"Agricoltura Alessandrina" giugno 2021

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COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 68° numero 6 20 GIUGNO Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

L’Italia riparte, tutte le novità per affrontare le sfide dei prossimi mesi

I nuovi uffici di Tortona e Castelnuovo Scrivia, ancora più vicino alle imprese

2021

Patronato Epaca: salute, servizi, sicurezza e tecnologia per il “dopo pandemia”



COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 68° numero 6 20 GIUGNO Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

L’Italia riparte, tutte le novità per affrontare le sfide dei prossimi mesi

COLOPHON PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria DIRETTORE AMMINISTRATIVO Roberto Rampazzo DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi GRAFICA, IMPAGINAZIONE Media srl HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Daniela Colombini, Don Ivo Piccinini, Alberto Pansecchi, Gianni Mario Stoppini, Valerio Scarrone, Gian Carlo Bassi, Luisa Bo, Davide Biglia, Marzia Poletto. FOTOGRAFIE Archivio Coldiretti REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 RE G I S T R A Z I O N E TR I B U N A L E di Alessandria n.69 del 21.1.1953 STAMPA Nuova Grafica Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria Coldiretti Alessandria

COLDIRETTI ALESSANDRIA

I nuovi uffici di Tortona e Castelnuovo Scrivia, ancora più vicino alle imprese

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2021

Patronato Epaca: salute, servizi, sicurezza e tecnologia per il “dopo pandemia”

n.6 - Giugno 2021

L’ITALIA RIPARTE

NOVITÀ E SCADENZE DI ACCESSO AL CREDITO PER LE AZIENDE

PAC

SERVE ACCORDO SULLA RIFORMA AGRICOLA DA 50 MLD

INAUGURAZIONE NUOVI UFFICI ZONA DI TORTONA E CASTELNUOVO SCRIVIA

SETTORE FISCALE

SOSTEGNI BIS: QUATTRO NUOVI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

SCHEDA TECNICA

SALUTE, CUORE E NOCCIOLE

DATORI DI LAVORO

BONUS LAVORATORI STAGIONALI AGRICOLI

PSR REGIONE PIEMONTE

BANDO MIGLIORAMENTO E GIOVANI AGRICOLTORI

SETTORE VITIVINICOLO

VIA LIBERA A DECRETI MIPAAF SU PROROGHE E FLESSIBILITÀ

SETTORE BIOLOGICO

CON IL SÌ DEL SENATO AL DDL L’ITALIA ANTICIPA LE NORME UE

CAMPAGNA AMICA

RIPARTONO LE SETTIMANE VERDI NELLE FATTORIE DIDATTICHE

PATRONATO EPACA

PROPOSTE PENSIONATI COLDIRETTI PER IL DOPO PANDEMIA

SOLIDARIETÀ

CONTINUA LA DISTRIBUZIONE DEI PACCHI-CIBO IN TUTTA LA PROVINCIA

CONSIGLIERE ECCLESIASTICO “NON C’È AMORE PIÙ GRANDE”

MERCATINO

Sul prossimo numero di “Agricoltura Alessandrina” speciale su “ANNATA CEREALICOLA - previsioni qualità e quantità delle produzioni”. Per la anticipazioni seguiteci sui nostri canali social Facebook, Instagram, Twitter e Telegram

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Editoriale | Il Presidente

Ci prepariamo alla nuova annata cerealicola: agricoltura green a tutela del grano Made in Italy

L’ITALIA TORNA CONTADINA, L’EMERGENZA SANITARIA HA RAFFORZATO IL VALORE STRATEGICO DEL CIBO, DELL’ACCOGLIENZA E DI “FARE RETE” 4

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a meglio. Decisamente meglio. Lo dicono i numeri e gli addetti ai lavori lo confermano: stiamo sconfiggendo il Covid, non dobbiamo abbassare la guardia ma la luce in fondo al tunnel sta diventando sempre più vicina. Vaccinazioni a tappeto e potremo tornare alla socialità, alle iniziative che tanto ci piacciono e ci contraddistinguono dando giusto valore al territorio, con la gente e tra la gente. L’Italia torna contadina. Non dobbiamo dimenticare questa grande verità che l’emergenza sanitaria ha rafforzato dimostrando il valore strategico del cibo scandito da tre parole d’ordine: distintività, sostenibilità e tutela. Ora ci si prepara alla nuova campagna cerealicola e successivamente a quella corilicola. Le prospettive, grazie ai progetti di filiera, lasciano intravvedere in modo concreto quelle che amiamo definire “uniche traiettorie di futuro” dove ciò che importa non è la dimensione aziendale ma ciò che conta è fare rete per comunicare al consumatore la qualità, sostenibilità e distintività del Made in Italy. Dai campi agli scaffali ci sono margini da recuperare per non far chiudere le aziende e non pesare su un sistema produttivo che ha bisogno del Made in Italy per essere credibile sui mercati nazionali ed esteri. Lo dimostra la volata dei prezzi internazionali dei cereali cresciuti del 36,6% rispetto al 2020: con la pandemia, infatti, si è aperto uno scenario di riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti, speculazioni e incertezza per gli effetti dei cambiamenti climatici che spinge la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali per garantire l’alimentazione della popolazione. Occorre investire nella programmazione strutturale per non perdere il patrimonio di qualità e biodiversità

dei grani italiani che rappresenta un valore aggiunto della produzione nazionale. Con questi prezzi gli agricoltori non possono più seminare e c’è il rischio concreto di alimentare un circolo vizioso che ha già provocato la delocalizzazione degli acquisti del grano e degli impianti industriali di produzione della pasta con la perdita di un sistema produttivo che genera ricchezza, occupazione e salvaguardia ambientale. Serve rimuovere gli ostacoli strutturali che determinano uno svantaggio competitivo per le nostre imprese, con regole armonizzate sulle importazioni dall’estero dove spesso vengono utilizzati prodotti chimici vietati in Italia e controlli qualitativi più stringenti. Con l’entrata in vigore dell’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Canada, il CETA, nel 2020 le importazioni di grano canadese in Italia sono aumentate del 70% rispetto all’anno precedente per un totale di circa 1,7 miliardi di chili ma il problema riguarda anche fagioli, lenticchie e ceci provenienti soprattutto da Paesi come gli Stati Uniti e il Canada dove vengono fatti seccare proprio con l’utilizzo del glifosato. Noi che possiamo contare sull’agricoltura più green in Europa, dobbiamo porci all’avanguardia nelle politiche di sicurezza alimentare nell’Unione Europea e fare in modo che le misure precauzionali introdotte a livello nazionale riguardino coerentemente anche l’ingresso in Italia di prodotti stranieri, come il grano, proveniente da Stati Uniti e Canada dove viene fatto un uso intensivo di glifosato proprio nella fase di preraccolta secondo modalità vietate in Italia dove la maturazione avviene grazie al sole. Dopo la pandemia non basta che il mondo agricolo ed agroalimentare continuino a fare la loro parte per

Dai campi agli scaffali ci sono margini da recuperare per garantire reddito alle aziende in difficoltà

Mauro Bianco la ripresa dell’economia ma tutto il sistema delle imprese deve venir messo in condizione di recuperare competitività e quindi abbattere la disoccupazione e ridare slancio ai consumi interni. Abbiamo iniziato l’editoriale parlando di numeri e lo chiudiamo con una riflessione: ci sono quelli che non ci piacciono come i 5,6 milioni di poveri, persone che vivono in assoluta indigenza sul territorio nazionale, e quelli che invece ci fanno sorridere come la previsione dei 28 milioni di turisti che arriveranno in Italia per le vacanze estive e spenderanno circa 11,5 miliardi per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. Una contraddizione? Solo in apparenza perché la ripresa economica del Paese ha proprio nell’accoglienza enormi possibilità.


Editoriale | Il Direttore

DAL BONUS VACANZA ALL’ORGANIZZAZIONE DI FESTE E CERIMONIE PER TURISTI ITALIANI E STRANIERI

L’EDUCAZIONE AL CIBO È CRUCIALE PER IL FUTURO DELL’ITALIA: CON LA STAGIONE ESTIVA L’ECONOMIA RIPARTE DALLA BELLEZZA DEI TERRITORI

L’

idea che si possa tornare a viaggiare mi piace! Non mi sono messo d’accordo con il Presidente che ha chiuso il suo editoriale commentando i numeri in crescita nel settore dell’accoglienza ma la notizia della ripresa del turismo rappresenta una svolta economica fondamentale per tutto il Paese e sappiamo bene quanto ne avessimo bisogno dopo i continui lockdown. Impossibile quindi non parlarne. Ben vengano feste, cerimonie e brindisi a chilometro zero: le nostre campagne, dove le distanze si misurano in ettari e non in metri, sono pronte a dare il benvenuto a turisti italiani e stranieri. Il fatto che la Regione Piemonte abbia deciso di rifinanziare il bonus vacanze con oltre 40.000 ticket venduti e che il Monferrato sia tra i luoghi più gettonati è una conferma della bellezza e della grande accoglienza di un territorio in grado di concretizzare quel turismo esperienziale che, soprattutto dopo il Covid, è sinonimo di sicurezza e benessere. Una bella notizia, dicevamo, perché il settore agrituristico, e dell’accoglienza in generale, è stato messo in ginocchio dalla pandemia, sono stati mesi colmi di incertezza e difficoltà. I pasti a domicilio, l’impegno costante per continuare a portare sulle tavole i gusti e le ricette della tradizione, l’incognita dei continui “cambi di colore” assieme a complicate esigenze organizzative non hanno mai scalfito la determinazione dei nostri imprenditori. Una forza che oggi rappresenta non un nuovo inizio ma una continuità tra la voglia di buttarsi tutto alle spalle rimanendo però con i piedi ben piantati nel presente per cogliere al meglio le opportunità che il futuro può offrire.

Una persona su cinque ha scelto di trascorrere le proprie vacanze in campagna, una nuova consapevolezza che nel post pandemia ha fatto cambiare i programmi di una fetta consistente di affezionati ai luoghi di mare e montagna. Gli sforzi e il grande lavoro quotidiano dei nostri imprenditori agricoli, che non si sono mai fermati, sono ora alla base per far esplodere le enormi risorse che il territorio può offrire al rilancio dell’economia. Si tratta di una scelta strategica importante anche per promuovere nuovi flussi turistici nelle campagne offrendo allo sguardo del visitatore la bellezza del paesaggio, delle tradizioni e la cultura di un’agricoltura in armonia con la storia e l’ambiente. Grazie ad ognuno di voi per non aver smesso di custodire la biodiversità di territori unici e inimitabili, per la produzione sostenibile, per la continua ricerca di innovazione e per non essersi mai lasciato sopraffare dalle criticità o dalle avversità del clima. Tra le difficoltà maggiori sappiamo bene quanto la fauna selvatica sia in testa alla classifica, una problematica che ancora non sembra essere stata ben recepita da parte di tutti, nonostante i danni sempre più visibili nelle campagne, con scorribande di decine di esemplari sui terreni e la presenza di cinghiali sulle strade urbane e sulle vie di comunicazione: ora, con l’approvazione di due ordini del giorno da parte della Giunta regionale, mirati proprio alle misure di contenimento, ci auguriamo la discussione si trasformi in atti concreti. Una cosa è certa: il pressing Coldiretti continuerà senza sosta e l’attenzione sarà molto alta. E, rimanendo in tema di Regione Piemonte, siamo molto attenti alle novità significative che arriveranno

Dopo mesi di incertezza sono sempre più numerosi coloro che scelgono vacanza e relax in campagna

Roberto Rampazzo dal Programma di Sviluppo Rurale, attraverso il quale si potranno cogliere le possibilità di un mercato in continua evoluzione che richiede innovazione ma anche formazione. Infine, non perché meno importante, anzi, vorrei commentare la scelta della copertina di questo numero di “Agricoltura Alessandrina”: vedere il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a fianco del nostro Presidente Ettore Prandini non è solo motivo di orgoglio ma un segnale importante della progettualità di Coldiretti nei confronti della società, dell’educazione al cibo delle nuove generazioni, cruciale per il futuro dell’Italia in un momento in cui l’emergenza Covid ha messo tutti noi di fronte a sfide mai immaginate prima sul fronte della salute, della sicurezza e dell’economia.

