nc_inchiesta_settore per settore_i player della comunicazione
IL MEDIA MIX? SEMPRE PIÙ CROSSCANALE DALL’INIZIO DELLA PANDEMIA A OGGI, DIGITAL E SOCIAL SONO DIVENTATI PER I BRAND I CANALI PRIVILEGIATI CON CUI DIALOGARE CON I PROPRI CLIENTI E IL PUNTO VENDITA HA ASSUNTO UN NUOVO RUOLO FONDAMENTALE NELLA DIALETTICA CON L’E-COMMERCE. DI FATTO, PERÒ, LA CRISI SANITARIA HA ACCELERATO DINAMICHE CHE ERANO GIÀ PRESENTI NEL MERCATO E CHE PORTANO IN UNA SOLA DIREZIONE: L’OMNICANALITÀ. DI ILARIA MYR
La crisi sanitaria, abbiamo visto, ha stravolto le abitudini delle persone e, di conseguenza, il mercato pubblicitario, che ha visto le aziende rallentare o ridurre gli investimenti e alcuni mezzi soffrire più di altri. In questa situazione, i player della comunicazione hanno dovuto affiancare i clienti nella difficile condizione di continuare a parlare con il proprio target, guidandoli nella scelta dei canali giusti per comunicare in un mondo le cui abitudini sono state
stravolte dal lockdown, con inevitabili conseguenze sulla fruizione mediatica. Come spiegano da Ogilvy: “I mesi dell’emergenza Covid-19 sono stati un unicum anche nella storia della comunicazione. Sono stati mesi in cui la contingenza ha preso il sopravvento su ogni altra considerazione, disarticolando anche il panorama dei media: da un lato, la tv è tornata sugli scudi per i grandi brand; dall’altro c’è stata un’impennata dei canali social e dell’e-commerce.
Quest’ultimo è letteralmente esploso, viste le enormi difficoltà di fare di acquisti nei canali tradizionali”. Ecco dunque il principale impatto della pandemia sulla comunicazione, dopo un’iniziale paralisi dei budget: un nuovo media mix. “I nostri clienti hanno puntato molto sui social media - spiega Stefania Siani, vice president e chief creative officer Dlv Bbdo - perché necessitavano di una presenza molto strutturata di interazione
Stefania Siani, vice president e chief creative officer Dlv Bbdo
Andrea Di Fonzo, ceo Zenith Italy
Giovanni Uboldi, direttore commerciale e marketing IGP Decaux
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