Enjoy! 8/2023 Bowling Seventies

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TRA LE COLLINE E IL MARE

Celebra I SAPORI PIÙ RICERCATI DELLA NATURA

Novità

Cari lettori, anche per questo numero abbiamo selezionato per voi una serie di argomenti trasversali che sicuramente sapranno solleticare la vostra curiosità e suggerire qualche idea su come impiegare bene il tempo libero. Andiamo ad affrontare l’inverno con il suo affascinante raccoglimento e se da un lato è la stagione che induce al letargo, dall’altro dobbiamo ammettere che la stagione più fredda ha molto da offrire dal punto di vista di feste, festività, ricorrenze, celebrazioni e chi più ne ha, più ne metta. Natale, Epifania, Carnevale in cima alla lista. Al centro del nostro interesse c’è come sempre il gioco, in tutte le sue più accattivanti sfaccettature. Un focus lo abbiamo dedicato proprio a Enada, la fiera internazionale dei giochi, un appuntamento irrinunciabile del settore gaming che, nella sua versione ‘primavera’, si svolgerà a Rimini dal 14 al 16 Marzo 2023 presso il quartiere fieristico. Tante le novità in serbo per tutti coloro che, professionalmente, fanno parte di questo elettrizzante mondo. Un altro focus è quello dedicato agli eSports un settore sempre più seguito e che si sta ritagliando una centralità nel panorama internazionale. Proseguiamo con le federazioni del gioco da tavolo, quella della dama e quella degli scacchi che da questo numero entrano su Enjoy, raccontando alcune curiosità su queste interessanti discipline che hanno storie antichissime nonché un presente fatto di tantissimi giovani campioni. Uno spazio sempre importante è dedicato alla Federazione Italiana Bowling Sportivo con i successi ottenuti in pista in questa ultima stagione e alla Federazione Italiana Bigliardo Sportivo

che nelle sue diverse specialità ha vinto diversi titoli in campo internazionale e che, con grande soddisfazione sta diffondendo il progetto Biliardo & Scuola in molte regioni. Come sempre uno spazio è dedicato ai nostri partner, la US Bowling Corporation e la Power Gamma che ci affiancano in questa avventura, sono fra le più importanti realtà del settore e conoscerle più da vicino sarà molto utile a tutti coloro che hanno intenzione di aprire o ristrutturare il proprio Centro Bowling. Infine - ma dovrei dire all’iniziouno spazio a dir poco centrale è dedicato agli appuntamenti con le arti, perché il tempo libero va riempito di bellezza, quindi eccovi qualche suggerimento su mostre e spettacoli in giro per il Bel Paese. Abbiamo parlato di arte, musica, teatro, scrittura, regia e persino di turismo con realtà prestigiose e personaggi di grande talento. Il direttore Lina Danese 328 02

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Editore: Lina Danese

Num. R.G. Tribunale di Rimini 2045/2019

Progetto grafico e impaginazione: Audio Tre s.r.l. Rimini - Edoardo Beltrammi, Rosalia Moccia

Coordinamento editoriale: Audio Tre s.r.l. Rimini, Marzia Mecozzi

Contenuti: Bowling Seventies, Lina Colasanto, Marzia Mecozzi, Claudia Venuti, Federazione Italiana Sport Bowling, Cosimo Zecca, Martino Pota, Federazione Italiana Biliardo Sportivo, Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali

Stampa: Gruppo Maggioli, Santarcangelo di Romagna (RN)

Fotografie: Andrea Spada fotografo ufficiale Bowling Seventies

Chiuso per la stampa: Gennaio 2023

via Ausa, 101 · Cerasolo 47852 (RN)

T. +39 0541 759376

M. +39 328 0236222

info@bowlingseventies.com

www.bowlingseventies.com

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INDICE
PER LA TUA PUBBLICITÀ SU ENJOY! CONTATTACI 328 0236222 I tesori di Pompei 7 Alla ricerca dell’identità 11 A teatro per sognare 15 Le immagini della fantasia 18 Il gioco sboccia a primavera 20 Have fun with Seventies 25 Il gioco della tavola 28 Happiness e un pizzico di ‘follia’ 31 Powergamma 34 US Bowling Corporation 36 Conquiste azzurre 40 Una stagione di successo 44
su:
5 Indice WeArena, Gaming and eSports 57 Dama, lo sport della mente 60 Scacchi evergreen 64 Solidarietà e integrazione 50 Voci dal Titano Un viaggio chiamato scrittura 69 72 I sogni fuori dai cassetti! 76 Celibato o nubilato, addio! 80 Storia di una pista 54

I TESORI DI POMPEI

Un viaggio nell’antichità alla scoperta di pittori, scene tratte dal mito, nature morte, affreschi. Il fascino della storia e la meraviglia dell’arte sono in mostra al Museo Civico Archeologico di Bologna che fino al 19 marzo ospita “I pittori di Pompei”. L’esposizione, curata da Mario Grimaldi e prodotta da MondoMostre, è resa possibile da un accordo di collaborazione culturale e scientifica tra Comune di Bologna, Museo Civico Archeologico e Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

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di Lina Colasanto
In
queste pagine foto di Roberto Serra

Il progetto espositivo “I pittori di Pompei” pone al centro le figure dei pictores, ovvero gli artisti e gli artigiani che realizzarono gli apparati decorativi nelle case di Pompei, Ercolano e dell’area vesuviana, per contestualizzarne il ruolo e la condizione economica nella società del tempo, oltre a mettere in luce le tecniche, gli strumenti, i colori e i modelli. Non è noto nessun degli autori di queste opere e sono pochissime le informazioni su di loro, ma il grande patrimonio di immagini che hanno lasciato - splendidi affreschi dai colori ancora vivaci - restituisce il riflesso dei gusti e i valori di una committenza variegata. Grazie alle numerose testimonianze pittoriche conservate dopo l’eruzione avvenuta nel 79 d.C. e portate alla luce dalle campagne di scavi borbonici nel Settecento, le cittadine vesuviane costituiscono un osservatorio privilegiato per comprendere meglio l’organizzazione interna e l’operato delle officine pittoriche.

A Bologna, per la prima volta, grazie al prestito eccezionale di oltre 100 opere di epoca romana appartenenti alla collezione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli in cui è conservata la più grande pinacoteca dell’antichità al mondo, viene esposto un corpus di straordinari esempi di pittura romana provenienti da quelle domus celebri proprio per la

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bellezza delle loro decorazioni parietali, dalle quali spesso assumono anche il nome con cui sono conosciute. Capolavori, fra gli altri, dalle domus del Poeta Tragico, dell’Amore punito, e dalle Ville di Fannio Sinistore a Boscoreale, e dei Papiri a Ercolano. Il percorso della mostra si sviluppa in otto sezioni: I pittori; Tecnica, strumenti e colori; Modelli e soggetti; Il mito; Teatro e musica; Architettura e paesaggio; Xenia (le nature morte); Contesti. Il visitatore può ammirare una selezione degli schemi compositivi più in voga nei diversi periodi dell’arte romana; rivivere scene di accoglienza dell’ospite, immagini di paesaggi e giardini, architetture, ma anche ammirare gli strumenti tecnici di progettazione ed esecuzione del lavoro: colori, squadre, compassi, disegni preparatori, reperti originali ritrovati nel corso degli scavi pompeiani, fra cui coppe ancora ripiene di colori risalenti a duemila anni fa. E, ancora, triclini, lucerne, brocche, vasi, riaffiorati negli scavi e raffigurati proprio negli affreschi. La mostra propone infine la ricostruzione di interi ambienti pompeiani come quelli della Casa di Giasone e, ancora di più della straordinaria domus di Meleagro con i suoi grandi affre-

schi con rilievi a stucco, per raccontare il rapporto tra spazio e decorazione, frutto della condivisione di scelte e di messaggi da trasmettere, tra i pictores e i loro committenti. In occasione della mostra sono disponibili attività didattico-educative per le scuole e per il pubblico adulto, e sono predisposti strumenti per l’accessibilità.

Oltre all’audioguida, i cui testi sono fruibili anche in lettura, è possibile richiedere gratuitamente a museoarcheologicodidattica@comune.bologna.it la visita guidata alla mostra in LIS.

Tutte le informazioni su www.ipittoridipompei.it

9 I tesori di
Pompei
I pittori di Pompei Veduta di allestimento della mostra 23 settembre 2022 - 19 marzo 2023 Bologna, Museo Civico Archeologico Foto Roberto Serra - Courtesy MondoMostre.

ALLA RICERCA DELL’ IDENTITÀ

L’urgenza creativa dell’artista, l’esplorazione degli infiniti volti e delle molteplici sfaccettature dell’identità umana. Una ricerca continua che scava nelle pieghe dell’interiorità e si racconta attraverso l’arte. Opere frutto di esperienze personali e collettive. A Reggio Emilia, nelle sale di Palazzo Magnani, dal 18 novembre al 12 marzo è in allestimento la mostra “L’arte inquieta. L’urgenza della creazione. Paesaggi interiori, mappe, volti. 140 opere da Paul Klee ad Anselm Kiefer”.

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In queste pagine dipinto di Joškin Šilian, HE – SHE, senza data (2015) Acrilico su carta di giornale, 50 x 35 cm. Casa dell’Art Brut.

La rassegna presenta una selezione di autori che hanno guardato alla propria realtà e al mondo: sguardi sempre più necessari nello scenario attuale. Accanto ad autori come Alberto Giacometti, Hans Hartung, Antonio Ligabue, Cesare Zavattini, Maria Lai, Emilio Isgrò, per citare alcuni, saranno esposte opere talvolta provenienti da mondi esclusi, oggi considerate un prezioso e necessario archivio dell’immaginario: l’art brut, dunque, visionaria e dai linguaggi inediti. I grandi artisti del Novecento e dell’art brut sono messi qui in dialogo con autori le cui opere inedite provengono dall’Archivio del San Lazzaro del Museo di Storia della Psichiatria di Reggio Emilia, oggi una tra le maggiori collezioni nel campo in Europa. Decine di musei e di collezionisti privati hanno consentito di riunire una mostra di queste dimensioni e di questo valore. Al centro di questa esposizione, a cura di Giorgio Bedoni, psichiatra e docente all’Accademia di Brera di Milano, Johann Feilacher, direttore del Museo Guggin di Vienna e dello storico dell’arte Claudio Spadoni, gli autori e le opere si confrontano per affinità di generi e linguaggi espressivi, in un percorso ideato per stanze tematiche, in cui si indaga la vitalità che contraddistingue questi artisti e la loro inquieta ricerca sull’identità umana.

La prima sezione è dedicata al “Volto metamorfico”, inteso come ritratto del sé, che non rifiuta di indagare il proprio essere più intimo, oltre la reale fisiognomica, verso colori e somiglianze altre. La seconda sezione affronta invece il tema “Serialità, ossessioni, monologhi interiori”, dove l’identità dell’autore diventa doppia, fino a diventare paesaggio interiore e labirintico. Infine la stanza dedicata alle “cartografie, mappe e mondi visionari” riunisce opere in cui la cartografia artistica del Novecento e dell’età contemporanea rende visibile un repertorio di ideologie, di visioni del mondo, di concezioni spaziali nati da bisogni d’espressione radicati in mitologie private e in riti collettivi.

A sinistra: Graham Sutherland, Poised Form in a Landscape, 1969. Olio su tela, 117 x 170 cm. Collezione Barilla di Arte Moderna, Parma. Sopra: Anselm Kiefer, Ich halte alle Indien in meiner Hand (Ho in mano tutta l’India), 1995 Tecnica mista su tela, 240 x 318 x 4,5 cm. Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto © MART-Archivio Fotografico e Mediateca.

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Un percorso espositivo che esplora il tema dell’identità, un’identità inquieta che interroga il nostro tempo, attraverso dipinti, sculture, disegni, grafiche e libri d’artista di 57 artisti.

La mostra è arricchita da una serie di attività collaterali (visite guidate, conferenze, progetti speciali per soggetti con fragilità), realizzate con importanti istituzioni, con l’obiettivo di coinvolgere un pubblico eterogeneo e ampio, proprio nella convinzione che l’arte generi benessere e sia fondamentale nello sviluppo di una solida identità individuale e sociale. Un sensibile e continuo percorso di crescita, conoscenza, comprensione e condivisione.

A destra in alto: Antonio Ligabue, Autoritratto con torre, 1948 Olio su faesite, 52 x 36 cm. Collezione privata. In basso a destra: Arnulf Rainer, Splitter, 1971 Pastello e olio su fotografia, 60,5 x 50,5 cm. Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto © MART-Archivio Fotografico e Mediateca.

13 Alla ricerca dell’identità Per informazioni: Palazzo Magnani Reggio Emilia Corso Garibaldi,
Tel.
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39 0522 444446 info@palazzomagnani.it

A TEATRO PER SOGNARE

Buio in sala. Si torna in scena. Il Teatro Galli di Rimini alza il sipario su un cartellone con grandi nomi e produzioni, la prosa, la danza, il musical e il contemporaneo che affianca i classici. Il teatro come un’isola dove rifugiarsi e sognare, dove riflettere, trovare nuove ispirazioni e condividere emozioni.

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di Lina Colasanto In questa pagina La Tempesta foto di Alessandro Serra

La stagione invernale del Galli di Rimini si dirama attraverso spettacoli che compongono le sezioni in abbonamento, oltre alle proposte fuori abbonamento, a un programma speciale pensato per i giovani e alle proposte per le scuole e per i più piccoli. Dopo l’apertura della stagione (sezione Turni ABC) affidata a fine ottobre a Valter Malosti con “I due gemelli veneziani” di Goldoni, il Galli rivedrà Malosti firmare la regia di “Lazarus” (5-7 aprile): questo il titolo dell’opera-rock ideata da David Bowie, scritta con il drammaturgo irlandese Enda Walsh, ispirato a The Man Who Fell to Earth (L’Uomo Che Cadde Sulla Terra) di Walter Tevis. Nella versione italiana, spicca nel cast di Malosti Manuel Agnelli, storico leader degli Afterhours. La stagione prosegue con la prima regia teatrale di Ferzan Ozpetek: dal cinema arriva sul palco “Mine Vaganti” (17-19 febbraio), una commedia che ruota attorno al tema del coming out, con Francesco Pannofino, Iaia Forte, Simona Marchini. Sono invece Anna Foglietta e Paola Minaccioni le protagoniste de “L’Attesa” (22-24 novembre), testo di Remo Binosi, ora riproposto a teatro con la regia di Michela Cescon. Le attrici danno vita all’aristocratica Cordelia e alla popolana Rosa, entrambe vittime di violenza sessuale e recluse in campagna per nove mesi in “attesa”. Un’altra coppia di talentuose attrici, Maria Amelia Monti e Marina Massironi, anima “Il marito invisibile” (17-19 gennaio) di Edoardo Erba sulla scomparsa della vita di relazione e che incrocia i temi della pandemia, la solitudine, la realtà on line.

E, ancora, il regista Alessandro Serra, porta al Galli La tempesta di William Shakespeare (21-23 dicembre); è invece ambientato in una comunità di immigrati siciliani a Brooklyn “Uno sguardo dal ponte”, dramma della gelosia di Arthur Miller, con protagonista e regista Massimo Popolizio (10-12 marzo). Invece, il programma del turno ‘D-altri percorsi’ si compone di sette spettacoli, tra grandi classici a lavori di ricerca. Al via martedì 29 novembre con L’Oreste di Francesco Niccolini, regia di Giuseppe Marini. Claudio Casadio dà voce a un racconto sull’abbandono e sull’amore negato che dialoga coi disegni di Andrea Bruno. Rimini è pronta ad applaudire Umberto Orsini che torna nella città felliniana ispirandosi al capolavoro I fratelli Karamazov di Dostoevskij, e porta sul palco “Le memorie di Ivan Karamazov” (7 dicembre). Il 29 gennaio è la volta di “Aspettando Godot” di Samuel Beckett, nella rilettura firmata da Theodoros Terzopoulos con Stefano Randisi e Enzo Vetrano. Completa il trittico di classici “La peste di Camus. Il tentativo di essere uomini” (2 febbraio) un’inedita versione scenica del testo diretta da Serena Sinigaglia con Oscar De Summa. È invece una riflessione sulla condizione della famiglia di oggi “Dei

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figli” (25 gennaio), di Mario Perrotta, con la consulenza alla drammaturgia dello psicanalista Massimo Recalcati. Completano il cartellone due compagnie pluripremiate: Fanny&Alexander (1 marzo) e Carrozzeria Orfeo (16 marzo). Chiara Lagani e Luigi De Angelis si affidano a due attrici d’eccezione, Anna Bonaiuto e Valentina Cervi, per “Addio Fantasmi”, tratto dal romanzo di Nadia Terranova. Al centro della pièce, il rapporto tra madre e figlia. È invece ambientato in una vecchia carrozzeria riadattata a cucina, mentre fuori imperversa l’allarme di una guerra civile “Miracoli metropolitani”, scritto e diretto da Gabriele De Luca, che racconta una solitudine sociale e personale. Sono due gli appuntamenti riservati alla danza contemporanea con celebri coreografi come Virgilio Sieni e Michele Di Stefano. La Compagnia Virgilio Sieni trasporta il pubblico nel suo “Paradiso” (16 novembre); il gruppo mk diretto da Michele Di Stefano propone “Maqam” (8 febbraio) dal nome di una parola araba che indica un sistema di organizzazione melodica, ma anche un luogo o uno stato.

Nella pagina accanto, in basso: I due gemelli veneziani foto di Serena Pea, in alto: Mine vaganti foto di Romolo Eucalitto, da sinistra: Simona Marchini, Erasmo Genzini, Carmine Recano, Iaia Forte e Francesco Pannofino.

In questa pagina, in alto: Manuel Agnelli foto di Matteo Ceschi

In basso: L’Attesa foto di Fabio Lovino.

Progetti speciali e novità

Un cartellone con tante proposte anche fuori abbonamento a partire dall’appuntamento con l’operetta della Compagnia Corrado Abbati con “Il paese dei campanelli” (8 dicembre); la comicità di Paolo Cevoli nel suo nuovo spettacolo “Andavo ai 100 all’ora” (12 gennaio); Moni Ovadia e la sua orchestra con Oylem Goylem (22 gennaio), lo spettacolo che 30 anni fa l’ha portato al successo, e il talento e la sensibilità di Lella Costa e Elia Shilton in “Le nostre anime di notte” (23 febbraio) per la regia di Serena Sinigaglia dall’omonimo romanzo di Kent Haruf. Prosegue al Galli e si consolida, dopo la sperimentazione dello scorso anno il progetto “Teatro No limits” per offrire la possibilità anche alle persone non vedenti o ipovedenti di assistere pienamente allo spettacolo attraverso l’audiodescrizione. Un percorso nato dalla collaborazione con il Centro Diego Fabbri di Forlì, proposto negli spettacoli I due gemelli veneziani (30 ottobre); La tempesta (22 dicembre); Uno sguardo dal ponte (12 marzo).

Informazioni su www.teatrogalli.it

17 A teatro per sognare

LE IMMAGINI DELLA FANTASIA

Un viaggio nell’arte, nella creatività e nelle culture del mondo. La Casa della Fantasia di Sarmede, piccolo paese in provincia di Treviso, apre le sue porte all’incanto, alla bellezza e alla creatività di oltre trenta illustratrici e illustratori provenienti da quindici Paesi, fra cui Italia, Belgio, Messico, Spagna, Iran.

In foto: Joanna Concejo, L’angelo delle scarpe, Topipittori edizioni

immagini della fantasia

Torna l’appuntamento annuale con la “Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia Le Immagini della Fantasia”, realizzata dalla Fondazione Štěpán Zavřel. La mostra, diretta dall’artista Gabriel Pacheco, celebra quest’anno la quarantesima edizione, un anniversario che racconta esperienze, amicizia, apertura verso il nuovo. Una storia che affonda le sue radici nell’estate del 1983, quando s’inaugura a Sarmede la prima Mostra Internazionale d’Illustrazione. Spinti dal sogno dell’arte, alcuni giovani si riuniscono attorno alla figura di Štěpán Zavřel, l’artista ceco fuggito da Praga in cerca di un luogo sicuro per l’arte, e insieme danno vita alla grande avventura. In pochi anni questo paese delle Prealpi Trevigiane diventa il centro internazionale dell’illustrazione, dove si ritrovano artisti provenienti da ogni parte del mondo. Sono illustratori, scultori, pittori, scrittori attratti dall’unicità dell’esperienza. La mostra diventa un appuntamento annuale e viene anche ospitata

nelle principali città europee, e non solo. Quest’anno la mostra si sviluppa in sei sezioni, un percorso attraverso oltre 350 opere realizzate fra gli altri da Ajubel (Spagna), Irene Blasco (Spagna), Giulia Cornaggia (Italia), Cecilia Ferri (Italia), Milenka Illanes Iturri (Messico), Jacques & Lise (Belgio), Jihyun Kim (Corea del Sud), Noushin Sadeghian (Iran), Guido Scarabottolo (Italia), Svetlin Vassilev (Bulgaria). Una sezione è dedicata all’ospite d’onore, l’artista Joanna Concejo, un punto di riferimento nel panorama dell’illustrazione contemporanea per la ricerca condotta e l’ampia produzione editoriale. La mostra ha l’obiettivo di indagare la poetica estetica dell’artista e di entrare in dialogo con la sua idea di libro. Il progetto espositivo prosegue con le sezioni “Panorama: la sostanza poetica”, qui, come un grande pacoscenico, vengono messi in scena molteplici mondi

visivi nati dalle voci dei poeti, dai sogni e dai ricordi dell’infanzia; “Tema - Sogni, ricordi e altre poesie” vuole rendere omaggio all’arte, in particolare alla vita della Mostra, ritornando allo spirito dell’origine, al primo sogno; “Pedagogia - Giocattoli poetici” presenta opere selezionate dal curatore per l’innovativa proposta educativa e per l’approccio alla poesia e all’immagine. Cinque artiste dalle esperienze differenti dialogano tra loro nella sala della Pedagogia. Le accomuna la volontà di mettere al centro della loro ricerca l’interesse per l’altro, in forma di narrazione fiabesca, impegno sociale e politico, inclusività, quindi di resistenza umana davanti alla perdita, all’oppressione, alla difficoltà. E, ancora la “Sezione speciale - Per il 40^ anniversario” è un ritorno al grande sogno e al progetto di Štěpán Zavřel e sono esposte opere di artisti legati a lui e a Sarmede: Jindra Čapek (Czechia, 1953), Emanuele Luzzati (Genova, 1921 –2007), David McKee (Regno Unito, 1935 – Provenza, 2022), Květa Pacovská (Praga, 1928), Józef Wilkoń (Polonia, 1930), Štěpán Zavřel (Praga, 1932 – Rugolo di Sarmede, 1999). Infine, la sezione “Scuola Internazionale d’Illustrazione: selezione allieve e allievi dai workshop” con i lavori selezionati dai docenti Joanna Concejo e Gabriel Pacheco.

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Le
A sinistra: opera di Cecilia Ferri. A destra: Guido Scarabottolo, “La prima frase è sempre la più difficile” di Wislawa Szymborska, Terre di mezzo Editore.

IL GIOCO SBOCCIA A PRIMAVERA

L’appuntamento internazionale con il mondo del gioco torna a Rimini dal 14 al 16 marzo quando i padiglioni della Fiera apriranno alla manifestazione “Enada Primavera”, manifestazione leader per tutti gli operatori del settore nel Sud Europa e area Mediterranea. Un appuntamento di business accompagnato da workshop, convegni, incontri che guarda a 360° l’aggiornamento del gaming, landbased e online, e dell’amusement.

Le foto di queste pagine sono state gentilmente concesse da Italian Exhibition Group

Enada Primavera è un’occasione unica per conoscere le ultime novità relative agli apparecchi di intrattenimento e da gioco, i prodotti (fra cui videogames, biliardini, flipper, videolottery), i format, le nuove normative garantendo, pur con modalità nuove, contatti altamente profilati e relazioni con i mercati internazionali, sia con i clienti acquisiti sia con potenziali nuovi buyer. Un evento che festeggia nel 2023 la sua 35esima edizione, una vetrina di eccellenza per conoscere le tendenze del mercato. Tra i settori che si troveranno quelli dedicati al Bingo, Hardware e Software dove si troveranno ad esempio i programmi di gestione sale o i programmi per i videogiochi, l’I-Gaming, il settore Servizi o quello Arredamento. La fiera è organizzata da Italian Exhibition Group (Ieg) e promossa da Sapar, Associazione Nazionale Sezioni Apparecchi per Pubbliche Attrazioni Ricreative e in collaborazione con le principali associazioni del settore. L’edizione 2022 si è chiusa con grande successo e soddisfazione da parte degli espositori e dei buyer, con tanti incontri organizzati, anche dedicati al gioco responsabile, e gli eventi. Nella scorsa edizione successo anche per il gran finale del 10° Enada Spring Pinball Tournament, il tradizionale torneo di flipper sportivo organizzato da Faroplay e Stern Pinball. In occasione di Enada Primavera torna alla Fiera di Rimini, nelle stesse date, anche “Rimini Amusement Show” l’appuntamento di riferimento per gli operatori del mondo dell’amusement, ossia l’evento per valorizzare le novità e le eccellenze del divertimento senza vincita in denaro per tutte le età: famiglie, ragazzi, bambini e adulti. Un mondo varie-

gato e ampio che spazia dalle attrazioni più tradizionali, dalle giostrine ai gonfiabili dal flipper al biliardino, a quelle più avveniristiche come realtà virtuale, laser games, eSports. Spazio anche a momenti di formazione per gli operatori, presentazioni di nuovi format di intrattenimento, ma anche tornei e competizioni proprio per evidenziare l’aspetto ludico e l’importanza socializzante del gioco che permette di divertirsi, rilassarsi, conoscere attitudini personali e fare nuove amicizie.

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Il gioco sboccia a primavera

Calendario Fiere Gennaio - Giugno 2023

Anche per il 2023 il calendario delle fiere di Italian Exhibition Group vedrà nel Quartiere Fieristico di Rimini storiche manifestazioni d’eccellenza a livello internazionale. Da segnare in agenda c’è sicuramente Sigep (44esima edizione dal 21-25 gennaio), il salone professionale più importante al mondo dedicato al Gelato artigianale e all’arte del dolce, panificazioni artigianali e caffè. Sigep è un punto di riferimento per le innovazioni dell’intero settore oltre a fornire tutte le informazioni sulle novità del mercato, dalle materie prime ed ingredienti ai macchinari e attrezzature, ma anche arredamento, packaging e servizi. Nelle Arene tematiche, infine, si riaccendono i riflettori su competizioni internazionali, dimostrazioni, talk show, workshop e incontri di formazione.

A febbraio, invece, dal 19 al 22, torna Beer&Food Attraction, l’evento che riunisce la più completa offerta nazionale e internazionale di birre, bevande, food e tendenze per l’out of home. Attenzione alle energie rinnovabili dal 22 al 24 marzo con la manifestazione Key Energy: punto di riferimento per favorire e accelerare il processo di diffusione delle energie rinnovabili, spazio a tecnologia, soluzioni e servizi in grado di guidare la transizione energetica. Key Energy è un

hub di confronto, di nuove opportunità, di discussione e aggiornamento sull’intera gamma delle rinnovabili. Installazioni all’avanguardia, nuove tecnologie, palcoscenici per sperimentare, masterclass con i grandi nomi dello showbusiness. In una parola, MIR (2-4 aprile), l’unica fiera in Italia dedicata alle tecnologie audio, video, controllo e ai servizi per la musica e l’intrattenimento. Tra le manifestazioni da non perdere c’è sicuramente Macfrut (dal 3 al 5 maggio), l’evento di riferimento per i professionisti del settore ortofrutticolo in Italia e all’estero. Macfrut è una fiera verticale che rappresenta tutta la filiera con 9 settori: Produzione e Commercio, Macchinari e Impianti, Materiali e Imballaggi, Macchinari per la Coltivazione, Serre e Irrigazione, Spezie e erbe officinali, Vivaismo e Sementi, Biosolutions, Logistica e Servizi.

E, ancora, un’altra grande vetrina è RiminiWellness (1-4 giugno) la manifestazione che racchiude sotto lo stesso tetto tutte le principali realtà dell’universo wellness: dai produttori di macchinari per l’attività fisica alle palestre, le scuole e le associazioni di categoria, passando per le medical spa, gli health center, le scienze riabilitative, la danza, ma anche il turismo e il design, senza mai dimenticare gli amanti del fitness. Un appuntamento in Fiera ma anche in tanti luoghi della Riviera capace di coinvolgere un pubblico di tutte le età.

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HAVE FUN WITH SEVENTIES

Nove piste da bowling, nove tavoli da carambola, una grande e attrezzata sala giochi e un baby park coloratissimo per la gioia e il benessere dei bambini. Bowling Seventies è tutto questo e molto di più, un contenitore di divertimento per tutta la famiglia e per tutte le fasce di età.