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L’Italia

riparte

Risorsa fondamentale per avviare una nuova stagione di sviluppo economico

PIL: CON +3,9% IL RECORD E’ IN AGRICOLTURA

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A

far segnare la maggiore crescita del PIL è l’agricoltura con un balzo del 3,9% del valore aggiunto in termini congiunturali ma ad aumentare è anche l’occupazione nei campi. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sui dati Istat relativi al 2021: si tratta della migliore performance tra tutti i settori produttivi con l’agricoltura che cresce dell’1,3% anche rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’agricoltura italiana è una risorsa fondamentale per avviare una nuova stagione di sviluppo economico e lavoro per il Paese come evidenzia l’indagine Coldiretti/ Notosondaggi secondo la quale più di otto italiani su dieci (83%) considerano l’agricoltura importante per il rilancio dell’economia del Paese, con una percentuale di consensi che balzata del 19% nel 2021 rispetto a prima della pandemia. Le aziende agricole italiane non hanno mai smesso di lavorare per garantire la continuità delle forniture alimentari sugli scaffali di negozi e supermercati e consentire quindi alle famiglie di fare la spesa. Un ruolo ricoperto con responsabilità e dedizione da quasi 740 mila imprese agricole impegnate per la tutela del paesaggio, lo sviluppo economico del Paese, la sicurezza e la salute attraverso la produzione di cibo. A pesare su quasi un’azienda agricola su cinque (18%) è stata la riduzione della domanda di prodotti provocata soprattutto dal crollo del turismo e dal taglio degli acquisti da parte dei bar, ristoranti e pizzerie costretti alla chiusura ma tra le preoccupazioni delle aziende c’è l’impatto dell’aumento dei costi di produzione (7,5%) secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat. “L’emergenza globale provocata dal Covid ha fatto emergere una consapevolezza diffusa sul valore strategico rappresentato dal cibo e sulle necessarie garan-

zie di qualità e sicurezza” hanno affermato il Presidente e i Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo nel sottolineare che “proprio per cogliere l’opportunità storica del Recovery Plan abbiamo elaborato progetti concreti immediatamente cantierabili per l’agroalimentare, dai settori produttivi a quello dei biocarburanti, con una decisa svolta verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale in grado di offrire un milione di posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni”.


L’Italia

riparte

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO E ZERO INTERESSI PER GIOVANI E DONNE

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rrivano nuovi incentivi rivolti all’autoimprenditorialità e all’autoimpiego finalizzati a sostenere la creazione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile e femminile. I progetti finanziabili non devono essere superiori a 1.500.000 euro, Iva esclusa e devono perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi:

• migliorie nel rendimento e nella sostenibilità globale dell’azienda agricola; • progresso dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali; • realizzazione e potenziamento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento ed alla modernizzazione dell’agricoltura.

Si tratta di misure a favore dei giovani imprenditori agricoli, destinate al subentro e allo sviluppo di aziende agricole mediante la concessione di mutui a tasso zero della durata massima di dieci anni, aumentati a quindici per le iniziative relative alla produzione agricola. Uffici Coldiretti a disposizione per chiarimenti.

Credito: proroghe e conferme per Fondo di garanzia e moratorie A seguito dell’approvazione del decreto Sostegni-bis sono state prorogate al 31 dicembre 2021 le moratorie e le garanzie sui finanziamenti per la liquidità. Vediamo quali sono le novità già operative e le modifiche rispetto ai precedenti criteri. La proroga è stata estesa anche ai finanziamenti non rateali ed è solo per la quota capitale. Confermata la proroga a fine anno dei finanziamenti con garanzia pubblica.

Consentito anche l’allungamento da 6 a 10 anni per i finanziamenti sopra i 30 mila euro, senza subire penalizzazioni sulla percentuale garantita. Sui nuovi prestiti richiesti dopo il 30 giugno, la garanzia scende dal 100 al 90% per i prestiti entro i 30 mila euro e dal 90 all’80% per gli importi superiori a prescindere dalla durata prescelta; Per i nuovi prestiti entro i 30 mila euro chiesti, dal primo luglio non è più previsto il tetto massimo fissato dalla norma al tasso di interesse.

ESONERO CONTRIBUTIVO, ANTICIPI PAC, COMPENSAZIONE IVA STALLE E AIUTI AD AGRITURISMO E VINO

P

iù risorse per garantire la liquidità alle aziende agricole, anticipi Pac, maggiori sconti fiscali per i bovini e suini con l’innalzamento delle percentuali di compensazione Iva, agevolazioni contributive, aiuti per agriturismo e vino, fondi per lo zucchero. Questi i principali interventi inseriti nel decreto Sostegni bis per sostenere il settore agricolo provato dall’emergenza Covid. Innanzitutto sono stati assegnati all’Ismea 80 milioni per il 2021 da utilizzare in base al fabbisogno finanziario richiesto dalla gestione delle garanzie. Nella relazione tecnica si ricorda che nel 2020 sono stati assegnati all’istituto con una serie di provvedimenti complessivamente 350 milioni totalmente impegnati e infatti l’Ismea ha interrotto l’erogazione di garanzie. Tra le misure di sostegno sono state ritoccate le percentuali di compensazione Iva che si applicano alla cessione di capi bovini e suini che per entrambi salgono al 9,5%. Al settore bieticolo saccarifero sono assegnati 25 milioni per il 2021 finalizzati a interventi di aiuto per ettaro coltivato a barbabietola da zucchero per far fronte alle situazioni di crisi provocate dall’emergenza Covid

19. Per garantire una iniezione di liquidità è consentito l’anticipo dei contributi della Politica agricola comune. L’erogazione dell’anticipazione, tenuto conto della modifica del Quadro temporaneo slittato al 31 dicembre 2021, può compensare i relativi interessi con una sovvenzione diretta evitando così di intaccare il de minimis disponibili per l’azienda. Per la stessa finalità è autorizzata la cumulabilità della garanzia del Fondo centrale di garanzia (Fcg) con altre garanzie per le operazioni di investimento immobiliare nel settore agricolo. Per sostenere l’imprenditoria femminile sono riconosciute alle imprenditrici indipendentemente dall’età le stesse agevolazioni riservate ai giovani da 18 a 40 anni e cioè mutui agevolati per gli investimenti a tasso zero e contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile. Stabilito l’esonero contributivo per le filiere del settore agrituristico, vitivinicolo e della birra (coltivazione di uva, produzione di vini da tavola e v.q.p.r.d. e di vino spumante e altri vini, produzione di birra, attività di alloggio e ristorazione connesse alle aziende agricole).

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L’Italia

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riparte

La stessa agevolazione vale anche per gli imprenditori agricoli professionali, coltivatori diretti, mezzadri e coloni e si riferisce alla contribuzione di febbraio 2021. Importanti anche le disposizioni in tema di agriturismo, soprattutto per le possibili conseguenze positive per l’occupazione visto che i lavoratori addetti all’agriturismo vengono considerati lavoratori agricoli anche al fine di mantenere il rapporto di connessione tra attività agricola ed agrituristica. Sempre sul piano della tutela del lavoro è riconosciuta una indennità una tantum di 800 euro agli operai agricoli a tempo determinato che hanno prestato attività lavorativa per almeno 50 giornate nel 2020 nonché un’indennità di 950 euro per il mese di maggio 2021 ai pescatori autonomi, compresi i soci di cooperative. Interventi per favorire la competitività del settore agrumicolo con sostegni ai contratti e accordi di filiera per i quali sono disponibili 10 milioni. Rafforzata con 105 milioni la dotazione del Fondo di solidarietà nazionale del 2021 per garantire interventi per la ripresa a favore delle imprese danneggiate dalle avversità atmosferiche. “Un decreto -che riconosce con le misure concrete sostenute dalla Coldiretti il ruolo centrale dell’agricoltura per la crescita del Paese con interventi che vanno dal fisco al lavoro, dall’imprenditoria femminile ai giovani, dal rilancio degli allevamenti agli agriturismi, dai risarcimenti per le gelate fino al comparto dello zucchero”. Prandini ha ringraziato il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli “che fin dall’inizio del suo mandato ha mostrato sensibilità e attenzione alle istanze degli agricoltori con la consapevolezza che la crescita dell’agroalimentare Made in Italy rappresenta un formidabile motore di sviluppo per il Paese”.

Ue: bene Patuanelli sullo sblocco di 4 miliardi di fondi Psr Il fondo da 92 milioni di euro annunciato dal ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, è importante per sbloccare la ripartizione dei finanziamenti dello Sviluppo rurale alle Regioni che valgono complessivamente 4 miliardi. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione dell’annuncio del titolare del Mipaaf al question time alla Camera che spiana così la strada all’intesa sul riparto delle risorse destinate dall’Unione Europea, fondamentali per sostenere progetti di innovazione e sviluppo delle aziende agricole. Proprio la Coldiretti aveva lanciato l’allarme sul rischio che l’impasse in sede di Conferenza tra Stato e Regioni potesse di fatto paralizzare l’arrivo di risorse preziose per gli investimenti da parte delle imprese, anche in considerazione della crisi causata dalla pandemia.

PSR Piemonte: nel 2021 raggiunto il target del 95% di spesa per le misure a superficie La Regione Piemonte in collaborazione con l’Agenzia regionale piemontese per le erogazioni in agricoltura (Arpea), ha predisposto entro il mese di giugno 2021 la liquidazione di 22 milioni di euro complessivi di contributi alle aziende agricole piemontesi che hanno partecipato ai bandi relativi alle misure a superficie del Programma di sviluppo rurale per la campagna 2020. E’ stato così raggiunto l’obiettivo prioritario di pagare entro il 30 giugno 2021 il 95% degli importi richiesti nel 2020 per le misure a superficie 10, 11, 13 del Psr 2014-2020. Se la performance non fosse stata raggiunta, sarebbe scattato il “disimpegno”, cioè la restituzione all’Unione europea di una quota di risorse concesse, se non spese entro i termini stabiliti. Infatti ai sensi dell’art. 75 del regolamento (UE) n. 1306/2013 a partire dalla campagna 2019 del Psr è diventato obbligatorio pagare il 95% delle misure a superficie entro il 30 giugno dell’anno successivo, recuperando anche eventuali ritardi accumulati nelle campagne precedenti. Da sottolineare, inoltre, l’importante valenza ambientale di questi impegni finanziati agli agricoltori, tutti finalizzati alla salvaguardia dell’ambiente, del territorio e della biodiversità. Le misure del PSR 2014-2020 i cui pagamenti vengono effettuati per ettaro o per unità di bestiame adulto, sono le seguenti: - Misura 10 Pagamenti agroclimatico-ambientali - Misura 11 Agricoltura biologica - Misura 13 Indennità compensativa per le zone montane


L’Italia

riparte

Bando da 1,8 milioni di euro per le nuove adesioni degli agricoltori ai regimi di qualità delle produzioni agroalimentari

La Regione Piemonte ha aperto il bando a sostegno delle aziende agricole che intendono aderire ai regimi di qualità dei prodotti agroalimentari: Dop (denominazioni d’origine protetta), Igp (indicazione geografica protetta), Stg (specialità tradizionali garantite), vini Doc e Docg, indicazioni geografiche delle bevande spiritose, vini aromatizzati, sistemi di qualità nazionale per

la zootecnia (SQNZ), produzione biologica, sistema di qualità nazionale di produzione integrata (SQNPI), regimi facoltativi. Il bando ha una dotazione finanziaria complessiva di 1,8 milioni di euro attraverso la misura 3.1.1 del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 e prevede l’assegnazione fino ad un massimo di 3mila euro di contributi per ciascun be-

neficiario per cinque anni. Dal 10 giugno possono presentare domanda gli agricoltori e le loro associazioni che partecipano per la prima volta, o che hanno partecipato per la prima volta nei cinque anni precedenti alla presentazione della domanda di sostegno, ai regimi di qualità ammissibili dalla misura 3.1. Il bando che scade il 31 agosto 2021

MISURA OCM PROMOZIONE: NUOVE DATE PER LE AZIONI

È

stato emendato il Decreto 4 aprile 2019 con un nuovo provvedimento datato 28 Maggio 2021, recante le indicazioni per i sostegni per le azioni di promozione sui Paesi Terzi. Le attività e relative spese indicate nel progetto campagna 2020/2021 in corso e che si prevedeva dovessero concludersi al 31 dicembre 2021 potranno effettuarsi fino al 28 febbraio 2022. Per le nuove domande, da inserirsi nel progetto 2021 a valere sul 2022 occorre attendere il bando che sarà emanato entro il 30 settembre 2021. Le azioni relative inizieranno il 1° marzo 2022 e dovranno concludersi il 31 dicembre 2022. È importante programmare con anticipo le attività, le operazioni e l’organizzazione degli eventi, in modo da restare nei termini indicati.

Ancora si attendono le decisioni della Conferenza Stato Regioni per queste soluzioni alle problematiche che Coldiretti ha puntualmente segnalato: • la non applicazione delle sanzioni per il mancato raggiungimento del minimo di rendicontazione pari all’80%, a causa del perdurare della situazione di emergenza Covid-19; • la possibilità di modificare il Paese di destinazione delle azioni anche verso quelli non inseriti nel progetto iniziale; • la modifica degli obiettivi (azioni, sub azioni e importi sia in diminuzione che in aumento); • variare l’importo complessivo nell’ambito dei progetti collettivi dei singoli budget utilizzando eventuali somme non spese da altre aziende e possibilità di poter utilizzare parte del budget per attività collettive mediante variante al progetto iniziale; • non obbligatorietà delle cosiddette varianti minori (fino al 20%) che dovrebbero poter essere realizzate senza preventiva comunicazione.

