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Paolo Uggè Fai-Conftrasporto

Paolo Uggè

Fai-Conftrasporto

Il settore dell’autotrasporto non si è mai arrestato durante l’emerIl settore dell’autotrasporto non si è mai arrestato durante l’emer- genza epidemiologica, garantendo che il Paese non si fermasse. Adesso, però, dobbiamo riscontrare che il clima di fi ducia delle imprese è calato sensibilmente e questo è avvenuto nonostante alcune fi liere abbiano continuato a lavorare incessantemente. Molte altre, infatti, questa possibilità non l’hanno avuta. Questo è un dato preoccupante. Ciò non toglie che durante questo periodo l’importanza dell’autotrasporto sia stata riconosciuta anche dal Santo Padre e non solo: certamente è un aspetto importante.

Importanti sono anche i provvedimenti che sono stati presi in questi mesi per il settore. Dobbiamo ammettere, innanzitutto, che l’autotrasporto è stato inserito in tutte le misure di carattere generale che sono state pensate e assunte dal Governo per tutte le altre categorie, e questo è un merito che deve essere attribuito alla ministra Paola De Micheli. Anche se, nell’effettiva distribuzione, molte imprese sono ancora in attesa di ricevere quanto era stato per loro ipotizzato. Abbiamo avuto anche misure specifi che per il settore, sia per quel che riguarda le revisioni, sia per i documenti che consentono di poter circolare e che erano in scadenza, per i certifi cati di formazione e per tutti quei titoli che secondo le disposizioni europee avrebbero bloccato soprattutto i nostri operatori che consentono alle merci italiane di andare all’estero. Mi riferisco anche ai documenti sull’accesso alla professione, alla licenza comunitaria, alle carte tachigrafi che, alla CQC che sono state prorogate così come l’applicazione del rinvio dei versamenti, sia dei contributi sia dell’Iva.

Il problema generale che rimane, ora, è che dobbiamo consentire alle imprese di ricevere in modo sicuro il corrispettivo per i servizi prestati, perché a settembre/ottobre questo diverrà particolarmente importante.

In questo senso abbiamo subito chiesto che per le imprese venisse usato un sistema già utilizzato in altri Paesi, cioè l’accredito sul conto corrente di liquidità: se a settembre le fatture relative alle prestazioni effettuate nei mesi più critici non verranno soddisfatte si innescherà infatti un circolo vizioso drammatico, perché le aziende senza aver ricevuto i pagamenti saranno a loro volta in diffi coltà nel pagare i fornitori e nel pagare i lavoratori. Questo, quindi, rischia di creare una situazione esplosiva nel mondo dell’autotrasporto. È una preoccupazione di carattere generale che noi abbiamo sempre evidenziato.

Da italiani e da imprenditori vogliamo e dobbiamo augurarci che nei prossimi mesi ci sarà un miglioramento della situazione. Ma ci pare che segnali concreti non ce ne siano. Anche relativamente alla concessione da parte dell’Unione europea degli interventi economici dobbiamo aspettare il 2021. E se andiamo a guardare il Documento di programmazione economica e fi nanziaria vediamo che in cassa ci sono 4 miliardi e 500 milioni, ciò vuol dire che i grandi lavori annunciati sulle infrastrutture rischiano di non avere la portata prevista.

C’è anche la necessità di intervenire per consentire alle imprese di sostituire i veicoli e di operare in sicurezza, ma siamo ancora in attesa di vedere i due provvedimenti, quello sui tempi di pagamento e quello sulla sicurezza che, al di là delle volontà enunciate, non sono diventati ancora provvedimenti esecutivi. Esiste, quindi, l’esigenza di intervenire con provvedimenti specifi ci. Altrimenti – come dicevamo – a settembre/ottobre rischieremo di avere un settore paralizzato.

Importante anche l’approvazione del Pacchetto Mobilità a livello europeo che rappresenta un passo importante nella lotta alla concorrenza sleale e al dumping sociale. Anche in questo dobbiamo riconoscere l’impegno della ministra De Micheli che ha posto con grande determinazione la questione del dumping sociale e delle regole da applicare durante il Consiglio dei ministri dei Trasporti Ue; non si tratta della soluzione di tutto ma è l’avvio di un percorso per dotare il settore dei trasporti e della logistica di regole uguali per tutti. E questo è fondamentale perché anche la sicurezza (dei cittadini e di chi opera sui mezzi pesanti) dipende da questo.

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