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In queste pagine foto di Andrea Spada

Bowling Seventies, il più grande centro del divertimento del territorio, è il luogo ideale per trascorrere pomeriggi e serate. I suoi ambienti accoglienti e in stile anni Settanta, sono adatti a tutta la famiglia. Qui si mangia, si gioca e ci si diverte tanto, perché l’offerta è ricca e varia e ogni sera cambia. Chi ama il gioco del bowling, si può divertire sulle piste regolari (18 metri) dotate di sponde per i bambini (bunner) sovrastate da maxi schermo dotati di tecnologia multimediale di ultima generazione per seguire in diretta eventi sportivi, notizie e informazioni. E c’è anche lo Short Bowling, con pista lunga 5 mt, adatta ai bambini e perché no… Anche a chi soffre di mal di schiena! Chi preferisce la carambola, può disporre di nove tavoli avvolti nella suggestiva atmosfera del locale che si prestano a divertenti sfide fra colleghi, compagni di scuola, genitori e figli… La grande e attrezzata sala giochi del Bowling Seventies è animata da videogame e attrazioni di ogni tipo, capaci di coinvolgere proprio tutti, esperti e principianti. Tecnologia e tradizione si fondono in un ambiente dai mille colori e suoni: dai giochi leggendari che appassionano da decenni i cultori di consolle, joystick e pulsanti alle proposte tecnologiche di ultima generazione. Bowling Seventies è ideale anche per festeggiare compleanni, anniversari, feste scolastiche e serate di team building. Non si è mai troppo adulti per festeggiare in compagnia degli amici! Bowling Seventies è una scelta ori-

ginale che stupirà i vostri ospiti. Oltre ad una vasta offerta gastronomica, da concordare in fase di prenotazione, la serata può essere allietata da spettacoli di vario genere in grado di soddisfare anche il pubblico più esigente.

Per dettagli e prenotazioni 328 0236222

Richiedi un preventivo compilando il form sul sito www.bowlingseventies.com

Il programma settimanale è ricco e vario, il calendario delle serate è consultabile sul e seguendo i suoi canali social. Aperto tutti i giorni, ampio parcheggio

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La grande struttura multimediale che sovrasta le piste da bowling di Bowling Seventies ha vinto il primo premio al COMM-TEC Awards 2017, per la categoria HDL Commerciale. Il maxischermo (14 metri) rimanda contenuti video di forte impatto visivo che spaziano dalle viste panoramiche di ambienti naturali, eventi sportivi, filmati speciali o il mirroring del dispositivo stesso in wireless; il tutto, intervallato da intermezzi pubblicitari, messaggi promozionali legati a iniziative del territorio o informazioni di vario genere.

27 Have fun with Seventies

IL GIOCO DELLA TAVOLA

Gli ingredienti di una serata perfetta sono sostanzialmente tre: prima di tutto viene la compagnia, con la quale gustare insieme il secondo ingrediente, ovvero buon cibo e condividere infine il terzo fondamentale ingrediente, l’aspetto giocoso, come una partita a carte o a bigliardo, una sfida a bowling o a freccette. Un centro bowling offre tutto questo: una convivialità gioiosa, tante possibilità di divertimento e una scelta davvero appetitosa di cibi e bevande che coroneranno il tutto con gusto e bontà.

In queste pagine foto di Andrea Spada

La serata perfetta? Al Bowling Seventies, dove al divertimento si associa il piacere della tavola con una ampia offerta gastronomica in grado di soddisfare tutti i palati! Pizze, hamburger primi piatti, ma anche piadine della tradizione romagnola e panini farciti in tanti modi diversi, insalate e ottimi secondi piatti. Per chi ama i sapori internazionali anche kebab al piatto con contorni e kebab panino con patatine fritte; infine dolci deliziosi con creme, cioccolato, frutta e sorbetti.

Ottimi i crostini che si possono trovare in menù: tutti fatti in casa, con pane pugliese. Grazie a Felice Di Maggio qui è possibile gustare una delle pizze più apprezzate del territorio. Tutte le ricette che escono dalla cucina del Bowling Seventies sono realizzate con prodotti selezionati e di alta qualità: gli hamburger ad esempio, sono fatti con carne chilometro zero.

I menù del Seventies sono sempre aggiornati e su misura, indicati per serate con amici, in famiglia, per compleanni di tutte le età, cene aziendali, cene scolastiche, dopocena, spuntini fra amici e intermezzi di gioco. Per le occasioni speciali è possibile concordare il tipo di menù da offrire agli ospiti. Per i bambini sono previsti menù speciali con i sapori e i colori che amano di più. All’interno del locale, golosi corner propongono dolci tipici ed esclusive novità, cremerie, waffles e freschi sorbetti.

Centralissimo, l’American Bar del Seventies è un angolo di relax per un piacevole aperitivo dopo un’impegnativa partita a bowling o a biliardo, per brindare insieme con deliziosi cocktail, birre e rinfrescanti bevande. Se cercate un luogo in cui fare un aperitivo o trascorrere un dopocena gustando drink di prim’ordine, questo è il luogo giusto. Potete sedervi al banco circolare dell’American Bar, una delle aree più suggestive della struttura, con la sua particolare conformazione in stile con tutta l’ambientazione anni Settanta. Attorno al beverage c’è un mondo tutto da gustare, e qui potrete farlo a partire da caffè, the, tisane, bibite, birre alla spina e in bottiglia, vini e bollicine oltre a una selezione di gin, grappe, vodka e wiskey e tutta una vasta gamma di cocktail internazionali. La ricerca e la selezione della qualità del prodotto vi lascerà piacevolmente impressionati. A consigliarvi il cocktail giusto o le speciali bollicine ci pensa Veronica Peretti, da diversi anni leader dell’american bar del Seventies.

Per dettagli e prenotazioni 328 0236222

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Il gioco della tavola

HAPPINESS E UN PIZZICO DI ‘FOLLIA’

Parola chiave: Happiness. Felicità. È quella che sottintende il lavoro di sei giovani colleghi che da dipendenti si sono trasformati in amministratori credendo fortemente nei valori di squadra, di successo, di sostenibilità e di ambiente. La nuova formula della felicità è basata sull’impiego di materiali e tinte naturali, sulla scelta di dare sempre più spazio al genderless e su un approccio finanziario etico e trasparente.

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In queste pagine: le nuove collezioni, shooting realizzato presso il Bowling Seventies. Foto gentilmente concesse da Happiness

Elisa, Leonardo, Antonio, Chiara, Giacomo e Marcello: si conoscevano da tempo, tutti colleghi in settori chiave della stessa impresa, giovane azienda di moda di successo che nel 2020 ha attraversato una fase di profonda crisi mettendo a rischio la prosecuzione dell’attività.

“Tanto coraggio e un pizzico di follia ci hanno permesso di rimanere uniti nel realizzare il nostro progetto, senza quel pizzico di follia ognuno di noi avrebbe preso una strada diversa e non saremmo qui. – Raccontano i protagonisti stessi.- E così, a dicembre 2021, togliendoci i panni da dipendenti abbiamo vestito quelli di amministratori di Happiness Group, acquistando l’azienda in cui lavoravamo. Abbiamo convinto noi stessi e gli stakeholder che potevamo mettere nelle nostre mani la rinascita e il destino del brand.” Ma il destino non è solo una parola, perciò, prima di tutto, il pensiero dei nuovi imprenditori è stato quello di dare un futuro alla loro “Felicità” per poi trasmetterla, attraverso i capi, a chi entra nei negozi, segue i canali social, si reca in azienda. E così oggi Happiness è guidata da sei soci, ognuno responsabile di un settore: Marcello per la cura e l’allestimento dei negozi è il tatuato dal cuore mite, Chiara coordina l’amministrazione e la segreteria accoglien-

do ogni nuovo ospite con due sorrisi, Leonardo con garbo e spirito critico controlla la finanza aziendale, Giacomo presidia il magazzino con risolutezza, Antonio dirige il Prodotto con un’innata creatività e difficilmente viene imbrigliato, Elisa con “l’idea fissa” del gruppo e delle persone tiene tutti insieme con premura e determinazione e a volte desidererebbe farsi trattenere. “Le nostre collezioni nascono in un ambiente originale e colorato, incontrano le proposte e le ricerche dei nostri creativi, corrono sopra risate e discussioni infuocate, sperimentano il gusto di collaboratori, amici e famigliari, poi si trasformano e si mostrano nei negozi e sul web. – Spiegano. - Conosciamo questa azienda e vogliamo dimostrare che, anche nella moda, si può essere imprenditori “in comune”, impegnati alla pari nel guidare un’impresa con responsabilità, visioni diverse ma una sola direzione.” A proposito nella nuova filosofia aziendale, la scelta compiuta, come dichiarano, “dimostra che tutte le altre saranno sincere e convinte: la sostenibilità ambientale, l’utilizzo di materiali naturali, la responsabilità nei confronti di chi lavora e di chi produce per noi. Siamo impegnati a rilanciare questa azienda, togliamo tempo ed energie alla nostra felicità ora per

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riprendercela più avanti quando avremo affermato le nostre creazioni e creatività, stabilizzato posti di lavoro e magari aggiunto un po’ di umanità nel modo di fare impresa.” Attualmente il gruppo segue da vicino i tre negozi monomarca presenti sulla Riviera da Rimini a Riccione e Milano Marittima oltre a quello in Versilia, a Forte dei Marmi.

“Oggi la felicità non può non associarsi a scelte sostenibili, l’impiego di materiali e tinte naturali per le nuove collezioni, la scelta di dare sempre più spazio al genderless, un approccio finanziario etico e trasparente. – Concludono, spiegando la nuova mission aziendale. - La sfida per il futuro è rendere la nostra presenza sulla Terra sostenibile ed a basso impatto, riducendo gli sprechi e trasformando i nostri comportamenti in modo da renderli attenti all’ambiente. Noi pensiamo che un primo passo per attuare questo cambiamento sia quello di creare capi di qualità e che durino nel tempo. Per questo motivo abbiamo rinnovato il nostro prodotto riempiendo il contenitore Happiness di nuovi pacchetti: Collezione Organic, Collezione Peace, Collezione Free Wash, Collezione Nuanced, Collezione Crochet.”

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e un pizzico di ‘follia’

Innovazione e tecnologia italiana

Powergamma ha cambiato i paradigmi per il settore del bowling indicando una nuova avanguardia.

Powergamma: macchine e progetti innovativi per il settore del bowling. L’azienda, nata in provincia di Reggio Emilia dall’iniziativa dell’imprenditore Mario Di Dio con anni di esperienza nel settore, dell’ingegnere elettronico Alberto Santini, dell’ingegnere informatico Mauro Guiotto e Frank Stametti che lavorava già da anni come responsabile delle installazioni di centri bowling, è leader del settore, in Italia, sul piano dell’innovazione e della tecnologia.

Primi nel mondo, i tecnici di Powergamma hanno progettato Pinsetter completamente a bassa tensione (24V) in corrente continua che, grazie ad una meccanica di precisione a cui hanno aggiunto elettronica e sensori sviluppati appositamente, permette un grande risparmio energetico. Al “Bowl Expo” di Las Vegas le nuove macchine hanno subito destato molto interesse, catturando l’attenzione di US Bowling Corporation, una delle più grandi aziende americane del settore che oggi fa parte della compagine sociale di Powergamma.

Pinsetter “Eco 24 Evolution”, il prodotto di punta, è in grado di abbattere i costi di gestione di un centro bowling in modo significativo grazie a due principali punti di forza: non necessita un tecnico specializzato, una sola persona, senza alcuna conoscenza tecnica specifica, può gestire un centro bowling in autonomia (la macchina è praticamente esente da manutenzione, intuitiva e semplice, tanto che chiunque può essere in grado di operare). Inoltre, grazie alla tecnologia proprietaria, all’altissima efficienza energetica e all’uso di motori brushless progettati da Powergamma, il costo per l’energia elettrica viene ridotto in modo drastico. Questo la rende anche una macchina a bassissimo impatto ambientale.

Per quanto riguarda il sistema di punteggio, il piedistallo con touch screen permette al giocatore, tramite un’interfaccia grafica avanzata, di vedere i punteggi e di gestire in completa autonomia ogni aspetto del gioco e delle partite, interagendo col software di punteggio e riducendo al minimo la necessità di rivolgersi al personale. Inoltre, la grafica con animazioni in alta risoluzione, il suono e i giochi di luci LED aumentano il coinvolgimento e migliorano l’esperienza di gioco.

Powergamma ha unito alla tecnologia il know-how e lo stile italiano, realizzando prodotti non solo estremamente funzionali ed ergonomici, ma anche attra-

enti, rendendo ogni centro bowling personalizzato ed unico. Oggi Powergamma distribuisce, vende ed installa in tutto il mondo ed è organizzata in due divisioni: “Spirit of innovation”, che ricerca, sviluppa e sperimenta tecnologie; “Bowling equipments”, che applica ed implementa queste tecnologie nei prodotti per il bowling.

Via A. Meucci, 13 42028 Poviglio (RE)

Tel:+39-351-8492233

www.powergamma.com

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Powergamma
Sopra: David Frewing Presidente della US Bowling Corporation con, a sinistra, Alberto Santini e, a destra, Mario Di Dio e il 24 Volt string pinsetter. Powergamma s.r.l.

Sport, divertimento, relax… Il bowling è fra le discipline più in voga in questi ultimi anni, tanto che molti vip, nelle loro sontuose dimore, si sono fatti installare eleganti piste per sfide domestiche. Progettare e dare vita a un nuovo Bowling Center o installare piste da bowling in locali di lusso, come club, hotel o a casa propria, si può fare! US Bowling Corporation è leader mondiale nel settore della produzione e installazione di attrezzature ad alta tecnologia e mobili da bowling di lusso.

In queste pagine soluzioni, servizi e prodotti realizzati dall’Azienda

US Bowling Corporation è il principale produttore mondiale di nuove attrezzature per il bowling di alta qualità e nuovi arredi per il bowling. L’azienda, nata circa un trentennio fa in California da un’idea di Daroll e David Frewing, è il referente ideale per tutti coloro che desiderino aprire un centro bowling o avviare un franchising, modernizzare una pista più vecchia o semplicemente installare un paio di piste da bowling domestiche in un club o in una residenza privata. US Bowling Corporation è infatti l’unica azienda specializzata nella progettazione personalizzata e nella produzione di nuove attrezzature, nella realizzazione di piani aziendali e nell’installazione di nuovi centri di bowling di lusso in tutto il mondo. US Bowling Corporation è inoltre in grado di fornire la pianificazione adeguata, le specifiche di costruzione, le specifiche elettriche, i progetti architettonici e le attrezzature più esclusive a livello mondiale.