Incontro Tavolo Verde: interventi Misure Strutturali del PSR da programmare in relazione al periodo di transizione 2021-2022 E’ prevista l’introduzione di nuovi criteri basati su parametri oggettivi: la suddivisione delle risorse non verrà più effettuata, esclusivamente, in relazione ai cosiddetti criteri storici. La dotazione finanziamenti complessiva che dovrebbe essere assegnata al Piemonte ammonta a complessivi € 378 milioni circa (compresi i Fondi Euri/ Next Generation UE: € 49,6 milioni), con un incremento di circa € 13,5 milioni rispetto all’ipotesi inizialmente prospettata. Parte di tali fondi, per una quota pari a € 100 milioni circa, è di competenza del Settore Montagna e Foreste (a cui compete il sostegno dell’intervento 13.1.1

Indennità compesativa). Inoltre, rispetto alla Misura 11 (Operazioni 11.1.1 e 11.2.1) è previsto un incremento delle risorse per un importo complessivo pari a € 1.780.000,00. Per quanto concerne l’attivazione dei prossimi bandi, è stata sollecitata l’apertura del: -bando integrato (Operazione 4.1.2 + 6.1.1), rispetto al quale i potenziali soggetti beneficiari saranno chiamati a fornire la necessaria documentazione in relazione agli investimenti che intenderanno effettuare (con particolare riferimento agli interventi in ambito edilizio) ed a rispettare tempistiche rigide in relazione al periodo di realizzazione;

- bando inerente l’Operazione 5.1.2 Permangono criticità rispetto all’impostazione dell’Operazione 4.2.1 (Trasformazione e commercializzazione prodotti agricoli – Agroindustria), considerando che con le proposte di modifica previste è disposta una rimodulazione dei criteri di selezione e dei relativi punteggi che determinano un minore riconoscimento dell’eventuale propensione del soggetto beneficiario a generare filiere di carattere locale. Per ulteriori informazioni su SITUAZIONE RISORSE E ASSEGNAZIONE NUOVI FONDI gli uffici Coldiretti sono a disposizione per informazioni e consulenza.

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Pac |

a cura di

Davide Biglia

PAC, SERVE L’ACCORDO SULLA RIFORMA AGRICOLA DA 50 MLD

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Serve al più presto un accordo sulla riforma della Politica Agricola Comune (Pac) per consentire la programmazione degli investimenti nelle aziende agricole italiane per una spesa di circa 50 miliardi da qui al 2027. Auspichiamo che a tre anni dalla presentazione della proposta di riforma della Pac si possa al più presto raggiungere un accordo necessario per garantire regole certe e stabilità agli agricoltori per i prossimi anni, in termini di investimenti e programmazione, soprattutto in un periodo di incertezza e difficoltà di mercato a causa della pandemia. Finché non saranno chiari i contorni della Pac del futuro - continua Prandini - si rallenterà il percorso di stesura dei Piani Strategici Nazionali, che dovranno essere ambiziosi in termini di investimenti in innovazione, anche per restare in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale, per garantire un reddito certo ed una maggior competitività alle imprese agricole italiane, nel rispetto del principio che gli aiuti vadano agli agricoltori che vivono di agricoltura e nel rispetto delle regole e delle normative del lavoro. Occorre arrivare al più presto ad un accordo che tenga conto dell’obiettivo di sostenere adeguatamente i redditi degli agricoltori, premiare comportamenti virtuosi in coerenza anche con il Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza, di affrontare i danni provocati

dai cambiamenti climatici, favorire il ritorno alla terra in atto nelle giovani generazioni e garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e i requisiti sociali dei pertinenti contratti collettivi Ma la riforma della Pac potrà portare risultati tangibili solo si terrà nel debito conto l’impatto delle misure previste nella nuova Politica agricola rispetto alle azioni previste dalle Strategie europee della Farm to Fork e della Biodiversità. In questo senso Coldiretti continua a sostenere l’assoluta necessità che la Commissione fornisca uno studio di impatto cumulativo prima di avanzare proposte legislative ulteriori e che si compiano scelte coraggiose in termini di trasparenza per il consumatore, estendendo a tutti i prodotti l’obbligo dell’indicazione del paese d’origine e respingendo sistemi di etichettatura nutrizionali fuorvianti come il Nutriscore.

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Pac

Aiuti PAC: importi unitari 2020 sostegno accoppiatotori ai regimi di qualità delle produzioni agroalimentari

AGEA Coordinamento, con apposita circolare del 1° giugno 2021 ha reso disponibili gli importi unitari del sostegno accoppiato che gli agricoltori riceveranno in riferimento alla campagna 2020 (Domanda Unica 2020), sia per la zootecnia che per le misure a

superficie. La definizione degli importi unitari rappresenta un ultimo passo verso il completamento della procedura di pagamento dei pagamenti diretti del 2020. Di seguito si riporta l’elenco degli importi unitari riportati nella circolare AGEA.

ZOOTECNIA Settore latte • Vacche da latte appartenenti ad allevamenti di qualità: 68,56 euro/capo (era 71,81 nel 2019); • Vacche da latte appartenenti ad allevamenti di qualità siti in zone montane: 135,93 euro/capo (nel 2019 era stato di 162,44); • Bufale da latte: 34,95 euro/capo (era 38,72 nel 2018). Settore carne Vacche nutrici da carne e a duplice attitudine iscritte ai Libri genealogici o Registro anagrafico: 134,97 euro/capo (era 121,87 nel 2019); • Vacche a duplice attitudine iscritte ai Libri genealogici o Registro anagrafico, inserite in Piani selettivi o di gestione razza (per esempio adesione al piano IBR per la razza Piemontese): 151,00 euro/ capo (era 147,35 nel 2019);

• Vacche nutrici non iscritte nei Libri genealogici o nel Registro anagrafico e appartenenti ad allevamenti non iscritti nella BDN come allevamenti da latte: 61,91 euro/capo (era 63,37 nel 2019); • Bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno 6 mesi: 53,48 euro/capo (era 40,72 nel 2019); • Bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno 12 mesi: 58,33 euro/capo (era 60,26 nel 2019); • Bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno 6 mesi, aderenti a sistemi di qualità: 58,33 euro/capo (era 60,26 nel 2019); • Bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno 6 mesi, aderenti a sistemi di etichettatura: 58,33 euro/capo (era 60,26 nel 2019);

• Bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno 6 mesi, certificati ai sensi del Reg. (UE) n. 1151/2012: 58,33 euro/capo (era 60,26 nel 2019); • Agnelle da rimonta: 24,54 euro/ capo (era 23,41 nel 2019) SEMINATIVI • Soia (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna): 66,90 euro/ha fino ai primi 5 ettari, mentre l’importo si riduce al 10% dell’importo unitario per la superficie eccedente i primi 5 ettari aziendali (era 74,18 nel 2019); • Riso: 147,29 euro/ha (era 153,22 nel 2019); • Pomodoro da industria: 170,43 euro/ha (era 174,34 nel 2019). Gli uffici Coldiretti sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Commissione Ue: la Pac può fare di più per i redditi degli agricoltori

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a Pac ha contribuito a sostenere il reddito degli agricoltori, ma nonostante il costante miglioramento resta rilevante il divario tra reddito agricolo e non agricolo. E’ il dato principale che emerge dal documento sulla valutazione dell’impatto della Pac sulla produzione alimentare sostenibile pubblicato dalla Commissione Ue il 12 maggio. Il documento rileva che la quota media del sostegno della Pac sul reddito è del 36%, quella dei pagamenti diretti del 26%. Il sostegno diretto al reddito contribuisce fortemente a stabilizzare il reddito agricolo, con pagamenti diretti e sostegno alle aree soggette a vincoli naturali che giocano un ruolo importante. Anche le misure di mercato, i regimi di qualità Ue e varie misure di sviluppo rurale svolgono

una funzione rilevante soprattutto nell’azione di sostegno dei prezzi evitando i ribassi e migliorando la competitività. La valutazione è positiva in merito all’efficacia delle misure Ue, ma vengono evidenziati margini di miglioramento in particolare per quanto riguarda il sostegno del reddito e la stabilizzazione dei mercati agricoli. Viene indicata anche la necessità di ulteriori interventi relativamente alla gestione dei pagamenti ecologici e alle norme che definiscono gli agricoltori attivi. E infine viene sollecitato “uno stretto monitoraggio” sulla maggiore flessibilità nell’attuazione della nuova Pac e sugli obiettivi delle strategie Farm to Fork e Biodiversità.

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Nuovi

uffici

Tortona-Castelnuovo Scrivia

Nuovi Uffici Zona per le sedi di Tortona e Castelnuovo Scrivia: sono stati inaugurati lo scorso 22 maggio

“PRONTI A NUOVE SFIDE PER ESSERE SEMPRE PIÙ EFFICIENTI E VICINO ALLE NOSTRE IMPRESE” 12

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ome anticipato sullo scorso numero di “Agricoltura Alessandrina”, sabato 22 maggio sono stati inaugurati i nuovi locali che ospitano gli uffici di Tortona e Castelnuovo Scrivia. Una nuova sede, in Strada Statale per Voghera 53, realizzata pensando alle esigenze di un’agricoltura innovativa e sempre più 4.0: a causa delle restrizioni l’inaugurazione è stata rimandata più volte ma gli uffici sono pienamente operativi dallo scorso mese di marzo La cerimonia si è svolta nel pieno rispetto dei protocolli anti Covid alla presenza del sindaco di Tortona, Federico Chiodi, dell’assessore comunale all’agricoltura Luigi Bonetti, del parroco del Duomo don Claudio Baldi e Mons. Ivo Piccinini, Consigliere Ecclesiastico di Coldiretti Alessandria. “Dopo mesi così complicati l’apertura di nuovi uffici significa voler guardare al futuro con ottimismo, cercando di confermarsi come protagonisti, vicini sia alla vita economica delle imprese agricole, che a quella di tanti cittadini che quotidianamente si rivolgono alle sedi territoriali Coldiretti, trovandovi la massima professionalità e disponibilità e grazie all’uso dei più recenti supporti informatici i nuovi uffici garantiranno ogni tipo di appoggio nel disbrigo delle pratiche. Una sede più ampia per rispondere sempre meglio alle necessità delle imprese agricole

che mai come in questo momento hanno bisogno del supporto di tutta la società e delle istituzioni. Una rete di servizi al servizio delle aziende agricole che restituiscono il loro valore all’intero territorio perché portano sulle nostre tavole cibo sano ed etico”, ha sottolineato il Presidente provinciale Coldiretti Alessandria Mauro Bianco. La nuova struttura, facilmente raggiungibile e con pratici parcheggi, permette di ampliare ulteriormente la gamma dei servizi che Coldiretti sia alle imprese agricole sia alla cittadinanza. Oltre alla specificità delle consulenze tecniche e fiscali rivolte alle imprese del settore primario, infatti, Coldiretti mette a disposizione le proprie competenze in materia fiscale e previdenziale grazie allo sportello CAF, CAA e a quello del Patronato Epaca. “Questi uffici rappresentano un razionale e concreto rafforzamento della presenza di Coldiretti sul territorio - ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. Sono consapevole che l’apertura di uffici funzionali e moderni rappresentino un’assunzione di responsabilità ed un impegno in termini di efficienza ed efficacia, un segnale forte di crescita che va a inserirsi in un disegno ancora più ampio che vuole Coldiretti Alessandria punto di riferimento sull’intero territorio provinciale. Un progetto che ha trovato, grazie ad una posizione logistica strategica, il

favore della Dirigenza che ha capito l’importanza di essere presente in modo ancora più capillare in questa parte del territorio provinciale, compreso il recapito a Castelnuovo Scrivia per agevolare una parte di associati. Plauso, quindi a tutti coloro che hanno permesso ciò e alla grande collaborazione dimostrata proprio da dirigenti e soci per la pazienza avuta durante le fasi di trasloco e grazie alla struttura per aver fatto tutto a tempo di record senza risparmiarsi”. Per garantire un servizio ancora più rapido ed efficiente, infatti, Coldiretti continuerà ad essere presente con un ufficio-recapito sul territorio di Castelnuovo Scrivia due mattine alla settimana, il lunedì e il giovedì, in concomitanza con i giorni di mercato, in via XX Settembre 2. “Il sistema produttivo cambia, si evolve, dobbiamo essere pronti ad affrontare sfide importanti, riorganizzazioni che prevedono nuovi assetti necessari per dare risposte efficaci ai soci e agli imprenditori che rappresentiamo. Una scelta volta a favorire quella sinergia necessaria a sostenere un settore strategico come ha dimostrato di essere l’agricoltura in questo periodo complicato, perno fondamentale del sistema produttivo del nostro territorio e più in generale del sistema economico del Paese”, hanno concluso Bianco e Rampazzo.


Nuovi

uffici

Tortona-Castelnuovo Scrivia

MATTIA BELLINZONA Presidente Zona di Tortona Un’unica sede che raggruppa due importanti territori dalle grandi potenzialità. Tortona e Castelnuovo Scrivia, infatti, rappresentano tutte le tipologie di agricoltura che caratterizzano la provincia di Alessandria: dalla vite ai cereali dall’ortofrutta al miele senza dimenticare l’allevamento. Aziende che sono esempi importanti di multifuzionalità che hanno fatto dell’accoglienza e dell’attenzione al consumatore uno dei pilastri di sviluppo e crescita. Il nostro territorio può contare su colline generose, culla di sapori e saperi dove si amalgamano sapientemente le tradizioni, portate avanti dalle vecchie e nuove generazioni. I nuovi uffici ci rappresentano, simbolo di rinnovamento da sempre visto come valore aggiunto fondamentale per guardare al futuro con determinazione per affrontare le sfide con lungimiranza, soprattutto dopo i mesi difficili che abbiamo vissuto a causa del Covid. Non sarà difficile abituarci a questa nuova dimensione che mi piace definire “a misura di associato”, molto più comoda anche dal punto di vista logistico.

