N.5-2022-L’ACQUEDOTTO AMBIENTE Il viaggio di Goletta Verde ARTE Margherita di Savoia da scoprire FUTURO A Taranto i Giochi del Mediterraneo AMBIENTE Il viaggio di Goletta Verde FUTURO A Taranto i Giochi del Mediterraneo
Emozioni. Sono tante e diverse quelle che hanno caratterizzato l’estate ormai alle spalle. La gioia: quella di ritrovarsi, abbracciarsi, assaporare in presenza il gusto del vivere arte, cultura, musica, paesaggio con la consapevolezza di aver sofferto per la mancanza di piccoli ma essenziali momenti durante i mesi più duri di pandemia. Lo stupore: quello positivo provato guardando un proprio luogo del cuore, godendo della sua semplicità e bellezza, o quello negativo di fronte ad alcuni eccessi nell’altalena del caro-prezzi. Il timore: quello dell’incertezza derivante dall’andamento della crisi energetica, dai riflessi della guerra e dall’incognita futuro con la consapevolezza che sarà necessario fare tutti sacrifici, scelte e rinunce. Un’estate che non ha visto smorzata la voglia di protagonismo, condivisione e relax. Estate di partenze e di arrivi, con numeri tornati a sorridere per il turismo, di riflessioni, con i dibattiti in piazza, le discussioni politiche sotto l’ombrellone, i concerti sostenibili ad emissioni zero e l’impegno di artisti per il pianeta. Ciascuno proiettato alla ricerca di un proprio spazio di serenità, nel mare delle preoccupazioni che attanagliano tutte le famiglie e tutte le imprese. Ma ogni fine estate è sempre un giro di boa, con personali bilanci e quaderno dei buoni propositi alla mano, pieno di aspettative legate ad un nuovo inizio. Ciò che tutto il Paese chiede al futuro Parlamento che emergerà dalle urne è un impegno affinché possa esserci un contesto stabile dal punto di vista sociale, economico ed ambientale per le generazioni presenti e per quelle future. Lo si deve ai tutti i cittadini, lo si deve in particolare ai giovani, che tornano oggi con nuove regole sui banchi di scuola, dopo gli anni di pandemia, portando con loro un’esemplare e generosa energia che può essere presa ad esempio per il passo con cui approcciare le difficoltà che caratterizzeranno i prossimi mesi. A loro è idealmente dedicato questo numero, con il messaggio di fiducia e di speranza che accompagna ogni inizio d’anno scolastico con uno slancio generoso e aperto verso il domani.
LA PRIMA ACQUA | L’Editoriale 1
SOMMARIO2
» ARTE CULTURA BELLEZZA- pag.
AMBIENTE - pag. 12
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» FUTURO- pag.32
3 4 AMBIENTE Uniti per il futuro 10 10 IN CONDOTTA Un impegno da Oscar 12 AMBIENTE Pace e sostenibillità 18 AMBIENTE Si salpa con Goletta Verde 22 IL CONTAGOCCE Oltre 3 milioni di metri cubi di acqua affinata 24 ARTE CULTURA BELLEZZA 24 km tra mare e saline 30 sott'acqua Segni particolari: la qualità 32 FUTURO Verso Taranto 2026 38 parole come gocce La storia del pianeta blu » AMBIENTE pag. 4 L’ACQUEDOTTO | 2022 | N. 5
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Sommario
AMBIENTE4 UNITI PER
L’ACQUEDOTTO | 2022 | N. 5 5 IL FUTURO
il raggiungimento di uno sviluppo equo e soste nibile in futuro. Agli scienziati del clima, come ai tanti firmatari, appare urgente porre tale pro blema in cima all'agenda politica di domani. Ed è per questo che, sotto i nomi dei primi cinque uomini di scienza (il Direttore dell'Istituto di Scienze Polari Carlo Barbante, il Vicepresidente del Working Group III dell'Ipcc Carlo Carraro, il Presidente della Fondazione centro euro-Me diterraneo sui cambiamenti climatici Anto nio Navarra, lo scienziato del clima Antonello Pasini, il Presidente della Società italiana per il clima Riccardo Valentini) ora vi è una lun ghissima lista di semplici cittadini che hanno subito condiviso la petizione dando ad essa lar ghissima eco. Molto ha fatto l’adesione di im portanti associazioni e personalità della cultura, dello sport e della politica. Dopo i movimenti come “Fridays For Future”, “Extinction Rebel lion”, le propriadelloira, Gruppoassociazioni WWF, Legambiente, LibeAbele e “CasaComune”, tantisonosingoliesponentidellacultura,dellosportespettacolochehannovolutofarsentirelavocesottoscrivendotaleappello.