Fra i suoi prodotti più innovativi, Pulse Scoring Entertainment System è un display di intrattenimento completamente personalizzabile che integra le foto dei giocatori di bocce, l’app SocialBowl, l’ordinazione di cibi e bevande, la gestione completa del back office e molto altro ancora! Il dispositivo, con monitor touch screen, ospita alcune delle tecnologie più sofisticate che siano mai state sviluppate, per rendere il bowling più divertente che mai. Con l’app SocialBowl, i giocatori possono pubblicare selfie, creare avatar su griglie di punteggio progettate ad arte e sfondi animati,

quindi condividere sulla piattaforma di social media di loro scelta. L’illuminazione a LED offre un’esperienza visiva straordinaria, reagisce al gioco se utilizzata con il posizionatore di birilli a 24 Volt (fornito da US Bowling Corporation). L’esperienza di punteggio può essere arricchita con innumerevoli combinazioni, dai giochi interattivi a straordinarie opere d’arte. Con PULSE, le possibilità sono infinite. È semplice da usare e ricco di funzionalità avanzate, il suo design colorato semplifica la digitazione e aggiunge un tocco di stile al centro che lo ospita.

Un altro interessante prodotto è Rollerball Mini-bowling. un sistema a pallina piccola che permette l’esperienza del bowling con uno spazio minimo e praticamente nessuna manutenzione. È l’aggiunta più dinamica e innovativa a quasi tutte le applicazioni di intrattenimento. Anche al Roller Mini-Bowling si applica il sistema di punteggio Pulse. Con Mini Bowling Rollerball l’accessibilità non è mai stata così facile. Le persone con disabilità fisiche possono godersi una partita a bowling su un mini sistema. Rollerball è versatile e può essere installato ovunque, dai cinema ai birrifici e ai ristoranti, anche in casa. Inoltre i piccoli giocatori di bocce possono evitare le palle di grondaia grazie agli speciali paraurti automatici che si aprono premendo un pulsante. Il design piccolo ma elegante lo rende bello anche da vedere. Queste mini piste da bowling presentano tutte le campane e i fischietti di un gioco a grandezza naturale e

37 Bowling il trend del momento

vengono costruite utilizzando la stessa piattaforma sintetica del normale sistema di bowling a 10 birilli. Il posizionatore di birilli a 24 Volt garantisce un’esperienza di qualità con il vantaggio di essere a basso consumo energetico e praticamente esente da manutenzione

Il software e il meccanismo di districazione di proprietà di US Bowling non vanno in “Time Out”, il che si traduce in un minor numero di chiamate di servizio al service desk. La scatola di controllo della macchina a corde di US Bowling è l’unica nel settore completamente riparabile da qualsiasi tecnico di fiducia, ciò significa che non è mai necessario rispedirlo al produttore per lo scambio o la riparazione. Il posizionatore di birilli per corde è dotato di un gruppo pit posteriore in acciaio solido per impieghi gravo-

si. Utilizza una solida struttura in acciaio, un solido cuscino in acero, un solido cuscino in gomma, una tenda resistente e un sistema di shock per assorbire l’impatto della palla da bowling e del birillo. Le corde sono in nylon resistente con un rivestimento speciale che impedisce l’aggrovigliamento del birillo. US Bowling fornisce una fornitura minima di 5 anni di cavo con ogni String Pinsetter. US Bowling è l’unica azienda che utilizza i contraccolpi in betulla massiccia per una migliore azione dei birilli. Il risultato è la stessa azione di un birillo da bowling e la stessa capacità di punteggio di una tradizionale macchina a caduta libera. US Bowling offre la garanzia più lunga del settore per le macchine a corde, pari a 2 anni e il consumo energetico più basso di qualsiasi macchina per l’impostazione di birilli.

Reflections Ball Rack and Hood

Per chi sta pensando di costruire un nuovo centro bowling di lusso o aggiornando quello attuale, il sistema Reflections Ball Rack and Hood di US Bowling è ricco di funzionalità. Se ciò di cui si ha bisogno è di una struttura fuori terra, abbiamo anche quello. Con caratteristiche eleganti, il nostro ritorno a sfera fuori terra abbinato al nostro posizionatore di birilli con corde da 24 Volt equivale a un divertimento senza manutenzione! Il nostro sistema di ritorno della palla fuori terra misura 13′ di lunghezza e può contenere fino a 11 palle da bowling.

Per maggiori informazioni sui prodotti visita il sito usbowling.com

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CONQUISTE AZZURRE

Sono tante e importanti le news dal mondo del Biliardo, con diversi campioni italiani sul podio. Si parte con i campionati di stecca, dagli Juniores passando per il Campionato Italiano, fino al Campionato del Mondo. E poi ancora i successi azzurri ai Campionati Nazionali e Mondiali di Carambola a tre sponde, per proseguire con le grandi performances degli atleti paralimpici e i tanti podi conquistati degli atleti italiani nelle specialità di Pool Seniors Palla 9, Seniors Palla 8 e Juniores.

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SPECIALE FISBB
Sopra: Andrea Quarta 1° posto mondiali di Stecca 5 birilli

Federico Diciolla è il Nuovo Campione Italiano Juniores 2022 specialità stecca 5 birilli

Federico Diciolla classe 2004 è il nuovo Campione Italiano Juniores 2022. Con una performance straordinaria il piemontese si è laureato campione italiano Juniores specialità stecca 5 birilli al Faber Box di Schio ai danni del campano Luigi Aniello De Girolamo Del Mauro, campione Italiano Juniores uscente, con il risultato di 3-2. Terzo posto per il Campione e Vice-Campione Europeo in carica Emanuel Cucchiara e Felice Izzo. Due giornate stupende per il diciasettenne di Torino, che ha vinto quattro incontri consecutivi prima di arrivare in finale, rispettivamente contro Massimo Montechiesa (3-0), Filippo Giustra (3-2), Manuel Leto (3-0) ed Emanuel Cucchiara (3-0).

Michelangelo Aniello Campione Europeo specialità stecca 5 birilli

È ancora Michelangelo Aniello, per la 3° volta nella sua carriera, il re d’Europa. Dopo aver conquistato il titolo a squadre, arriva per il pugliese classe ’76, un altro grande successo a livello internazionale. Michelangelo Aniello ha vinto la finale ai danni del danese Kasper Kristoffersen con il risultato di 3-2. Terzo posto per l’azzurro Paolo Marcolin e per il tedesco Toni Rosemberg. Un torneo perfetto quello giocato da Aniello, che dopo aver ottenuto la qualificazione

al termine della fase a gironi contro il belga Patrick Engelbos e il danese Kasper Kristoffersen, ha dominato tutti i match della fase ad eliminazione diretta con le vittorie contro il ceco Petr Markup nei sedicesimi, contro il tedesco Max Gabel negli ottavi e contro i due azzurri Andrea Quarta e Paolo Marcolin nei quarti e nella semifinale. Sul terzo gradino del podio un altro azzurro: Paolo Marcolin che a Randers si è distinto fin da subito, qualificandosi come primo del girone e vincendo gli scontri diretti contro l’austriaco Hubert Schachner, contro il danese Johnni Pedersen e contro l’azzurro Achille Mignolo. Sarà proprio il neo Campione Europeo, ad arrestare la corsa al titolo di Marcolin in semifinale, 3-1 il risultato finale a favore di Aniello.

Andrea Quarta è il nuovo campione del mondo specialità stecca 5 birilli

Il 25th World Championship 5-Pins Individual Open a Calangianus, ha visto il trionfo di Andrea Quarta che ha vinto il secondo titolo, dopo quello conquistato a Sarteano nel 2008. Quarta ha disputato una grande finale, giocando in modo quasi impeccabile, contro l’argentino Ricardo Dieguez, 4-0 il risultato finale, conquistando la vittoria del Campionato del Mondo. Terzi posti per Ciro Davide Rizzo e Severino Marchioretto.

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Conquiste Azzurre
A sinistra: Michelangelo Aniello Campione Europeo Stecca 5 birilli. In alto: Federico Diciolla Campione Italaino Juniores Stecca 5 birilli.

Campionati Italiani

Il cosentino Achille Mignolo, classe ’89 è il nuovo Campione Italiano di biliardo stecca 5 birilli dopo essersi aggiudicato la finalissima contro Paolo Marcolin. Terzo posto per Andrea Quarta e Giovanni Triunfo. Mignolo è riuscito infatti a compiere un autentico capolavoro aggiudicandosi l’edizione numero 22 degli assoluti. A un passo dalla vittoria si è fermato il lombardo Poalo Marcolin che ha messo in mostra le sue capacità, la sua determinazione e grande sportività aprendo la finale con la vittoria del primo set. Giunto alla Poul finale come secondo in classifica, dopo una stagione a dir poco perfetta, Marcolin in semifinale ha vinto contro Giovanni Triunfo per 4-2. Con questo successo Achille Mignolo è stato il primo atleta di sempre ad accedere sia alla poule finale di categoria (Nazionali) che a quella assoluta dei Nazionali Pro.

Mondiali di Carambola ottimo risultato di due azzurri in gara

A Donghae City in Corea del Sud il turco Tayfun Tasdemir si è laureato Campione del Mondo di carambola tre sponde. In finale Tasdemir non ha lasciato scampo allo spagnolo Ruben Legazpi, 50-14 in 15/14 riprese il risultato finale. Terzo posto per il belga Eddy Merckx e per l’olandese Dick Jaspers. Gli azzurri Zanetti e D’Agata chiudono rispettivamente al 6° e 23° posto.

A destra: Marco Zanetti 30° Tricolore

Sotto: Italia Team Seniors del Pool è medaglia d’argento ai Campionati Europei a Lasko.

Marco Zanetti conquista il suo 30° Tricolore di Carambola 3 Sponde

A Calangianus Marco Zanetti conquista il suo trentesimo tricolore in una finale stratosferica, in sole 9 riprese realizza 40 carambole. Nell’atto finale non c’è storia per Emilio Sciacca che per il secondo anno consecutivo accede alla finale e ad aspettarlo c’è il numero 3 al mondo: Marco Zanetti. Terzo post per Salvatore Papa a e quarto per Domenico Giacalone. Nella finale Under 21 Paolo Turlà vince il suo primo titolo italiano ai danni di Giovanni Costanzo con 15-14 in 40 riprese. Terzo e quarto posto rispettivamente per Mirko Russino e Giuliano Di Gabriele.

Normodotati e Paralimpici insieme

Nel biliardo si gareggia tutti insieme, ebbene sì. Non ci sono differenze: gli atleti paralimpici e quelli normodotati insieme sullo stesso tavolo. Sabato 5 e domenica 6 novembre a Modena presso il CSB Marina Pool per la prima volta tre atleti paralimpici, volti

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noti del biliardo in carrozzina, hanno partecipato alla prima prova del Campionato Italiano specialità pool di serie C. Si tratta del Campione Italiano Paralimpico specialità pool Stefano Di Blasio, del due volte Campione Italiano Paralimpico specialità stecca 5 birilli Fabio Del Zoppo e di Maurizio Zedda, forte sostenitore del biliardo paralimpico. Di Blasio durante la prima prova regionale andata in scena lo scorso ottobre a Roma presso la Laser Club ha già dimostrato la forza e competitività che caratterizza gli atleti paralimpici, conquistando uno splendido terzo posto.

“Sarà sicuramente una gara bellissima, in cui al centro ci sarà lo sport, per ribadire che lo sport è di tutti e per tutti – ha commentato Michele Monaco Responsabile Nazionale della sezione pool - disabili e normodotati insieme per abbattere barriere che sono non solo architettoniche ma soprattutto culturali”.

Sul rettangolo verde la disabilità non si vede. È la grande bellezza del biliardo, precursore di quella integrazione che pochi sport hanno. (nella foto Fabio del Zoppo).

Biliardo a scuola

“Biliardo a Scuola” è il progetto che la Federazione Italiana Biliardo Sportivo, in collaborazione con il CONI promuove presso le scuole secondarie di secondo grado del territorio italiano che coinvolgano sia il personale docente che gli alunni, con corsi e seminari scolastici riguardanti le discipline sportive FIBiS. Il progetto si rivolge a tutti gli alunni della scuola secondaria di secondo grado e a tutti i docenti, in particolare ai docenti di matematica, fisica e scienze motorie. Per gli alunni è previsto un corso della durata di 20/30 settimane, finalizzato alla formazione di una o più squadre che possano partecipare ai Giochi Sportivi Studenteschi. Per i docenti è previsto, nel contempo, un corso che li qualifichi Istruttori Federali Scolastici come previsto nel regolamento Istruttori Federali FIBiS.

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A lato: campionati Europei Seniors Ladies 2022 a Lasko.

UNA STAGIONE DI SUCCESSO

Dal Campionato Europeo Femminile EWC in Danimarca che ha fatto registrare alle azzurre un settimo posto nella classifica di Tris e un nono posto nella classifica di squadra, al campionato Europeo Juniores EYC di Francia che ha regalato alla squadra italiana la prestigiosa medaglia d’Oro, salendo sul più alto gradino del podio come Campioni Europei di Doppio Maschile fino agli straordinari successi d’Oro e d’Argento del Campionato Europeo Maschile in Finlandia, è stata una stagione di grandi successi e prestigiose qualifiche in campo internazionale per le squadre italiane.

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a cura della Federazione Italiana Sport Biliardo e Bowling
SPECIALE FISBB
Premiazioni. Per le foto di queste pagine si ringrazia la FISBB

Grandi performance anche in campo nazionale in occasione della finale Italiana di Coppa Italia che si è disputata a Roma presso il Mondial bowling e a Napoli al bowling Oltremare, due grandi città d’arte, che hanno visto sfidarsi le migliori squadre provenienti dalle qualificazioni regionali e del Campionato Italiano Squadra Aziendale che si è disputato a Fano nelle giornate del 24 e 25 settembre. In queste pagine riportiamo i momenti salienti delle varie gare e i risultati ottenuti dalle squadre in pista. Riportiamo anche la “Hall of Fame” del Bowling Italiano nata per volontà della Fisb con per onorare e tramandare nella storia il ricordo dei grandi personaggi che hanno dato lustro alla quasi sessantenaria storia della Federazione.

Campionato Europeo Femminile – EWC – Aalborg

Danimarca

Dal 10 al 21 agosto 2022, Claudia Annella, Elga Di Benedetto, Giada Di Martino, Roberta Ferina, Eva Lemstra e Melania Rossi coordinate dal Commissario Tecnico Deborah Waite hanno difeso i colori dell’Italia all’European Women Champions tenutosi ad Aalborg (Danimarca). Le nostre atlete azzurre si sono confrontate con le atlete di 23 nazioni europee, dando il meglio di se stesse con costanza e grinta, ottenendo il 7° posto nella classifica di Tris e un 9° posto nella classifica di squadra.

Campionato Europeo Juniores – EYC – Wittelsheim - Francia

Dal 02 al 11 settembre Emanuele Camponesco, Mario Francesco Del Gaudio, Giorgio Gragnaniello e David Giantomassi coordinati dal Commissario Tecnico Maria Cristina Sgrosso hanno difeso i colori dell’Italia all’European Youth Championships a Wittelsheim (Francia). I nostri azzurri Mauro Del Gaudio e Giorgio Gragnaniello che, dopo uno splendido terzo posto nella fase di qualificazione (2604), battono dapprima in semifinale la Danimarca con il punteggio di 391381 e poi in finale la Svezia con il punteggio di 472412, conquistando così la prestigiosa medaglia Oro, salendo sul più alto gradino del podio come Campioni Europei di Doppio Maschile.

Campionato Europeo Squadra Maschile – Helsinki - Finlandia

Erik Davolio, Pierpaolo De Filippi, Antonino Fiorentino, Nicola Pongolini, Tommaso Radi e Alessandro Walter Santu sono stati selezionati dal Commissario Tecnico Massimo Brandolini per rappresentare l’Italia a Helsinki (Finlandia), all’European Men Championships dal 31 maggio al 11 giugno 2022, a disposizione: Marco Cesare Parapini. Ancora una volta una grandissima prova per i nostri ragazzi che riescono a raggiungere le semifinali nella specialità di Squadra. Medaglia argento per Antonino Fiorentino, Erik Davolio, Nicola Pongolini, Tommaso Radi e Alessandro Santu (6453 birilli). Inoltre, qualificati per gli All Events Antonino Fiorentino, Nicola Pongolini e Alessandro Santu, mentre purtroppo Erik Davolio rimane fuori per un Birillo. I nostri azzurri Antonino

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Una stagione di successo
Nelle immagini gli atleti FISBB.

Fiorentino, Nicola Pongolini ed Alessandro Santu, conquistano l’Oro nella specialità di tris, e si confermano ancora una volta Campioni d’Europa di Tris, battendo la Svezia. Italia vs Svezia 683-657. I risultati conseguiti dai magnifici 6 è frutto di un team consolidato e affiatato, coordinato dal Commissario Tecnico Massimo Brandolini che ha saputo guidare e infondere negli atleti quel giusto spirito di sportività con un mix di adrenalina, tattica e perche no, voglia di vincere, di dimostrare che anche in uno sport dilettantistico ciò che conta e l’impegno, l’energia, la preparazione atletica e la ferma determinazione.

Finale Italiana di Coppa Italia

Si è disputata a Roma presso il Mondial bowling e a Napoli al bowling Oltremare, due grandi città d’arte, che hanno visto sfidarsi le migliori squadre provenienti dalle qualificazioni regionali. Nelle giornate del 17 e 18 settembre 2022, 27 squadre del girone eccellenza e 16 squadre del girone cadetti si sono confrontate sulle piste attraverso le qualificazioni, semifinali e finali dove il primo classificato del girone pari e il primo classificato del girone dispari si sono contese la vittoria. Le Asd vincitrici del girone eccellenza, Bowling Center Two Biella e del girone cadetti, Cobra bowling 1963 Milano, sono state premiate per la loro tenacia e concentrazione tiro dopo tiro, con vero spirito di squadra, affiatati e combattenti.

Campionato Italiano Squadra Aziendale

Nelle giornate del 24 e 25 settembre ben 20 aziende italiane, con sede nelle 8 regioni italiane, qualificatesi per i campionati italiani a Fano, si sono sfidate in un clima di grande sportività e competitività.

Questa manifestazione è da sempre il fiore all’occhiello del settore, in quanto i gruppi aziendali ben rappresentati da atleti che svolgono per la maggior parte, anche l’attività agonistica federale, hanno modo di prendere parte a questo grande circuito federale, che permette di poter partecipare alla manifestazione europea denominata BEC - Bowling European Corporative, costituita nel lontano 1970 a Ginevra. Prima squadra classificata Technip Italy Club, squadra romana che ha battuto, seppur per pochi birilli, la squadra del Ministero Pubblica Istruzione della Toscana, seguita dal team del Ministero Della Difesa di Roma. Le prime 12 squadre classificate per la finale che, con il riporto del 50% dei birilli abbattuti in qualificazione sul totale squadra, hanno disputato 5 partite a totale birilli più hdcp. Il totale delle 5 partite di finale, sommato al riporto del 50% dei birilli abbattuti nelle qualificazioni, ha decretato la Squadra Campione Italiano Bowling d’Azienda. Alla finale ha preso parte il Presidente Federale Cosimo Zecca che ha indossato la maglia del suo amato gruppo aziendale B.C.Quirinale Roma e del quale ha ricoperto il ruolo di Presidente per svariati anni.

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Gli atleti FISBB della squadra italiana.

Hall of Fame

L’ingresso nella Hall of Fame rappresenta la più alta onorificenza per chi è stato legato a questo sport, come premio al contributo fondamentale dato per il miglioramento e l’affermazione del bowling”. La Hall of Fame del Bowling Italiano nasce per volontà della Fisb con l’intento di riservare un posto nella storia onorando e tramandando il ricordo dei grandi personaggi che hanno dato lustro alla quasi sessantenaria storia della Federazione. È fermo convincimento del Consiglio Federale che, anche per i più giovani, la storia possa essere fonte di ricchezza culturale e morale. L’ingresso nella Hall of Fame è riservato a Dirigenti, Giornalisti, Tecnici, Atleti e ASD che abbiano vissuto un’esperienza associativa con la Fisb ma anche a personaggi legati al mondo imprenditoriale dello sport, della cultura e dell’informazione che, con la loro opera, abbiano favorito lo sviluppo del Bowling Italiano o ne abbiano valorizzato lo spessore a livello nazionale e/o internazionale.

Eliana RIGATO

Daniela LANA GRUBER

Alessandra MORRA

Helga B. DI BENEDETTO

Vittorio NOVELLETTO

Lino BRAGHIERI

Dario BARBIERI

Remo FORNASARI

Luigi CANGEMI

Rosario BELLOMONTE

Rossano ROSSI

Enrico CANEVARI

Virgilio RICCIONI

Bartolomeo CAFFARATTI

Lorenzo MONTI

Agos VITALI

Angelo FUCARINO

Luigi DELLA TORRE

Piero LONGONI

Pietro MURE’

Paolo MANTELLINI

Giulietta PITTO

Orazio TULLIO

Guido SORBA

Roberto GALDINI

Enrico MADDALONI

Paolo GENTILINI

Marco REVIGLIO

Marco Cesare PARAPINI

Pier Paolo DE FILIPPI

Erik DAVOLIO

Nicola PONGOLINI

Antonino FIORENTINO

Massimo BRANDOLINI Coach

Associazione

Sportive

Dilettantistiche

Cobra Bowling 1963 Milano

Mandrake 1971 Bologna

Galeone 1971 Bologna

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stagione
Atlete Atleti Dirigenti Giornalisti Una
di successo

Solidarietà, sport e disabilità

Gara di solidarietà da parte di tutto il movimento, sia a livello nazionale che locale, per risarcire gli atleti dell’A.Po.Di derubati durante i Giochi Nazionali Estivi Special Olympics che si sono tenuti lo scorso giugno a Torino.

La squadra di Bowling dell’A.Po.Di, Associazione Polisportiva Disabili Don Carlo Gnocchi di Marina di Massa, era stata infatti derubata di tutto durante una visita turistica della città: valigie, vestiti, zaini, palle da bowling e persino delle medaglie conquistate sulle piste. I due furgoni del Team, guidato dal Tecnico Luca D’Angelo, parcheggiati in corso San Maurizio vicino ai Giardini Reali, erano stati oggetto di furto con scasso. La solidarietà da parte delle altre squadre era partita subito per permettere di ricomprare gli oggetti e i materiali rubati. Immediata è arrivata anche la solidarietà di tutto il movimento con l’impegno concreto di risarcire l’A.Po.Di almeno dei danni materiali: «Nessuno - ha dichiarato il direttore di Special Olympics Italia Alessandra Palazzotti - può spegnere il sorriso ai nostri atleti. Nessuno potrà mai togliergli l’esperienza con Special Olympics ed il bel bagaglio di emozioni vissute: provvederemo a far riavere le attrezzature da bowling e le medaglie che hanno vinto e strameritato durante i Giochi Nazionali». La Federazione Italiana Sport Bowling, subito dopo aver ricevuto la telefonata da parte di Alessandra Palazzotti, si è attivata con lo Sponsor tecnico “Vis Sportwear”, per far riavere ai ragazzi e ai loro tecnici, le divise di gioco. Le nuove divise sono state inviate e consegnate nella sede di A.Po.Di così che i ragazzi potessero riprendere a vincere nuove medaglie in pista. Anche questa triste vicenda si è conclusa con un bel risultato, confermando che lo sport è sempre un grande veicolo di unione.

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Aperol Spritz, l’iconico aperitivo arancione Arancione inconfondibile Sapore fresco e dolceamaro aperol.com/it/

SOLIDARIETÀ E INTEGRAZIONE

Al Centro Bowling Brunswick di Roma il 25 settembre si è svolto un significativo evento, simbolo e sintesi della solidarietà e dell’integrazione sociale delle persone con disabilità, ulteriore dimostrazione di come lo sport (in questo caso il bowling) sia uno dei più importanti veicoli di integrazione fra le persone, affinché tutte si sentano parte di un progetto, di uno stile di vita, per provare e sviluppare la propria autonomia.

In foto atleti e tecnico della Onlus A.P.O.DI. di Massa Carrara

L’evento, organizzato dalla Società Sportiva Lazio Bowling asd, nell’ambito del progetto “Il Bowling integrazione e socializzazione 2022”, con il prezioso supporto del Centro Bowling, ha visto sulle piste gli atleti speciali e agonistici della Lazio Bowling insieme agli atleti speciali della Onlus A.Po.Di. Don Carlo Gnocchi di Massa Carrara. Il Team toscano, ospite del Team locale, è arrivato a Roma nella giornata di sabato per trascorrere un pomeriggio di visita al centro città prima di dedicarsi alla parte sportiva. La giornata di gioco è iniziata domenica mattina al bowling Brunswick con la consegna agli atleti dell’attrezzatura tecnica (scarpe, boccia e borsa) a mantenimento della promessa fatta dalla Lazio Bowling agli atleti dell’A.Po.Di. a fronte del furto subito al rientro dai Giochi nazionali di Special Olympics di Torino a giugno.

Al termine della consegna è stata illustrata ai presenti la filosofia dell’associazione che fa perno sulla solidarietà e sull’integrazione fra le persone. Dal 2007 anno di costituzione, infatti, il lavoro della Lazio Bowling asd, oltre all’attività agonistica, è impron-

tato all’integrazione sociale delle persone con disabilità sia intellettiva che fisica e delle persone con disagi sociali. Tutti i partecipanti, gli atleti speciali e quelli agonistici, hanno giocato per oltre due ore in un connubio di vera integrazione e, al termine hanno ricevuto la gradita visita del Presidente Generale della Polisportiva Lazio il dottor Antonio Buccioni e del Segretario Generale Sig. Angelo Franzè che, nei loro saluti ai presenti, hanno ulteriormente ribadito la validità dello sport come mezzo per permettere l’integrazione fra le persone. La consegna delle medaglie di partecipazione ha concluso la mattinata fra abbracci e nuove amicizie, con la promessa di rivedersi al più presto. E al termine della prestazione sportiva, tutti a pranzo! Dove gli atleti speciali si sono rivelati veri campioni mondiali di forchetta!

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Solidarietà e integrazione
A sinistra: Valerio Giovannetti A destra foto con striscione da destra: il Presidente Generale della S.S. Lazio dott. Antonio Buccioni, il Segr. Generale Angelo Franzè, il V.P. della SS Lazio bowling Guglielmo Sini, il tecnico dell’A.P.O.D.I. D’Angelo Luca e Martino Pota. Sotto: gruppo partecipanti

Un weekend all’insegna delle best practice, dell’amicizia e della condivisione, ulteriore dimostrazione di come lo sport (in questo caso il bowling) sia uno dei più significativi veicoli capaci di integrare le persone e farle sentire parte di un progetto, di uno stile di vita di una società accogliente.

La Lazio Bowling è stata invitata a partecipare a tre nuovi progetti d’integrazione fra cui, il primo con la Onlus “I ragazzi del borgo”, vedrà sulle piste ragazzi e ragazze con autismo.

Società Sportiva Lazio Bowling asd

L’associazione S.S. Lazio Bowling, affiliata alla F.I.S.B., al C.S.E.N. e alla Società Sportiva Lazio generale ha iniziato la sua attività nel 2007; è iscritta al registro Coni delle società sportive con l’intento di promuovere l’attività sportiva del Bowling fra le categorie svantaggiate; di effettuare gare agonistiche a livello provinciale, regionale e nazionale; di promuovere l’attività agonistica e non a livello studentesco.

L’associazione è Team Ufficiale di Special Olympics Italia (Organizzazione mondiale dell’attività sportiva dei disabili intellettivi). Grazie alla sua attività e attivismo è stata inserita nel programma sportivo di alcuni istituti scolastici e collabora con diversi centri di assistenza ai disabili. Frequenti sono, inoltre, gli incontri con analoghe realtà in molte regioni d’Italia.

L’associazione ha aperto scuole di bowling riservate agli atleti con disabilità e agli studenti nei centri bowling “Time Out” di Civitavecchia, “Time City” di Fiumicino, “Brunswick” di Roma e “Disco Bowling” di Viterbo, dove i soci hanno l’opportunità di imparare le

nozioni basilari del bowling supportati, oltre che da insegnanti di educazione fisica, da psicologi, dai propri familiari e dagli insegnanti/ assistenti scolastici. La metodologia seguita prevede un coinvolgimento dei giovani in stage formativi con allenamenti mirati e gare, in modo da permettere la completa integrazione e formazione. La presenza degli insegnanti scolastici e degli psicologi dei centri di assistenza che li seguono nelle attività quotidiane, consente di avere feedback costanti circa i giovamenti relazionali, fisici ed emotivi rivenienti dalla pratica dello sport del bowling per i giovani con disabilità. Fra le grandi soddisfazioni: L’atleta Maurizio Toni ha partecipato ai Giochi Mondiali di Special Olympics che si sono svolti ad Atene nel luglio 2011, conquistando 2 medaglie d’oro e una di bronzo; l’atleta Fabio Borgognoni ha conquistato due medaglie d’Argento ai Giochi Mondiali di Special Olympics di Abu Dhabi marzo 2019. Tutta l’attività è completamente gratuita a parte la simbolica quota di iscrizione annuale associativa.

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A lato: atleta in fase di gioco.