MARCO PARODI Presidente Zona di Castelnuovo Scrivia Sono sempre stato d’accordo all’accorpamento delle due Zone perché credo che il socio, che noi di Coldiretti mettiamo sempre al centro di ogni nostra azione e decisione, ne trarrà benefici importanti. L’inaugurazione dei nuovi uffici è il risultato di un lavoro di sinergia importate tra dirigenti e direzione, soci e struttura che hanno portato a realizzare questo punto di incontro innovativo e funzionale, facile da raggiungere e comodo per un disbrigo delle pratiche veloce e senza attesa. Aver mantenuto un recapito in concomitanza con i giorni di mercato sul territorio castelnovese è stato importante per offrire un “appoggio” strutturato ed efficiente: la capillarità della presenza di Coldiretti a tutela della comunità. Imprenditorialità e innovazione: sono queste le parole chiave per la crescita del sistema agroalimentare per attivare processi in grado di promuovere e sostenere nuovi progetti economici e finanziari. I nuovi uffici si inseriscono in questa progettualità, per guardare al futuro con fiducia e lasciarci alle spalle la pandemia.

Il Messaggio di Sua Eccellenza Mons. Vittorio Francesco Viola che per impegni pastorali non ha potuto prendere parte all’evento Cari Amici, desidero raggiungervi con questo scritto per congratularmi con voi sia per questo obiettivo raggiunto sia per la preziosa attività che la Confederazione svolge per il nostro territorio. Il mondo agricolo e agroalimentare è da sempre determinante per il nostro Paese, anco più in questo particolare momento nel quale vogliamo insieme superare la crisi pandemica con una ripresa economica e sociale. L’auspicio è che il vostro prezioso lavoro venga davvero considerato e valorizzato. L’ispirazione della vostra azione alla storia e ai principi della scuola cristiano-sociale (cfr. Statuto 1.2) trova nel magistero di Papa Francesco una profonda riflessione

che conferma il vostro operato e lo rilancia nella direzione di una ecologia integrale attenta alle dimensioni umane e sociali. Custodire nostra sorella madre terra, coltivandola con rispetto perché possa continuare a produrre “diversi fructi con coloriti fiori et herba” perché tutti i fratelli e le sorelle possano avere il proprio “sostentamento” (cfr. San Francesco, Cantico delle creature) è la vostra vocazione, che è già storia di un’agricoltura sociale dal volto umano e continuerà ad essere risorsa preziosa per una società più fraterna. Con stima vi benedico Vittorio Francesco Viola Vescovo di Tortona

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Settore Fiscale |

a cura di

Daniela Colombini

Le principali misure fiscali e di sostegno del nuovo Decreto

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SOSTEGNI BIS: QUATTRO NUOVI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

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on il Decreto Legge n. 73/2021, cosiddetto Sostegni-bis, in vigore dal 26 maggio 2021, sono molte le novità fiscali, fra le quali emerge la disciplina dei nuovi contributi a fondo perduto di prossima erogazione articolata su quattro diverse tipologie. Contributo 1. I soggetti con partita IVA attiva al 26 maggio 2021, i quali abbiano già presentato istanza per il contributo a fondo perduto previsto nel primo Decreto Sostegni, hanno diritto a un ulteriore contributo a fondo perduto, pari al 100% di quello già riconosciuto sulla base del Decreto Sostegni, corrisposto mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario/postale di erogazione del precedente contributo o mediante riconoscimento di un credito d’imposta, qualora l’interessato abbia effettuato tale scelta per il precedente contributo. Non è dunque necessaria alcuna istanza per l’ottenimento di questo contributo. Contributo 2. In alternativa al Contributo 1, ai soggetti con partita IVA attiva al 26 maggio 2021, titolari di reddito agrario nonché ai soggetti con ricavi o compensi fino a 10 milioni di euro nel secondo periodo d’imposta antecedente a quello in corso al 26 maggio 2021, può essere riconosciuto un altro (maggiore) contributo a fondo perduto. Ciò a condizione che i soggetti interessati abbiano registrato un ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 inferiore almeno del 30% dell’analogo ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1°aprile 2019 al 31 marzo 2020. Per il contributo è necessaria la presentazione, anche tramite intermediario, di apposita istanza telematica all’Agenzia delle Entrate, entro 60 giorni dalla data di avvio della relativa procedura telematica. Per i soggetti che hanno già beneficiato del primo Decreto Sostegni, il Contributo 2 è determinato applicando una percentuale sulla differenza fra gli ammontare medi mensili sopra indicati, come segue: • 60% per soggetti con ricavi/compensi nel 2019 fino a 100.000 euro; • 50% per soggetti con ricavi/compensi nel 2019 fra 100.000 euro e 400.000 euro; • 40% per soggetti con ricavi/compensi nel 2019 fra 400.000 euro e 1 milione di euro; • 30% per soggetti con ricavi/compensi nel 2019 fra 1 e 5 milioni di euro; • 20% per soggetti con ricavi/compensi nel 2019 fra 5 e 10 milioni di euro. Se l’istante ha già (automaticamente) conseguito il

Contributo 1, mediante accreditamento o in forma di credito d’imposta, l’Agenzia delle Entrate provvederà a scomputarne il relativo importo dal Contributo 2 spettante. Per i soggetti che NON hanno beneficiato del contributo del primo Decreto Sostegni, il Contributo 2 è determinato applicando una percentuale sulla differenza fra gli ammontare medi mensili sopra indicati, come segue: • 90% per soggetti con ricavi/compensi nel 2019 fino a 100.000 euro; • 70% per soggetti con ricavi/compensi nel 2019 fra 100.000 euro e 400.000 euro; • 50% per soggetti con ricavi/compensi nel 2019 fra 400.000 euro e 1 milione di euro; • 40% per soggetti con ricavi/compensi nel 2019 fra 1 e 5 milioni di euro; • 30% per soggetti con ricavi/compensi nel 2019 fra 5 e 10 milioni di euro. Per tutti i soggetti, il Contributo 2 non può essere superiore a 150.000 euro. A scelta irrevocabile del contribuente, in alternativa all’erogazione diretta, esso è riconosciuto nella sua totalità sotto forma di credito d’imposta utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite modello F24. Contributo 3. Ai soggetti con partita IVA attiva al 26 maggio 2021, titolari di reddito agrario, nonché ai soggetti con ricavi o compensi fino a 10 milioni di euro nel secondo periodo d’imposta antecedente a quello in corso al 26 maggio 2021, può essere riconosciuto un altro contributo a fondo perduto, a condizione che vi sia un peggioramento del risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020, rispetto a quello relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, in misura pari o superiore alla percentuale che sarà definita con apposito decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze. Contributo 4. Le eventuali risorse stanziate e non utilizzate per i Contributi 1 e 2, e per il contributo a fondo perduto previsto nel primo Decreto Sostegni, eccedenti l’importo di 3.150 milioni di euro, saranno destinate all’erogazione di un Contributo 4, a favore dei soggetti titolari di reddito agrario, nonché ai soggetti con ricavi o compensi superiori a 10 milioni di euro, ma non superiori a 15 milioni di euro nel secondo periodo d’imposta antecedente a quello in corso al 26 maggio 2021, in possesso degli altri requisiti previsti per il riconoscimento dei Contributi 1 e 2 e per il contributo previsto nel Decreto Sostegni.


tecnica

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a cura di

 Ricche in grassi insaturi  Presenza di Vitamina E

Alberto Pansecchi

scheda nocciolo n°65

 Cardio-protettivo

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Salute, Cuore e Nocciole

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Scheda

Tra le domande che le persone si pongono, ricorre spesso quella relativa al valore nutrizionale della nocciola: “Ma mi farà bene mangiare tutte queste nocciole?” I ricercatori di tutto il mondo, affrontando il problema ognuno in maniera differente, hanno definitivamente tolto ogni possibile dubbio. Numerosi studi epidemiologici effettuati su un ampio campione di popolazioni differenti per età, sesso e posizione geografica, mostrano, tra gli altri meriti, l’evidente effetto cardioprottetivo associato a un aumento nel consumo di frutta a guscio. Queste ricerche hanno portato a dimostrare inequivocabilmente che la frutta a guscio può sicuramente essere considerata un componente estremamente importante nella dieta quotidiana.

Molti componenti “nobili” La ragione de benefici a livello cardiaco legati a una dieta ricca in frutta a guscio è stata attribuita all’abbondanza di grassi mono e poli-insaturi, all’elevato contenuto in fibre e più recentemente anche alla presenza di un certo numero di molecole bioattive (tocoferoli, arginine e polifenoli) presenti sia nell’endocarpo (seme) che nel metacarpo (perisperma) che io circonda. Queste ultime sostanze manifestano effetti positivi a livello cardiovascolare come la protezione del LDL (lipoproteine a basso contenuto in trigliceridi) e l’aumento della funzione endoteliale. In particolare, la capacità antiossidante determinata dai vari tipi di frutta a guscio è stata ampiamente studiata e molti lavori hanno aumentato la conoscenza sul fatto che i prodotti che derivano dalla frutta a guscio sono un’importante fonte di composti fenolici naturali con una loro potenziale bioattività.


Scheda

tecnica

Le raccomandazione del mondo scientifico

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Nocciole, mandorle, pistacchi, noci, etc. possono avere un ruolo estremamente importante sui lipidi plasmatici, e ridurre quindi la frequenza e mortalità associata alle malattie cardiovascolari. La Heart Association raccomanda il consumo giornaliero di frutta a guscio con lo scopo di sostituire nella dieta l’assunzione dì grassi saturi con grassi insaturi. Allo stesso modo, l'Organizzazione Mondiale della Salute e la National Heart Foundation della Nuova Zelanda, raccomandano un consumo giornaliero di 30 gr di frutta a guscio come parte fondamentale della dieta cardio-protettiva. Il contenuto dei lipidi cis-insaturi presente nella frutta a guscio, così come la presenza di fibre, proteine vegetali, fìtosterolì, antiossidanti, vitamine, minerali e sostanze bioattive si ritiene ampiamente responsabile delle proprietà cardioprotettive di molti tipi di frutta a guscio come pure si ritiene ad esso legato, l’effetto di abbassamento del colesterolo nel sangue dopo inclusione nella dieta delle nocciole.

Le conclusioni I ricercatori hanno evidenziato tre punti estremamente importanti:  L effetto ipocolesterolemico della dieta arricchita con nocciole non sembra essere influenzato dal diverso grado di bioaccessibilità dei nutrienti in relazione alle diverse forme di nocciole assunte (intere, tagliate, triturate).  La dieta arricchita con nocciole (30gr) induce dei cambiamenti favorevoli nel profilo lipidico e lipoproteico del sangue dimostrando di avere effetti benefìci su fattori di rischio cardiovascolare (CVD).  In aggiunta ai cambiamenti favorevoli dei lipidi nel sangue, viene evidenziato un aumento della concentrazione di tocoferolo a seguito di assunzione quotidiana di nocciole. Ciò’ indica che le nocciole, così come le mandorle sono una ricca fonte di Vitamina E.

Bibliografia: Valor izzazione della qualità salutar e e nutr aceutica della nocciola - L. Di Renzo, A. De Lorenzo - UniversItalia, 2013


Datori

di lavoro

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a cura di

Marzia Poletto

Bonus stagionali agricoli per chi ha almeno 50 giornate lavorative

SICUREZZA SUL LAVORO: I RISCHI IN AGRICOLTURA

L’

art. 21 del D.Lgs. 81/08 estende anche ai lavoratori autonomi, compresi i coltivatori diretti e i soci delle società semplici operanti nel settore agricolo, due obblighi prima ricadenti solo sui datori di lavoro con dipendenti o assimilati, ovvero: • utilizzo di macchine ed attrezzature a norma • uso di dispositivi di protezione individuale (DPI) In questo contesto, va evidenziato che con il D. Lgs. 81/08 è stata definitivamente superata la possibilità di autocertificazione della valutazione del rischio: oggi, il nuovo datore di lavoro, anche con un solo dipendente stagionale, di breve periodo (ad esempio la raccolta di frutta o la vendemmia) deve redigere il Documento di

Valutazione del Rischio (DVR). Per le aziende agricole con almeno un dipendente, la responsabilità degli adempimenti per la sicurezza quindi ricade sul datore di lavoro, che pertanto deve provvedere alla stesura del DVR, nominare il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP, di solito nelle aziende agricole è il datore di lavoro dopo aver seguito il corso di formazione), nominare gli addetti alla gestione delle emergenze (antincendio e primo soccorso), nominare il Medico Competente e il RLS (di solito per le aziende agricole si nomina il RLST, Rappresentante dei Lavo-

ratori per la Sicurezza Territoriale). In conclusione, è importante che ogni azienda focalizzi l’attenzione sulla sicurezza sul lavoro al fine di prevenire gli infortuni a sé e agli altri lavoratori presenti in azienda. La sicurezza sul lavoro è certamente un costo ma costituisce un investimento per una crescita aziendale solida.