Èresponsabilità
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collettiva costrui re territori più sostenibili, attra enti, vivibili, resilienti e ad alta efficienza energetica. Lo hanno sottoscritto centinaia di ammi nistratori pubblici, firmando in sieme il “Patto per il clima e l’energia”. Ma lo ha confermato in agosto la velocità con cui è stata superata la quota simbolica di 100mila firme alla lettera appello degli scienziati alla politi ca, affinché tutti mettessero al centro dei pro pri programmi clima e ambiente. La tesi degli scienziati mira ad intercettare le sensibilità di tutti senza appartenenze o bandiere. “In Italia – dicono – gli effetti del riscaldamento globale potrebbero essere in futuro ancora più deva stanti, ci sono già chiare evidenze di aumenti di ondate di calore e siccità, di ritiro dei ghiacciai alpini, di aumento delle ondate di calore marine e, in parte, di aumento degli eventi estremi di precipitazione che impattano su territori fragi li influenzando le attività economiche e la vita sociale". L’invito è dunque a considerare la lotta alla crisi climatica come una base essenziale per
In Italia, secondo gli esperti, gli effetti del riscaldamento globale potrebbero essere devastanti: ondate di calore, siccità e ritiro dei ghiacciai. Per questo gli scienziati chiedono alla politica di mettere al centro dell'agenda il clima e l’ambiente.
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the future Tour” insieme a Legambiente, ha abbracciato le tappe del suo tour a emissioni zero, fra cui Puglia e Basilicata, con una precisa missione, ricordando di aver preso coscienza della gravità della problematica ambientale troppo tardi ma dando esempio invitando ciascuno a riflettere su come poter contribuire alla risoluzione della questione. Dalla musica ai libri: tra le pagine più intime e toccanti di “Io e i #GreenHeroes” ci sono quelle dedicate all’esperienza della paternità, con cui Alessandro Gassmann, ha sottolineato l’ardore e la passione che muovono ancora oggi feel it in the earth, I hear its crying It's in the oceans, it's in its fires feel it in the earth, soaked in hatred this violence, I can't
take anymore “
Sempre in estate non è mancata poi la voce di chi ha riempito piazze, strade, spiagge con i propri concerti estivi, rinforzando così il messaggio con grande forza e caratterizzazione, mettendo al centro il proprio impegno per l’ambiente. Piccoli dettagli che potrebbero cambiare la vita di tutti sono alla nostra portata. Dopo tutto i cambiamenti, quelli veri e rivoluzionari, partono sempre dal singolo individuo. Lo hanno detto in forme e modi diversi ma con la medesima energia ad esempio Elisa o Alessandro Gassmann. La cantante friulana, protagonista del “Back to
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CROSS WATER. A BARI E VIESTE
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vanissimi. Gli stessi che oggi tornano, fra non poche difficoltà ma anche con molte aspettati ve e speranze, fra i banchi di scuola. Nelle aule non potrà mancare l’appello alla corresponsa bilità con un “tutti presenti e pronti”, attraverso piccoli gesti, a fare la differenza. Lo ribadiscono anche tanti ragazzi, in prossi mità dello strike mondiale pro ambiente, attori di una mobilitazione diffusa che non ha cono sciuto pause in estate. Per il portavoce puglie se FFF, Marco Modugno, l’obiettivo è chiaro e la mobilitazione finalizzata ad un cambio di passo: "In quattro anni di vita del nostro movi mento abbiamo provato ad auto sensibilizzar ci verso i temi ambientali. Molti di noi hanno aderito al “Friday for future” quando erano al liceo. Siamo cresciuti e abbiamo cercato di estendere la nostra sensibilità agli altri. Ab biamo avanzato proposte, o meglio, abbiamo rilanciato le proposte della scienza. Ci sono al larmi da decenni e ci sono anche le soluzioni! L'ACQUA
la sua voglia di battersi per tutelare l’ambiente e contrastare la crisi climatica. Da qui l’idea di un libro come ulteriore mezzo per diffondere l’importanza di essere presenti alla lotta e di ventare attori del cambiamento, accompagna ti da coprotagonisti esemplari come i Green Heroes, eroi dei giorni nostri che lavorano, spesso silenziosamente, per trovare soluzioni efficaci per riconnettere i ritmi della società e dell’economia a quelli della natura. Cambiamenti climatici, surriscaldamento del pianeta ed eventi meteorologici fuori control lo, sono solo alcune delle conseguenze che gra vano sulla sorte delle generazioni future. Con un’agenda concentrata sui temi dell’energia, del risparmio idrico e delle risorse più in generale, non manca giorno in cui agli appelli autorevoli si uniscono anche quelli semplici e spontanei a scendere in campo a favore della causa. Una mobilitazione generale, che amplifica le istan ze portate avanti anche da tanti giovani e gio
PROTAGONISTA
Un uomo che tanto ha donato con la sua pas sione e il suo esempio alla causa di un domani da riscrivere insieme. Per questo l’ultimo sa luto del figlio Alberto al papà e "maestro", di venta, con sentimento di viva riconoscenza, il nostro, quello di tutti: "Per me lui continuerà a vivere attraverso i libri, le trasmissioni, i dischi jazz, ma anche in tutti quei ragazzi che hanno speranza nel futuro e cercano l’eccellenza, nei ricercatori che cerca no di andare a meta nonostante tutte le diffi coltà, in tutte le persone che cercano di unire e non di disunire, nelle persone che cercano la curiosità e le bellezze della natura, quelle che cercano di assaporare la vita. L’eredità che lascia a tutti noi è importante, ed è un’eredi tà non fisica o di lavoro, ma di atteggiamento nella vita: quello che ci ha detto come ultima cosa è stato ‘Anche voi fate la vostra parte’."
