CRONACA EXTRAEUROPEA a cura di Antonella Cicogna e Mario Manica - antcico@yahoo.com
In Cordillera Blanca con i giovani sloveni Quest’anno il Nevado Hualcán (Massiccio Copa) ha fruttato due belle linee alle cordate dello Smar, il Gruppo di Alpinismo e Arrampicata Giovanile dell’Associazione Alpina Slovena (Pzs). Salgono così a tre le linee su questa bella Nord a poche ore dalla peruviana Huaraz o Smar opera in seno all’Associazione Alpina Slovena (Pzs). «Il suo principale obiettivo è di riunire i giovani alpinisti e scalatori da tutta la Slovenia per offrire loro l’opportunità di formarsi sul campo sotto la guida di scalatori più esperti», ci racconta Matija Volontar, 26 anni. «È stato Marko Prezelj, il nostro primo mentore e l’ideatore del Gruppo Giovanile. Il mentore attuale è Aleš Česen. In un anno di formazione partecipiamo a numerose uscite; ed è prevista anche una grande spedizione, come questa in Perù. L’organizzazione di tutti i viaggi ed escursioni del Gruppo giovanile è affidata ai suoi componenti. Per ogni destinazione, viene scelto il capo spedizione, che deve organizzare tutto, dall’alloggio al trasporto al cibo. In questo caso, il capo spedizione ero io». Matija è stato il cuore di questa spedizione peruviana. «Nello studiare la zona per nuovi potenziali obiettivi sono incappato nel-
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la parete Nord del Hualcán che aveva una sola linea di Aritza Monasterio e Alik Berg, e nessun altro tentativo. E l’ho trovato molto strano, vista l’accessibilità della montagna a poche ore da Huaraz». Il basco Aritza Monasterio si è trasferito in Perù nei primi anni Novanta. Ne è diventato cittadino, e dal 1997 appartiene all’Asociación de Guías de Montaña del Perù (AGMP). Monasterio in Perù ha allacciato una lunga tradizione con l’alpinismo sloveno. In oltre 30 anni di attività ha scalato con Pavle Kozjek, Marjan Kovac, Slavko Svetičič, Aco Pepevnik, Marko Prezelj, Branko Ivanek... È tra gli alpinisti con maggior attività in Perù; nuove linee in stile veloce, pulito, alpino, con difficoltà di ED+, ED al Chacraraju Oeste, Siula Grande, Trapecio (solo per menzionarne alcune). «Aritza mi ha confermato che nessun altro tentativo risultava. Perciò ho parlato del progetto a Bor Levičnik col quale scalo spesso, e siamo ben presto diventati la cordata per
questo progetto. Anche l’altra squadra di ragazzi, Matevž Štular (25) e Blaž Karner (21), ha trovato interesse in questa montagna. Arrivati in Perù, Aritza, che ci ha dato una mano per l’organizzazione in loco, ci ha detto che gli sarebbe davvero piaciuto unirsi a noi, e così ha scalato con Matevž e Blaž». «Da Huaraz in tre ore di pulmino, attraversato il tunnel di Punta Olimpica, abbiamo iniziato l’avvicinamento a piedi dove la Quebrada Cancaraca Grande si congiunge alla strada -raccontano Bor e Blaž-. La zona è accessibile, però non è turistica o zona di trekking. Quindi in termini di visitatori è piuttosto solitaria. Dalla strada parte un bel sentiero quasi in piano per 3 chilometri nella valle. Poi abbiamo seguito il tragitto più facile alla morena glaciale, non essendoci alcun sentiero tracciato. Seguendo la morena ci siamo portati ad alcuni passaggi più ripidi su roccia fino a raggiungere il ghiacciaio, piuttosto crepacciato ma ben innevato. Dopo circa due ore sul