Voci - Numero 3 Anno 4 - Amnesty International in Sicilia

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Campagne Amnesty

DEONTOLOGIA DELLA SICUREZZA PUBBLICA. COME GARANTIRE SPAZI DI LIBERTÀ? di Alessandra Cannizzo

CC BY-SA 2.0 Andrea Benjamin Manenti

Qual è la prima parola che vi viene in mente pensando alla polizia? Con questa domanda ha avuto inizio la formazione sulla campagna “Spazi di libertà” che è stata recentemente annunciata da Amnesty International Italia e che prenderà il via in autunno. 1 La formazione ha visto coinvolti attivisti provenienti da tutto il territorio nazionale, e partendo dalla condivisione di esperienze e riflessioni sulle controverse normative attinenti alla gestione dell’ordine pubblico, ha consentito di delineare meglio gli aspetti chiave di cui la campagna dovrà occuparsi.

Background legislativo, tra certezza ed equità Il 12 aprile 2017 il testo del decreto sulla sicurezza delle città (DL 14/2017), fortemente voluto dai ministri Minniti e Orlando, è diventato una legge dello Stato che mira a “prevenire i fenomeni di criminalità diffusa” e a “promuovere legalità e rispetto del decoro urbano”. 2 Dopo qualche mese, la Circolare Gabrielli 3  1 - https://www.amnesty.it/campagne/spazi-di-liberta/  2  -  Tra le principali disposizioni: introduzione del daspo urbano per chiunque impedisca l’accesso e la fruizione di aree pubbliche, stretta antiwriter e parcheggiatori abusivi, ma anche l’arresto in flagranza differita.  3 - https://www.lisaservizi.it/sites/default/files/uploads/circ_gabrielli_07062017. pdf

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del 7 giugno 2017 ha voluto precisare maggiormente i dettagli riguardanti l’organizzazione e lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche, imponendo studi di fattibilità e misure di sicurezza standard, i cui costi talvolta si sono rivelati insostenibili, specialmente per le organizzazioni più piccole e nei centri più piccoli (la sagra del mandorlo in fiore veniva di fatto equiparata ad un concerto di Madonna). Un elemento chiave della nuova disposizione riguarda il cambio di competenza nella valutazione delle richieste per pubbliche manifestazioni. Oggi è, infatti, compito dei Comuni (e non più delle Prefetture) vagliare i piani presentati dalle organizzazioni, e saranno pertanto gli uffici dei municipi a dover raccogliere tutta la documentazione, valutare i profili di safety e security e poi rilasciare il nulla osta per lo svolgimento dell’attività. Nuove indicazioni operative sono arrivate infine il 18 luglio 2018 dal ministero dell’Interno, che ha diramato una direttiva 4 riguardante i “modelli organizzativi e procedurali per garantire alti livelli di sicurezza in occasione di manifestazioni pubbliche”, nel tentativo di correggere le rigidità esistenti e  4 - http://www.interno.gov.it/servizi-line/circolari/circolare-18-luglio-2018-modelliorganizzativi-e-procedurali-garantire-alti-livelli-sicurezza-occasione-manifestazionipubbliche AGOSTO 2018 N.3 / A.4 - Voci


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