Beesness Marzo/Aprile 2021

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Periodico di informazione bimestrale marzo-aprile 2021

Anno XI - N° 2 2021 € 5,00

Veronica Bocelli

“OLTRE ALLA MUSICA… IL FOOD”

Jessica Antonini

Marco Eugenio Di Giandomenico

“L’ARTE SOSTENIBILE DELLE NUOVE TECNOLOGIE”

Fabrizia Dentice di Frasso “ UN DIAMANTE È PER SEMPRE”

“NON SOLO MODA, MA ANCHE AMORE”


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In questi mesi sembra che il nuovo Presidente del Consiglio Mario Draghi, insieme al Generale Figliuolo, stia facendo marciare l’Italia su un binario coerente e veloce. Qualcuno lo ha paragonato a un “santo” - un tantino esagerato scomodare la fede per l’emerito professore - ma comunque non c’è dubbio che grazie a lui il piano vaccinale abbia preso slancio, insieme alla riapertura di quasi tutte le attività. Constatando un rinnovato interesse, Beesness si pone nel panorama editoriale. In questo numero abbiamo intervistato Veronica Berti, conosciuta ai più come Lady Bocelli, la moglie del famoso cantante. La musica di Andrea si mescola ai profumi e alle essenze della loro terra rappresentati dal vino e dall’olio che producono e somministrano attraverso il ristorante Officine Bocelli, luogo votato al buon gusto e unito a una salutare dose d’arte. Ancora in questi mesi la parola più gettonata è “delivery” o, tradotta in italiano, “asporto”, per la gioia del Presidente del Consiglio, che preferisce la lingua di Dante al posto dell’inglese. Il marchio Top Doctors aiuta gli utenti a scegliere il miglior food delivery, attraverso alcuni consigli da seguire, per evitare spiacevoli conseguenze e ottenere piatti più salutari ed equilibrati. Bisogna apprendere la sana abitudine di chiedere l’elenco delle materie prime utilizzate per la realizzazione delle ricette, oltre che a scegliere gli esercizi

/ Editoriale

FORSE LE COSE ANDRANNO MEGLIO… ALMENO SI SPERA

che seguono in toto le procedure per la conservazione della catena del freddo, anche durante il trasporto delle vivande. Proseguiamo con tre ragazzi veramente in gamba, che ancora prima di vivere la tragedia del Covid, hanno vissuto lo sradicamento di migliaia di pini e di abeti, provocato dalla tempesta Vaia. Nulla di paragonabile alla situazione attuale, ma comunque si tratta sempre di morti causate da fenomeni naturali. Da questa catastrofe è nata l’idea di creare dagli scarti di questi alberi caduti al suolo le Vaia Cube, casse acustiche per ascoltare la musica e per farla giungere a tutte quelle persone che oggi stanno attraversando un periodo difficile, sia da un punto di vista sanitario che lavorativo. A proposito di musica, tenete a mente la parola Unison, una nuova fabbrica di Milano, che unisce sotto la stessa insegna la creatività di musicisti, di imprenditori e di sound designer. Non aggiungiamo nulla di più, dedicatevi alla lettura dell’articolo molto interessante ed esaustivo. Concludiamo con le nostre abituali rubriche su retail e franchising e la novità delle Pillole di Niccolò Meoni, incentrate sulla salute e il benessere dell’essere umano. Vi auguriamo una buona lettura.

Giovanni Bonani Direttore Responsabile


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/ INDICE

marzo\aprile 2021

18 News

Atomic, Brooks, Garmin, Bikeroom, Salomon, Selle Italia, Mondiali di Cortina, Hörman, 878, Gabriella Chiarappa, Beatrice Baldan, MICAM digital, Brandani, Bracca, Sberla, Olio Brado, Luxardo. Moet & Chandon, Pellegrini, Carlo Bianchi, Ematik, Cantieri Digitali..........................................8

Food Vigna d’incanto Quattro chiacchiere con Veronica Bocelli............................................ 18

Food delivery 3 semplici regole per un consumo sicuro e consapevole........................ 22

Fashion Le Petit Mains Parfum d’alta maestria...................................................................... 26

Musica Unison Una nuova factory creativa musicale................................................. 34

Design

Trono d’amore Intevista a Jessica Antonini................................................................. 28

Un diamante principesco Intervista a Fabrizia Dentice di Frasso.............................................. 30

L’approccio olistico all’architettura Intervista a Giuseppe Tortato Architetti............................................ 40

Automotive

30

Alessandro Gori Intervista al responsabile vendite McLaren e Bentley Milano.......... 42

BIT Mobility Micromobilità: il successo del monopattino........................................ 44

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Sport

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Pillole di salute = benessere Intervista a Niccolò Meoni................................................................. 66

Formazione Psicologia sociale e degli affari Dal gomitino al ritorno alla stretta di mano..................................... 68

Le buone abitudini che ti fanno ricco 16 consigli che possono decretare il tuo livello economico................... 72

Turismo Stai pensando di trasferirti? I luoghi che pagano per andare ad abitarci........................................ 78

Cultura L’arte a nudo Intervista a Marco Eugenio Di Giandomenico................................. 48

Impresa Falcon Advice

Recensione Da zero al brand La mappa completa per il posizionamento del brand........................ 82

News Franchising Teddy, Doppio Malto, Kiabi, Pack & Send, Mail Boxes Etc............ 84

Le banche emiratine sono tra le più solide al mondo......................... 52

Logistica urbana Il miracolo dello spazio dietro l'angolo................................................ 56

Grünenthal Italia Certificata “Great Place to Work® Italia............................................. 58

Franchising Centro studi retail Confimprese Stima aperture di nuovi punti vendita e chiusure 2021.................... 88

Assofranchising A colloquio con il nuovo Segretario Generale, Alberto Cogliati........ 90

Tecnologia Le Vacanze ad Altroquando Vaia Cube Trasformare una calamità in qualcosa di propositivo........................ 62

SmUDi!, Smart Urban District Tutto a portata di “15 minuti a piedi”............................................... 64

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Rubrica Quadrante............................................................................ 92

Schede Franchising Mrs. Sporty, La Bottega del caffé, MBE, Mister lavaggio ................ 94


marzo\aprile 2021

ATOMIC: AVVIO DI STAGIONE STRAORDINARIO PER DAVIDE MAGNINI Davide Magnini si conferma, in ogni disciplina sportiva praticata, nello studio, nel lavoro e nel team del Centro Sportivo Esercito, un'eccellenza tra gli atleti Atomic. Lo confermano sia il trionfo a metà gennaio a Santa Catarina in Valfurva, in cui si è aggiudicato il titolo italiano individuale senior al primo anno in questa categoria e i due secondi posti in Coppa del Mondo in Francia. Parteciperà alla stagione di Campionati Mondiali che si terranno a inizio marzo in Andorra, dove aspira a ottenere delle medaglie sia nella gara Vertical sia nell'individuale. Sempre nel 2021 prenderà parte a un Mondiale di lunghe distanze a coppie, dove la finale si svolgerà vicino a Madonna di Campiglio, con lo Sprint verticale individuale. Davide Magnini rivela che mediamente a settimana con i suoi sci Atomic Backland copre 9mila metri di dislivello: in inverno fa più ore e più metri di dislivello e quando inizia ad avvicinarsi il periodo di gare inserisce allenamenti di velocità. Molto apprezzati dallo sportivo sono i suoi sci Atomic Backland 65 UL, che pur essendo molto leggeri e maneggevoli in salita sono anche molto stabili e performanti in discesa, sia in neve fresca sia in quella più compatta. Per mantenersi in allenamento, Magnini in inverno pratica lo scialpinismo e la corsa, mentre in estate oltre alla corsa si dedica alla mountain bike. Queste discipline sono comunque da integrare con allenamenti specifici in entrambe le stagioni.

BROOKS RUNNING GUADAGNA QUOTE DI MERCATO NEL 2020 A febbraio 2021 Brooks Running ha annunciato una crescita nel secondo semestre del 2020 del 10% in Europa, Medio Oriente e Africa, con conseguente guadagno di quote di mercato. In un anno caratterizzato dalla pandemia, la corsa è stata vista come lo strumento più idoneo a mantenere la salute fisica e mentale, acquisendo così migliaia di nuovi appassionati. L’incremento si è registrato attraverso tutti i canali di distribuzione, dal retail all’e-commerce. Nell’anno appena terminato Brooks Running ha introdotto con successo diversi nuovi modelli di calzature, tra cui Hyperion Tempo e Hyperion Elite dedicate alle corse da gara e nuovi modelli da trail come Catamount BlueLine e Divide. La crescita complessiva dell’azienda è stata guidata dai modelli Ghost e Adrenaline GTS, che sono cresciuti rispettivamente del 24% e del 28%. Il marchio ha stabilizzato la sua categoria di abbigliamento nel 2020, raggiungendo una crescita annuale dell'8%, che è stata guidata dal successo della collezione Run Visible, la linea progettata in collaborazione con 3M e pensata per rendere visibili i runner anche in condizioni di scarsa visibilità. Negli ultimi dodici mesi il numero di dipendenti dell’azienda ha superato i mille, con un incremento di cento dipendenti a livello globale.  7


/News

NUOVO POLO GARMIN IN POLONIA A febbraio 2021 Garmin ha inaugurato un avanzato polo di produzione e di distribuzione in Europa, dedicato ai clienti Oem “Original equipment manufacturer” nei comparti automotive e di elettronica di consumo. La struttura, certificata Breeam - modello che valuta e certifica la sostenibilità degli edifici - è situata nella città polacca di Wroclaw (Breslavia) e comprende quasi 30mila mq dedicati alla realizzazione e alla consegna di sistemi personalizzati di infotainment di bordo e altri componenti elettronici per autoveicoli. Situata nel Segro Logistics Park di Wroclaw e vicino all’incrocio tra le due autostrade più importanti della Polonia, la nuova struttura Garmin consentirà una distribuzione ad alta efficienza in tutta Europa. Garmin ha iniziato la produzione di prototipi presso la struttura, con la consegna di prodotti nel canale dell’elettronica di consumo dal 2021 e la fornitura dei sistemi per le aziende automotive nel 2022. Garmin International Inc. è una filiale di Garmin Ltd., leader mondiale nella navigazione satellitare. Dal 1989 l’azienda progetta, produce, commercializza e vende strumenti e applicazioni per la navigazione, la comunicazione e la trasmissione di informazioni. I prodotti Garmin vengono impiegati nei settori automotive, sport, outdoor, nautica, aviazione e per applicazioni Oem. Garmin International ha sede negli Stati Uniti e ha uffici in Europa e in Asia, per un totale di 60 sedi nazionali in tutto il mondo e di oltre 12mila dipendenti. In Italia, il gruppo è rappresentato da Garmin Italia Srl con sede a Milano.

BIKE-ROOM.COM ANNUNCIA L’AUMENTO DI CAPITALE A febbraio 2021 a Brescia Bike-room.com, l’innovativa piattaforma per acquistare bici d’alta gamma online direttamente dal costruttore, ha concluso un aumento di capitale da 300mila euro, sottoscritto da un club deal di business angel e CDP Venture Capital SGR - Fondo Nazionale Innovazione. CDP Venture Capital SGR, attraverso il programma AccelerORA! del Fondo Acceleratori, ha contribuito con un finanziamento pari a 100mila euro. Fondata nel 2019 e partecipata da Digital Magics sin dalla sua nascita, Bike-room.com rende facile, innovativo e sicuro comprare online una bicicletta di media e di alta gamma. La partnership strategica stretta con le più importanti case costruttrici italiane e internazionali, al fine di fornire garanzie al cliente di un acquisto online certificato, ha permesso di raggiungere risultati oltre le aspettative. La start-up è stata lanciata in un contesto di crescita esponenziale del settore ciclo, che vede la stima dell’Associazione nazionale ciclo, motociclo e accessori (Ancma) pari a due milioni di bici vendute in Italia nel 2020 (+20% sul 2019). Fra i business angel, Uberto Thun, già Ceo di Pinarello e manager in Pirelli, che si propone di favorire i rapporti con i produttori italiani e lo sviluppo del mercato estero. Bike-room.com è riuscita a differenziarsi grazie a un’esperienza d’acquisto semplice e conveniente per il ciclista, offrendo una vasta gamma di prodotti e di servizi al cliente efficienti, come ad esempio il customer care e il personal shopper. La garanzia sulla qualità delle bici è il plus dell’e-commerce. Tutte le bici sono montate e spedite direttamente dai meccanici delle case costruttrici. 8


marzo\aprile 2021

SALOMON S/LAB PULSAR, LA SCARPA TRAIL LEGGERA E VELOCE DI SEMPRE Sviluppata da Kilian Jornet, campione di trail running, la scarpa Salomon S/Lab Pulsar rappresenta la soluzione ideale per la corsa su terreni sterrati non tecnici e ad alte andature. Salomon S/Lab Pulsar è una calzatura ultra leggera e precisa, utilizzata dallo stesso Kilian Jornet per aggiudicarsi la gara svizzera Sierre-Zinal nel 2019, dove ha stabilito il record, tuttora imbattuto. Grazie alla leggerezza dell’intersuola e della tomaia, abbinate a tecnologie avanzate, la scarpa pesa meno di 170 grammi. II corretto livello di ammortizzazione è presente nei punti strategici, per garantire una falcata agile nei percorsi trail non tecnici. Con una calzata simile a quella che può generare una calza e con la rete traspirante rinforzata con fibre speciali, la scarpa avvolge il piede in modo omogeneo. La schiuma leggera e reattiva, creata dall’insieme di Eva e di copolimero olefinico a blocchi, offre un'ammortizzazione a lunga durata e una restituzione dell'energia, con un efficace effetto rimbalzo. La rete anti detriti evita che questi rimangano impigliati tra il piede e il plantare, mentre la tomaia con tecnologia brevettata offre sostegno alle estremità, donando un comfort efficace. La suola si aggrappa e aderisce a tutti i tipi di terreno, bagnati o asciutti, per garantire un ottimo controllo. La pellicola Profeel Film offre protezione dalle rocce e dalle superfici appuntite. La tomaia è saldata senza cuciture, offrendo una sensazione al tatto liscia, mentre la stringa è sottile e robusta, studiata in modo tale da semplificare la calzata della scarpa. Molti sono gli atleti Salomon italiani che utilizzano la Salomon S/Lab Pulsar.

DA SELLE ITALIA ARRIVA LA TECNOLOGIA X-TECH Da oltre 120 anni Selle Italia è il punto di riferimento nel comparto internazionale delle selle da bici di alta gamma, grazie a un’evoluzione costante dei propri prodotti. L’azienda veneta ha tra i propri valori lo sviluppo continuo del knowhow tecnologico, sia dei processi produttivi sia dei prodotti finali. In questo contesto, Selle Italia ha recentemente annunciato la conclusione del progetto di sviluppo denominato X-Tech, un nuovo processo produttivo che permette di realizzare una serie di prodotti attraverso un impianto automatizzato, robotizzato e tecnologicamente avanzato. La nuova offerta sarà totalmente italiana, evitando la delocalizzazione della produzione all’estero e in località con manodopera a buon mercato. Le selle saranno composte da una miscela di tecnopolimeri che le renderanno ecosostenibili: tutte le componenti saranno assemblate senza l’utilizzo di materiali collanti e con la possibilità di riciclare il prodotto a fine vita e dopo averne adeguatamente separato le varie componenti. Nasce così una nuova gamma di prodotti all’insegna del comfort e della performance. L’imbottitura delle selle sarà totalmente in gel e completamente integrata con la scocca, assicurando una seduta molto confortevole e nel contempo prestante. Con l’adozione della tecnologia X-Tech, Selle Italia conferma la sua vocazione di investire in ricerca e in sviluppo, che negli ultimi decenni l’hanno portata a realizzare gran parte delle innovazioni del settore. Selle Italia con X-Tech ottiene la completa sostenibilità ambientale del processo produttivo.  9


/News

INNOVAZIONE A LIVELLO MONDIALE: PRESENTATA LA PRIMA TUTA DA VELA INTELLIGENTE Il marchio 878 dell’azienda di Budapest è entrato nel mercato internazionale dell'abbigliamento della barca a vela premium con i suoi prodotti progettati, sviluppati e realizzati in modo innovativo i n U n g h e r i a , fo r n e n d o r i s p o s te a i problemi irrisolti della vela professionale. Combinando tecnologia e materiali speciali, aiutano ad aumentare le prestazioni degli atleti amatoriali e agonisti. Le tute da vela della 878 sono realizzate in grafene, un materiale ultraleggero, flessibile, elastico, impermeabile, resistente e che fornisce all'incirca la stessa sensazione di calore a temperature differenti. I creatori hanno ricevuto il Premio Nobel per la fisica nel 2010 per la produzione del grafene. I prodotti possono anche essere personalizzati con la scansione corporea 3D. L'azienda nel processo di pianificazione ha coinvolto la comunità della barca a vela, per venire a conoscenza delle esigenze primarie degli atleti e identificare le carenze e le aree da migliorare. Inoltre, il design è stato particolarmente enfatizzato nel mercato globale dell'abbigliamento sportivo. L'innovazione è integrata nella tuta, con il sistema on-board unit, che trasmette i dati salienti della nave. Gli abiti da vela sono realizzati in Ungheria nello stabilimento dell'azienda, che utilizza e sviluppa materiali privi di sostanze chimiche ed ecocompatibili, riducendo al minimo il consumo dell’acqua. Promuove iniziative di bonifica dell'acqua e degli oceani e ha una produzione completamente digitalizzata.

GABRIELLA CHIARAPPA: LA BUSINESS WOMAN PER IL FUTURO DEL MADE IN ITALY G a b r i e l l a C h i a ra p p a è u n a manager di moda, giornalista, direttrice de Le Salon de la Mo de . Tra le va rie ca riche istituzionali è coordinatrice per le Camere di Commercio Estere. Recentemente, con la Camera di Cooperazione Italo Araba ha stretto un accordo di grande importanza per le eccellenze del Made in Italy con un’organizzazione attiva in Qatar da tredici anni. La referente in Qatar è la manager Laura Bertuccioli. Inoltre, è stata conclusa una collaborazione con Simest, per aiutare le aziende italiane a usufruire dei fondi di finanziamento, in alcuni casi a fondo perduto. Attualmente è in atto la selezione di piccole e medie nel settore moda.

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marzo\aprile 2021

I MONDIALI DI CORTINA SI CHIUDONO CON L’ORO DI SEBASTIAN FOSS-SOLEVAAG I Campionati Mondiali di Cortina d’Ampezzo si sono chiusi il 21 febbraio 2021 con lo slalom maschile. Il titolo è andato al norvegese Sebastian Foss-Solevaag, mentre la medaglia di bronzo e stata conquistata da un altro norvegese, Henrik Kristoffersen, grande interprete dello slalom e del gigante, che ottiene la seconda medaglia della carriera. La medaglia d’argento è stata vinta dall’austriaco Adrian Pertl, che finora non era mai salito sul podio. Fuori dai giochi Marco Schwarz e Manuel Feller, uno dei favoriti; grave errore invece per il francese Clement Noel. Quarto posto per l’italiano Alex Vinatzer, quinto lo svizzero Daniel Yule. A Cortina i titoli delle gare maschili sono stati vinti da Vincent Kriechmayr (discesa e superG), Mathieu Faivre (gigante e parallelo), Marco Schwarz (combinata alpina) e in ultimo da Sebastien Foss-Solevaag (slalom). L’Austria è la prima nazione nel medagliere con otto medaglie complessive, cinque d’oro, una d’argento e due di bronzo. Secondo posto per la Svizzera con nove medaglie e terza la Francia con cinque. Cortina d’Ampezzo ora passa il testimone a CourchevelMéribel, che organizzerà i 47esimi Campionati Mondiali di sci alpino nel febbraio del 2023.

HÖRMANN E LE DISCIPLINE SPORTIVE INVERNALI: UNA PARTNERSHIP DURATURA Il Gruppo Hörmann progetta, produce e commercializza porte, porte da garage, chiusure per l’industria e la logistica, tecnologie di carico-scarico, automazioni e sistemi per il controllo veicolare degli accessi. Per il quinto anno consecutivo, il Gruppo Hörmann sponsorizza le più importanti manifestazioni legate agli sport invernali, dal biathlon al salto con gli sci. Sinonimo di eccellenza a livello globale, il Gruppo Hörmann conferma anche per il 2021 il suo sostegno al mondo degli sport invernali, rinnovando alcune importanti sponsorizzazioni. Infatti, l’azienda anche quest’anno sarà premium sponsor della Bmw Ibu World Cup e dei campionati mondiali di biathlon, che si sono svolti dal 10 al 21 febbraio in Slovenia. Hörmann si conferma partner anche della coppa del mondo di salto con gli sci che, giunta alla quarantatreesima edizione e strutturata in due circuiti di gare, si è svolta a novembre 2020 in Polonia, per la stagione maschile e a dicembre 2020 in Austria, per la stagione femminile. Infine, l’azienda continua a sostenere il torneo dei quattro trampolini, una delle gare annuali più prestigiose di salto con gli sci, di cui sarà sponsor fino al 2022. La sessantanovesima edizione, terminata a gennaio 2021, ha coinvolto due trampolini in Germania e due in Austria. Gli accordi di sponsorizzazione prevedono la presenza del marchio dell’azienda sull’abbigliamento di gara.

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/News

BRANDANI, LO STILE ITALIANO PER LA CASA Il nuovo catalogo primavera/estate 2021 dell’azienda pistoiese offre soluzioni originali, estetica e tecnologia, per vivere al meglio la quotidianità, grazie a nuove referenze e ad alcune collezioni più rappresentative arricchite di dettagli e di accessori. La cucina si rifornisce di utili strumenti per rendere più pratico ogni gesto, la tavola e la zona giorno si vestono di colori e di fantasie che incontrano ogni esigenza di stile, dal classico al minimal, dal romantico al "pop". Le nuove collezioni per la tavola dedicate alla bella stagione – Primizie, Allegra Combriccola e Mediterranea – sono colorate e decorate con elementi tratti dalla natura. Dedicata ai più romantici, la linea Batti Batticuore, mentre quella Ali Dorate si arricchisce di preziose bomboniere per le occasioni speciali. Le collezioni tradizionali - Medicea, Campo ai Fiori, Delizie, Nonna Rosa e Meringa - si ampliano con nuovi accessori e complementi. La linea di elettrodomestici Techno Collection si completa con attrezzature utili e tecnologiche tra cui il forno a microonde, la crepière e la macchina per il pane. Il catalogo annovera anche vari utensili come coltelli professionali, taglieri, casseruole e pirofile in stoneware o in terracotta. Per gli amanti degli animali, ecco la collezione Pets Coffee, dedicata alla colazione. Tra le novità per la casa tappeti in pvc, salvadanai, diffusori di fragranza, lampade e anche credenze.

SALUTE, CULTURA E AMBIENTE: MESSAGGI POSITIVI SULLE BOTTIGLIE DI BRACCA ACQUE MINERALI Salute, arte, cultura e ambiente, ma anche progetti legati alla sostenibilità e a un minore impatto ambientale: sono numerose le iniziative messe in campo dal gruppo bergamasco Acque Minerali Bracca, per sensibilizzare i consumatori sull’importanza della prevenzione e della tutela della salute. Tra queste, le nuove retro etichette personalizzate delle bottiglie da un litro in vetro e realizzate in collaborazione con ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus. L’impegno di Bracca rispecchia i valori dell’azienda, che dal 1907 è sinonimo di salute e di benessere. “Giorno per giorno prenditi cura di te” e “Muoviti per la salute del tuo cuore”, questi i due temi scelti per le retro etichette 2021, frutto della collaborazione con ALT, in prima linea da oltre trent’anni nella lotta alla trombosi e alle malattie cardiovascolari. Due consigli di prevenzione e di azione per incoraggiare i consumatori a prestare maggiore attenzione alla salute, allo stile di vita e all’alimentazione. Infatti, nonostante gli enormi progressi della ricerca negli ultimi vent’anni, sono proprio la prevenzione e la rapidità nel riconoscere eventuali sintomi gli alleati principali per proteggere l’apparato cardiovascolare.

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marzo\aprile 2021

PIANO DI ESPANSIONE INTERNAZIONALE PER IL MARCHIO DI CALZATURE DI LUSSO REVOLVER REQUEEN VENEXIA Puntando sulla ripresa del retail fisico nel post pandemia, il brand veneto, nato a fine 2019, si prepara nel 2021 a fare il suo debutto in trenta punti vendita multimarca del lusso tra Spagna, Portogallo, Russia, Emirati Arabi, Cina, Corea del Sud e Giappone. RRV propone collezioni di calzature dalla forte identità e che non seguono la stagionalità. Si tratta di ventuno modelli realizzati con materiali preziosi, cura artigianale e numerazione inclusiva. Le prime consegne sono previste a fine febbraio in Spagna e in Portogallo, dove RRV sarà presente in tre boutique di lusso a Madrid, a Barcellona e a Valencia. Nel corso dell’anno il brand comincerà a essere venduto da dieci retailer in Russia, tre negli Emirati Arabi Uniti, dieci in Cina, tre in Corea del Sud e cinque in Giappone. In Italia RRV ha uno showroom a Milano, il Revolver Requeen Hotel, progettato per far vivere ai clienti un’esperienza unica e personalizzata, legata ai nomi evocativi delle linee presentate, mentre all’estero, nei department store di maggiore superficie, il brand veneto avrà una presenza strutturata su minicorner in grado di rappresentare l’universo di fantasia e di seduzione che il marchio esprime.

TORNA MICAM MILANO DIGITAL SHOW: TUTTO IL BUSINESS E IL KNOW-HOW DI MICAM DISPONIBILE ONLINE MICAM Milano Digital Show sarà in scena dall’8 marzo all’8 maggio 2021. Dopo la prima edizione di settembre, che ha visto 154 brand e oltre 53mila prodotti presentati, con la partecipazione di oltre 2.500 buyer internazionali, presenterà le tendenze del prossimo autunno/inverno 21/22 e tutte le novità del calzaturiero. Attraverso MICAM Milano Digital Show si dà vita a una piattaforma in cui aziende e compratori potranno incontrarsi e confrontarsi. Mentre i buyer potranno scoprire le proposte merceologiche e personalizzare e finalizzare gli ordini direttamente in piattaforma, i brand internazionali del settore potranno godere di canali privilegiati di promozione verso la community mondiale di MICAM Milano. Oltre all’offerta merceologica, saranno presenti gli eventi di contenuto, grazie a MICAMX, il laboratorio di MICAM dedicato all’innovazione e alle proposte all’avanguardia nel settore calzaturiero. Oratori di primo piano ed esperti si confronteranno su sostenibilità, materiali e nuove tendenze, in un calendario ricco di incontri e di workshop. Si tratta di un’anticipazione sia sulle calzature protagoniste dell’offerta di MICAM Milano Digital Show sia sulle tendenze da scoprire attraverso gli incontri di MICAMX, come quelle di WGSN declinate in Conscious Clarity, Phantasmagoria e New Mythologies. La campagna MICAM in Wonderland ha ricevuto una menzione d’onore dall’IDA International Design Award 2020 per l’eccellente design e la straordinaria originalità nell’ambito degli eventi.

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LUXARDO COMPIE DUECENTO ANNI II 2021 è un anno particolarmente significativo per la Luxardo SpA, che festeggia i suoi primi duecento anni: un anniversario che racchiude un lungo e complesso percorso di vicissitudini familiari, che si snodano attraverso la storia fino a oggi. L'azienda, una delle più antiche distillerie esistenti al mondo, si distingue tra le poche società liquoristiche europee ancora interamente di proprietà della stessa famiglia. La ditta fu fondata da Girolamo Luxardo nel 1821 a Zara (Dalmazia), per secoli parte della Repubblica di Venezia. Oggi la Luxardo nello stabilimento di Torreglia, in provincia di Padova, lavora ogni anno le sue marasche, controllando direttamente tutta la filiera, dalla materia prima fino all'imbottigliamento, raggiungendo un totale di produzione di oltre sei milioni di bottiglie l'anno. La sede si sviluppa su 12mila mq coperti, conta circa cinquanta dipendenti, una novantina di collaboratori commerciali in Italia e oltre ottanta importatori a livello mondiale. II portfolio enti aziendale comprende un insieme completo di marchi dal successo internazionale, per offrire al consumatore un'ampia gamma di liquori classici italiani. Maraschino e Cherry 'Sangue Morlacco' sono i due prodotti storici, ai quali si aggiungono altri liquori tipici della tradizione italiana e un'ampia selezione di specialità aromatiche per la pasticceria artigianale. Inoltre, Luxardo realizza una specifica linea di produzione di confetture di alta gamma, sempre destinate alla pasticceria. In azienda attualmente lavorano insieme tre generazioni della famiglia, impegnate a garantire la continuità all'eredità di Girolamo Luxardo.

MOET HENNESSY ITALIA PUNTA SUI ROSÉ DE PROVENCE DI CHATEAU D'ESCLANS Quest’anno Moet Hennessy Italia ha inserito nel proprio portafoglio Wine & Spirits la collezione di Rosé de Provence firmata Château d'Esclans: Whispering Angel, Rock Angel e The Palm by Whispering Angel. II domaine, il cui 55 per cento è ora di proprietà del Gruppo Lvmh, è stato acquisito nel 2006 dall’imprenditore Sacha Lichine, già a capo di Château Prieuré Lichine e la cui carriera ha coperto tutti gli ambiti dell'industria del vino, dalla produzione alla vendita. Situato nel comune di La-Motte-en-Provence, Château d'Esclans dispone di una proprietà di 427 ettari, di cui 140 di vigneti, principalmente Grenache e Rollo. Moet Hennessy è il leader mondiale nel settore dei vini e degli alcolici di lusso, con una presenza capillare in oltre centoquaranta paesi. Vanta un portfolio di marchi senza eguali, rappresentato dalla presenza degli champagne più rinomati al mondo come Moet & Chandon, Veuve Clicquot, Ruinart, Dom Pérignon e Krug, insieme a Hennessy, nonché icona di raffinatezza e di lusso e di alcuni dei più conosciuti liquori internazionali, quali i Single Malt Whisky Glenmorangie e Ardbeg e la Vodka Belvedere. 14


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ARRIVA SBERLA, IL NUOVO FAST FOOD DI COCCIUTO Sberla è la nuova creatura di Paolo Piacentini e Michela Reginato, già soci co-fondatori di Cocciuto, marchio che ha rivoluzionato il concetto di pizzeria moderna ed è diventato un punto di riferimento per la ristorazione milanese. I due imprenditori, anche in questo caso, restano fedeli alla loro filosofia di cucina, basata sull’eccellenza delle materie prime, degli ambienti e del servizio. La nuova insegna promette di rivoluzionare il segmento della ristorazione rapida. Sberla ha debuttato nel mercato a gennaio 2021, con tre cucine capaci di coprire l’intera area metropolitana di Milano. Il menù, suddiviso in hamburger, hot dog, patatine e dolci si fonda su una selezione accurata di materie prime fuori dal comune, tra cui il pane americano, la carne, le salse speciali, gli ortaggi e i formaggi. La carne scelta da Sberla contribuisce al benessere ambientale, grazie a un modello di agricoltura simbiotica, nonché al benessere animale, assicurato da un’alimentazione naturale che prevede l’allattamento dei vitelli fino a 4/6 mesi di vita e, infine, al benessere sociale, tramite una corretta retribuzione di piccoli e di grandi allevatori. Durante la pandemia, l’insegna milanese, con i tre locali di via Bergognone, corso Lodi e via Melzo, non ha mai smesso di offrire il servizio a domicilio. Per il 2021 resta confermata l’apertura di nuovi locali unitamente ad altri importanti investimenti.

OLIO BRADO: IL NUOVO OLIO DEL CILENTO DALL’ECCELLENZA PRODUTTIVA DI CENTO ULIVI Dalle terre del Cilento nasce Olio Brado, un nuovo olio extra vergine di oliva, di altissima qualità, prodotto artigianalmente con metodi di lavorazione antichi. Le olive spremute a freddo per la sua produzione sono in numero limitato, raccolte dai cento ulivi della famiglia proprietaria. Olio Brado è totalmente italiano: nasce dallo spirito d’iniziativa di due giovani imprenditori, Rosa Di Marino e Giovanni Maglio, parenti di una stessa famiglia originaria del Cilento, che tramanda l’arte della produzione olearia d’eccellenza da quattro generazioni. La raffinatezza di Olio Brado consiste nel passaggio delle olive da “stato brado” a prodotto élite in 24 ore. Due le linee, Cento Ulivi e Frantoio, in vendita on-line. La linea Cento Ulivi realizzata in edizione limitata - 2 mila bottiglie l’anno - è disponibile in un’unica pregiata confezione da 250 ml., mentre la linea Frantoio è distribuita in tre formati, da 375 ml, 500 ml e 750 ml. Oltre alla vendita on-line, Olio Brado può essere acquistato anche tramite canali di nicchia come ristoranti e piccoli negozi specializzati in prodotti d’eccellenza, dalle enoteche alle botteghe di prodotti artigianali.  15


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SINERGIA STRATEGICA TRA PELLEGRINI E MYMENU A Milano a febbraio 2021 Pellegrini ha annunciato l’acquisizione della maggioranza di Mymenu, primo operatore a capitale italiano nel settore del food delivery, concentrato su ristoranti di fascia alta, con una presenza consolidata in diverse città, principalmente dell’Italia settentrionale. La Pellegrini conferma la strategia di consolidamento della propria posizione di azienda leader nel settore della ristorazione collettiva di alta qualità, valorizzando il know-how, la visione e l’approccio innovativo di Mymenu. Pellegrini vanta una storia di cinquantacinque anni nel settore della ristorazione, unita a competenza e qualità, attività di ricerca, di sviluppo e di formazione attraverso l’Accademia Pellegrini e a una squadra di ottocento chef, che ogni giorno operano in oltre seicento cucine. Mymenu mette a disposizione di Pellegrini nel canale Business to Business il proprio sistema innovativo e le proprie competenze tecnologiche, mantenendo indipendenza operativa e il marchio. La Pellegrini oggi è una realtà che si occupa di servizi dedicati alle aziende in Italia e all'estero e che ha fatto registrare nel 2019 ricavi per 670 milioni di euro. Conta circa 10mila dipendenti fra le sedi di Milano, di Roma e di Mendrisio e gli appalti all’estero. Mymenu, fondata nel 2013 a Padova, è un’azienda tecnologica che si impegna a innovare il settore del food delivery in Italia. Collabora con ristoranti selezionati e la qualità è il segno distintivo dell’organizzazione aziendale, dai fattorini al servizio clienti. Si rivolge sia a una clientela privata sia aziendale, grazie a servizi e funzionalità tecnologiche dedicati. Mymenu nel 2020 è cresciuta del +74%, rispetto al 2019.