Bonus lavoratori stagionali agricoli

Viene previsto che i lavoratori stagionali agricoli che hanno avuto nell’anno 2020 almeno 50 giornate lavorative in agricoltura possono richiedere un’indennità, non rilevante ai fini fiscali, di 800 euro, a condizione che al momento della domanda: non abbiano in corso un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, con esclusione del contratto di lavoro intermittente senza diritto di indennità di disponibilità; non siano titolari di pensione. Inoltre, il bonus non spetta a chi al momento dell’entrata in vigore della Legge (26 maggio 2021) abbia riscosso il Reddito di Cittadinanza o REM e non è cumulabile con l’indennità prevista dall’articolo 10 DL 41/2020 (Bonus di 2400 euro spettante ai lavoratori balneari, termali, ecc.). Il bonus è cumulabile con l’assegno di invalidità. Le domande vanno presentate entro il 30 giugno.

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Novità Bandi |

a cura di

Gian Carlo Bassi

PSR PIEMONTE MIGLIORAMENTO DELLE AZIENDE AGRICOLE: 4,2 MLN DI EURO IN PIU’ SUL BANDO 2020 MISURA 4.1.1

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a Giunta regionale ha disposto un’integrazione finanziaria di 4,2 milioni di euro sul bando 2020 relativo alla misura 4.1.1 del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 per il miglioramento delle aziende agricole piemontesi, che permette lo scorrimento della graduatoria dei beneficiari del bando e quindi il finanziamento di altre 97 domande ammesse a contributo. La dotazione complessiva del bando 2020 del Psr misura 4.1.1 ammonta così a 9,4 milioni di euro per la copertura finanziaria di 344 domande in totale, andando

a beneficiare le singole aziende agricole per investimenti in strutture e attrezzature per lo stoccaggio, per la trasformazione, lavorazione, commercializzazione e vendita diretta prodotti; acquisto di mezzi per la consegna a domicilio. Questa ulteriore tranche di contributi assegnati sul bando 2020 rende possibile lo scorrimento della graduatoria dei beneficiari permettendo il finanziamento alle aziende agricole che hanno fatto domanda per richiedere contributi specifici a seguito dell’emergenza sanitaria

GIOVANI IMPRENDITORI: AGEVOLAZIONI DALL’INTERVENTO PIU’IMPRESA PER IL SUBENTRO IN AGRICOLTURA

L

a misura si pone l’obiettivo di sostenere i giovani imprenditori agricoli che intendono subentrare nella conduzione di un’azienda agricola (essere costituite da non più di sei mesi dalla data di presentazione della domanda di sostegno) o che sono già attivi da almeno due anni e che hanno l’intenzione di porre in essere investimenti volti a migliorare la competitività/sostenibilità aziendale. L’agevolazione consiste nella possibilità di ottenere un finanziamento (mutuo della durata massima di 15 anni) a tasso zero fino al 60% della spesa ammissibile, unitamente ad un contributo a fondo perduto nel-

la misura del 35% del valore dell’intervento ritenuto ammissibile. I progetti finanziabili non possono prevedere investimenti superiori a € 1,5 milioni (IVA esclusa). A fronte di quanto sopra, si evidenzia come sia stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 135 del 08 giugno 2021, il decreto del 20 aprile 2021: Misure in favore dell’autoimprenditorialità giovanile in agricoltura. Nel merito si rilevano le seguenti (principali) novità: - estensione al limite di 41 anni non compiuti dell’età dei richiedenti;

- eliminazione, per quanto concerne la tipologia di investimento: “opere edilizie per la costruzione o il miglioramento di beni immobili”, del limite del 40% dell’investimento da realizzare; - la garanzia che assiste il finanziamento a tasso zero, è richiesta nella misura del 100% dell’importo nominale; - rispetto alle modalità di erogazione dell’agevolazione, eliminato il limite minimo di tre SAL (il decreto prevede: “I SAL possono essere al massimo cinque”). Non risultano ancora pubblicate le Istruzioni applicative.

PROCEDURA RISERVATA NON SOLO AI GIOVANI. SCADE IL 7 SETTEMBRE 2021

NUOVO BANDO “BANCA NAZIONALE DELLE TERRE AGRICOLE”

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’intervento ha come obiettivo di favorire il ricambio generazionale in agricoltura (la possibilità di partecipare alla procedura competitiva di aggiudicazione non è, comunque, riservata solo ai giovani). Tutti i soggetti interessati hanno la possibilità di presentare, entro il 07 settembre 2021, la relativa manifestazione di interesse per l’acquisto di uno o più terreni agricoli. Nel merito, su base nazionale, sono

624 gli appezzamenti disponibili, corrispondenti ad una superficie complessiva di oltre 16 mila ettari. Per quanto riguarda Alessandria disponibilità n. 1 terreni – superficie: 18,33 ettari Link alla specifica sezione del sito di ISMEA: http://www.ismea.it/ banca-delle-terre I singoli appezzamenti è previsto vengano venduti a corpo e non a misura, nello stato di fatto e di diritti in cui si trovano, con le relative

accessioni e pertinenze, diritti, servitù attive e passive, oneri, canoni, vincoli esistenti anche non noti e non trascritti. Per ogni singolo terreno è prevista la presentazione di una specifica manifestazione di interesse: scadenza 7 settembre 2021. Gli interessati saranno invitati a partecipare alla procedura competitiva con il sistema della vendita senza incanto.


Giovani Impresa / Donne Impresa

DA OLTRE 20 ANNI EDUCAZIONE ALLA CAMPAGNA AMICA PROMUOVE LA SANA ALIMENTAZIONE

SCUOLA: PRESENTATA LA NUOVA PROGETTUALITÀ DI COLDIRETTI PER I CONSUMATORI DI DOMANI

S

tagionalità, tutela della biodiversità e dell’ambiente, attenzione allo spreco di cibo, scelta consapevole di ciò che si porta a tavola: questi e tanti altri i temi cardine del progetto “Lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare”, con il quale Coldiretti Donne Impresa con Campagna Amica entrerà nelle scuole della provincia di Alessandria, in particolare dell’infanzia e primarie, a partire dall’anno scolastico 2021/2022, con lo scopo di accrescere nei giovani la cultura del cibo e delle tradizioni alimentari, per una sana alimentazione e un comportamento corretto a tavola e negli acquisti. Il protocollo sottoscritto nel 2019 tra il Ministero dell’Istruzione e Coldiretti, dopo gli indispensabili passaggi a livello regionale, consente di mettere a sistema una serie di attività già da tempo offerte da Coldiretti alle scuole, trasformandole in un’offerta formativa organica di ampia portata e di fresca attualità. Si avverte, infatti, un forte interesse da parte della società e della scuola verso le tematiche che riguardano lo sviluppo sostenibile, la sicurezza alimentare e la

salute. La filiera del cibo, se affrontata a scuola non solo sul piano descrittivo e scientifico, ma anche su quello della responsabilità e della cittadinanza attiva, può diventare una chiave di volta per potenziare i percorsi di educazione civica, in particolare nell’area specifica dello sviluppo sostenibile. “Da ormai 20 anni portiamo avanti con le fattorie didattiche piemontesi, tra le pioniere a livello nazionale, progetti legati all’alimentazione, all’ambiente e al consumo critico nelle scuole - ha affermato Silvia Beccaria responsabile Donne Impresa Coldiretti Piemonte e Alessandria -. Su questa scia si inserisce il progetto che abbiamo presentato e che, insieme a Campagna Amica, vuole dare attuazione concreta all’accordo con il Miur, a copertura di 11 delle 33 ore previste in materia di educazione civica. Si tratta di un percorso che prevede lezioni in aula o a distanza, integrate con momenti di attività concrete presso le nostre fattorie didattiche e i mercati di Campagna Amica Piemonte, luoghi dove i bambini impareranno a conoscere il valore del cibo, nell’ottica di

A cura di Donne Impresa coinvolgerà gli alunni dell’infanzia e delle primarie della provincia una vita sostenibile e del pieno rispetto dell’ambiente”. In questi 20 anni l’agricoltura è cambiata grazie alla Legge di Orientamento che ci ha permesso di introdurre la multifunzionalità nelle nostre imprese: un percorso che è stato fondamentale per arrivare oggi a poter svolgere queste attività nelle scuole e far capire l’importanza del nostro patrimonio enogastronomico, frutto di un’agricoltura sempre più green. L’obiettivo è, quindi, quello di continuare a formare futuri consumatori consapevoli per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea, combattere false idee come quelle alla base dell’etichettatura a semaforo e saldare sempre di più il legame che unisce l’agricoltura con il cibo portiamo in tavola.

I GIOVANI IMPRENDITORI DI COLDIRETTI ALESSANDRIA HANNO PRESO PARTE ALLA TAPPA PIEMONTESE

INNOVATION TOUR 2021 GIOVANI IMPRESA: LA GESTIONE DEL RISCHIO IN AGRICOLTURA

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ono stati molti i Giovani Impresa di Coldiretti Alessandria che hanno preso parte alla tappa piemontese per l’Innovation Tour 2021 che sta toccando tutta Italia attraverso un ciclo di incontri territoriali, organizzati da Coldiretti Giovani Impresa, che ha come focus la Conoscenza e Innovazione in agricoltura. Il tema centrale del webinar è stato il ruolo del modello Akis nel trasferimento della conoscenza e dell’innovazione all’ambito agricolo italiano, nonché le opportunità offerte in tal senso dalle politiche di sviluppo rurale. Proprio nell’ottica dell’innovazione

è importante il ruolo della Politica Agricola Comune e i giovani imprenditori possono contribuire con un valido supporto alla transizione verso il modello auspicato dal Green Deal. In questo senso Coldiretti continua a sostenere l’assoluta necessità che la Commissione fornisca uno studio di impatto cumulativo prima di avanzare proposte legislative ulteriori e che si compiano scelte coraggiose in termini di trasparenza per il consumatore. Il modello Akis rappresenta un sistema di “conoscenza” e “innovazione” in campo agricolo che avrà un ruolo strategico nella prossima program-

Il ruolo del modello Akis, la nuova Pac e le opportunità offerte dalle politiche di sviluppo rurale mazione della Pac con l’obiettivo di rappresentare un catalizzatore dei sistemi di consulenza ed innovazione con il fine di ottimizzare l’attuazione della Pac per realizzare un’agricoltura smart, orientata al futuro, sostenibile e competitiva dove i giovani sono protagonisti.

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a cura di

Valerio Scarrone

VINO: VIA LIBERA A DECRETI MIPAAF SU PROROGHE E FLESSIBILITÀ

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ue decreti per il vino, riguardano la promozione e la proroga di alcuni adempimenti. Sono stati resi noti dal Mipaaf il 31 maggio scorso quando è stato raggiunto l’accordo nell’ultima riunione della Conferenza Stato Regioni su interventi per sostenere il settore fortemente penalizzato dall’emergenza Covid 19. Il decreto sulla promozione nei Paesi terzi (Ocm vino) delle etichette Made in Italy consente di prorogare di due mesi i termini per l’esecuzione dei programmi dell’annualità 2020/2021. Con il secondo decreto si dà il via ad alcune proroghe di adempimenti a carico dei produttori vitivinicoli. In particolare, per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti la scadenza della domanda slitta al 15 luglio e la graduatoria dell’ammissibilità è fissata per il 15 febbraio 2022. Per le campagna 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021 i beneficiari possono apportare modifiche ai piani già approvati. Autorizzate deroghe alla vendemmia verde. La superficie vitata ammessa all’aiuto per la campagna 2020/2021 può ottenere il contributo anche per il 2021/2022. Quanto alle autorizzazioni agli impianti di impianti viticoli quelle in scadenza nel 2020 vengono prorogate al 31 dicembre 2021 senza che scattino sanzioni sia per chi aderisce alla proroga sia per chi non intenda più utilizzare l’autorizzazione ottenuta. Il provvedimento però non affronta il tema della durata delle autorizzazioni in scadenza nel 2021. Coldiretti ha più volte sollecitato Ministero e Commissione Ue su questo aspetto chiedendo la proroga della validità al 2022. Lo slittamento infatti è condizionato ad un recepimento da parte della Commissione Ue che non ha ancora modificato il suo iniziale orientamento di contrarietà. E non prevede la possibilità di comunicare la rinuncia all’utilizzo delle autorizzazioni in scadenza nel 2021 per non incorrere nella applicazione delle sanzioni; ma su questo aspetto, strettamente nazionale, la Coldiretti è fiduciosa che il Ministero adotti in tempo utile uno specifico e positivo provvedimento. Approfondimento. Riconversione e ristrutturazione vigneti: modalità e scadenze per il 2021/2022 Per la campagna 2021/2022 le domande di aiuto per la riconversione e ristrutturazione dei vigneti vanno presentate entro il 15 luglio 2021 (ogni anno la scadenza è fissata generalmente al 31 maggio), mentre per definire la graduatoria di ammissibilità delle domande di aiuto il termine è il 15 febbraio 2022. Data allungata anche per le operazioni di estirpazione, sovrainnesto o miglioramento degli impianti per i quali si chiede l’aiuto per consentire i controlli ex ante a campione (5%): per la campagna 2021/2022 non si può intervenire sui vigneti da ristrutturare o riconvertire prima del 1° novembre 2021 (la data indicata dal provvedimento che definisce le modalità dell’intervento è il 15

settembre dell’anno in cui è presentata la domanda). Le indicazioni sono contenute nelle Disposizioni nazionali di attuazione del regolamento Ue 1308/2013 del Consiglio e del Parlamento europeo, dei regolamenti Ue 1149/2016 e 1150/2016 relativi all’applicazione della misura della riconversione e ristrutturazione dei vigneti pubblicate il 24 maggio dall’Agea Coordinamento. Possono richiedere l’aiuto persone fisiche e giuridiche che conducono vigneti con varietà di uva da vino e cioè imprenditori agricoli singoli e associati, organizzazioni di produttori vitivinicoli, cooperative agricole, società di persone e di capitali esercenti attività agricola e Consorzi di tutela autorizzati. Nella domanda vanno riportati la descrizione dettagliata delle attività proposte e i tempi di realizzazione, le attività da realizzare in ogni esercizio finanziario e la superficie interessata da ciascuna operazione. E’ possibile presentare varianti al progetto iniziale che non devono però cambiare la strategia del progetto, non possono pregiudicare l’efficacia dei controlli ex ante già effettuati e non possono alterare la programmazione finanziaria. Sono autorizzate modifiche minori senza autorizzazione preventiva (variazione delle caratteristiche del vigneto autorizzato e modifica della localizzazione geografica dell’intervento) a condizione che non sia pregiudicata l’ammissibilità di qualsiasi parte dell’operazione, siano mantenuti gli obiettivi generali del progetto, e non vengano modificati i criteri di priorità. Gli interventi ammessi per quanto riguarda la riconversione varietale consistono nel reimpianto di una diversa varietà di vite di maggior pregio enologico e commerciale e nel sovrainnesto su impianti ritenuti già razionali per forma di allevamento e per sesto di impianto e in buono stato vegetativo. Per la ristrutturazione le misure sono rappresentate dalla diversa collocazione del vigneto in una posizione più favorevole dal punto di vista agronomico ed economico e dal reimpianto del vigneto attraverso l’impianto nella stessa particella ma con modifiche relativamente alla forma di allevamento e al


