento energetico. Ogni proposta di intervento dovrà essere redatta nel pieno rispetto degli obiettivi di sostenibilità ed effi cientamento energetico delle opere contemplate nel Pnrr e prevedere opere di miglioramento dell’efficienza energetica, attraverso l’impiego di apposita tecnologia e l’utilizzo di fonti rinno vabili/materiali ecocompatibili. In particolare, per gli interventi di nuova costruzione è pre visto il rispetto, in termini di performance di efficienza energetica, del 20% in meno riguardo agli standard Nearly Zero Energy Building.

Materiali e tecnologie verdi

Per i materiali sostenibili e le tecnologie verdi, sperimentati e implementati con successo in ambito residenziale/commerciale/industriale, l’occasione della realizzazione e riqualificazio ne di impianti sportivi in chiave green, apre a nuove frontiere di sviluppo e offre l’occasione al distributore di materiali edili di presentar si come partner qualificato. Partner capace di fornire materiali da costruzione, oltre ai servizi annessi, in cui sia alta la percentuale di materiale riciclato e minima l’emissione di Co2, e particolarmente sostenibili per tutta la loro durata di vita. Ciò significa, materiali a ridotto consumo di acqua o di energia e con bassi costi di manutenzione, fornendo al contempo le migliori condizioni di allena mento possibile.

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Il Piano di ripresa comprende anche 700 milioni di euro da spendere per la realizzazione di impianti sportivi
*ProfessoreassociatoinTecnologiadell'Architettura,PolitecnicodiMilano
di Roberto Bolici*

La gestione di precipitazioni intense o straordinarie è fondamentale per ridurre i fenomeni di inondazione nelle aree urbane.

Aquabox è la soluzione progettata da Geoplast per realizzare bacini di infiltrazione e di laminazione delle acque meteoriche. Un sistema facile da pulire e completamente ispezionabile, realizzato in polipropilene che permette di accumulare fino a 432 litri per modulo. Grazie alla sua elevata resistenza meccanica, Aquabox può essere installato sia in aree urbane che in aree industriali dove è presente un intenso transito di mezzi pesanti.

189 Ottobre 2022 YOU TRADE Sistema modulare per la gestione delle acque meteoriche AQUABOX 96% VOLUME UTILE ELEVATA RESISTENZA MECCANICA AI CARICHI INSTALLAZIONE FACILE E VELOCE
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L’interior design pronto in tavola

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Grande in stile americano, oppure piccola per un ambiente ridotto ai minimi termini: il locale più soddisfacente della casa, dove ci si riunisce a mangiare oppure si prepara uno spuntino, si è evoluto nel tempo. Grazie ai nuovi impianti

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di Irene Lucca La cucina progettata dallo studio Chantal Forzatti per una residenza sul Lago di Como. Foto: ©Marta D'Avenia Nel ritratto, Irene Lucca, architetta e interior designer

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Il volume del pilastro è stato integrato all’interno del sistema cucina creando una nicchia retroilluminata per il deposito vini.

Foto: ©Marta D'Avenia

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La cucina minimalista progettata dallo studio 23Bassi per un monolocale dagli spazi ridotti . Foto: ©Marco Curatolo

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La cucina disegnata su misura conserva tutti gli elementi tecnico/ funzionali, ma si modifica per rispondere alle diverse esigenze abitative. Foto: ©Marco Curatolo
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Lascialo respirare.

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Una linea completa di prodotti che amplia ed arricchisce la gamma per la decorazione di superfici verticali. Le finiture della Linea F.12 SILCOLOR, per interno ed esterno, forniscono un ciclo di pitturazione dalle performance elevate. Protezione murale dall’aggressione chimica, dai raggi U.V. e dall’umidità consentono di mantenere il supporto salubre nel tempo, conferendogli elevate prestazioni in termini di idrorepellenza e traspirabilità, non ottenibile con altri cicli di pitturazione tradizionali, anche su intonaci deumidificanti.

LUXURY GOODS

1. In linea con le prossime tendenze cromatiche i radiatori Tubes si tingono di 41 nuove colorazioni, per giocare con i contrasti cromatici e diventare veri protagonisti dello spazio architettonico. 2. Disegnato da Franca Lucarelli e Bruna Rapisarda per Scirocco H, Shadow Rack è lo scalda salviette di design in acciaio che, grazie al piano ricurvo a 90 gradi, è ideale per riscaldare e organizzare le stanze da bagno di hotel e resort. Disponibile in 72 colori con funzionamento idraulico, elettrico e misto.

