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Il Cai premia i corti di montagna All’Ona Short Film Festival il Cai è stato main sponsor e il Centro di Cinematografia e Cineteca ha avuto un ruolo di primo piano, con il Presidente Angelo Schena membro della giuria
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al 9 al 12 settembre scorsi, la città di Venezia è diventata il palcoscenico dell’Ona Short Film Festival: rassegna internazionale di cortometraggi dedicati alla natura, alla montagna e agli sport outdoor. Il festival ha ospitato registi di corti, sportivi e appassionati di sport ad alta quota, e non solo. Il Club alpino italiano è stato main sponsor dell’iniziativa. Allo stesso tempo, il Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai ha avuto un ruolo di primo piano: il Presidente Angelo Schena è stato membro della giuria internazionale che ha scelto i corti e i cortissimi che si sono aggiudicati il premio. In particolare, il Centro di Cinematografia e Cineteca ha assegnato il Premio Cai al miglior film “Corto” (da 10 a 30 minuti), vinto da Anay Cachi di Cristobal Ruiz, Thomas Silcock e Toto Thots e il Premio Cai al miglior film “Cortissimo” (fino a 10 minuti), consegnato a Sky Aelans di Jeremy Gwao, Daniel Kakadi, Georgianna Lepping, Regina Lepping, Manner Levo, Junior Patrick Makan, Edward Manuga, Zahiyd Namo e Neil Nuia. Alla cerimonia di premiazione era presente anche il Vicepresidente generale del Club alpino italiano, Antonio Montani. Il primo corto ripercorre la storia delle saline di Maras in Perù, attraverso gli occhi di una donna indigena, Laurita. Il film esplora il significato culturale del luogo per la popolazione locale. In primo piano, le lotte per difendere le saline dallo sfruttamento del governo e per poterle gestire in autonomia. Il secondo si sofferma sulla consapevolezza, degli indigeni delle Isole Salomone, della necessità di 6 / Montagne360 / novembre 2021
proteggere le foreste delle montagne, non solo per salvaguardarne l’ambiente ma anche per la difesa della loro cultura e della loro tradizione. «I due film vincitori sono accomunati dal racconto della battaglia per difendere la biodiversità e allo stesso tempo dalla presenza di una popolazione locale consapevole, che lotta per difendere il proprio territorio e che in esso vede la chiave per lo sviluppo economico della comunità», aveva dichiarato in un comunicato stampa il presidente del Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai Angelo Schena. Per quanto riguarda gli altri premi, Johanna, di Ian Derry, ha vinto il premio Best Adventure. Voice above Water, dei registi Ebner & Frankof il premio Environmental, Ama di Julie Gautier, il premio Best Cinematography e Na vita de nëi, di Marco Tribelhorn, si è aggiudicato il riconoscimento Best Soundtrack. Oltre ai corti, il festival ha dato spazio anche al Sentiero Italia CAI, al Corpo
Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e all’editoria del Cai. Il Vicepresidente generale Antonio Montani ha presentato il SICAI, in un evento a Palazzo Michiel e, durante l’incontro, si è soffermato sulle Guide ufficiali Sentiero Italia CAI e sul documentario del regista Luca Bergamaschi incentrato sul percorso, che uscirà nei primi mesi del 2022 (titolo provvisorio La lunga bellezza). In anteprima, sono stati proiettati alcuni estratti del film. Un ruolo di rilievo lo ha avuto anche l’editoria Cai: Sara Segantin e Alberto Dal Maso hanno presentato il libro Steps – Giovani alpinisti su antichi sentieri. L’incontro è stato introdotto dalla coordinatrice editoriale del Cai Anna Girardi. Infine, il Corpo nazionale Soccorso Alpino e Speleologico ha organizzato una dimostrazione di soccorso, con l’ausilio di contributi video, e consigli e indicazioni per prevenire incidenti durante la frequentazione della montagna. Ÿ mt
Nella foto, una scena del film Anay Cachi, vincitore del Premio Cai per il miglior film "Corto"