In questo senso abbiamo subito chiesto che per le imprese venisse usato un sistema già utilizzato in altri Paesi, cioè l’accredito sul conto corrente di liquidità: se a settembre le fatture relative alle prestazioni effettuate nei mesi più critici non verranno soddisfatte si innescherà infatti un circolo vizioso drammatico, perché le aziende senza aver ricevuto i pagamenti saranno a loro volta in difficoltà nel pagare i fornitori e nel pagare i lavoratori. Questo, quindi, rischia di creare una situazione esplosiva nel mondo dell’autotrasporto. È una preoccupazione di carattere generale che noi abbiamo sempre evidenziato. Da italiani e da imprenditori vogliamo e dobbiamo augurarci che nei prossimi mesi ci sarà un miglioramento della situazione. Ma ci pare che segnali concreti non ce ne siano. Anche relativamente alla concessione da parte dell’Unione europea degli interventi economici dobbiamo aspettare il 2021. E se andiamo a guardare il Documento di programmazione economica e finanziaria vediamo che in cassa ci sono 4 miliardi e 500 milioni, ciò vuol dire che i grandi lavori annunciati sulle infrastrutture rischiano di non avere la portata prevista. C’è anche la necessità di intervenire per consentire alle imprese di sostituire i veicoli e di operare in sicurezza, ma siamo ancora in attesa di vedere i due provvedimenti, quello sui tempi di pagamento e quello sulla sicurezza che, al di là delle volontà enunciate, non sono diventati ancora provvedimenti esecutivi. Esiste, quindi, l’esigenza di intervenire con provvedimenti specifici. Altrimenti – come dicevamo – a settembre/ottobre rischieremo di avere un settore paralizzato. Importante anche l’approvazione del Pacchetto Mobilità a livello europeo che rappresenta un passo importante nella lotta alla concorrenza sleale e al dumping sociale. Anche in questo dobbiamo riconoscere l’impegno della ministra De Micheli che ha posto con grande determinazione la questione del dumping sociale e delle regole da applicare durante il Consiglio dei ministri dei Trasporti Ue; non si tratta della soluzione di tutto ma è l’avvio di un percorso per dotare il settore dei trasporti e della logistica di regole uguali per tutti. E questo è fondamentale perché anche la sicurezza (dei cittadini e di chi opera sui mezzi pesanti) dipende da questo.
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