3. Alternativa per chi dispone dei pannelli fotovoltaici, le nuove stufe elettriche ad accumulo KarniaFire coniugano rispetto dell’ambiente e funzionalità grazie alla specifica caratteristica di irraggiamento delle pietre naturali. Disponibili in una vasta scelta di pietre nazionali o estere e maioliche in diverse colorazioni o decorate a mano. 4. Le stufe ibride E228 H e E228 K di Piazzetta soddisfano chi ama la fiamma e il calore della legna, ma non vuole rinunciare alle comodità del pellet. Due estetiche diverse con rivestimenti in pannelli di maiolica di grandi dimensioni, realizzati a mano, che amplificano la funzione di irraggiamento del calore. 5. Antrax propone un’ampia gamma di radiatori per il mondo bagno. Novità 2022 Ghisa, firmata da Rodolfo Dordoni, che ricostruisce l’immagine degli storici caloriferi e ne riprogetta le proporzioni e i dettagli. In alluminio 100%

YOU TRADE Ottobre 2022
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riciclabile, è personalizzabile nelle finiture e può essere accessoriato con ganci e portasalviette in acciaio inox lucidato. 6. Il nuovo brand EK63 di Edilkamin presenta le nuove stufe stagne a pellet ideali nelle case ad alta efficienza energetica. Dotate di piattaforme elettroniche e applicazioni all’avanguardia, prevedono comandi e radiocomandi per rendere istintivo il loro utilizzo anche da remoto. 7. Mirka è la nuova stufa a pellet della linea Prestige di La Nordica-Extraflame caratterizzata da dettagli curati e tre diversi rivestimenti: ceramica nero opaco, tortora opaco, pietra. Novità assolute la possibilità di integrazione con la domotica Alexa e il braciere 5 Stelle che permette una visione più calda e rilassante della fiamma. Disponibile in versione ventilata per riscaldare un solo ambiente o canalizzata per avere il comfort in due zone distinte. 8. Grazie a una profondità di soli 30 centimetri, paragonabile a quella di un termosifone, Doc di Mcz è la stufa adatta a corridoi o spazi ristretti. Il top, realizzato con un originale disegno geometrico, può essere in ghisa verniciata nera oppure in finitura alluminio. 9. La tradizione si sposa con l’innovazione e l’artigianato nelle stufe Sergio Leoni, oggetti freestanding che diventano scenografici complementi d’arredo. Nate con alimentazione a legna, vengono proposte anche in versione pellet.

10. Kermi è l’innovativa collezione Vasco di radiatori di design a basso consumo energetico che riscaldano l’ambiente rendendo lo spazio unico e distintivo. Dalle forme sorprendenti, Elveo, Ideos e Casteo offrono nuove suggestioni per abitazioni confortevoli e non convenzionali.

stufe e termoarredi

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URBANISTICA

La foresta va in città

Aumenta il numero di metropoli e paesi che hanno iniziato a piantare alberi o progettano di farlo. Una trasformazione spinta dal cambiamento climatico ma anche dall’idea che il verde urbano migliora la qualità della vita. Anche di chi lo vende

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bioCasa
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ABBONATI

Piantumazione al Parco Nord di Milano all’interno del progetto Forestami. Sotto, il logo dell’iniziativa Million Trees NYC, che si propone di piantare un milione di alberi a New York City

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bioCasa

Il logo dell’iniziativa Million Trees di Los Angeles

Il logo del programma internazionale Tree Cities of World, promosso dalla Fao e da Arbor Day Foundation

Il logo del World Forum on Urban Forests di Milano del 2019

Il logo del World Forum on Urban Forests che si è tenuto nel 2018 a Mantova

Abiy Ahmed Ali, primo ministro etiope, mentre mette a dimora una pianta in occasione della campagna di forestazione contro il cambiamento climatico in Etiopia

IL DOCUMENTO DI 12 ASSOCIAZIONI

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L’architetto Stefano Boeri, ideatore del progetto Forestami

Stefano Mancuso, scienziato e docente all’università di Firenze e direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale e ideatore della Urban Jungle di Prato

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Edilizia sostenibile Imperativi per costruire green

Nel panorama dei protocolli interna zionali che misurano la sostenibi lità dell’ambiente costruito, Living Building Challenge (LBC) si pone come il più ambizioso, in grado di consentire all’in dustria delle costruzioni di fare quel salto “quantico” necessario per rallentare in ma

punta a realizzare un edificio pienamente rigenerativo sotto il profilo architettonico e ingegneristico, senza soluzioni al ribasso (la crisi climatica ci impone di essere decisamen te efficaci). Dall’altra la serietà di un proto collo – praticamente l’unico al mondo – che basa la certificazione finale su dati reali delle

propri residui, perfettamente integrato con l’ecosistema che lo circonda. Siamo in grado di realizzare un edificio che funzioni in modo simile, così da avere un bilancio ambienta le almeno nullo o addirittura positivo (ad esempio producendo più energia di quella che consuma)?

niera consistente la progressione della crisi ambientale planetaria. La robustezza di quel la che è in primo luogo una filosofia, poi uno strumento di sostegno alla causa ambientale e infine una certificazione di terza parte, si fonda su due capisaldi.

Da una parte un approccio davvero olistico, basato su principi fondamentali condivisi, e lontano dalla logica delle “check list”, che

principali prestazioni ambientali, monitorati nell’arco di un periodo di occupazione di almeno dodici mesi.

