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CON HARA LIFE IL BENESSERE È DIFFUSO A cura di Laura Lamarra
Hermann Hesse sosteneva che per “scoprire il senso più profondo di un luogo, è necessario dormire in una casa di quel luogo, non in un hotel internazionale”. Su questo concetto si fonda il modello turistico “Albergo Diffuso” che si sviluppa all’interno di borghi e cittadine, tra stradine e palazzi antichi, con alloggi dislocati in più edifici salvati dall’abbandono, ma immersi nella loro storia e tradizione. A questo modello si è aspirata Hara Life, società a capo dell’iniziativa di sviluppo immobiliare, patrocinata dal Comune di Stenico, che punta al recupero architettonico di alcuni edifici nello splendido borgo montano di Sclemo – a pochi chilometri da Trento. Un luogo immerso in una natura parlante e prorompente, nella riserva UNESCO del parco Adamello Brenta. Perfetta integrazione tra ospite e comunità locale, tra autenticità e tradizione, senza rinunciare a comfort e servizi. “Crediamo nella sinergia con l’ambiente naturale e con la comunità locale per valorizzare il territorio e le risorse locali”, afferma Nicola Zucca, Founder. “I viaggiatori saranno accompagnati dalla natura a vivere esperienze memorabili. Nelle campagne
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circostanti vi sono esempi virtuosi, come il grande investimento della Az. Agricola Cantine Lunelli per la coltivazione di vigneti per la produzione di Trento DOC Ferrari”. Una forma di turismo lungimirante. "Il Covid-19 ha cambiato le priorità del viaggiatore. In questo contesto, gli alberghi diffusi si stanno rivelando una forma di turismo lungimirante: sorti in mezzo alla natura e in contesti ricchi di fascino dove non c’è rischio di ressa, dislocati in spazi ampi originariamente destinati a residenti e non a turisti, provvisti di tutti i comfort. Strutture di tipo “orizzontale” che non devono ricorrere alla creazione di un unico edificio centralizzato, a differenza degli alberghi tradizionali che invece hanno una struttura di tipo “verticale”, afferma Nicola Zucca. E prosegue: