La Manovella Web n. 12/21 - Dicembre

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Il Giro Motociclistico di Sicilia ha chiuso l’ottima annata del Trofeo Tricolore. Nell’immagine il suggestivo passaggio delle moto presso le Saline di Trapani.

Ha preso il via da Piazza Verdi a Palermo la 3^ edizione del Giro Motociclistico di Sicilia, prova conclusiva di ASI Circuito Tricolore. Sullo sfondo dell’imponente Teatro Massimo, nel pieno centro del capoluogo siciliano, si sono ritrovati i 72 partecipanti provenienti da quasi tutte le province italiane, ma anche da Austria, Germania, Svizzera e Malta. Ad attenderli circa 500 km suddivisi in quattro tappe, che hanno toccato per meta la parte occidentale dell’Isola, la cosiddetta Sicilia borbonica. L’atmosfera è quella delle grandi occasioni, e non potrebbe essere altrimenti. È evidente il segnale che la ripartenza della Sicilia, e non solo, passa anche attraverso i tanti temi e i relativi obiettivi proposti, e alla fine raggiunti, dal Giro Motociclistico. Ad iniziare dalla positiva risposta degli appassionati, “locali” e non, che non si sono fatti condizionare dalla situazione pandemica, visto che solo il 20 per cento degli iscritti è siciliana, e dalla grande coesione sul piano organizzativo, che ha registrato l’unione e l’impegno di ben 13 club federati ASI dislocati in tutte le province dell’Isola, anche in quelle non attraversate da questa edizione del raduno. Una coesione d’intenti che dovrebbe servire da esempio, ed è stata sottolineata anche dal presidente nazionale Alberto Scuro, presente in duplice veste, quella istituzionale e, ancora più importante e significativa, in quella di partecipante. Vederlo al via in sella alla Laverda

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750, anche se solo per la sessantina di km della prima frazione della tappa iniziale, è stata l’ennesima conferma del suo interesse verso il settore motociclistico, come verso ogni altra branchia del motorismo storico. Nelle intenzioni avrebbe voluto arrivare al traguardo serale, ma la variazione d’orario dell’ultimo momento su un volo aereo per presenziare ad un altro appuntamento il giorno successivo, lo ha costretto ad abbandonare la compagnia anticipatamente. Tra gli altri traguardi raggiunti non sono meno importanti quello della totale sicurezza sanitaria e il protocollo ecosostenibile e solidale, che l’ASI ha sostenuto per la prima volta in questa manifestazione. L’aspetto sanitario è stato curato attraverso la partnership con l’ente di promozione sportiva Libertas Sicilia, con l’Associazione Medico Sportiva di Palermo e il supporto della Protezione Civile. Alla partenza i due enti sono stati rappresentati dal professor Giuseppe Mangano, presidente Libertas-Comitato Regionale sportivo Sicilia, mentre per l’Associazione Medico Sportiva è intervenuto il presidente dottor Beppe Virzì. Assieme a loro hanno portato il saluto il presidente del CONI Sicilia dottor Giuseppe Canzone, l’onorevole Anna Maria Cadonia, componente la “Commissione speciale di indagine e di studio per il monitoraggio dell’attuazione delle leggi” e il dottor Girolamo Crivello, capo servizio ufficio interventi protezione civile città metropolitana di Palermo.


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