Seguendo la cosiddetta “metafora del fiore”, LBC immagina un edificio che funziona in modo armonioso ed efficiente come un fio re. Un fiore (o un albero) vive al meglio nel luogo in cui è radicato, utilizzando l’energia dal sole, l’acqua dalla pioggia, riciclando i

Da qui la strutturazione del protocollo secon do sette “Petali” (sostanzialmente, delle aree tematiche) a loro volta suddivisi in venti im perativi. Il primo di questi, il Petalo “Place” (luogo) richiede ai progettisti di concentrare la propria attenzione sulla necessità e oppor tunità di andare oltre l’ambito dell’edificio, agendo sulle relazioni tra questo e il contesto che lo circonda. L’intento è quello di rialline are il modo in cui le persone comprendono e si relazionano con l’ambiente naturale che ci sostiene. Il petalo articola chiaramente dove è accettabile costruire, come proteggere e risanare il luogo interessato dallo sviluppo edilizio e come incoraggiare la creazione di comunità basate sulla mobilità pedonale piuttosto che sull’automobile. Il petalo Place è suddiviso pertanto in quattro imperativi:

1. Ecology of place (l’ecologia del luogo)

L’intento di questo Imperativo è pro

YOU TRADE Ottobre 2022 210
LBC imperativo 01 (International Living Future Institute) LBC imperativo 02 (International Living Future Institute) LBC imperativo 03 (International Living Future Institute) Phipps Center for Sustainable Landscapes, Pittsburgh, PA (Denmarsh Studios)

teggere i luoghi ambientalmente signi ficativi, incoraggiando la rigenerazione ecologica e potenziando la funzione delle comunità e dei luoghi dove gli edifici vengono realizzati. In particolare i pro getti non possono essere realizzati su aree vergini, o sensibili dal punto di vista idrologico. Ai progettisti viene richie sto di fare un’analisi dell’area secondo lo schema Five-Star Method della So ciety for Ecological Restoration (SER), e di realizzare un piano di intervento per migliorare il sito. L’avanzamento di questo piano verrà controllato a un anno di distanza dall’inizio dell’occupazione dell’edificio, nell’ambito dell’audit pre visto per la certificazione. Inoltre non possono essere impiegati fertilizzanti o pesticidi di origine petrolchimica.

2. Urban agriculture (agricoltura urbana) L’intento di questo imperativo è quello di integrare opportunità per collegare la

comunità al cibo fresco prodotto local mente. Tutti i progetti devono dedicare una parte della loro area totale alla colti vazione di cibo, oppure una porzione più piccola ma combinata con un accesso set timanale a cibo locale sano che risponda a un’esigenza della comunità (mercato dei contadini, ad esempio).

3. Habitat exchange (scambio di habitat)

L’intento di questo imperativo è proteg gere, dato che il consumo di suolo sta di ventando sempre più insostenibile. Tutti i progetti devono garantire la protezione permanente, tramite un programma ri conosciuto dalla Land Trust Alliance, di una superficie di terreno di dimensione corrispondente all’area del progetto (con un minimo di 0,4 ettari) e lontana dal sito del progetto.

4. Human scaled living (vivere a misura d’uomo) L’intento di questo imperativo è quello di contribuire alla creazione di comunità

pedonabili che riducano l’uso di veicoli a combustibili fossili. Tutti i progetti devono mantenere o aumentare la den sità del sito – in modo da ottimizzare i servizi e ridurre gli spostamenti - e sostenere uno stile di vita improntato alla mobilità sostenibile e a scala umana. È richiesto inoltre di minimizzare la superficie impermeabile dei parcheggi.

di Carlo Battisti Laurea in Ingegneria Civile al Politecnico di Milano ed esperienza di circa vent’anni in imprese di costruzioni. Master di secondo livello in Gestione aziendale e sviluppo organizzativo presso Mip, Business School del Politecnico di Milano. Professionista accreditato Leed e Well, Project manager certificato Ipma. Professionista accreditato Living Future, Reset e Gbc Italia. Usgbc Faculty e Well Faculty. Dal 2019 è presidente di Living Future Europe. www.living-future.eu

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LBC imperativo 04 (International Living Future Institute) Recovery Wheel, SER Five-Star Method (International Living Future Institute)

DOMOTICA, IL MERCATO È IN CRESCITA DEL 12,3%

Isistemi domotici che controllano e monitorano le operazioni domestiche attraverso dispositivi ed elettrodomestici smart sono in crescita. Negli ulti mi anni il trend rilevato a livello mondiale sembra inarrestabile. I dispositivi intelligenti innovativi offrono sicurezza, convenienza, risparmio energetico efficiente, prodotti a basso costo di utilità agli utenti. E la crescente adozione della tecnologia Internet of things aumenterà l’incremento della domotica. A confermarlo arriva ora un report della società di analisi americana Fortune Business Insights, la quale prevede che la dimensione del mercato globale del la domotica, stimata in 64,58 miliardi di dollari nel 2020, dovrebbe lievitare ulteriormente da 72,30 miliardi di dollari nel 2021 a 163,24 miliardi nel 2028, con un tasso annuale di crescita del 12,3%. L’analisi stima che l’incremento di abitazioni di proprietà da parte dei millennial e l’aumento del reddito disponibile nei Paesi sviluppati guidino la domanda di abitazioni smart. Anche perché le principali aziende del mercato concentrano l’offerta su soluzioni avanzate per migliorare l’efficienza e una più comoda gestione della casa. Il mercato globale della domotica, fanno osservare gli analisti, ha beneficiato delle restrizioni per frenare il covid, spingendo la domanda del mercato. Ciò ha aumentato la domanda di dispositivi intelligenti che consentono il risparmio energetico, maggiore efficienza e di monitorare il consumo per ridurre le bollette: un aspetto importante in questo momento. Allo stesso modo, l’interesse per la digitalizzazione ha portato a una crescente domanda di smart Tv, set-top box intelligenti, stick di streaming con comandi vocali. Diversi player del mercato hanno assistito a un aumento della domanda di dispositivi domestici intelligenti con controllo vocale, poiché il periodo di permanenza a casa si è prolungato in tutto il mondo a causa dell’aumento dei casi. Un trend che, (quasi) finita la pandemia, è destinato a durare. Altre ricerche confermano la tendenza alla home automation, che sembra inar restabile, anche se con numeri leggermente meno eclatanti: un’altra società di analisi, Data Bridge, ha recentemente pubblicato un ampio studio intitolato Mercato globale della domotica, che fornisce una prospettiva ampia del merca to. Secondo Data Bridge, il mercato della domotica ha raggiunto un valore di 44,72 miliardi di dollari nel 2021 e stima, inoltre, che salirà a 93,10 miliardi di dollari entro il 2029, con una crescita del 9,6% tra il 2022 al 2029.