STORIA DI UNA PISTA

Una sera, seduti al tavolo del centro Bowling Strike di Cervere ho incontrato il presidente dell’ASD, Sebastiano Rambaudi, e il tecnico, nonché atleta della stessa, Ivano Gennari. Mi sono allora fatto raccontare la storia di come nacque l’idea di creare una pista da portare in giro a scopo dimostrativo e di come venne accolta dalla gente nelle piazze in cui venne presentata. Ecco la storia.

Alcuni anni fa, in una remota località di provincia, alcuni giocatori facenti parte dell’allora ASD Bowling Strike Cervere accettarono la proposta di presentare la propria attività sportiva in occasione della manifestazione “Sport in piazza”. Era il 2011 e ancora non si era pensato alla possibilità di far provare ai ragazzi direttamente il tiro su una pista. “Per quell’anno partecipammo con un semplice stand espositivo. –Raccontano i protagonisti. - La vera avventura ebbe inizio l’anno seguente grazie a un foglio di laminato con alcuni listelli di legno a fare da sponda per evitare che le bocce scappassero a destra e sinistra su un piano più o meno “in bolla” e birilli all’epoca alzati a mano. Il tutto corredato dall’esposizione di “spaccati” di bocce e materiale vario.” Per un paio d’anni la pista girò diverse piazze del territorio, ma l’uso del pannello su superfici non proprio stabili e i colpi della boccia buttata sopra minarono ben presto la struttura, tanto da renderla rapidamente inutilizzabile. Se si voleva continuare, occorreva un nuovo progetto. Dopo un anno di pausa, nel 2015 il foglio di laminato fu sostituito da plance di parquet, la pista venne allungata con moduli componibili, più adatti al trasporto. “Ma la vera svolta avvenne grazie a un’idea e all’ingegno di Ivano Gennari, atleta storico della nostra ASD e referente tecnico, che si mise all’opera e dopo ore e notti insonni, riuscì a portare l’evoluzione al livello visto in questi ultimi anni. – Spiega Sebastiano Rambaudi - La pista, sempre suddivisa in moduli, venne allungata ulteriormente arrivando ai 10 m attuali, con piedini di regolazione dell’altezza e del piano, in modo da avere sempre le condizioni del tutto analoghe alla pista reale.”

Ma quello che nessuno, all’epoca, si aspettava era di avere a disposizione un vero e proprio macchinario

per il recupero e l’alzata dei birilli, un’innovazione questa che permetteva di accelerare il lavoro e facilitare contemporaneamente il compito di coloro che dovevano gestire le code e il lavoro di appoggio. “Questa pista ci ha accompagnati per ben 6 stagioni, - prosegue Ivano Gennari - nonostante i due anni di stop a causa della pandemia, periodo che ci ha visti impegnati in più piazze e feste di borgata. In tutte le occasioni in cui ci siamo trovati a presentare questa grande opportunità, grande è stata la sorpresa, soprattutto da parte dei bambini, di trovare una pista, seppur ridotta nelle dimensioni, montata in mezzo a una strada! E l’entusiasmo e l’allegria, non solo dei più piccoli, ma anche delle persone adulte, nel provare l’ebbrezza del tiro e dei birilli abbattuti, andando spesso ben oltre gli orari previsti e consentiti.”

Ora questa pista, che ha fatto egregiamente il suo mestiere, subendo anche le intemperie e l’impetuosità dei tiri, ha raggiunto il diritto di andare in pensione. Quale sarà il futuro? Abbiamo provato a chiederlo al progettista, ma ad oggi si è nascosto dietro al più classico e professionale “Work in Progress!”

Ecco la lettera di commiato scritta dallo stesso Ivano alla pista:

“Ciao pista! Anche oggi a “Lo sport in piazza” a Marene hai fatto il tuo egregio lavoro facendo divertire tanti bambini e incuriosire i grandi... Oggi i tuoi piccoli acciacchi, che con una vite o un chiodo abbiamo sempre tamponato, sono peggiorati e anche se durante la tua costruzione mi hai fatto passare notti insonni a pensare perché non volessi funzionare e che forse ti stavamo chiedevo troppo, abbiamo fatto giocare per 6 anni grandi e bambini. Oggi io e tutto il Team Strike Cervere di Cuneo ti mandiamo in pensione… Ma chissà, forse, come un bruco che si nasconde per diventare una farfalla, anche tu un giorno potresti rinascere... Ciao pista! E grazie.”

55 Storia di una
pista
In queste pagine la pista artigianale nelle sue diverse fasi di vita, nelle manifestazioni in cui è stata presentata.

WEARENA, GAMING AND ESPORTS

WeArena, il primo network di parchi d’intrattenimento digitale in Europa. Progetti ampi e ambiziosi che si sono evoluti e modificati a partire dalla sua nascita, nel 2015, per mano e mente dell’imprenditore Francesco Monastero, attuale CEO di WeArena Entertainment SpA, con esperienza trentennale nello sviluppo immobiliare con la realizzazione di grandi impianti, anche sportivi.

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In questa pagina: panoramica WeArena Ferrara parco digitale d’intrattenimento

Il format WeArena nasce con l’obiettivo di fornire un approccio consapevole alla tecnologia, progettando e sviluppando attività con i più avanzati strumenti high-tech veicolati per l’intrattenimento digitale. WeArena si posiziona dunque all’interno del mercato dell’entertainment, degli eSports e in parte del mercato Retail in quanto crea format di intrattenimento tematici legati alla tecnologia, all’interno dei quali l’utente può svolgere attività, vivere esperienze, provare servizi e sperimentare ulteriori format unici e coinvolgenti.

Le attività che si trovano in WeArena Ferrara, ultimo store aperto a Dicembre 2021 posto su una superficie di circa 2000mq, riguardano il Gaming e gli eSports – l’utilizzo del videogioco su pc e consolle e palestre “gaming” per player professionisti. Le postazioni consolle e pc vengono utilizzate quindi per torneistiche e organizzazioni di campionati eSports, per player professionisti che desiderano allenarsi, ma anche per casual gamer che amano giocare al loro videogioco preferito in un ambiente frequentato da altri ragazzi con la loro stessa passione. Con il termine Sportainment vengono indicate le attività che consentono di esplorare la possibilità di provare e praticare molteplici attività sportive attraverso simulatori unici ed interattivi. Troviamo così il Sim Racing, conosciuto ai più come Simulatore di Guida – statico e dinamico, per rivivere le emozioni adrenaliniche di una vera monoposto, come anche ICAROS – esperienza di simulazione di volo fruibile attraverso la realtà virtuale in combinata a una struttura mobile

e dinamica che segue il movimento del corpo. La Realtà Virtuale è usufruibile anche come singola esperienza digitale grazie alla possibilità di giocare in prima persona immergendosi in mondi virtuali, oltre all’occasione di creare situazioni coinvolgenti anche in ambiti diversi da quello prettamente ludico come la cultura o la didattica appresa attraverso il digitale. WeArena è ideatore di format anche prettamente

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Live, grazie alla produzione di contenuti multimediali, all’opportunità di visibilità per streamer e percorsi di crescita per giovani caster – ovvero i telecronisti di competizioni sui videogiochi.

Un’importante e decisiva evoluzione di WeArena prende spazio nel corso del 2020 quando da un modello a prevalenza location based vengono ideati e sviluppati format cross platform. Questo ha consentito a WeArena nel corso degli ultimi anni di affermarsi sempre più sull’intero territorio nazionale, grazie all’ampliarsi delle proprie anime e al moltiplicarsi delle proprie componenti. Da un progetto prettamente On Site – il parco digitale d’intrattenimento, si assiste alla nascita della componente online – On Air; negli eventi itineranti – On Tour e nell’organizzazione dei grandi eventi – On Stage.

È in questo momento che WeArena stringe la prima e fondamentale partnership per entrare nel mondo Esport in qualità di Tournament Organizer: diviene così l’organizzatore ufficiale di BeSports, campionato ufficiale Esport di LNPB. A partire dal 2021 e fino ad oggi, quindi, WeArena si pone sul mercato e-Sports in qualità di organizzatore di campionati e tornei e-Sports per radicate comunità di interesse, come ad esempio le Federazioni Sportive e le Leghe

di calcio professionistico (LNPB e Lega Pro), svolgendo inoltre attività di scouting, gestione, comunicazione e commercializzazione per Team Esport legate a brand consolidati: U.C. AlbinoLeffe, S.P.A.L., F.C. Pro Vercelli 1892, Olbia Calcio 1905, Calcio Padova, Virtus Entella e Ternana Calcio.

Nel 2021 WeArena si avvicina a Lega Pro in qualità di Partner per la quale cura l’intero Progetto Esport con un progetto ad ampio raggio che vede la partecipazione diretta dei club militanti in Serie C. Il progetto è caratterizzato da aspetti formativi – workshop, allenamenti, formazione – quanto anche competitivi con la realizzazione della competizione Esport eSerie C, giocatasi nella stagione 2021/22 su EA SPORTS FIFA 22. In questo momento WeArena e Lega Pro si stanno approcciando all’organizzazione della seconda edizione del progetto per la stagione 2022/23!

Ad oggi, WeArena non rappresenta solo un posto fisico ma è il luogo in cui la tecnologia digitale ti accompagna in un’esperienza emotiva unica e assolutamente reale, anche se virtuale.

59 WeArena,
and
Gaming
eSports
A sinistra in alto: simulatore di guida presente in WeArena Ferrara e simulatore di volo presente in WeArena Ferrara. A sinistra sotto: BeSports - Campionato ufficiale Esport di LNPB. A destra: panoramica Arena Esport WeArena Ferrara.

DAMA, LO SPORT DELLA MENTE

a cura della Federazione Nazionale Dama

La Dama permette di migliorare le relazioni sociali, di allenare e sviluppare le capacità logiche, di superare atteggiamenti di insicurezza caratteriale.

L’esperienza ha fatto registrare un abbattimento drastico del bullismo da parte dei partecipanti e un diffuso miglioramento delle loro prestazioni didattiche. La federazione Italiana Dama, affiliata al CONI presenta le sue specialità sportive e i suoi campioni.

In foto: Olimpiadi degli Sport della Mente, Pekino 2014 – Premiazione

Come ha scritto Edgard Allan Poe ne I delitti della via Morgue “Colgo l’occasione per sostenere che le facoltà più elevate dell’intelligenza riflessiva sono messe alla prova più a fondo e con maggiore utilità dal gioco della dama.” E come molti insegnanti affermano: “Abbiamo notato che imparare le regole e poi giocare insieme ha facilitato amicizia e integrazione tra i ragazzi, al di là delle radici famigliari, dei luoghi d’origine, del colore della pelle. E ciò ha creato grande entusiasmo sia nei bambini, sia nei genitori, sia nei docenti. Inoltre in moltissimi casi sono stati constatati netti miglioramenti dei risultati scolastici.” Il gioco della dama è pertanto uno sport che le persone dovrebbero praticare fin da giovanissime, un’attività salutare e interessante capace di apportare benessere a tutti i livelli.

La Federazione Italiana Dama (FID) nasce nella prima decade di febbraio 1924, con l’apporto di undici circoli. Dal 19 gennaio 1993 la dama è disciplina sportiva associata CONI; la FID quindi dipende direttamente dal CONI, rispettandone tutte le regole. Per questo, per esempio, nei principali tornei c’è anche il controllo antidoping. L’attuale presidente è Carlo Bordini, che è anche presidente della Confederazione Europea. Le specialità agonistiche previste sono:

dama italiana, dama inglese e dama internazionale, che andiamo a descrivere nel dettaglio.

Dama Italiana - È la dama che tutti conoscono, il gioco tradizionale, che ha per campo di gara la classica damiera di 64 caselle (8x8). Ha regole ben precise: la presa è obbligatoria, si deve prendere il maggior numero di pezzi, a parità di pezzi avversari da prendere si deve iniziare dal pezzo maggiore o prendere con il pezzo maggiore; la pedina non può catturare la dama. La posizione iniziale della damiera è con la casella in basso a destra dei giocatori nera e le pedine sono poste sulle case nere. Nei tornei le mosse iniziali (le prime due del bianco e la prima del nero) vengono sorteggiate: questa regola costituisce la “restrizione americana” e fu introdotta in Italia nel 1929. La partita a dama è vinta quando un giocatore cattura tutti i pezzi dell’avversario. Ma si può vincere anche bloccando tutti i pezzi dell’avversario, cioè quando l’avversario, pur avendo dame e pedine, non può fare alcuna mossa. Non si può “soffiare”. Il “soffio” è stato ufficialmente abolito il 29 aprile 1934: questa abolizione non è altro che conseguenza della regola base del gioco per cui “la presa è sempre obbligatoria”.

Dama inglese - si gioca sulla damiera di 64 caselle (8x8). La presa è sempre obbligatoria ma con meno restrizioni rispetto alla variante italiana. La pedina può catturare la dama. La posizione iniziale vede la casella in basso a destra dei giocatori bianca, con le pedine posizionate sulle case nere. Si gioca sia ad apertura libera sia ad apertura sorteggiata. In que-

Sopra: stretta di mano all’inizio della partita.

A lato in alto: la campionessa italiana Sara Pandolfo (a sinistra), con la vice-presidente del CONI nazionale Claudia Giordani.

A lato in basso: Samantha Cristoforetti - La astronauta italiana

è una brava damista: nella foto è ripresa mentre gioca a dama al Cosmonaut Hotel di Baikonoir in Kazhakistan durante la preparazione alla missione spaziale.

61 Dama, lo sport della mente

sta specialità gli italiani si sono dimostrati particolarmente brillanti, arrivando a conquistare il titolo di campione mondiale: il primo è stato il livornese Michele Borghetti, detentore tra il 2013 e il 2017 di entrambi i titoli (apertura libera e sorteggiata). A lui sono subentrati altri due italiani che attualmente detengono rispettivamente il titolo iridato: il foggiano Sergio Scarpetta di Cerignola e il livornese Matteo Bernini.

Dama internazionale - Si gioca su damiera di 100 caselle (10x10). Le regole sono peculiari: l’apertura è libera, la pedina cattura anche all’indietro e può catturare la dama. Anche in questa specialità gli italiani hanno ottenuto importanti vittorie, in particolare il trevigiano Alessio Scaggiante (campione europeo Under 27) e il torinese Walter Raimondi, campione europeo Seniores (Over 50).

