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Puntare sull’organizzazione della filiera A che punto è la logistica urbana? Lo sviluppo dell’e-commerce e delle consegne a domicilio, così come la rinascita dei piccoli negozi di prossimità senza magazzino sono canali di distribuzione in rapida crescita e danno l’impressione di generare congestione e traffico. La realtà è che la mobilità privata è ancora il problema numero uno, soprattutto per la grande quantità di spazio urbano occupato dai veicoli in sosta su strada, che vengono utilizzati solo poche ore al giorno. La logistica urbana efficiente è parte della soluzione alla congestione delle nostre città se riesce a mettere in campo un sistema molto più sostenibile: un furgone ben carico utilizzato 8 ore al giorno o più, ad esempio, è una soluzione molto più efficiente e sostenibile per trasportare merci rispetto a mezzi di minore portata. Il network Alice sta assumendo un ruolo sempre più rilevante nella ricerca e sviluppo europei, ma cos’è esattamente e quali sono gli aspetti più interessanti della logistica urbana a cui state lavorando? Per troppo tempo l’attenzione per l’innovazione sulla logistica delle merci si è concentrata solo sulla tecnologia o sulla digitalizzazione. Alice, pur essendo favorevole a questi sviluppi, vuole al contempo cercare di definire quale sia il vero problema. La pianificazione della filiera e della catena logistica, così come la sua gestione efficace, sono una scienza e quindi il modo in cui organizzi (o non organizzi) la tua operatività giornaliera ha un impatto molto più grande sui risultati di esercizio rispetto a qualsiasi evoluzione tecnologica che può accompagnare questa ottimizzazione. Questo è il motivo per cui abbiamo sviluppato il concetto di Physical Internet e cioè lo sviluppo di un sistema a rete interconnesso e auto-organizzante per ridurre i colli di bottiglia e promuovere un utilizzo sempre più efficiente delle infrastrutture.
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