Ottobre 2022
di Giuseppe Rossi
AUTOMATION
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LA BLINDATA INTELLIGENTE

L’azienda presenta Domo Connexa, una serratura di ultima generazione capace di trasformare la vecchia porta in un elemento digitale, che si può controllare a distanza. Oppure si comanda a voce tramite i digital assistant

Da normale porta blindata a smart door. L’i dea della trasformazione digitale della porta di ingresso, con tutti i vantaggi che ne derivano, è di Cisa . L’idea si è tradotta in Domo Connexa, innovativa serratura che unisce una elevata sicurez za meccanica alla comodità di un sistema gestibi le digitalmente da smartphone, Pc o tablet tramite connessione wi-fi o Bluetooth Low Energy 5.0. Non solo, le funzionalità smart di cui è dotata Cisa Domo Connexa consentono di monitorare gli accessi alla porta in ogni momento e generare credenziali anche temporanee per l’accesso di parenti, amici e collabo ratori tramite smartphone.

Ottobre 2022 214
di Stefano Lavori Domo Connexa è l’innovativa serratura di Cisa che trasforma una tradizionale porta blindata in una smart door

Le caratteristiche

• Apertura della porta tramite smartphone, telecomando e tastiera Bluetooth

• Apertura automatica in prossimità della porta

• Creazione di credenziali per l’accesso di terzi

• Monitoraggio dello storico degli accessi

• Ricezione di notifiche push circa lo stato della porta (aperta, chiusa, armata)

• Modalità notturna per garantire sicurezza e comfort nelle ore di sonno

• Controllo del livello delle batterie

• Integrazione con gli assistenti vocali come Amazon Alexa, Google Home

• Creazione scenari con Iftt

• Integrazione con Airbnb

• Alimentazione a batterie o tramite alimentatore

• Movimento silenzioso

• Disponibile in versione applicare e infilare

• Certificata secondo le norme Europee En 12209:03 e En 14846:10

IN TEMPO REALE

Domo Connexa può essere gestita sia da smartphone sia da piattaforma web. Attivando la connettività da remoto, è possibile utilizzare gli assistenti digitali di casa (come Google Home o Alexa) per l’apertura della porta con un comando vocale. Collegando la smart door alla rete wi-fi di casa tramite Bridge e sottoscrivendo la licenza per il servizio di accesso remoto, tutte le funzionalità possono essere gestite anche quando ci si trova lontano dall’abitazione. La connettività smart è custodita nel Cisa Button, un pulsante intelligente posizionato sul pannello rivolto dentro casa e invisibile dall’esterno, che consente di controllare la porta attraverso i vari dispositivi connessi, compresi telecomandi. Il chip contenuto all’interno del Cisa Button dialoga con la serratura motorizzata e permette di aprire la porta in maniera contactless sia dall’interno sia dall’esterno, anche a distanza, grazie alla tecnologia Bluetooth Low Energy 5.0, che estende il raggio di azione dei di spositivi connessi. La serratura motorizzata gestisce il movimento dei catenacci e dello scrocco in maniera automatica, fluida e silenziosa.

Ottobre 2022 215

IN FINLANDIA MAXI BATTERIA DI SABBIA

A circa 230 chilometri da Helsinki, la ca pitale della Finlandia, nella città di Kan kaanpää, case, uffici e una piscina pubblica, sono riscaldate con energia termica ottenu ta da un container in acciaio di 4×7 metri riempito da 100 tonnellate di sabbia. È, in pratica, una sorta di accumulatore, una bat teria sabbia collegata direttamente alla gri glia, un sistema power-to-heat che conser va sotto forma di calore i picchi di energia verde della rete elettrica. L’impianto porta la sabbia fino a 500 gradi mediante riscal damento resistivo alimentato dall’elettricità rinnovabile: genera aria calda che circola nella sabbia mediante uno scambiatore di calore. Quando il la rete di teleriscalda mento ha bisogno di energia, la batteria scarica l’aria calda riscaldando l’acqua della rete. Il dispositivo potrebbe mantenere la sabbia a 500-600 gradi anche per mesi. Il progetto è un lavoro della startup finlan dese Polar Night Energy e dell’operatore di energia elettrica Vatajankoski.

