Attualità
SULLE MIGRAZIONI NEL XXI° SECOLO di Giuseppe Provenza
La storia dell’umanità è sempre stata caratterizzata, fin dalle origini, da grandi migrazioni. La stessa diffusione dell’uomo nel mondo fu frutto di migrazioni. Agli albori della storia conosciuta, si verificarono spostamenti di intere popolazioni che invadevano nuovi territori, spesso in modo cruento.
di ordine personale nei riguardi di dissidenti, sia nei confronti di intere minoranze etniche o religiose.
Più recentemente le Americhe furono popolate da milioni di europei che lasciarono, nei paesi d’origine, vuoti che costrinsero spesso i governi ad ostacolare, se non vietare, le emigrazioni. Successivamente lo sviluppo economico e l’industrializzazione di vaste zone del continente europeo portarono alla nascita di flussi migratori dal sud al nord dello stesso continente e all’arrivo di migranti prima da colonie e poi da ex colonie.
La prima è il frutto di povertà, spesso gravissima fino al rischio della vita, di intere popolazioni. Si tratta, in questi casi, dell’ingiustizia sociale del mantenimento di grandi disparità economiche fra regioni della terra, disparità che, come spesso avviene in natura, fanno nascere correnti migratorie, quasi a voler colmare i divari esistenti.
Oggi i flussi migratori sono oggetto di cronaca quotidianamente, fino a divenire in molti casi strumento di speculazione politica con conseguente distorsione delle reali cause e soprattutto degli effetti del fenomeno nei paesi di destinazione. In relazione alle loro motivazioni, oggi, come in passato, le migrazioni non sono un unico fenomeno come spesso si crede fermandosi ad osservare il loro aspetto esteriore, ossia l’arrivo delle persone. In realtà si tratta di due fenomeni diversi: quello dei “migranti economici” e quello dei “richiedenti asilo”. La differenza principale, che è sostanziale, è che i primi hanno liberamente effettuato una scelta, quella di cercare lavoro in un paese diverso dal proprio, mentre i secondi sono stati costretti alla fuga o dalla guerra, e quindi dal pericolo di rimanerne uccisi o dalla distruzione della propria casa, o da un regime politico non democratico e dalle connesse persecuzioni sia 5
E’ fondamentale osservare che, qualunque sia il tipo di migrazione, economica o per richiesta d’asilo, ci si trova in presenza di violazioni dei diritti umani.
Ancora più evidenti sono le violazioni dei diritti umani nel caso degli spostamenti dei richiedenti asilo, costretti a fuggire per la salvezza della propria vita. Quali sono oggi le dimensioni del fenomeno e soprattutto quali sono le situazioni da cui si allontanano, o per scelta o per fuga, i migranti? Appare di notevole importanza analizzare questi aspetti sia per rendersi conto in maniera corretta di un fenomeno che viene spesso strumentalizzato, e quindi distorto sia nelle cause che negli effetti, da una propaganda politica che vuole sfruttare a proprio beneficio le paure il più delle volte non giustificate da reali disagi o pericoli, sia per comprendere che è attraverso la rimozione delle vere cause del fenomeno che si può risolvere il disagio dei milioni di persone che ne sono le vere vittime, ossia coloro che, per un motivo o per l’altro, sono stati indotti all’abbandono dei paesi d’origine, e quindi delle loro abitudini, dei loro affetti, delle loro amicizie. LUGLIO 2016 N. 3 / A.2 - Voci