FORAGING a cura di Valeria Margherita Mosca
La natura che ci nutre Il foraging (in italiano alimurgia) significa andare nei boschi raccogliendo piante o frutti commestibili, ma anche bacche ed erbe selvatiche, per integrarli alla cucina quotidiana. La rubrica di Valeria Margherita Mosca, forager, ricercatrice ambientale e guida escursionistica, camminatrice e amante della montagna, ci condurrà alla scoperta delle risorse che incontriamo durante i nostri trekking (e ci suggerirà come utilizzarle) n trekking in natura, in un habitat di media montagna durante l’autunno, può trasformarsi in un percorso emozionante per chi ama osservare e gioire del mutamento delle stagioni e degli ambienti naturali. Il verde intenso e vivido dei vegetali estivi cede il passo ai toni caldi dei rossi e dei marroni tipici di questa stagione e intorno a noi si scorge già quella sensazione di raccoglimento tipica dell’inverno. In realtà c’è ancora un bel da fare la fuori, nelle foreste o nelle brughiere di montagna, con i piccoli roditori che fanno scorta per l’inverno e i tanti animali che si preparano per il letargo. Pochi giorni fa sono tornata lungo un tragitto che mi capita di percorrere spesso, essendo a un passo dalla zona dove vivo abitualmente. Si chiama “Sentiero del viandante” ed è un percorso che si snoda sulla sponda orientale del Lago di Lecco. Per alcuni tratti si mantiene quasi a bordo acqua per poi inerpicarsi su per la montagna e ridiscendere ancora per molte, molte volte, da Abbadia a Lierna, a Varenna, Bellano, Dervio e Colico. Un tempo era chiamato Via Ducale, Via Regia oppure Napoleona ed è lungo complessivamente circa 45 km. A seconda del livello di allenamento, il percorso è comodamente frazionabile in 1, 2, 3 o 4 tappe perché la ferrovia serve i numerosi paesini che si attraversano, permettendoci di ritornare rapidamente al punto di partenza. È ben segnalato e percorribile in tutte le stagioni per via dell’assolata esposizione del sentiero e delle quote modeste. Queste caratteristiche lo rendono un perfetto luogo di osservazione dell’autunno che incombe, per cogliere la bellezza di un momento molto speciale nel ciclo della natura, quando i monti del Lario sono punteggiati dalle variopinte trasforma-
U
80 / Montagne360 / novembre 2021
zioni cromatiche delle foglie degli alberi. Percorrendolo veniamo catapultati nell’antica vita del Lago di Lecco ambivalente tra acqua e montagna e delle sue caratteristiche storico culturali tra edifici in pietra, mu-
Sopra, la berberis vulgaris, una bacca di circa 1 cm di lunghezza, di forma ovale allungata e di colore rosso. Contiene due o tre semi e matura durante l’estate persistendo poi sulla pianta per tutto l’autunno e parte dell’inverno. Nelle due foto a destra, i cinorrodi di rosa canina, dal sapore molto simile a quello di un pomodoro maturo
lattiere, darsene e paesaggi mozzafiato. Ci regala un senso di esplorazione e scoperta davvero appaganti senza sentire il bisogno di raggiungere particolari punti di interesse ma godendo del puro avanzare. Lungo il