LOGISTICA DEBOLE PER GLI ACQUISTI ONLINE

Aumenta l’utilizzo degli acuisti online, ma anche i disagi dovuti alla logistica. Lo indi ca una ricerca di Sendcloud, piattaforma di spedizione europea, che ha coinvolto mille rispondenti in tutta Italia. Risultato: solo il

HIGH TECH

40% dei consumatori italiani è soddisfatto dell’esperienza di consegna negli ultimi tre mesi. I disservizi maggiori hanno riguarda to ritardi (29,6%), problemi con il tracking (43%), consegne effettuate in fasce orarie diverse da quelle stabilite (22%) e pacchi danneggiati (11%).

a 350kW in 18 diversi stati Usa. La prima stazione di questo tipo è prevista per la fi ne dell’anno e altre entro la fine del 2023. L’obiettivo di Ikea è di arrivare a essere cli mate positive (senza impatto negativo sul clima) entro il 2030 e implementare con segne con soli mezzi elettrici entro il 2025.

DOPO L’E-COMMERCE C’È IL METAVERSO

RICARICA VELOCE ALLE AUTO NEI NEGOZI IKEA

Ikea offre la ricarica veloce per le auto dei clienti. Electrify America, marchio del Gruppo Volkswagen che opera negli Stati Uniti per la creazione di una rete di sta zioni di ricarica per auto elettriche, ha in stallato 225 colonnine per la ricarica delle auto elettriche nei parcheggi dei negozi della multinazionale svedese. E ora Elec trify America e Ikea hanno intenzione di offrire 225 stazioni di ricarica rapida fino

Non basta più l’e-commerce. La nuova frontiera è il metaverso. Lo indica un’in dagine a livello globale di BigCommerce (piattaforma Open SaaS per B2C e B2B): Global Consumer Report: Current and Fu ture Shopping Trends. Obiettivo: fornire una visione delle tendenze che influen zano i consumatori. Le conclusioni sono che metaverso, criptovalute e Nft (ogget ti virtuali) sono pronti a rivoluzionare l’ecommerce. Tra gli intervistati, oltre la metà (55%) effettua acquisti online almeno una volta alla settimana. La categoria in cui si registra il numero più elevato di ordini è Moda e Abbigliamento. Ancora, l’incen tivo all’acquisto preferito è quello relativo alla spedizione gratuita. Va forte anche il Buy Now Pay Later per la rateizzazione dei pagamenti. Quasi la metà degli intervistati (46%) è disposta a fare acquisti di beni fisici e virtuali nel metaverso. Il 5% di chi com pra online già impiega le criptovalute per completare gli ordini, mentre gli Nft sono per ora conosciuti solo da una piccola fetta del campione intervistato (il 26% nemme no sa cosa siano).

YOU TRADE Ottobre 2022

2000 imprese dell’edilizia ai raggi

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I Bilanci delle Costruzioni edizione 2021, contiene i dati di 1.948 imprese, per un totale di quasi 76 miliardi di euro di ricavi da vendite e prestazioni. Comprende l’analisi delle aziende di costruzioni, ingegneria, produzione (acciaio e tondino, attrezzature, cemento e calcestruzzo, chimica, climatizzazione, fissaggio, illuminotecnica, impiantistica, isolamento, laterizi, lattoneria, macchine, piastrelle e rivestimenti, pitture e vernici, prefabbricati, presagomatura, sanitari e arredobagno, serramenti e altre categorie) e della distribuzione di materiali edili, idrotermosanitari, elettrici, dei materiali per trattamento acque e drenaggio, ma anche della Gdo e della Gds del settore brico, ferramenta, materiali edili e per la casa e new entry come i servizi di gestione immobiliare, gli studi di architettura e i general contractor.

I BILANCI DELLE COSTRUZIONI
Comfort e risparmio Conformità ai requisiti [ I B ILANCI DELLE COSTRUZIONI ] SUPPLEMENTO A YOUTRADE N.125 L’ANALISI DEI CONTI DI 2.000 AZIENDE LE IMPRESE CHE VINCONO NELL’ANNO DEL VIRUS La grande sfida CLASSIFICHE 2021 Sostenibilità e redditività per l'edilizia Geoplast GeoplastGlobal.com 866 distributori 130 imprese costruzioni 667 produttori 191 società di progettazione 86 gestione immobiliari 8 gdo/gds Poste Italiane SpA –Sped. In a.p. D.L. 353/2003 conv. In L. 46/2004, art. 1, c. 1 –DICB Milano Virginia Gambino Editore Srl –Viale Monte Ceneri 60 –20155 Milano [ I B ILANCI DELLE COSTRUZIONI ] 2021
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RADDOPPIAMO A PRESA RAPIDA

L’azienda piacentina specializzata in prodotti premiscelati e predosati per l’edilizia ha inaugurato un nuovo stabilimento a due passi da quello storico. Produrrà materiali a granulometria più fine per colle da cappotto e adesivi per piastrelle

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Controcopertina
di Veronica Monaco
MIX
RAPID
Da sinistra, Romano Freddi, sindaco Villanova sull’Arda (Piacenza), Paolo Achilli, amministratore delegato Rapid Mix e Antonio Cogni, vicepresidente Confindustra Piacenza al taglio del nastro del nuovo stabilimento

Con oltre trent’anni di esperienza acquisita nella produzione, sviluppo e commercializzazione di prodotti premiscelati e predosati per l’edilizia, Rapid Mix è pronta a crescere ancora di più con l’inaugurazione di un nuovo stabilimento pro duttivo a due passi da quello storico di Villanova sull’Arda, in provincia di Piacenza. Un progetto nato prima della pan demia e che vede la sua incoronazione dopo due anni di intenso lavoro, come racconta a YouTrade l’amministratore delegato, Paolo Achilli.

