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Nuovo Puc di Sanremo. Massimo Donzella: “Modifiche a misura di edilizia
Il nuovo Puc di Sanremo Modifiche a misura di edilizia
Botta e risposta con l’assessore Massimo Donzella sul Piano Urbanistico Comunale appena approvato
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Anna Cavallera
Mercoledì 30 ottobre la Giunta Bianchieri ha finalmente dato il via libera alle modifiche di aggiornamento del noto Piano Urbanistico Comunale di Sanremo, approva to lo scorso 30 aprile ed entrato in vigore il 9 maggio 2019 presso il Comune matuziano. Una svolta significativa capace di offrire ri sposte concrete alle istanze sollevate nel corso dell’estate da parte di numerosi cittadini, ma anche degli ordini professionali ed, in primis, da Ance Imperia. Per meglio comprendere l’entità delle nuove procedure di aggiornamento alla normativa, la cui efficacia è prevista a partire dall’estate 2020, abbiamo interpellato Massi mo Donzella, Assessore ai Lavori Pubblici, Edilizia Privata e Urbanistica del Comune di Sanremo e già relatore della Legge sul Piano Casa in qualità di Consigliere Regionale. “Auspico fortemente che le modifiche apportate al Puc possano determinare una crescita del territorio tale da rilanciare l’economia edile, volano assoluto per l’economia cittadina da cui deriva l’indotto, nel rispetto della tutela dell’ambiente. La nostra costa e l’entroterra richiedono in terventi edili improntati al famoso stile Liberty sanremese, capaci di renderci competitivi con la vicina Costa Azzurra”.
Quali novità prevede la nuova delibera? “Innanzitutto otto diverse ipotesi di intervento con una premialità pari al 17 % del volume già consentito. Per realizzare gli interventi, oltre ad un indice edificatorio di base, ne esiste uno esterno che potrà essere trasmesso sull’area prescelta, andandosi a sommare al 17% della premialità”.
Può farci qualche esempio? “Nel Puc è previsto come, in caso di interventi di deimpermeabilizzazione delle ‘serre’, sia consentito un aumento volumetrico. Così come avviene per la realizzazione di ‘nuove connessioni ecologiche’, ovvero l’ampliamento dei territori naturali, o nel caso di interventi tesi a mitigare il rischio idraulico e sismico. La premialità, sempre tradotta in termini di superficie agibile, interesserà anche il
ripristino della viabilità storica, come i sentieri e le mulattiere, o il restauro dei beni storici ed il recupero del centro storico”.
L’esclusione delle zone agricole dal Piano Casa rappresentava una restrizione all’edificabilità: cosa cambierà a tal proposito? “Saranno introdotte nuove norme all’interno della disciplina. In seguito ad un lavoro condiviso con la Regione siamo riusciti a consentire, sin da subito, l’ampliamento del 20% di immobili esistenti nelle zone agricole, senza alcun consumo di indice edificatorio”.
Permarrà il divieto di realizzare nuove piscine o parcheggi interrati? “Stiamo predisponendo degli aggiornamenti al PucC al fine di consentire la realizzazione di tali opere. Indicheremo la tipologia e le dimensioni delle piscine, compatibili alle singole zone del territorio, mentre relativamente ai parcheggi, bisognerà prestare attenzione ai ‘piani di bacino’, strumenti di tutela sovraordinati tesi a formulare previsioni importanti. Nella delibera è stata inserita la possibilità di realizzare volumi interrati anche autonomi per parcheggi pertinenziali nei limiti del 35% della superficie agibile e parcheggi in superficie negli ambiti agricoli e di presidio”.
Il limite del 10% delle superfici agibili per le superfici accessorie negli interventi di nuova costruzione sarà mantenuto? “Sarà eliminato ed ampliato sino al 40%. In un territorio come il nostro è fondamentale garantire la fruibilità dell’ambiente esterno attraverso la realizzazione di porticati: un nuovo modo funzionale di vivere, sfruttando gli spazi esterni per almeno sei mesi all’anno”. Come funzionerà la normativa relativa alla delocalizzazione edilizia? “Questo meccanismo consentirà di ‘trasferire’ i volumi dalle zone agricole, previa demolizione, agli ambiti urbani, con un incremento del 35%. Queste modifiche avverranno attraverso una veloce procedura di aggiornamento che consisterà in piccole varianti a-tecniche, unicamente sottoposte al controllo della potestà comunale”.
I volumi agricoli potranno anche essere accorpati? “Certamente, utilizzando degli indici destinati a questo tipo di intervento, tali da consentire, oltre agli spostamenti all’interno del lotto, la demolizione e ricostruzione anche di più volumi, poi accorpati con l’incremento”.
In cosa consiste il Registro delle superfici agibili? “Se, all’interno del proprio fondo si possiede un volume incongruo, o in servibile, sarà possibile demolirlo ed iscriverne all’interno del Registro la superficie, riservandosi la ricostruzione o la delocalizzazione della stessa ad un secondo momento. La superficie stessa potrà essere parimenti messa in vendita. La proprietà non andrà mai perduta”.
L’INTERVISTA Auspico fortemente che le modifiche apportate al Puc possano determinare una crescita del territorio tale da rilanciare l’economia edile, volano assoluto per l’economia cittadina da cui deriva l’indotto, nel rispetto della tutela dell’ambiente
Nel Puc è previsto come, in caso di interventi di deimpermeabilizzazione delle ‘serre’, sia consentito un aumento volumetrico [Foto: Autorivari]