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E noi abbiamo il dovere di fare la nostra!
“
1928-2022
Purtroppo lo studio delle tematiche ambientali nelle scuole è ancora insufficiente, e spesso i giovani sono lasciati all'autoformazione. L'in serimento dell'educazione civica e ambienta le è un primo passo, dovuto sicuramente agli scioperi globali del 2019, ma ora bisogna insi stere sulla formazione dei docenti". Formazione, passione, ardore, sensibilità, pro attività. È questo ciò che tutti chiedono, unen do poi una parola chiave: curiosità. La stessa che ha animato da sempre la vita ed il percor so professionale di Piero Angela, divulgatore scientifico per eccellenza, che ci ha lasciato in questa estate con un’importante eredità valida per tutti, ma in particolar modo per i giovani: «Io consiglio ai giovani di cercare l’eccellen za». Lo ribadì nel 2018 in Puglia proprio nel corso della sua ultima visita ufficiale presso l’Università degli studi di Bari “Aldo Moro”, in occasione della consegna del Sigillo d'oro da parte dell'ateneo.
Noi non sappiamo come sarà il futuro del lavoro, ma ci sarà sempre bisogno di leggere. È importante che nel lavoro ci si realizzi. Io consiglio ai giovani di cercare l’eccellenza, in qualunque lavoro. Non bisogna mai accontentarsi di quello che si fa, fare qualcosa in più, leggere qualcosa in più, rifare un progetto. Al di là dello studio c’è una parte di partecipazione e di impegno che poi fa la differenza in qualunque settore della vita e del lavoro. Ogni uomo deve essere curioso verso il proprio lavoro, ma il ricercatore un po’ di più, perché è un’attività che si basa su questo.
Piero Angela
”
Per Helen Mirren – premio Oscar in “The Queen” (2006) come mi glior attrice protagonista nella interpretazione della Regina Elisabetta II, recentemente scomparsa – è stata nuovamente una intensa estate pugliese.
L’attrice inglese, che ama autodefinirsi “contadina salentina onoraria” e non già una “regina”, ha continuato negli ultimi anni un lavoro di sensibilizzazione perché si prenda a cuore il dramma degli ulivi del Salento, impegnandosi a salvaguardare un patrimonio non solo locale e non solo italiano, ma universale. Ospite speciale dell’iniziativa “Luci nel bosco - Notte di cinema, arti, natura” a Tiggiano, la Mirren ha raccontato con passione e coin volgimento emotivo del suo amore per il Salento e dell’urgenza di salvaguardare la natura. Un riconoscimento per il suo im pegno dall’amata Puglia le è giunto anche dal comune di Presicce-Acquarica con il conferimento del premio “Ipogeo”, con la seguente motivazione: “Per l’impegno profuso a favore della dife sa dell’ambiente e per la lotta alla Xylella”.
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ARTE CULTURA BELLEZZA12 PACE E
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delle relazioni internazionali che in qualche modo stanno regolando anche questo conflit to. Il nostro messaggio – ha quindi concluso – è più rinnovabili, più autonomia energetica e di conseguenza meno fonti fossili”.
teatro e danza, ma anche forum, la boratori ed escursioni: tutti ingredienti che anche quest’anno han no dato vita ad una ricca e variegata edizione di FestambienteSud, l’eco-festival del Mezzogiorno d’Italia, organiz zato da DiciottoLegambiente.leedizionifino ad ora realizzate, tre delle quali ospitate sul Gargano, un territo rio complesso, che offre e continua ad offrire notevoli spunti di riflessione. Tema di questa edizione “Pace e Rinnovabili”, scelto soprattut to alla luce di quanto sta accadendo nel cuore dell’Europa, scosso e sconvolto dal conflitto russo-ucraino. “Crediamo che la sfida ambien tale – ha spiegato Vanessa Pallucchi, vicepre sidente nazionale di Legambiente – si intrec ci fortemente con quelle che sono le strategie
Il festival multidisciplinare rappresenta da una parte l’occasione per aggregare grandi e picci ni grazie ad un ricco cartellone musicale, dove negli anni hanno trovato spazio diverse disci pline artistiche e forme di espressione cultura le, dalle mostre d’arte alla letteratura, dal teatro alla danza; d’altra parte però rappresenta an che e soprattutto un momento di riflessione, di confronto e discussione su diverse tematiche: forum, laboratori, summer school, iniziative di valorizzazione dell’agrifood, visite guidate ed escursioni, organizzate tutte con l’obiettivo di mantenere accesi i riflettori su argomenti di grande attualità, come il cambiamento clima tico, la crisi idrica, la transizione energetica ed
L’edizione 2022 di FestAmbiente è stata un’occasione per condurre il cittadino mano a mano alla scoperta di territori e tradizioni. Numerosi i momenti per parlare di ambiente. Al centro degli incontri anche la richiesta alla Regione Puglia di varare un piano energetico regionale.