Settore sesto di impianto. E infine è previsto il miglioramento delle tecniche di gestione. Non sono ammesse le opere di manutenzione ordinaria. La superficie minima ammessa è di 0,5 ettari, mentre per le aziende che partecipano a un progetto collettivo la sau vitata non può essere inferiore a 0,3 ettari, ma le Regioni possono apportare deroghe. Il contributo può essere erogato come compensazione ai produttori per le perdite di reddito a causa dell’esecuzione della misura che può coprire fino al 100% della perdita ma non oltre 3.000 euro a ettaro, o come contributo ai costi di ristrutturazione e riconversione nel limite del 50% che sale al 75% nelle Regioni meno sviluppate. Il contributo si calcola sui costi effettivamente sostenuti fino a un massimi di 16.000 euro a ettaro o sulla base di tabelle standard dei costi unitari con importo medio di 13.500 euro/ha elevato a 15.000 per le regioni meno sviluppate. Le Regioni possono arrivare a 22.000 euro/ha (24.500 quelle meno sviluppate) per sostenere la viticoltura in zone ad alta valenza ambientale e paesaggistica (pendenza del terreno superiore al 30%, altitudine di oltre 500 metri, impianti su terrazze e gradoni, viticoltura delle piccole isole). E’ previsto infine il reimpianto per motivi fitosanitari, ma in questo caso è possibile accedere al contributo solo se l’autorità competente ha emanato un provvedimento di estirpazione obbligatoria. Se si verificano cause di forza maggiore come l’emergenza Covid è autorizzato un anticipo dell’80% del contributo. I produttori possono dunque recarsi presso gli uffici della Coldiretti per gli adempimenti necessari alla richiesta di contributi. Decreti: schedario viticolo e piano dei controlli Sono in discussione due provvedimenti che potranno portare a migliorare la gestione dei dati, delle misurazioni dei vigneti e l’effettuazione dei controlli finalizzati

vitivinicolo

alla produzione dei vini a DO. Finalmente abbiamo potuto inserire alcuni elementi (peraltro già ottenuti in sede di TU - Legge 238/16, ma rimasti “appesi” alla discrezionalità sovente rigida e quindi inapplicati da parte degli enti di controllo) che ci consentiranno di superare i noti problemi per minime differenze in sede di verifica e contestazione, più di una volta rappresentati da Coldiretti nei tavoli di incontro, anche a livello regionale. In particolare questi miglioramenti richiesti da Coldiretti per evitare o alleggerire le sanzioni e eliminare “pignolerie” sono inseriti nel testo laddove possiamo leggere: · le modifiche a seguito di controlli devono essere notificate al conduttore entro il 31 luglio e hanno effetto per la successiva campagna (fatto salvo errore evidente o colpa grave); · i dati validati (sullo schedario) non possono essere oggetto di modifica salvo errore evidente o colpa grave (quindi si applicano tolleranze fino al 5%); · per le sanzioni elevate sulle irregolarità riscontrate nello schedario finora abbiamo avuto ragione a presentare scritti difensivi per chiedere che non fosse preso come riferimento l’art 79 della Legge 238/2021 (indicato sui verbali di contestazione) quanto invece l’articolo 69 che prevede sanzioni (guarda caso) più contenute e soprattutto specifiche. Lo schema di decreto in oggetto precisa ora espressamente che dovrà applicarsi quest’ultimo. Applicando inoltre la citata Legge 238/16 si dovrà tenere conto anche delle tolleranze ammesse per l’allineamento delle superfici; · non considerare irregolari le superfici piantate prima della Legge 238 sopracitata, vale a dire prima del 12 dicembre 2016. Per il piano dei controlli dopo lunga insistenza attendiamo che le non conformità non siano come attualmente definite semplicisticamente lievi o gravi con sanzione,

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ma che vi sia una classificazione a monte che le possa modulare a seconda dell’impatto specie quelle che possono definirsi formali senza effetto alcuno sulla produzione. In conclusione, mettendo insieme la modifica del piano dei controlli e il decreto relativo allo schedario con le tolleranze e le deroghe di cui sopra contiamo di risolvere o almeno limitare di molto le attuali criticità. Attendiamo i provvedimenti definitivi. SBLOCCO RISERVA VENDEMMIALE 2020 ASTI E MOSCATO D’ASTI La Regione Piemonte, con delibera assembleare datata 30 aprile e conseguente Determina Dirigenziale della Regione Piemonte 434/A1700A/2021 del 21 maggio 2021, indica la procedura per lo sblocco della Riserva Vendemmiale 2020 per Asti e Moscato d’Asti e relative sottozone. I vinificatori detentori di mosto per Asti e Moscato d’Asti DOCG, stoccato come Riserva Vendemmiale 2020, potranno procedere, se interessati, a classificarlo come “atto a divenire”, tramite autocertificazione da inviare alla società di certificazione Valoritalia, all’indirizzo e-mail sop02@valoritalia.it. Il modulo di autocertificazione (che trovate al link pubblicato in fondo all’articolo) dovrà essere debitamente compilato e sottoscritto in tutte le sue parti. Si dovrà barrare la casella “riserva” e nelle note indicare il termine “sblocco”, come nell’esempio di seguito: In data 4 maggio 2021 il Consorzio di Tutela dell’Asti ha presentato richiesta di sblocco del prodotto accantonato a riserva vendemmiale, presentata ai sensi dell’art.39 della L. 238/2016 e adottata in sede di assemblea ordinaria, motivato da una crescente domanda di prodotto imbottigliato 2020. I dati a corredo della richiesta evidenziano la necessità, per mantenere un equilibrio di mercato, di reimmettere nel circuito produttivo del prodotto atto a DOCG, attualmente bloccato come riserva vendemmiale. Il Consorzio di Tutela ha richiesto un parziale sblocco dei quantitativi di prodotto accantonato a riserva vendemmiale 2020, per la riserva atta a Asti spumante e Moscato d’Asti e lo sblocco totale della riserva atta a Moscato d’Asti Canelli e Moscato d’Asti Strevi. I quantitativi oggetto di sblocco del prodotto accantonato a riserva vendemmiale saranno quindi i seguenti: · Asti Spumante DOCG - Moscato d’Asti DOCG Sblocco parziale: 0,5 t/ha, equivalenti a 3,75 hl/ha; · Moscato d’Asti Canelli DOCG e Moscato d’Asti Strevi DOCG Sblocco totale: 0,5 t/ha, equivalenti a 3,75 hl/ha · Asti Spumante DOCG: - Sblocco parziale: 0,5 t/ha, equivalenti a 3,75 hl/ha; · Moscato d’Asti DOCG: Sblocco parziale: 0,5 t/ha, equivalenti a 3,75 hl/ha; · Moscato d’Asti Canelli DOCG: Sblocco: 0,5 t/ha, equivalenti a 3,75 hl/ha; · Moscato d’Asti Strevi DOCG: Sblocco: 0,5 t/ha, equivalenti a 3,75 hl/ha.

Al modulo andrà allegato l’elenco, con la specifica del nominativo e relativa p.IVA e/o Codice Fiscale, di ogni singolo conferitore e del quantitativo in litri di quanto prodotto passerà da Riserva Vendemmiale 2020 ad “atto a divenire” Asti o Moscato d’Asti 2020. Il quantitativo massimo per ogni conferitore non potrà superare i 5 q. per ogni ettaro da questi rivendicato (375 l/ha), laddove effettivamente disponibili. Valoritalia svolgerà le verifiche sulle autocertificazioni per gli opportuni controlli di rispondenza. Modulo autocertificazione: h t t p s : // w w w.v a l o r i t a l i a . i t / w p - c o n t e n t /u p l o ads/2019/10/DNV_V_100_20191017-1.pdf L’AGENDA NAZIONALE PER IL VINO Fermento sui tavoli delle trattative a Bruxelles e a Roma, sono molte le tematiche e le problematiche riguardanti il settore vitivinicolo, che prevedono dossier aperti e importanti decisioni pendenti. Deroghe e proroghe: il Decreto “Deroghe e proroghe Covid-19” potrebbe andare in Commissione Stato-Regioni molto presto. L’ultimo testo prevede: · Ristrutturazione vigneti: la scadenza per le domande spostata al 15 luglio 2021; sanzioni meno penalizzanti in caso di non mantenimento degli impegni, maggiore tempo per il completamento degli impianti. · Promozione: non ci saranno le deroghe relative alla misura OCM Promozione che dovranno avere un autonomo provvedimento in accordo con le Regioni. Stoccaggio bis: il Decreto Stoccaggio 2021 sarà discusso a breve. Non si attendono novità particolari, ma le risorse potrebbero aumentare rispetto ai 10 milioni iniziali. Schedario: a breve sarà diffusa una bozza di decreto applicativo sullo “schedario vitivinicolo” che recepisce le disposizioni comunitarie e, come sollecitato da Coldiretti per introdurre tolleranze sulle misurazioni, recepire quanto prevede la Legge 238/16 - Testo Unico del vino. Sostenibilità: accelera l’iter per definire le linee guida per la sostenibilità nel settore vitivinicolo secondo il decreto “Sistema Qualità Nazionale Produzione Integrata vino”. Riduzione delle rese: per quanto riguarda la misura di “riduzione delle rese per i vini a DO e IG” il MIPAAF ha anticipato che sarebbero pagate anche le domande bloccate per presentazioni della dichiarazione di produzioni fino al 30 novembre e in presenza di errori materiali sanati con ravvedimento operoso. Non saranno invece pagate le domande dove, pur raggiungendo il 15% di riduzione, il produttore aveva sottoscritto un impegno di riduzione superiore. VIGNETI: PROROGATE IDONEITÀ ASSEGNATE NEL 2019 L’estensione della durata di un anno che Coldiretti ottenne per le idoneità (assegnate per le DOC/G sottoposte a vincolo di espansione), che sarebbero scadute


Settore l’anno scorso (istanze 2018) viene replicata anche per quelle in scadenza in questa campagna, grazie alla richiesta avanzata dai Consorzi di Tutela alla Regione. Il differimento al 31 luglio 2022 (un anno) vale per tutte le idoneità rilasciate nella campagna 2019. Nessun problema per i vigneti già realizzati che cambiano solo la denominazione, mentre per i vigneti ancora da impiantare è necessario che l’autorizzazione di base sia capiente per superficie e per durata temporale. A tal proposito ricordiamo che per ora la Commissione UE ha negato la proroga per le autorizzazioni al nuovo impianto concesse nel 2018 e che scadranno dunque questa estate. Difesa fitosanitaria della vite: ok ad acequincocyl e acibenzolar-S-methyl Il Ministero della Salute ha concesso l’autorizzazione in deroga per situazioni di emergenza fitosanitaria per l’impiego su vite del prodotto fitosanitario Kanemite reg. n. 14100, contenente la sostanza attiva Acequinocyl. Su vite occorre rispettare una fascia di sicurezza non trattata di 10 metri, oppure una fascia di sicurezza non trattata di 5 metri in associazione all’uso di ugelli antideriva (riduzione del 50%), oppure una combinazione di misure di mitigazione che garantiscano una riduzione della deriva del 75%. E’ un acaricida che agisce principalmente per contatto, con un particolare meccanismo di azione, nei confronti di tutte le forme mobili di acari fitofagi delle colture orticole e di Pomacee e Drupacee (Panonychus ulmi, Tetranychus urticae), con un rapido effetto abbattente e una marcata persistenza di azione. Kanemite® è inoltre selettivo sulle principali specie di acari fitoseidi in particolare è utile per la lotta agli acari fitofagi (Panonychus ulmi e Tetranychus urticae) che infestano la vite Il periodo autorizzato dei trattamenti è: 19 maggio - 15 settembre 2021 Inoltre, il Ministero ha emanato una seconda autorizzazione in deroga del prodotto fitosanitario Bion 50 Wg reg. n. 11062, contenente la sostanza attiva Acibenzolar-S-metile. Si tratta di un attivatore delle autodifese della pianta. Acibenzolar-S-methyl non presenta un’attività diretta sul patogeno, ma attiva i meccanismi naturali di difesa delle piante aumentandone la resistenza nei confronti di numerose malattie. Su vite incrementa la resistenza della pianta alla flavescenza dorata, su tabacco a Peronospora tabacina, su nocciolo, pomodoro, pero, melo e actinidia incrementa la resistenza della pianta nei confronti delle batteriosi. Il prodotto è dotato di attività sistemica, viene assorbito velocemente dalla vegetazione e traslocato in senso acropeto e basipeto all’interno della pianta. Per il suo particolare meccanismo d’azione, acibenzolar-S-methyl deve essere distribuito prima dell’instaurarsi dell’infezione (applicazione preventiva). Le applicazioni sono fogliari. Occorre eseguire al massimo 6 interventi a partire dallo stadio di infiorescenze visibili e durante lo sviluppo vegetativo ad intervalli di 7- 10 giorni. I trattamenti sono autorizzati nel periodo 19 maggio -l 15 settembre 2021

vitivinicolo

Coldiretti esprime soddisfazione per i provvedimenti ottenuti che agiscono contro due delle principali emergenze fitosanitarie che colpiscono la vite causando rilevanti danni economici.