Valentina Pellegrini

CARLO BIANCHI E IL FUTURO ROBOTICO DELLA CHIRURGIA A febbraio 2021 Carlo Bianchi, azienda bergamasca specializzata nella distribuzione di apparecchiature medicali e di presidi medico chirurgici, ha presentato il robot Versius di CMR Surgical di Cambridge, produttore di dispositivi medici. Con un mercato globale che secondo gli analisti raggiungerà i 98 miliardi di dollari entro il 2024, la robotica chirurgica è la nuova frontiera della medicina ospedaliera. I vantaggi per i pazienti sono minor traumatismo, minor dolore post-operatorio e rapida ripresa delle funzioni fisiologiche, mentre per gli operatori rappresenta un’evoluzione in termini di precisione, di abilità e di efficacia delle procedure. Versius è una piattaforma modulare composta da quattro bracci collegati a un’unità mobile costituita da un pannello di controllo, uno schermo 3D e due joystick attraverso i quali il chirurgo opera: può usare uno o più bracci contemporaneamente, in relazione ai diversi interventi chirurgici da effettuare. Si tratta di uno strumento modulare che lo rende flessibile in termini di spazio e di funzionalità. Può essere spostato da una sala operatoria all’altra e utilizzato nelle molteplici aree d’intervento. Novità assoluta il QRcode, attraverso cui il chirurgo può acquisire tutte le informazioni di cui ha bisogno per impostare la procedura. Dopo le certificazioni ottenute ad inizio del 2020, Versius è stato utilizzato nel corso dell’anno in più di 1.200 procedure negli ospedali in Europa e in Asia. CMR Surgical ha previsto che i chirurghi abbiano accesso a un percorso di formazione on-line e off-line, teorico e pratico, con la supervisione di mentori e di esperti. Inoltre, durante l’utilizzo i chirurghi potranno dialogare con l’azienda produttrice, proponendo eventuali modifiche, che saranno valutate nell’ottica di un miglioramento continuo di Versius. 16


marzo\aprile 2021

LO SVILUPPO DI PROMETHEUS CON IL CEROTTO EMATIK Dal 4 febbraio al 31 marzo 2021 si è svolta la campagna di equity crowdfunding da circa 600mila euro, lanciata dalla start-up emiliana Prometheus - fondata nel 2017 da tre giovani biotecnologi - sulla piattaforma MamaCrowd. Tra gli obiettivi principali dell’intera operazione nuove assunzioni e il potenziamento della rete commerciale veterinaria, oltre all'adeguamento degli impianti produttivi e all’ottenimento del marchio CE sul prodotto per l’uso del cerotto Ematik sull’uomo. Finora applicato con efficacia in ambito veterinario, Ematik accelera il processo di guarigione delle ferite croniche, come piaghe da decubito e ustioni. Si tratta di un cerotto biologico riassorbibile e personalizzato sulle caratteristiche del paziente, poiché combina il suo sangue con i biopolimeri ed è in grado di dimezzare i tempi di guarigione, senza lasciare cicatrici. La start-up vanta collaborazioni con vari atenei, come l'Università di Parma e l'Università di Perugia. Per la produzione del cerotto, Prometheus mette a disposizione degli ospedali una macchina automatizzata che estrae le molecole attive dal sangue del paziente e le combina con i biomateriali. Con la concessione in comodato gratuito dei macchinari e la fornitura dei kit monouso contenenti la miscela polimerica brevettata dalla start-up, Prometheus è in grado di far ottenere in 40 minuti un cerotto pronto all'uso su misura delle esigenze di trattamento del paziente. Il cerotto Ematik ha ottenuto diversi riconoscimenti nazionali e internazionali.

CANTIERI DIGITALI MEDTECH: IL PRIMO “OSPEDALE DECENTRALIZZATO” CHIUDE UN ROUND DI INVESTIMENTO DA 600MILA EURO Cantieri Digitali MedTech, il venture builder della medicina a domicilio, ha in progetto la costruzione del primo ospedale decentralizzato, ovvero un ecosistema in cui tutti i pazienti possano accedere a diagnostica e a trattamenti medici di qualità elevata direttamente dalla propria abitazione, senza la necessità di doversi recare fisicamente in una struttura ospedaliera. Questo modello è pensato per essere di sostegno a anziani, a disabili e a persone con difficoltà deambulatorie, oltre che per rispondere alle richieste di chi vuole evitare di perdere tempo e denaro per spostamenti. Pertanto, Cantieri Digitali MedTech ha recentemente chiuso il suo primo round d’investimento, raccogliendo 600mila euro da investitori di spicco nel mondo dell’innovazione e della sanità tra cui Seven Investments, Rosario Bifulco, Heroes, Victor Savevski e NextUp. Per l’estate è previsto il lancio di un secondo e più massiccio round d’investimento. L’obiettivo è di fornire ai professionisti della sanità strumenti adeguati al digitale. La prima start-up nata all’interno del venture builder è RX Home, il servizio di radiografie a domicilio, a cui seguono Derma Help, servizio di teledermoscopia presso farmacie e abitazioni e Denta Home, per igiene dentale a domicilio e nelle residenze per anziani.  17


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VIGNA D’INCANTO Quattro chiacchiere con Veronica Bocelli A cura di Carla Cavicchini

È nettamente in crescita il ruolo della leadership femminile. Tanto che buon onore ne fa Veronica Berti Bocelli, la splendida moglie del tenore Andrea Bocelli: femme dai mille interessi, legati anche all’attività di famiglia, uniti a quintali di creatività. Oltre ad affiancarsi alla professione del marito, si dedica alla Andrea Bocelli Foundation nata nel 2011 per volontà del cantante e dei familiari e volta all’intervento nelle varie forme di sostegno e contrasto all’emarginazione sociale promuovendo e sostenendo progetti nazionali ed internazionali. Vari i programmi svolti come Break the Barriers, Challenges – specifico nell’ambito della ricerca scientifica e tecnologica – e , relativo all’emergenza

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sanitaria nonché all’ambito educativo. L’impegno della Fondazione ABF, oltre a svilupparsi all’interno degli ospedali pediatrici, ha contribuito a realizzare varie biblioteche digitali in molte zone d’Italia, atte a potenziare la didattica a distanza. Ad esempio, lo scorso mese di ottobre c’è stata l’inaugurazione dell’Accademia della Musica a Camerino, città tra le più colpite dal terremoto del 2016. È arrivato il momento d’incontrare Veronica, vera e proprio lady dallo sguardo intenso e lunghi capelli sciolti, ricca di quell’allure estremamente femminile in cui non tutte le donne riescono a specchiarsi.

Gli domandiamo dell’azienda di famiglia, luminosissima osserva: “Parliamo di una tenuta legata al mondo contadino che parte addirittura dal 1831. Il fratello di Andrea, Alberto, è architetto e se ne occupa assiduamente assieme alla moglie ed ai figli. Un luogo che consideriamo una chicca, vero e proprio cameo a cui teniamo molto. Sulla produzione del vino preferisco far parlare chi è più esperto di me in materia, in considerazione anche del fatto che sono completamente astemia!” E quindi ci raccontano che nella splendida campagna toscana si affacciano 11 ettari di terreni nel comune di Terricciola e 6 ettari in quel di Lajatico, votati alla produzione


marzo\aprile 2021 vinicola ed olearia. Luogo dove viene fatta la pre-vendemmia (non meccanica in quanto l’uva viene rigorosamente raccolta a mano in piccole cassette da 20 chili ciascuna). Quanto alla fermentazione, viene effettuata in tini d’acciaio a temperatura controllata, aspettando dicembre/gennaio, con vini migliori trasferiti in barriques di rovere francese per una maturazione di circa 18 mesi. D’obbligo a questo punto entrare nel cuore della faccenda grazie a tutti questi vini richiestissimi, venduti buona parte, oltre il 90%, all’estero. In un angolo, sornione, “Re Bacco” seduto su un tino accarezzandosi i baffi, fa la sua bella parte tra profumi e sapori – anche saperi! – nella “Tenuta Bocelli”, la cui commercializzazione è di esclusiva della famiglia. L’aria si tinge di rouge e chiarore, verso i magnifici vitigni del Sangiovese e Cabernet Sauvignon dalle rosse uve, ed ancora Trebbiano e Malvasia, di succosa uva bianca. Suggestivi i nomi delle etichette come: Terre di Sandro qual Sangiovese in purezza, In-canto Cabernet, anch’esso in purezza, seguiti da

Alcide – blend sang/cabe – come del resto Poggioncino, Franette Rosso, Franette bianco, d’uvaggio Trebbiano-Malvasia. Un bel cin cin è d’obbligo tra queste zolle baciate dal sole che, ben fertilizzate, hanno donato fertili vigneti ed ulivi secolari. Anche il prezioso “liquido verde” Olio Bocelli – cultivar Frantoio, Moraiolo, Leccino, viene raccolto manualmente con tanto di frangitura all’interno del frantoio aziendale, sino ad essere venduto – spiega la signora Veronica – ad un mercato prevalentemente americano, di cui ne sono grandissimi de gustatori. Arriva il momento della tavola, anzi della “Buona tavola”, grazie a Officine Bocelli Food Court, luogo d’estremo fascino ed attrattiva che suggella la civiltà contadina verso uno spazio polifunzionale volto anche all’arte moderna oltre che all’enogastronomia. Un caldo ed invitante ristorante d’estremo gusto, seguito da caffetteria, paninoteca, braceria ed enoteca, il cui nome richiama le officine meccaniche del tempo che fu. Chiaramente

tutto Made in Bocelli! Parliamo adesso dello stabilimento balneare. La gentilissima lady Veronica, dagli splendidi occhi brillanti, racconta che il Bagno Alpemare Beach Club Cult si trova proprio di fronte alla nostra abitazione di Forte dei Marmi. “Un luogo che amiamo particolarmente, a cui dedichiamo molto tempo nel periodo estivo. Una bella scommessa – prosegue – completamente nuova, coronata dalla grande felicità nell’aver dato lavoro a tantissimi giovani del territorio. Decisamente un buon investimento che ci ha donato enormi soddisfazioni. Tra l’altro nato così… da una semplice sfida!” Una sfida vincente visto che la cura seguita dalla buona passione è palpabile nell’aria fortemarmina di dannunziana memoria. Osserviamo questo locale d’innovativo design, concepito per offrire un’esperienza marina unica e piacevole in totale relax, nonché di sano divertimento. La scelta della cucina contemporanea, ispirata al territorio, è apprezzatissima dalla clientela che ritorna sempre volentieri allietando il palato, con visita nello spazio dedicato a raffinati eventi.

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Dettagli d’estremo gusto spuntano anche nella posateria accanto al bar, continuamente operativo e capace di servire ininterrottamente dalla colazione all’aperitivo. Un bel “kit di cortesia” accoglie il cliente con tanto di collegamenti per l’informatica, unito ad un ventaglio di sport, per terminare… col pianoforte! Esatto, un delizioso angolo musicale dove “Mister Pianoforte”, con la sua bella coda, suggella l’Alpemare verso un raffinato percorso sensoriale nei luoghi più glamour del litorale versiliese. Questo, tenendo ben presente che la vita va presa nella sua interezza, tanto che Alpemare è periodicamente teatro di manifestazioni filantropiche legate alla “Andrea Bocelli Foundation”. Adesso parliamo della linea cosmetica che dicono sia di pregiatissima qualità. “Esatto. Laiatica ha prodotti legati al mondo maschile e femminile. Tra i vari cosmetici va molto bene il settore uomo legato al barbiere. E, preciso, tutto effettuato con le vinacce del mosto, ricavate appunto dalle tenute toscane.” Equilibrio, corpo ed anima: è la percezione avvolgente di Laiatica, con l’altissimo potere antiossidante donato da bioflavonoidi e polifenoli riscontrati nelle vinacce, con risultati impareggiabili antiaging, contro i processi d’invecchiamento dei tessuti. Non a caso parliamo di una linea cosmetica-funzionale “Made in Tuscany”, destinata alle più prestigiose

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marzo\aprile 2021 Spa del mondo. Una cosmesi realizzata in ambito agricolo a Km 0, al fine di evitare la fermentazione alcolica con successiva alterazione dei principi attivi, velocizzando al massimo tale lavorazione così da preservare interamente la qualità del prodotto. A Veronica Berti Bocelli, giovane e bellissima, chiediamo se ne è la testimonial: “No, no, largo ai giovani! Sono le nuove generazioni che se ne occupano trascorrendoci molto tempo, spronati a dare sempre il massimo. Quanto a noi, ci crediamo perché fanno molto bene alla pelle ed alla cura della persona in generale.” Osserviamo questo volto di fanciulla che non fa una piega. Liscio come l’olio, fresco come un grappolo d’uva. Nonostante… nonostante sia astemia!

OGNI OFFERTA PER “ABF-ANDREA BOCELLI FONDAZIONE”, È PREZIOSA. È POSSIBILE CONTRIBUIRE TRAMITE SMS OPPURE CHIAMANDO AL FISSO: 45516

Veronica Berti Bocelli e figlia in abiti di Eleonora Lastrucci

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FOOD DELIVERY 3 semplici regole per un consumo sicuro e consapevole

A cura di di Giorgio Nadali 22


marzo\aprile 2021 Il medico dell’antica Grecia, Ippocrate di Kos, padre della medicina, era solito dire che “È preferibile un cibo anche un po› nocivo, ma gradevole, a un cibo indiscutibilmente sano ma sgradevole”. Sono passati venticinque secoli e stiamo purtroppo vivendo la pandemia del XXI secolo. Nell’ultimo anno, per effetto di questa pandemia, gli ordini di piatti pronti a domicilio sono cresciuti esponenzialmente (+58%). Ma quali sono i rischi per la nostra salute? Top Doctors® fornisce alcuni consigli da seguire per evitare spiacevoli conseguenze. Già prima della pandemia il food delivery si stava radicando sempre più nelle abitudini alimentari degli Italiani. Nell’ultimo anno, però, il fenomeno ha conosciuto una rapidissima impennata per effetto dell’emergenza sanitaria che stiamo attraversando. Vista l’impossibilità di recarsi fisicamente in pizzeria, al ristorante o nei fast food, in moltissimi scelgono infatti di gustare le prelibatezze del proprio locale di fiducia facendole recapitare comodamente a casa. Lo confermano i dati dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm-Politecnico di Milano, secondo cui il food delivery è il primo comparto per crescita tra le vendite online di alimentari, con una crescita del +56% rispetto al 2018. Se da un lato è importante continuare a sostenere il settore della ristorazione, uno tra i più colpiti dalla crisi, e dall’altro è giusto concedersi uno sfizio per spezzare la routine da confinamento, non vanno però trascurati i rischi che il consumo frequente di pasti pronti può comportare per la salute del nostro apparato digerente. Top Doctors® (www.topdoctors.it), azienda specializzata in servizi tecnologici per la sanità privata, ha stilato un elenco di consigli e semplici regole da adottare per evi-tare spiacevoli conseguenze. 1 . O R D I N A R E P I AT T I S A N I E D E Q U I L I B R AT I La prima ovvia regola, da seguire non solo quando si ordina cibo a casa, ma anche quando si mangia fuori, è prediligere piatti sani, equilibrati e non troppo calorici. Anche se è facile cadere in tentazione e optare per il junk food, gli esperti consigliano di

variare spesso le ordinazioni, rivolgendosi a locali con differenti cucine, ricalcando nel lungo periodo il modello della piramide alimentare della dieta mediterranea. 2. CHIEDERE CHIARIMENTI SULLA COMPOSIZIONE DEGLI ALIMENTI Quando si ricorre al food delivery, spesso si ordina un piatto senza aver compreso realmente cosa contiene: ne consegue un rischio elevato di incappare in alimenti a cui si è intolleranti o persino allergici. Può capitare anche nei ristoranti, dove il menù è in genere più dettagliato ed è possibile chiedere delucidazioni al personale, ma con gli ordini a domicilio la probabilità aumenta sensibil-mente. Quindi, si raccomanda di consultare sempre l’elenco dei componenti e non esitare, in caso di dubbi, a contattare direttamente la struttura per chiarimenti. 3 . S C E G L I E R E E S E R C I Z I F I D AT I CHE SEGUONO LE PROCEDURE DI CONSERVAZIONE E TRASPORTO Le principali criticità legate all’asporto derivano dal fatto che i cibi vengono preparati e consumati in luoghi differenti. È quindi essenziale scegliere esercizi fidati che seguano con la massima scrupolosità le procedure per la conser vazione degli alimenti lungo l’intera catena di acquisizione, preparazione e consegna, con un at tenzione sp e ciale p er il mantenimento degli alimenti alla giusta temperatura e a scongiurare i rischi di un’eventuale contaminazione batterica durante il trasporto. “È molto importante prestare attenzione a quello che mangiamo, specialmente in questo periodo in cui, per effetto delle restrizioni rese necessarie dall’emergenza sanitaria, si verifica un duplice pro-blema” commenta il dottor Raffaele Annicchiarico, gastroenterologo di Top Doctors. “Da una parte, abbiamo infatti il rischio di eccedere nel consumo di alimenti ipercalorici, per spezzare la routine che ci vede costretti a casa, e dall’altra siamo costretti a limitare il movimento e dell’esercizio fisico. Proprio per questo, quando ordiniamo cibo a domicilio ma anche quando siamo noi a cimen-tarci ai fornelli, è quanto mai importante prediligere piatti leggeri ed equilibrati”.

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INTERVISTA AL DOTTOR R AFFAELE ANNICCHIARICO, GASTROENTEROLOGO DI TOP DOCTORS® Quanto e come un’alimentazione errata contribuisce alle patologie e quali? “Alla base della nostra salute ci deve essere una sana e corretta alimentazione. Gli eccessi di proteine, soprattutto animali, gli eccessi di grassi, in particolare quelli saturi, e la scarsa presenza di carboidrati con eccesso di zuccheri a rapido assorbimento possono essere cofattori per l’insorgenza di alcune patologie. In base a numerosi studi epidemiologici è accertato ormai che una cattiva alimentazione possa causare ogni anno un numero sempre crescente di malattie quali diabete, malattie cardiovascolari, obesità e tumori. Si stima che il 30-35% dei tumori abbia un cofattore alimentare alla base, dovuto a una cattiva nutrizione: teniamo presente che l’alimentazione povera di fibra e l’obesità sono riconosciuti come fattori di rischio oncologico effettivi.” Dieta mediterranea: Pizza. Qualcuno dice che fa bene, altri no. Lei cosa ne pensa? È soggettivo a età e costituzione fisica? “La pizza è indubbiamente un alimento parte della dieta mediterranea. È ricca di nutrienti preziosi per il sostentamento del nostro organismo. Dal punto di vista nutrizionale è un alimento completo, che può essere consumato a pranzo o cena. È in grado di apportare all’organismo il giusto equilibrio di carboidrati e proteine giornaliere. Le proteine sono fornite per la maggior parte dalla mozzarella. I lipidi, invece, sono contenuti nell’olio extra vergine. Non dobbiamo dimenticare però che la pizza è anche un alimento molto ricco di calorie. Una pizza di grandezza normale apporta mediamente 700 calorie. La maggioranza dell’energia deriva dai carboidrati e dai grassi apportati tramite la mozzarella e l’olio. Per contrastare i kg di troppo, la regola fondamentale da ricordare è che si può mangiare una pizza a settimana, senza eccedere nella quantità. Chi deve fare attenzione all’indice glicemico può optare su impasti a base di farine integrali, più ricche di fibre, sali minerali e vitamine. In generale si può tranquillamente affermare che la dieta mediterranea sia considerata un modello ancora vincente per la salute di adulti e bambini. Ormai sono tantissimi i risultati scientifici che vanno in questa direzione. Lo studio EPIC, per esempio, ha coinvolto varie decine di migliaia di anziani in 10 paesi europei, misurando per ciascuno un indice di mediterraneità della dieta, basato sul consumo di particolari alimenti. Ebbene, si è visto che maggiore è questo indice, minore è il rischio di mortalità generale. In altre parole, che tanto più mediterraneo si mangia, tanto più a lungo si vive. Altri studi hanno permesso di capire che questo stile alimentare protegge da varie malattie: quelle cardiovascolari prima di tutto, ma anche: • obesità e diabete, • morbo di Alzheimer e di Parkinson, • demenza, • alcuni tipi di cancro. Negli ultimi anni si è cominciato a capire che, oltre a fare bene in generale, la dieta mediterranea fa bene anche a due particolari gruppi di persone: uomini e donne che desiderano avere un bambino e donne in gravidanza (con i loro bebé): una serie di studi condotti dal gruppo di

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ricerca di Régine Steegers Theunissen, dell'Erasmus Medical Centre di Rotterdam ha mostrato che una stretta aderenza alla dieta mediterranea dà una mano alla fertilità, cioè aiuta ad arrivare a una gravidanza, anche nelle coppie che si sottopongono a tecniche di fecondazione assistita. Altre ricerche dicono che, in gravidanza, questa alimentazione riduce il rischio di difetti del tubo neurale, come spina bifida e anencefalia, nel feto, e anche il rischio di parto prematuro. Perché vi sono figli affetti da obesità in famiglie che non hanno mai manifestato questa condizione? “La tendenza alla diffusione dell’obesità in età evolutiva è in forte aumento in tutto il mondo occidentale e in Italia ha raggiunto quote notevoli: in Europa siamo il primo Paese per obesità infantile, abbiamo superato i numeri della Spagna e della Grecia, e in alcune regioni italiane (Puglia, Basilicata, Campania) la percentuale dell’obesità e del sovrappeso tocca il 35%. La maggior parte di questa esplosione di obesità in età evolutiva dipende dal cambiamento degli stili di vita: • si mangia sempre più fuori casa (a parte le recenti limitazioni imposte dal Covid) • si cucina sempre meno e più velocemente (sempre per le necessità imposte dalle norme per la prevenzione della diffusione del Covid si ricorre al food delivery) • sono in aumento cibi preconfezionati (soprattutto con la notevole diffusione dei distributori automatici di cibo e bevande). • Inoltre l’attività fisica si è ridotta moltissimo per i bambini e per gli adolescenti, mentre fino alla generazione precedente era difficile che i più piccoli stessero fermi. Attualmente si trascorrono invece molte ora dinanzi a tablet e cellulare. Calcolosi delle vie biliari, tumore del pancreas e delle vie biliari, polipectomia endoscopica, reflusso gastroesofageo, diverticolosi, infezione da Helicobacter Pylori. Con il progresso della ricerca in quale anno secondo Lei queste malattie saranno sconfitte con i nanobot per regalarLe molto più tempo libero? “Sicuramente i nanobot medici (robot delle dimensioni di miliardesimi


marzo\aprile 2021 di metro) e la nanotecnologia rappresentano il futuro della medicina potendo affrontare diverse patologie in maniera. Nel caso della malattia neoplastica la sua applicazione potrà avere una valenza non solo curativa potendo trasportare i farmaci chemioterapici in maniera selettiva e nella giusta quantità nelle cellule malate limitando in maniera importante l’incidenza e l’entità degli effetti collaterali ma, probabilmente, anche preventiva potendo intervenire sul DNA prendendo il controllo della eventuale proliferazione cellulare impazzita che è all’origine dei tumori. Le ricerche sono iniziate circa 15 anni fa e credo che troveranno applicazione pratica tra non molto non potendo prevedere, comunque, un anno preciso.” Il corpo umano ha bisogno di tutti i cibi disponibili sul mercato, oppure vi sono cibi sempre dannosi? “Per quanto riguarda questa questione mi sembra doveroso premettere che tutti gli alimenti, di importazione e no, dovrebbero essere prodotti nel modo giusto, seguendo le norme che tutelano la salute dei consumatori. A parte questa generica considerazione sono stati sono stati individuati alcuni alimenti che vengono consumati abitualmente nella cucina di tutti i giorni, ma che sarebbe bene consumare con moderazione o non consumare affatto a causa delle sostanze presenti in piccole o grandi quantità. 1) Patate Bisognerebbe sempre sbucciare le patate poiché sotto la pelle c’è una sostanza, la solanina, presente anche in pomodori, melanzane e peperoni che risulta indigesta e tossica per il nostro sistema digestivo. Mai consumare patate che abbiano già sviluppato i germogli, essi sviluppano un glicoalcaloide fortemente tossico. 2) Pomodori Presentano lo stesso tipo di tossicità della pelle come le patate, sono molto ricchi di nichel, un metallo fortemente allergenico. Sarebbe sempre meglio non consumarne in grandi quantità anche se non si presenta questo tipo di allergia. 4) Funghi L’elevata tossicità dei funghi, specie se raccolti in zone inquinate, a causa delle loro spore (vere e proprie spugne del terreno) possono causare intossicazioni anche di elevata pericolosità. Controllare attentamente la provenienza e certificazione che siano commestibili e sicuri. 5) Margarina La margarina è ottenuta mediante idrogenazione di oli vegetali tra i quali anche il famigerato olio di palma. Dato l’alto contenuto di grassi saturi, coloranti e conservati vanno consumate saltuariamente. 6) Sottilette L’alta presenza di latte concentrato, amido modificato, siero di latte, proteine del latte e correttori di acidità, sovente sono frutto di miscele di formaggi di dubbia provenienza e spesso scarsa qualità. 7) Insaccati crudi Salsicce e salumi sono ricchi di nitriti e nitrati di sodio, sostanza cancerogena che sarebbe meglio evitare di assumere in grandi quantità. 8) Insaccati cotti Mortadella, zamponi, prosciutto cotto e wurstel sono spesso

composti da alimenti triturati e compressi ricchi di additivi, coloranti e conservanti quali solfiti e polifosfati. 9) Patatine fritte Oltre all’elevata quantità di grassi e calorie, vengono spesso cucinate con oli riciclati e producono una sostanza altamente cancerogena: l’acrilamide che si forma durante la cottura a temperatura elevata. Cosa pensa delle abitudini alimentari che privano dell’equilibrato fabbisogno proteico e calorico, come quella vegana e vegetariana? “I vegetariani escludono dalla propria dieta la carne e il pesce; i vegani, invece, sono vegetariani che si astengono completamente da tutti gli alimenti di origine animale, quindi non mangiano neanche le uova, il latte e i suoi derivati e il miele. Le diete vegetariane e la dieta vegana, soprattutto in età pediatrica, stando allo stato attuale delle evidenze scientifiche, non mostrano vantaggi particolari relativamente alla prevenzione di malattie croniche non trasmissibili se confrontate con la Dieta Mediterranea (basata sul consumo prevalente di molti alimenti vegetali e sull’uso limitato di prodotti animali). Non esistono invece prove scientifiche dell’effetto preventivo delle diete vegetariane sulle malattie trasmissibili. D’altra parte le diete vegetariane e la dieta vegana possono essere inadeguate per un corretto sviluppo neuropsico-cognitivo del bambino in quanto la carenza di vitamina B12, DHA e ferro possono provocare danni irreversibili al sistema nervoso. Fatta questa considerazione, fermo restando su quanto già detto su quanto sia importante evitare gli eccessi di determinati principi alimentari, è mio parere che l’alimentazione debba essere bilanciata o equilibrata intendendo con questi termini un modo di alimentarsi corretto sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. L’alimentazione equilibrata ha la finalità di garantire un apporto adeguato di energia e di nutrienti, prevenendo sia carenze che eccessi nutrizionali (entrambi dannosi). Per essere equilibrata l’alimentazione deve anche essere varia. In questo modo, infatti, è più probabile che vengano assunti nelle giuste quantità tutti i nutrienti di cui l’organismo ha bisogno. Una dieta corretta, quindi, deve comportare in maniera bilanciata e nella quantità giusta l’assunzione di tutti i principi alimentari che vengono sinteticamente distinti in: macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi, fibre e acqua) e micronutrienti (vitamine e minerali). Quanto alle proteine va sottolineato che esse svolgono numerose funzioni: favoriscono il rinnovamento delle cellule; sono la componente principale dei muscoli, degli organi interni e della pelle. Alcune proteine, inoltre, funzionano da anticorpo, altre intervengono nel processo di coagulazione del sangue, altre ancora servono per il trasporto delle sostanze nutritive e dell’ossigeno. Insomma le proteine rappresentano dei veri e propri mattoni per il nostro organismo e per il suo buon funzionamento: ecco perché è importante che la nostra dieta non ne sia mai carente. Vero è che le proteine possono essere sia di origine animale sia di origine vegetale ma va considerato che esse sono costituite dagli aminoacidi 8 dei quali sono definiti essenziali, in quanto il nostro organismo non è in grado di sintetizzarli e vanno quindi introdotti necessariamente attraverso la dieta. Le proteine animali sono considerate di alto valore nutrizionale perché li contengono tutti e nelle giuste proporzioni; le proteine vegetali, invece, sono considerate incomplete perché carenti di uno o più di questi amminoacidi essenziali.”

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LE PETIT MAINS Parfum d’alta maestria A cura di Carla Cavicchini

L’haute couture è sempre stata ben impressa nel DNA della stilista pratese Eleonor a L as tr ucci ve s te n d o s t ar, modelle, manager ed altre personalità, con capi assolutamente unici, originali e, soprattutto, di buon gusto. Uno sguardo maniacale il suo, capace di seguire ogni lavorante nella sartoria interna in maniera attenta e precisa: estremamente rigoroso verso creazioni il cui tocco sensuale è d’obbligo, spaziando dal classico, al romantico, in fogge eleganti. Durante i suoi viaggi di lavoro, l’infaticabile Lastrucci che, parole sue, “prima di par tire vengo sottoposta a regolari tamponi seguendo attentamente ogni protocollo di sicurezza” non manca all’appuntamento con la città eterna, Roma, in occasione dell’evento No d a r k- N o S t a r s , r e a l i z z a n d o a b i t i sontuosi nella luminosit à dell’oro, seguito dalla maestosità e profondità del raffinatissimo nero. L’ultimo giorno di questo febbraio negli studi televisivi di Gold TV, durante il programma televisivo “Faces” prodotto ed ideato dalla CR 65 Eventi di Cesare Romano e Camelia Birlan, hanno sfilato 18 m o d e ll e p rofe ssio nis te , co n la prestigiosa presenza dell’attrice Debora

Antonella Salvucci vestita in ‘rosa-oro’ accanto alla stilista Eleonora Lastrucci

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marzo\aprile 2021

L’evento “No Dark-No Strars” è stato trasmesso il 6 marzo 2021 su Odeon Tv sotto la presentazione di Barbara Castellani in outfit black By Eleonora Lastrucci e Giovanni Cipo. Hair style: Michele Spanò e Giovanni Graziani. Make-up artist: Jonathan Tabaccheria. Foto: Massimo Insabato Mondadori. Portfolio: Gettyimages

Caprioglio, di Antonella Salvucci, di Jessica Antonini, di Monica Vallerini e di Francesca Alotta nelle vesti di testimonial. Un affascinate momento, ingentilito dal fascino di Davide Lo Russo, nella sua immagine di bel tenebroso. “Inevitabile osservare l’esplosione delle mie pailettes – osserva Eleonora Lastrucci – poste sulle amate stoffe in seta e georgette, con tanto di ricami a cui dedico sempre un occhio di riguardo. Anche stavolta ho voluto esaltare la femminilità, facendole sentire estremamente bene, in un soffio di mani, per tali abiti. Il mio motto è quello di realizzarli su misura per ogni cliente, sottolineando che, se indossare è un attimo, a monte ci sono intere settimane di lavorazione per silhouette rigorose e grafiche stilizzate, di gran pregio. A corollario, come questo evento a Roma, amo far indossare lavori d’alta gioielleria Cornier 1757, azienda bresciana la cui ispirazione è dettata dalle lavorazioni di artisti di grande eccellenza.” Gentile ed estremamente affabile seppur dalla tempra d’acciaio, per questa stilista i mercati di riferimento sono l’America e gli Emirati Arabi, da incontrare subito dopo la pandemia. Ma è affascinata anche dall’India per la mescolanza dei colori ed il pregio dei tessuti ricamati a mano. “È una nazione densa di mistero, con stoffe intelaiate in locali magici, ove amo sempre annusare l’odore della trama e la densità, ammirare taglio e posatezza, per non parlare dei meravigliosi caffetani di cui sono letteralmente innamorata. Di viaggio in viaggio, non disdegno nemmeno la Turchia e il Pakistan per la loro incredibile produzione dettata dal bello, seguita dalla nostra qualità italiana.” Questo, tutto ben profuso dalla sapienza de: “Le petit mains”.

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TRONO D’AMORE Roba da “Uomini e donne” A cura di Carla Cavicchini

Segni particolari: bellissima! E ancora modella, tatuatrice, nonché mamma d’uno splendido bimbo di sei anni. Jessica Antonini, affascinante fanciulla dalle gambe chilometriche, ha aperto a Roma la nuova collezione di moda “No Dark, No Stars” della stilista pratese Eleonora Lastrucci, sotto l’immagine di un sofisticato e curatissimo servizio fotografico ospitato, poi, su Odeon TV nel programma televisivo Faces, prodotto e ideato dalla CR 65 Eventi di Cesare Romano e Camelia Birlan. “Sono molto contenta di aver sfilato per questa stilista! – racconta – Speravo proprio in una bella collaborazione. L’occasione è stata data da questo bellissimo evento, in cui ho avuto l’onore d’indossare tre abiti da capogiro!”

Jessica Antonini e Davide Lo Russo. Jessica indossa abiti di Eleonora Lastrucci. Ph credit Massimo Insabato MondadoriPortfolio by Gettyimages

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marzo\aprile 2021 Ti sei sentita a tuo agio in tali capi? “Assolutamente, capi eleganti e particolari, che calzano a pennello. Difficile scegliere il più bello, forse quello beige aderente in pizzo trasparente, ci ho lasciato il cuore.” Conoscevi Eleonora Lastrucci? “La conoscevo in quanto seguitissima sui social. Ciò mi ha invitata ulteriormente ad ammirare le sue creazioni: le ho scritto, mi ha risposto, e da lì è nato tutto. Del resto ho esperienza in merito poiché svolgo la professione da oltre dieci anni lavorando per tantissimi brand accanto ad operatori di gran spessore. Sono anche tatuatrice qui a Roma, dove abito (pertanto gioco in casa!), nonché madre del mio amatissimo cucciolotto.” Una donna che si reinventa al momento. “L’ho sempre fatto, le passioni sono quelle che ti fanno avanzare nella vita, applicandomi con disciplina visto che niente è regalato. Poi, certo, con il programma Uomini e Donne condotto da Maria De Filippi le cose sono migliorate. Parliamo di questa tua nuova esperienza? “Sicuro! È nato tutto come un bel gioco,

anche se poi l’amore ha prevalso cambiando le carte in tavola. Proprio Maria De Filippi mi scelse per il mio stile semplice e sincero dopo una mail inviata. Fu molto incuriosita da quello che raccontai, ovvero d’essere stata sfigatissima nei sentimenti, dal momento che avevo conosciuto tutti i pazzi del mondo, senza più credere all’amore. Beh, sta di fatto che mi trovai a fare la tronista, avendo apprezzato il fatto di non tirarmela proprio già all’inizio dei provini.”

ma non era proprio il caso di fingere conoscendo e baciando altri uomini. Pertanto una scelta inevitabile, ma non sofferta. Ripeto, di grande amore, senza negare che una buona fetta di visibilità fa piacere a tutti.”

Poi cosa è successo? “Che nel programma sono venuti vari ragazzi a corteggiarmi ed io li ho eliminati tutti in quanto non interessata a nessuno. Però, una volta visto Davide (Davide Lo Russo ndr), è scoccata la scintilla per entrambi. Di conseguenza ci siamo scelti e siamo usciti dal programma. Ringrazierò a vita la De Filippi, che mi ha dato l’occasione d’innamorarmi, ricambiata, inseguendo il mio destino. Lui è un ragazzo molto diverso da me, un tipo taciturno: evidentemente è proprio vero che gli opposti si attraggono!” Scusa, ma non potevate rimanere? “In teoria si, fino a questo mese di giugno,

Perché? “A Milano sono legatissima. Mi adottò appena diciottenne, rimasi qualche annetto per ritornarci, poi, ogni weekend, in virtù dei vari affetti che mi legavano. Attualmente ci vado tre volte alla settimana per lavoro… e non solo, visto che Maria De Filippi ha fatto questo miracolo facendomi trovare un fidanzato comasco. Di conseguenza, proprio la città della Madunina, fa da tramite.”

Quindi una bella esperienza. “Coronata tra l’altro dall’attenzione di molti media che ci hanno cercato. Da cosa nasce cosa ed io nel frattempo faccio la spola tra Roma e Milano.”

“Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno”… per questi due Promessi Sposi!

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UN DIAMANTE PRINCIPESCO

Intervista a Fabrizia Dentice di Frasso A cura di Carla Cavicchini

L’alta versatilità del vetro si è sempre contraddistinta nelle lavorazioni più preziose e complesse, sino agli impieghi d’uso comune. Ma fu quello veneziano cinquecentesco che, grazie agli artigiani venesian, una volta ben plasmato divenne protagonista assoluto nel mercato mondiale, affermandosi tramite la propria purezza per svariati lavori per le coppe d’alto rilievo. Gran richiamo veniva dato alle decorazioni con smalti policromi ed oro, richiesti dalle grandi famiglie, dogi e persino dal Papa. I precedenti contatti con la Siria, la cui manualità già in epoca medievale era di gran prestigio, davano buoni frutti, anche se la supremazia della città della laguna era dovuta al grande estro che trasmetteva, a quell’alone di fato che, per un po’, offuscò la produzione vetraria islamica. Per i veneziani, gente di mare e grandi navigatori col bernoccolo degli affari, non fu difficile apprenderne i segreti, tecniche e lavorazioni, rendendo la Serenissima vero e proprio splendore manifatturiero. Da ricordate anche i periodi d’Art Noveau e Art Déco di metà ottocento, splendida genesi variopinta verso quel nuovo concetto di design ed architettura. E, dietro il prestigio e l’aura di fascino pervasa da mistero, rafforzata dalla mitologia che proteggeva i segreti alchemici d’epoche passate, si nascondeva pure la cabala con gli arcani del vetro, della trasparenza, per scoprire e rivelare. Di fronte a noi siede la Principessa Fabrizia Dentice di Frasso, il cui padre è l’ingegnere Giovanni Favia e la madre la Marchesa Silvana Sylos Labini. Parliamo d’una principessa al passo con i tempi, pur vivendo nello splendido Castello a San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi. “L’unico maniero in Puglia ad essere abitato dalla famiglia di origine e che porta lo stesso nome: “Dentice Di Frasso” – racconta la raffinata signora nell’elegante accento barese – anche se, chiaramente, in questa regione ve ne sono altri divenuti poi pubblici oppure venduti. La sua caratteristica, che poi è la parte più antica, è l’antica Torre risalente al 1100, ancora di famiglia la cui costruzione si attribuisce a Boemondo d’Altavilla detto “Il Normanno”. Famiglia precedentemente proprietaria di vari castelli nei dintorni quali il “Castello di Serranova”, quello di ‘Carovigno’, ed ancora castello di Krawsko aggiungendo anche la proprietà di “Villa Madama”, visto che all’ingresso esiste una targa fatta in memoria dagli zii di mio marito che, all’epoca, l’acquistarono. Già, acquistata come

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marzo\aprile 2021 S o r r id e m e nt re la m pi di s e re nit à attraversano il nobile volto con invito – graditissimo – all’assaggio dei dolcetti mandorlati, tipici pasticcini locali. Ideale accompagnamento per il rito del caffè, spandendo nelle ali "castellane" il buon aroma emanato. Lei è una figura altamente poliedrica. “Beh, diciamo che amo mettermi sempre in gioco. Avendo avuto da sempre un’ottima manualità – già al Liceo Scientifico mi dilettavo a lavoretti di fiori realizzati con le perline di Murano – improvvisamente, per caso, mi sono applicata ad eseguire lavori artistici su vetro. Tutto nacque da quel giorno in cui, mettendo ordine in soffitta, trovai uno strumento con delle frese diamantate per le lavorazioni vetrarie. Da lì mi si aprì un mondo ed ora incido unendo persino giochi d’ombra al bisogno,

rudere per essere poi restaurato, ed abitata per diversi anni, sino all’avvento di Mussolini. Una volta ceduta al Duce in periodo fascista, l’abitato divenne statale.” Sappiamo che lei si occupa anche di altro. “Si, come delegata di “AssoCastelli” per la Puglia, per il Cinema e la Televisione, offro la mia consulenza per dimore storiche, ville, masserie, per set cinematografici pugliesi e non solo, per la pubblicizzazione di tali location per film, trailer, spot pubblicitari. Insomma, tutto ciò che ruota intorno al settore. E poi c’è il vetro, amatissimo, a cui dedico molto tempo, nonostante questa mia passione sia nata per caso.” Sembra di capire che bisogna fare un passo indietro. “Già. Sono nata a Bari, la mia professione era quella d’avvocato. Poi il matrimonio, l’arrivo dei miei splendidi gemelli e quindi una vita riorganizzata. Non nego d’aver fatto una scelta sofferta, amavo molto la mia professione. Però è molto bello anche così, con questa gestione del castello coadiuvando mio marito. Piacevole, decisamente, nonostante assorba molto del nostro tempo.”

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per servizi di bicchieri personalizzati con stemmi o monogrammi, applicandomi anche a caraffe, bottiglie di vino, servizi di piatti con le iniziali, tovagliette in vetro tutte sagomate, nonché per bugie… tante bugie!” Cosa sono le bugie? “La bugia è un vaso portacandele dal duplice uso che può divenire anche vaso da fiori. Tutto, proprio tutto, è fatto a mano, ci vuole molta precisione e pazienza. Perché, se sbaglio getto posso ritornare sopra sul disegno, ma non posso far viceversa. E quindi prove e riprove finché non si accende la scintilla che, guarda caso, in questo momento di stasi dovuto al Covid-19, accende ulteriormente la mia creatività. Una scelta ragionata è stata quella di non incidere su cristallo. No, per carità… tutte le case sono zeppe di cristalli inutilizzati! Decisamente meglio il vetro veneziano, da me impreziosito per poi finire tranquillamente anche in lavastoviglie, unendo praticità, unicità, ed eleganza del pezzo. E di questa mia attività di autodidatta sono estremamente orgogliosa e gelosa.” Ma non così gelosa da non esporla! “Ci mancherebbe, visto che le richieste avute non sono state certamente poche! Ho partecipato anche nelle vesti di ospite a Lecce, Parigi, Taranto, persino in India, invitata quale eccellenza italiana. Quest ’ultimo av venimento è stata una cosa che mi ha molto gratificata visto che a Delhi l’invito era arrivato proprio dall’Ambasciata Italiana, con sponsorizzazione da Alitalia e Ferrari Automobili. È stato un vero piacere esser stata contattata direttamente dall’architetto Angelo Garini, che teneva molto nel far vedere le mie incisioni. Partita felicemente con una valigia zeppa di vetri delicatissimi, tutto si concluse in maniera bellissima, regalandomi molte soddisfazioni. Tra l’altro, proprio qui all’interno del castello, ho creato una piccola boutique, aperta a pubblico e turisti: la speranza è che dopo questa pandemia si possa riaprire prima possibile. Collaboro, inoltre, con una cara amica barese, Marina Corraziari, che oltre a

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marzo\aprile 2021 disegnare gioielli molto belli – in passato ha lavorato per varie Case di Moda tra cui anche Fendi – a Bari organizza mostre, presentazioni di libri etc. Proprio nel suo spazio ho modo di esporre i miei lavori, senza disdegnare entrambe, in un prossimo futuro, l'organizzazione di sfilate di moda all’interno del castello di San Vito dei Normanni, ove abito con la mia famiglia.” Tornando alla sua arte vetraria, presumiamo che i modelli d’ispirazione siano veneti. “Diciamo che tramite ricerche fatte in merito, questa mia passione si rifà all’arte veneziana del ‘500, definita Alta Moda della Tavola. Venezia ha sempre subito su di me un grande fascino: è semplicemente splendida e, quando già da ragazzetta andavo a sciare a Cortina D’Ampezzo, la tappa era obbligatoria.” Improvvisamente ritorna alla mente il cantante Tom Jones, quando magicamente cantava: “C’era una volta un grande castello fatato, un grande mago l’aveva creato per noi…” Un castello, però, tutto meno che fragile o abitato da fantasmi e maghi. La castellana è la principessa Fabrizia Dentice Di Frasso che, con gran maestria, realizza manufatti lucenti dotati di cuore pulsante: potenza del vetro che, incantando, svela e rivela!

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UNISON: UNA NUOVA FACTORY CREATIVA CHE UNISCE MUSICISTI, PRODUTTORI, IMPRENDITORI MUSICALI, SOUND ENGINEERS E SOUND DESIGNERS. A cura di Mokamusic

Correva l’anno 1988 e Patti Smith cantava “People Have The Power”. Corre l’anno 2021 e dalla mente di Lorenzo Cazzaniga, nasce l’idea di creare un progetto di unione e collaborazione tra addetti ai lavori, allo scopo di fare qualcosa di diverso, di rompere le logiche tradizionali e divisive che spesso ritroviamo anche nel mondo della musica e del suono. Perché la musica unisce, la musica sostiene, la musica è con noi in tutti i momenti della vita anche quando il cammino sembra impervio e la realtà là fuori inospitale. La Musica fa il suo lavoro sempre, ci sintonizza e ci apre al nuovo, se siamo disposti ad ascoltarla, a vivere insieme agli altri il concerto della vita, anche quando i concerti non possiamo più viverli come prima. La musica dà il potere alle persone di connettersi nonostante tutto, e creare insieme bellezza. Mosso da un pensiero di bellezza e da una grande dedizione per il suo lavoro, Lorenzo Cazzaniga, Mechanic of Music, Multi Award Engineer and Producer, decide che è arrivato il momento di mettere insieme la “band giusta”, di proporre a un gruppo di riconosciuti professionisti della industry della musica e del suono, un progetto di collaborazione sinergica. Gli UNISON ritratti da Sarah Nadja Wiedmann

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marzo\aprile 2021 Nasce così UNISON, dall’Unione di Lorenzo Cazzaniga con Paolo Piccardo (Audio Post-Production, Sound Supervisor, Sound Designer, Re-Recording Mixer), Simone Geravini (Digital Entrepreneur & Musician), Philip Abussi (Mokamusic Co-founder, Composer & Head of Music), Anita Falcetta (Mokamusic Co-founder, Music Licensing Manager & Business Development), Davide Vezzoli (Sound Engineer & Studio Assistant) e Tommaso Zerbini (Location Sound Recordist & Sound Designer). UNISON esprime la volontà di andare oltre il concetto tradizionale della concorrenza tra operatori del settore musicale e sonoro, sposando la filosofia del fare sistema, con una buona dose di positività e ottimismo. Av v e n t u r a s f i d a n t e e a m b i z i o s a certamente, quella che gli UNISON si accingono a vivere, con la volontà condivisa di tenere alta la bandiera della qualità senza rinunciare al rispetto di determinati valori personali e professionali: la crescita etica, il supporto reciproco, solide basi per loro su cui costruire un modello imprenditoriale produttivo e open-minded, in grado di accogliere e soddisfare al meglio le esigenze dei clienti. Con oltre 15 anni di successi, lo splendido spazio di Alari Park Studios a Cernusco sul Naviglio, sarà il quartier generale di UNISON. In Alari Park hanno registrato e mixato musicisti importantissimi tra i quali Claudio Baglioni, Negramaro, Mango, Gianni Morandi, Enrico Ruggeri, Andrea Bocelli, Elisa, Marco Mengoni, Dolcenera, PFM, Gianna Nannini, Loredana Bertè, e moltissimi altri. Uno dei maggiori studi di registrazione italiani nato come risposta di alto livello alle esigenze di artisti e discografici in ambito nazionale ed internazionale sulla base di un'idea di John Flynn, l’architetto inglese che ha progettato gli studi di Abbey Road. Alari Park Studios non è più solo uno spazio di produzione musicale, diventa anche un centro di post-produzione audio per l’audio-visivo, adeguato alle figure che oggi lo popolano, in linea con i nuovi servizi che si vogliono erogare.

La struttura si sviluppa su due piani e comprende uno studio di registrazione (studio A) il cui fiore all’occhiello è la console NEVE VR Legend, 72ch., macchina appartenuta a David Gilmour, a cui è affiancato un eccellente parco outboard. Lo Studio A è aggiornato per il mixaggio multicanale home entertainment e cinematografico. La struttura comprende un nuovo studio B dove svolgere tutte le attività di pre e post-produzione del suono per l’audiovisivo come editing, sonorizzazione, mixaggio audio immersivo, doppiaggio e VoiceOver. Al piano superiore una lounge room molto grande, uno studio personale di Lorenzo Cazzaniga dedicato alla pre-produzione musicale e alla didattica, lo studio di Mokamusic e una piccola sala riunioni. La struttura comprende anche 4 sale di ripresa interconnesse ai tre principali luoghi di attività musicale, gestibili direttamente dallo Studio A, per la ripresa di organici complessi di più musicisti. “ Più menti pensanti hanno come risultante più della loro somma se guardano nella stessa direzione” – con queste parole Lorenzo Cazzaniga sintetizza ciò che per lui rappresenta UNISON. La mission del progetto è racchiusa nell’espressione “One-Stop Music & Sound Point”, in cui la musica - e tutto ciò che gira intorno ad essa - si è fatta, si fa e si continuerà a fare al massimo delle possibilità, perché quello che conta è difendere ciò in cui si crede, con apertura e volontà di comprendere le esigenze specifiche e le idee degli artisti, di stare al passo con i tempi, di innovare il linguaggio sonoro nella direzione più consona alla qualità, ai gusti del pubblico e alle richieste delle aziende, dei grandi operatori del cinema e dell’ home entertainment, per garantire a ciò che viene ideato e prodotto, e dunque nell’interesse di chi lo ha commissionato, unicità e memorabilità. “In UNISON Musica e Soundesign si uniscono in maniera unica, il nostro modo di creare una colonna sonora capace di traghettare immagini ed emozioni più lontano nel tempo e più vicino all’anima” - Paolo Piccardo

È un progetto di unione e collaborazione unico nel suo genere, in cui Lorenzo, Paolo, Simone, Philip, Anita, Davide e Tommaso mettono a sistema le competenze acquisite negli specifici segmenti del mercato musicale e audiovisivo in cui operano da tempo, dalla discografia alla musica e il sound per il cinema, per la televisione, per la pubblicità, per gli eventi e i grandi eventi istituzionali. “UNISON per noi di Mokamusic è un pianeta sonoro innovativo nel quale diverse idee possono coesistere all’unisono e viaggiare nella medesima direzione con la stessa unica meta, la qualità” – Philip Abussi Tra i principali ser vizi ricordiamo: Music & Sound Recording, Produzioni Discografiche, Colonne Sonore per Cinema e Home Entertainment, musiche per campagne pubblicitarie, consulenza e ricerca musicale, licensing musicale, Soundesign, Montaggio Suono, Mixaggio Audio Multicanale Immersivo, Restauro Sonoro, casting voci, speakeraggio, doppiaggio, music endorsement con artisti italiani ed internazionali, music & sound education.

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GLI UNISON DA VICINO LORENZO CAZZANIGA

Mechanic of Music, Multi Award Engineer & Producer, è un volto noto nel settore discografico, cinematografico e televisivo. La quantità ma soprattutto la qualità dei lavori che porta a termine in questi anni (ha all’attivo la registrazione e il missaggio di circa trecento progetti discografici e/o colonne sonore) rendono difficile un’adeguata sintesi, ricordiamo soltanto le recenti collaborazioni con Claudio Baglioni e i Negroamaro. Ha lavorato con studi di registrazione in tutto il mondo (Italia, Spagna, Inghilterra, USA, Messico). È responsabile tecnico della messa in onda di eventi musicali per le principali reti televisive italiane e straniere, come ad esempio la messa in onda su Rai Uno del Festival di Sanremo e dell'evento/ concerto di Claudio Baglioni all'Arena di Verona, andato in onda in diretta su Rai Uno il 15 Settembre 2018. Realizza progetti audio-video finalizzati alla produzione cinematografica o alla pubblicazione di supporti DVD, tra gli ultimi ricordiamo il docu-film “Fabrizio De Andrè & PFM, il concerto ritrovato”, di cui ha curato il restauro dell’audio insieme a Paolo Piccardo e con il supporto di Davide Vezzoli. Tra le sue attività si possono contare anche le pubblicazioni su Sound & Lite, Backstage, Computer Music, Focus, BIT. In CPM Music Institute dal 2011, è Responsabile Dipartimento Tecnologia Musicale, e Responsabile del corso di Pro Audio Engineer.

DAVIDE VEZZOLI

Tecnico del suono freelance diplomato in Pro Audio Engineer presso il CPM Music Institute di Milano nel 2018, da allora entra a far parte dello staff dello studio Alari Park di Cernusco sul Naviglio sia come tecnico residente che come assistente fonico di Lorenzo Cazzaniga. Collabora inoltre con alcune produzioni locali tra le quali Except (Sky) per la serie 33 giri Italian Masters (con artisti come Gianna Nannini, Tullio de Piscopo, Mario Lavezzi, Manuel Agnelli) e altre estere che lo portano sia a Las Vegas con Bjorn Thorsrud (produttore Smashing Pumpkin’s) che a New York con Greg Calbi (Sterling Sound). Tutt’oggi è insegnante del corso “Pro Tools” al CPM Music Institute di Milano.

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Davide Vezzoli e Lorenzo Cazzaniga ritratti da Sarah Nadja Wiedmann


marzo\aprile 2021

PAOLO PICCARDO

Sound Supervisor e Soundesigner, svolge la sua principale attività lavorativa nella Post-Produzione Cinematografica, Home Entertainment e Gaming dal 2000 ad oggi. È tra i primi in Italia ad acquisire la Certificazione Dolby per l’Authoring dei Metadata e a formarsi nell’ambito dell’Audio Multicanale, firma svariati Mastering 5.1 e Authoring Metadata di produzioni Home Entertainment, DVD e Blu Ray di artisti della scena musicale Italiana ed Internazionale. Ha svolto attività di consulenza surround per RAI in occasione delle prime sperimentazioni surround durante il Festival di Sanremo del 2002 e successivamente per altre trasmissioni come “Stasera Pago Io" di Fiorello. A Roma, consolida le sue skill nella Post-Produzione del Suono per l’Audiovisivo e collabora alla realizzazione di diverse produzioni televisive e cinematografiche “mainstream”, anche campionesse di incasso, come nel caso di Cado Dalle Nubi, di cui ha firmato la Supervisione Suono. Firma tra gli altri il restauro di Yuppi Du di Adriano Celentano, presentato a Venezia nel 2008. Negli ultimi anni si é dedicato prevalentemente al Montaggio del Suono, al Soundesign e al Mix di contenuti quali li “Subsonica DAY” nel 2015 o “Vasco Non Stop” nel 2019; eventi live in streaming come “Pooh - Gran Finale” nel 2016; Film Evento e Docu-Film come “Hitler Vs Picasso” ed “Ermitage - Il Potere dell'Arte” recentemente premiati col Nastro D’Argento. Ha gestito interi reparti di post-produzione e assunto la direzione tecnica di diverse facility di post-produzione audio, video e vfx, come Marinastudios, Augustuscolor e Proxima Roma. Svolge da anni attività di System Integrator e di Consulente per la progettazione e la realizzazione di grandi centri di post- produzione, come LenFilm a San Pietroburgo, Sedif, Pumais Due, Cinedora a Roma. Da qualche anno mette le sue conoscenze anche al servizio della didattica in prestigiosi istituti come il CPM di Milano e L’Accademia di Belle Arti Pisa.

TOMMASO ZERBINI

Tecnico del suono freelance, perito elettrotecnico, diplomato in Audio Engineering presso il Sae Institute di Milano nel 2012, è specializzato in registrazioni del suono in Presa Diretta, Post Produzione Audio e Soundesign per installazioni artistiche e contenuti audio-visivi con distribuzione Web, Broadcast, Cinema e Tv. Terminato il percorso di studi in audio engineering, lavora come assistente di studio, segue la post produzione di audiolibri e si fa strada nel mondo delle produzioni audio-visive come fonico di presa diretta. Lavora con diversi registi e case di produzione per cui cura il suono sulle produzioni di spot, web content, cortometraggi, podcast, programmi tv e documentari per il cinema. Nel corso degli ultimi anni si specializza in Sound Design e Mix.

Tommaso Zerbini e Paolo Piccardo ritratti da Sarah Nadja Wiedmann

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SIMONE GERAVINI

Imprenditore e musicista, è amministratore delegato di Veos Digital, azienda che si occupa di intelligenza artificiale. Nel 2016 ha creato Yalp.io, una applicazione per musicisti basata su algoritmi di intelligenza artificiale. Insegna inoltre nel corso per Sound Engineers presso il Centro Professione Musica. Ha lavorato per 10 anni nel mondo fintech con le principali banche e istituzioni finanziarie italiane ed europee. È autore di musiche originali per la tv e la pubblicità. Ha conseguito un Master in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo presso il Politecnico di Milano oltre a un diploma in Contemporary Music.

Simone Geravini ritratto da Sarah Nadja Wiedmann

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PHILIP ABUSSI

Compositore, music producer & super visor, volto noto nell’industry pubblicitaria italiana, è cresciuto musicalmente ispirandosi ai consigli di Riz Ortolani. Nel 2012 BMW Germania sceglie il suo brano La Lumière du Vent per la campagna mondiale BMW Serie Touring F31. Collabora con varie agenzie creative come Armando Testa, Publicis Group, TBWA, McCann, Havas Group, Leo Burnett. Firma la musica di alcune campagne pubblicitarie di clienti quali Intesa Sanpaolo, BNL, Fineco Bank, Unilever Italia, Tod’s, Peugeot, McDonald's, Ferrari, Mercedes Benz, Pirelli, Vodafone, Giuseppe Zanotti Design, Lavazza, Costa Crociere, World Food Programme, e dell’evento Ferrari 70 con Balich Worldwide Shows (2017, Fiorano). Nel 2018 è co-autore della campagna TIM per Sanremo 2018 - l’Opera Digitale Intergalattica in 5 Atti, protagonista un’insolita Mina aliena, e una bizzarra astronave dalla voce di Platinette, collaborando con Luca Josi e la Dir. Creativa Brand Strategy & Media di TIM. Fonda l’agenzia musicale Mokamusic nel dicembre 2017 di cui è Head of Music. Sue le composizioni per la collezione dei pregiati profumi Calé Fragranze d’Autore, progetto multi- sensoriale che ha emozionato il pubblico italiano e straniero e ha catturato l’attenzione dei media, tra cui Vogue e TG2 Costume e Società. Compone per il cinema: sue le musiche di Ferrari 312B e di The Awakening (tribute to Antonio Marras), selezionato dal Milano Fashion Film Festival, da Shaded View on Fashion Film, Parigi, Centre Pompidou. Da anni conduce una ricerca sull’impatto benefico della musica e del suono sull’essere umano.

Women Of Change Italia, progetto dedicato al gioco di squadra al femminile, diventato in breve tempo un movimento di opinione e un business network cross-settore.

ANITA FALCETTA

Co-fondatrice, Music Licensing Manager & Business Development di Mokamusic. Segue il percorso di studi in Scienze Giuridiche all’Università di Roma Tre e successivamente Comunicazione Pubblica e d’Impresa presso La Sapienza di Roma. Durante l’università vive nella residenza della Fondazione Comunità Domenico Tardini, collegio di eccellenza riconosciuto dal MIUR. Esperta di marketing e comunicazione strategica, inizia la sua carriera nel 2006 e approda nella industry musicale dopo diversi anni nell’organico o a supporto esterno di aziende di diversi settori, Bank & Finance, Retail, Turismo, Real Estate, Luxury, Arte, tra cui, Navigando Air S.p.A. società controllata di Sviluppo Italia S.p.A (attuale Invitalia), Gabetti Property Solutions S.p.A., Engel & Völkers Italia, Imago Mundi Art Luciano Benetton Collection. È specializzata in Marketing Research and Analysis, Digital and Social Media, Pubbliche Relazioni, Consulenza Musicale, Music Strategy and Licensing. Nel 2018 è co-autrice della campagna TIM per Sanremo 2018 - l’Opera Digitale Intergalattica in 5 Atti collaborando con Luca Josi e la Dir. Creativa Brand Strategy & Media di TIM. Dal 2016 insegna Net Research e Strategy&Planning alla NABA, Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, nell’ambito del corso di Art Direction II. Imprenditrice creativa e Networker, nel 2019 fonda

Philip Abussi e Anita Falcetta ritratti da Sarah Nadja Wiedmann

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/Design

L’APPROCCIO OLISTICO ALL’ARCHITETTURA Intervista a Giuseppe Tortato Architetti A cura di Laura Bonani

Già in tempi non sospetti, “l’anima green” da sempre fa parte del lavoro dell’Architetto Giuseppe Tortato, che coniuga in modo armonioso architettura e natura, nel rispetto e nell’integrazione con luoghi e paesaggi, all’insegna della tecnologia e del benessere umano. Da Venezia, sua città natale, a Amherst, nel Massachusetts: qual è la sua formazione e le collaborazioni intessute nel periodo trascorso negli Usa? “Sono originario di Venezia ma ho abitato e ho studiato a Milano, tanto da laurearmi al Politecnico di Milano e non allo IUAV, come ci si sarebbe aspettato. Venezia però mi è sempre rimasta nel cuore tanto che lì ho vissuto un anno per realizzare la mia tesi intitolata Polisfluxa (un’installazione effimera in laguna) dedicata appunto alla città. Terminata l’Università avevo voglia di sperimentare, di gettarmi nella mischia e di girare il mondo. Ero attirato da Paesi come l’Australia e gli Stati Uniti. Ho deciso di partire da questi ultimi e ho spedito tre curriculum in tre studi di architettura in tre posti diversi, al nord, al centro e al sud Mi piaceva l’idea che fosse il caso a decidere per me. E così è stato. Sono partito per Amherst, nel Massachussetts, dove ho lavorato con un architetto allievo di Paolo Soleri che mi ha trasmesso la passione per l’architettura bioclimatica. E da lì è iniziata la mia avventura…” Come nasce l’approccio multidisciplinare alla realizzazione di progetti di architettura e di interior design? “Nasce da due elementi. Da un lato l’approccio sensoriale legato alla specificità e unicità del luogo e/o all’oggetto che realizzo. Dall’altro, dal mio personale approccio scultoreo alla progettazione, che non si sviluppa a partire da un’idea o da una forma preordinata ma si generata e svela nel corso della progettazione. Un progetto è la sintesi e sviluppo di informazioni preliminari come l’analisi solare o il rapporto con il contesto urbano unitamente a sviluppi ed accadimenti imprevedibili, frutto del caso o dell’errore stesso. A volte, una forma che si genera da un errore di un’estrusione che si rivela paradossalmente perfetta. Con questo approccio, l’edificio o il prodotto di design si sviluppano in modo a volte imprevedibile, partendo da forme tridimensionali che mutano nel corso del

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marzo\aprile 2021 progetto. Una sorta di caos creativo che deve però essere governato come lo scultore gestisce un’imperfezione od una particolarità della pietra per ottenerne il meglio. La progettazione tridimensionale, che è alla base di tutte le realizzazioni dello studio, mi consente di utilizzare un approccio sensoriale percependo gli spazi virtuali come reali e materici, quasi a toccarli, a sentirne i rumori od i profumi. In ultima analisi ogni progetto è una sperimentazione continua, una ricetta speciale ed unica. A partire da La Forgiatura, diversi sono i progetti e la direzione artistica che ci sono stati affidati in questi ultimi anni in Italia, dal nuovo HQ Sandvik a Milano alla sede della società NGC Medical a Turate in provincia di Como, dalla nuova Fibercloud di Fastweb a Milano a Arcadia Center sempre a Milano, fino alla realizzazione di un progetto d'interior per un loft a Milano.” Quale lavoro tra queste strutture le ha procurato maggiori soddisfazioni in termini di recupero e di rigenerazione urbana, sfruttando gli elementi naturali presenti, come ad esempio la luce? “È difficile fare una preferenza tra i propri figli. Ogni progetto rappresenta un’avventura affascinante e coinvolgente. Stimolante sotto diversi punti di vista. Prendiamo ad esempio la Fibercloud: è stata un’opera fortemente sfidante se consideriamo i costi e i tempi di realizzazione. La difficoltà di confrontarsi con un luogo particolare come piazza Olivetti su cui si affaccia, anche Fondazione Prada e all’interno di un edificio progettato da un altro architetto. L’obiettivo era quello di creare un elemento pulsante dotato di vita propria, gareggiando in bellezza potrei dire, progettando una scultura luminosa che desse qualcosa anche alla città. Anche AB Medica che non è stata citata è uno dei progetti a cui sono legato maggiormente, per la sfida che ha rappresentato, tra scelta dei materiali, tempi di realizzazione, rispetto del budget… La Forgiatura resta ovviamente la sintesi dell’opera perfetta, in continua evoluzione direi, visti gli ultimi due recenti sviluppi al suo interno realizzati in perfetta simbiosi con

tutto il resto: la sede di Econocom realizzata nel 2018 e il nuovo HQ Sandvik che ho citato, del 2020. Se consideriamo lo stretto rapporto tra tempi di realizzazione e necessità di contenere i costi, allora l’Arcadia Center è il progetto recente che più mi ha coinvolto. Nasce dopo oltre vent’anni di professione ed oltre cinquanta di vita. Un periodo nel quale ho sentito l’esigenza di avviare una riflessione più profonda sia su quanto sin qui realizzato, sia su quanto vorrei realizzare in futuro. La ricerca della bellezza è il fil rouge del mio lavoro, ma anche lo strumento attraverso il quale vorrei dare un senso a ogni mio progetto per comunicare e condividere con i miei simili un'immediatezza non filtrata. Parlo del bello assoluto, istintivo e istintuale, la bellezza intesa come verità, uno strumento per non omologarci. Arcadia Center si presenta con un'architettura sinuosa e dalla forte personalità, caratterizzata da un contrasto raffinato tra il bianco dei fascioni curvilinei a sezione variabile che abbracciano il building sul fronte strada ed il grigio antracite che caratterizza i volumi spigolosi e tesi del resto dell’immobile. Un involucro di design che racchiude spazi flessibili portando benessere a chi ci lavora e dove sono stati “inseriti” elementi naturali quali l'aria, la luce ed il verde, utilizzandoli quasi fossero materiale da costruzione." Oltre al progetto dell’Hotel Metropole di Parigi, ha collaborato alla realizzazione di altre strutture internazionali? “Il nostro studio ha realizzato soprattutto nei settori del retail e della ristorazione numerose strutture nel mondo, a partire da Stati Uniti, Sud America, Nord Africa, Asia, Cina, Arabia Saudita…” A oggi, sono attivi altri progetti a livello estero? “Al momento in Svizzera abbiamo in corso un nuovo progetto residenziale e stiamo lavorando per creare collaborazioni con altri studi internazionali. Siamo molto interessati ai mercati degli Stati Uniti e dell’Europa in generale.” Abbiamo letto che ha ricevuto diversi premi: a quale di questi è maggiormente affezionato? “Sicuramente ai primi premi legati al mondo dell’hôtellerie. Eravamo all’inizio della nostra avventura ed essendo giunti in maniera inaspettata, ci hanno dato la sensazione di stare facendo qualcosa di importante e apprezzato.”

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/Automotive

ALESSANDRO GORI Intervista al responsabile vendite della concessionaria McLaren e Bentley Milano, capitanata dal Gruppo Fassina

A cura di Christian Gaston Illan e Maria Giulia Linfante

Di cosa vi occupate? “Siamo i distributori esclusivi per il mercato italiano dei due brand: McLaren dal 2010, anno nel quale è partito il progetto della Casa Britannica, con la vision del mitico Ron Dennis, desideroso di distribuire vetture sportive ad alto contenuto tecnologico e prestazioni in tutto il mondo con la creazione di una rete di concessionari esclusivi. Non vendiamo auto da Formula 1, è ancora oggi la risposta che diamo ad alcuni curiosi che chiedono informazioni, ma vere fuoriserie. Dal 2016, abbiamo acquisito anche il mandato per il marchio Bentley, le auto di rappresentanza della Royal Family. La qualità ed il profumo della pelle i legni dei cruscotti ricercati in tutto il mondo, e i circa 10 km di cuciture, presenti in ogni vettura, ti avvolgono come un abito confezionato su misura.” Ci può dare alcune anticipazioni in merito alle nuove uscite per il prossimo anno? “Con la pandemia in corso le Case Automobilistiche hanno rivisto un po’ i piani di produzione dei nuovi modelli pertanto preferisco parlare delle vetture in uscita quest’anno, che sono già state annunciate. McLaren Artura e New Bentley Bentayga Hybrid.”

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marzo\aprile 2021 Ultima domanda di rito: la top 3 della sua lista di Spotify? “Non ho una particolare chart per le mie canzoni preferite. Ascolto molto la musica deep house, soprattutto quando sono alla guida, mi rilassa molto.”

Milano e la moda sopra le righe: il colore/fantasia più insolito che un cliente ha richiesto? “I nostri clienti sono un po’ conservatori, ma nel corso degli anni, ho configurato vetture dalla vernice bicolore, per entrambi i brand, molto particolari e devo ammettere che non erano niente male. Il Suggerimento è osare di più!” L’elettrico e le prestazioni: cosa possiamo aspettarci dalle due case automobilistiche britanniche? “Come vi ho anticipato, la nuova McLaren Artura, che sarà sul mercato in primavera, sarà una vettura ibrida, che sviluppa 680 cv di pura adrenalina. La Bentayga Hybrid è un Suv da 450 cv, che non disdegna la guida sportiva dinamica, ma viene scelta per l’esclusivo lusso contemporaneo.” Come sarà l’auto del futuro? “Tutte le Case Automobilistiche, sono orientate a progettare auto ibride e elettriche, anche in virtù delle normative europee sull’inquinamento, che limiteranno la produzione di auto con il solo motore termico. La produzione di auto di serie, segue un può anche la tendenza del Motorsport. La Formula E, ed i primi test sulle prime auto da Rally Full elettric, dettano le linee guida per il futuro, che sarà estremamente Green.”

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/Automotive I monopat tini a noleggio stanno registrando un successo di pubblico in ogni località dove sono disponibili e rappresentano certamente una soluzione efficace per agevolare spostamenti brevi rispettando le disposizioni relative all’emergenza sanitaria, ma come ogni mezzo di locomozione va usato con educazione e nel rispetto delle regole. Ma la novità del mezzo e del servizio di sharing hanno già evidenziato alcuni problemi: utenti che transitano in zone inappropriate, parcheggio selvaggio e mezzi vandalizzati o rubati.

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MICROMOBILITÀ Il successo del monopattino A cura di Giorgio Nadali


marzo\aprile 2021 BIT Mobility, l’azienda italiana attiva a Milano, Torino, Verona, Mestre, La Spezia, Parma, Bari, Lecce, Taranto, Pisa, Bergamo, Trento e più recentemente a Firenze e Palermo, ha sviluppato un sistema di videosorveglianza dei suoi mezzi che impone agli utenti corretti modi di utilizzo del monopattino in condivisione che offre alle amministrazioni locali insieme ad un supporto di consulenza per la progettazione del servizio di noleggio: dalla scelta delle aree di sosta, al numero di monopattini, alla gestione delle ricariche programmate, allo sviluppo di tariffe giornaliere, settimanali e mensili. Una centrale operativa che ha sede a Verona monitora 24 ore su 24 tutti i monopattini (più di 5.000 in tutta Italia) attraverso un sistema di geolocalizzazione che consente di rilevare tutte le anomalie degli spostamenti. Ogni città è, infatti, suddivisa in zone di libero transito e/o di libero parcheggio, settori della città dove l'uso del monopattino è autorizzato; quando si verifica un'anomalia d’uso, questa viene rilevata dal computer di bordo e segnalata all'utente, che riceve un alert sonoro. Se l'anomalia persiste è previsto l’intervento degli operatori, anche supportati all'evenienza dalle guardie giurate di Sicuritalia IVRI e, se necessario, dalle forze dell’ordine. “I Comuni italiani si sono dovuti confrontare con nuove esigenze di TPL in tempi molto rapidi. Il nostro contributo è stato quello di affiancarli nella gestione degli spazi cittadini con modalità di controllo dei mezzi in movimento e in stallo, e nel continuo ricambio dei monopattini in disuso – dichiara Michela Crivellente, fondatrice di BIT Mobility – Abbiamo messo in campo tutte le forze per offrire un servizio sicuro e efficiente che per fortuna è diventato operativo solo in rare occasioni, e dove si sono verificati dei furti sono stati prontamente sventati dagli operatori intervenuti con le Forze dell’Ordine”.

I monopattini a noleggio stanno registrando un successo di pubblico in ogni località dove sono disponibili e rappresentano certamente una soluzione efficace per agevolare spostamenti brevi rispettando le disposizioni relative all’emergenza sanitaria, ma come ogni mezzo di locomozione va usato con educazione e nel rispetto delle regole. La prevenzione contro gli abusi sui monopattini elettrici è assicurata dalla partnership con Sicuritalia IVRI, l'azienda leader in Italia nel settore della Sicurezza, che con oltre 15.000 dipendenti garantisce la sicurezza di privati, negozi e aziende con servizi come Protezione 24 Persona, un’app per la protezione personale in mobilità, e Protezione 24 Casa, un sistema di antifurto streaming per la sicurezza della casa, ed una gamma completa di soluzioni dedicate alle aziende di ogni dimensione. Sicuritalia IVRI mette a disposizione le sue migliaia di Guardie Giurate in tutte le città coperte dai servizi di BIT Mobility, incluse le città turistiche dove il servizio è limitato alla sola stagione estiva, facendo quindi da deterrente contro gli abusi quali danneggiamento, distruzione o furto dei monopattini elettrici, che prevedono sanzioni fino a 8.000 € e 3 anni di reclusione secondo gli articoli 626 e 635 del Codice Penale e l‘art. 4, Comma 1, lettera C del Decreto Legislativo n. 7 del 2016. BIT MOBILITY E CROCE ROSSA ITALIANA BIT Mobility mette a disposizione di Croce Rossa Italiana e alcune associazioni Anpas l’intera flotta di monopattini elettrici per la consegna gratuita di farmaci a domicilio. Il progetto nasce a Verona e si sta estendendo in tutta Italia grazie alla disponibilità

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dell’azienda a mettere a disposizione gratuita la propria flotta anche ad altre associazioni impegnate nella lotta contro il Coronavirus. BIT Mobility ha deciso di supportare Croce Rossa Italiana e Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) mettendo loro a disposizione i propri monopattini elettrici per la consegna a domicilio di farmaci, altri generi di supporto e di prima necessità attraverso il personale autorizzato. Il progetto parte inizialmente nelle città di Milano, Torino e Verona, tre delle zone maggiormente colpite dal Covid-19 e dove l’allerta resta estremamente alta, ma è estensibile ad altri comuni e altre associazioni per servizi a quella fascia di popolazione più debole. L'azienda attiva nel settore di sharing mobility mette a disposizione la sua flotta di monopattini elettrici anche ad altre associazioni che stanno operando nella lotta contro le conseguenze della diffusione del Coronavirus. Il mezzo è ottimale per movimenti in centri storici, per tratti brevi e medi e per il trasporto di oggetti non particolarmente ingombranti come appunto le ricette e i farmaci, piccole spese alimentari e altri oggetti utili alla vita casalinga delle persone che non possono muoversi da casa, primi fra tutti gli anziani e le persone invalide. La disponibilità dei monopattini offre anche il vantaggio alle associazioni di poter usare gli altri veicoli per attività che richiedono il trasporto di oggetti di maggiori dimensioni e di aumentare i servizi offerti nella loro globalità. “Quando la mobilità di un’intera città si ferma per un’emergenza sanitaria, è un dovere assicurare i beni di primaria importanza come i farmaci e la loro consegna in tempi brevi – dichiara Alessandro Ortombina, Presidente di Croce Rossa Italiana Comitato di Verona OdV – Il supporto di BIT Mobility nella gestione della problematica ci permette di agire tempestivamente, con personale adeguatamente preparato a incontrare persone anziane e/o in quarantena domiciliare, e assicurare la consegna”. “Questa emergenza sanitaria sta cambiando il modo di affrontare la quotidianità per molti italiani. Anche il personale sanitario è chiamato ad adeguarsi a nuovi ritmi e nuove soluzioni – dichiara Roberto Favino, Presidente Croce Viola Milano – L’uso di monopattini elettrici è estremamente utile per muoversi rapidamente nelle strade cittadine e ci permette di usare i veicoli per consegne più impegnative”. “A Torino i monopattini che ci sono stati assegnati sono stati messi a disposizione della nostra associata Croce Giallo Azzurra di Torino – dichiara Andrea Bonizzoli, presidente di Anpas Comitato Regionale Piemonte – Questa disponibilità ha permesso un miglioramento nel lavoro dei volontari che muovendosi più rapidamente possono raggiungere un maggior numero di persone che hanno bisogno di ricette, farmaci e prodotti di prima necessità”. “Abbiamo deciso di mettere a disposizione i nostri beni gratuitamente fino al termine dell’emergenza perché crediamo che tutti dobbiamo aiutare il sistema a lottare contro il nemico rappresentato dal virus – afferma Michela Crivellente, fondatrice di BIT Mobility – Per noi è un modo concreto di aiutare chi tutti i giorni mette al servizio degli altri la propria attività correndo dei rischi anche molto alti. Il progetto nasce con la Croce Rossa Italiana e Anpas, ma speriamo di poterlo allargare anche ad altre associazioni che svolgono attività simili sul territorio e che invitiamo a prendere contatto con noi”.

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BIT MOBILITY BIT Mobility è l’azienda nata nel 2019 a Bussolengo, in provincia di Verona, attiva nel settore di sharing mobility, che si è posta la mission di ridurre la congestione del traffico e le emissioni di CO2 nelle piccole e grandi città italiane, offrendo una reale alternativa all’automobile che sia economica e rispettosa dell’ambiente. Presente in 19 città italiane (Bari, Bergamo, Busto Arsizio, Cattolica, Cervia, Firenze, La Spezia, Lecce, Mestre, Milano, Milano Marittima, Misano, Palermo, Parma, Pisa, Taranto, Torino, Trento Verona e Viareggio), BIT Mobility mette a disposizione dei centri urbani una flotta di moderni monopattini in modalità di sharing economy. Si tratta di mezzi alimentati da energia elettrica, facilmente reperibili, semplici da usare grazie all’app dedicata, ideati per diventare una soluzione green e comoda per la mobilità urbana.

INTERVISTA A MICHELA CRIVELLENTE, CEO E CO-FONDATRICE DI BIT MOBILITY Perché scegliere di muoversi con il monopattino elettrico? “Le città italiane sono sempre più intasate dal traffico e il monopattino elettrico rappresenta un nuovo e agile mezzo di trasporto di facile utilizzo che permette ai cittadini, studenti, turisti, di muoversi in modo comodo tra le vie cittadine. I mezzi in condivisione come i nostri sono poi alimentati da energia proveniente da fonti rinnovabili, ideali per brevi spostamenti in città senza l’assillo del parcheggio del mezzo privato.” Sicurezza. Secondo il Consumer Product Safety Commission degli USA, i monopattini elettrici hanno causato circa 50.000 feriti e 27 vittime tra il 2017 e il 2019. Un Suo commento? “L’introduzione su strada di monopat tini elet trici st a inevitabilmente incidendo sul traffico e sulla mobilità di tutti, pedoni compresi. Ci stiamo lentamente abituando a guidare affiancati da persone in piedi su un monopattino. E come tutti i cambiamenti questo necessita di un adeguamento delle consuetudini, delle norme, delle condizioni di guida e delle strade stesse. Una situazione delicata e difficile, anche considerando la velocità con cui questo cambiamento si sta verificando. Sicuramente quello della sicurezza della viabilità è uno dei temi più sensibili per la nostra azienda. Per questo lavoriamo con le amministrazioni comunali per formare una nuova generazione di cittadini che potranno muoversi in città utilizzando i nuovi mezzi a loro disposizione. Stiamo entrando nelle scuole superiori con il progetto My school is unbitable-Con BIT la tua scuola non si batte, per fare educazione civica e stradale, e insegnare ai ragazzi il corretto uso del monopattino elettrico, in stretta collaborazione con le polizie locali. L’obiettivo è formare una nuova generazione di cittadini, attenti, rispettosi della sicurezza, propria e altrui, coscienziosi rispetto all’ambiente. Ci teniamo a sottolineare che nonostante oggi non sia obbligatorio, BIT


marzo\aprile 2021 Mobility consiglia fortemente l’utilizzo del casco a qualsiasi età. Purtroppo a oggi la maggior parte degli incidenti riferiti ai monopattini elettrici sono causati dall’assetto del manto stradale delle nostre città, che richiederebbe una maggior manutenzione. Per quanto riguarda i dispositivi di sicurezza del monopattino, abbiamo dotato la nostra flotta di modelli di ultima generazione, più solidi ed equilibrati, grazie al doppio freno a tamburo +EBS e alle ruote in materiale composito, adatte anche per la circolazione su strade con sampietrini. Per una maggiore sicurezza durante la circolazione serale, il nuovo modello è dotato di un fanalino led frontale ad alta visibilità e catarifrangente bianco e un doppio led posteriore rosso per freno e visibilità. Abbiamo inoltre concordato con le amministrazioni comunali servizi sempre più di supporto all’utente, con la costante interazione col servizio di assistenza h24, che aiuta il monopattinista al corretto uso del mezzo, fornendo indicazioni e alert sonori in caso di utilizzi impropri.”

Come nasce BIT Mobility e perché sceglierla? “BIT Mobility nasce come azienda famigliare, nel marzo 2019, a seguito di un viaggio negli USA durante il quale ci siamo imbattuti in questa novità d’oltreoceano. Da qui la volontà di portare anche in Italia questo nuovo concetto di micromobilità, elettrica, ecosostenibile e in condivisione. BIT Mobility offre all’utente un servizio tramite un’applicazione intuitiva, gratuita e di facile utilizzo, con un’ampia scelta di abbonamenti e pacchetti per ogni tipo di esigenza. Offre dei mezzi solidi, stabili, strutturali, posizionati nei punti più strategici delle migliori città italiane (ad oggi sono più di 20 città coperte dal servizio).” Nel 2019 venne firmato dal Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli un decreto ministeriale che definisce il dettaglio delle caratteristiche della micromobilità elettrica. È sufficiente secondo Lei? “Credo che le caratteristiche della micromobilità elettrica vadano ulteriormente approfondite prima dell’inserimento all’interno del codice della strada per evitare che i cittadini italiani si trovino a dove affrontare una giungla di normative differenti a seconda del comune di riferimento. È importante aiutare le Amministrazioni locali nella gestione del cambiamento in atto; come prima società italiana di noleggio di monopattini ci siamo sentiti parte in causa, così da strutturare servizi di supporto che prevede prima di tutto la condivisione dell’analisi degli obiettivi della città, le sue caratteristiche e le condizioni di viabilità e traffico in essere. Analisi dei flussi del traffico e monitoraggio nel tempo, ricerca di soluzioni per l’ottimizzazione del servizio, presenza sul territorio per intervenire tempestivamente in casi di utilizzo non consono alle normative, dialogo costante con gli Amministratori pubblici per identificare eventuali problemi e trovare le soluzioni. Tutte attività che effettuiamo grazie alla presenza dei City Manager: figure esperte di mobilità che dialogano con le Amministrazioni in modo continuativo e possono intervenire a supporto dei piani condivisi.” La patente AM richiesta ai minorenni in monopattino va estesa anche ai maggiorenni? “Non c’è più obbligo della patente AM, neanche per i minorenni. Questo non esclude che sia sempre meglio che soprattutto i più giovani vengano educati correttamente già a scuola.” Come funziona il vostro servizio e cosa prevedete di nuovo per il 2021? “Attivare un monopattino BIT è molto semplice. Basta scaricare l’app BIT Mobility, inserire i dati personali e carta di credito. Accedere alla mappa della propria città attraverso la geolocalizzazione e individuare il mezzo più vicino. A quel punto basterà premere invio e il mezzo si accenderà. Una volta terminata la corsa, sempre tramite app, basterà cliccare sul pulsante clicca noleggio. Durante il 2021 avremo ancora diverse aperture (Padova, Novara, Piacenza), con l’introduzione di nuovi servizi con motorini elettrici in alcune città.”

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/Cultura

L’ARTE A NUDO Intervista a Marco Eugenio Di Giandomenico A cura di Carla Cavicchini

Arte, arte… ma quale? Esistono molteplici espressioni dell’arte, con altrettanti risvolti: da quelli meramente estetici a quelli terapeutici – come insegna la scuola del medico-clown Patch Adams – connotando un mondo oggetto di attenzione e di elucubrazioni dottrinarie da parte di filosofi, artisti, critici e intellettuali da più di duemilacinquecento anni! È interessante il taglio interpretativo, soprattutto in tema di arte contemporanea, del critico e curatore artistico internazionale Marco Eugenio Di Giandomenico, docente all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, grazie al suo stile (e fiuto) sciolto, fluente, efficace e non esclusivamente accademico. Parliamo d’un esteta, nel senso di riconoscitore e scopritore della Bellezza. Una persona di gusto, che può essere soggettivo da persona a persona, senza però trascurare l’anima profonda dell’estetica, in quanto senza immagini ed impulsi vitali appassirebbe come una bella pianta non annaffiata. Se per Schelling l’elemento natura è vitale nella nostra visione d’insieme, è stimolante continuare ad affinare il nostro senso estetico davanti a chiese, dipinti, castelli e palazzi, con estrema cura interiore ed esteriore, cominciando dal quotidiano. Come tirar fuori più spesso il servizio buono (da tavola) non senza aver letto Prévert e, prima ancora, accompagnati da buona musica. Marco Eugenio Di Giandomenico è considerato a livello internazionale un teorico dell’arte sostenibile che costituisce uno dei più grandi dibattiti dell’arte contemporanea, circa le nuove modalità di espressione degli artisti contemporanei nell’era delle nuove tecnologie. “Assistiamo al sovvertimento delle categorie essenziali e

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Marco Eugenio Di Giandomenico. Foto © Ambrogio Trezzi


marzo\aprile 2021 storiche che, per più di duemilacinquecento anni, hanno caratterizzato l’ermeneutica dell’arte. Oggi l’artista si esprime attraverso i new media, usando pochissimo gli strumenti tradizionali quali pennello, scalpello, etc., utilizzati per millenni e che hanno caratterizzato la tradizionale téchne dell’arte. Il mouse viene usato in fase creativa e di post produzione, ponendo varie problematiche sulla sostenibilità dell’arte. Negli ultimi 20 anni mi sono focalizzato principalmente su quali sono i linguaggi creativi nell’era contemporanea. Scrivo di artisti in quanto curatore e critico sulla sostenibilità dell’arte, nonché su tematiche sociologiche collegate all’arte contemporanea. Ultimamente, all’inizio della pandemia nel 2020, insieme al direttore del Museo della Certosa di Pavia ho scritto un libro, La follia di Oreste, dove si analizza il mito greco di Oreste in chiave contemporanea. Il libro contiene un testo tragico in stile classico e un saggio sociologico, dove si immagina un Oreste che si risveglia dal sonno millenario nell’era della pandemia cercando una sua nuova dimensione secolare eroica dopo essere stato disumanizzato nel ‘900, divenuto manichino a mo’ di Giorgio De Chirico, e annullato all’inizio del terzo millennio con l’avvento di Internet.” Ma che bella Lectio Magistralis. È banale chiederle se abita a Milano? “Sì, abito a Milano da quasi trent’anni. Ho ideato e organizzato importanti iniziative culturali e artistiche nella capitale lombarda sempre con l’obiettivo di valorizzare i giovani artisti, il patrimonio monumentale e soprattutto il Made in Italy. Ho svolto la mia attività anche con sedi distaccate temporanee a Roma e a Venezia per seguire progettualità internazionali che mi hanno visto curatore. Vado sempre dove mi porta il cuore! Il mio lavoro va svolto con dedizione e mettendo a frutto le competenze, ma l’innesco nasce sempre dal cuore, dall’amore incontaminato per l’iniziativa che mi viene via via proposta.”

Marco Eugenio Di Giandomenico. Foto © Roberto Granata

Sembra di capire che il suo impegno per lavori importanti le hanno portato sempre grandi soddisfazioni. “Direi di sì, non mi lamento! Nelle vesti di scrittore, curatore, critico, cultural manager

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(spunta l’anima economica!). Un’iniziativa che ricordo sempre con piacere è Leonardo at the table, un grande evento che ho ideato e diretto artisticamente qualche anno fa, organizzato al Castello Sforzesco in partnership con il Comune di Milano, l’Accademia di Brera, il Politecnico di Milano e tante altre entità pubbliche e private relative al Food. È stata riproposta la Festa del Paradiso del 13 gennaio del 1490, offerta dal Duca di Milano al nipote per le sue nozze con Isabella di Aragona, declinata in chiave contemporanea con una cena di gala con 500 ospiti diretta dal mitico chef Gualtiero Marchesi e un concerto rinascimentale organizzato dal Conservatorio G. Verdi di Milano. Un progetto estremamente interessante che durante l’Expo 2015 ha promosso la storia di Milano. Non dimentichiamo che l’art director della Festa del Paradiso quattrocentesca è stato Leonardo Da Vinci, a cui è attribuita, tra le altre, anche l’invenzione del tovagliolo! Il leitmotiv dell’Expo 2015 è stato la sostenibilità, e non solo in termini di produzione e distribuzione alimentare e di salvaguardia del pianeta. E proprio Gualtiero Marchesi, mio grande amico, acconsentì a presiedere il comitato tecnicoscientifico per la parte food di questo grande evento. Hanno partecipato tanti rappresentati di Stati esteri, direttori di musei, autorità istituzionali provenienti da ogni parte del mondo,

Marco Eugenio Di Giandomenico Foto © Massimo Martino

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Marco Eugenio Di Giandomenico vive e lavora a Milano. È laureato in Economia con studi di approfondimento in Storia dell’Arte, Teologia e Filosofia. Ha insegnato presso vari Atenei, tra cui l’Università di Firenze, il Politecnico di Milano e attualmente è docente di “Economia dell’Arte e della Cultura” presso il corso di laurea magistrale in Product Design dell’Accademia delle Belle Arti di Brera di Milano. È riconosciuto a livello internazionale tra i massimi teorici e assertori dell’arte contemporanea sostenibile e ha scritto importanti testi accademici di critica artistica e di economia dell’arte.


marzo\aprile 2021 artisti e personalità della cultura del calibro di Carla Fracci, Bill Fontana (venuto ad hoc dalla California) e tanti altri. Il riscontro mediatico è stato incredibile, a livello di stampa sia nazionale sia internazionale. Sono orgoglioso di questa mia curatela artistica, in quanto ritengo di essere riuscito a creare un connubio virtuoso tra arte, cultura ed economia. Certo, l’Expo ha aiutato: era un momento in cui Milano era al centro del mondo. Mi ritengo, pertanto, un accademico dai mille interessi, preferendo, tuttavia, spaziare in lungo e largo verso nuovi campi ed orizzonti, sempre alla ricerca della Bellezza.” È anche promotore del Made in Italy. “Ritengo di essere più che altro un esperto di valorizzazione, allorché, tuttavia, ci sia un quid reale da valorizzare. La valorizzazione è un concetto molto importante che parte da un corollario di base. Infatti, se qualcuno non paga qualcosa ci sono solamente due possibilità: o quel qualcosa non vale, o quel qualcuno non riconosce e percepisce il valore della cosa. E questo lo dico quando l’economia non si combina con l’arte e la cultura. Molto spesso non c’è arte poiché noi confondiamo l’arte con la decorazione. A volte invece l’arte stessa come messaggio di bellezza non colpisce l’osservatore, e qui entra in ballo la comunicazione. La principale valorizzazione è la promozione del nostro territorio italiano, dove Made in Italy significa tante cose anche perché, se analizziamo le principali produzioni del Bel Paese, spesso ci troviamo di fronte a processi industriali in parte dislocati all’estero e con dipendenti tutt’altro che Italiani senza approfondire, poi, quanta proprietà delle nostre aziende è effettivamente collegata alla nostra nazione… e allora Made

in Italy vuol dire solo che l’ultimo anello produttivo avviene in Italia? Su questo il Legislatore si è espresso compiutamente, ma le scorciatoie sono tante e spesso difficilmente identificabili.” Non è mancata una nota polemica. “Chiaramente non voglio sollevare sterili polemiche su una questione dibattuta da decenni. La mia opinione personale è che di vero Made in Italy si può parlare quando l’estro e l’ingegno italiano permeino l’ideazione e la gestione degli output produttivi e creativi. Introdurre delle regole realizzative cogenti non assicura alcunché se il timone non rende merito a una genetica e a un’identità culturale unica al mondo.” Abbiamo a lungo parlato del concetto del bello, del buon gusto, dell’arte. Ed è venuto fuori anche D’Annunzio ricordandolo con “Il Piacere” di quell’Andrea Sperelli alter ego del Vate. Insomma l’Estetismo ha preso forza e campo a tutto tondo, sembra quasi che si sia affacciato Oscar Wilde a tale conversazione! Ci racconti del suo Estetismo. “Estetismo significa tante cose, tra cui anche un lezioso preziosismo. Per quanto mi concerne, estetismo è l’incessante ricerca della Bellezza in ogni sua manifestazione e ciò ha sempre caratterizzato la mia personalità e il motore delle mie azioni. Ritengo che non esista un bello che non sia al contempo buono, in quanto moralmente edificante, e su questo Aristotele dice magistralmente la sua… Spero di essere stato chiaro.” Chiarissimo! Tanto d’aver unito il pensiero aristotelico agli aforismi di Wilde con: "Non si vede una cosa finché non se ne veda bellezza."

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STANDARD AND POOR’S: «LE BANCHE EMIRATINE SONO TRA LE PIÙ SOLIDE AL MONDO» A cura della redazione

La realtà economica Italiana, già fortemente provata da anni di profonda crisi, è in continuo peggioramento a causa della pandemia ancora in atto. L’emergenza sanitaria, infatti, ha avuto, e sta ancora avendo, un impatto catastrofico diretto sull’economia interna al nostro Paese. L’Italia ha subito una perdita del PIL pari all’8,9% nel solo 2020 a causa del blocco delle attività produttive interne e sociali, il quale ha comportato che il debito pubblico Italiano si assestasse al 160% del PIL, come riportano i dati pubblicati dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) lo scorso dicembre. Lo stesso Ente ha evidenziato, nella nota mensile pubblicata ad aprile 2021, che la maggiore incertezza radicata nel nostro Paese consiste nella sfiducia delle famiglie, preoccupate per l’andamento disastroso dell’economia che mette a repentaglio il funzionamento, già compromesso, del mondo del lavoro. Lo scenario, poi, risulta ancor più preoccupante se pensiamo che i Governi succedutisi in questi mesi pandemici e la Banca Centrale hanno messo in campo misure straordinarie, sia di natura

Daniele Pescara, CEO di Falcon Advice

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marzo\aprile 2021 monetaria che fiscale, per fronteggiare la crisi in corso, ma che tali interventi si stanno rivelando del tutto insufficienti e inefficaci. Un aspetto sintomatico dell’inutilità degli aiuti previsti istituzionalmente è rappresentato dall’inarrestabile crescita della pressione fiscale Italiana – consistente nel rapporto tra le entrate fiscali e quelle contributive sul PIL – che, come ha riportato l’Ufficio studi della CGIA di Mestre nella sua pubblicazione del 17 aprile 2021, ha raggiunto il 43,1%. Lo stesso Ente, inoltre, evidenzia come il carico fiscale complessivo che grava sulle famiglie e sulle imprese Italiane costituisca un problema di importanza primaria, poiché comporta l’altissimo rischio di chiusure aziendali e il conseguente incremento del numero di persone che scivolano al di sotto della soglia di povertà. Tuttavia, va sottolineato che l’incidenza della diffusione del Coronavirus non è stata egualmente catastrofica in tutti i Paesi del mondo. Infatti, alcune economie hanno saputo resistere

dignitosamente ai colpi inferti dal Covid-19, arginando abilmente le difficoltà che esso porta con sé. A tal proposito, merita di essere menzionata la stabilità economica e finanziaria che si riscontra negli Emirati Arabi Uniti, così come si evince chiaramente dai dati pubblicati a inizio aprile 2021 dall’Agenzia stampa degli Emirati (WAM). In un periodo di profonda crisi mondiale, quale quello corrente, infatti, gli EAU hanno ottenuto una notevole vittoria economica grazie alle riserve di capitale detenute dalle banche Emiratine nonché agli interventi realizzati dalla Central Bank of the UAE (CBUAE), che ha ridotto dal 25 al 15% la quantità di capitali che le banche debbono conservare per i prestiti finalizzati alle PMI, favorendo così l’accesso al credito. In tal modo, infatti, si è potuto permettere alle imprese il prosieguo della produzione, pur restando in linea con gli standard minimi determinati a Basilea nel 1974 in occasione del celebre Comitato per la Vigilanza Bancaria. Inoltre, la ricordata CBUAE ha rinunciato,

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Falcon Advice per ben sei mesi, a tutte le commissioni applicate ai servizi di pagamento forniti alle banche che operano negli Emirati Arabi Uniti con effetto a partire dal 15 marzo 2020. Tutto quanto sin qui rilevato, trova recentissima e autorevole conferma nei dati pubblicati dall'agenzia di rating Standard & Poor's (S&P) – come trasmesso a fine aprile 2021 dall’Agenzia Nova – dai quali si evince che le banche e le istituzioni finanziarie Emiratine hanno subito un impatto veramente minimo dal Coronavirus. Le banche degli EAU, pertanto, si confermano tra gli Istituti di Credito più solidi dell’intero pianeta. “Questi dati confortanti hanno spinto e spingono oggigiorno sempre più imprenditori italiani a trasferire o costituire la loro società nei Paesi del Golfo Persico, che non hanno risentito tanto quanto l’Italia della situazione pandemica: Dubai è tra i paesi con il tasso di vaccinazioni più alto al mondo” – afferma Daniele Pescara, di origini venete, CEO di Falcon Advice – “le dosi somministrate negli Emirati Arabi Uniti sono oltre 9,8 milioni in un Paese con una popolazione di circa 10 milioni di abitanti, composti per la maggiore di espatriati. Pertanto, i numeri parlano chiaro e gli investimenti emiratini sono una validissima strada per mettere in sicurezza il proprio business”. Di tali temi, infatti, l’imprenditore veneto si occupa da oltre 10 anni, proponendo i suoi servizi professionali ad aziende e privati, e aiutandoli spalla a spalla nel campo della gestione internazionale, specificatamente a Dubai, della propria attività. Grazie al notevole livello di esperienza maturato e alle illustri referenze ottenute in anni di formazione professionale, Daniele gestisce profittevolmente la sua clientela,

esercitando nei suoi due uffici ubicati in Italia (Padova) e a Dubai e occupandosi del coordinamento degli investitori internazionali negli Emirati Arabi Uniti. A ulteriore supporto di quanto già evidenziato, poi, si esprime, la WAM nel medesimo comunicato stampa già menzionato, sostenendo che “nonostante i tempi difficili, gli Emirati Arabi Uniti si sono classificati in cima alla lista dei Paesi più sicuri del mondo durante il COVID-19, grazie alla capacità di affrontare le sfide imposte dal virus nei settori industriale e commerciale a livello globale”. Pertanto, appare evidente come mentre in Italia i tanto declamati incentivi, contributi speciali, finanziamenti bancari e fondi perduti sono rimasti un aiuto infruttuoso, Dubai ha reagito concretamente ed in maniera efficiente attirando a sé i più lungimiranti imprenditori esistenti. Grazie alla favorevole situazione economica Emiratina, La Falcon Advice vede crescere esponenzialmente il numero di richieste di costituzione e trasferimento di società a Dubai, che riesce a realizzare facilmente anche mediante la collaborazione con i principali Istituti di Credito del Paese presso cui è accreditata. Infatti, il suo multiservice office, Daniele Pescara Consultancy, rappresenta il punto di riferimento nel Golfo Persico per le costituzioni societarie Offshore e Onshore ed i servizi finanziari legati ad esse. I confortanti risultati che gli EAU stanno riportando anche negli anni più difficili per l’economia contemporanea mondiale, e che vengono pubblicati dalle più stimabili agenzie di rating al mondo, hanno facilitato il rapporto tra imprenditori italiani che desiderano sviluppare la propria attività a Dubai e le principali banche Emiratine. Rivela, infatti, il finanziere veneto titolare di Falcon Advice: “le più illuminate realtà imprenditoriali interne al nostro Paese, anche alla luce del continuo regresso del settore economico italiano, hanno optato per rilanciare il proprio business nei Paesi Emiratini, che lo permettono agevolmente grazie alle loro zone franche”.

FONTI: Comunicato ISTAT del 3.12.2020 (https://www.istat.it/it/archivio/251214) Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana ISTAT del 13.04.2021 (https://www.istat.it/it/archivio/256569) Comunicato Ufficio Studi CGIA Mestre del 17.04.2021 (http://www.cgiamestre.com/la-pressione-fiscale-e-salita-al-431/) Comunicato stampa WAM del 04.04.2021 (https://wam.ae/it/details/1395302924176) Agenzia Nova per Standard and Poor’s del 25.04.2021 (https://www.agenzianova.com/a/6084c45b5fb284.97308062/3416431/2021-04-25/business-news-emirati-standard-and -poor-s-covid-19-ha-aumentato-rischi-per-banche-locali)

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LOGISTICA URBANA Il miracolo dello spazio dietro l'angolo A cura di Jean-Luc Saporito

Gli spazi di stoccaggio all'interno delle città sono una rarità. Tuttavia, per garantire la più efficiente fornitura di merci alle persone e alle imprese, gli spazi logistici urbani stanno diventando sempre più importanti. Per gli sviluppatori di immobili logistici come P3 Logistic Parks, i centri di micro-distribuzione flessibili e automatizzati offrono una soluzione efficace a questo problema. Che sia nel parcheggio dietro il supermercato, nei parcheggi vuoti dei garage o nelle aree di stoccaggio sotterranee, la mancanza di spazio spinge l'attuale mondo della logistica a trovare soluzioni sempre più ingegnose. A causa delle mutevoli esigenze dei consumatori e del boom dell’e-commerce, il numero di consegne di pacchi sta aumentando rapidamente. Inoltre, la maggior parte dei consumatori ordina le consegne a domicilio e si aspetta che queste vengano evase il prima possibile. Per poter garantire la soddisfazione del cliente in queste circostanze, sono necessari processi logistici estremamente intelligenti e complessi. La comodità di consegna su cui si fa affidamento è accompagnata però da una crescente densità di traffico, dalla mancanza di spazio logistico, dal rumore e dall'inquinamento ambientale, soprattutto nelle città. Una risposta concreta a queste problematiche è il concetto del micro-deposito, che garantisce una supply chain più efficiente, rapida e rispettosa dell'ambiente. BREVI PERCORSI DI CONSEGNA AL CLIENTE Attuare una strategia logistica basata sul micro-deposito consente di avvicinare la merce al consumatore finale e quindi accelera le consegne nel last mile. I camion trasportano i pacchi dai depositi regionali di merci al di fuori dell'area urbana fino ai centri di micro-distribuzione in città o nelle città. Da questi depositi intermedi, le spedizioni si dirigono direttamente al luogo di consegna. I micro-depositi assumono la funzione di ulteriori hub che condensano la rete logistica, accorciando i percorsi di consegna nell'ultimo miglio. Le conseguenze sono meno traffico e consegne più veloci e affidabili. Grazie alla ridotta distanza dalle destinazioni, i micro-depositi consentono consegne di pacchi diversificate. Di uso comune sono i servizi di consegna ecologica

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Jean-Luc Saporito Chief Development Officer, P3 Logistic Parks


marzo\aprile 2021 con cargo bike e a piedi con carrelli a mano. In pochi anni, i veicoli robotizzati o i droni potrebbero integrare queste opzioni di trasporto. Le biciclette, in particolare, sono un mezzo di trasporto particolarmente maneggevole e poco ingombrante nel traffico cittadino, che non genera emissioni inquinanti o rumorose. Oltre a fungere da deposito, le aziende possono utilizzare i micro-depositi come stazioni di prelievo o di consegna diretta per i clienti. SPAZIO LOGISTICO INNOVATIVO E MOBILE I micro-depositi in combinazione con veicoli piccoli e flessibili sono particolarmente adatti nelle aree urbane con una popolazione densa, strade strette e un basso numero di consegne per fermata. In questo caso sono vantaggiosi i pacchetti piccoli e leggeri con bassi volumi di carico. Gli spazi adatti per i micro-depositi possono essere negozi chiusi, uffici o parcheggi sotterranei difficilmente utilizzabili. In questo modo la logistica può essere integrata in modo più armonioso nel paesaggio urbano. Anche i micro-depositi mobili, ad esempio sotto forma di camion o rimorchi parcheggiati, potrebbero essere utilizzati sempre più spesso in futuro. Il primo test di successo del concetto di micro-deposito con cargo bike in Germania si sta svolgendo ad Amburgo. Nel 2015 la città anseatica ha avviato un progetto pilota in cui sono stati allestiti hub sotto forma di container in quattro punti centrali nel centro della città. Il progetto è stato caratterizzato da effetti positivi sul traffico e sull'ambiente. Un altro esempio si può trovare a Parigi, dove camion sottoposti a modifiche sono utilizzati come micro-hub mobili; e i cosiddetti hotel logistici, in cui gli sviluppatori immobiliari urbani possono fornire spazi logistici su base temporanea. Ad Amsterdam, il progetto CityLab promuove anche sette micro-hub con oltre 50 biciclette a caricamento elettrico.

DEPOSITO MERCI DIETRO IL NEGOZIO Negli USA la miniaturizzazione della logistica è un passo avanti. I primi gruppi retail di questi paesi stanno già utilizzando centri di micro-depositi per integrare i loro punti vendita esistenti. Il micro-sistema funziona come un piccolo centro di distribuzione nel back office, sfruttando al meglio lo spazio disponibile. Uno solo di questi sistemi può essere utilizzato per più negozi nelle immediate vicinanze. I centri possono gestire anche prodotti sensibili alla temperatura come pasti surgelati o prodotti medicali grazie alle zone di temperatura opzionali. I sistemi di micro-depositi svolgono la funzione di punto di ricezione clienti e di centro di distribuzione allo stesso tempo. Ad esempio, Walmart ha allestito un centro chiamato Alphabot nel suo negozio di Salem, New Hampshire. Il sistema automatizzato raccoglie i prodotti dieci volte più velocemente delle persone in un magazzino tradizionale. Alphabot è rifornito di prodotti che sono più popolari tra i clienti Walmart per gli ordini online, che includono generi alimentari confezionati. Walmart prevede di implementare questo sistema di successo in più negozi, inizialmente negli Stati Uniti. UNA TENDENZA CON MOLTI VANTAGGI La micro-distribuzione si sta attualmente sviluppando in parallelo con altre tendenze quali la consegna autonoma dell'ultimo miglio e i negozi gestiti automaticamente. È in combinazione con altre tecnologie che la micro-distribuzione può sfruttare il suo potenziale logistico in modo particolarmente intenso. Ad esempio, i rivenditori che combinano i centri di micro-depositi e le consegne autonome per ridurre i costi logistici, aumentano al contempo la convenienza per i loro clienti. Il fornitore di servizi logistici Boxbot mixa entrambe le tecnologie come parte di un sistema di consegna automatizzato end-to-end. Nei micro-hub, i pacchi vengono smistati e caricati automaticamente nei veicoli di consegna, che poi si dirigono direttamente a casa dei destinatari. I microhub sono in grado di fornire un importante contributo alla soluzione del problema dello spazio per la popolazione, le imprese e la logistica nelle città. Non vi è bisogno di destinare a questo scopo nuove aree, ma spazi esistenti che devono essere convertiti in modo intelligente, con l’obiettivo di consentire non solo un trasporto più veloce, affidabile e flessibile, ma anche più rispettoso dell'ambiente. Le applicazioni pratiche in varie città dimostrano che questo è un concetto realizzabile. Con l’evoluzione della tecnologia, questa tendenza si sta dimostrando sempre più efficiente ed economica. Un trend che rende i piccoli centri attrattivi, non da ultimo, per un numero sempre maggiore di settori dell’e-commerce: alimentare, fashion, beni di consumo e prodotti farmaceutici.

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GRÜNENTHAL ITALIA SI CERTIFICA “GREAT PLACE TO WORK® ITALIA” A cura di Giorgio Nadali

Farmaceutici Formenti, lo stabilimento del Gruppo Grünenthal, in Italia ha raggiunto i requisiti per ricevere la Certificazione di Great Place to Work® Italia, che viene assegnata per 1) Un ambiente di lavoro positivo, apprezzato dai suoi dipendenti 2) Processi HR di alta qualità 3) Persone motivate con un elevato livello di engagement 4) Relazioni tra i collaboratori basate sulla fiducia 5) Grande attrattività nei confronti del mercato del lavoro e dei migliori talenti 6) Dipendenti orgogliosi dell'azienda e del proprio ambiente di lavoro 7) Persone produttive, collaborative ed attente all'innovazione. Nel 2020 l’azienda ha assunto 70 persone e 7 persone hanno avuto una job rotation o hanno cambiato ruolo. Ha un programma di talent pooling nei vari livelli dell’organizzazione, a livello global e una specifica determinazione dei percorsi di sviluppo. Oltre al tema occupazionale approfondito che ha un valore diretto per il territorio, sono tre i temi centrali: 1) L’export che pesa attualmente più del 90% dei volumi prodotti. Il sito ha una capacità produttiva in grado di erogare fino a 2 miliardi di singole unità all'anno e di esportare il 98% della produzione in Europa, Asia e Sud America. (Inoltre, non vengono esportati solo prodotti ma anche competenze in quanto alcune figure operano per la rete globale). 2) L’indotto che comprende i beni e servizi acquistati sul territorio locale e nazionale 3) Le opportunità nel medio termine Negli anni il Gruppo ha investito per migliorare l’organizzazione, la formazione delle risorse e l’efficienza degli impianti

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tecnologici, al fine di portare il sito a livelli di eccellenza per l’intero Gruppo Grünenthal. Oggi è un centro di produzione all’avanguardia che vanta reparti allineati agli standard più elevati ed un patrimonio di competenze interne, tecnologie ed esperienza che rappresentano la sua eccellenza. È certificato da varie istituzioni, tra le quali gli ispettorati dell'UE, ANVISA, del Giappone, della Russia, della Corea, della Turchia e il SFDA dell’Arabia Saudita. Nel corso del 2019 ha superato l’ispezione dalla FDA, con “zero findings”. Questo conferma la maturità e l’eccellente livello qualitativo della struttura produttiva e fornirà le basi per un’ulteriore espansione delle attività conto terzi. Nello stabilimento e come rete globale cercano opportunità di miglioramento continuo (dalle materie prime che acquistano alla rete logistica che utilizzano per portare i nostri medicinali ai pazienti di tutto il mondo e, parallelamente, minimizzando i costi, aument ando l'efficienza e garantendo i più alti standard di qualità). Nel 2019 è stata completata un’importante ristrutturazione e l’estensione delle aree di magazzino per nuovi servizi nel settore biofarma. Il futuro vede un ulteriore ampliamento delle capacità produttive; lo stabilimento amplierà la sua capacità produttiva nel 2021 e 2022 (tra costruzione, convalida e approvazione) e dal 2023 un farmaco G r ü n e n t h a l ve r r à p r o d o t t o n e l l o stabilimento italiano per i pazienti di tutto il mondo. Farmaceutici Formenti fa parte del gruppo

In foto: la sede di Milano di Grunenthal Italia


marzo\aprile 2021 Grünenthal, un'azienda completamente integrata, con una lunga esperienza nell'offerta di trattamenti antidolorifici innovativi e tecnologie all'avanguardia. Grünenthal è un'azienda indipendente a proprietà familiare, con sede ad Aquisgrana, in Germania. Siamo presenti in 29 paesi con filiali in Europa, America Latina e Stati Uniti. I prodotti sono commercializzati in oltre 100 paesi e circa 4.500 collaboratori lavorano per il Gruppo Grunenthal in tutto il mondo. Nel 2019 Grünenthal ha realizzato ricavi per circa 1,4 miliardi di euro. Grünenthal è leader globale nella gestione del dolore e delle malattie correlate. Lo scopo è migliorare la vita dei pazienti e l’innovazione è la passione. Tutte le attività e gli sforzi sono funzionali a lavorare verso la visione di un mondo libero dal dolore. Sono oltre 550 le persone impiegate, a livello nazionale, nella filiale Grünenthal Italia e nello stabilimento produttivo di Origgio, uno dei 5 siti produttivi del gruppo assieme a quelli in Cile, Ecuador, Germania e Svizzera. Rilevato da Grünenthal nel 1996, l’impianto produttivo di 50.000 mq2 è impegnato anche in servizi di produzione, assemblaggio e confezionamento per conto terzi e vanta una capacità produttiva in grado di erogare più di 2 miliardi di singole unità all’anno e di esportare il 98% della produzione in Europa, Asia e Sud America.

INTERVISTA A GIOVANNI MARANGONI, SITE DIRECTOR FARMACEUTICI FORMENTI Lei ha detto: “Il nostro stabilimento è un centro di produzione a l l ’av a n g u a r d i a c h e vanta reparti allineati agli standard più elevati e d u n p at r i m o n i o d i co m p e te n ze i nte r n e , tecnologie ed esperienza che rappresentano la sua eccellenza”. Ce ne parli. Lo stabilimento produttivo di Origgio rappresenta una storia di internazionalizzazione di successo ed eccellenza. Costruito durante la gestione di una famiglia di impreditori Italiani (Formenti) e orientato inizialmente alla produzione per il territorio nazionale, nel ‘96 grazie all’acquisizione da parte del Gruppo Grünenthal è stato integrato all’interno di una multinazionale farmaceutica. Da qui sono scaturite nuove opportunità di crescita in particolare grazie all’export. In questi 25 anni il sito ha evoluto i modelli organizzativi, le competenze e ha investito per migliorare la formazione delle risorse e l’efficienza degli impianti tecnologici. Il risultato di questo processo è uno oggi uno stabilimento in grado di competere nel contesto farmaceutico mondiale, rappresentando un centro di produzione moderno, con infrastrutture, tecnologie e competenze altamente specializzate. Il sito è inoltre certificato da varie autorità, tra le quali gli enti regolatori Europei, Americani, Brasiliani, Giapponesi, quelli di Russia, Corea, Turchia ed altri ancora. Nell’ambito di un percorso di ulteriore crescita, Grunenthal sta internalizzando nel sito la produzione di alcuni prodotti recentemente acquisiti, e precedentemente prodotti fuori dal contesto UE, in Gran Bretagna e Stati Uniti. Lo stabilimento è anche attivo nella produzione per grandi aziende farmaceutiche multinazionali per le quali costituisce la piattaforma di accesso al mercato europeo. Certificazione Great Place to Work® Italia. L’84% dei vostri dipendenti ha detto di essere orgoglioso di dire agli altri che lavoro da voi. Perché? Il senso di orgoglio riscontrati nella recente indagine Great Place to Work® sono frutto della passione che dedichiamo ad ogni nostra attività, dei significativi risultati raggiunti e della costante attenzione che dedichiamo alle nostre persone, come ad esempio i momenti celebrativi dei successi e delle ricorrenze, il programma di borse di studio per i figli dei dipendenti e il nostro ampio welfare aziendale. Abbiamo ottenuto, ad esempio, punteggi elevati anche riguardo alla volontà di lavorare nello stabilimento ancora a lungo e all’eccellenza dei servizi e prodotti che forniamo riconosciuta dagli stessi dipendenti.

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Certificazione Great Place to Work® Italia. Il 79% 81% dei vostri dipendenti apprezza il modo in cui contribuite alla comunità. Qual è questo modo? In Italia siamo appena stati certificati un Great Place to Work grazie all’opinione dei nostri dipendenti, che hanno riconosciuto il valore delle iniziative dedicate alle nostre persone. Strutturare gruppi con elevate competenze e specializzazioni ed in grado di garantire risultati eccellenti è per noi un aspetto prioritario, assieme alla costruzione di un buon ambiente lavorativo. Assumiamo una trentina di persone all’anno e vantiamo un’occupazione qualificata, con una paritetica presenza femminile che diventa prevalente nelle posizioni direttive. Notevoli sono le ricadute positive sul territorio derivanti dai continui investimenti e dalla crescita dell’occupazione. Inoltre siamo particolarmente orgogliosi di avere operato nel contesto pandemico garantendo la continuità della fornitura ai nostri pazienti in tutto il mondo, senza alcuna discontinuità produttiva. Qual è la politica di sostenibilità e sicurezza del vostro polo produttivo? Siamo impegnati in un piano pluriennale di investimenti con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e accrescere la sostenibilità, ne sono esempio la sostituzione dei bruciatori

In foto: la sede di Origgio di Grunenthal Italia

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delle caldaie con altri a ridotta emissione di NOx, la sostituzione delle lampade al neon con led e l’installazione di un impianto di cogenerazione grazie al quale, nel 2020, abbiamo evitato emissioni pari a 1.051 tonnellate di CO2. Riguardo alla gestione della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro il nostro sistema è conforme allo standard di certificazione ISO 45001 che garantisce il mantenimento di un elevato livello di sicurezza. Il numero di infortuni per milione di ore lavorate è pari a 1,5. Inoltre, con lo scopo di raggiungere il traguardo di “Zero infortuni” abbiamo introdotto un programma interno di Osservazione Comportamentale della Sicurezza, nel quale è richiesta un partecipazione pro attiva da parte di ciascun collaboratore per poter migliorare continuamente tutti gli aspetti di sicurezza all’interno dello stabilimento.


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INTERVISTA ALL’AD DI GRUNENTHAL ITALIA ALDO STERPONE Di quali risultati del 2020 va più fiero? Nel corso del 2020 g e s t i r e l ’a t t i v i t à lavorativa delle persone e l’azienda nella sua totalità è stato molto complesso a causa dell’impatto professionale e sociale, mai vissuto prima, che abbiamo dovuto fronteggiare a causa della pandemia. Abbiamo comunque raggiunto alcuni traguardi di cui siamo soddisfatti. Innanzitutto la risposta che prontamente abbiamo attivato in tema di sicurezza e salvaguardia del benessere dei nostri dipendenti. Abbiamo, infatti, agito, fin dalle prime fasi, con cautela ed attenzione, monitorando costantemente l’evolversi della situazione per salvaguardare la salute delle persone, garantendo, nel contempo, la sostenibilità economica delle persone e delle loro famiglie. Scelte operative oculate ed una continua attenzione al bilancio ci hanno consentito di garantire il profitto richiesto anche in un anno così difficile e, in questo, ha giocato un ruolo determinante un maggiore orientamento al digitale e un rinnovato investimento nella generazione di nuove competenze, al fine di essere sempre più efficaci nella nostra comunicazione, anche a distanza. Tutto questo, unitamente alla nostra cultura interna e al sistema valoriale che ci caratterizza, ci ha portato ad essere recentemente certificati da Great Place to Work come un eccellente luogo di lavoro, grazie alle considerazioni e testimonianze dei nostri dipendenti.

persone a 360°, siano esse pazienti, dipendenti o cittadini. Sia a livello globale che italiano abbiamo, infatti, una lunga esperienza nel supportare progetti che hanno un impatto positivo sulle persone e sulle comunità ed iniziative che spaziano dalle attività di beneficenza al sostegno alle persone che soffrono. Quando si parla di dolore si deve considerare tra le varie tipologie anche quello oncologico. Nel 2020 sono decedute in Italia 183.200 persone di tumore. 377.000 le nuove diagnosi di cancro in Italia nel 2020. Secondo Lei quando questa malattia sarà definitivamente sconfitta? Innanzitutto, la lotta ai tumori è sempre strettamente correlata alla cultura della prevenzione, che significa -in questo particolare momento- riprendere gli screening e i controlli per diagnosticare l’eventuale malattia in fase precoce. La ricerca oncologica, nell’ultimo decennio, ha fatto grandi passi in avanti con una significativa accelerazione nel mettere a disposizione dei medici e dei loro pazienti terapie sempre più innovative; oggi, grazie a tutto ciò, si può quindi affermare che per molte tipologie di tumore, anche nella fase avanzata, si riesce ad ottenere un obiettivo terapeutico insperato, fino a qualche anno fa: la cronicizzazione della malattia. In questo contesto la gestione olistica del paziente e della sua malattia è fondamentale e abbraccia necessariamente anche la gestione del dolore. Nella medicina oncologica è sempre più rilevante individuare fin dall’inizio la strategia terapeutica più idonea, prestando, nel contempo, una sempre maggiore attenzione alla qualità della vita. In una logica di Continuum of care, l’obiettivo diventa, quindi, l’integrazione fra terapia oncologica e supporto globale del paziente. In questo ambito, la gestione del dolore rappresenta un elemento fondamentale che va sempre presidiato anche con un’adeguata terapia nell’ottica del mantenimento della qualità di vita.

Il vostro CEO Gabriel Baertschi si orienta in “a world free of pain”. Ci indichi i tre pilastri che sostengono questo vostro impegno. Sono due i pilastri sui quali si fonda il nostro operare: l’impegno nell’area del dolore che si esemplifica nella nostra visione di “a world free of pain” e la continua attenzione alle persone e al mondo che ci circonda. Due parti fondamentali di ciò che siamo e di come operiamo. Manteniamo un'attenzione particolare sulla nostra vision, sia nel quotidiano, sia nelle nostre attività di ricerca e sviluppo e recentemente abbiamo definito quattro aree che consideriamo chiave all’interno della strategia di R&S: il dolore neuropatico periferico, il dolore postoperatorio cronico, la lombalgia cronica e l’osteoartrosi. Oltre a ciò vi sono alcune aree aggiuntive sulle quali poniamo ulteriore attenzione. Come azienda leader nell’area del dolore, parte integrante della nostra responsabilità è anche quella di sostenere la centralità delle

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/Tecnologia

VAIA CUBE Trasformare una calamità in qualcosa di propositivo, bello e che valorizzi il territorio: si può fare! A cura di Elena Pravato

Anzi, a dire il vero è già stato fatto, grazie all'impresa dei tre giovani fondatori di Vaia Srl. Facciamo qualche passo indietro per raccontarvi una storia di boschi, tempeste e mani artigiane di falegnami. Ricordate la tempesta Vaia che a fine ottobre 2018 scatenò tutta la sua potenza sul NordEst d'Italia e sulle Dolomiti, Patrimonio Unesco? Nei cuori di tutti sono rimaste le immagini trasmesse dai notiziari nazionali che mostravano centinaia, migliaia di pini, abeti, larici, divelti, sradicati brutalmente dal suolo, accatastati uno sull'altro. La natura era stata sopraffatta da un evento climatico estremo, la montagna era stata ferita e i suoi alberi, che avevano dimora lì da lustri, decenni o secoli erano stati in pochi minuti abbattuti come fuscelli (42

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milioni di alberi sradicati per una 42.525 ettari di foresta distrutta). Tre giovani amici under30 iniziano a pensare come poter valorizzare tutto quel legname: sono Giuseppe Addamo, Paolo Milan e Federico Stefani, tutti residenti a Trento. “Il nonno di Federico – racconta Addamo – ci mostrò uno strano arnese fatto di legno di acacia e di noce che serviva come amplificatore della voce e da lì partì l'idea del Vaia Cube." Già, perché i tre giovani hanno creato in poco tempo una start up che realizza amplificatori per smartphone in legno! “Vaia Cube è una cassa passiva costituita da un cono in larice e da uno scrigno cubico in abete della Val di Fiemme" – prosegue Giuseppe – “L'abete

rosso proviene proprio dalle zone da dove si ricava il legno per i violini Stradivari. La cassa si dice passiva perché non necessita di alcun tipo di alimentazione, basta appoggiarvi lo smartphone e il legno del nostro Cube farà da amplificatore naturale. Ogni oggetto è assolutamente unico ed esclusivo perché, dopo esser stato assemblato dai falegnami delle nostre valli che collaborano con Vaia Srl, questi ultimi lo completano con un colpo d'ascia seguendo le venature del legno. Questa spaccatura oltre ad essere una caratteristica di design, è anche il simbolo della ferita che Vaia ha inferto alle nostre foreste." L'idea di Vaia Cube ha un significato che va oltre l'impresa economica (che, per


marzo\aprile 2021 altro, va a gonfie vele, avendo venduto nel solo periodo prenatalizio oltre 7000 pezzi tramite l'e-commerce). Le valenze positive del progetto trentino sono davvero molte ma potremmo riassumerle in tre diversi aspetti: AMBIENTALE: il piccolo amplificatore utilizza legno già disponibile, che altrimenti verrebbe utilizzato come legna da ardere nella maggior parte dei casi. "Vaia Cube non va a togliere niente, anzi, andiamo ad aggiungere" afferma lo startupper catanese d'origine, ma trentino d'adozione. Infatti, per ogni Cube acquistato, l'impresa trentina si impegna a piantare un nuovo albero nelle zone devastate anche ai fini di bloccare il concreto rischio di dissesto idrogeologico. Sul sito vaiawood.eu è presente un contatore di alberi che verranno piantati grazie ai Cube venduti. L'obiettivo da raggiungere è assai ambizioso ossia 50000 nuove conifere entro il 2021 e Addamo ci aggiorna sui numeri: “Attualmente siamo circa a metà dell’obiettivo che ci siamo posti e abbiamo finora già piantato 3000 alberi in

attesa che la stagione primaverile consenta di mettere a dimora le altre nuove piante." SOCIALE E LOCALE: il piccolo amplificatore viene realizzato da ar tigiani locali, attivando tutta una rete di collaborazioni sul territorio. Un bell'esempio di economia circolare. CULTURALE: da novembre 2020 è partita l'iniziativa di Vaiawood per dare un piccolo contributo al settore dell'Arte e della Cultura Italiana che ha registrato una grande flessione a causa della pandemia Covid. Ogni due Vaia Cube venduti vengono regalati due biglietti per Arte Sella, un museo di arte contemporanea all'aperto con opere create con tronchi e materiali naturali. Non solo, sono attive e in via di conclusione altre partnership con Musei Italiani di tutta Italia."Vaia Cube è emblema di come da un evento tragico si possa cogliere il bello e questo è il messaggio che lanciamo anche attraverso questa iniziativa: da un tragedia come la devastante pandemia di Covid occorrerà ripartire dalla bellezza grazie all'Arte e alla Cultura."

Il cubo Vaia si può acquistare in vari negozi ambassador, selezionatissimi punti vendita che condividono i medesimi valori etici della start up. Inoltre Vaia sfrutta al meglio anche il potenziale del canale online, con il proprio e-commerce ma anche avendo creato una community di Vaiers, affezionatissimi che continuano ad intervenire ed essere attivi anche dopo l'acquisto. Vaia Wood non è, però, un'esperienza estemporanea legata alla devastante tempesta del 2018 ma lancia un vero e proprio modello post-catastrofe e pensa già a nuovi progetti come spiega il co-fondatore Giuseppe Addamo: "La nostra azienda vuole proporre un modello di resilienza ad un evento drammatico. Mostra come, da una circostanza catastrofica, si possa cogliere un'opportunità e trasformarla in qualcosa di positivo anche per l'economia del luogo colpito. Stiamo già pensando a nuovi prodotti Vaia Wood e a nuovi territori da aiutare! Per esempio, gli ulivi secolari in Puglia distrutti dalla xylella, un patogeno che ha colpito gran parte del patrimonio olivicolo della Regione." Non è un caso che anche la rivista Forbes abbia notato l'intraprendenza dei tre giovani imprenditori e gli abbia inseriti nell'elenco dei 100 giovani leader del futuro. Vi lasciamo il sito del cubo amplificatore Vaia, ricordando che anche il packaging è totalmente in carta riciclata e da filiera ecosostenibile: www.vaiawood.eu

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/Tecnologia L’attuale mantra per i consumatori è avere tutto a portata di 15 minuti a piedi. È un trend che era già in atto nel periodo prepandemico e che nell’ultimo anno e mezzo è crescito esponenzialmente. I negozi di prossimità sono – e saranno – preferiti dai consumatori perchè è più comodo raggiungerli, è più veloce fare acquisti, forniscono l’occasione per una passeggiata evitando l’uso dell’auto, perchè si è conosciuti e spesso c’è un rapporto quasi amicale col negoziante e, non da ultimo, per sostenere la ripresa economica del proprio quartiere. Le aziende retail si trovano, quindi, a dover fronteggiare una sfida importante: i diversi brand sono nati e cresciuti con un approccio univoco e globale e una forte identità di marca del proprio posizionamento. Negli anni si sono sviluppati ubicando i propri negozi prevalentemente nei centri cittadini, nelle principali vie dello shopping e nei centri commerciali forti di un marketing mix catalizzatore del loro target. Ora, la progressiva minor propensione dei clienti a spostarsi per i propri acquisti porta le aziende retail a dover introdurre nuove strategie tra cui: • DIGITALIZZAZIONE Permette di accorciare le distanze e offrire nuove esperienze di acquisto coi consumatori grazie all’e.commerce, a servizi click&collect, a strumenti automatizzati per coordinare le visite in negozio, ad un dialogo facile e diretto con la marca, alla comprensione delle nuove esigenze del mercato. Ne abbiamo parlato anche in precedenti articoli ma l’innovazione in ambito digitale sta producendo un continuo fiorire di nuove applicazioni. • RAZIONALIZZAZIONE DEI PUNTI VENDITA Contestuale ridimensionamento delle superfici e scelta di location più periferiche ma sempre all’interno delle città: più negozi più piccoli distribuiti sul territorio urbano sono le parole d’ordine di tante catene in franchising.

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QUALI OPPORTUNITÀ PER IL RETAIL? Tutto a portata di “15 minuti a piedi” Rubrica a cura di Marco Andolfi AD Disignum e Laura Giunti AD Evolvere


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QUALI SONO GLI OBIETTIVI

EVOLVERE

SmUDi! mette insieme il mondo virtuale e fisico per:

CREARE UNA COMMUNITY ED ELIMINARE LE DISTANZE

VALORIZZARE E AUMENTARE LA NOTORIETA' DI DISTRETTO

INCREMENTARE LE PROPOSTE DI PROSSIMITA'

FORNIRE NUOVI SERVIZI

RIQUALIFICARE IL TERRITORIO

SUPPORTED BY

• DECLINAZIONE DELLA COMUNICAZIONE E DELLE AZIONI DI MARKETING Per interpretare anche le differenze territoriali e di contesto del bacino gravitazionale delle nuove location dei punti vendita. Un’ulteriore opportunità è rappresentata dallo sviluppo di progetti di rigenerazione dei quartieri volti a creare delle vere Community radicate sul territorio e a rivitalizzare il commercio di prossimità. Questi progetti si stanno diffondendo a macchia di leopardo e genereranno benefici ai negozianti indipendenti e appartenenti a reti in franchising. Ne abbiamo parlato coi tre ideatori di SmUDi!, SMART URBAN DISTRICT, una piazza phygital in cui l'ambiente digitale e urbano connettono gli abitanti di un quartiere e la domanda-offerta di beni e servizi. SmUDi! è stato accreditato dal Comune di Milano e presentato in occasione dell’ultima edizione di MDW-Milano Digital Week e sta raccogliendo consensi anche in altre città. SmUDi! è un progetto che nasce dal basso interpretando le esigenze di chi vive un quartiere, lo frequenta e dei negozianti presenti. Come spiega Laura Giunti, uno dei tre ideatori di SmUdi!, “l’analisi preliminare delle carattistiche stesse del quartiere e dell’esistente costituisce il punto di partenza per la sua corretta progettazione. È fondamentale, infatti, valorizzare quello che già esiste in termini di Community, di iniziative sociali e di esigenze della comunità.” Marco Andolfi, esperto dell’anima digital di SmUDi!, precisa che “la soluzione ha una forte componente digitale che permette di arricchire e di contaminare tutto l’aspetto urbano e fisico. Grazie al digitale riusciamo a sviluppare ed orchestrare sapientemente il customer journey dei frequentatori del quartiere e costruire nuovi servzi a supporto degli commercianti ed esponenti produttivi.” Infine Vincenzo Gaglio, architetto urbano e docente del Politecnico di Milano, aggiunge “SmUDi! ha una forte ricaduta positiva sulla qualità urbana in quanto incentiva processi di rigenerazione dello spazio pubblico e di aree dismesse, potenziando l’identità del sistema commerciale di vicinato e del quartiere nel suo complesso. Questo strumento integrato, contribuisce a migliorare la qualità della vita degli abitanti e a incentivare un modello di città sostenibile, per tutti, e nella quale poter provare una più gratificante shopping experience."

http://www.evolvere.it/, società specializzata in Mystery Shopping e ricerche di Customer Insight, supporta aziende Retail e in Franchising con progetti di miglioramento della competitività e performance di vendita. Negli anni ha messo a punto una serie di metodologie di ricerca digitali anche attraverso piattaforme CRM, tra cui iNovaRetail, al fine di approfondire il dialogo delle aziende col proprio parco clienti. Evolvere collabora inoltre stabilmente all’Osservatorio evolutivo sul Futuro del Retail di InTribe https://www.intribetrend.com/#Osservatori per tracciare i trend trasformativi in atto.

INOVARETAIL

iNovaretail http://inovaretail.it/ è la piattaforma tecnologica messa a punto da Disignum che risponde ai cambiamenti in atto nel mondo del Retail: nasce per semplificare la gestione dello store e la relazione con il cliente, migliorandone la customer experience (online e offline). Mette al centro il consumatore e gestisce l’omnicanalità e i servizi tipici dell’ecommerce, anche all’interno del negozio fisico, garantendo un’esperienza “seamless” che integri in modo fluido l’online con l’offline.

DISIGNUM

Disignum http://www.disignum.it/ è una azienda che progetta soluzioni tecnologiche innovative, incentrate sulla multicanalità ed orchestrate con un sapiente CRM. Disignum si rivolge principalmente ad aziende che operano in ambito consumer e B2B e le aiuta a trasformare azioni di marketing (digitale) e vendita in un effettivo coinvolgimento del cliente.

VGA VINCENZO GAGLIO ARCHITETTURA

Vincenzo Gaglio Architettura https://vincenzogaglio.com/ è uno studio di progettazione architettonica e urbana che supporta committenti pubblici e privati nei processi di trasformazione di spazi aperti e del costruito. Sviluppa progetti su misura per ogni contesto, attraverso l’ascolto costante e la verifica degli obiettivi. Il processo ideativo si nutre anche della ricerca scientifica sviluppata in ambito accademico. Al centro dell’attività progettuale si trovano i temi dell’Urbanistica commerciale, del Progetto urbano e del Social housing. Vincenzo Gaglio collabora stabilmente con il Politecnico di Milano https://www.polimi.it/.

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/Sport

PILLOLE DI SALUTE = BENESSERE Parola di Niccolò Meoni A cura di Carla Cavicchini

Iniziamo con questo numero la collaborazione con il pratese Niccolò Meoni, personal trainer, consulente alimentare, istruttore body-building e fitness con tanto di sana alimentazione, al fine di scolpire perfettamente il proprio fisico in grande armonia e in maniera estremamente semplice. Consigli per ogni fascia d’ogni età e ogni tipologia. Niccolò Meoni spiega: “Anche in assenza di attività sportive, una buona muscolatura è sempre di giovamento per il semplice motivo che la massa magra sostiene l’afflusso di sangue attraverso il corpo nonché un aumento della temperatura media comportando uno stato di benessere generale. Questo poiché con l’attività fisica la temperatura sale: se ad esempio il corpo a freddo ha una temperatura di 36°, possiamo aumentare del 20% con buone contrazioni muscolari, arrivando a 38°, in totale assenza di traumi muscolari. Come? Con l’attività fisica, ricordando di ingerire sempre un buon carburante che altro non è che una sana alimentazione con integratori ad hoc, segnalati da professionisti del settore (e non certamente da comprare poiché di moda, oppure visti in pubblicità!). Lo stretching è assolutamente basilare prima e dopo l’esercizio fisico, pertanto allunghiamoci ben bene per contrarre la muscolatura rendendo il corpo più elastico possibile.

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Niccolò Meoni


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Sull’importanza del coach prosegue Meoni: “Un coach è un bravo allenatore capace di preparare piani personalizzati, consigliando un buon apporto proteico che bilancia bene tutto. Questo per regalare forza, energia muscolare, senza entrare in circuito di surplus alimentare, o carenze generalizzate. Un consiglio che mi sento dare di tutto cuore è: siate dieta per la vostra bocca, ma non per la vostra mente ed il vostro corpo! Vi aspetto alla prossima pillola per donarvi tutti i miei consigli, elaborati tramite anni e anni di studi sul corpo umano, ricordandovi che il mio motto è: TI SCOLPISCO”.