Musica,
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ecologica, lo sviluppo del territorio in ottica green. Al centro, il Mezzogiorno e le questioni meridionali, attraversando territori legati fra loro da un filo rosso, quello della qualità am bientale e della coesione sociale. E in questa XVIII edizione, tre sono stati i mo menti di riflessione, il primo a San Giovanni Rotondo, dove si è svolto un forum che aveva al centro proprio il tema “Pace e Rinnovabi li”. Un’occasione di confronto tra ambienta listi, amministratori locali, associazioni e il mondo della Chiesa. Si è discusso dello stretto rapporto che esiste fra pace e diffusione delle rinnovabili, un rapporto che si deve evolvere in proposte e impegni concreti per la pace e l’ambiente nei territori e nelle comunità. Il secondo momento di riflessione è stato in vece ospitato a Monte Sant’Angelo, dove si è svolto il Forum “Il Futuro delle rinnovabili”. Nell’occasione è stato anche sottoscritto un importante protocollo d’intesa, il primo in Ita lia, tra Confindustria Foggia e Legambiente Puglia, con l’obiettivo di pianificare il futuro in Capitanata soprattutto da un punto di vista
energetico. Al centro il rispetto per l’ambiente, come acceleratore d’impresa. Un accordo che quindi punta a “sviluppare collaborazioni nel campo della ricerca, della promozione e del lo sviluppo delle esperienze imprenditoriali nel quadro della transizione ecologica al fine di perseguire la tutela delle risorse ambientali, l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali e, al contempo, cogliere le opportunità d’impresa aperte dalla prospettiva dell’economia sosteni bile”, come si legge sul protocollo. Fondamen tale in questa rivoluzione ecologica ed ener getica, il ruolo delle università e dei giovani, che però devono rimanere nei propri territori, puntando allo sviluppo degli stessi.
Un processo profondo, una rivoluzione anche di tipo industriale che però deve essere accom pagnata da una riforma profonda del quadro normativo, da una interazione tra produzione, innovazione e ricerca, un approccio di econo mia circolare tra le filiere industriali, un soste gno alla cultura d’impresa delle comunità, così come anche sottolineato da Ruggero Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia: “Chiedia
mo quindi alla Regione di accelerare sul pia no energetico regionale e sulla pianificazione perché anche le aziende hanno bisogno di li nee guida chiare. E’ il momento di agire, ma è necessario che i territori siano i protagonisti di questo All’incontrocambiamento”.presente anche Acquedotto Pu gliese che ha raccontato le best practice quoti diane, per risparmiare energia, producendone da fonti green, sfruttando quindi tre grandi risorse, le condotte di acqua potabile, il biogas prodotto dai fanghi di depurazione e il foto voltaico. “A tal proposito – ha spiegato Giusep pe Rizzi, energy manager di AQP – la società pubblica ha sviluppato un piano d’azione im pegnativo che prevede la realizzazione di 140 impianti fotovoltaici per una potenza di circa 30 megawatt entro il 2026, che consentirà di sfruttare pienamente tutte le superfici a nostra Neldisposizione”.corsopoi della terza tappa di Festambien teSud, svoltasi a Mattinata, si è invece affronta to un altro tema, quello della sacralità e dello sviluppo culturale dei territori, con il forum "Gargano Sacro, la cultura è in cammino". La principale novità dell’eco-festival è stata pro prio il progetto speciale sostenuto dalla Fon dazione Monti Uniti di Foggia, un itinerario turistico-culturale che ha coinvolto i principali siti culturali e naturalistici della parte sud del Gargano, territorio di abbazie e santuari, ne cropoli e siti ipogei. Ogni tappa è stata quindi animata da eventi, spettacoli, visite e itinerari a piedi alla scoperta di questo meraviglioso ter Laritorio.quarta
ed ultima tappa ha invece toccato la Foresta Umbra e la città di Vieste, dove oltre ai consueti e tanto attesi concerti di artisti nazio nali ed internazionali, scelti e selezionati dalla direttrice artistica, la cantante Chiara Civello, sono state organizzate escursioni in barca alla scoperta di Vieste da un punto di vista inedito, il mare. “Un’attività che – come spiegato da Do menico Antonacci, guida turistica per Festam bienteSud – si inserisce nell’itinerario Gargano sacro. Un itinerario partito da Rignano Garga nico e che ha toccato vari luoghi, attraversan
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ospitati momenti di lettura, preceduti dall’e sibizione di Francesca Heart, che con la sua “Fontana di Luce” ha incantato i presenti con musica e suoni della natura. Sul palco di FestambienteSud tanti gli artisti del panorama musicale nazionale ed interna zionale che hanno portato sul Gargano musica di qualità, accompagnati dalla cantante Chiara Civello, per il secondo anno consecutivo, diret trice artistica dell’evento. Tra di loro, il trom bettista torinese Fabrizio Bosso, il maestro d’organo Adriano Falcioni, il cantante John De Leo, che si è esibito a Monte Sant’Angelo, ed ancora la cantante Nada e il producer e dj salentino Populous. Non hanno fatto mancare la loro energia, la giovanissima Emma Nolde, il chitarrista brasiliano Toquinho e la stessa Chiara Civello che si è esibita a Vieste. Appuntamento ora al prossimo anno, con una nuova edizione che ancora una volta punti a generare da una parte flussi turistici culturali sui siti d’interesse di un’area come il Gargano e dall’altro sia ancora l’occasione per riflettere sui temi delle energie rinnovabili, cambiamen ti climatici, salvaguardia del Pianeta Terra e sviluppo del Mezzogiorno d’Italia.