Via al nuovo stoccaggio privato di vini di qualità Via libera al nuovo stoccaggio privato dei vini di qualità. Il Mipaaf ha pubblicato il 15 giugno il decreto, che ha ottenuto l’approvazione della Conferenza Stato Regioni, su “Disposizioni relative alle modalità di applicazione dell’articolo 1, comma 135 della Legge 30 dicembre 2020, n. 178 concernente “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023” Per il 2021 e per il triennio 2021/2023 è disponibile un budget di 10 milioni finalizzato agli aiuti per lo stoccaggio di vini di qualità sfusi e/o imbottigliati, a Docg e Doc e Igt. I vini devono essere detenuti presso gli stabilimenti dei produttori o in altri stabilimenti in nome e per conto del produttore e riportati nel registro telematico. Il contributo è concesso per quantitativi non inferiori a 100 ettolitri e non superiore a 4.000 ettolitri. L’aiuto è pari a 0,060 euro/hl/giorno per i vini a Docg e Doc e 0,040 euro/hl/giorno per i vini a Igt. Il periodo di stoccaggio è fissato in 6 mesi. Il produttore deve presentare per ogni stabilimento, dalla data indicata con circolare Agea, in modalità telematica , la domanda di accesso alla misura. Agea fisserà le modalità e il periodo di presentazione per un massimo di 5 giorni. In caso di risorse insufficienti i quantitativi dei contratti saranno ridotti in proporzione. Il produttore solo in questa fase avrà facoltà di rinuncia. Il nuovo stoccaggio è molto simile al precedente (decreto Ministeriale del 26 novembre 2020, n. 9341040). Viene dunque data una nuova possibilità di accesso anche ai prodotti della vendemmia 2020 e ai vini sia sfusi che imbottigliati solo Docg, Doc e Igt. A differenza del primo stoccaggio, la mancata comunicazione della rinuncia impegna il produttore ad accedere alla misura e al contributo ammesso. Il mancato rispetto dell’impegno assunto comporta l’applicazione della sanzione amministrativa consistente nel non accesso ai contributi dalle misure del PNS vitivinicolo per un periodo di due anni dall’accertamento del mancato impegno. I contributi saranno erogati al termine del periodo di stoccaggio salvo presentazione della fidejussione nel caso di richiesta di pagamento anticipato. Si tratta di un intervento finalizzato a ristorare il settore vitivinicolo penalizzato dalla pandemia per il rallentamento delle vendite del canale Horeca e delle esportazioni con aumento degli stock e conseguente flessione dei prezzi.

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biologico

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a cura di

Giancarlo Bassi

CON IL SÌ DEL SENATO AL DDL SUL BIOLOGICO L’ITALIA ANTICIPA LE NORME UE

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ono 21 gli articoli che compongono il disegno di legge sul biologico appena approvato al Senato. Il successivo passaggio alla Camera, che si auspica avvenga in tempi brevi, dovrebbe quindi dare al nostro Paese alcuni interessanti strumenti di sostegno all’agricoltura biologica “Made in Italy”. Con questo atto si amplia infatti lo scenario di opportunità che le istituzioni pubbliche stanno offrendo ad uno dei settori dell’agroalimentare, che sta registrando performance di crescita molto importanti. L’Italia infatti ha il record europeo di campi bio con il 15,8% della Superficie agricola utilizzata (Sau) a livello nazionale nel 2019 contro il 10,1% della Spagna, il 9,07% della Germania e l’8,06% della Francia. Il ddl prevede l’introduzione di un marchio per il bio italiano, fortemente sostenuto dalla Coldiretti, per contrassegnare come 100% Made in Italy solo i prodotti biologici ottenuti da materia prima nazionale. È un passaggio fondamentale che tiene in debito conto il fatto che le consapevolezze maturate nel consumatore si sono tradotte in maggiore attenzione all’agricoltura e alle sue pratiche, ma anche, sempre di più, alle informazioni che accompagnano il prodotto, in particolare per ciò che concerne l’origine e la valorizzazione del made in Italy. Nel biologico c’è, infatti, un vero e proprio allarme per l’invasione di prodotti biologici da Paesi extracomunitari, con un incremento complessivo del 13,1% delle quantità totali nel 2019 rispetto all’anno precedente, per un totale di ben 210 milioni di chili di cui quasi 1/3 dall’Asia. I cereali, le colture industriali e la frutta fresca e secca sono le categorie di prodotto biologico più importate, con un’incidenza rispettivamente del 30,2%, 19,5% e 17,0%. I tassi di crescita delle importazioni bio più rilevanti si sono avuti per la categoria di colture industriali (+35,2%), di cereali (16,9%) e per la categoria che raggruppa caffè, cacao, zuccheri, tè e spezie (+22,8%). Il provvedimento appena licenziato dal Senato prevede tra l’altro anche l’impiego di piattaforme digitali per garantire

una piena informazione circa la provenienza, la qualità e la tracciabilità dei prodotti, con una delega al Governo per rivedere la normativa sui controlli e garantire l’autonomia degli enti di certificazione. Elementi importanti vengono introdotti dalla legge anche per la definizione e il riconoscimento dei biodistretti, come anche si introducono nel nostro ordinamento delle forme di rappresentanza, adeguatamente riconosciute e valorizzate, innovative per il biologico, in quanto finora previste solo per specifici settori. L’approvazione al Senato del disegno di legge sul biologico si inserisce in un quadro comunitario in pieno fermento per il settore. A livello europeo già con la strategia europea Farm to Fork l’Unione Europea ha dato, infatti, una svolta importante alle strategie di sviluppo per il comparto, ponendo l’obiettivo di crescita al 25% di superficie al 2030. Alcuni strumenti per il raggiungimento di questo obiettivo sono stati individuati nel Piano di azione europeo, anch’esso da poco approvato, che elenca 21 azioni da mettere in pratica, anche attraverso piani di azione nazionali nei diversi Stati Membri, per la promozione e lo sviluppo della domanda e dell’offerta del prodotto biologico. Anche nella applicazione della nuova Pac, con una discussione molto intensa di questi giorni, particolare attenzione verrà data al settore del biologico, certamente con gli aiuti previsti già nei Psr del secondo pilastro, ma probabilmente anche con altre misure specifiche. Altro capitolo importante riguarda le regole di produzione, trasformazione e consumo che l’Unione Europea sta profondamente rivedendo: dal 1° gennaio del prossimo anno entrerà, infatti, in vigore il nuovo Regolamento Europeo 848/2018 e la Commissione Europea è impegnata in una corsa per la pubblicazione di oltre 30 regolamenti attuativi che dovrà emanare entro quella data.


Campagna Amica |

a cura di

Luisa Bo

VACANZE EDUCATIVE IN FATTORIA DIDATTICA

RIPARTONO LE SETTIMANE VERDI

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nche quest’anno, complice il Covid e le sue restrizioni, la voglia di tornare all’aria aperta è tanta e le settimane verdi in fattoria didattica sono “full”. Il ritorno alla normalità, all’insegna comunque di tutte le precauzioni previste dalla normativa sono il denominatore comune delle aziende agricole inserite nell’Albo Regionale delle Fattorie didattiche che si sono attivate ad accogliere da metà giugno a metà settembre i bambini e i ragazzi, divisi per età o in gruppi misti, in progetti di “peer education”.

Alle porte di Alessandria, Anna Cusmano, dell’ azienda agricola “Ac-Ranch”, ospiterà nelle prossime settimane una settantina di ragazzi, fedeli come sempre allo spirito avventuroso e sportivo che regna a Carentino, dove una dozzina di animatori seguiranno i diversi gruppi omogenei per età, dai bambini della materna ai più grandi, quali affezionati clienti che ritornano tutti gli anni per perfezionarsi nella monta equestre. A cavallo si va anche nel centro estivo dell’azienda agricola “Godino” di Ozzano Monferrato, dove Gianluca prepara i ragazzi, fedeli all’azienda, oltre che nel periodo estivo, anche per le gare sportive. Il cavallo è anche il protagonista del centro estivo dell’agriturismo “Il Branco” a Sarezzano dove Elena ospiterà una quindicina di bambini/ragazzi in gruppi omogenei di età, di cui metà in forma residenziale, per una settimana educativa che comprende oltre alle attività equestri ed agricole anche laboratori di falconeria, arte, teatro e giocoleria con un tema centrale, la realizzazione di un “Dream Catcher” di elementi naturali rigorosamente

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trovati in campagna nei giorni del soggiorno. Come sempre, però, anche quest’anno, la fa certamente da padrona l’agriturismo “Le Piagge” di Ponzone, che ospita ragazzi da tutta Italia e le cui prenotazioni risultavano già esaurite a marzo, grazie alla collaborazione anche con il WWF che annovera tra le strutture più qualificate e richieste l’agriturismo del presidente Regionale di Terranostra. Stefania Grandinetti da anni, per tutto il periodo estivo, organizza english summer camps, con avventurose settimane nel bosco, il bagno al fiume e una notte all’agghiaccio sotto le stelle e le immancabili lezioni di cucina, per le quali in veste di cuoco contadino è diventata famosa sui principali media nazionali. Per informazioni Segreteria Terranostra: telefono 0131/235891 interno 665.

A CASCINA TRAPELLA LA CUOCA CONTADINA LAURA CICERI OSPITA: SLOW ART SLOW FOOD

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low food, arte, agriturismo, prodotti tipici, tutto questo è “Slow art Slow food” un museo all’aria aperta dove, saranno in esposizione il 3 luglio i pezzi unici di tre artiste emergenti Olga Gino, Elena Caterina Doria e Giorgia Sanlorenzo, che hanno scelto il palcoscenico dell’agriturismo “Cascina Trapella” a Casale Monferrato per ripartire dopo tanti mesi di clausura artistica. Regista di questo singolare evento è il cuoco contadino di Campagna Amica Laura Ciceri, che accompagna nel percorso artistico il turista gastronomico ad una degustazio-

ne di piatti e prodotti del territorio come la muletta di Cellamonte, PAT (Prodotto agricolo tradizionale) tipico monferrino, il risotto al Montebore (storico presidio Slow Food), i formaggi di capra della “Tenuta del Pastur”, prodotti da due giovanissimi ragazzi di Ottiglio promesse nel settore caseario. A cornice di tutto i produttori, protagonisti del menù artistico e la neo Condotta Slow Food casalese

che riparte alla grande, cogliendo ancora una volta l’occasione per un’attiva collaborazione con Coldiretti e Terranostra.