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/Formazione

DAL GOMITINO AL RITORNO ALLA STRETTA DI MANO L’importanza della stretta di mano nella psicologia sociale e degli affari A cura di Giorgio Nadali*

Certo, darsi il gomito durante la pandemia di Covid non è un gesto che genera le forti emozioni della stretta di mano. In un mondo degli affari sempre più competitivo, è fondamentale fare la giusta impressione per distinguersi dalla massa. Tutto inizia con la stretta di mano. Come ogni rituale, una stretta di mano può sembrare un gesto bizzarro quando ti fermi davvero a considerarlo. "Perché tocchiamo le mani e le muoviamo su e giù?" dice Juliana Schroeder, assistente professore presso la Haas School of Business della UC Berkeley. "Se fossi un alieno che viene sulla Terra e guardi quello che fa la gente, penseresti: qual è lo scopo di questa cosa?' In una ricerca pubblicata sul Journal of Personality and Social Psychology, Schroeder ha scoperto che il semplice rituale ha un effetto profondo: stringere la mano può migliorare il risultato dei negoziati per entrambe le parti. “Quando stringi la mano a qualcuno, deduci immediatamente che coopereranno con te; non ti faranno del male. E così decidi di collaborare con loro." Ecco alcuni diversi tipi di stretta di mano e come gestirli, secondo l'esperto di business Penny Edge, fondatore della società di consulenza Finishing Academy del Regno Unito. • Stretta di potenza: Per evitare la scossa di potenza, entra con il piede sinistro quando vedi arrivare la scossa di potenza. Questo invaderà lo spazio dell'altra persona e la metterà fuori gioco. • Stretta della sala riunioni: Questa persona stringe forte la mano e con l'altra afferra l'avambraccio. Di solito è un amministratore delegato che vuole mostrare il controllo. • Stretta stritola ossa: Sebbene questa presa possa andare bene tra due maschi alfa, nella maggior parte delle circostanze è troppo dura e tiene troppo a lungo. • Stretta della lattuga floscia: Se sei dalla parte del destinatario,

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Juliana Schroeder © julianaschroeder.com

prendi il controllo regolando questa stretta di mano e dando due scosse decise. • Stretta fiduciosa: Una presa salda con due scosse e il contatto visivo. • Stretta empatica: Questo tipo di stretta di mano prevede uno sfioramento dell'avambraccio con la mano sinistra per non più di tre o quattro secondi. Coloro che usano questo tipo di stretta di mano avranno l'80% di possibilità di andare d'accordo con l'altra persona. Attenzione però: il tocco per più di cinque secondi invade lo spazio personale dell'altra persona. • Stretta paternalistica: Non afferrare il polso dell'altra persona quando si stringe la mano.


marzo\aprile 2021 gennaio\febbraio 10 STRETTE DI MANO DA EVITARE NEGLI EVENTI Spesso le strette di mano lasciano un'impressione duratura. Cosa dice di te la tua stretta di mano? Stai creando la giusta prima impressione? Se ti riconosci nel seguente elenco potresti voler migliorare il tuo stile di stretta di mano! 1. Il Tritura Ossa Cosa fa: cerca di ridurre in polvere i tuoi metacarpi afferrandoti la mano con una presa simile a una morsa.

Cosa significa: abbiamo tutti incontrato la scossa particolarmente decisa di una persona a un evento il cui chiaro obiettivo è assicurarsi di sapere chi comanda. Questa stretta di mano riguarda naturalmente l'intimidazione e il potere e può persino demoralizzare inconsciamente l'altra persona. Tuttavia, ricambialo e potresti scoprire che il tuo avversario risponderà positivamente a te. 2. Il Massone Cosa fa: qualcosa di un po' fuori

dall'ordinario, forse il loro pollice in un posto leggermente strano come premuto contro l'articolazione della tua prima nocca. Cosa significa: lo scopo di una stretta di mano massonica è, al momento dell'incontro, trasferire rapidamente le informazioni sul fatto che sono un massone - e stanno scoprendo se lo sei anche tu. 3. Il Fricchettone Cosa fa: come un massone palese del XXI secolo, la stretta di mano fricchettona potrebbe essere una delle tante cose, un colpo di pugno, un cinque o qualsiasi cosa leggermente fuori dall'ordinario che potrebbe turbarti. Potresti incontrarne uno ad una conferenza tecnologica o in un bar. Cosa significa: sono così totalmente fico. Sei forte come me? Non la penso così. 4. Il Pesce Morto Cosa fa: un altro che la maggior parte di noi conosce, viene proposto un arto molle e senza vita. Niente lo smuove, anche se salutato con vigore. Cosa significa: le deboli strette di mano indicano una mancanza di fiducia o debolezza. Potrebbero anche essere percepiti come irrispettosi. Se ti ritrovi a ricevere, prendi il controllo dando due forti scosse. 5. Lo Stringitore Di Mano Compulsivo Cosa fa: stringerti la mano per una quantità di tempo eccessiva. Cosa significa: le strette di mano dovrebbero durare tutto il tempo necessario per dire "1-Mississippi", ma potrebbe essere che il tuo collega non lo sappia. Potrebbero semplicemente volerti toccare un po' più a lungo, o semplicemente hanno molto da dire e non vogliono perdere la tua attenzione. 6. Il Dito Morsa Cosa fa: vai a stringergli la mano ma loro non vogliono tutto, solo fino alle nocche e anche allora solo un po' di stretta, lasciandoti sentire come una giovane debuttante in un dramma d'epoca. Cosa significa: pensato per tenerti a distanza, le persone con questa stretta di mano sono spesso insicure e vogliono garantire una gerarchia. Se aggiungono una

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cotta per le dita, aggiungono uno spettacolo di potere personale, progettato per creare la paura di sfidarli. Non essere sottomesso, ma potrebbe essere una mossa saggia essere deferente nei loro confronti. 7. Il Cucchiaino Cosa fa: questa stretta di mano sembra abbastanza normale, tranne per il fatto che il palmo dell'altra persona è leggermente a coppa, quindi non c'è contatto palmo-palmo. Cosa significa: questa stretta di mano può indicare che qualcuno ti sta nascondendo qualcosa, o almeno è molto timido. In entrambi i casi, potrebbe essere una buona idea controllare che questa persona ti stia fornendo tutti i fatti quando fa affari con loro. 8. Il Politico Cosa fa: quando si tratta di strette di mano, i politici hanno l'abitudine di non accontentarsi di usare solo una mano. Spesso useranno l'altra mano per "abbracciare completamente la mano", o forse uniranno la stretta di mano con una presa per il braccio o un tocco sulla spalla. Cosa significa: queste persone vogliono solo connettersi con te. O venderti qualcosa. Oppure cambia idea. Uno di quelli. 9. Il Pesce Bagnato Cosa fa: spesso come il pesce morto già visto, ma con l'aggiunta di gioia di essere sudati o viscidi. Cosa significa: questa persona ha un sistema nervoso simpatico iperattivo, probabilmente a causa del suo nervosismo. Dato che non è davvero colpa loro, non leggere troppo, ma sii invece un bravo ragazzo e cerca di farli sentire a loro agio. 10. Il Tennista Cosa fa: la stretta di mano del tennis a braccio di ferro ha iniziato a prendere il posto della tradizionale stretta di mano nel circuito professionistico. Si tratta di più di uno swing, palmo a coppa e presa del pollice e, se possibile, un pop soddisfacente alla connessione. Cosa significa: ha una connotazione più informale e sportiva, dice qualcosa del tipo "Ti rispetto e la battaglia che abbiamo appena combattuto". LO STUDIO Nel nuovo studio, i partecipanti non sono stati spinti a stringere la mano, ma i ricercatori hanno notato che quando i partner hanno deciso di accettare di iniziare le trattative con una stretta di mano, entrambi hanno ottenuto più punti complessivamente. Ma questo non significa necessariamente che la stretta di mano abbia prodotto quel risultato. "Forse le persone che stringono la mano sono solo persone più gentili e coscienziose che tendono a essere più collaborative" dice Schroeder. Per testare causa ed effetto, lei ei suoi colleghi hanno avviato una nuova trattativa su un'offerta di lavoro. Questa volta, alcuni partner sono stati incoraggiati a stringersi la mano prima di negoziare, mentre altri sono stati esortati a sedersi subito, prima che avessero la possibilità

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di stringere la mano. Ancora una volta chi si è stretto la mano ha raggiunto un maggiore accordo e ottenuto più punti. Schroeder ritiene che la ragione dell'effetto sia psicologica. "Cambia il modo in cui percepisci non solo l'altra persona, ma il modo in cui inquadra l'intero gioco", dice. "Dì a te stesso: ora siamo in un ambiente cooperativo piuttosto che antagonista.” La stretta di mano sembra essere principalmente una cosa maschile, sebbene anche le donne nelle culture moderne l'hanno generalmente adottata. Alcuni antropologi ipotizzano che, tra gli altri scopi, serva come un'affermazione reciproca e non verbale di non ostilità. Quando due maschi umani si trovano a distanza di un braccio l'uno dall'altro e ciascuno ingombra la mano dell'arma incastrandola con quella dell'altro, l'aggressione fisica è generalmente controindicata. Il saluto militare può svolgere in parte la stessa funzione, mostrando come la mano dell'arma vuota. Non è raro vedere dirigenti aziendali, leader politici e personaggi famosi che segnalano il loro status con variazioni non verbali della normale ed educata stretta di mano. Questi meta-segnali potrebbero includere stringere la mano della loro controparte con entrambe le loro; mettere una mano sul braccio o sulla spalla dell'altra persona; o tenendosi alla sua mano per qualche secondo in più. La maggior parte delle monarchie ha regole rigide e ben comprese che entrano in gioco quando un comune mortale stringe la mano al re o alla regina. Ma altri segnali possono spesso modificare in qualche modo il "significato" della stretta di mano, a seconda delle circostanze. Una delle tante forme di divertimento offerte agli osservatori del presidente degli Stati Uniti Donald Trump è la "stretta di mano di potere", nota anche colloquialmente come la stretta di mano "alfa". Trump mostra comunemente "dominanza non verbale" nel trattare con quasi tutti coloro che incontra faccia a faccia. Essendo alto 1,87 di solito si sposta nello spazio personale dell'altra persona e torreggia su di loro, se possibile, richiedendo loro di guardare in alto per incontrare il suo sguardo, il che comporta l'elevazione del mento e l'esposizione della gola. Il messaggio non detto è "Sono più importante e sono più potente di te. Sono io che ho il controllo qui". In combinazione con il suo status ufficiale di presidente degli Stati Uniti, questo in genere, ma non sempre, mette l'altra persona psicologicamente "a terra" e si sente fisicamente invasa. Un'altra variante di Trump della stretta di mano alfa è la manovra di "trazione", in cui strattona la mano tesa dell'altro verso di lui, con la sua stessa che finisce tangente alla sua gabbia toracica. Questo tende a far perdere l'equilibrio all'altra persona, portandola abbastanza vicino da far intersecare le sue "bolle" di spazio intimo. Questa intrusione nello spazio personale o intimo è tipicamente scomoda e produce tensione. Uno strattone verso il basso esagera l'effetto "sbilanciamento". L'alfa-shaker a volte ha problemi quando stringe la mano a una controparte più alta, fisicamente più forte o entrambe le cose. James Comey, ex direttore dell'FBI, è alto 2 metri e non è facile da oscurare. Allo stesso modo, il concorso di notizie virali di forza di presa tra Trump e il presidente francese Emmanuel Macron, ha mostrato uno shake che era ben preparato per l'alpha shake. Nel loro incontro seduto, Macron ha afferrato la mano di Trump così saldamente che le nocche di entrambe le


marzo\aprile 2021 mani sono diventate bianche. Macron ha continuato a stringere la mano di Trump per un numero di secondi scortesemente lungo, fino a quando Trump ha effettivamente allungato le dita e ha segnalato "zio". Poi, c'è la stretta di mano "fratello" in cui gli agitatori intrecciano i pollici, una sorta di controparte della stretta di mano di una gang macho. La contro-manovra all'alfa shake è il "finger trap" shake, perfezionato dalla Regina Elisabetta II, ma non utilizzato tutte le volte che potrebbe essere. In quella manovra, il tremito afferra la punta delle dita dello shaker mentre le loro mani si uniscono, impedendo ai loro palmi di incontrarsi. Ciò tende a lasciare lo shaker un po’ sorpreso e strano, come se la sua mano fosse bloccata in un barattolo di biscotti. E, naturalmente, c'è la stretta di mano "no shake", come Trump ha dimostrato

* Giornalista e docente di "Comunicazione e Successo" c/o Università UniTre, Milano e docente c/o Università UniMeier, Milano. Autore di 13 libri pubblicati con 7 Editori. 2 libri presenti c/o Università di Harvard, USA. Performance Executive Coach per aziende. Ha pubblicato recentemente “Buoni & Vincenti. Etica e spiritualità del successo e del denaro, Edizioni Segno, Udine, 2017 e “Chi non si accontenta gode. Accontentarsi della mediocrità è un “crimine”. Scopri le tue capacità per avere ed essere di più”, Lampi di Stampa, Milano, 2018. Il suo ultimo libro è “Fortuna o Talento? Strategia, psicologia e spiritualità del talento e della fortuna”, Edizioni Segno, Udine, 2020. La recensione è nel n. 4 / 2020 di “Beesness”. www.giorgionadali.com

durante la sua intervista tesa e scomoda con la cancelliera tedesca Angela Merkel. I giornalisti sono così devoti alla "stretta di mano finale" in situazioni come queste che praticamente ogni leader politico sa che sta arrivando e sono praticamente sempre d'accordo. In questo momento particolarmente degno di nota, un Trump arrabbiato ha rifiutato di scuotersi con la Merkel alla fine della sessione e non l'ha nemmeno guardata. Ha solo aspettato che tutto finisse. PAESE CHE VAI, MANO CHE STRINGI Le prime impressioni significano tutto e la maggior parte delle volte iniziano con una stretta di mano. Ecco cosa devi sapere per rendere felice la gente del posto nel tuo prossimo viaggio d'affari. • Brasile: aspettati una stretta di mano decisa che duri più a lungo di quanto sei abituato. Mescola un forte contatto visivo e saluta le donne con un bacio su ciascuna guancia. Ripeti quando te ne vai. • Cina: l'età è importante qui, quindi saluta prima le persone più anziane. Afferrare leggermente e inchinarsi leggermente. Evita il contatto visivo diretto e tieni la mano della persona un momento o due dopo che la stretta di mano è terminata. • Filippine: la maggior parte degli altri paesi asiatici segue l'esempio della Cina. Le Filippine sono un'eccezione. Guardali dritto negli occhi e non inchinarti. Una presa debole, però, è un must. • Australia: se sei una donna e stringi la mano a un uomo, offri prima la mano. In genere, le donne non stringono la mano ad altre donne. Agitare in modo deciso e veloce. E non importa quali siano le tue ambizioni politiche, non usare mai entrambe le mani. • Francia: non importa se li incontri per la prima o per la 101esima volta. Stringergli la mano velocemente e leggermente. Se sei vicino, un bacio su entrambe le guance va bene. • Russia: a meno che non si tratti di una situazione lavorativa, non stringere la mano al sesso opposto. I circoli tradizionali lo considerano scortese,

dal momento che un uomo dovrebbe baciare la mano di una donna. Se hai intenzione di tremare, però, ingrossati e rendilo un rompiossa. Turchia: tieni la presa della morte nella valigia! I frullati decisi sono maleducati. Non sorprenderti se la persona tiene la stretta di mano così a lungo da iniziare a tenerti la mano. È un gesto di amicizia. Corea del Sud: la persona più anziana dovrebbe iniziare la stretta di mano e la presa dovrebbe essere morbida. Non seppellire la mano libera in tasca, ma sentiti libero di stringere il braccio destro con la mano sinistra. Marocco: finché sono dello stesso sesso, va bene stringergli la mano. Ma vai gentile. Stringi la mano a una donna solo se te la offre. Emirati Arabi Uniti: inizia stringendo la mano alla persona più anziana o più anziana. Salutali con il loro titolo, qualunque esso sia, e aspettati che la stretta di mano duri. Lascia che stabiliscano quando è il momento di lasciar perdere. Kenya: quando saluti anziani o persone di alto rango, afferra il polso destro con la mano sinistra. Dì "Jambo" (come stai?). Successivamente, chiedi loro degli affari o della loro famiglia. È scortese non farlo. Messico: aspettatevi una stretta di mano di lunga durata. Se sei un uomo, anche un abbraccio potrebbe essere d'obbligo. Le donne possono baciarsi sulle guance. Norvegia: non importa chi c'è, quante persone ci sono o quanti anni possono avere: stringi la mano a tutti. Chiama ogni persona con il suo nome e cognome. Non dire mai "Come stai?" Per i norvegesi, è inutile confusione conversativa. Thailandia: non stringere la mano! La persona offrirà quello che viene chiamato "wai", unendo i palmi delle mani all'altezza del torace e inchinandosi. Restituisci il gesto. Se sei un uomo, salutalo con "Sawadee-krap". Se sei una donna, dì "Sawadee-kah" (entrambi significano “Ciao”). Stringi la mano solo se non iene offerto un wai.

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16 consigli che possono decretare il tuo livello economico

LE BUONE ABITUDINI CHE TI FANNO RICCO

/Formazione

A cura di Giorgio Nadali

Diciamolo senza giri di parole. Le tue abitudini quotidiane sono la ragione per cui sei ricco, povero o bloccato nella classe media. Sono il motivo per cui vivi nella casa dei tuoi sogni o in una baracca. O una via di mezzo. Il 40% di tutte le tue attività quotidiane sono abitudini. Ciò significa che il 40% delle volte sei sul pilota automatico, ogni giorno. Le abitudini salvano il lavoro del cervello e conservano il carburante del cervello. C'è pochissima potenza di elaborazione coinvolta rispetto alle abitudini. Quando si forma un'abitudine, inconsciamente ti impegni in un comportamento specifico. Se hai molte più cattive abitudini che buone abitudini, questa può essere una ricetta per il disastro. Poiché le abitudini sono comportamenti automatici e inconsci, le tue cattive abitudini ti mettono su un percorso automatico che può portare a cattive condizioni di salute, lotte lavorative, problemi di relazione, fallimento o povertà. È stato chiesto a 177 milionari che si sono fatti da soli 144 domande in un periodo di due anni e sono state messe in chiaro le buone abitudini specifiche che hanno permesso loro di uscire dalla povertà o dalla classe media. Le abitudini possono decretare il tuo livello economico? Pare proprio di sì. 1) SCEGLI IL PERCORSO VERSO LA RICCHEZZA CHE È GIUSTO PER TE Una delle scoperte più profonde è che ci sono quattro percorsi per la ricchezza: • Percorso risparmiatore/investitore • Sentiero degli scalatori della Big Company • Percorso virtuoso • Percorso sognatore/imprenditore Ognuno eredita determinati geni dai propri genitori, il che aiuta a plasmare la propria personalità. Inoltre, tutti siamo cresciuti in ambienti diversi: in famiglie diverse, in quartieri diversi, frequentiamo scuole diverse, ecc. I nostri geni unici e la nostra educazione aiutano a plasmare gli individui che diventiamo da adulti. Ad esempio, alcune persone sono estroverse, altre timide. Alcuni sono amanti del rischio, altri avversi al rischio. Alcune possono sopportare un grande stress, senza compromettere la loro salute e le

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loro relazioni; altri crollano sotto troppo stress. Ognuno è diverso e poiché ognuno è diverso, il percorso per accumulare ricchezza deve essere in linea con la particolare personalità. Un individuo timido, avverso al rischio e ansioso troverebbe la vita di un sognatore / imprenditore o di uno scalatore di una grande azienda inadatta alla propria personalità. Molto probabilmente odierà trovarsi in uno di questi due ambienti di lavoro. Tali individui sarebbero più adatti a perseguire la ricchezza seguendo il percorso del risparmiatore / investitore o del vir tuoso. Entrambi i percorsi funzionerebbero meglio per loro, dato il loro tipo di personalità. Allo stesso modo, le persone estroverse che amano le sfide ad alto rischio e sembrano immuni allo stress, sono perfettamente adatte per il Big Company Climber Path o il Dreamer / Entrepreneur Path. Se queste persone lavorassero in un back-office, probabilmente odierebbero il loro lavoro. Poiché ci sono quattro percorsi verso la ricchezza, è fondamentale per coloro che cercano la ricchezza capire qual è il percorso giusto.


marzo\aprile 2021 Se scegli la strada sbagliata, il successo sarà sfuggente. La maggior parte delle persone, sfortunatamente, sceglie la strada sbagliata. 2) FAI IL LAVORO CHE TI PIACE O AMI Quanto è importante amare o amare ciò che fai per vivere? Risposta: molto importante quando si tratta di felicità e ricchezza. Chi ama o ama il proprio lavoro guadagna di più, accumula più ricchezza e è più felice di chi non ama quello che fa per vivere. C’è una correlazione diretta tra la soddisfazione sul lavoro e l'accumulo di ricchezza. Ecco alcuni di questi dati: • Al 96% dei poveri non piaceva quello che facevano per vivere. • All'86% dei ricchi è piaciuto quello che facevano per vivere. • Il 7% dei ricchi amava quello che faceva per vivere. All'86%delle persone ricche piaceva quello che facevano per vivere. È chiaro che per diventare ricco devi almeno amare quello che fai per vivere. Quelle persone ricche a cui almeno piaceva quello che facevano per vivere hanno accumulato una media di 3,4 milioni di dollari. Ci vollero trentadue anni per accumulare la loro ricchezza. Solo il 7% delle persone ricche amava quello che faceva per vivere. Quelle persone ricche che amavano quello che facevano per vivere accumulavano in media 7,4 milioni di dollari o 4 milioni di dollari in più rispetto ai ricchi a cui piaceva il loro lavoro. Questo gruppo di ricchi ha impiegato dodici anni per accumulare la propria ricchezza, o vent'anni in meno rispetto al primo gruppo.

3) FISSA BUONI OBIETTIVI CONTRO CATTIVI OBIETTIVI Non si sente quasi mai parlare di obiettivi in un contesto negativo. Gli obiettivi sono quasi sempre percepiti come buoni. Ma ci sono obiettivi che non aggiungono alcun valore reale alla tua vita una volta raggiunti, ma consumano risorse preziose. Quindi, come fai a sapere quando un obiettivo è buono o cattivo? I buoni obiettivi creano benefici a lungo termine e felicità a lungo termine quando vengono raggiunti. Ti permettono di crescere come individuo e di alterare i tuoi comportamenti. I buoni obiettivi ti portano dal punto A al punto B. Il punto B è un posto migliore, come più ricchezza, un lavoro migliore, un reddito più elevato, un sistema scolastico migliore per i tuoi figli, ecc. Un esempio di un buon obiettivo sarebbe perdere 10 chili. Stabilire un obiettivo di perdita di peso spesso implica un regime quotidiano di esercizio, un'alimentazione sana e uno stile di vita sano. Una buona salute risulta dall'esercizio e dal mangiare in modo corretto. Può anche motivarti a moderare il consumo di alcol o smettere di fumare. Quando alla fine il peso diminuisce ti senti più sano e tutto ciò crea una felicità duratura. I cattivi obiettivi creano felicità a breve termine e nessun beneficio a lungo termine quando vengono raggiunti. Un esempio di cattivo obiettivo sarebbe possedere una Ferrari. Per possedere una Ferrari devi guadagnare di più. Fare più soldi probabilmente comporterà o lavorare più ore o assumersi un rischio finanziario eccessivo (ad esempio il gioco d'azzardo). C'è un vantaggio in termini di costi nel lavorare di più: investi tempo che non recupererai mai. Lavorare di più per fare più soldi può essere una buona cosa. Ma dove l'obiettivo peggiora è quando poi usi quei soldi per comprare cose, come una Ferrari. La felicità che deriva dal possedere cose

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più o migliori svanirà nel tempo, poiché la felicità derivata dal possedere cose è sempre a breve termine. Alla fine tornerai alla tua linea di base della felicità genetica e, dopo poche settimane, la Ferrari non ti darà la felicità che provavi all'inizio. Il tempo perso con la famiglia, tuttavia, non potrà mai essere recuperato. Se l'obiettivo, invece, era investire giudiziosamente i soldi extra guadagnati in un rischio calcolato, come un'attività secondaria, un investimento o una casa per le vacanze che ti consentirebbero di trascorrere più tempo con la tua famiglia, allora si trasforma il "lavoro più / guadagna di più "in un buon obiettivo. I vantaggi del raggiungimento di un obiettivo dovrebbero creare benefici a lungo termine: un'attività più solida, più tempo con la famiglia, più crescita personale, indipendenza finanziaria, miglioramento della salute, ecc. Quando il raggiungimento di un obiettivo non migliora la tua vita a lungo termine, è un cattivo obiettivo. Gli obiettivi perseguiti per possedere più cose o per creare un piacere momentaneo sono obiettivi negativi. Fai attenzione agli obiettivi che persegui. Non tutti gli obiettivi sono uguali. 4) ABBI STRATEGIE DI GUADAGNO Allocazione dei risparmi in 3 settori: • Risparmio pensionistico: include piani pensionistici o prodotti specifici per la pensione (ad esempio rendite). • Priorità: ciò include il risparmio per ciò che è più importante per te: un matrimonio, la nascita di un bambino, le vacanze, il pagamento di una casa, l'istruzione del bambino, ecc. • Imprevisto: gli eventi imprevisti includono: perdita del lavoro, emergenza medica, morte in famiglia, ecc. Sii frugale, non economico: le persone spesso confondono l'essere frugali con l'essere tirchi. C'è un'enorme differenza. Cornelius Vanderbilt, l'uomo più ricco del mondo alla fine del 1800, controllava gran parte dei trasporti americani in due settori: le navi a vapore e le ferrovie. Era venerato per la sua capacità di ridurre al minimo i costi. La sua attenzione ai dettagli finanziari era insuperabile durante il suo “regno”. Ad esempio, quando ha rilevato la New York Central Railroad, una delle prime cose che ha fatto è stata rimuovere tutti gli ottoni da tutti i treni. Questo gli è costato un sacco di soldi per rimuovere tutto l'ottone dai suoi vagoni ferroviari. La gente pensava che fosse pazzo. Perché l'ha fatto? L'ottone doveva essere lucidato ogni giorno. Rimuovere l'ottone significava che Vanderbilt non doveva più pagare per lucidare l'ottone. L'eliminazione della spesa per la lucidatura dell'ottone ha superato di gran lunga il costo della sua rimozione, facendo risparmiare alle sue compagnie ferroviarie un'enorme quantità di denaro a lungo termine. Cornelius Vanderbilt era frugale. Frugale ed economico non hanno nulla in comune. Essere frugali con le tue spese significa spendere i tuoi soldi con saggezza. Chi spende in modo parsimonioso prende l'abitudine di acquistare prodotti o servizi della massima qualità, al prezzo più basso possibile. Si concentrano prima sulla qualità e poi sui costi. Spendere a buon mercato significa acquistare il prodotto o il servizio più economico, con poca o nessuna considerazione per la qualità. La spesa economica è una cattiva abitudine per i soldi perché ignori la qualità e, invece, finisci per acquistare prodotti

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o servizi economici e di scarsa qualità. I prodotti economici si rompono dopo pochi anni, costringendoti a sostituire quei prodotti più e più volte. I servizi economici sono in genere forniti da coloro che sono inesperti nel loro campo o che non sono molto bravi in quello che fanno. Questa mancanza di esperienza o mancanza di competenza può causare errori che ti costano denaro lungo la strada. I costi della spesa a buon mercato sono una di quelle tasse che i non ricchi pagano che i ricchi non pagano. Di per sé, essere frugale non ti renderà ricco. La spesa frugale ti consentirà di aumentare la quantità di denaro che puoi risparmiare. Più puoi risparmiare, più dovrai investire. Tieni sotto controllo la tua spesa: per investire, devi prima risparmiare. Per accumulare risparmi, devi tenere sotto controllo la tua spesa. I milionari autodidatti hanno accumulato i loro risparmi attenendosi alle seguenti linee guida di spesa: • Alloggio -25% o meno della retribuzione mensile netta Per la maggior parte, una casa o un appartamento è la parte più costosa del budget di spesa. Mantenere piccole le dimensioni della casa o dell'appartamento ridurrà quanto spendi in interessi ipotecari, affitto, tasse immobiliari, riparazioni, utenze e assicurazioni. Sforzati di mantenere le tue spese di alloggio al di sotto del 25% della tua retribuzione mensile netta. • Auto -5% o meno della retribuzione mensile netta Le spese dell'auto includono il pagamento mensile dell'auto, l'assicurazione auto, il gas, i pedaggi, le tasse di registrazione, le riparazioni e la manutenzione. • Abbigliamento - 5% in meno della retribuzione mensile netta. • Vacanze - 5% o meno della retribuzione mensile netta I milionari investitori risparmiatori non hanno fatto una vacanza esotica. Hanno preso vacanze modeste e poco costose. Hanno trovato offerte speciali per le vacanze per la loro famiglia. Alcuni hanno acquistato proprietà in affitto in località balneari, aree sciistiche o laghi e hanno trascorso le vacanze in quelle case. • Intrattenimento - 10% o meno della retribuzione mensile netta Questa categoria include bar, ristoranti, film, musica, libri, regali, ecc. Mangiare fuori e qualsiasi cibo preparato acquistato fa parte del budget per l'intrattenimento. Ottenere il controllo delle tue spese non è un compito facile. Una volta che diventa un'abitudine quotidiana, tuttavia, diventa molto più facile. Cadrai in uno schema e in una routine che ti manterranno fuori dalla povera casa, ti consentiranno di risparmiare e ti metteranno sulla strada per far crescere la tua ricchezza. Risparmiare denaro è un processo. L'accumulo di ricchezza è un processo. È tutto un grande processo. Ma se non disponi di un processo o non crei abitudini per il denaro intelligente, non sarai mai in grado di risparmiare. Semplicemente non succederà. Quando sviluppi buone abitudini economiche, ti senti come se avessi finalmente il controllo della tua vita. È potenziante. 5) NON GIOCARE D'AZZARDO Il 77% di coloro che hanno problemi economici gioca alla lotteria settimanalmente. il 94% dei ricchi no. Le persone ricche non fanno affidamento sulla fortuna casuale per la loro ricchezza. Creano la


marzo\aprile 2021 loro fortuna. Non sono avversi al rischio in alcun modo. Al contrario, si assumono rischi calcolati che richiedono concentrazione, persistenza e pazienza per far sì che i loro rischi siano ripagati. 6) LEGGI PER IMPARARE OGNI GIORNO Leggere le informazioni che aumenteranno le tue conoscenze per il tuo lavoro o la tua carriera ti renderà più prezioso per il tuo datore di lavoro, colleghi, clienti o clienti. Le persone ricche hanno buone abitudini di lettura: • L'88% delle persone facoltose legge trenta minuti o più ogni giorno. • Il 63% ascolta audiolibri durante il viaggio. • Il 79% legge materiale educativo e professionale. • Il 55% legge libri di autoaiuto, articoli, ecc. • Il 58% legge le biografie di persone di successo. • Il 94% legge gli eventi di attualità. • Il 51% ha letto la cronologia. • Solo l'11% legge per puro intrattenimento. Il motivo per cui le persone ricche e di successo leggono è perché capiscono che la conoscenza aumenta il loro valore per coloro che servono. Aumentando le tue conoscenze, sarai in grado di vedere più opportunità, il che si traduce in più soldi. Le persone ricche e di successo capiscono che la lettura del miglioramento personale li separa dalla concorrenza. Solo il 2% di coloro che hanno difficoltà finanziarie nella vita, si impegna nella lettura quotidiana del miglioramento personale e, di conseguenza, sono tra i primi a essere licenziati. 7) EVITA PERDITE DI TEMPO Il 67% delle persone benestanti guarda meno di un'ora di TV al giorno e il 63% trascorre meno di un'ora al giorno su Internet, a meno che non sia correlato al lavoro. Utilizzano il loro tempo libero nel networking, volontariato, lavori secondari o attività collaterali, o perseguimento di obiettivi o sogni che porteranno a ricompense finanziarie lungo la strada. Il 77% di coloro che hanno difficoltà economiche trascorre un'ora o più al giorno a guardare la TV e il 74% trascorre un'ora o più al giorno usando Internet per svago. 8) CONTROLLA LE LORO PAROLE ED EMOZIONI Non tutti i pensieri devono uscire dalla tua bocca. Non tutte le emozioni devono essere espresse. Quando dici cosa hai in mente o esprimi ogni emozione che hai, rischi di ferire gli altri e danneggiare le relazioni. Il 69% di coloro che lottano finanziariamente hanno la cattiva abitudine di dire ciò che hanno in mente ed esprimere le proprie emozioni. Al contrario, il 94% delle persone benestanti ha filtrato le parole che uscivano dalla loro bocca e tenuto a freno le proprie emozioni. Capiscono che dire quello che hai in mente o lasciare che le emozioni ti controllino possono distruggere le relazioni, influenzare negativamente gli affari e costare denaro. 9) OTTIENI UNA CHIARA VISIONE DELLA TUA DESTINAZIONE I sogni rappresentano una visione di qualche futuro, stato ideale o realtà. I sogni sono il trampolino di lancio per gli obiettivi. Non

puoi raggiungere obiettivi che in realtà sono sogni mascherati. La maggior parte di coloro che fissano obiettivi, scambiano un sogno per un obiettivo, ed è per questo che la maggior parte non riesce a raggiungere i propri obiettivi. Ad esempio, guadagnare 100.000€ in più all'anno è un sogno, non un obiettivo. Diventare un atleta olimpico è un sogno, non un obiettivo. Possedere una casa sulla spiaggia è un sogno, non un obiettivo (a meno che tu non abbia già i soldi). L'impostazione del sogno è l'atto di definire chiaramente un sogno e quindi costruire obiettivi attorno a ciascun sogno. Ecco il processo di impostazione dei sogni. • Crea un progetto della tua vita futura ideale: fai finta che siano trascorsi 10 anni da oggi e che tu stia scrivendo nel tuo diario. Com'è la tua vita? Dove vivi? Quanti soldi guadagni in un anno? Che lavoro fantastico hai? Dipingi un'immagine con le parole del tuo futuro, la vita ideale. la barca che possiedi, l'auto che guidi, i soldi che hai accumulato ecc. • Identifica ogni sogno: incorporati nel tuo copione sopra ci sono sogni specifici che hai realizzato. Elenca ciascuno di quei sogni: la tua bella casa, il tuo fantastico lavoro, quanto guadagni, ecc. • Costruisci obiettivi attorno a ogni sogno: gni sogno può richiedere il raggiungimento di diversi obiettivi. Quindi, uno alla volta, persegui ogni obiettivo. Quando raggiungi tutti gli obiettivi intorno al tuo sogno, è allora che realizzi il tuo sogno. Un obiettivo è un obiettivo solo quando è raggiungibile al 100% e quando richiede che tu intraprenda un'azione. Raggiungibilità significa che hai le conoscenze o le abilità necessarie per perseguire l'obiettivo. Se non lo fai, devi acquisire quella conoscenza o quelle abilità prima di perseguire l'obiettivo. • Crea abitudini quotidiane per gli obiettivi: per automatizzare il raggiungimento dei tuoi obiettivi, devi forgiare abitudini quotidiane o azioni che intraprendi ogni giorno, al fine di raggiungere ogni obiettivo. Riassumiamo questo processo di definizione dei sogni / definizione degli obiettivi: 1. Dipingi un'immagine con le parole della tua vita futura ideale: questo è il tuo progetto. 2. Definisci ogni sogno che deve essere realizzato per avere la tua vita futura ideale.