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do San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo, Mattinata, Vieste, per poi concludersi in Fore sta Umbra. A Vieste, il giro in barca, ha per messo di conoscere la città da un punto di vista speciale, quello del mare, scoprendo vari punti, dall’isolotto del faro di Sant’Eufemia, a punta San Francesco, fino ad arrivare al Pizzomunno e al Castello”. Tante le storie e gli aneddoti che sull’imbarcazione hanno incuriosito i parte cipanti, in larga parte turisti, affascinati dalla bellezza della città dei Trabucchi. Tra questi, la storia dell’isolotto di Sant’Eufemia, dove è da poco terminata la terza campagna di scavi ar cheologici e dove è stata scoperta una sorgente di acqua dolce, una grotta santuario che veniva utilizzata dai naviganti a partire dal II-I seco lo A.C. fino all’età contemporanea, per lasciare un’incisione all’interno della grotta per chiede re una grazia alla dea Venere Sosandra, che è la dea salvatrice degli uomini o per ringraziare la dea dell’avventura andata a buon fine. Questo santuario è stato poi trasformato da pagano a cristiano, come anche testimoniata dalla pre senza di pesci e croci, simboli cristiani. Infine, nella riserva naturale della Foresta Um bra, area protetta e sito UNESCO, sono stati
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all'Ambiente Anna Grazia Maraschio - frutto di una pianificazione che parte da lontano, con investimenti costanti sull'ammodernamento degli impianti, sui controlli, oltre al lavoro di sensibilizzazione sui temi del rispetto ambien tale e dell'inquinamento marino". Mari promossi, ma guardia ancora alta per quanto riguarda la depurazione. Secondo i dati elaborati da Arpa Puglia 27 presidi depurati vi non sono ancora totalmente conformi alla direttiva europea sul trattamento delle acque reflue. Un dato tuttavia in miglioramento ri spetto allo scorso anno: nel 2021 infatti gli im pianti non conformi erano 33.
Il mare della Puglia saluta l'estate portando con sé buone notizie, obiettivi raggiunti e an che molte sfide. Tra i motivi d'orgoglio per il territorio spicca anzitutto la buona salute del le acque, tra le meno inquinate d'Italia. A te stimoniarlo ci sono i dati raccolti da “Goletta Verde e dei Laghi” di Legambiente e analizzati da Arpa: su 29 punti individuati lungo la costa nessuno è risultato con livelli di batteri e inqui nanti superiori rispetto ai limiti di legge. Le Vele della Goletta hanno attraversato la Pu glia, da Peschici fino a Palaggiano, fino a ini zio agosto. Anche quest'anno tra i “sorvegliati speciali” ci sono state le foci dei fiumi, i canali e i torrenti, vale a dire i principali vettori con cui gli agenti inquinanti si riversano nei mari. L'indagine si è infatti concentrata su 23 punti in mare e su 6 foci, più due punti sul lago di Varano. La Puglia si può definire quindi regio ne virtuosa, se consideriamo che a livello na zionale oltre un terzo dei campioni analizzati è stato classificato come “inquinato o fortemente "E'inquinato”.unrisultato importante per la Puglia che ci fa felici – ha commentato l'assessora regionale
Ruggero Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia si è detto soddisfatto, ma ha sottolinea to l'importanza di intervenire sulle criticità che ancora persistono: “Siamo contenti dei risultati ottenuti dalla Pu glia, ma non dobbiamo abbassare la guardia. Oggi più che mai siamo in una grave situazio ne di crisi idrica ed è inaccettabile che non si riesca a riutilizzare l’acqua affinata in agricol tura o si continui a portare i fanghi di depura zione in impianti fuori regione, questa non è economia circolare”.
Puglia regina del mare, Goletta verde confer ma: le sue acque sono tra le più pulite d'Italia
UN TUFFO DOVE IL MARE È PIÙ BLU
Un mare di Bandiere Blu alla Puglia con i suoi 800 km di costa. In Salento svettano per qualità del mare cristallino e sabbia finissima Pescoluse o le cosiddette ‘Maldive del Salento’ (foto Paolo Laku), Torre Pali e Porto Vecchio.