Domanda. Quali sono state le ragioni che vi hanno portato a raddoppiare l’impianto produttivo di Villanova sull’Arda? Risposta. Il progetto dell’ampliamento era pronto già nel 2020, poi la pandemia ha purtroppo rallentato di qualche mese il processo di sviluppo. Rapid Mix è un’azienda che opera da oltre trent’anni sul mercato nazionale e che ha l’innovazione nel proprio Dna. Questo investimento da una parte mira ad aumentare la capacità produttiva, dall’altra ci consente di essere tecnologicamente all’avanguardia per offrire ai nostri clienti una qualità di prodotto e un’efficienza

Controcopertina

L’impianto di produzione. Sopra, i soci attuali e i soci fondatori

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produttiva adeguata al momento storico che stiamo vivendo.

D. Qual è l’ammontare dell’investimento?

R. Nella sua globalità siamo intorno ai 5,5 milioni di euro.

D. Che cosa produce, in particolare, il nuovo impianto?

R. Il nuovo stabilimento, adiacente a quello storico di Villanova sull’Arda, si integra nell’attuale processo produttivo di premiscelati per edilizia. Nello specifico al nuovo impianto è stata assegnata la produzione dei prodotti a granulometria più fine, quindi le colle da cappotto, in questo momento molto attuali, e gli adesivi per piastrelle. Buona parte del resto della produzione viene mantenuta nello stabilimento già esistente.

D. Quali sono le caratteristiche del nuovo stabilimento?

R. Si tratta di un impianto a torre costruito su un’area di circa 6 mila metri quadrati, che abbiamo acquisito. Lo stabilimento occupa una superficie in pianta di circa 500 metri quadrati e ha un’altezza di 30 metri. La capacità produttiva annua può arrivare a 80 mila tonnellate l’anno, che si sommano alle 50 mila tonnellate prodotte nell’impianto già esistente e alle 50 mila tonnellate dello stabilimento Bmix che si trova vicino alla città di Piacenza.

D. A quali mercati è destinata la produzione?

R. Principalmente al mercato nazionale.

D. Come distribuite i prodotti?

R. Attraverso tre macro canali commerciali: la rivendita edile, i colorifici e la grande distribuzione.

D. Com’è il rapporto con i distributori di materiali per edilizia?

R. Molto schietto e diretto. Siamo una realtà con una filiera di rigenziale molto corta e questa è la nostra forza. C’è un rapporto consolidato con tantissimi clienti storici che comprano da più di trent’anni i nostri prodotti e riconoscono in noi un’azienda di qualità. Anche in questo momento di grande difficoltà, dove siamo costretti a rivedere costantemente i listini, c’è un rapporto di grande fiducia e ne siamo molto contenti.

D. Avete in programma iniziative particolari per le rivendite?

R. Purtroppo la pandemia ha bloccato in parte le attività che erava mo soliti svolgere in collaborazione con i nostri clienti. Sicuramente ricominceremo a fare attività di promozione nei punti vendita at traverso la nostra rete commerciale e attività di formazione attra verso la nostra assistenza tecnica. Negli anni queste attività hanno avuto sempre un grande appeal sia tra i nostri distributori che tra le imprese loro clienti.

D. Come è nata Rapid Mix?

R . L’azienda è nata nel 1984 dall’idea di quattro imprenditori, tra cui mio padre, Roberto Achilli, che hanno avuto l’intuizione e la capacità di sviluppare un legante a presa rapida premiscelato, di fatto un’esclusiva per il mercato dell’epoca. Da qui nasce il nome Rapid Mix e il primo prodotto, che tuttora è il nostro fiore all’occhiello, cioè il Super Rapid. Negli anni i quattro fondatori hanno svilup pato altre formulazioni e il catalogo è stato ampliato agli adesivi per piastrelle, agli autolivellanti, ai sottofondi. Nel 2007 la vecchia compagine sociale, in modo molto ambizioso e intelligente, ha deciso di effettuare un cambio generazionale e lasciare l’azienda ai figli. A trent’anni ho preso in mano la società in qualità di amministratore delegato e ho iniziato il mio percorso imprenditoriale.

D. Come si compone oggi l’assortimento di prodotti?

R. È molto completo e va dal nostro prodotto di punta, cioè il cemen to rapido Super Rapid, alla gamma degli adesivi per piastrelle, per la preparazione dei sottofondi intesi come massetti e autolivellanti. Abbiamo poi una linea di malte speciali per il ripristino, strutturale e non, del calcestruzzo, una linea per l’impermeabilizzazione delle superfici, oltre a prodotti liquidi per la planarizzazione che vengono sempre prodotti nei nostri stabilimenti. Produciamo anche una linea di piccole confezioni, ad esempio il sacchetto da 5 chilogrammi, e con il marchio Innovamix produciamo una linea più decorativa legata alle pavimentazioni in resina.