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3. Stabilisci obiettivi specifici attorno a ciascuno dei tuoi desideri o sogni. 4. Agisci quotidianamente sui tuoi obiettivi creando abitudini per gli obiettivi giornalieri. 10) SVILUPPANO RELAZIONI CON ALTRI INDIVIDUI ORIENTATI AL SUCCESSO Riusciamo solo quanto le persone con cui passiamo più tempo. L'86% delle persone ricche e di successo si associa ad altre persone orientate al successo. Il 96% di coloro che hanno difficoltà finanziarie si associa ad altri che hanno difficoltà finanziarie. Se vuoi porre fine alle tue difficoltà finanziarie, devi cambiare chi è dentro la tua cerchia ristretta. Sono tipi di relazione costruttiva o tipi di relazione distruttiva? Le relazioni costruttive hanno una visione mentale positiva della vita. Sono persone allegre, ottimiste ed entusiaste. Ti sollevano e ti ispirano a migliorare e crescere. Sono influencer e apriporta. Ti indirizzeranno alla tua attività e ti presenteranno altri influencer.

I tipi di relazione distruttiva hanno una visione mentale negativa della vita. ti trascineranno giù. Trascorri il minor tempo possibile con le relazioni distruttive. 11) NON SMETTERE MAI DI SOGNARE I milionari che si sono fatti da soli, in particolare gli imprenditori e gli scalatori delle grandi aziende, sono persistenti. Non smettono mai di sognare. Preferirebbero scendere con la nave piuttosto che smettere. Il 27% dei milionari che si sono fatti da soli ha fallito almeno una volta negli affari. Hanno continuato a riprovare. Persistenza significa fare certe cose ogni giorno che ti fanno andare avanti nel raggiungimento dei tuoi obiettivi o dei tuoi sogni di vita. La persistenza ti rende inarrestabile. Nessun ostacolo, errore o

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guasto momentaneo può impedirti di andare avanti se continui a farlo. Questi milionari hanno imparato a cambiare rotta, crescendo nel processo. La persistenza ha permesso loro di imparare cosa non funzionava e di sperimentare continuamente fino a quando non hanno scoperto cosa funzionava. La persistenza è il singolo più grande contributore a manifestare buona fortuna. Coloro che persistono, alla fine sono fortunati. Emerge qualche conseguenza involontaria, succede quasi sempre qualcosa di inaspettato e imprevisto a chi si ostina. Se vuoi avere successo nella vita, devi persistere di fronte alle avversità implacabili. Le persone di successo hanno successo perché non smettono mai di sognare!

12) CERCA E TROVA MENTORI DI SUCCESSO La ricchezza liquida netta media delle persone benestanti che hanno trovato un mentore di successo è stata di 4,3 milioni di dollari. Quindi, trovare un mentore nella vita è come avere qualcuno che deposita 4 milioni sul tuo conto bancario. Il 93% dei milionari che si sono fatti da soli, che avevano un mentore nella vita, hanno attribuito il 100% della loro ricchezza ai loro mentori. I Success Mentors ti insegnano cosa fare e cosa non fare. Condividono con te errori da evitare e preziose lezioni di vita. Ti infettano con le loro abitudini di successo. Trovare un mentore di successo nella vita è uno dei modi meno dolorosi per diventare ricchi. I mentori accelerano il successo. Cinque tipi di mentori di successo: 1. Genitori I genitori sono spesso l'unica possibilità che ognuno di noi ha di avere un mentore nella vita. Ecco perché la genitorialità è così importante. I genitori devono essere dei mentori di successo per i loro figli. Devono insegnare ai loro figli buone abitudini quotidiane di successo. Se non lo fanno, è probabile che i loro figli faranno fatica nella vita. 2. Insegnanti Buoni insegnanti = buoni mentori. Gli insegnanti possono rafforzare il tutoraggio che i bambini ricevono a casa dai loro genitori o intervenire per fornire il tutoraggio di successo assente a casa.


marzo\aprile 2021 3. Mentori di carriera Per coloro che non sono abbastanza fortunati da aver avuto genitori o insegnanti che hanno fornito un tutoraggio di successo, trovare un mentore al lavoro garantirà virtualmente il successo nella vita. Trova qualcuno al lavoro che ammiri, di cui ti fidi e rispetti e chiedigli di essere il tuo mentore. Questa persona sarà almeno due o tre livelli sopra di te, nell'ordine gerarchico al lavoro. 4. Libri Mentori I libri possono prendere il posto dei mentori effettivi. A volte la migliore fonte di mentori si trova nei libri, in particolare nei libri sulle persone di successo. Il 58% dei milionari che si sono fatti da soli legge le biografie di altre persone di successo. 5. Fallimenti Impari dai tuoi stessi errori e fallimenti. Questa è la strada difficile per il successo perché quegli errori e quei fallimenti comportano costi significativi sia in termini di tempo che di denaro. Ma questo è anche il tipo più potente di mentoring che puoi ottenere perché le lezioni che impari sono intrise di intense emozioni e, quindi, mai dimenticate.

compromessa. Alcuni dei flussi aggiuntivi potrebbero includere: affitti immobiliari (ogni unità in affitto = un flusso di reddito), investimenti immobiliari (ciascuno = un flusso di reddito), investimenti in borsa, rendite (ciascuna = un flusso di reddito), affitti stagionali di immobili (affitto spiaggia, noleggio sci, affitto lungolago), investimenti di private equity, proprietà parziale in attività collaterali (ciascuno = un flusso di reddito), finanziamento di investimenti, prodotti o servizi accessori e royalties (brevetti, libri, petrolio, legname, ecc.). 14) SII DI MENTALITÀ APERTA E POSITIVA Ognuno eredita dai propri genitori, dall'ambiente e dall'educazione determinate convinzioni che influenzano il comportamento, il pensiero e le scelte che facciamo nella vita. Le nostre abitudini quotidiane sono direttamente associate alle nostre convinzioni. Se abbiamo cattive abitudini quotidiane, è perché abbiamo convinzioni limitanti che guidano quelle cattive abitudini. Se abbiamo buone abitudini quotidiane è perché abbiamo forti convinzioni positive che guidano quelle buone abitudini. Quando le convinzioni ti chiudono a nuove idee, nuove conoscenze e nuovi modi di pensare, inibiscono la tua capacità di crescere come individuo. Mantenere una mente aperta e avere una prospettiva positiva e ottimistica favorisce la creazione di abitudini di crescita che sono un prerequisito per il successo. 15) NON CEDERE ALLE PAURE E AI DUBBI La paura e il dubbio sabotano la tua vita. Tutti sperimentano paura e dubbio, ma coloro che cedono alle proprie paure e ai propri dubbi consentono alle emozioni negative di controllare il proprio comportamento. Qualsiasi cambiamento, anche positivo come il matrimonio o una promozione, può suscitare sentimenti di paura e permettere al dubbio di mettere radici. Le persone ricche hanno condizionato le loro menti a superare le loro paure e dubbi, mentre coloro che lottano finanziariamente cedono alle loro paure e dubbi.

13) CREA PIÙ FLUSSI DI REDDITO I milionari che si sono fatti da soli non dipendono da una singola fonte di reddito. Hanno più flussi di reddito. Sembra che il numero magico sia tre. Il 65% aveva tre o più flussi di reddito che hanno creato nel tempo. Diversificare le tue fonti di reddito ti consente di resistere alle recessioni economiche che si verificano sempre nella vita. Queste flessioni non sono così gravi per i ricchi come lo sono per i poveri. I poveri, al contrario, quando quel singolo flusso di reddito è in qualche modo influenzato negativamente, soffrono finanziariamente. Al contrario, i ricchi hanno diverse opzioni e sono in grado di trarre reddito da altre fonti quando una fonte è temporaneamente

16) CREA LA TUA FORTUNA Solo l'8% dei milionari che si sono fatti da soli ha affermato di aver accumulato la propria ricchezza a causa della fortuna casuale. Il 92% ha detto che la fortuna casuale non ha nulla a che fare con la loro ricchezza. Anche se questo 92% ha riconosciuto che la fortuna è un fattore nell'accumulo della propria ricchezza, è stato un tipo diverso di fortuna che hanno chiamato "Opportunità buona fortuna". Questo è un tipo unico di fortuna che è il sottoprodotto del loro duro lavoro, tenacia e buone abitudini. Questo 92% non si arrende mai. Non si sono mai arresi. Anche quando hanno fallito, e il 27% ha fallito almeno una volta negli affari, si sono ripresi, hanno capito cosa è andato storto e hanno riprovato. Buone abitudini e tenacia creano buona fortuna. Molte altre abitudini hanno trasformato individui comuni in milionari che si sono fatti da soli. Ad oggi, la ricerca di Tom Corley ha individuato oltre 360 di tali abitudini. Queste sedici sono tra le più potenti e ti daranno una solida base per trasformare la tua vita da ordinaria a straordinaria.

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/Turismo

STAI PENSANDO DI TRASFERIRTI? Ecco i posti che ti pagano per andare ad abitarci! A cura di Elena Pravato

Vaccarizzo di Montalto Uffugo

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Borghi fiabeschi, paesini di montagna, isole paradisiache, tutti luoghi che offrono case a costo 0 o addirittura una rendita fissa per prendervi la residenza. Ecco di seguito alcune proposte, ma attenzione ai requisiti! LA CALABRIA E IL CASO DI VACCARIZZO DI MONTALTO UFFUGO La Regione Calabria pubblicherà a breve un bando rivolto ai Comuni sotto i 2000 abitanti e a persone dai 14 ai 40 anni, residenti fuori dalla Regione, che abbiano intenzione di trasferirsi in questi Comuni spostandovi anche la propria attività professionale o imprenditoriale. Il progetto residenza attiva prevede che a tutti coloro che aderiranno al progetto sia assicurato, per i primi 36 mesi, un “reddito di residenza attiva” di 1000 euro più un’abitazione. I criteri di assegnazione non sono ad oggi (febbraio 2021) ancora stati pubblicati ma consigliamo di tenere d’occhio il sito della Regione. Una proposta resa interessante anche dal progetto “Piazza Wifi Italia” del Ministero dello Sviluppo Economico che vedrà 186 comuni calabresi con popolazione inferiore a 2.000 abitanti potersi avvalere di connettività gratuita per tutti i cittadini,


marzo\aprile 2021 per i turisti e per le imprese. Il progetto coinvolgerà tutta la Penisola, ma assumerà ancor più valore in Calabria dove il 75% dei comuni è abitato da meno di 2000 abitanti, concentrati soprattutto nell'entroterra. Ma vogliamo parlarvi anche del caso di Vaccarizzo di Montalto Uffugo. Il paesino calabrese, celebre per la filanda di seta, è un borgo di case rurali con innumerevoli vigne ed orti. Per chilometri potreste incontrare solo greggi di pecore al pascolo, ma la piazza è sempre animata e le persone sono ospitali: ci si saluta anche se non ci conosce, proprio come una volta. Nessun trasporto pubblico né ufficio postale, il destino per il piccolo borgo cosentino di 500 residenti sembrava inesorabilmente segnato e destinato allo spopolamento. Fino a quando, proprio come in una favola moderna, arriva lo zio d'America che in questo caso è il prestigioso MIT di Boston che sceglie Vaccarizzo (oltre ad altri 69 borghi nel mondo) per condurre le proprie sperimentazioni di ripopolamento dei borghi. Il progetto fa parte della piattaforma di ricerca Societal Transformation Lab del Presencing Institute

per testare l'efficacia della Teoria U come metodo utile a risolvere il problema dello spopolamento dei piccoli centri. Si svolgono 4 incontri con la comunità per studiare la situazione di ripopolamento e, da qui, la comunità è come galvanizzata e pronta all'azione. Si costituisce una cooperativa di comunità che, grazie ad un’iniziativa di crowdfunding, apre una bottega di prodotti a km 0. Poste Italiane ricostituisce l'ufficio postale. Viene aperto un pub e dopo un censimento degli immobili e delle terre, si inizia a progettare la riqualificazione di alcuni immobili che diverranno un albergo diffuso. Partono iniziative per recuperare le terre incolte. Le richieste di informazioni per andare ad abitare a Vaccarizzo iniziano ad arrivare anche dal Canada. Una proposta per una svolta radicale alla propria routine! TUTTI PAZZI PER GLI SMARTWORKERS Santa Fiora, un borgo grossetano sul Monte Amiata punta a diventare il paradiso degli smart workers. Sul territorio nazionale ed in piena pandemia, ha lanciato nel mese di luglio

2020 l'iniziativa "Vivi in paese, Santa Fiora smart village". Il bando comunale, che è stato rinnovato per tutto il 2021, prevede un contributo sull'importo dell'affitto per chi decide di stabilirsi all'interno del Comune per effettuare smart working sia come dipendente che come libero professionista. Il contributo è del 50% per una cifra massima di 200€ (in linea con la media affitti della zona) relativamente ad una permanenza minima di due mesi fino ad un massimo di sei mesi. Al momento della domanda bisognerà presentare il contratto d'affitto, un progetto relativo al lavoro come professionista od una attestazione dell'azienda in caso di lavoro dipendente. Delle domande finora pervenute solo una proveniva dall'interno del territorio (da un comune vicino a Santa Fiora), mentre le altre prevalentemente dalla Lombardia (circa il 70%) e dal Lazio. La maggior parte dei richiedenti ha scelto il centro storico per trasferirsi, la minoranza ha optato per una full immersion nella natura dei territori limitrofi al centro. Gli interessati sono soprattutto professionisti e dipendenti di

Santa Fiora - Veduta della Peschiera e del Terziere di Montecatino. Foto © Wikipedia

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pubblica amministrazione nazionale (es. INPS) che effettuano la totalità del proprio lavoro in smart working. Per tutti gli Smart workers, l'Ente fornirà la banda larga, vera conditio sine qua non per il lavoro agile. Info su: www.comune.santafiora.gr.it MONTSERRAT E BARBADOS A nord del Venezuela, ci sono delle isole caraibiche che stanno cercando disperat amente Smar t workers. L a call internazionale Welcome Stamp è partita dalla premier di Barbados, Mia Amor Mottley, per riattivare il turismo, fonte principale di lavoro sull’Isola. Si tratterebbe di 12 mesi da poter trascorrere telelavorando sulle spiagge paradisiache dell’Isola centroamericana. Non male vero? A fare eco alle parole della primo ministro di Barbados, un'altra Isola sempre dell’arcipelago delle Piccole Antille, Montserrat. Montserrat ha lanciato il Remote Workers Stamp, per smart workers che desiderino trasferirsi per 12 mesi. Un luogo da sogno, lontano

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dal turismo di massa, dove ci sono solo 6 casi di Covid attivi (febbraio 2021), la connessione internet ha una media di 20mb e la situazione sociopolitica è stabile. Adesso arrivano alcuni “però” per avere il cosiddetto “bollino di Remote Workers”. Occorre, infatti, dimostrare: • di poter lavor are da remoto e presentare il contratto di lavoro • un reddito di almeno 70mila dollari l’anno (circa 58mila euro): • un'assicurazione sanitaria che copra le spese sanitarie anche per eventuale contagio da Covid Le domande verranno vagliate e dopo una settimana avrete la risposta. Info su: montserratremoteworker.com ARKANSAS CERCA TALENTI AREA STEA Il Northwest Arkansas Council sta investendo più di 1 milione di dollari in sei mesi per attirare i migliori talenti nella regione attraverso l'iniziativa Life Works Here. Si tratta più che di un’esigenza al ripopolamento, di attrarre nello Stato

risorse umane talentuose e soprattutto professionisti e imprenditori di area STEAM. L’ammissibilità al progetto sarà a discrezione di una Commissione che seguirà il seguente criterio: saranno ammesse persone che aggiungano vitalità alla comunità. Ogni imprenditore o smart worker ammesso riceverà una sovvenzione di $ 10.000, più una bicicletta o un abbonamento annuale gratuito a una delle istituzioni artistiche e culturali dello Stato (teatri, musei etc). Quali sono i requisiti richiesti? La call è rivolta agli over 24 con almeno due anni di esperienza di lavoro, con un lavoro a distanza a tempo pieno (che include il lavoro autonomo). Costoro dovranno attualmente risiedere al di fuori dello stato dell'Arkansas ed essere un cittadino statunitense o avere le credenziali necessarie per lavorare legalmente negli Stati Uniti (permesso di lavoro). Infine i candidati dovranno esser pronti a fare le valigie ed entro 6 mesi trasferirsi firmando un contratto di locazione o di acquisto di una casa. Arkansas NW ha


marzo\aprile 2021 un patrimonio naturalistico immenso con piante ciclabili ben tenute e un tenore di vita alto. Fayetteville, la città più grande della regione e sede dell'Università dell'Arkansas, il costo della vita è inferiore dell'11% rispetto alla media nazionale, con un costo degli alloggi del 24% inferiore alla media nazionale. Info su: findingnwa.com/incentive SEMPLICEMENTE ALASKA I governanti dell'Alaska hanno attivato nel 1976 il "Permanent Fund Dividend Division", che contiene il 25% dei profitti del petrolio per risolvere i problemi economici della popolazione. Dal 1982, i residenti ricevono da questo fondo tra 279 e 1.690 euro all'anno per vivere nello stato dell'Alaska. Per iscriversi al fondo, bisogna aver vissuto in Alaska per almeno un anno senza risiedere in un altro stato o essere stati fuori dallo stato per più di 6 mesi. Non è naturalmente ammesso chi ha precedenti penali. L'Alaska non è un territorio facile, a causa del lungo

inverno e soprattutto delle scarse ore di sole durante questo periodo. In compenso, però, gli amanti della natura non potranno che apprezzare questo remoto angolo di paradiso incontaminato. Info su: pfd.alaska.gov OLLOLAI, IL PICCOLO COMUNE SARDO CON IL WELFARE SCANDINAVO Ollolai è un paesino montano con circa 1200 abitanti nella provincia di Nuoro e per combattere lo spopolamento ha messo in vendita degli immobili al costo simbolico di 1 euro. Unico obbligo: impegnarsi a ristrutturare l'immobile in tre anni. Il patrimonio immobiliare rimasto disabitato è rappresentato da una moltitudine di case di pastori che negli anni '70 hanno lasciato la Sardegna trasferendosi. Durante il primo bando a fronte di una trentina di immobili messi in vendita, sono state ricevute 120 domande. L’amministrazione comunale sta già provvedendo a reperire altri immobili. L’iniziativa che ha attirato nel nuorese anche i giornalisti della CNN, sta creando

molto interesse anche all'estero a giudicare dalla provenienza delle richieste pervenute finora. Cosa offre Ollolai ai futuri residenti? Il territorio di pregio naturalistico con il mare a 45 minuti, l'accoglienza e la cordialità delle persone, ma soprattutto il welfare che funziona senza troppa burocrazia: bonus bebè di mille euro per tre anni, lo sgravio di sanzioni ed interessi per chi paga le tasse in arretrato e il baratto amministrativo, attivo dal 2016, che concede sgravi o esenzioni dalle imposte comunali in cambio di servizi utili alla comunità come mantenere le aiuole o spazzare le strade etc. Info: www.comune.ollolai.nu.it/ LA MONTAGNA CHIAMA GIOVANI Andare a vivere in montagna nell'Appennino: per 341 giovani coppie e famiglie questo sogno è diventato realtà, grazie anche all’aiuto della Regione per comprare o ristrutturare una casa. 28.500 euro è l’importo medio assegnato a fondo perduto, a beneficio di nuclei familiari (con figli nell’80% dei casi e un’età media di 32,5 anni) per trasferirsi in piccole comunità montane. È terminata la prima tranche di domande finanziate grazie al Bando Montagna, uscito il 15 settembre scorso: 10 milioni di euro le risorse stanziate dalla Giunta Regionale per contributi a coppie e famiglie che hanno deciso di risiedere stabilmente in uno dei 119 comuni appenninici dell’EmiliaRomagna. Un finanziamento che porterà a movimentare almeno altri 10 milioni di euro grazie ai cantieri che si apriranno per gli interventi necessari, nel 93% dei casi realizzati da imprese locali. Con la prima tranche sono stati premiati i nuclei che hanno deciso di insediarsi nei comuni più svantaggiati. Altri 10 milioni di euro sono già previsti per il 2021, inseriti nel Bilancio di previsione varato nei giorni scorsi dall’esecutivo regionale. Occorre però tenere monitorato il sito della Regione Emilia Romagna in quanto fra le migliaia di domande pervenute sono state 2.310 in totale quelle ammissibili. Numeri che confermano il forte interesse per questo tipo di incentivi. Un’inversione di tendenza riguardante le ambizioni dei giovani alla ricerca di uno stile di vita più sostenibile. Info su: www.regione.emilia-romagna.it/

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/Recensione

DA ZERO AL BRAND: PER LA PRIMA VOLTA, IN LIBRERIA, LA MAPPA COMPLETA PER IL POSIZIONAMENTO DEL BRAND Daniela Bavuso e Natale Carbone svelano i passi e i processi decisionali per un completo percorso di marketing strategico, dal posizionamento alla comunicazione. A cura della Redazione

Sapevi che esiste una mappa, ben delineata e dettagliatamente costruita, che guida al posizionamento corretto del tuo brand? Si, esiste, ma nessuno l’ha mai svelata e, soprattutto, disegnata. A farlo, per la prima volta in assoluto, ci pensano Daniela Bavuso e Natale Carbone con una guida completa in cui mettono nero su bianco tutto quello che c’è da sapere per collocare un progetto, a seconda degli elementi che presenta, in un punto preciso di questa mappa. “Da zero al brand-Guida completa al marketing strategico, dal posizionamento alla comunicazione” (www.dazeroalbrand. it - Edizioni L swr), dal 10 febbraio disponibile in tutte le librerie e store online, illustra le considerazioni che sottendono all’intero processo di posizionamento di un’organizzazione (come per esempio lo sviluppo strategico dell’idea di impresa, il branding, le scelte strategiche che collegano gli obiettivi di competitività e di impatto con le scelte di comunicazione che influiscono sul loro raggiungimento ecc...).

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marzo\aprile 2021

GLI AUTORI

Daniela Bavuso È una strategist e value designer con oltre 15 anni di esperienza come consulente professionale in strategie di comunicazione e gestione delle relazioni con gli stakeholder. È coinvolta in molti programmi educativi e di business coaching.

Ma il libro non è un mero “manuale”, che indica solamente i passi da compiere. L’obiettivo del volume è creare un lettore pienamente autonomo e indipendente, che saprà cosa fare in ogni determinato contesto e situazione in cui si ritroverà. Ciò è possibile grazie a due importanti valori aggiunti, offerti da Daniela e Natale: • Il primo valore aggiunto è spingere il lettore a vedere le cose con lo stesso punto di vista dello strategist. “Vogliamo che anche tu, da oggi, possa imparare a ragionare come le figure specializzate cui probabilmente ti sei già affidato qualche volta – spiegano gli autori – Puoi comprendere la ratio dei consigli ricevuti e delle considerazioni esposte dagli addetti ai lavori: parliamo proprio di quei consulenti dalle parcelle stellari che, grazie alle esperienze passate, hanno capito come muoversi nella giusta direzione e che, a volte, ti danno l’impressione di conoscere la tua strada meglio di quanto la conosca tu”. • Il secondo valore aggiunto è aver riassunto, sempre in maniera esaustiva e completa, tantissime esperienze. I case study di aziende italiane e straniere, che hanno messo a disposizione le loro testimonianze e il know-how specifico, fanno sì che questo libro non sia un manuale teorico da interpretare, “ma un vero e proprio strumento di navigazione che ti consente di raggiungere, passo dopo passo, la consapevolezza del tuo percorso, a partire da diverse possibili condizioni pregresse che il suo progetto rispecchia” continuano gli autori.

Natale Cardone Si occupa di brand design da oltre 25 anni, traducendo strategie di branding in identità uniche e riconoscibili attraverso la comunicazione visiva. Dopo gli studi, instaura una stimolante collaborazione con Massimo Vignelli. Successivamente collabora con Fabrica, Centro di Ricerca sulla Comunicazione del Gruppo Benetton, dove si confronta con giovani creativi provenienti da tutto il mondo. Oggi progetta identità e comunicazione visiva per aziende nazionali e internazionali.

Grazie agli esempi, alle mappe concettuali e alle informazioni concrete e pratiche di approccio alla strategia, chiunque può iniziare ad agire nel modo corretto, con senso critico, comprendendo cosa serve per completare il percorso e come alcuni schemi teorici – recenti e passati – possano essere utilizzati in modo alternativo per raccogliere informazioni e maturare scelte applicabili al proprio progetto.

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/News Franchising

GRUPPO TEDDY: UN NUOVO CENTRO DI DISTRIBUZIONE PER UN MIGLIORE SERVIZIO AI CLIENTI E UN BUSINESS PIÙ SOSTENIBILE A febbraio 2021 il Gruppo Teddy, protagonista internazionale del fast fashion con i marchi Terranova, Calliope e Rinascimento, ha completato la realizzazione del suo nuovo centro di distribuzione con sede a Gatteo, nei pressi di Rimini. L'entrata in funzione è prevista entro luglio 2021. Si tratta di un investimento strategico sia in termini di sostenibilità - una distribuzione flessibile consentirà una gestione efficiente degli acquisti e una riduzione dell'impatto ambientale dell’intera filiera – sia di un servizio migliore per i clienti in tutto il mondo. II nuovo centro di distribuzione sarà più veloce e più produttivo e dotato di processi semplificati, per agevolare i lavoratori e permettere loro di essere concentrati sulle attività strategiche. L'investimento complessivo è pari a oltre 70 milioni di Euro. Inoltre, la costruzione del centro sta portando al territorio di Gatteo oltre 3 milioni di Euro di opere per la comunità cittadina. La dimensione complessiva del nuovo centro di distribuzione è pari a 79.137 mq. Protagonista di questo progetto è stato il team di quasi 100 persone di Teddy che lavora nella logistica e che lo ha coordinato avvalendosi anche di partner esterni. Il nuovo modello distributivo, con l'aiuto di software e tecnologie di ultima generazione, permetterà di avere un livello di servizio flessibile, quasi personalizzato per ogni negozio e per i vari mercati. Il Gruppo Teddy nel 2019 ha registrato un fatturato superiore a 621 milioni di Euro. E’ presente in oltre novanta nazioni in tutto il mondo attraverso negozi monomarca e ingrossi.

KIABI APRE LE PORTE ALL’AFFILIAZIONE COMMERCIALE IN ITALIA Dopo l’apertura di 505 punti vendita diretti in tutto il mondo, di cui 33 in Italia, Kiabi, marchio di moda francese a piccoli prezzi per tutta la famiglia, si avvarrà della formula del franchising per inaugurare i 15 nuovi negozi previsti nei prossimi tre anni. Il modello di affiliazione commerciale è già stato lanciato in Spagna, in Belgio ed è in atto un’accelerazione del piano di sviluppo per il Portogallo. Kiabi è presente da oltre 40 anni in 17 paesi e vanta più di 400 milioni di articoli venduti ogni anno e 8mila dipendenti in tutto il mondo. La responsabilità sociale dell’azienda si manifesta in collezioni interamente eco-sostenibili entro il 2025 e nel modello economico circolare, che presta grande attenzione a riutilizzare, aggiustare, rinnovare e riciclare i materiali e i prodotti esistenti. I vantaggi del franchising per i potenziali affiliati saranno: supporto e consulenza continui nella gestione aziendale; gestione dello stock in conto vendita; più di 20 campagne commerciali all’anno e ritorno economico sugli investimenti. I nuovi punti vendita dovranno essere ubicati in zone ad alta attività commerciale nei capoluoghi di provincia, preferibilmente in un centro commerciale primario e con un bacino d’utenza superiore ai 50mila abitanti. L’area di vendita dovrà coprire una superficie di 1.000-1.400 mq. I nuovi partner KIABI dovranno possedere una pregressa esperienza nel campo retail e un orientamento agli affari, alla squadra e al cliente, oltre a una solida base finanziaria e saranno privilegiate le figure con capacità di apertura di due/tre negozi. Kiabi s’impegna nel garantire alle persone accessibilità, inclusività e responsabilità.

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DOPPIO MALTO PREVEDE DIECI NUOVE APERTURE NEL 2021 E LANCIA UN INNOVATIVO PROGETTO DI FRANCHISING Signorvino nasce nel 2012, quando Sandro Veronesi, creatore e presidente del gruppo Calzedonia – che riunisce anche Intimissimi, Tezenis e Falconeri, con un fatturato totale di 2,3 miliardi di euro e circa 32mila dipendenti – insieme al figlio Federico, ha ideato un nuovo format destinato a promuovere il vino italiano. Semplificazione delle informazioni trasmesse, rafforzate dalla costante formazione del personale con a capo lo specialista di vini, raffinata selezione delle etichette, più di 1.500 referenze italiane, una base comune impreziosita da un 20% di vini territoriali, con alcune micro produzioni presenti in esclusiva sono le caratteristiche di Signorvino. La cucina proposta ripercorre la territorialità e la tradizione italiane, con un’accurata selezione e ricerca delle materie prime. I 18 punti vendita, con ultima apertura a Parma presso La Galleria, hanno subito, causa pandemia, una riprogrammazione del calendario di eventi a tema enologico, senza però rinunciare alla promozione del vino italiano, anche attraverso eventi formativi online e offline, che permettono a platee variegate di incontrare produttori e degustare vini o abbinamenti equilibrati. Signorvino propone eventi a prenotazione e attività via social - Instagram e canali aziendali. Signorvino ha anticipato l’apertura del canale e-commerce dotato dell’innovativo sistema online to offline, che mira all’omnicanalità, con la possibilità di acquistare dal sito o di ordinare direttamente in negozio, per ricevere le bottiglie a casa oppure ritirarle in negozio. Il format nel 2019 ha raggiunto un giro d'affari di circa 35 milioni di euro.

MBE WORLDWIDE HA ACQUISITO PACK & SEND MBE Worldwide - azienda italiana con sede a Milano che propone soluzioni personalizzate per spedizioni, soprattutto nel segmento del corriere espresso, logistica, stampa e marketing – ha acquisito Pack & Send, marchio leader in Australia, Nuova Zelanda e Regno Unito nel settore dei servizi di spedizione e di logistica. MBE, che già opera nel mondo con tre differenti marchi - Mail Boxes Etc., AlphaGraphics e PostNet – prosegue così la propria crescita organica a lungo termine attraverso acquisizioni, guidata da una strategia di business innovativa e di successo. Pack & Send, fondata nel 1993 e con sede in Australia, è una società dotata di un piano operativo a lungo termine nel campo dei servizi di spedizione e di logistica e opera con una rete di 144 centri servizi, che offrono ai clienti soluzioni a valore aggiunto elevato. A seguito dell'acquisizione di Pack & Send, il Gruppo MBE Worldwide conta più di 2.740 centri servizi in 53 paesi e un fatturato aggregato nel 2020 pari a 858 milioni di Euro. Entrambe le società operano nel settore dei servizi attraverso una rete di centri gestiti da imprenditori indipendenti, che risponde alle esigenze delle piccole e medie imprese e dei clienti privati. MBE e Pack & Send mantengono le rispettive denominazioni individuali e i propri marchi. I centri servizi di MBE Worldwide sono sia in franchising sia di proprietà.  85


/News Franchising 86

LA NUOVA GUIDA AL FRANCHISING MAIL BOXES ETC. Nell’attuale contesto economico, il franchising emerge come modello strategico per sostenere l'occupazione e avviare un proprio business, grazie al sostegno di un network solido. Da gennaio 2021 è disponibile online la nuova Guida al Franchising realizzata da Mail Boxes Etc. (MBE), in collaborazione con Assofranchising e con la giornalista specializzata in narrazione d'impresa Elena Delfino. Oggi la logistica, il digitale e l'e-commerce stanno assumendo un ruolo sempre più centrale. MBE da 40 anni a livello mondiale offre soluzioni per spedizioni, logistica, stampa e marketing, garantiti anche durante l'emergenza, sostenendo le piccole e medie imprese e le start-up, ad esempio nello sviluppo dei canali di vendita online. Assofranchising fornisce una fotografia del settore alla luce dell'attuale quadro occupazionale. Un’indagine condotta sugli associati tra giugno e settembre 2020 ha visto diminuire la stima della riduzione di fatturato dal 50 al 20%. La distribuzione del rischio sta permettendo di reagire tramite iniziative mirate alla collaborazione tra franchisor e franchisee. Dal "Rapporto Assofranchising 2020 - Strutture, tendenze e scenari" emerge che le figure femminili che operano nel settore rappresentano circa il 35%. Nella guida è inserita una sezione dedicata all'imprenditoria femminile, a cura di Elena Delfino, con alcune storie di successo di imprenditrici in franchising. Oggi i franchisor offrono consulenza e formazione per affrontare le nuove sfide: diversificazione dell'offerta, e-commerce integrato con la rete o sulle piattaforme digitali. La Guida, in cui sono illustrati nel dettaglio il modello di business MBE, il processo di affiliazione, gli otto passaggi fondamentali per scegliere il proprio franchising e le condizioni d’investimento. Qui si evidenzia una crescita del giro d'affari del 4,4% nel 2019 sul 2018, un aumento del numero di punti vendita affiliati in Italia del 4,7% e anche una tendenza all'internazionalizzazione con la crescita dell’1,8% di punti vendita in franchising all'estero.


marzo\aprile 2021

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/Franchising - Retail

CENTRO STUDI RETAIL CONFIMPRESE Stima aperture di nuovi punti vendita e chiusure 2021

L’ANALISI ANNUALE DEL CENTRO STUDI RETAIL CONFIMPRESE SUI PIANI DI APERTURA DI NUOVI ESERCIZI COMMERCIALI MOSTRA QUALCHE SEGNALE DI OTTIMISMO CON UNA STIMA DI 882 PUNTI VENDITA IN ARRIVO A FRONTE DI 496 CHIUSURE, DOVUTE NON SOLO AL COVID MA ANCHE ALL’ECCESSIVA ONEROSITÀ DELLE LOCATION. I PIANI DI SVILUPPO SI CONCENTRANO NELL’ABBIGLIAMENTO, 238 NEGOZI, E NELLA RISTORAZIONE CON 191 LOCALI.