Sono i metri cubi di acqua affinata in Puglia nel 2021 e riutilizzati in agricoltura. Il dato è contenuto nel “Focus depurazione” reso noto da Goletta Verde di Legambiente. Negli ultimi anni sono stati numerosi gli interventi della Regione Puglia per incentivare l'utilizzo delle acque reflue in agricoltura, uno degli obiettivi fissati anche dall'Unione Europea. Attualmente sono 185 gli impianti in esercizio in Puglia. Come indicato dal Piano d'ambito 2020-2045, solo il 7% dei recapiti finali è rappresentato da corpi idrici superficiali, il 75% da lame e altri corsi d’acqua effimeri episodici o dal suolo (attraverso trincee drenanti) e il 18% recapita a mare. Per metà degli impianti il Piano regionale di Tutele delle Acque ha prescritto che il trattamento sia spinto fino a rendere possibile il riutilizzo delle acque.
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il contagocce
Ogni giorno ci prendiamo cura del nostro acquedotto, bene prezioso per la comunità. Nel tuo abitato stiamo realizzando, con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale, un grande progetto per migliorare il servizio, ridurre le perdite e ottimizzare le pressioni idriche.
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Habitat naturale di circa 80 specie di animali differenti, tra cui i tanto amati fenicotteri rosa, le saline più grandi d’Europa rappresentano una vera e propria fabbrica naturale, dove Na tura e Uomo, convivono nel pieno rispetto l’u no dell’altro, in un equilibrio perfetto. Hanno origini antichissime, così come rac contato da Marina Marrone, responsabile del Centro Visite di Margherita di Savoia: “I primi ritrovamenti risalgono infatti al IV secolo a.C. mentre il primo documento scritto risale al II secolo d.C. Qui compare il toponimo Salinis, riferito proprio a questa zona”.
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spiegato Marina Marrone - ha fatto sì che l’ac qua di mare che arrivava con le mareggiate, creasse delle conche dove poi precipitava il sale”. Una salina naturale, quindi, che poi dalla metà del 1700, grazie al lavoro dell’architetto Luigi Vanvitelli, si è trasformata in un impor tante polo artificiale di produzione del cosid detto oro bianco. Piccola curiosità, l’architetto Vanvitelli nella sua lunga carriera si è anche occupato di realizzare l’imponente acquedotto Carolino di Caserta. Oggi nella salina, che si estende per circa 24 km da nord a sud e per 5 km nell’entroterra della Bat con una superficie totale di 4.500 et tari, si producono mediamente dalle 400 alle 600mila tonnellate di sale all’anno, con una ca pacità potenziale di oltre 700mila tonnellate. Il processo parte dal mare a 20 km dalle saline, qui con tre grandi idrovore l’acqua marina vie ne prelevata e portata nella prima zona eva porante, da qui poi passa nella seconda zona evaporante, così come spiegato da Giuseppe Agricola, amministratore delegato di Atisale S.p.A., tra le principali aziende italiane ope ranti nell’industria del sale e primo produttore nazionale di sale di origine marina. “Quando l’acqua raggiunge la giusta temperatura, vie
Il territorio di Margherita di Savoia infatti si presta alla formazione di una salina maritti ma, con lo strato di terreno argilloso di cui è costituito, quindi particolarmente imperme abile. “Questa naturale conformazione – ha
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una terra bagnata dal mare e baciata dal sale, esiste un luogo magico, sur reale, suggestivo, un posto che sem bra essere stato dipinto da un pittore impressionista. Questa terra è Mar gherita di Savoia, nel Basso Tavoliere ai piedi del Gargano, e il luogo magico sono le saline, colorate di bianco e di tutte le tonalità esistenti del rosa.
italiani ed esteri”. In particolare, la superficie evaporante ser ve a portare le acque del mare a saturazione rispetto al cloruro di sodio, l’altra superficie coperta dalle acque costituisce la zona salante nella quale si ha a disposizione il sale. Un’altra piccola curiosità, il processo di cristallizza zione del cloruro di sodio, meglio conosciu to come il sale da cucina, è rimasto pressoché
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Margherita di Savoia è un luogo magico grazie alla riserva di saline e all’habitat naturale per 80 specie di animali. Tra questi i fenicotteri rosa. Nella salina, estesa per 24 km, si producono mediamente dalle 400 alle 600 tonnellate di sale all’anno.