Ottobre 2022

Controcopertina

Paolo Achilli, amministratore delegato Rapid Mix Antonio Cogni, vicepresidente Confindustria Piacenza Pino Milana, Marketing ed Export Manager Rapid Mix Romano Freddi, sindaco di Villanova sull’Arda (Piacenza)

D. Quali sono in questo momento i prodotti più richiesti?

R. Il mercato è ancora concentrato sui sistemi per la riqualificazione energetica, quindi le colle da cappotto la fanno ancora da padrone. In questi anni è diventato un prodotto molto importante in termini di volumi e c’è ancora una fortissima domanda. Facciamo un ottimo lavoro anche con le malte tradizionali da intonaco, i sottofondi e i massetti ad asciugamento rapido, e ovviamente con il cemento rapido che rimane il prodotto di punta dell’azienda e che continua a registrare ottimi riscontri.

D. L’azienda ha anche una specifica competenza nei predosati?

R. Sì, nel 2008 abbiamo fatto un importante investimento im piantistico con Bmix, una nostra azienda controllata che produce predosati in bisacco. Questi prodotti hanno una quantità di inerte molto importante, tra il 70-75%. Quindi, grazie alla collaborazione con un nostro fornitore, abbiamo deciso di costruire lo stabilimento produttivo direttamente all’interno di una cava, azzerando i costi per lo spostamento del materiale. Una scelta commercialmente intelligente ed ecologicamente sostenibile che dà ottimi risultati.

D. L’azienda controlla anche il marchio Innovamix. Di che si tratta?

R. È il marchio nato nel 2016 legato al mondo delle pavimentazioni decorative industriali in resina. All’interno del polo produttivo di Viallanova d’Arda abbiamo uno stabilimento dedicato alla produ zione di resine epossidiche poliuretaniche. Da anni siamo leader in questo mercato rivolto principalmente alla decorazione della casa.

D. Come va questo settore?

R. A differenza di tutti gli altri settori di cui ci occupiamo, che sono in fortissima crescita, quello delle pavimentazioni in resina sta vivendo un momento di flessione.

D. Secondo Lei per quale motivo?

R. A causa dei bonus il mercato è ancora molto focalizzato sulla riqualificazione degli esterni e molte imprese hanno preferito con centrarsi su questo settore. C’è anche una sostanziale carenza di manodopera e le pavimentazioni in resina richiedono applicatori altamente specializzati. Sono comunque convinto che il mercato tornerà a essere vivace, come lo era di fatto un anno fa.

D. Attualmente com’è organizzata l’azienda?

R. La nostra sede operativa e gli stabilimenti principali sono a Vil

lanova sull’Arda, in provincia di Piacenza. Qui c’è anche il nostro laboratorio di ricerca e sviluppo. Abbiamo una rete vendita distribu ita su tutto il territorio nazionale e abbiamo un ufficio commerciale a Pescara che utilizziamo come base per il mercato del Sud Italia. D. Negli ultimi anni è cambiato qualcosa nell’organizzazione aziendale?

R. Ovviamente, come tante aziende abbiamo adottato lo smart working e attivato la formazione online. Dal punto di vista orga nizzativo, con l’aumentare della domanda che ha caratterizzato il mercato post-covid, abbiamo dovuto ottimizzare la logistica per essere sempre più puntuali nelle consegne. Le richieste, soprattutto negli ultimi mesi dello scorso anno, sono diventate molto più pres santi ed essere riusciti a gestire la situazione è stato sicuramente un punto vincente.

D. Quindi, una buona logistica è uno degli ingredienti della formula segreta per il successo. Ce ne sono altri?

R. Essere molto attenti alle esigenze dei clienti, conoscere bene il mercato e saperlo anticipare. La programmazione è la base di tutto, ma allo stesso tempo occorre essere molto flessibili per poter cogliere le contingenze del mercato in uno specifico momento e soddisfare le esigenze dei clienti.

D. La base dell’azienda è nel Piacentino. Qual è il vostro legame con il territorio?

R. È un rapporto molto forte. Io sono cresciuto a Villanova sull’Arda fin dall’infanzia, quindi c’è un legame affettivo solido. Anche per questo siamo diventati una società benefit.

D. Che cosa significa?

R. L’anno scorso abbiamo deciso di modificare il nostro statuto e diventare società benefit. Sostanzialmente significa che, oltre a darci obiettivi legati al profitto, la società investe anche sul territorio per migliorare le condizioni sociali e ambientali. Abbiamo voluto fortemente questo cambio di statuto perché siamo convinti che le aziende debbano in qualche modo restituire qualcosa al territorio in cui operano. La società benefit ci consente di valorizzare questa nostra volontà e portarla avanti nel tempo.

D. Avete già messo in campo delle attività legate a questo nuovo statuto?

R. Sì, Rapid Mix ha deciso di stipulare un accordo con la società

Ottobre 2022

Controcopertina

3Bee, una startup agri-tech fondata per proteggere la biodiversi tà e la qualità di vita degli impollinatori e delle api. Dato che il nostro territorio è una zona di frutteti, in cui il ruolo delle api è fondamentale per l’impollinazione, abbiamo adottato degli alveari e, grazie a una app innovativa, abbiamo modo di monitorare gior nalmente la qualità della vita delle api. Stiamo inoltre dialogando con l‘amministrazione comunale del territorio per valutare progetti comuni a medio termine. Per il prossimo anno infine intendiamo supportare due atleti paralimpici che parteciperanno ai campionati di triathlon nazionali.