È una resa potente e audace del tema delle odalische, una delle serie più spettacolari e affascinanti dell’opera di Matisse. Dipinta mentre l’artista viveva a Nizza e durante quello che è considerato il suo periodo più completo come colorista, la composizione, dall’ambientazione esotica e orientalista, combina gli elementi più importanti della sua pittura sviluppata durante gli anni Fauve. Odalisques jouant aux dames appartiene alla sua celebre serie di opere eseguite negli anni ‘20, che mostrano nudi o figure femminili in abiti esotici raffigurati in interni lussureggianti. Nel 1928 Matisse dipinge diverse composizioni in cui queste figure sono raffigurate sedute o sdraiate attorno a una damiera (di 100 caselle), il cui motivo in

bianco e nero contrasta con le forme più arrotondate delle femmine e la loro impostazione generale. Come la maggior parte dei suoi dipinti di questo periodo, il costume esotico e gli interni riccamente decorati di quest’opera evocano i suoi viaggi in Marocco nel 1912-13, che hanno fornito a Matisse una fonte di ispirazione per tutta la vita. Sul tema Matisse dipinse 2 quadri. Uno è ancora nella collezione del “Moderne Musset” di Stoccolma (Svezia), mentre l’altro è stato venduto da Sotheby’s London il 22 giugno 2010 (per 11,5 milioni di sterline inglesi).

“Damasport” è la rivista ufficiale della Federazione Italiana Dama; il primo numero uscì il 25 marzo 1959. Oggi è bimestrale; disponibile sul sito internet della FID, nella versione su carta viene inviata gratuitamente a tutti i tesserati.

www.federdama.org

Henri Matisse - Odalisques jouant aux dames (Odalische che giocano a dama, 1928). Immagine proveniente dal sito <https://www.amazon.com/HenriMatisse-Odalisques-jouant-Poster/dp/B01G1HLAUO> (ultima consultazione 30/11/2022).

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In foto: Borghetti Bocelli - Michele Borghetti di Livorno con il celebre Andrea Bocelli; il cantante gioca a dama con la speciale damiera per non vedenti.
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SCACCHI EVERGREEN

Nonostante sia uno dei più antichi giochi al mondo, nato in India nel VI secolo dopo Cristo, gli scacchi sono uno sport giovane e per giovani. La metà degli affiliati alla Federazione ha meno di 18 anni.

a cura della Federazione Scacchistica Italiana In foto un giovane scacchista

La Federazione Scacchistica Italiana (FSI) è stata fondata a Varese nel 1920. Da oltre cent’anni quindi guida e organizza il movimento scacchistico italiano, dal 1988 come Disciplina Sportiva Associata al CONI. La FSI attualmente ha oltre 13 mila tesserati, la metà dei quali juniores, che però sono solo una piccola parte di coloro (si calcola che possano essere almeno 100 mila) che giocano abitualmente a scacchi, soprattutto online, una pratica che ha conosciuto un grande incremento negli ultimi anni, in parte a causa del lockdown.

Come detto, la metà degli affiliati alla Federazione ha meno di 18 anni, e per loro c’è tutto un circuito di specifici tornei, che si svolgono in tutte le Regioni, per le varie categorie d’età: Under 8, Under 10, Under 12, Under 14, Under 16 e Under 18. Per ognuna di queste classi di età ogni anno si giocano i Campionati nazionali, Open (vale a dire aperti a giocatori di ambo i sessi) e Femminili (riservati alle Donne). I più forti poi vanno a disputare gli Europei e i Mondiali, sempre delle categorie giovanili.

Ma gli scacchi, come è naturale, si possono giocare dai 6 ai 100 anni. Sono circa un migliaio i tornei organizzati ogni anno in Italia, che coinvolgono decine di migliaia di persone. Non ci sono limiti di età. Esistono giocatori ultranovantenni ancora in attività, e ancora in grado di ottenere buoni risultati. Ovviamente esistono tornei e competizioni per selezionare i migliori: i Campionati italiani individuali, che si stanno svolgendo proprio in questi giorni a Cagliari, i Campionati a squadre, divisi per varie serie, dalla

Master alla C2, con promozioni e retrocessioni, e poi i Campionati Seniores (per chi ha più di 50 anni). La FSI organizza anche l’attività delle squadre nazionali, che competono con le avversarie in competizioni europee e mondiali, Open e femminile. Nell’estate ‘22 ad esempio si sono svolte le Olimpiadi a Chennai, in India, con la partecipazione di quasi 190 nazioni, e l’Italia si è piazzata con onore. Non sempre le nostre Nazionali occupano posizioni di vertice: la concorrenza è fortissima, e gli scacchi sono praticati a livello agonistico da centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo: nei Paesi dell’Est Europa e in alcune nazioni asiatiche è di fatto lo sport nazionale. L’Italia può vantare nella sua storia la vittoria di sette Mitropa Cup (una competizione tra squadre dell’Europa centrale), tre Open e quattro Femminili, e i successi di alcuni suoi giocatori, di cui citiamo solo i più recenti: la vittoria di una medaglia d’oro individuale ottenuta da Marina Brunello alle Olimpiadi del 2018, e quella di Francesco Sonis, nel Campionato europeo Under 16 dello stesso anno.

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Scacchi evergreen
Sotto a sinistra: Pink Team Ostiascacchi Campione d’Italia U18CIS FEMMINILE. Foto di CIS Scacchi Master e Femminile Sopra: Brunello Marina a Chennai.

Un’altra caratteristica fondamentale degli scacchi è che sono per loro natura “inclusivi”. Nessuna disabilità fisica può impedire di giocare a scacchi alla pari dei normodotati, e questo vale anche per gli ipovedenti, che possono disputare i tornei comuni a tutti i giocatori usando particolari scacchiere e regole specifiche.

In ogni città praticamente esiste un circolo di scacchi. Cercalo, e prova anche tu questa esperienza. Il difficile sarà poi smettere...

Sopra: il campionato Italiano Juniores che si disputa ogni anno a Salsomaggiore.

A lato in alto: la campionessa d’Italia Elena Sedina durante una simultanea.

A lato in basso: Daniele Vocaturo contro il campione del mondo Magnus Carlsen.

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VOCI DAL TITANO

Il 25 febbraio al Teatro Nuovo di Dogana si ‘laureerà’ portavoce per San Marino RTV l’artista vincitore della seconda edizione di “Una Voce Per San Marino” e che parteciperà come rappresentante della Repubblica alla prossima edizione dell’Eurovision Song Contest che si svolgerà a M&S Bank Arena di Liverpool dal 9 al 13 maggio prossimi.

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In queste due pagine: Achille Lauro Foto di Valentina Sabino

È iniziata il 28 ottobre scorso la prima fase di casting per la seconda edizione di “Una Voce Per San Marino”, il concorso canoro nato dalla collaborazione tra Media Evolution srl, la Segreteria di Stato per il Turismo, Poste, Cooperazione ed Expo della Repubblica di San Marino, e San Marino RTV, la Radiotelevisione della Repubblica di San Marino, attraverso il quale si può accedere all’Eurovision Song Contest e che ha visto lo scorso anno la partecipazione di Achille Lauro. La Repubblica di San Marino dal 2008, partecipa all’Eurovision con un proprio candidato, scelto da due edizioni a questa parte attraverso il concorso Una Voce per San Marino. La prima edizione del concorso è stata vinta da Achille Lauro con il brano inedito ‘Stripper’ e che all’Eurovision Song Contest 2022 ha poi sfidato Blanco e Mahmood, i vincitori del Festival di Sanremo 2022, con il brano ‘Brividi’. Sempre durante la prima edizione del Festival, al secondo posto si sono piazzati Alessandro Coli e Dj Burak Yeter, mentre Aaron Sibley ha conquistato il terzo posto. Successo di partecipazione, immagine e pubblico, la prima edizione del Festival si è rivelata una scommessa vinta per i promotori e gli organizzatori.

“La manifestazione si sviluppa in due momenti –spiega Denny Montesi, amministratore unico della Media Evolution s.r.l. organizzazione del Concorso. - Una prima fase di selezione online e una seconda fase che comprende la partecipazione all’Accademia e Casting. Accademia e Casting consistono in una serie di incontri formativi sulle specifiche materie della musica quali la scrittura, l’armonia, l’arrangiamento e l’interpretazione. Il valore di queste due giornate di ‘Master’ è quello di preparare al meglio i concorrenti per le semifinali.”

Da questa fase di Accademia e Casting, che si concluderà il 29 gennaio, saranno selezionati da una giuria di esperti sessanta artisti. Nel corso del mese di febbraio 2023 sono previste cinque semifinali, quattro derivanti dalle selezioni e una di ripescaggio, che termineranno con la finalissima del 25 febbraio 2023 dove sarà individuata la voce che avrà il compito di difendere i colori del più piccolo Paese in gara ad Eurovision Song Contest 2023.

Il grande valore del Festival una Voce per San Marino “Eurovision”

è quello di coniugare territorialità ed internazionalità; la partecipazione di artisti emergenti

insieme ad artisti affermati;

“Dopo lo straordinario successo della prima edizione, abbiamo ricevuto tantissime candidature per l’Accademia, che si è svolta all’auditorium Little Tony di San Marino. - prosegue Montesi – Gli artisti provengono anche da noti palcoscenici, c’è un livello davvero alto! Per fare alcuni esempi, Lorenzo Iuracà, Silver e V3N3R3 da X Factor, mentre da Italia’s Got Talent Brenda Novella; da The Voice Francesca Monte, gli HANIA capitanati da Vito Iacoviello, già visto ad All Together Now e X Factor; Caravaggio, finalista a Musicultura 2021; Acousticouple, Gianfranco Lo Schiavo e Supernova Universe da Sanremo Rock; Andrea

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Licciardo finalista ad Area Sanremo 2018. Il nome più famoso è quello di Daniel Schuhmacher, 35 anni, vincitore nel 2009 di Deutschland Sucht den Superstar, un celebre talent show tedesco sul modello di Pop Idol e con all’attivo un album al primo posto. Fermo a livello discografico da qualche anno, prova il rilancio passando da San Marino. Ma questi sono solo alcuni, per tutto l’elenco dei candidati si può consultare il sito ufficiale della manifestazione unavocepersammarino.com dove è possibile trovare tutte le informazioni e le modalità per accedere al concorso. Per la finalissima, infine, sono stati confermati i conduttori della prima edizione Senhit e Jonathan Kashanian.”

In giuria: Domenico “Mimmo” Paganelli, produttore indipendente e consulente musicale e direttore artistico della EMI. Andrea Mei Ex tastierista dei Gang, produttore di tanti artisti italiani e stranieri, ex frontman e compositore di molti successi dei Nomadi. Roberto Costa, bassista, fonico, arrangiatore e produttore di musiche per il cinema, il teatro e la televisione. Emilio Munda, produttore, compositore e autore. Ha conquistato diversi Dischi d’Oro e di Platino, per due volte consecutive vince il podio al Festival di Sanremo. Domenico Gallotti, editore musicale, discografico, proprietario della etichetta discografica G Records. Maurizio Raimo manager e produttore discografico, direttore artistico del Concerto di Natale in Vaticano.

A sinistra in alto: Camille Cabaltera.

A sinistra in basso: Burak Denny e Alessandro Coli.

A destra in alto: Burak alla tastiera.

A destra in basso: Albano.

Per partecipare

Le candidature possono essere presentate da coloro che entro il 30 novembre di ogni anno, abbiano compiuto i 16 anni d’età sul sito www.unavocepersanmarino.com senza limitazioni di cittadinanza e di scelta della lingua nell’interpretazione del brano presentato per il concorso.

71 Voci dal Titano

UN VIAGGIO CHIAMATO SCRITTURA

di Marzia Mecozzi

“I sogni che abbiamo, arrivano fino a dove li portiamo. Quelli che si realizzano, hanno viaggiato con noi fino alla fine.” questa bella frase, fra le tante che scrive, è il giusto incipit di una chiacchierata con Claudia Venuti autrice di origini campane che vive a Rimini da più di vent’anni e che nel tempo è riuscita a trasformare il suo amore e la sua passione per la scrittura in una delle sue (diverse) professioni.

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La scrittrice Claudia Venuti, foto di Alessandro Di Domizio

Un viaggio chiamato scrittura

“Scrivo per non lasciare le cose dette a metà” è da sempre, la frase che identifica Claudia, classe ‘87: come se, attraverso la scrittura fosse in grado di essere fino in fondo sé stessa, senza filtri. Oltre ad essere responsabile editoriale della sezione musica della testata giornalistica The Soundcheck, è responsabile dell’area letteratura dell’ufficio stampa Tsck Press, sta terminando gli studi presso la Scuola superiore Europea di Counseling professionale ASPIC Romagna e lavora come social media manager per l’agenzia di comunicazione Audio Tre di Rimini. Si definisce un’inguaribile romantica e una sognatrice cronica. Ama la musica, i viaggi senza meta, sottolineare frasi nei libri ed è sempre alla ricerca di nuovi stimoli e sfide. Il suo percorso da scrittrice è iniziato nel 2016 con l’auto-pubblicazione del primo libro: “Passi”, oggi è al suo quinto romanzo, il secondo edito per la casa editrice Sperling&Kupfen del Gruppo Mondadori.

Facciamo un salto indietro e torniamo all’inizio del tuo percorso, cosa ti lega alla scrittura e cosa ti ha portato poi a scrivere libri?

Ciò che mi lega alla scrittura è un amore viscerale iniziato tanto tempo fa, quando avevo poco più di dieci anni e già riempivo dei quadernini con tutti i miei pensieri e le mie sensazioni. Non ricordo esattamente cosa mia abbia spinto a iniziare, ma ricordo perfettamente la sensazione di benessere che provavo seduta alla scrivania della mia cameretta con una penna in mano. Fin da piccola, mi sono sempre sentita “diversa” e fin troppo sensibile rispetto ai miei coetanei; bisognosa, già da allora, di analizzare, comprendere e trasformare ciò che sentivo dentro in parole da tirare fuori. Nel tempo, crescendo, questo bisogno è cresciuto con me fino a voler dare una nuova forma a tutti quei fogli raccolti e conservati nel tempo. L’idea di scrivere il primo libro è nata in maniera naturale, come se fosse già scritto da qualche parte, che tutte quelle parole non dovessero rimanere nei miei cassetti. Ho pensato: “Se scriverle ha aiutato me, leggerle potrà aiutare qualcun altro”. Facevo del bene a me stessa e in qualche modo sentivo il desiderio di poter far del bene anche agli altri perché ho sempre creduto nella potenza delle parole, sia in negativo che in positivo.

Il tuo percorso è iniziato con l’autopubblicazione e ad oggi prosegue con una grande casa editrice, ci racconti com’è andata e quali sono state le tappe più importanti?