ne immessa nei bacini salanti – ha racconta to Agricola - Dal mese di settembre fino ad aprile, il sale viene raccolto e ammassato nella zona più grande delle saline, l’aia di ammas samento Pettiglio, per poi partire a bordo di camion per arrivare direttamente al cliente oppure in aziende che si occupano della tra sformazione del prodotto. Prodotto che, dopo un lungo viaggio, infine raggiunge i mercati
Le saline di Margherita di Savoia fanno parte di una Riserva Naturale dello Stato. Grazie ad una guida è possibile fare un tour ascoltando aneddoti, storie e curiosità. I più fortunati riescono ad immortalare i fenicotteri rosa chiamati anche ‘trampolieri rosa’. (foto Filippo Rizzi)
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identico anche a distanza di millenni e l’opera dell’uomo, è servita soltanto a moltiplicare e migliorare la produzione e i sistemi di raccol ta. Quindi il sale marino che portiamo sulle nostre tavole è lo stesso che si contendevano i Romani, che lo utilizzavano come moneta. Fondamentale in questo lungo e comples so processo è la figura del saliniere che con i suoi tanti anni di esperienza, sa perfettamente quando spostare l’acqua da una zona all’altra, tenendo conto dell’azione del sole e del vento. E sono proprio i salinieri che in alcuni perio di dell’anno, quelli più lenti e tranquilli, rea lizzano con il sale delle vere e proprie opere d’arte, mediante un particolare processo. “Le sculture vengono realizzate dopo aver recupe rato alcuni pezzi di legno – ha spiegato ancora Marina Marrone – Pezzi che successivamente vengono lavorati con coltelli e taglierini, per formare la cosiddetta anima. A questo punto,
il saliniere immerge nel bacino salante quan to realizzato precedentemente con il legno, attrattore naturale di cloruro di sodio, e dopo qualche tempo, attraverso il processo di cri stallizzazione del sale sul legno, si creano le Lesculture”.saline
di Margherita di Savoia fanno par te di una grande Riserva naturale di Stato, quest’ultima gestita dal Nucleo Tutela Biodi versità dei Carabinieri Forestali. La riserva non è però completamente accessibile ai tu risti, che invece possono visitare solo alcune aree, a bordo dei colorati trenini messi a di sposizione dal Centro Visite. Qui, una guida racconta aneddoti, storie, curiosità, fornendo soprattutto informazioni utili per scoprire e approfondire il lavoro che quotidianamente viene svolto in questo incantevole luogo. In alcuni punti del tour, i visitatori hanno anche la possibilità di assistere ad una dimostrazio
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plari. Sono le femmine a scegliere il luogo in cui nidificare in totale sicurezza. Principal mente monogami, entrambi i “genitori” si oc cupano poi dell’alimentazione e della crescita dei propri pulcini. Questi ultimi, a circa due settimane dalla nascita, sono già liberi di po ter esplorare l’ambiente circostante, formando delle micro-colonie, così da diventare più forti e meno vulnerabili a possibili attacchi dei pre datori, come rapaci e gabbiani. Tutelare e proteggere il loro habitat naturale è una delle priorità del Centro Visite di Marghe rita di Savoia che, da una parte accompagna il visitatore ad avere un contatto diretto con la natura, in piena libertà, facendolo immergere in quella che è la realtà della produzione del sale, dall’altro però protegge l’ecosistema qui presente, le zone umide importanti per la tu tela della biodiversità. Particolare attenzione quindi viene prestata al tema dell’ecoturismo e dell’accessibilità alle zone protette, attraver so la stretta collaborazione tra azienda e realtà ambientaliste locali, che insieme promuovono una politica sinergica in piena cooperazione.
Eleganti e sinuosi, sono anche chiamati “Trampolieri rosa”. I fenicotteri sono arrivati a Margherita di Savoia nel lontano 1992 ed oggi la colonia qui presente conta ben 250 esem
ne pratica, osservando da vicino le operazioni che vengono svolte per controllare e calcola re il grado di salinità dell’acqua, avendo an che l’opportunità di toccare con mano l’acqua stessa, che risulta essere più densa rispetto a quella marina. E sono numerosi i turisti che ogni anno, in particolare nel periodo estivo, decidono di visitare le saline, riuscendo in al cuni casi anche a scorgere, seppur da lontano, i fenicotteri rosa, che vivono insieme ad altre specie animali, nella riserva naturale. Ma da cosa è dovuto il colore rosa di questo luogo magico? In primis dall’elevato grado di salinità delle acque e poi dalla presenza di al cuni microrganismi algari, come la dunaliel la salina e dalla presenza di tanti piccolissimi crostacei ricchi di betacarotenoidi, l’artemia salina, cibo preferito dai fenicotteri. Il colore del loro piumaggio infatti dipende proprio dalla loro dieta.
