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Gabriele Di Marzio Fedit

Gabriele Di Marzio

Fedit

Nel complesso, l’impatto sul settore provocato in questi mesi dalla Nel complesso, l’impatto sul settore provocato in questi mesi dalla pandemia e dal conseguente lockdown scattato sul territorio nazionale è stato devastante. La parte prevalente delle imprese di autotrasporto a carico completo ha subito una riduzione dei volumi dei servizi che ha oscillato in una forbice tra -50 e -90% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. I corrieri espressi hanno continuato a operare registrando in molti casi un picco di attività legato soprattutto a un robusto incremento della domanda veicolata attraverso l’e-commerce. Questo elemento, associato alle procedure richieste per assicurare condizioni di lavoro in sicurezza nel rispetto delle misure di contenimento e di prevenzione, ha richiesto una modifi ca importante di tutti i modelli organizzativi e gestionali dei servizi. Per le aziende del nostro settore queste dinamiche hanno comportato un aumento dei costi e, contemporaneamente, un incremento non proporzionale dei fatturati. Il risultato è stato che, a fronte di un aumento dell’attività, il conto economico delle aziende ha registrato signifi cative sofferenze. Con questa miscela di fattori negativi o quantomeno molto problematici, nessuno dei settori dell’autotrasporto può dirsi uscito indenne da questa emergenza nazionale innescata dalla pandemia.

Per quanto riguarda i provvedimenti varati dal Governo, sia il Decreto Cura Italia sia il Decreto Rilancio hanno prodotto limitati interventi di sostegno a favore del settore dell’autotrasporto. Le nostre imprese, nel bene e nel male, sono state interessate dalle misure di carattere più generale adottate dal Governo nell’ambito dei provvedimenti appena citati.

A questo punto la questione più urgente da affrontare è sicuramente quella di assicurare alle imprese del nostro settore (e non solo) una robusta immissione di liquidità. Un intervento necessario, indispen

sabile per consentire loro di superare le diffi coltà e le incertezze che si prospettano nei prossimi mesi. Devono essere concepite e attuate misure all’insegna della semplifi cazione normativa, quindi, e un signifi - cativo alleggerimento degli adempimenti burocratici che costituiscono da sempre una zavorra pesante. Contemporaneamente deve essere garantita una maggiore tutela delle imprese, la cui funzione e utilità sociale sono state rese evidenti dall’attività a dai servizi garantiti nel periodo del lockdown, rispetto alle aggressioni subite con sempre maggior frequenza dalle frange sindacali più estreme.

Pare evidente che il ruolo dell’autotrasporto e della logistica è da sempre centrale, strategico, per lo sviluppo di un Paese. Tanto più lo è in questo momento così complesso. Il comparto è in grado di produrre un importante contributo all’incremento del Prodotto Interno Lordo. Giusto per citare un dato inequivocabile, il settore della logistica nel suo insieme vale qualcosa come il 9% del Pil del nostro Paese. Un contributo importante, tanto più se si considera l’insuffi ciente infrastrutturazione di nostri territori, delle nostre reti. A ciò si aggiunge un impianto normativo che induce aziende, anche italiane, a dirottare le merci versi i porti del nord Europa bypassando i nostri scali.

Nei prossimi mesi e anni, se sapremo utilizzare al meglio le risorse disponibili accompagnandole a una robusta semplifi cazione regolamentare, la logistica nel suo insieme e l’autotrasporto in particolare, potranno essere uno dei volani attraverso i quali basare la crescita del Paese e del suo sviluppo.

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