biancoscuro
August Rodin e Hans Arp Alla Fondazione Beyeler, per la prima volta insieme di Flavio
Ennante
P Sopra: Auguste Rodin Meditation without arms o the inner voice, versione piccola 1894, gesso, 54x26,7x20 cm. Musée Rodin, Parigi, inv. S.00680 Foto © Musée Rodin Ph. Christian Baraja Sotto: Auguste Rodin Torso di Adèle 1882, gesso di parigi, calco di prova 13,3x44,6x18,9 cm. Musée Rodin, Parigi, inv. S.01223 Foto © Musée Rodin Ph. Christian Baraja
otrebbe essere difficoltoso visitare questa mostra per chi non abita in Svizzera, ma è talmente ben ideata che è impossibile non raccontarla. Inoltre chiunque può avere la possibilità di “visitarla” virtualmente grazie alle visite guidate digitali: il curatore Raphaël Bouvier ci accompagna in un tour delle sale per scoprire “Rodin/Arp”, una delle più ampie mostre di scultura della Fondazione Beyeler, con ben 110 opere provenienti da musei internazionali e collezioni private. La mostra è stata ideata dalla Fondation Beyeler, Riehen / Basel, in collaborazione con il Museo Arp Bahnhof Rolandseck, Remagen e organizzata in collaborazione con il Musée Rodin, Parigi. La rassegna svizzera espone per la prima volta insieme le opere di August Rodin e di Hans Arp, le mette in dialogo attraverso le più iconiche di entrambi gli artisti, ma presenta anche sculture, rilievi e opere su carta che finora sono state raramente esposte. Da una parte abbiamo dunque l’opera pionieristica del grande riformatore della scultura della fine del XIX secolo, dall’altra, l’opera influente di un grande protagonista della scultura astratta del XX secolo. Ma cosa può mettere in relazione questi due talentuosi autori? Entrambi
gli artisti hanno mostrato un’eccezionale inventiva artistica ed un grande entusiasmo per la sperimentazione; le loro opere hanno lasciato un’impronta profonda nei loro tempi, ma hanno mantenuto il loro valore culturale nel tempo, ed entrambe hanno contribuito in maniera assolutamente rilevante allo sviluppo della scultura. Rodin ha introdotto idee trasformative e nuove possibilità artistiche che Arp in seguito ha ripreso, sviluppa-
Auguste Rodin tra le sue sculture nel Pavillon De L’alma Meudon, 1902. Ph. Eugène Druet © Musée Rodin
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