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Taranto sarà la Capitale dei Giochi del Mediterraneo 2026. Il passaggio del testimone alla città dei Due Mari è avvenuta a luglio scorso in Algeria. Saranno 26 i Paesi partecipanti con circa quattromila atleti. (foto pp. 32-33 Massimo Todaro)
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Orano 2022 a Taranto 2026. Nel mese di luglio, durante la cerimonia di chiusura dei XIX Giochi del Mediterraneo in Alge ria, è avvenuto il simbolico passaggio del testimone con la consegna della bandiera a tre cerchi dei Giochi, che ha così uffi cialmente aperto il quadriennio della kermesse pugliese, su cui il capoluogo jonico e la Regione Puglia puntano come grande occasione di cre scita. Sembra un orizzonte ancora lontano, ma il lavoro preparatorio è lungo, articolato, delica to e complesso. Come per tutti i grandi eventi la partita aperta necessita di visione e coordina mento, perché “Taranto2026” possa diventare reale driver di sviluppo per un territorio, che ha messo la risorsa acqua e la cultura al cen tro della sua visione di sviluppo. Per la “città dei due mari”, l’alternativa all’economia collegata alla siderurgia ed alla monocultura dell’acciaio passa strategicamente dalla blue e dalla green economy ed i Giochi del Mediterraneo spose ranno pienamente questa visione. “L'evento – spiega Elio Sannicandro, direttore
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generale del Comitato organizzatore Taranto 2026 – è inserito all’interno di un vasto pro gramma di rinascita e di trasformazione, di transizione ecologica, ma anche di metamor fosi socio-economica della città di Taranto. Si parla quindi un processo molto più ampio, che vede la Regione Puglia particolarmente impe gnata su una serie di progettualità che riguar dano anche la rigenerazione urbana; la mobi lità sostenibile; la blue economy e così via. I Giochi – prosegue Sannicandro – raccontano dal punto di vista mediatico questa trasfor mazione della città, soprattutto, valorizzando
l'identità di Taranto che è un'identità molto forte, frutto di una storia millenaria, fondata sulla cultura e la storia del mare, con al centro uno dei porti più importanti del Mediterra neo. Area geopolitica al centro degli interessi del Paese attraverso Taranto l’Italia intera mira a rendere centrale il suo ruolo nel Mediterra neo, dal punto di vista economico, culturale e della pacificazione internazionale. Ci atten dono – conclude Sannicandro – quattro anni di duro lavoro, ma sarà tutto molto entusia smante perché, come tante volte è stato dimo strato, lo sport può servire anche a cambiare il mondo. Almeno, questo è il nostro obiettivo, sia dal punto di vista climatico che ambientale e a Taranto si gioca una sfida importantissi ma su questi temi. I Giochi del Mediterraneo non saranno dunque solo una manifestazione
sportiva. L'evento rappresenta davvero la vo glia di cambiamento e di rinascita, di Taranto e di tutta la Puglia”. I Giochi, infatti, non si svolgeranno solo nel capoluogo jonico, il quale comunque ha ovvia mente il ruolo centrale. Ma sono ben dician nove i Comuni che hanno già oggi aderito all'i niziativa e che ospiteranno gare e allenamenti di varie discipline. Si tratta, nello specifico, dei Comuni di Lecce che metterà a disposizione Stadio e Palasport; di Brindisi, Conversano, Ginosa, Grottaglie, Martina Franca, Massafra, Mottola, Fasano, Conversano, Castellaneta, Leporano, Montemesola, Pulsano, San Gior gio Jonico e Avetrana che metteranno in uso i propri palasport; e, ancora, dei Comuni di Statte e di Laterza che invece concederanno le piste di atletica leggera. Ci sono, infine, Cri
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la caduta del governo sta complicando i tempi sulle coperture finanziarie, però siamo molto fiduciosi. Stiamo partendo con la progettazione di tutti i grandi impianti per la città. Dal 2023 partiranno i cantieri essenziali, soprattutto per coprire l'evento”. Poi, proprio sulla centralità del mare e della risorsa acqua per lo sviluppo dell'economia locale, afferma: “Dobbiamo ragionare sull'ambiente come opportunità e non solo in termini di tutela, vincolistici o di recupero attraverso, ad esempio, il ciclo delle bonifiche dagli anni della devastazione industriale. Il mare è una risorsa perché, dalla filiera della maricoltura alla cantieristica, fino alla prospettiva che si deve ancora del tutto esprimere del porto e della zona economica speciale, possiamo costruire tante opportunità di lavoro, soprattutto per i nostri giovani. Possiamo fare in modo che la nostra quota di PIL progressivamente si emancipi dalla grande industria e si apra ad altri settori. Grande il lavoro che abbiamo fatto assieme all'Autorità di Sistema portuale in questi anni sul traffico crocieristico, sulle presenze, che non accennano a diminuire in questa città. Sono un altro volano che ci da' fiducia e il senso di un buono sviluppo, di una buona economia e noi dobbiamo farci trovare pronti”.
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spiano, che realizzerà l’impianto di tiro con l’arco e, Torricella, che adeguerà il proprio impianto di tiro a volo.
Tutti i comuni hanno compreso l’importanza di un grande evento sportivo per valorizzare i propri territori e promuovere un vero e proprio sistema, capace di unire sport, cultura e turismo. “La ricaduta dei Giochi del Mediterraneo interesserà anche il tessuto socio-economico con il coinvolgimento di tanti giovani in un processo consapevole di crescita collettiva, basata sulla sostenibilità e sulle potenzialità delle proprie radici culturali. Basti pensare che a Taranto 2026 vi saranno 26 Paesi partecipanti con circa 4.000 atleti oltre a tecnici, dirigenti, giudici di gara, accompagnatori, giornalisti e turisti, con una ricaduta diffusa per l’intero territorio jonico. Ora i Comuni dovranno lavorare in squadra con la Regione Puglia e le Istituzioni statali per mantenere gli impegni assunti, predisponendo progetti di adeguamento infrastrutturale ma anche progetti di promozione turistica e culturale”.
In questa fase “siamo già a lavoro per recuperare il tempo perduto – spiega il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci - otto mesi di mancanza dell'amministrazione comunale ha ritardato un po' di cronoprogrammi, e anche
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