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Confindustria Imperia. Barbara Amerio: “Imperia rinascerà dal mare

Barbara Amerio Imperia rinascerà dal mare

Fabrizio Pepino

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Barbara Amerio PRESIDENTE CONFINDUSTRIA IMPERIA

Arrivo dal mare, che è tanta parte della mia vita, ma la verità è che nei mesi scorsi c’è stato un interesse comune e una forte convergenza da parte di tutta l’industria di Ponente a voler rilanciare la provincia di Imperia dal punto di vista nautico

“L a provincia di Imperia va rilanciata guardandola dal mare, dobbiamo vedere il Ponente Ligure da un’altra prospet tiva, provare a cambiare il nostro punto di vista per ripartire”. Barbara Amerio, 52 anni, originaria di Sanremo, titolare con il papà Fernan do (il fondatore) e il fratello Rodolfo della Amer Yachts Gruppo Permare, realtà aziendale familiare leader a livello internazionale nel campo della cantieristica navale degli yacht di alta gamma, dal 10 ottobre è il nuovo presidente di Confindustria Imperia, prima donna nella storia dell’associazione degli industriali imperiesi. La sua esperienza in Confindustria comincia tramite Ucina, la Confindustria Nautica di cui è presidente nel seg mento Super Yacht (navi da diporto oltre i 24 metri) e in cui siede come consigliere nel consiglio di presidenza nazionale.

Presidente, è il mare ad averla portata alla presidenza di Confindustria Imperia? “Senza dubbio arrivo dal mare, che è tanta parte della mia vita, ma la verità è che nei mesi scorsi c’è

stato un interesse comune e una forte convergenza da parte di tutta l’industria di Ponente a voler rilancia re la provincia di Imperia dal punto di vista nautico. Un’intuizione vincente confermata dal successivo arrivo dalla vicina Costa Azzurra di alcuni impor tanti investitori stranieri, che hanno identificato nella nostra Riviera un territorio dove poter sviluppare una serie di attività imprendi toriali legate alla nautica”.

Com’è la provincia di Imperia vista dal mare? “Per chi arriva dal mare, è evidente come i nostri porti possano essere degli ingressi privilegiati per un tipo di clientela che non c’è ancora sul territorio ma sta iniziando ad arrivare, a cui possiamo offrire una serie di servizi che tocca no tutti i principali settori merceologici della nostra imprenditoria, dall’agro alimentare all’edilizia, in quanto il Ponente Ligure ha un’offerta interessante di

I nostri porti sono ingressi privilegiati per una clientela che sta cominciando ad arrivare

seconde case disponibili a prezzi ovviamente inferiori rispetto alla vicina Costa Azzurra. Ma soprattutto c’è la portualità: siamo tra le province più attive e dinamiche sotto il profilo di costruzione e di offerta di posti barca riferiti ad un segmento particolare che è quello del diporto nautico, che è l’attività più interes sante per far arrivare clienti internazionali, che sono un po’ il nostro focus”.

Tutte cose che arrivando da terra non si vedono? “Imperia è una provincia naturalmente orientata verso l’accoglienza di clien tela internazionale e questo grazie alla sua posizione geografica strategica. Se non siamo così conosciuti come territorio è anche perché abbiamo dietro l’angolo una realtà inter nazionale come Montecarlo che ovviamente catalizza su di sé tutte le attenzioni. Negli anni d’oro della ‘belle epoque’, la parola Riviera si identificava immediata mente con il Ponente, come ci ha ricordato la bella mo stra-evento su Monet che si è svolta l’estate scorsa tra Bordighera e Dolceac qua. Dobbiamo recuperare quella dimensione, andare a riprenderci quello che era nostro e abbiamo perduto”.

Quale ruolo devono giocare gli imprenditori che non appartengono alla nautica? “Quello che cerco di tra smettere agli imprenditori è di non rimanere chiusi solo nel loro settore, ma di essere trasversali, creare delle sinergie, diventare imprenditori di diversa estrazione per poter avere una visione più strategica del futuro. Ad esempio, abbiamo un entroterra molto vicino alla costa e potrebbe funzionare come volano offrire un’offerta turistica ‘coast to moun tain’ che allunghi il periodo di soggiorno dei turisti stranieri, che devono co noscere entrambi i territori per poterci apprezzare in maniera unitaria. Usiamo il biglietto d’ingresso della costa per far conoscere e rilanciare il bellissimo ter ritorio dell’entroterra”.

Gli imprenditori edili da dove possono cominciare? “Una specializzazione che potrebbe crescere su un terreno fertile è quella nelle costruzioni eco-sostenibili. Ci sono diversi architetti che lavorano sul nostro ter ritorio su questi indirizzi e che possono essere interes santi per una clientela nordica che è sensibile a tale tipo di applicazioni. Il turi sta straniero ha identificato Imperia come una provin cia di benessere, dove esiste una qualità della vita alta che in qualche modo siamo riusciti a salvaguardare

anche grazie ad un clima particolarmente favorevole: pensiamo a delle case di riposo di lusso o a strutture che offrano trattamenti benessere. Infine, non è un mistero che una cosa che manca alla provincia di Imperia siano le infra

Imperia è naturalmente orientata all’accoglienza di clientela internazionale

strutture. Le chiediamo da tempo e le nostre imprese edili sono perfettamente in grado di essere coinvolte per sopperire al deficit in frastrutturale che impedisce lo sviluppo”.

L’anno scorso Ance Imperia ha lanciato il progetto di una viabilità alternativa via mare… “Confindustria Imperia si sente in pieno parte del progetto, è un’operazione assolutamente da realiz zare perché renderebbe più snello il traffico transfron taliero e creerebbe delle piattaforme per la parten za dei traghetti. L’obiettivo potrebbe essere quello di arrivare ad avere un collega mento con Nizza, magari anche coinvolgendo investitori stranieri. Bisogne rebbe

studiare il modo per tra smetterlo verso l’esterno a livello internazionale, così come sono riusciti a farlo la Toscana e altre regioni italiane. Dobbiamo trovare una chiave per proporci verso l’estero e creare dei flussi turistici che possano senza dubbio innamorar si del nostro territorio e portare nuovi investimenti. Non serve solo la pubbli cità, dobbiamo saper raccontare il nostro territorio, avere delle storie, perché il turista quando va in va canza cerca un’esperienza, vuole un’emozione. Apria mo noi la strada, tiriamoci su le maniche e comincia mo a lavorare insieme, poi gli altri ci seguiranno”.

Siamo tra le province più attive e dinamiche sotto il profilo di costruzione e di offerta di posti barca riferiti ad un segmento particolare che è quello del diporto nautico, che è l’attività più interessante per far arrivare clienti internazionali, che sono un po’ il nostro focus

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