Rubrica a cura di Confimprese

SUL FRONTE CONSUMATORI, PER 2 FAMIGLIE SU 3 L’IMPATTO DELLA CRISI SUL REDDITO SI CONFERMA NEGATIVO O DRAMMATICO

Milano, 11 marzo 2021 A un anno dallo scoppio della pandemia, il Centro studi retail Confimprese traccia il bilancio dell’andamento degli esercizi commerciali, piegati dalla recessione e dalle ristrettezze imposte dall’emergenza sanitaria, e registra il numero di nuove aperture e chiusure nel corso del 2021. La lettura dei dati in corso è chiara: nel 2021 le imprese associate prevedono di chiudere 496 punti vendita in flessione di -3,8% vs 2020, ma stimano 882 aperture di nuovi esercizi commerciali (+6,7% vs 2020), di cui 320 diretti e 562 in franchising, che si conferma la formula distributiva maggiormente apprezzata dagli operatori retail. Considerando le previsioni relative al numero di punti vendita in chiusura emerge uno scenario cautamente ottimistico, in cui il saldo netto dei punti vendita Italia (882 aperture vs 496 chiusure) è positivo, pari a 386. Una percentuale molto alta di imprese, pari a oltre l’85%, conferma l’apertura di nuovi punti vendita. «La crisi pandemica si è portata via il 50% delle aperture – afferma Mario Resca, presidente Confimprese –. Le misure restrittive adottate sinora nel corso dell’emergenza significano 117 giornate di chiusura e si sono tradotte in una contrazione del fatturato per ciascuna azienda nell’ordine del -40% rispetto al 2019, con una conseguente diminuzione del fatturato annuo complessivo pari a 55,64 miliardi e una perdita proporzionale del gettito tributario stimabile in 11-12 miliardi di euro. Tuttavia, la buona notizia c’è ed è confermata dall’arrivo di 882 nuovi punti vendita, segno che il retail ha voglia di ripartire e di intercettare il desiderio di ritorno alla normalità degli italiani».

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CHIUSURE: ANALISI DELLE MOTIVAZIONI

Un’azienda su 2 dichiara di chiudere punti vendita nel corso del 2021. Lo studio Confimprese sottolinea un aspetto importante nell’evoluzione dello scenario distributivo, che permette di evidenziare come la pandemia non sia tra le sole cause che hanno costretto i retailer alla chiusura di 496 esercizi commerciali. Se il 34% punta il dito contro l’emergenza Covid e i mancati ricavi, il 26,8% lamenta l’eccessiva onerosità delle location. Una spina nel fianco, quest’ultima, su cui Confimprese si è battuta nell’anno della pandemia siglando due accordi consecutivi con il gruppo Finiper, che ha garantito alle imprese associate sia la sospensione dei canoni d’affitto per due mesi nel 2020 e altrettanti nel 2021, sia un significativo contenimento delle spese di gestione nei centri commerciali di sua proprietà. L’analisi evidenzia, inoltre, che il 24,4% dichiara la chiusura a seguito di un processo di razionalizzazione della rete già in corso da anni, il 7,3% indica come motivazione la scadenza del contratto con il franchisee, mentre il 2,4% indica la scadenza del contratto dell’immobile commerciale.


marzo\aprile 2021

CONFIMPRESE è l’associazione del commercio moderno – franchising, Gdo e reti dirette – che opera sul territorio nazionale e riunisce aziende e realtà omogenee per merceologia, dalla ris torazione all’enter tainment, dall’abbigliamento ai servizi, con un target dimensionale da medio grande a leader di mercato, spesso quotate in Borsa e, in diversi casi, con una rilevante presenza internazionale. Confimprese conta su oltre 100 soci che rappresentano 300 marchi, 36mila punti vendita e 600mila addetti con un giro d’affari 2018 di 152,3 miliardi di euro. Il presidente dell’associazione è Mario Resca. Ufficio Stampa Confimprese Laura Galdabini Cell. 335.5212410 E-mail: l.galdabini@confimprese.it

al Centro e il 26,3% al Sud e Isole. Analogamente in termini di chiusure la metà pari al 51,1% si sono registrate al Nord, il 27,4% al Sud e Isole e il 21,5% al Centro.

BENCHMARK TOTALE MERCATO 2021 VS 5 ANNI PRECEDENTI

Il Rapporto 2021 di Confimprese fa il punto non solo sull’anno appena terminato, che ha influenzato pesantemente i consumi, ma traccia il benchmark sugli ultimi 5 anni. La curva delle aperture dal 2015 al 2019 è sempre stata incrementale – 735 nel 2015, 928 nel 2016, 1100 nel 2017, 1000 nel 2018 – e ha guadagnato su base annua sempre qualche punto percentuale per subire una battuta d’arresto nel 2019 (822 aperture) quando, con la flessione dei consumi già in atto soprattutto nel secondo semestre, si è registrata una flessione del -20% vs 2018.

CONSUMATORI: PER 2 FAMIGLIE SU 3 L’IMPATTO DELLA CRISI SUL REDDITO SI CONFERMA NEGATIVO O DRAMMATICO. IL 32,7% NON È ANDATO AL RISTORANTE DALL’INIZIO DELLA PANDEMIA

APERTURE: ANALISI PER SETTORI MERCEOLOGICI

Nell’analisi per settori merceologici l’abbigliamento è al primo posto per nuove aperture con un totale di 238. Segue la ristorazione con una stima prevista di 191 nuovi locali. Il comparto casa e complementi d’arredo ha buone prospettive di crescita, dovute anche alla necessità imposta da un anno di pandemia di lavorare in smart working e alla ritrovata voglia di abbellire gli ambienti domestici. Il settore prevede 133 aperture. Nel comparto salute e benessere apriranno 38 punti vendita, i nuovi store nell’elettronica di consumo sono 37, nei servizi 33, nell’entertainment 29, altro non food (immobiliare e bricolage) 183. Quanto alla divisione tra aperture dirette e in franchising, il quadro è netto: nei settori abbigliamento e accessori, casa e complementi di arredo e immobiliare prevale la formula franchising, mentre nella ristorazione si aprono punti vendita diretti.

APERTURE: ANALISI PER AREE GEOGRAFICHE

Un ultimo segnale di rilievo sui piani di apertura/chiusura arriva dall’analisi per aree geografiche, in cui si evidenzia un forte divario tra il Nord e il resto dell’Italia. Un’evidenza della forbice che da sempre divide il Paese anche nello sviluppo delle reti distributive. Il 46,4% dei nuovi negozi in arrivo è concentrato al Nord, il 27,2%

Le rilevazioni sul fronte consumatori del Termometro Innovation Team-Cerved per Confimprese segnalano persistenti conseguenze dell’emergenza sanitaria sull’economia familiare: per 2 famiglie su 3 l’impatto della crisi sul reddito si conferma negativo o drammatico, dato che si è mantenuto pressochè stabile negli ultimi mesi. Rimane elevato anche il pessimismo sui prossimi mesi: il 38,7% si dichiara più sfiduciato rispetto a un mese fa mentre si allontana sempre di più la prospettiva di un ritorno alla normalità in tempi brevi. Solo il 18,9% si aspetta che questo accada entro la fine dell’anno mentre per 6 su 10 una vita simile a quella pre pandemica ci sarà non prima del 2022. Gli acquisti prima del Covid vedevano il centro città come luogo elettivo per ristoranti e centri di bellezza, frequentati sempre o abbastanza spesso rispettivamente dal 55,3% e dal 47,1% delle famiglie. I centri commerciali erano invece scelti per lo shopping sia per beni non durevoli come abbigliamento, accessori, oggettistica per la casa sia per quelli durevoli. Dall’inizio della pandemia è calata in maniera importante la frequentazione dei punti di vendita fisici: 1 su 3 non è mai andato al ristorante e non ha fatto acquisti di beni durevoli mentre circa il 20% non ha mai fatto acquisti di abbigliamento o altri beni non durevoli in negozio. Il calo dei consumi è in parte attutito dal ricorso all’online, soprattutto per abbigliamento e accessori, ristoranti ma anche mobili ed elettronica. Cambiano anche le abitudini legate alla permanenza nei negozi: il 72,9% si ferma per meno tempo di prima e solo il 18,5% ha mantenuto le abitudini precedenti. La sensazione di sicurezza e il rispetto delle norme anti Covid emergono come driver importanti nella scelta di dove fare gli acquisti, affiancandosi al più tradizionale rapporto qualità prezzo.

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/Franchising

A COLLOQUIO CON IL NUOVO SEGRETARIO GENERALE DI ASSOFRANCHISING, ALBERTO COGLIATI Rubrica a cura di Assofranchising con Giorgio Nadali

Alberto Cogliati è il nuovo Segretario Generale di Assofranchising. L’Associazione – nata nel 1971 – è il livello confederale di organizzazione e rappresentanza degli interessi per i propri specifici ambiti categoriali, come riconosciuti da ConfcommercioImprese per l'Italia e costituisce il sistema unitario nazionale delle imprese, che operano in franchising e che si riconoscono nei valori del mercato e della concorrenza, della responsabilità sociale, dell'attività d'impresa e del servizio reso ai consumatori. Assofranchising ha come scopo quello di rappresentare, difendere e promuovere, in Italia e all'estero, gli interessi economici, sociali e professionali dei suoi soci Franchisors ossia di coloro che, nell'ambito della loro attività d'impresa concedono, con un apposito contratto, al Franchisee (o Affiliato) l'utilizzo della propria formula commerciale comprensiva del diritto di sfruttare il proprio know how (l'insieme delle tecniche e delle conoscenze "significative e utili" ed i propri segni distintivi) unitamente ad altre prestazioni e forme di assistenza che consentono al Franchisee di gestire la propria attività con la medesima immagine dell'impresa affiliante. Assofranchising ha definito un Codice Deontologico cui attenersi e promulga iniziative per la difesa e l'affermazione degli interessi comuni ai suoi soci nei confronti di amministrazioni, enti, associazioni, organizzazioni pubbliche o private, oltre a promuovere lo studio degli aspetti economici, giuridici, fiscali e commerciali di interesse generale per i soci Franchisors (nonché quelli di specifico interesse determinando i criteri e gli indirizzi da seguire per la loro risoluzione). Infine, propone le proprie iniziative presso gli organismi pubblici e privati per qualificare il franchising e inserirlo in manifestazioni quali fiere e saloni.

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INTERVISTA A ALBERTO COGLIATI, SEGRETARIO GENERALE DI ASSOFRANCHISING Quanto il franchising ha risentito della crisi economica causata dal Covid? “Il sistema franchising ha subito i contraccolpi legati alla pandemia soprattutto in quei settori che oggettivamente ne hanno più risentito a livello nazionale e meno in altri contesti di mercato. Va però ricordato che, anche a quei settori che hanno affrontato momenti critici, l’appartenenza a un sistema ha consentito di non essere mai soli, di fare rete, di aprirsi a confronti e soprattutto di essere supportati in modo concreto e specifico, per esempio attraverso l’uso delle piattaforme digitali.” Quali sono le prospettive per il franchising per il 2021? “Penso che il 2021 possa essere davvero l’anno di svolta per il

Alberto Cogliati -ADAIF Servizi Srl e Segretario Generale di Assofranchising


marzo\aprile 2021 franchising: fare rete, fare sistema, saranno i modi migliori per affrontare i prossimi mesi. E i sistemi di rete che producono massa critica, fondamentale in questo momento, trovano nel franchising la loro migliore espressione. Vogliamo trasmettere un messaggio positivo: la ripresa passerà dal lavoro di squadra e il franchising è già pronto a fare la sua parte.” Perché investire in una nuova attività in franchising in questo periodo? “Perché i due pilastri del franchising sono risk-sharing e cooperazione. La crisi che stiamo vivendo è causata da fattori esogeni, non è solo finanziaria. Sono molte le incognite che ci troviamo ad affrontare: pandemia, politica, cambiamenti sociali. Dunque, scegliere il franchising è un modo per mettersi in proprio rischiando di meno perché significa entrare all’interno di un’azienda che mette a disposizione una linea di business e un know how collaudati. Questo vale in particolare per le donne, per le quali il franchising può rappresentare un ottimo investimento anche in termini di work life balance in quanto, diventando imprenditrici all’interno di una rete che le sostiene concretamente, possono gestire in autonomia il proprio tempo e scegliere un’attività lavorativa cucita perfettamente addosso al loro stile di vita.” Quale eredità raccoglie dal precedente Segretario Generale e quali novità vuole introdurre in Assofranchising? “Le novità le sveleremo poco alla volta… posso anticipare che l’obiettivo dell’Associazione è di allargare il ventaglio di proposte agli associati rendendole più mirate alle singole linee di business e alla presenza sul territorio. Per il resto, il solco è tracciato: formazione, reclutamento e networking di nuovi soci proseguiranno anche con il mio mandato.”

Assofranchising rappresenta, promuove e difende gli interessi economici, sociali e professionali delle reti in franchising associate. Dal 1971, anno della sua nascita, Assofranchising si è contraddistinta per la fitta rete di relazioni con le Istituzioni e gli altri Enti o Associazioni che hanno interessi coincidenti o vicini ai suoi. Attiva servizi e consulenza mirata, organizza eventi promozionali per i soci, di networking e di studio su temi d’interesse, offre accordi quadro e convenzioni sui molteplici aspetti e prodotti che interessano le aziende che operano in franchising e le relative reti di punti vendita Diventare Franchisor o Franchisee? Perché? “Diventare franchisor significa approcciare il mondo del retail con uno sguardo forte e consapevole. È il processo da seguire per aprire sul territorio in modo capillare avvalendosi di persone autoctone in ogni singolo tessuto locale. I franchisee possono aprirsi all’attività imprenditoriale all’interno di un sistema di rete dove si devono raggiungere obiettivi comuni, la condivisione del marchio, l’operatività e la strategia stessa.”

La crisi economica causata dalla pandemia ha fatto chiudere oltre 380.000 attività commerciali in Italia. Quali attività in franchising potranno guadagnare di più nel 2021? “Tutte quelle attività che si sono reinventate durante il 2020. Quelle che sono riuscite ad abbracciare i cambiamenti imposti dalla pandemia, utilizzando la tecnologia per stare vicino ai propri affiliati rafforzandone il rapporto. Tutti i Franchisor, già in possesso di strumenti tecnologici, hanno potuto stare vicino ai propri affiliati attraverso un’attività quotidiana (b2b) e di conseguenza le attività verso il consumatore finale (b2c), consentendo loro di non perdere rilevanti quote di mercato.”

Come Assofranchising, aiutate nel percorso di scelta e avvio dell'attività? Quali altri servizi offrite ai soci? “Sì assolutamente. Aiutiamo nel percorso di scelta e di avvio dell’attività. Mettendo in chiaro da subito che a guidare verso la nuova vita imprenditoriale non si può prescindere dalla scelta del territorio e dalle proprie passioni. Sempre da leggere nell’ambito del fare rete, fare squadra. Infatti, dal nostro punto di osservazione oggi si sente l’esigenza di consigliare di valutare la possibilità di fare cordata ovvero di metter a fattor comune le proprie disponibilità e competenze. Per quanto riguarda i servizi grazie ai nostri Partner lavoriamo come una sorta di marketplace che incrocia domanda e offerta: chi ne fa parte accede a una rete di relazioni e competenze cogliendo sia nuove opportunità, sia i vantaggi propri della visibilità.”

Cosa prevede per il futuro del franchising? “Oggi, e sempre di più, il franchising rappresenta una validissima opportunità per quelle persone che vogliono ricominciare partendo da sé stesse. Che, arrivate a un punto stagnante della propria vita professionale, decidono di rischiare in proprio affidandosi a una rete che li aiuta e sostiene. Il futuro del lavoro è strettamente connesso al franchising e alle sue potenzialità di fare impresa facendo rete. È la soluzione giusta per affrontare una nuova sfida lavorativa e imprenditoriale.”

Tre luci e tre ombre riscontrate dai vostri associati nell'attività di franchising? “Sicuramente tra gli aspetti positivi ci sono il marchio, la competenza e la professionalità che affiancano chi decide di mettersi in proprio. Tra le ombre, ci può essere l’incertezza per la nuova attività, i dubbi sull’investimento e sui tempi di recupero e sulla propria attrattività. Ma qui torniamo agli aspetti positivi, dove marchio, competenza e professionalità possono sostenere il neofita. Insomma, il franchising è un circolo virtuoso.”

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/Franchising

LE VACANZE AD ALTROQUANDO Rubrica Quadrante a cura di Mara Licia Frigo

«Ma stai citando gli Orrori di Altroquando della collana Dylan Dog?» «No, sto citando Heinlein1 e il genere ucronico.» «Hahahahahaha… questa te la sei appena inventata!» Avete presente quei momenti in cui, a dispetto di ogni vostra buona intenzione di non nuocere agli altri, vi mettono una pala in mano, dicendoti Tieni, fanne quel che più ti garba? Ecco, quello è stato uno di quei (non) rari momenti. «Utopia, hai presente? Ecco, per analogia Ucronia che significa letteralmente “nessun tempo”. E adesso sublima o chiamo Thánatos e ve la smazzate tra di voi! Ti serve altro?» Accertato che non ci sono altri disturbatori, veniamo all’argomento di questo articolo. Le vacanze. Iniziative da fare all’aperto durante le vacanze… Vacanze… e ne parliamo ad aprile… e la programmazione ci sta’, mica dico di no… ma le Vacanze… Cosa sono le Vacanze? Sforzo di richiamo mnemonico. Non perché le vacanze non le faccio. Anzi, sono una di quei pochissimi fortunati che si può permettere 1 mese filato di vacanza (ad agosto, non certo a marzo). Ma devo farvi una confessione: le “vere” vacanze le ho sempre fatte da sola. 1

Altroquando (Elsewhen), tradotto anche come Nella trama del tempo, è un racconto lungo di fantascienza del 1941 dello scrittore statunitense Robert A.

Heinlein sul tema dei viaggi nel tempo e degli universi paralleli. Nella storia si ipotizza che la mente umana non sia legata alla "periferia spaziotemporale" del nostro qui e ora, ma possa spostarsi tra le realtà del multiverso.

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marzo\aprile 2021 Sì, da sola. Niente amici, genitori, parenti, compagni, mariti o prole. O, ma solo in casi eccezionalissimi, con una persona (due sarebbero già folla) che è in grado di risultare assente nella sua presenza. Faccio scattare la battuta facile, lo so. Chi mi conosce sa cosa mi irrita: quella sguaiatezza dei modi che sembra accompagnare il momento della Vacanza. E mi irrita fare le stesse cose che faccio durante l’anno. E questo me lo ha insegnato mio padre. Passata la fase infantile, ovvero dopo i 10 anni, i miei genitori mi hanno spedito in giro per l’Europa. Sempre con strutture organizzate, ma senza di loro. E loro si facevano le vacanze ognuno per conto proprio… e lo fanno ancora. E mi ricordo, in fase adolescenziale, quando avevamo una casa al Lido di Venezia, che chiedevo a papà perché non ci si andava più. «Perché vacanza è vacanza da tutto». Vacanza: il fatto, la condizione di essere o di rimanere vacante. Quindi libero. Non occupato. Una condizione che sembra ormai impossibile da raggiungere. Il non essere occupati è il mestiere più difficile per un individuo nel XXI° secolo. Dai, siamo onesti, tutti durante le vacanze ci troviamo sempre qualcosa da fare. «Si ma durante l’estate io mi metto a leggere il giornale (libro o altro scegliete voi) con calma» Leggere il giornale non vale, lo facciamo anche durante l’anno. O forse lo leggete solo d’estate? Ma hai detto con calma… quindi è solo una questione di tempo. In vacanza i nostri tempi dovrebbero cambiare. Cambiando la velocità cambia la qualità. In vacanza i nostri orari dovrebbero cambiare. Perché dobbiamo mangiare sempre alla stessa ora? Perché non possiamo mangiare in modalità randomica, o meglio ancora, solo quando abbiamo fame? Perché non possiamo andare a letto alle 8 di sera perché siamo stanchi? O svegliarci alle 3 del mattino? Perché riempiamo la nostra giornata con cose da fare? Perché sappiamo quanto è difficile fermarsi e imparare a non fare niente. E ho detto fare, non Pensare. Vivere il qui e adesso, senza interruzioni esterne ci mette di fronte al nostro più antico e aspro nemico. Noi stessi. E i nostri personalissimi Quattro Cavalieri dell’Apocalisse: Il Successo, l’Irrazionalità, la Penuria e la Morte. Una trasposizione simbolica, certo. Ma non per questo meno valida. Il punto, molto infelice, è che i quattro non sono cavalieri “solitari”, si muovono insieme… e vederseli arrivare addosso appena smettiamo di tenerci impegnati è una visione destabilizzante. E ci fanno paura. E cosa c’è di male ad averne paura? La paura ha una funzione positiva, così come il dolore fisico. Ci segnala uno stato di emergenza o un allarme. Prepara mente e corpo a reagire. Inoltre svolge la funzione di avvertire altri membri del gruppo circa la presenza di un pericolo, e quindi richiedere aiuto o soccorso. Il fatto è che quarant’anni di pensiero positivo, Self-Help, Sei forte solo se ce la fai da solo ha distrutto la funzione positiva della paura, modellando il nostro pensiero fino a farci credere che paura e richiesta di aiuto siano simboli di debolezza e insuccesso. E non citatemi la resilienza e la mala-interpretazione che ne viene data, anche in psicologia. Il resiliente è colui che oppone resistenza, che si difende con forza. Ostile al cambiamento, statico, immutabile. Indipendentemente dalle sollecitazioni esterne. Insomma, il Monolite di 2001: Odissea nello Spazio. Ma a differenza di un monolite, l’essere umano ha un punto di rottura. Se non si decomprime, chiunque può esplodere. Chiunque può perdere la strada, financo il senno. E ve lo dico solo perché l’ho vissuto. Quindi dichiaratemi deceduta in absentia. Io vado in Vacanza ad Altroquando.

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PROFILO FRANCHISOR:

Mrs.Sporty ha un posizionamento di successo nel mercato del fitness. L’innovativa tecnologia Pixformance e il nostro allenamento funzionale a circuito garantiscono la personalizzazione dell’allenamento in funzione degli specifici obiettivi di ciascuna donna, differenziando così Mrs.Sporty da qualsiasi altro operatore. Avere dei chiari tratti distintivi è essenziale per essere competitivi. Nel fitness rivolgersi esclusivamente all’universo femminile è una strategia vincente! Permette di concentrarsi su una grandissima fetta di mercato, di tutte le età, che ha esigenze specifiche e che Mrs.Sporty riesce pienamente a soddisfare. Con 450 Fitness Club in sette Paesi europei Mrs. Sporty è leader nel mercato del fitness e continua la sua espansione in Italia selezionando imprenditori su tutto il territorio

Ragione sociale e indirizzo: GoSporty S.r.l. Piazza Carbonari, 20125 MI Sito Internet: www.mrssporty.it Settore: Palestre Attività: Fitness Club per donne Anno di fondazione dell’Azienda: 2004 Anno di lancio del franchising in Italia: 2016 Centri diretti Italia: 2 Centri in franchising Italia: 20 Centri in franchising all’estero: oltre 400 Regioni italiane di interesse per lo sviluppo: tutte le Regioni Franchisee singoli: 18 Multi-Unit Franchisee: 1 Master Franchisee: 1

PROFILO FRANCHISEE Bacino d’utenza: 20.000 abitanti Ubicazione ottimale Centro: zona residenziale, anche semiperiferica o periferica; parcheggi non necessari Superficie media Centro: 200 mq Addetti richiesti per Centro, compreso il titolare: 2 Esperienza pregressa nel settore: NO Formazione iniziale: 14 giorni Arredo e investimento medio iniziale: 30.000 € Fatturato medio annuo (stima): 250.000 € Sistemi informativi offerti: SI Diritto d'ingresso: 17.900 € Richiesta garanzia: NO Canoni periodici (royalties): 7% Canoni periodici fissi: NO Pubblicità a livello locale: NO Contributi per campagne pubblicitarie nazionali: SI Assistenza in loco in fase di apertura: SI Assistenza per la durata del contratto: SI Zona di esclusiva: SI Durata contratto: 5 anni

CONTATTI FRANCHISOR Sede legale: Piazza Carbonari angolo Via Stresa – 20125 Milano Referente franchising: Emanuele Basile Telefono: 02-45371500 E-mail franchising: ebasile@gosporty.it Sito Internet: www.mrssporty.it N.B. I dati sono puramente indicativi e concordati con l’Azienda

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marzo\aprile 2021

PROFILO FRANCHISOR:

Cibiamogroup, fondata nel 1992 a Sarzana (SP), è una società leader nella ristorazione veloce e presente nel mercato con diversi marchi, tra cui spicca La bottega del Caffè che propone un nuovo concetto di caffetteria italiana, offrendo le migliori miscele di caffè in tutte le più amate declinazioni e in tutti i modi, oltre ad una selezione di caffè e cappuccini speciali e regionali. L’offerta è arricchita da brioche farcite al momento e pasticceria selezionata e, in alcuni contesti, la proposta si completa con pizza e focaccia realizzate con impasti a lenta lievitazione e farciture gourmet, oltre a gustose insalate per un pranzo o una pausa veloce e di qualità. L’ambiente è caratterizzato da una forte attenzione per i dettagli, per i materiali e per le attrezzature utilizzate. La bottega del Caffè riscopre tutte le tradizioni del vero caffè italiano, offrendo il caffè in tutte le sue varianti e realizzando un luogo speciale dove i baristi più esperti “mettono in scena” l’autentica coffee experience.

Ragione sociale: Cibiamo Srl Indirizzo sede legale: Galleria del Reno, 2 – 40122 Bologna (BO) Sito Internet: www.cibiamo.it Attività: caffetteria specializzata, ristorazione veloce Anno di fondazione dell’Azienda: 1992 Anno di lancio del franchising in Italia: 2004 PV diretti Italia: 8 PV in franchising Italia: 31 PV in franchising all’estero: 1 (Cannes, Francia) Regioni italiane di interesse per lo sviluppo: tutta Italia Paesi esteri di interesse per lo sviluppo: Europa e Paesi appartenenti all’area MENA Franchisee singoli: 23 Multi-Unit Franchisee: 4

PROFILO FRANCHISEE Bacino d’utenza: 20.000 abitanti Ubicazione ottimale PV: centri commerciali, stazioni ferroviarie, aeroporti, centri storici, centri direzionali, zone universitarie Superficie media PV: 50/100 mq (chiosco 25 mq) Addetti richiesti per PV, compreso il titolare: 6 operatori Esperienza pregressa nel settore: non richiesta Formazione iniziale: obbligatoria in fase pre e post apertura, oltre a supporto e sostegno continuo da parte del franchisor Arredo e investimento medio iniziale: a partire da 95.000€ (escluse opere murarie e impianti) Fatturato medio annuo (stima): 450.000 euro Merce in conto vendita: NO Sistemi informativi offerti: SI Diritto d'ingresso: 15.000 euro Canoni periodici (royalties): 4% del fatturato Pubblicità a livello locale: SI Contributi per campagne pubblicitarie nazionali: SI Assistenza in loco in fase di apertura: SI Assistenza per la durata del contratto: SI Zona di esclusiva: SI Durata contratto: in linea con il contratto di affitto

CONTATTI FRANCHISOR Franchisor: Cibiamo Srl Referente franchising: Alessandra Montano Telefono: +39 0187 622995 E-mail franchising: franchising@cibiamo.it Sito Internet: www.cibiamo.it N.B. I dati sono puramente indicativi e concordati con l’Azienda

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PROFILO FRANCHISOR: Ragione sociale: MBE Worldwide S.p.A. Franchisor Mondo Indirizzo sede legale: Viale Lunigiana 35 – 37 Milano Attività: MBE offre soluzioni per spedizioni e imballaggio, logistica e E-commerce, stampa e marketing a piccole e medie imprese e clienti privati, attraverso una rete di Centri Servizi in franchising e di proprietà.

MBE Worldwide S.p.A. (“MBE”), azienda italiana con Headquarters a Milano, offre soluzioni per spedizioni, logistica, stampa e marketing a piccole e medie imprese e clienti privati, attraverso una rete di Centri Servizi in franchising e di proprietà. I Centri MBE facilitano le attività di imprenditori, aziende e privati attraverso un network di distribuzione di facile accesso, che fornisce servizi e prodotti personalizzati con un livello distintivo e unico di attenzione al cliente. MBE opera sotto quattro diversi marchi: Mail Boxes Etc., AlphaGraphics, PostNet e Pack & Send e la sua rete globale conta attualmente più di 2.740 Centri Servizi in 53 paesi, con 10.500+ addetti e un fatturato aggregato nel 2020 pari a €858 milioni ($980 milioni). Per maggiori informazioni sul Gruppo MBE Worldwide visitare i siti www.mbecorporate.com, www.mbeglobal.com - www.postnet.com - www.alphagraphics.com - www.packsend.com.au - www.mbe.it - www.mbe.es - www.mbe.de - www.mbefrance.fr - www.mbe.pl - www.mbe.pt

Anno di fondazione dell’Azienda 1992 Italia Anno di lancio del franchising in Italia: 1993 Italia PV diretti Italia: MBE n. 57 Centri al 1° febbraio 2021 PV in franchising Italia: n. 493 Centri, al 1° febbraio 2021 Totale n. 550 Centri aperti PV in franchising all’estero: Solo Rete MBE 1.600 Regioni italiane di interesse per lo sviluppo: tutte Paesi esteri di interesse per lo sviluppo: tutti Master Franchisee: MBE 45 Multi-Unit Franchisee: in Italia 57 Imprenditori MBE sono titolari di 200 Centri MBE

PROFILO FRANCHISEE

Bacino d’utenza (n. minimo abitanti): 18.000 Ubicazione ottimale PV: semicentrale-centrale Superficie media PV: mq 70-100 Addetti richiesti per PV, compreso il titolare: 2 Esperienza pregressa nel settore: No Formazione: 3 settimane + formazione continua (aula/ a distanza). Arredo e investimento medio iniziale: Investimento Complessivo, incluso canone di affiliazione, da € 65.000 + IVA Fatturato medio annuo (stima): N.D. Merce in conto vendita: No Sistemi informativi offerti: Sì Diritto d'ingresso: € 25.600 Canoni periodici (royalties): 6% Pubblicità a livello locale: Sì Contributi per campagne pubblicitarie nazionali: Sì Assistenza in loco in fase di apertura: Sì Assistenza per la durata del contratto: Sì Zona di esclusiva: Sì Durata contratto: 7 anni

CONTATTI FRANCHISOR

Franchisor: Mail Boxes Etc. Referente franchising: Daniele Simone – Network Development Sales Director Telefono: 02 67 62 51 r.a. E-mail franchising: franchising mbe.it Sito Internet: www.mbe-franchising.it N.B. I dati sono puramente indicativi e concordati con l’Azienda

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marzo\aprile 2021

PROFILO FRANCHISOR:

Mister Lavaggio è l’azienda nata nel 2016 con l’obiettivo di cambiare completamente il modo in cui la gente pensa al lavaggio dell’auto. Il servizio diventa a domicilio, waterless, si prenota tramite un’applicazione mobile e permette di avere l’auto pulita ovunque essa sia. Ad oggi Mister Lavaggio conta più di 200 operatori sparsi sul territorio nazionale. Ma è solo l’inizio. L’azienda viaggia ad un ritmo di crescita elevato, che vede l’apertura in media di più di 12 nuovi punti al mese. Grazie ad una particolare formula di franchising, caratterizzata da basso investimento e totale assenza di royalties, Mister Lavaggio rappresenta un’opportunità di business per chi vuole aprire un’attività in proprio, ma anche per chi è in cerca di lavoro.

Ragione sociale: Mister Lavaggio Srls Indirizzo sede legale: via Gian Carlo Passeroni 6, Milano MI Sito Internet: www.misterlavaggio.com Attività: lavaggio e cura dell’auto a domicilio Anno di fondazione dell’Azienda: 2016 Anno di lancio del franchising in Italia: 2016 PV in franchising Italia: 207 PV in franchising all’estero: 2 Regioni italiane di interesse per lo sviluppo: tutte Paesi esteri di interesse per lo sviluppo: Spagna e Germania

PROFILO FRANCHISEE Addetti richiesti per PV, compreso il titolare: 1 Esperienza pregressa nel settore: No Formazione iniziale: 3 giorni Fatturato medio annuo (stima): € 36.960,00 Merce in conto vendita: No Sistemi informativi offerti: Si Diritto d'ingresso: investimento iniziale € 3.500 ma è possibile partire con € 900 Canoni periodici (royalties): No Canoni periodici fissi: No Pubblicità a livello locale: No Contributi per campagne pubblicitarie nazionali: Si Assistenza in loco in fase di apertura: Si Assistenza per la durata del contratto: Si Zona di esclusiva: No

CONTATTI FRANCHISOR Franchisor: Mister Lavaggio Srls Referente franchising: Daniele Rizzo Telefono:328/3859320 E-mail franchising: info@misterlavaggio.com Sito Internet: www.misterlavaggio.com N.B. I dati sono puramente indicativi e concordati con l’Azienda

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