Patronato Epaca |

a cura di

Gianni Mario Stoppini

SALUTE, SERVIZI, SICUREZZA E TECNOLOGIA Le proposte dei PENSIONATI COLDIRETTI per il dopo pandemia 26

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l Coronavirus ha condizionato pesantemente la vita economica e sociale del nostro Paese e gli anziani sono quelli che sono stati maggiormente toccati sia per quanto riguarda i contagi, sia per quanto riguarda, purtroppo, i casi di decesso. Le restrizioni introdotte per arginare la diffusione del contagio hanno, di conseguenza, determinato “l’isolamento” sociale dei pensionati più di qualsiasi altra categoria di persone e la priorità data a loro nella campagna vaccinale testimonia, in modo eloquente, quale attenzione e cura va riservata alle persone anziane. Questa necessità ha inciso anche sull’attività dell’Associazione Pensionati Coldiretti di Alessandria che ha dovuto interrompere la programmazione degli incontri sul territorio per illustrare ed approfondire i temi che interessano da vicino la categoria dei pensionati. Ma la salute delle persone era e rimane tuttora la priorità da rispettare. Tuttavia, con le progressive aperture è utile ripren-

dere e rilanciare gli argomenti sui quali i Pensionati Coldiretti hanno, da tempo, posto l’attenzione in attesa di poterli sviluppare direttamente sul territorio una volta terminata l’emergenza pandemica. Salute, Servizi, Sicurezza e Tecnologia sono i temi sui quali viene riproposto l’impegno per essere presenti e contribuire con proposte concrete, al fianco della Coldiretti, in tutti quei consessi nei quali si determinano oggi le scelte per il rilancio del nostro Sistema Paese. E’ del tutto evidente che la pandemia ha messo in rilievo, prima di ogni altra situazione, l’inadeguatezza del nostro sistema sanitario, ed ha anche evidenziato carenze macroscopiche nell’assistenza sociale e territoriale. Le conseguenze economiche e sociali per le famiglie, per le imprese e per il Paese sono state disastrose e la ripresa dipenderà dalle politiche che saranno adottate a cominciare dal Recovery Plan, che costituisce l’occasione per fare realizzare importanti riforme strutturali e decisivi interventi nel campo sociale e sanitario oltre che per il rilancio dell’economia. Le priorità principali sono riassumibili in tre grandi filoni: • Salute, servizi di assistenza e disabilità • Invecchiamento attivo e inclusione • Reddito e potere di acquisto Salute, servizi di assistenza e disabilità L’emergenza sanitaria ha messo a nudo le carenze del nostro sistema pubblico di tutela della salute e della dignità delle persone anziane: dalle infrastrutture sociali al sistema territoriale di prevenzione e cura, dal coordinamento degli interventi socio-sanitari alla precarietà del sistema di residenzialità e di lungodegenza, dalla scarsità di personale sanitario alla inadeguatezza dell’assistenza alle persone non autosufficienti, dalla insufficienza delle risorse dedicate al Fondo sanitario nazionale a alla scarsità di quelle dedicate alle politiche sociali sul territorio. Per i Pensionati Coldiretti è quindi necessario:


Patronato Epaca • potenziare gli ospedali pubblici attraverso massicce assunzioni di personale medico, infermieristico e tecnico e tramite la dotazione strutturale di un numero adeguato di posti letto ordinari e in terapia intensiva; • predisporre un sistema socio-sanitario per la prevenzione e la tutela della salute di tutti i pazienti di tutte le patologie, con particolare riguardo a quelle di medicina interna-geriatrica, che debbono rimanere sempre pienamente operative; • rilanciare la medicina territoriale, anche attraverso la istituzione di strutture ad hoc, atte a svolgere funzioni attualmente svolte dagli ospedali, in collaborazione strutturata con i medici di medicina generale; • strutturare o consolidare Servizi adeguati (Ambulatori della fragilità e della cronicità) volti ad intercettare attraverso figure/team professionali preparati (infermieri/geriatri di comunità) la condizione di fragilità fisica e cognitiva degli anziani; • potenziare e riqualificare l’Assistenza Domiciliare assicurando la continuità tra acuzie e lungodegenza; • legiferare in materia di riconoscimento e tutela della figura del caregiver familiare. Invecchiamento attivo e inclusione La nuova crescente domanda di integrazione e partecipazione da parte degli anziani ha sviluppato il concetto di Invecchiamento Attivo, cioè l’insieme delle politiche e dei servizi per promuovere e supportare ambiti sociali e di lavoro in cui ciascun individuo possa perseguire i propri interessi in maniera attiva ed inclusiva, traendone benefici di salute fisica e psichica e quindi di buona qualità della vita. Per i Pensionati Coldiretti è quindi necessario: • assicurare la piena integrazione e partecipazione delle persone anziane nella società a livello nazionale e regionale attraverso normative adeguate e specifiche e un nuovo sistema di welfare; • promuovere l’apprendimento permanente e favorire lo scambio intergenerazionale di conoscenze reciproco tra giovani ed anziani, mettendo a frutto le conoscenze e le professionalità, anche imprenditoriali, degli anziani ex la-

voratori autonomi (artigiani, agricoltori, commercianti), anche verso giovani migranti e rifugiati al fine di favorirne l’inclusione sociale; • favorire la formazione e l’apprendimento continuo che devono includere anche le competenze digitali e tecnologiche; • rivedere il sistema della residenzialità, ampliando l’offerta pubblica e qualificando gli alloggi, le residenze assistite, le comunità alloggio e altre forme di residenzialità, con particolare riguardo alle aree rurali che scontano la lontananza dai centri urbani. In tali territori si potrebbe prevedere l’utilizzo di strutture pubbliche che hanno esaurito la loro funzione ricettiva originaria e anche delle aziende agrituristiche presenti; • prevenire, anche in collaborazione con le forze dell’ordine, le truffe e i raggiri ai danni degli anziani. Reddito e potere di acquisto Negli ultimi anni le pensioni si sono impoverite a causa del meccanismo di adeguamento automatico del valore delle pensioni alle variazioni dei prezzi, e dell’aumentato prelievo fiscale sui redditi pensionistici per le pensioni inferiori a 1.500 euro lorde mensili con l’espansione delle addizionali locali. Inoltre l’introduzione del bonus Irpef solo per i lavoratori dipendenti ha accentuato la disparità tra questi e i pensionati. Per i Pensionati Coldiretti è quindi necessario: • sostenere i redditi dei pensionati, con particolare riguardo alle fasce economicamente più deboli; • adeguare i trattamenti minimi di pensione al 40 per cento del reddito medio nazionale; • riformare il meccanismo di rivalutazione annuale calcolata dall’ISTAT adottando un indice dei prezzi al consumo che includa i generi di prima necessità, le spese farmaceutiche, le prestazioni specialistiche non a carico del Servizio Sanitario Nazionale e le spese per le assistenti familiari sostenute dagli anziani; • colmare lo svantaggio in fatto di tassazione ai danni dei pensionati allineando le detrazioni da lavoro dipendente e da pensione, oppure introducendo un nuovo bonus Irpef pensionati, che coinvolga tutti coloro che percepiscono pensioni basse.

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Solidarietà

SOLIDARIETÀ. CONTINUA LA DISTRIBUZIONE DI PACCHI-CIBO SU TUTTO IL TERRITORIO PROVINCIALE

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C

oldiretti Alessandria con Campagna Amica fin dall’inizio della pandemia ha svolto una grande operazione di solidarietà su tutto il territorio grazie alla collaborazione con sindaci e associazioni di volontariato per individuare le “nuove povertà” che hanno modificato il paniere delle famiglie dove i consumi vedono una crescita forzata solo nei beni essenziali, a scapito di quasi tutte le spese voluttuarie. L’emergenza Covid, infatti, ha fatto salire a 5,6 milioni in Italia le persone in

povertà assoluta, un milione in più in un anno con il record negativo dall’inizio del secolo. Una famiglia su quattro (28,8%) ha dichiarato un peggioramento della propria situazione economica nel 2020 rispetto all’anno precedente e il deterioramento della situazione economica ha colpito di più le regioni ricche del Centro (30,5%) e del Nord (28,8%) rispetto al Mezzogiorno (27,7%). Tra le regioni del nord, il Piemonte ha registrato 40 mila famiglie in più in povertà nel 2020, secondo i dati di Demoskopica.


Consigliere Ecclesiastico

NON C’E’ AMORE PIU’ GRANDE Non c’è parroco che non debba affrontare situazioni pastorali difficili e complicate come quella di sostenere i volontari della sua comunità e difenderli dalle accuse dei soliti anonimi: se agiscono così avranno il proprio tornaconto e chissà quanto ci guadagneranno. Questa “accusa” ha il potere devastante di creare il deserto tra quelli che si avvicinano alla chiesa per crescere insieme, in un percorso di comunione, di collaborazione, di preghiera, di servizio, nelle GRATUITA’. Senza nulla chiedere in cambio. Ai nostri solerti censori vorrei ricordare che le porte della chiesa sono aperte per tutti. E se pensano di saper far meglio degli altri, si facciano avanti. A quanti generosamente e gratuitamente vivono esperienze di volontariato nella chiesa ricordo che il bene è più esigente del male, non solo, ma che c’è sempre un costo da pagare, fatto di incomprensioni e croci. Neppure al Maestro sono state risparmiate accuse infamanti. A tutto questo Egli ha risposto allargando le braccia sulla croce. E nessuno di noi può esimersi dal pagare questo costo. Segno e prova della gratuità.

Si trova da ridire a chi provvede alla pulizia della chiesa, a chi cura il decoro e l’addobbo, la catechesi, il canto, i servizi scolastici dell’oratorio, a chi organizza, propone, lavora. Dalla lettera agli ebrei 3,13: fratelli, esortatevi a vicenda ogni giorno finchè dura “quest’oggi”. E’ la risposta di chi crede. Chi demolisce il lavoro dell’altro esorta al male, non al bene. Gesù direbbe: per contestare le pagliuzze nell’occhio di tuo fratello, liberati dalla trave che è nel tuo occhio. Il piccolo seme gettato nel terreno crescerà e porterà frutto se, con umiltà ci sforzeremo di essere fedeli all’insegnamento degli apostoli, alla comunione fraterna, all’eucaristia e alla preghiera. Guardando l’ostia che sta consacrando, il parroco si fissa sull’immagine del crocifisso con le braccia aperte incise nell’ostia. E capisce dov’è l’amore grande. E come si risponde ai fautori di “armiamoci e partite”. Poi squilla il cellulare: “Reverendo, domani vengo a curare il verde, una seconda chiamata lo avverte che i catechisti programmeranno il prossimo anno. Nessuno di loro chiede qualcosa in cambio. E’ la risposta a chi ha avuto fiducia nella Provvidenza. Don Ivo Piccinini

MONSIGNOR MACCULI NUOVO CONSIGLIERE ECCLESIASTICO COLDIRETTI Mons. Nicola Macculi è il nuovo Consigliere Ecclesiastico Nazionale della Coldiretti. Una nomina che testimonia la grande considerazione della Chiesa italiana verso Coldiretti e il suo ruolo in un momento difficile per il Paese in cui diventa ancora più importante avere saldi punti di riferimento.

Monsignor Nicola Macculi, 60 anni, pugliese, originario di San Pietro Vernotico in provincia di Brindisi, è stato ordinato sacerdote il 28 settembre 1985 Succede a Don Paolo Bonetti, improvvisamente scomparso nel marzo scorso. In base al primo articolo dello Statuto la Coldiretti ispira la propria azione alla storia e ai principi della scuola cristiano sociale e la figura del Consigliere Ecclesiastico si colloca

entro questa specifica identità con una rete di consiglieri ecclesiastici diffusa in ogni Provincia del territorio italiano. “Si tratta di una figura fondamentale per la vita della nostra associazione” ha sottolineato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, “la presenza del Consigliere ecclesiastico è la conferma tangibile dell’impegno della Coldiretti nel sociale di fronte alle nuove emergenze provocate dalla pandemia Covid”.

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Mercatino

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PREVENZIONE TUMORI DELLA PELLE

Con l’improvviso arrivo dell’estate aumentano notevolmente le ore trascorse sotto il sole, senza che la pelle abbia avuto il tempo di abituarsi gradualmente. Poiché i raggi solari rappresentano i principali fattori di rischio che favoriscono l’insorgere del melanoma e di altri tumori della cute, è importante cautelarsi e soprattutto capire se la comparsa di nuovi nei o i loro cambiamenti morfologici rappresentano un potenziale pericolo. Ispezionare i nei prima e dopo l'estate, controllando poi se sono intervenuti cambiamenti sospetti, può essere un'ottima prevenzione Presso la Sede C.D.C. di Via Fabro 12 a Torino inoltre, si può effettuare la Visita Dermatologica e l’Esame di Epiluminescenza per verificare se esponendosi ai raggi solari si corre questo rischio. L’Epiluminescenza, anche chiamata Dermatoscopia, è una tecnica diagnostica non invasiva utile per la verifica di lesioni melanocitarie sospette o per il monitoraggio di nevi in soggetti con fattori di rischio nei confronti del melanoma (tumore maligno a insorgenza cutanea). L’apparecchiatura utilizzata è il Fotofinder Dermoscope, sistema leader mondiale per la microscopia in epiluminescenza digitale e la mappatura dei nevi, che fornisce immagini che consentono di individuare caratteristiche del nevo non visibili a occhio nudo durante la visita clinica e che possono essere archiviate e confrontate nel tempo con quelle dei controlli successivi. L’esame si esegue appoggiando il dermatoscopio digitale sulla cute e visualizzando la lesione sospetta sullo schermo del computer che, essendo munito di un particolare software di gestione dei dati, consente di creare una cartella personalizzata nella quale si raccolgono i dati anamnestici e una mappa delle lesioni neviche atipiche. Di ogni nevo viene memorizzata l’immagine clinica e dermatoscopica, che sarà facilmente confrontabile con altre immagini della stessa lesione raccolte nei controlli successivi, così da valutare ogni minima modificazione. L’Epiluminescenza è un esame semplice, rapido e indolore di fondamentale importanza sia per prevenire i tumori cutanei che per evitare un intervento chirurgico. www.gruppocdc.it

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