Sì, il mio percorso è iniziato con il self publishing perché tutte le case editrici a cui mi ero rivolta non hanno mai preso in considerazione il mio manoscritto e così ad un certo punto, stanca di ricevere continuamente porte in faccia, ho scelto di dare vita al mio primo libro in totale autonomia e ho continuato anche con il secondo (di quella che poi è diventata la trilogia #passidimia). Nel frattempo il potere dei social è aumentato a dismisura e io, inconsciamente e ingenuamente l’ho sfruttato al massimo perché è stato proprio grazie ai social (alle persone che postavano foto con il mio libro e condividevano le mie frasi), che in poco più di due anni sono riuscita a raggiungere dei numeri importanti che in qualche modo sono stati pubblicità gratuita. Ero partita convinta di vendere le copie alla mia famiglia e ai miei amici, invece poi mi sono ritrovata sommersa da messaggi di persone sconosciute che, tramite il passaparola erano arrivate a me. Inoltre organizzavo degli eventi e cercavo di dare e fare del mio meglio per poter arrivare

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Scrivo per non lasciare le cose dette a metà.
Sopra: l’autrice durante il firmacopie alla Mondadori Bookstore presso il Centro Commerciale Le Befane di Rimini.

un giorno al grande pubblico e nel frattempo sognavo di vedere il mio libro esposto in tutte le librerie. Nel 2018 è arrivato il primo contratto editoriale con una casa editrice indipendente che ha creduto molto in me e successivamente l’uscita del terzo romanzo: “Io ti voglio felice”, nel 2019 è arrivata la mia grande occasione e il contratto con la Sperling&Kupfen. È stato un percorso “travagliato”, ma meraviglioso, rifarei tutto da capo.

Quali sono i messaggi principali che trasmetti ai tuoi lettori con i tuoi libri?

Attraverso i miei libri cerco di trasmettere tanti messaggi e affronto tematiche differenti, soprattutto legate ai sentimenti, ai legami e in generale alla vita. Amo lasciare sempre uno spiraglio di luce in ogni pagina, perché non bisogna mai credere che sia troppo tardi per cambiare rotta o mettersi in gioco in una nuova sfida. Bisogna credere in sé stessi e imparare a dare maggiore valore a tutto ciò che siamo, senza accontentarci.

Il tuo ultimo libro “Pensavo fosse amore, invece era un caso umano” lo hai definito autobiografico, com’è stato parlare realmente di te per la prima volta?

È stato bellissimo perché per la prima volta sono uscita fuori dal classico schema dei personaggi perché in questo caso la protagonista sono io, ci ho messo il nome e la faccia, parlando di quelle che sono state le mie esperienze sentimentali per dieci lunghi anni. Ho potuto sperimentare per la prima volta una scrittura ironica e autoironica che mi rispecchia molto.

Che consiglio daresti a tutte le persone che tentano di intraprendere questa strada?

Il mio consiglio è quello di credere davvero in ciò che si sceglie di fare e questo comporta tante porte in faccia e tanti “no” che non devono influire sul nostro credere. Bisogna lavorare sodo, impegnarsi ed essere costanti. È un mondo di squali, come qualsiasi realtà e per me è fondamentale essere sé stessi con autenticità, costruendo e difendendo la propria identità. La strada è lunga e faticosa, ma nel proprio piccolo bisogna lottare costantemente e non mollare mai la presa perché prima o poi qualcosa arriva sempre. Tutto è possibile, persino ciò che crediamo impossibile.

presentazione dei suoi libri a

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Sopra: l’autrice durante una Roma. A sinistra: “Pensavo fosse amore, invece era un caso umano” edito, nel 2022, da Sperling&Kupfen.

I SOGNI FUORI DAI CASSETTI!

Intervista col regista. Continuando a parlare di cinema e dintorni, andando di sogno in sogno, il riminese Marco Gentili racconta la sua avventura dietro la cinepresa, dai piccoli progetti di regia fino alla guida dell’associazione Titania che si occupa di eventi letterari e cinematografici nei campi del fantastico, della fiaba, dell’animazione e della fantascienza.

In foto: il regista Marco Gentili durante alcune riprese di Claudia Venuti

Marco Gentili nasce a Rimini il 22 Marzo del 1989 e fin da giovanissimo si interessa al mondo del cinema. Muove i primi passi grazie al canale YouTube e alla sua passione per la pesca sportiva. Questa attività diventa presto una vera e propria occupazione e così inizia la sua esperienza nel campo della produzione audiovisiva. Il mondo digitale e la rete, gli hanno dato la possibilità di migliorare continuamente il suo lavoro, arrivando a collaborare con diverse realtà per la realizzazione e la produzione di cortometraggi. YouTube gli consente anche di approcciarsi al mondo televisivo, dopo una breve esperienza sul campo, Marco decide di mettersi in gioco come regista. Le sue prime iniziative riguardano piccoli progetti di regia, tra i quali un lavoro per il Museo della Città di Rimini. Nel frattempo, nel 2015 partecipa alla fondazione dell’associazione culturale Titania, nata con l’obiettivo di divulgare, attraverso incontri ed eventi, alcuni generi letterari e, per estensione, anche cinematografici, quali fantastico, fiaba, animazione e fantascienza; successivamente, ne diventerà il presidente. Nel 2016, dirige la sua prima Web Serie in

colui che deve gestire tutti i vari reparti: dalla fotografia, al fonico, al montatore, fino alla parte più importante: arrivare in sala.

Facendo un passo indietro e tornando agli esordi, ricordi un momento preciso in cui ti sei detto: “Da grande voglio diventare un regista”?

Ho sempre amato il cinema e guardare i film, ma fino ai miei 22 anni non ci avevo mai pensato. Tutto ha avuto inizio quando, a 19 anni, sono caduto in una grossa depressione che mi ha obbligato a trascorrere due anni a letto; in quel periodo mi era stata regalata una fotocamera. Da lì ho iniziato a giocare, a fare i primi video inerenti all’altra mia grande passione: la pesca sportiva. Così ho iniziato a realizzare piccoli documentari di pesca per YouTube, per poi passare ad un canale televisivo e durante quell’esperienza televisiva mi sono reso conto di quanto questo lavoro mi facesse sentire felice, nonostante tutte le difficoltà che si possano riscontrare su quei tipi di set con condizioni metereologiche assurde e intemperie continue, comunque tornavo a casa felice. Questo

qualità di regista, “Hopeless”; questo lavoro riscuote un discreto successo, tanto da offrigli la possibilità di partecipare ad eventi comics e a convention in Italia e all’estero, fra cui la Starcon (la Convention Italiana della Fantascienza), per divulgare la propria esperienza e raccontare le vicende legate al progetto.

Nell’immaginario comune il regista è colui che fotograficamente associamo ad un set, intento a dirigere i lavori e a urlare “ciak-azione”, ma nello specifico e a 360° di cosa si occupa un regista?

Il regista si occupa di dare un senso a una storia che può essere reale, come nella maggior parte dei casi, oppure, come nel mio caso, una visione immaginaria, fantastica, determinata da simbologie o metafore. Parlando di fantascienza e fantasy sono stato obbligato nel corso degli anni a capire questi canoni che fanno parte del nostro immaginario. Menzionare un drago in Europa è qualcosa di maligno, mentre in Asia è una figura estremamente benevola, per cui bisogna adattarsi anche nel linguaggio del cinema. Il registra non è altro che il “direttore d’orchestra”,

77 I sogni
fuori dai cassetti!
Se non sacrifichi qualcosa non puoi andare avanti.

mestiere in qualche modo ha segnato la mia rinascita, l’uscita da quel tunnel e quando oggi ripenso a quel periodo, sorrido. Siamo così fragili e stupidi a volte! Ad ogni modo è stata una parentesi che mi è servita molto perché mi ha fatto capire dove volessi andare e cosa volessi fare nella vita. Dopo la parentesi televisiva e tutti gli apprezzamenti ricevuti, ho scelto di alzare l’asticella e provare il mondo del cinema e mi sono messo in gioco perché questo è un lavoro in cui bisogna giocare costantemente, senza paura.

Quanto costa avere un sogno così ambizioso in realtà? Io dico sempre che: “se non sacrifichi qualcosa non puoi andare avanti”. Ho 33 anni e non mi vergogno a raccontare che ho trascorso i miei vent’anni a lavorare duramente, senza concedermi nessuno svago, che fosse un viaggio o un concerto. Niente. Il mio primo concerto l’ho visto a 30 anni e non sapevo neanche cosa volesse dire andare in vacanza o trascorrere un weekend fuori. Ho lavorato costantemente, sacrificando parte della mia gioventù, ma se tornassi indietro rifarei tutti, anzi, dedicherei a tutto questo ancora più tempo. Sono un sognatore, ho sempre sognato in grande, ma ad un certo punto bisogna smettere di sognare e iniziare a lavorare per realizzare quei sogni. Ad oggi è più facile mollare che aspettare e avere fiducia in ciò che siamo e facciamo, ma i sogni nel cassetto fanno la muffa ed è giusto tirarli fuori e viverseli ad un certo punto.

Dai primi progetti ad oggi, quanto senti di essere cambiato? Hai sempre avuto il tuo fil rouge o è tutto in continuo movimento?

Un fil rouge dev’esserci per forza se fai questo mestiere, così come in ogni ambito artistico perché devi voler dire qualcosa, qualcosa di tuo, che ti appartiene. Col tempo impari a smussare gli angoli, ma bisogna avere dei “capisaldi”, una propria visione del mondo e di ciò che si vuole fare. Per migliorare non servono premi o grandi riconoscimenti, basta voler crescere ed essere migliori di com’eravamo ieri, per cui siamo in continua evoluzione pur mantenendo un’identità, una propria autenticità, cosa che credo manchi in questo momento.

Un consiglio per tutti i ragazzi che vorrebbero intraprendere questa professione?

La cosa che ripeto sempre è molto semplice: “Ragazzi buttatevi”, punto. Questo è un lavoro che vive di critiche, di difficoltà e situazioni negative che ci sono costantemente, ma che poi ti fanno assaporare

e vivere davvero pienamente i momenti belli. L’anno scorso abbiamo avuto un grande successo con un corto, ma se non avessi presto anche io i miei “No” e le mie porte in faccia, non mi sarei goduto quel successo, dandogli il valore che meritava. Non bisogna mollare di fronte alle difficoltà, ma lottare per il proprio sogno, e ad oggi, grazie alla digitalizzazione, fare cinema è alla portata di tutti. Io dico sempre: “Non abbiate paura e buttatevi” perché c’è spazio per tutti.

Qual è il tuo sogno nel cassetto oggi?

Ne ho tanti, ne ho più di uno, ma il mio sogno più grande è creare una storia, un film, una saga e riuscire a condizionare l’immaginario di intere generazioni. Fare la mia parte.

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Il regista Marco Gentili durante le riprese di Over the Skyline.

CELIBATO O NUBILATO, ADDIO!

Se siete alla ricerca di un modo originale per stupire il futuro sposo e gli amici del futuro sposo non vi resta che organizzare per loro un addio al celibato degno di essere ricordato, al Bowling Seventies. Riti e tradizioni dei festeggiamenti dell’ultima ‘notte da leoni tra nuovi e vecchi continenti nelle diverse epoche della storia. E nella prossima puntata l’addio al nubilato!

Foto di Andrea Spada

Le più ricordate sono le feste rappresentate nei film e nelle serie tv, in particolare dei paesi anglosassoni, i tradizionali Bachelor Party. Ma non scambiatela per una moda del momento, perché l’usanza di festeggiare l’ultimo giorno da celibe dello sposo viene da lontano. Persino gli antichi Romani, e prima di loro i Fenici, ne avevano l’usanza; per i Romani, Bacco dio del vino e della vendemmia, nonché del piacere dei sensi e del divertimento, era la divinità che veniva festeggiata insieme al futuro sposo. Le donne avrebbero dovuto aspettare alcuni secoli, gli anni Sessanta per la precisione, per vedersi riconosciuto il medesimo privilegio e il divertimento di festeggiare, insieme alle amiche, l’ultima ‘notte da leonesse’.

Se vuoi organizzare il tuo addio

al celibato/nubilato

chiama il 328 0236222

Le feste di addio al celibato e al nubilato vengono organizzate da amici e testimoni per celebrare l’addio alla vita da single. Hanno luogo solitamente una settimana prima delle nozze, ma non ci sono regole scritte o prescrizioni di bon ton che indichino con precisione la data in cui andrebbero fissate. Il consiglio è comunque di non rimandare troppo ed evitare di organizzarle a meno di tre giorni dal matrimonio. È invece indiscutibile che ad occuparsene siano amici e parenti e che gli sposi non debbano essere coinvolti né negli aspetti organizzativi, né tantomeno in quelli di carattere economico. In queste righe parleremo principalmente delle feste organizzate per i signori uomini. Ciò non significa che le future spose non abbiano, anch’esse, una ‘signora festa’ di addio al nubilato, sulle cui caratteristiche, tuttavia, focalizzeremo l’attenzione nel prossimo numero di Enjoy. Essere presenti all’ultima notte da celibe è un privilegio per una ristretta cerchia di amici che, insieme, si consultano per trovare, inventare, creare, organizzare situazioni di festeggiamento di grande divertimento per tutti gli intervenuti! In Germania ha un nome quali impronunciabile: ‘Junggesellenabschied’ e viene, anche in questo caso dalla notte dei tempi, lo testimonia il rituale di rompere un vaso di porcellana la notte prima del matrimonio. Il corrispettivo femminile è detto ‘Polterabend’ e significa ‘addio al nubilato’. In Francia ‘Enterrement de vie garcon’ significa letteralmente ‘il funerale della vecchia vita

da ragazzo” chiaramente accompagnato da alcol e goliardia. In Inghilterra, i brevi viaggi o spostamenti fuori città per un fine settimana da brividi sono i più ricercati. Le mete scelte? Quelle che metteranno a disposizione le migliori possibilità di divertimento. I più spericolati sono i giovani (e le giovani, naturalmente) di Stati Uniti e Canada, basta pensare alle loro scorribande a Las Vegas o a Montreal! È il tripudio goliardico di Bacco Tabacco e Venere, il tutto chiaramente super segreto e di nascosto dal partner. In Italia, la festa ha assunto col tempo anche la sfaccettatura goliardica di ‘ridicolizzare’ il futuro sposo e la futura sposa con abbigliamenti particolarmente eccessivi da sfoggiare in contesti sociali inopportuni, tali da suscitare l’ilarità dei presenti. Spesso questo accade in occasione di gite fuori porta. Ovvero dove nessuno li conosce. A volte vengono organizzate sfide sportive esagerate o addirittura serate audaci, aggiungendo la trasgressione di vedere il futuro sposo vessato e ridicolizzato sotto le grinfie di una bellissima spogliarellista. Insomma gli italiani hanno tratto spunto da tutte le migliori tradizioni! Quindi, se state pensando di organizzare l’addio al celibato di un caro amico o l’addio al nubilato di una cara amica, scegliete come prima cosa il luogo giusto!

81 Celibato o
nubilato, addio!

Chi desidera parlare un po’ di sé, raccontare la sua storia e l’eccellenza dei propri servizi e dei propri prodotti, dare qualche consiglio ai lettori, può contattarci al numero 328 0236222

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