D. Fate anche un bilancio Esg?

R. Al momento non ancora, però è nei nostri obiettivi. Penso che

nel prossimo biennio potremmo realizzarlo.

D. Qual è il vostro rapporto con il concetto di sostenibilità?

R. Abbiamo sempre avuto un’attenzione particolare alla sostenibilità, a partire dall’approvvigionamento delle materie prime. Abbiamo la fortuna di avere molti fornitori quasi a chilometro zero. I nostri inerti vengono acquistati a non più di 25 chilometri di distanza dal nostro polo produttivo per quanto riguarda Rapidmix, mentre per quanto riguarda Bmix siamo all’interno della stessa cava quindi spostiamo pochissimi camion. E questo riguarda anche il cemento, grazie alla presenza di numerose cementerie nei dintorni. Diciamo dunque che la nostra ubicazione, sulle rive del Po, ci consente di ridurre molto l’impatto del trasporto su gomma dei materiali. Sempre conside rando l’impatto ambientale, il nuovo stabilimento produttivo che apriremo a Villanova sull’Arda è progettato per ridurre drasticamente le emissioni in atmosfera. Non ultimo, anche legato al tema dei costi energetici, a breve partirà un impianto fotovoltaico che consentirà di rendere autonomo tutto il polo di Villanova sull’Arda.

D. Quanto pesa il costo dell’energia?

R. Fino a sei mesi fa il costo dell’energia sul prodotto non aveva un’in cidenza tale da muovere i listini. Tuttavia in questo momento il costo dell’energia elettrica è più che raddoppiato e sta iniziando ad avere un onere talmente alto che potrebbe impattare anche sul costo finale del prodotto. Stiamo cercando per quanto possibile di non trasferire i rincari sui prodotti, ma dobbiamo considerare anche i costi dell’energia legati ai nostri fornitori, aziende molto più energivore e pertanto costrette ad aumenti continui. Questi rialzi alla fine si riversano su di noi, che siamo a nostra volta costretti a trasferirli sul mercato. Se guardiamo come si stanno muovendo il cemento o gli inerti negli ultimi 12 mesi,

ci troviamo di fronte ad aumenti mai visti nella storia.

D. A proposito di materiali, avete avuto difficoltà negli approv vigionamenti e qual è la situazione al momento?

R. Difficoltà in questo momento specifico non ce ne sono. Nell’ulti mo trimestre 2021 e nel primo quadrimestre 2022 abbiamo vissuto una forte contrazione dell’offerta, con momenti molto difficili. Fortunatamente, grazie al supporto dei nostri fornitori storici e di alcuni nuovi partner, siamo riusciti a non fermare le produzioni. Non nascondo che c’è stato un momento, soprattutto nel primo trimestre 2022, di grande preoccupazione sul fronte degli approvvigionamenti in tutti i settori, dagli imballaggi alla chimica pura, in particolare le resine. Al momento la situazione sembra essersi assestata, ma permangono difficoltà per i listini in continuo aumento.

D. Un elemento molto importante è il packaging. Quanto conta la confezione in un prodotto base?

R. Vuol dire tanto. Già da qualche anno abbiamo rivisto comple tamente tutto il packaging dei nostri prodotti in sacco adottando un sistema di colori molto vivaci, come il giallo, l’arancione e il blu, che attraggono il cliente e saltano all’occhio all’interno del punto vendita. Ovviamente poi il packaging deve comunicare anche i plus di ogni prodotto. Da diverso tempo stiamo cercando di trovare so luzioni più ecologiche, utilizzando il più possibile materiali riciclati, dalla carta alla plastica. Allo stesso modo all’interno dei nostri stabilimenti cerchiamo di recuperare il più possibile il materiale, in modo da ridurre l’impatto sull’ambiente.

D. Avete in programma iniziative di marketing a breve-medio termine?

R. Dopo l’inaugurazione del secondo nostro polo produttivo a Villanova sull’Arda cominceremo un percorso di coinvolgimento delle scuole superiori, anche in collaborazione con la Scuola edile di Piacenza. Vogliamo invitare diverse classi degli istituti tecnici della zona per spiegare alle giovani leve come nascono e si producono i premiscelati per edilizia. Abbiamo in programma anche percorsi di visita aperti alla nostra clientela. Nel prossimo anno inviteremo un po’ per volta tutti i nostri 2 mila clienti per mostrare loro le novità. D. Anche se servirebbe la sfera di cristallo, che cosa prevedete per il 2023?

R. Non è facile fare previsioni. Sicuramente ci sono nubi all’orizzonte però non voglio essere troppo pessimista. Veniamo da un anno e mezzo oggettivamente irripetibile per quanto riguarda i volumi e credo che il mercato nei prossimi mesi subirà una flessione, ma non penso si arriverà a un blocco totale. I macro indicatori non sono entusiasmanti, ma voglio rimanere ottimista.

OTTOBRE 2022 - 133
TENDENZE E ATTUALITÀ DELLA DISTRIBUZIONE EDILE

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